Auto con targa bulgara e senza revisione: sanzionato dalla Municipale

Nei giorni scorsi, nel corso dell’attività di controllo nella zona del quartiere Roma, una pattuglia del Nucleo Operativo Sicurezza Tattica (Nost) della Polizia Municipale ha intimato l’alt in via Capra a un’autovettura Opel Astra con targa bulgara, condotta da un cittadino di nazionalità marocchina.

Gli agenti, dopo aver effettuato le necessarie verifiche, hanno riscontrato la regolarità dei documenti di guida, ad eccezione di quelli riguardanti la revisione del veicolo, in quanto il tagliando ed il relativo attestato bulgari risultavano difformi rispetto al modello originale. Il conducente è stato quindi sanzionato per omessa revisione e denunciato per il reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.), mentre l’auto è stata sottoposta a fermo per sessanta giorni per il pagamento della sanzione relativa all’omessa revisione.

I documenti inoltre sono stati sequestrati per ulteriori verifiche tecniche da parte dell’ufficio Falsi documentali della Polizia Municipale.




Quanti anni servono per acquistare casa?

L’acquisto della casa è una delle spese maggiori che le famiglie italiane devono sostenere. A livello nazionale l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha calcolato che sono necessarie 6,2 annualità di stipendio per comprare casa, sostanzialmente tante quante ne servivano nel 2016.

La Capitale è la città dove occorrono più annualità (10) seguita da Milano con 9,3 annualità e Firenze con 8,5. La città dove servono meno annualità di stipendio è Palermo (3,9). In leggero aumento le annualità occorrenti a Bologna e Milano.

Effettuando un confronto a distanza di dieci anni, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente: infatti si è passati dalle 10,2 annualità nel 2007 alle 6,2 nel primo semestre del 2017. In questo lasso temporale Roma (-4,8 annualità), Milano e Napoli (-4,7 annualità) hanno avuto le variazioni più rilevanti.




Foti (Fdi): tribunale esautorato da nuova legge fallimentare

Lasciare inalterati i vigenti criteri di attribuzione della competenza fallimentare ai tribunali esistenti per evitare l’effetto negativo di concentrazione solo su alcuni uffici giudiziari della materia concorsuale. Tommaso Foti (Fdi) in un’interrogazione alla giunta fa il punto sulla nuova delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza, che ha tra gli oggetti la riforma delle procedure concorsuali e la disciplina della composizione delle crisi da sovraindebitamento.

La legge, che dovrebbe entrare in vigore entro 12 mesi, prevederebbe, tra le altre novità, che i tribunali non aventi sezioni specializzate in materia d’impresa vengano privati della competenza in ambito fallimentare.

“In Italia non si può restare senza la presenza di istituzioni come i tribunali” secondo Foti che riporta l’esempio di Piacenza. Con questa legge, il tribunale della città “non avrebbe più procedimenti concorsuali, né giudici delegati e, dunque, perderebbe tutte le attività connesse”, oltre al fatto che gli operatori del settore dovrebbero recarsi in altri tribunali. Il problema, aggiunge Foti, investirebbe anche tutti gli ordini professionali, in particolare avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti, che verrebbero privati delle professionalità tecniche acquisite nel tempo, con conseguente impoverimento di tutto il territorio. Infine, fa notare il consigliere, il disagio colpirebbe anche tutti gli imprenditori (grandi e piccoli) che non troverebbero più nel contesto in cui operano i necessari punti di riferimento di specialisti in materia di “crisi d’impresa”.

Francesca Mezzadri




Sforza ricorda Ercole Camurani, “studioso di cose anche piacentine”

Riceviamo e pubblichiamo un ricordo di Ercole Camurani scritto dall’avvocato Corrado Sforza Fogliani

“Ciao, Ercole. Ercole era anzitutto un maestro. Già quando, lui Segretario regionale della GLI-Gioventù liberale italiana, lo conoscevo solo come “Camurani”, avevo ben compreso la sua stoffa, la sua forza di trascinamento, di indicare la strada. Poi, lo conobbi personalmente. E allora, alla considerazione che si deve a un maestro, unii la stima per un amico: amico amico, anche in politica (perfino – direi – in politica, dove di solito non esistono amicizie, ma solo alleanze).

