Giovani contro anziani a caccia di lavoro. Se ne parla domani in un incontro

Alla Sala Panini della Banca di Piacenza, domani, venerdì 6 ottobre, alle ore 18.00 si terrà la presentazione del volume “L’inganno generazionale – il falso mito del conflitto per il lavoro” edito da EGEA Università Bocconi Editore.
Saranno presenti le autrici, l’economista di origine piacentina Alessandra Del Boca (professore di economia all’Università di Brescia, consigliere di sorveglianza UBI Banca) e Antonietta Mundo (statistico attuariale, consigliere di amministrazione Unipol).
Il volume tratta argomenti che appassionano gli italiani di tutte le età: la disoccupazione dei giovani, le pensioni per gli anziani, la presunta lotta degli uni contro gli altri per le risorse nazionali, l’uso della spesa pubblica per contenere il conflitto generazionale.
Le autrici, con paziente analisi dei numeri, dei metodi e dei fatti collegati ai vari argomenti, rivelano invece realtà più sfumate, inattese, talora rassicuranti.
La disoccupazione giovanile è un problema serio, ma riguarda davvero il 40% dei soggetti o un inganno statistico amplifica il fenomeno? E’ vero che i giovani possono trovare lavoro solo quando i più anziani liberano posti andando in pensione? A queste e ad altre domande rispondono le autrici domani a Palazzo Galli.
La partecipazione è libera. Per motivi organizzativi si invita a preannunciare la presenza (0523 542 357- relaz.esterne@bancadipiacenza.it).




Sgarbi riscopre un capolavoro rinascimentale a Castel San Giovanni

Vittorio Sgarbi ha scoperto o per meglio dire riscoperto a Castel San Giovanni un capolavoro del Rinascimento italiano “Lo sposalizio della Vergine” di Ziliolo da Mezzano di Parpanese. Un artista nato prima di Raffaello, probabilmente nel 1475. Come ha spiegato lo stesso critico dell’arte in un elzeviro pubblicato su QN Quotidiano Nazionale (Giorno, Nazione, Resto del Carlino) l’altra sera era a Castello per un incontro su argomenti teologici oltre che storico-artistici quando nella collegiata di San Giovanni Battista ha notato l’opera. Oggi ha voluto descrivere il suo “brivido e letizia” provato davanti a questo tesoro “nascosto benché visibile a tutti”. Un’opera che Sgarbi descrive come “colta, nuova, sofisticata. Presente eppure tanto distante”. L’elzeviro è stato rilanciato anche dal sito della Banca di Piacenza.
Durante la serata, prima dell’intervento di Sgarbi, avevano parlato nella basilica il sindaco di Castel San Giovanni avv. Lucia Fontana ed il promotore della serata ing. Andrea Bricchi. A chiusura, una preghiera – partecipata da tutti i fedeli oltre che da Sgarbi – di mons. Giuseppe Busani, rettore dell’insigne basilica.




Sagra dei prodotti della montagna a Ottone

Domenica 8 ottobre 2017, ad Ottone, si svolgerà la Sagra dei prodotti della montagna, esposizione di prodotti tipici locali, con la partecipazione delle frazioni del comune, nella cornice di Piazza della Vittoria.

Un appuntamento, che  fonde memoria, sapere e divertimento, per riscoprire le produzioni eno-gastronomiche del territorio, i sapori tipici, gli usi e le tradizioni locali.

L’apertura della rassegna è fissata per le ore 09.00 di domenica con l’iscrizione degli stand partecipanti e alle ore 10.30 inaugurazione ufficiale con taglio del nastro presso i giardini Caproni.

Nel pomeriggio la musica dell’orchestra Andrea Fiorini e dalle ore 14.00 caldarroste e polenta; alle ore 15.00 il consueto ed atteso “taglio della fetta” curato dalla ditta “Fontana”; alle ore 16.30 le premiazioni degli espositori partecipanti.

