Oggi il giorno del “salasso” dell’Imu/Tasi. Mille euro il costo medio

Il 18 Dicembre, per il saldo dell’IMU/TASI, si verseranno 10,2 miliardi di euro, per un conto complessivo di 20,3 miliardi di euro.

Oltre 25 milioni di proprietari di immobili, diversi dall’abitazione principale, (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati) dovranno presentarsi alla cassa per l’acconto dell’IMU/TASI.

Il costo medio complessivo dell’IMU/TASI su una seconda casa ubicata in un capoluogo di provincia – spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale  UIL – sarà di 1.070 euro medi (535 euro da versare con la prossima rata a Dicembre), con punte di oltre  2 mila euro nelle grandi città.

Se si prendono in considerazione i costi dell’IMU/TASI sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli), sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio è di 2.610 euro (1.305 euro con il saldo), con punte di oltre 6 mila euro.

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) dovrà versare l’IMU/TASI con l’aliquota delle seconde case con un costo medio annuo di 56 euro  (28 euro con il saldo), con punte di 110 euro annui.

La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra IMU e TASI – commenta Guglielmo Loy – ammonta al 10,4 per mille e in molti Comuni (480 municipi di cui 18 Città capoluogo) è stata confermata “l’addizionale TASI” (fino a un massimo dello 0,8 per mille), introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota fino all’11,4 per mille.

Questi dati emergono dal Rapporto IMU/TASI 2017 elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della UIL.

IL COSTO DELL’IMU/TASI SECONDE CASE NELLE CITTÁ CAPOLUOGO

Secondo i risultati del rapporto, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi; a Milano 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro e a Torino 1.745 euro.

Valori più “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro e a Sondrio con 674 euro.

IL COSTO DELL’IMU/TASI SECONDE PERTINENZE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO

Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Roma si pagano mediamente 110 euro annui (81 euro per una cantina o 139 euro per un box-posto auto); a Milano 99 euro annui (76 euro per una cantina, 122 euro garage o posto auto); a Bologna 96 euro annui (68 euro per una cantina, 123 euro per un garage); a Firenze 95 euro annui (67 euro per una cantina, 122 euro per un garage) e a Napoli 95 euro annui (67 euro per una cantina, 123 euro per un garage).

LE ALIQUOTE DELL’IMU/TASI SECONDE CASE NELLE CITTÁ CAPOLUOGO

Stante il blocco delle aliquote anche per l’anno in corso, le aliquote non hanno subito rialzi, ma non hanno nemmeno subito ribassi. In nessun capoluogo si è utilizzata questa opzione a, quindi, sono state riconfermate le aliquote dello scorso anno.

18 Città hanno confermato l’addizionale della TASI sugli altri immobili, per cui in questi Comuni le aliquote superano quella massima dell’IMU (10,6 per mille). In particolare, Roma, Milano, Ascoli, Brescia, Brindisi, Modena, Potenza, Rieti, Savona, Verona hanno scelto l’aliquota dell’11,4 per mille; Macerata l’11,3 per mille; Terni e Siena l’11,2 per mille; Lecce e Massa l’11 per mille; Agrigento il 10,9 per mille e Caltanissetta il 10,7 per mille.

Altre 70 Città capoluogo applicano l’aliquota, sempre sulle seconde case, del 10,6 per mille tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Bari.

CONCLUSIONI

Il tema della tassazione sulla casa pone la questione se, e come, alleviare il peso per i contribuenti meno abbienti e, conseguentemente, chiedere un contributo maggiore a chi ha più disponibilità.

Tuttavia, prima di parlare di una reintroduzione di tasse sulle prime case sarebbe il caso di partire dalla revisione dei criteri che regolano i valori catastali che non significa maggiori preliev, ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo sugli immobili. Ovviamente sempre accompagnando questo processo con una lotta “senza se e senza ma” all’evasione fiscale.

Nel contempo va, però, riequilibrato il rapporto Stato/Enti Locali in tema di fiscalità, dando certezze alle istituzioni locali e ai contribuenti puntando alla riduzione della pressione fiscale.




In viale Dante e via Conciliazione gli spazi di sosta diventano a rotazione con disco orario

Con il completamento della relativa segnaletica, sono state convertite da libere a rotazione – mediante esposizione del disco orario dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 19 – le aree di sosta lungo il tratto Sud di via Conciliazione (tra l’intersezione con via Corneliana e quella con via Barattieri) e sul lato Nord della carreggiata in via Bianchi. Lo stesso provvedimento è entrato in vigore lungo il lato Sud di viale Dante, nei tratti che vanno da via Manfredi a via Damiani e da via Da Pordenone a via Corneliana nonché, sul lato Nord, nel tratto da via Corneliana a via Ricci Oddi e dal civico 30 all’intersezione con via Poggi.

Come spiega l’assessore alla Mobilità Paolo Mancioppi, “la modifica è stata introdotta in seguito alla mozione dei consiglieri Domeneghetti, Migli, Foti e Bertolini approvata in Consiglio comunale il 30 ottobre scorso. Resterà in atto in fase sperimentale per tutto il 2018 e ha l’obiettivo di favorire una più equa fruizione dei posteggi lungo l’arteria di via Bianchi, viale Dante e via Conciliazione, come richiesto anche dagli operatori commerciali della zona”.