Si distinse, fra l’altro, come studioso. Alla storia si dedicava con passione: quella di scoprire, di trovare esempi da imitare, da additare. E’ stato l’unico, vero studioso del Partito liberale: se la salute lo avesse assistito (e, invece, la sorte gli fu in materia avara, negli ultimi tempi) avremmo oggi una storia completa del movimento liberale, di un movimento che ha avuto eminenti personalità, che ha arricchito tanti movimenti politici e/o partitici che gli sono sopravvissuti. Personalità liberali si sono disperse da tante parti, non solo politiche: e da tutte le parti hanno portato il senso della moderazione nell’innovazione. “L’Italia l’hanno fatta i moderati” era solito dire Ercole, e aggiungeva, pressappoco: “Gli altri, quelli che oggi si celebrano, che vanno oggi per la maggiore, magari solo perché avevano la camicia rossa o combattevano la monarchia unificatrice, quelli l’unità l’hanno solo messa in pericolo”.

Il meglio di sé, Ercole lo diede – oltre che nello studio – quando Malagodi (col quale aveva curato la produzione della rivista “Libro Aperto”, fondata dal leader liberale) divenne ministro del Tesoro nel Governo Andreotti, e lo chiamò alla sua Segreteria particolare. Ercole s’improvvisò anche in questo ruolo, subito s’orientò nei meandri (non solo fisici, non solo materiali) del ministero, tenne sempre i dovuti contatti con il Partito e con gli amici, si pose al servizio di quell’idealità che aveva sempre ispirato ogni sua azione, fin dalla prima gioventù.

Camurani, da storico, si occupò anche di cose piacentine, e più volte. Memorabile lo studio su padre Francesco Saverio Brunani, presentato dal Sindaco Papamarenghi al Comune di Lugagnano. Fondamentale anche la sua collaborazione con la Banca di Piacenza: pubblicò con la sua Editrice i primi volumi anastatici di opere piacentine per conto dell’Istituto, del quale stava scrivendo la storia (se la salute non glielo avesse impedito) sulla base di documentazione inedita della Banca d’Italia che egli possedeva.

Ercole Camurani ci lascia il ricordo di un liberale autentico, entusiasta, che non è mai venuto meno alle sue idee, ai suoi ideali, anche nei momenti più difficili della vita. Il ricordo di uno studioso che ha sempre saputo unire le sue capacità di approfondimento intellettuale a  quelle  pratiche,  in  qualsiasi  cosa,  anche  minore. Che è esattamente quel che contraddistingue i grandi.

Corrado Sforza Fogliani”.

 




Zanardi (Liberi): “Più manutenzione sul Facsal”

Il pubblico passeggio è un tratto, completamente pedonale, frequentato quotidianamente da tantissimi piacentini per passeggiare, per attività sportiva o ludica, ed è anche utilizzato come punto di ritrovo per tantissimi manifestazioni.

Tutte le generazioni vivono il facsal, dai bambini agli anziani.

Per questa ragione dovrebbe essere oggetto di manutenzione costante e dovrebbero esserne garantite condizioni di massima cura per questioni di sicurezza e decoro.

Al momento, però, molte delle criticità, che già in passato erano state segnalate, continuano a persistere, creando pericoli e degrado.

Si nota la presenza di avvallamenti nel manto calpestabile che possono essere causa di cadute, le condizioni dei bagni pubblici rimangono precarie e anche lo stato del parco giochi in prossimità di Viale Patrioti sarebbe sicuramente da migliorare sia come pulizia che come manutenzione.

L’avvallamento in foto si trova prima dell’incrocio con Via Giordani e, probabilmente, è stata causato da lavori di posa del teleriscaldamento, tuttavia, da verificare.

I servizi igienici, nonostante sia migliorata la pulizia, strutturalmente presentano problemi: oltre ai continui guasti e alla difficoltà nella chiusura delle porte, non sono ancora accessibili per i disabili. Inoltre, anche la chiusura risulta oltremodo anticipata rispetto alle necessità.

A novembre l’assessore Garetti aveva evidenziato che, purtroppo, le condizioni del pubblico passeggio dipendevano anche dalla mancanza di personale del comune. Pur comprendendo le difficoltà, si invita l’amministrazione a provvedere quanto prima sia ad eliminare le criticità, sia a pensare ad un progetto globale di reale riqualificazione e valorizzazione del pubblico passeggio, condividendo a largo raggio idee.