 




Simon Boccanegra inaugura la stagione d’opera del Municipale

S’inaugura nel segno di Giuseppe Verdi la Stagione d’ Opera 2017/2018 del Teatro Municipale di Piacenza. Sipario alzato su Simon Boccanegra, venerdì 13 ottobre alle 20.30 e domenica 15 ottobre alle 15.30, con anteprima per le scuole mercoledì 11 ottobre alle 15.30. Come ormai tradizione, l’apertura di Stagione è affidata al nuovo allestimento del Progetto Opera Laboratorio, punta di diamante della Fondazione Teatri di Piacenza, di cui è responsabile didattico il celebre e amatissimo baritono Leo Nucci, nel segno della trasmissione dei saperi ai giovani cantanti. L’opera si avvale della regia dello stesso Nucci, affiancato da Salvo Piro. La bacchetta esperta di Pier Giorgio Morandi dirige l’Orchestra dell’Opera Italiana e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati. Ritorna l’affiatato team creativo del Progetto Opera Laboratorio: Carlo Centolavigna, storico collaboratore di Zeffirelli, firma le scene, i costumi sono di Artemio Cabassi e le luci di Claudio Schmid. L’allestimento è prodotto da Fondazione Teatri di Piacenza con Teatro Alighieri di Ravenna, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Marsiglia in Francia, dove l’opera tornerà in scena a ottobre 2018.
Simon Boccanegra sarà il primo dei titoli legati al mare e all’acqua, denominatore comune anche di altre opere della Stagione del Teatro Municipale di Piacenza, quali La Gioconda e Il Corsaro.

Nel cast giovani cantanti già vincitori di concorsi internazionali e apprezzati sui palcoscenici di prestigiosi teatri, come il baritono bulgaro Kiril Manolov (Simon Boccanegra), che fa ritorno al Teatro Municipale tre anni dopo il successo di Falstaff, e il soprano Clarissa Costanzo (Maria Boccanegra), una delle voci più interessanti del momento, secondo premio ai concorsi Flaviano Labò di Piacenza e Voci Verdiane di Busseto, recentemente applaudita al fianco di Leo Nucci in occasione dei festeggiamenti per i suoi cinquant’anni di carriera. Nel ruolo di Jacopo Fiesco il basso piacentino Mattia Denti, anch’egli apprezzato sul palcoscenico del Municipale nelle scorse stagioni in acclamate produzioni quali Nabucco e La Wally. Tornano al Progetto Opera Laboratorio, dopo il successo di Un ballo in maschera, anche il tenore Ivan Defabiani (Gabriele Adorno), e il baritono Ernesto Petti (Paolo Albiani). A completare il cast, il basso Cristian Saitta (Pietro), il mezzosoprano Paola Lo Curto (Un’ancella) e il tenore Jenish Ysmanov (Un capitano dei balestrieri).

Sono trascorsi esattamente 160 anni dalla prima messinscena dell’opera, su libretto di Francesco Maria Piave, avvenuta il 12 marzo 1857 al Gran Teatro La Fenice di Venezia. Bisognerà attendere ventiquattro anni e il determinante contributo di Arrigo Boito, perché ad uno dei lavori verdiani più potenti e complessi venga prestata la giusta attenzione, con un nuovo debutto salutato questa volta dal successo, sul palcoscenico del Teatro alla Scala il 24 marzo 1881.

L’opera, come scrive Silvia Campana nel saggio critico del libretto di sala, «capovolge i convenzionali rapporti tra i ‘caratteri’: il protagonista è un baritono ed il suo più profondo antagonista è un basso e non un tenore, ed il soprano, tradizionale oggetto del contendere, non è l’amante ma la figlia dell’uno (Simone) e la nipote dell’altro (Fiesco). Fulcro del dramma è la mancanza di comunicazione, resa impossibile da odi atavici e fraintendimenti, che ammanta quest’opera di una «tinta» buia, complessa e torbida e che sembra dissiparsi e trovare pace solo con il lento trascorrere del tempo. Tra il prologo e i tre atti trascorrono infatti venticinque anni e si è più di una volta sottolineato come e quanto questo scarto temporale coincidesse con il lasso di tempo (ventiquattro anni dal 1857 al 1881) che divise la prima dalla seconda versione, quasi lo stesso Verdi avesse drammaturgicamente percorso lo stesso cammino teatralmente vissuto dai suoi personaggi».