Fiazza: «Occorre riqualificare il pattinodromo di Borgotrebbia

«In trent’anni non si è mossa un foglia: il pattinodromo di Borgotrebbia è in perenne stato di abbandono e incuria». A sollevare il caso è il consigliere comunale Christian Fiazza, che è nato e cresciuto in zona. «Da ragazzo venivo qua a giocare a calcio, organizzavamo le partite tra Tobruk e via XXI Aprile. E questa piccola area asfalta – teoricamente destinata agli sport di strada – nel tempo è rimasta intrappolata nella dimenticanza generale».

«Destra, sinistra e centro, tutti gli schieramenti che si sono succeduti a Piacenza, non hanno asfaltato e sistemato il perimetro collocato nel parco di via Trebbia, di fronte all’attraversamento pedonale che porta alla scuola elementare XXV Aprile. In buone condizioni permetterebbe a tanti appassionati di allenarsi sul pattinaggio a rotelle e discipline affini, nonché di valorizzare lo sport, lo svago e l’aggregazione. Nella realtà, però, rischia di diventare un ricettacolo di degrado, come denunciano da tempo i residenti del quartiere. Auspico – conclude Fiazza, che ha presentato anche un’interrogazione sul tema – che l’Amministrazione comunale riqualifichi il pattinodromo, possibilmente in tempi brevi in vista della primavera, quando le temperature apriranno le porte al ritorno dei giovani nei giardini. Sarebbe un intervento poco costoso e importante per Borgotrebbia».




Cristiano De André domani in concerto al President

Largamente anticipato e molto atteso dai tantissimi che già si sono accaparrati un biglietto in prevendita, finalmente il giorno del concerto di Cristiano De André a Piacenza è arrivato: questo martedì, 19 dicembre, a partire dalle ore 21:30 il cantautore ligure chiuderà al Cinema Teatro President il suo tour “De André canta De André”.

Il concerto, organizzato da Fedro nell’ambito della rassegna “Musica dell’Anima”, segue di un paio di mesi la pubblicazione dell’ultimo album live di Cristiano, “De André canta De André vol 3”, uscito lo scorso ottobre a chiudere un trittico di dischi in cui il musicista genovese rende onore all’eredità artistica di suo padre Fabrizio, riarrangiando alcuni dei suoi brani più famosi ed amati.

Lo spettacolo che andrà in scena al Cinema Teatro President è l’ultima tappa di un tour che, partito lo scorso marzo a Legnano, ha portato Cristiano ad esibirsi sui palchi dei maggiori teatri delle città italiane, una tappa, quella piacentina, che rappresenta una sorta di spin off in acustico: De André sarà infatti affiancato soltanto dal chitarrista Osvaldo Di Dio, al suo fianco da diversi anni.

«De André canta De André è un progetto che mi ha permesso e mi permette di portare avanti l’eredità artistica di mio padre scrive Cristiano De André nell’autobiografia (pag. 183) – caratterizzandola però con nuovi arrangiamenti che possano esprimere la mia personalità musicale e allo stesso tempo donino un nuovo vestito alle opere, una mia impronta. Mi auguro che così facendo la poesia di mio padre possa arrivare a toccare le anime più giovani, a coinvolgere anche chi non ascolta la canzone prettamente d’autore».

Lo spettacolo inizierà alle ore 21:30, i biglietti potranno essere acquistati alle casse a partire dalle ore 20.

La rassegna Musica dell’Anima – Gospel Fest proseguirà con tre appuntamenti più classici, dedicati alla musica gospel statunitense: la sera di Natale The Followers of Christ si esibiranno nella Basilica di Santa Maria di Campagna a Piacenza, il 30 dicembre sarà la volta dei Joyful Gospel Singers, che andranno in scena al Teatro Verdi di Busseto (PR) ed infine, nel pomeriggio del Primo dell’anno, si chiuderà con un grande classico al Teatro Magnani di Fidenza (PR) con i Gospel Times.




Zanardi sulla commissione delle elette: “nessuna presidenza”

Continua a far discutere la commissione delle elette anche alla luce dello scontro che vi è stato, in consiglio counale, fra l’assessore Polledri e la consigliera Piroli.

Sull’argomento interviene la consigliera di Liberi Gloria Zanardi, che era data fra le papabili alla presidenza.

“Oggi pomeriggio, alle 15, si terrà la prima seduta della Commissione delle Elette.

A seguito dell’acceso scontro tra la consigliera Piroli e l’assessore Polledri, leggo un comunicato del gruppo PD in cui si annuncia che le consigliere di minoranza del PD “non volendo fare il gioco della maggioranza” si dichiarano fin d’ora indisponibili a partecipare al voto e ad accettare qualunque incarico.

Non posso nascondere la mia delusione.