Gloria Zanardi

Consigliere Comunale Piacenza gruppo Liberi




Rifiuti urbani: crescita costante a Piacenza

E’ degli ultimi spiccioli di 2017 “Dati ambientali 2016, la qualità dell’ambiente in Emilia Romagna”, rapporto dell’Arpae che ricorre all’abbondante ricorso di strumenti innovativi di informazione ambientale, quali le infografiche, cosicchè da farne un utile supporto all’ulteriore crescita della consapevolezza e conoscenza dell’ambiente in cui viviamo. Particolarmente interessanti valori relativi ai rifiuti urbani prodotti in Regione per abitante dal 2001. In 15 anni si può vedere come la media sia passata da 620 kg in un anno a oltre 660. Quasi tutte le Province analizzate segnano un picco nel 2010, per poi scendere.

Piacenza è passata dai 560 kg circa/abitante nel 2001, che ci metteva bel al di sotto della media prodotta in regione di circa 100 kg, fino al 2016, che ci vede oltre la media, attestandoci a 675 kg circa. Curioso il caso di Parma e Bologna, che pur avendo un numero decisamente più consistente di abitanti producono meno rifiuti, tra i 575 e i 580 kg per abitante nel 2016.

La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016 è stata pari a 2.969.293 tonnellate, in linea con i valori registrati nel 2015. La produzione pro capite è passata da 665 kg/ab. nel 2015 a 666 kg/ab. nel 2016. Su scala provinciale, la produzione pro capite registra un trend positivo in tutte le province, eccetto il lieve calo di Reggio
Emilia e Ravenna. Le differenze dei valori tra le varie province sono legate a un insieme di fattori, i più significativi dei quali sono: i criteri di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani, le presenze turistiche, le componenti territoriali e socio-economiche prevalenti nel territorio di riferimento.

Ciò che ci differenzia rispetto alle altre Province è la produzione di rifiuti speciali, decisamente sotto la media rispetto a tutte tranne Rimini. Modena, Ravenna e Bologna, territori dove è presente il maggior numero delle attività produttive della
regione.

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Trend decisamente positivo per quanto concerne la raccolta differenziata, che è passata da una media regionale del 25% del 2001, a oltre il 60%. Un dato frutto comunque di una certa disomogeneità: Parma, Reggio Emilia, Modena, Piacenza, Ferrara e Rimini), altre (Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna) si attestano su percentuali inferiori. A Ravenna nel 2016 la diminuzione dei quantitativi di rifiuti raccolti in modo differenziato è imputabile alla diminuzione dei rifiuti speciali assimilati agli urbani.

Il report completo QUI

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Anniversario del Tricolore. L’impegno della Regione a sostenere i valori della Costituzione e dell’unità nazionale

La celebrazione del Tricolore (“una bellissima bandiera che ogni volta che la guardiamo ci emoziona”) e dei 70 anni della Costituzione (“per molti la più bella del mondo”), il valore dell’unità nazionale, ma anche l’esempio offerto dall’Emilia-Romagna in molti campi della vita civile, sociale ed economica, l’impegno per far ripartire le aree della regione colpite dalla recente all’alluvione, insieme alla richiesta di un’Europa meno burocratica e più attenta alla crescita e alla solidarietà.