Nella nuova versione del 1881, «Verdi diede una svolta definitiva alla sua concezione drammaturgica, che anticipava nettamente ciò che avrebbe sviluppato in modo ancora maggiormente complesso in Otello. L’abbandono del pezzo chiuso e la ricerca di un discorso musicale continuo abbraccerà l’azione, in tutte le sue più profonde significanti. Inoltre la figura di Paolo (tradizionalmente un comprimario) assumerà uno straordinario spessore drammatico sotto la spinta di una penna infuocata come quella di Boito, da sempre maestro nel tratteggiare le pieghe più oscure dell’animo umano»

Informazioni e biglietteria: biglietteria@teatripiacenza.it www.teatripiacenza.it




Torna Futuro in Salute, questa volta sul Facsal

Dopo piazza Cavalli i riflettori di “Futuro in Salute” si riaccenderanno sul Pubblico Passeggio da giovedì 5 a sabato 7 ottobre. Torna infatti l’iniziativa promossa da Comune di Piacenza e Azienda Usl, con numerosi partner organizzativi, per sensibilizzare i cittadini al valore della prevenzione e all’adozione di comportamenti virtuosi come strumento di tutela della salute.

Il Facsal sarà teatro per tre giorni, dalle 9 alle 18, di attività di educazione stradale dedicate alle scuole e a tutti i cittadini che vorranno mettersi alla prova: la Polizia Municipale proporrà percorsi educativi a piedi e in bicicletta, mentre a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Polstrada e Lions saranno allestiti due simulatori di guida e il centro mobile Motorhome, messo a disposizione dal Ministero per effettuare iniziative didattiche sul tema.

Circa 1700 studenti prenderanno parte, nelle giornate di giovedì e venerdì, a una sessantina di laboratori mirati a trasmettere esempi positivi e senso di responsabilità nell’effettuare scelte di vita consapevoli: dalla corretta alimentazione all’attività fisica, dall’affettività alla sessualità, dalla sicurezza stradale alla cultura del dono, dal primo soccorso alla conoscenza del corpo umano, dalla ricerca scientifica alla biologia. Questi gli argomenti che, grazie al supporto delle associazioni di volontariato, verranno approfonditi con le scuole di ogni ordine e grado.

Giovedì 5, alle 17, sempre sul Pubblico Passeggio, si terrà anche un incontro sulla violenza di genere, moderato dalla giornalista Nicoletta Bracchi, con il Sostituto Procuratore del Tribunale di Piacenza Ornella Chicca, la dirigente comunale del Servizio Famiglia e Tutela Minori Mariangela Tiramani, Manuela Argentieri, agente della Polizia Municipale impegnata in particolare nell’assistenza alle donne vittime di violenza e Anna Gallazzi, vicepresidente di Telefono Rosa.

Nel pomeriggio di venerdì 6, dalle 14.30 sono previsti giochi, laboratori e merende, rivolti in particolare ai bambini accompagnati da genitori e nonni. Si terranno, nel corso del pomeriggio, esibizioni di unità cinofile per la ricerca di persone e interventi di emergenza, nonché dimostrazioni che vedranno protagonisti i cani guida per non vedenti.

Sabato 7, infine, il Pubblico Passeggio diventerà villaggio della salute e della sicurezza, con visite, controlli e test gratuiti dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30: nel tratto del Facsal tra via Genova e via Alberici, alla presenza dei diversi stand si aggiungeranno incontri con chirurghi, nutrizionisti, pneumologi, oncologi, gastroenterologi e pediatri, oltre all’allestimento di una sala operatoria virtuale. Alle 15 è prevista l’esibizione dei mini vigili di Novi Ligure, mentre alle 18, nel cortile del Palazzetto dello Sport di via Alberici, la manifestazione si concluderà con un concerto di Daniele Ronda.