Sono i punti chiave dell’intervento del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, questa mattina a Reggio Emilia per le celebrazioni del 221° anniversario del Tricolore, alla presenza del presidente del Consiglio, PaoloGentiloni, del Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, del sindaco, Luca Vecchi, del presidente della Provincia, Giammaria Manghi e allo storico Alberto Melloni.
“È un onore– ha esordito Bonaccini- essere qui a celebrare questa bellissima ricorrenza, che cade proprio in occasione del 70° anniversario della Costituzione italiana, i cui valori di fondo come Regione ci impegniamo a far valere, a partire dal grande lavoro messo in campo per garantire alcuni diritti inalienabili alle persone, come il diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro”.
“Questa terra- ha ricordato il presidente- ha dato un contributo importante all’Unità d’Italia. La terra dei fratelli Cervi, di don Dossetti e dei tanti che hanno messo a repentaglio la propria vita e quella dei loro cari per dare a tutti noi un traguardo di libertà, di pace e di democrazia”.
C’è quindi il grande tema della memoria, che non è solo celebrazione, “e vado orgoglioso che questa Regione abbia approvato una legge sulla memoria del ‘900, nel solco dei valori della Costituzione, che ogni anno mette a disposizione risorse in favore di chi si impegna per la diffusione della memoria e della nostra storia”
Come fare per garantire l’agibilità dei diritti sanciti dalla Costituzione? Per il presidente della Regione è basilare l’impegno della Regione stessa a garantire “quei diritti inalienabili per le persone, come la salute, il lavoro, l’istruzione. E lo stiamo facendo, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
Soffermandosi in particolare sul tema del lavoro, Bonaccini ha ricordato – evidenziando che il lavoro è dignità – i risultati conseguiti anche grazie al “Patto per il Lavoro” siglato con tutte le forze sociali, cioè aver riportato in tre anni la disoccupazione al 6% dal 9%. “ma non ci accontentiamo. Il nostro impegno è di centrare il traguardo della piena occupazione entro il 2020 in questa regione, come contributo alla crescita complessiva del Paese”.
Bonaccini è tornato anche sulla pre-intesa siglata nei mesi scorsi con il Governo per avere condizioni di maggiore autonomia per la Regione Emilia-Romagna. “Siamo convinti- ha ribadito- che sia giusto che le realtà più virtuose siano premiate, ma entro una cornice molto netta, che per noi è sacra: l’unità nazionale, contro ogni forma di egoismo e separatismo”.
Poi il ricordo della tragedia del terremoto del 2012, “il più drammatico dopo quello dell’Irpinia in termini puramente economici, perché ha fatto 13 miliardi di euro di danni. Un terremoto dal quale ci siamo rialzati, dando prova di grande forza a tutto il Paese”.
Ha richiamato, il presidente, anche le recenti alluvioni che hanno colpito Lentigione, Colorno, Campogalliano. “Noi – rivolgendosi idealmente ai rappresentanti delle popolazioni colpite – saremo sempre vicini a voi, per ripartire e per cancellare ogni danno che si è verificato nel corso di questi eventi”
Infine il richiamo ad un Europa – con un saluto e un ringraziamento per ciò che ha fatto al professor Romano Prodi, presente in sala – che è la dimensione dove si traguarda il futuro del Paese.
“Vogliamo fortemente l’Europa, anche se non ci piace quando è troppo burocratica e guarda solo al rigore e non alla crescita. Oppure quando gira in troppi casi lo sguardo dall’altra parte, mentre l’Italia è impegnata a salvare vite umane nel Mediterraneo”.
“Abbiamo l’orgoglio delle nostre radici- ha concluso il presidente – ma siamo anche molto attenti al bene comune. Agli studenti dico che la loro generazione è tra le poche che nella storia hanno avuto la fortuna di non conoscere la tragedia della guerra. L’Europa serve anche a questo, e dobbiamo batterci affinchè le risposte ai problemi non siano alzare muri ma, come dice Papa Francesco, costruire ponti”.

Dalla Regione Emilia Romagna




Sanità, niente ticket su visite ed esami e farmaci gratuiti per i cittadini in difficoltà

È stato prorogato per un altro anno, quindi fino al 31 dicembre 2018, un pacchetto di misure che vanno dall’esenzione dal ticket per visite, esami specialistici ed assistenza farmaceutica, alla distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, a seconda dei destinatari interessati dal provvedimento. Interventi introdotti già nel 2009, all’inizio della difficile congiuntura economico-finanziaria, e rafforzati dopo il sisma, che ora vengono così confermati per il nono anno consecutivo.

“Con questa decisione ribadiamo il nostro impegno concreto per sostenere chi vive in condizioni di forte disagio economico o di particolare difficoltà legate al terremoto- sottolineano gli assessori alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi-. Nonostante la ripresa produttiva e occupazionale che sta interessando l’Emilia-Romagna, anche grazie alle politiche messe in campo dalla Regione, ci sono ancora sacche di disagio che non possiamo e non vogliamo ignorare. E per una famiglia in difficoltà, vedersi garantite a fine anno queste prestazioni costituisce un pensiero in meno”.

L’impegno della Regione per il mancato introito del ticket relativo al 2018 si stima possa superare 1 milione e 700 mila euro, considerando complessivamente le misure anticrisi (1 milione 600mila) e quelle per le popolazioni colpite dal sisma (150mila euro).