Undici “negozi” liberi nei mercati di Piazza Casali e via Alberici

E’ pubblicato sul sito web comunale – accessibile anche dalla home page – il testo completo del bando per l’assegnazione, in concessione decennale, di 11 posteggi liberi e della relativa autorizzazione amministrativa presso i mercati rionali di piazza Casali e via Alberici. Le postazioni, di cui 10 nella struttura adiacente a piazza Cittadella e l’altra collocata nella sede vicina al Pubblico Passeggio, riguardano sia la vendita di generi alimentari, sia prodotti non alimentari.

Il termine ultimo per presentare domanda è martedì 31 ottobre: tutte le informazioni, anche in merito alle modalità di adesione al bando, sono reperibili sul sito http://www.comune.piacenza.it, dove è disponibile per la consultazione anche il Regolamento adottato dal Consiglio comunale, che disciplina l’attività di vendita nei mercati rionali.

Il modulo per presentare domanda è scaricabile dal sito Internet comunale o può essere richiesto all’Ufficio Suap di via Scalabrini 11 (tel. 0523-492293) o scrivendo a natalia.binelli@comune.piacenza.it.




Castel San Giovanni: arriva il sottopasso in stazione

Un nuovo sottopasso ciclo – pedonale per unire il piazzale esterno della stazione ferroviaria alla zona di città al di là dei binari, predisposto anche per il collegamento con i marciapiedi di partenza e arrivo dei treni.

E’ l’oggetto della convenzione siglata oggi a Roma fra Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Castel San Giovanni. Presenti alla firma Gianluigi De Carlo – Responsabile Progetti Soppressione PL e Risanamento Acustico di RFI e Lucia Fontana – Sindaco di Castel San Giovanni, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Bollati, al funzionario Giuseppe Riva e al consulente dell’Ufficio Lavori Pubblici Marco Gallonelli.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo raggiunto con l’amministrazione comunale di Castel San Giovanni – ha commentato De Carlo –  che coniuga  le esigenze della comunità locale con le nostre, rendendo possibile la chiusura di un passaggio a livello. Entro la fine di quest’anno avvieremo l’attività negoziale, che ci consentirà di completare la progettazione esecutiva e avviare i lavori nel secondo semestre del 2018”.

Apprezzamento per l’accordo e per la collaborazione con RFI è stata espressa dal Comune. “Questo sottopasso – ha dichiarato Bollati, è un’opera importante e molto attesa. Garantirà una maggiore sicurezza non solo agli utilizzatori della stazione, ma anche ai numerosi lavoratori che si recano ogni giorno presso il Polo Logistico a piedi o in bicicletta”.

Definita nell’accordo anche la data – 16 ottobre – di chiusura definitiva del passaggio a livello in località Nizzoli, sulla linea ferroviaria Piacenza – Alessandria, con vantaggi in termini di maggiore sicurezza e regolarità della circolazione ferroviaria. L’amministrazione comunale ha infatti già realizzato la viabilità alternativa funzionale al traffico carrabile e agricolo.

Il sottopasso sarà realizzato da Rete Ferroviaria Italiana. Il manufatto – un monolite in conglomerato cementizio lungo 27 metri –  verrà costruito “fuori opera” e poi spinto sotto i binari. Questa tecnica, unita all’utilizzo di sostegni provvisori dell’infrastruttura ferroviaria, consentirà di ridurre al minimo le interferenze con il traffico ferroviario.

Il sottopasso sarà predisposto per il successivo collegamento con i marciapiedi della stazione.

Durata lavori 15 mesi. Investimento di RFI 4 milioni di euro, di cui 370 mila contributo del Comune di Castel San Giovanni.




“Voglio vivere. Donne e uomini che combattono il cancro” a Biffi Arte

“Voglio vivere. Donne e uomini che combattono il cancro” (Scritture), il nuovo libro dell’oncologo Luigi Cavanna e del giornalista Mauro Molinaroli sarà presentato giovedì alle 18 da Biffi Arte.