Le misure anticrisi

Le misure anticrisi riguardano l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’acquisto dei farmaci di classe A; interessano i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico.

Il provvedimento comprende anche l’assistenza farmaceutica per i nuclei familiari emiliano-romagnoli in situazioni di estremo disagio sociale, individuati o in carico ai Servizi sociali dei Comuni. A queste famiglie è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ovvero i quelli distribuiti dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie.

Le misure per le popolazioni colpite dal sisma

Prorogato il diritto all’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate), l’assistenza termale e l’assistenza farmaceutica relativamente ai farmaci di fascia A e C, compresi nei Prontuari aziendali e in distribuzione diretta (con modalità definite dalle singole Aziende Usl).

Tale diritto si applica alle persone residenti nei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal terremoto e che si trovino in situazioni di particolare disagio a seguito di ordinanza del sindaco di inagibilità/sgombero del proprio luogo di abitazione, studio professionale o azienda; ai componenti del nucleo anagrafico o, comunque, ai parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma.

Le esenzioni vengono applicate anche ai lavoratori dipendenti dalle aziende che operano nelle zone colpite dal sisma, anche se non residenti nei comuni interessati dal terremoto.

Da Ausl Piacenza




Assigeco corsara a Ferrara dopo un tempo supplementare: 89 – 92 per i ragazzi di coach Zanchi

L’Assigeco Piacenza inizia alla grande questo 2018 andando a vincere dopo un tempo supplementare (89-92) a Ferrara contro una Bondi, reduce da due successi consecutivi.

LA CRONACA – Coach Zanchi schiera un quintetto base composto da Sanguinetti, Reati, Arledge, Guyton con Fontecchio al posto del capitano Infante, volato a Codogno in giornata per assistere alla nascita del figlio e tornato a Ferrara a tempo di record per prendere parte alla partita.

Il primo allungo del match è a opera della Bondi Ferrara che, grazie anche a 6 punti del capitano Cortese, si porta subito sul 17-7 al 5’.

I problemi di falli condizionano l’avvio degli americani biancorossoblu (entrambi a quota 2 nel solo primo quarto), Ferrara ne approfitta e con un chirurgico Venuto dai 6,75 (4/5 al tiro) vola sul +10 (23-13 al 9’).

3 (26-23).

In apertura di secondo quarto è ancora la Bondi a tentare la fuga con un parziale di 7-0 culminato con il gioco da tre punti di Rush.

Coach Zanchi chiama immediatamente timeout innescando, successivamente, il controparziale dei biancorossoblu sospinto dai canestri di Arledge (13 punti) e Infante (10 punti) che permette all’Assigeco di portarsi in vantaggio per la prima volta dalla palla a due (35-36 al 16’).

A questo entra in partita Mike Hall che, con una tripla dall’angolo e con un assist al bacio per Fantoni, riporta avanti i suoi (43-39 al 18’).

Si va all’intervallo lungo con Ferrara in controllo: 48-41.

Due triple consecutive di Formenti tengono a contatto l’Assigeco (54-53 al 26’) sfruttando anche alcuni attacchi piuttosto confusionari dei padroni di casa.

La partita prosegue sui binari di un grande equilibrio sino al canestro, con fallo subito, di Fontecchio per il 62-61 con cui si chiude il terzo quarto.

Al 36’ Piacenza piazza un parziale di 5-0, tutto a firma Scootie Guyton, che gli consente di toccare il massimo vantaggio: +6 sul 66-72.

La Bondi non ci sta e riapre tutti i giochi a 44 secondi dalla sirena finale con il canestro del pareggio di Moreno (77-77).

La risposta biancorossoblu passa per le mani di Guyton, abile ad infilare una tripla delle sue (77-80 a 28’’ dal termine).

Nel concitato finale è ancora Moreno ad avere l’ultima parola con la penetrazione dell’81 pari che rinvia il verdetto finale al supplementare.

Ancora grande equilibrio anche nell’overtime. Equilibrio che viene spezzato solo nei ultimi secondi di gioco con i tiri liberi di Formenti a mettere in ghiaccio la partita per l’Assigeco. Inutile l’estremo tentativo sulla sirena di Panni.

Finisce 89-92 in favore dei biancorossoblu.