Dopo diversi incontri in provincia, gli autori presentano il loro libro a Piacenza, entrando nella narrativa del dolore e le testimonianze di donne e uomini svolgono un ruolo pedagogico su come può essere affrontata questa malattia: “Le persone intervistate – commentano –  si sono ammalate di cancro, alcune sono guarite e in queste pagine raccontano le loro storie, le loro testimonianze di speranza dopo avere sofferto il dramma di questa terribile malattia senza la paura di parlarne e di raccontare la loro esperienza. Anzi, sono convinte che raccontare le loro vicende sia positivo oltre che liberatorio sia per chi avuto il cancro e lo ha sconfitto sia per coloro che ancora soffrono”.

Sono diversi i racconti, differenti le forme di cancro, anche le sofferenze e le speranze sono fra loro differenti ma unite dal filo della speranza. Il libro dà speranze e alleggerisce al tempo stesso tutta la gravità della malattia e delle le sue conseguenze.

 




Oltre un milione di euro per sostenere il turismo rurale

L’opportunità per agriturismi e fattorie didattiche è offerta dal bando PSR 2014-2020 Misura 16 per sviluppo e commercializzazione dei servizi turistici approvato della Regione Emilia-Romagna (delibera di Giunta 1268/2017) che mette a disposizione oltre un milione e 160 mila euro per incentivare l’offerta turistica e favorire l’aggregazione delle aziende.

I beneficiari sono infatti le associazioni, costituite da almeno 10 operatori agrituristici o di fattorie didattiche, che svilupperanno progetti comuni per promuovere e valorizzare aziende, prodotti e servizi offerti.

Il bando sostiene le Associazioni nelle attività di valorizzazione dei prodotti del territorio attraverso la ristorazione, facendo leva su iniziative dedicate: dall’uso di prodotti tipici o di produzione propria per la ristorazione o per realizzare menù di degustazione, alla promozione di prodotti di nicchia sia nell’offerta gastronomica che in vendita diretta.  Per aumentare lo standard dell’offerta di ricezione e ospitalità, vengono promossi i servizi d’accoglienza mirati, il possesso di certificazioni di qualità aziendali, la valorizzazione di caratteristiche particolari (ambientali, culturali, sociali) in grado di rispondere a specifiche esigenze di mercato così come l’utilizzo di castelli, mulini, eremi o altri immobili di particolare valore.

Al finanziamento sono ammesse le spese per la partecipazione e organizzazione di fiere, sagre, eventi radio e tv, per l’accoglienza di tour operator, l’informazione cartacea e digitale e la pubblicità, animazione, costituzione dell’Associazione e di attività di coordinamento delle aziende associate.

Saranno premiate con l’attribuzione di maggiori punteggi, tutte le azioni di marketing rivolte al mercato estero e agli eventi organizzati in collaborazione con altre associazioni di operatori e con Enti pubblici di promozione turistica.

Le Associazioni devono avere sede nel territorio regionale. Il sostegno sarà pari al 70% della spesa ammissibile. E’ possibile presentare le domande fino al 27 novembre online su piattaforma Siag di Agrea.

 




Una sera di festa in piazzetta Plebiscito, con la cucina del Gnasso

“Piacenza, una volta”, questo il titolo ricco di suggestioni dell’iniziativa in programma giovedì 5 ottobre, che l’assessore agli Eventi e alla Valorizzazione del centro storico, Filiberto Putzu ha deciso di affidare a Carlo Giacobbi.

La serata-amarcord si terrà dalle 19.30 alle 24, in piazzetta Plebiscito, che per l’occasione si trasformerà in un teatro a cielo aperto tra piatti tipici, la picùla e i pisarei e fasò, cucinati dal popolare Gnasso. La proiezione di due filmati, uno di Roberto Dassoni dal titolo “Amricord” e l’altro a cura del Cineclub Piacenza, con immagini di una città d’altri tempi, assai diversa da quella odierna, contribuirà ad arricchire il menù di una serata in compagnia e aperta a tutti i cittadini.