MOMENTO CHIAVE – Lo 0/2 ai liberi di Fontecchio nei secondi finali del supplementare con conseguente rimbalzo offensivo di Formenti che viene a sua volta mandato in lunetta per i tiri liberi che hanno chiuso ogni tipo di discorso.

PROTAGONISTI BIANCOROSSOBLU – Doppia-doppia per Jon Arledge con 25 punti e 10 rimbalzi, 19 punti per Formenti, decisivo nel finale. 18 punti e 5 rimbalzi per Scootie Guyton uscito alla distanza dopo un inizio difficile.

Doppia cifra anche per Infante (12 punti) e Fontecchio (10 punti).

CURIOSITA’ STATISTICHE – Entrambe le squadre segnano 9 triple ma Ferrara lo fa tirando 10 volte in più di Piacenza dalla linea dei 6,75.

L’Assigeco vince nettamente anche la sfida a rimbalzo: 48-36.

PROSSIMO AVVERSARIO – De Longhi Treviso, il 13 gennaio, alle ore 20:30 al Palaverde di Treviso.

BONDI FERRARA – ASSIGECO PIACENZA 89-92 d.t.s

(26-23, 22-18, 14-20, 19-20, 8-11)

Ferrara: Fantoni 11, Venuto 15, Hall 14, Moreno 7, Cortese 20, Mancini ne, Rush 17, Panni 2, Carella ne, Drigo ne, Molinaro 3. All: Martelossi.

Piacenza: Arledge 25, Formenti 19, Sanguinetti 4, Reati 4, Infante 12, Livelli ne, Seye ne, Fontecchio 10, Guyton 18, Diouf ne, Costa, Oxilia. All: Zanchi. 

Comunicato stampa Assigeco




Lettera su Spazio 4

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di due giovani (già candidati alle ultime elezioni) sulla vicenda di Spazio 4.

“Sulla vicenda di Spazio 4, come giovani candidati alle ultime elezioni amministrative ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra solidarietà ai ragazzi che quotidianamente frequentavano Spazio 4, ai loro educatori e a tutte le persone che credevano fermamente nel lavoro e nei progetti di questo centro. Apprendiamo da alcune affermazioni rilasciate dai giovani consiglieri della Lega Nord, che tutte le scelte sono state prese in autonomia dall’assessore Zandonella. Personalmente, ci fa ancora più male, perché se l’assessore anagraficamente più vicino non coglie le esigenze di questi ragazzi e decide di chiudere per 2 mesi questo centro, la riteniamo una chiara mancanza di una visione politica volta al bene dell’intera comunità. La mancanza di motivazioni, fino all’incontro tenutosi ai Giardini Sonori dove ha ammesso che è stata una scelta politica, e il non voler commentare e parlare del nuovo bando che riguarderà Spazio 4 sono per noi sintomi di una programmazione inesistente, di scelte fatte per distruggere il lavoro svolto fino ad oggi senza pensare alle conseguenze sociali di queste decisioni. Affermare di voler mantenere la vocazione giovanile ma non esclusiva, di volere mantenere la natura educativa ma senza richiedere personale qualificato, esprimere la volontà di non inserire la “clausola sociale” per i 4 educatori e il non volere nemmeno provare a concedere la proroga per 2 mesi sono aggravanti che mostrano una discrasia tra chi governa la città e i bisogni dei cittadini. Il contatto aperto e includente tra i ragazzi e le loro diverse esperienze, è un’opportunità per poter toccare con mano problematiche (quali il disagio e l’uso di stupefacenti) che non vanno negate, rimosse, soppresse, ma affrontate, abbracciate, dialogate, presidiate, pensate. Il centro di aggregazione permetteva ai ragazzi di affrontare i problemi e spronarli a realizzare i loro sogni! Ci auguriamo che si possa porre rimedio a questa situazione, che l’assessore Zandonella e tutta la maggioranza ragionino sulle esigenze e sulle richieste emerse in questi giorni e che nel bando che uscirà nei prossimi giorni si tenga conto del lavoro prezioso svolto in questi anni. Per concludere, avendo conosciuto nel nostro piccolo altre realtà aggregative, crediamo fermamente in queste realtà. Investire poco oggi in cultura e inclusione, potrebbe far risparmiare tanto domani in sicurezza e degrado.
Alessandro Clementi Andrea Mastronardo”.