Non posso accettare che la Commissione delle Elette, in cui credo fermamente per le finalità che si propone, sia strumentalizzata per alimentare lo scontro politico, sia da una parte che dall’altra, sia in consiglio comunale che nei comunicati stampa, anche alla luce di precedenti scambi personali.

Onestamente, e sono molto provata e rammaricata nel dirlo, mi aspettavo che le donne del consiglio comunale, per un motivo e per un altro, dessero una prova migliore di concretezza, determinazione e lealtà.

Quando ho presentato la commissione in consiglio comunale ho posto l’attenzione sulla necessità di rimuovere gli ostacoli ad una reale parità derivanti dalla diffidenza degli uomini e dall’ostilità delle altre donne.

Bene. Credo che questa pagina della nuova consiliatura abbia offerto l’esempio di entrambi gli aspetti, che noi, o almeno io, attraverso la commissione delle elette, ci proponevamo di superare.

Ritengo che, dalle prese di posizione attuali sulla commissione, tramite il comunicato del PD, trapeli l’esistenza di altre dinamiche che, probabilmente, riguardano anche me, ma di cui sono all’oscuro. E forse meglio così per rimanere col beneficio del dubbio. Tuttavia, il comunicato del PD pare un chiaro messaggio (o, meglio, dispetto) alla maggioranza sul presupposto che, di fatto, rimarrei io l’unica papabile per la presidenza.

Finché noi donne ci comportiamo così tra di noi non possiamo pretendere solidarietà dagli uomini. Finché i partiti si comportano così non possono pretendere di essere credibili agli occhi dei cittadini.

Non mi interessano le poltrone. Mi interessa essere libera, di pensare e di dire.

E credo di averlo dimostrato con le mie scelte, anche più recenti. Per chi la politica la fa per passione ci sono cose che non si possono comprare.

Non voglio, ora come sempre, stare a giochetti e dinamiche che non mi appartengono e non condivido.

Io su temi importanti, e in cui credo, come quelli delle pari opportunità sono sempre andata oltre i giochetti e le schermaglie, sopportando forti critiche, senza che nessuno, donna o uomo, mi difendesse, nonostante anche attacchi personali non tollerabili.

Se queste sono le premesse, mi sto domandando come si possa collaborare fattivamente e raggiungere risultati dopo la formale costituzione della commissione delle elette.

Il gruppo Liberi rimane coerente, come accaduto con la commissione garanzia e controllo, con quanto affermato fino adesso: nessuna presidenza e nessun compromesso”.

 




Il Bionico Torre racconta il suo lato “umano” durante la presentazione del libro #TorreSindaco

Ci ha fatto ridere (tanto) durante i suoi comizi, ci ha fatto riflettere con le sue proposte bizzarre per la città che nascondevano evidenze forse non così palesi da vedere. C’era bisogno della satira per tirarle fuori. Dopo le amministrative Stefano Torre ha deciso di raccontarsi, di essere “serio”, cosa che avrebbe fatto anche in Consiglio Comunale, qualora fosse stato eletto (ma c’è andato vicino).

“Non mi sarei mai permesso di prendere in giro un’istituzione”, dice. L’ha fatto nella sede di Papero Editore, casa editrice che ha pubblicato un libro a lui dedicato, scritto da Marcello Pollastri, con appendice di Thomas Trenchi ed Enzo Latronico. Alla presentazione di ieri c’erano l’autore, Giorgio Lambri, capocronista di Libertà, Paolo Rizzi, candidato sindaco di Piacenza ed amico di lunga data di Torre, e ovviamente il protagonista del libro. <“Lei ci ha insegnato che farsi prendere in giro è una cosa seria”. La politica ha preso sistematicamente in giro l’elettorato considerandolo incapace di riconoscere il vero dal falso, portandolo ad uno stato di disagio così ampio da averlo fatto smettere di andare a votare, equivale ad aver scippato lo scettro a chi detiene il potere decisionale>>.

Lambri, che è anche corrispondente da Piacenza per l’Agenzia ANSA, racconta la genesi del fenomeno. “Ho considerato interessante il fenomeno sin dalla genesi, quando Torre faceva i comizi a Bettola, città natale di Pierluigi Bersani. Ho visto i video su Youtube e Facebook, notando che la gente lo osservava incuriosita. Sono stato molto contento di constatare che si candidava a Piacenza. Il suo ruolo si era esaurito nel momento in cui aveva portato il paradosso vero durante le elezioni, la politica dovrebbe tornare a contenuti seri”.

Pollastri ha sottolineato il legame di amicizia che si è instaurato con Stefano. “Mi colpiva sempre la freddezza con cui diceva certe cose. Poi ho scoperto la sua storia personale, molto difficile, legata alla distonia, che lo ha portato a 15 anni di vera sofferenza“.

Rizzi ha voluto condividere i ricordi del passato, quando entrambi vestivano i panni di consiglieri comunali nel periodo 1994 – 1998, durante l’amministrazione Vaciago. “Allora non c’era il limite di tempo massimo per gli interventi, come accade ora, perciò gli interventi di Stefano duravano anche mezz’ora. La Lega aveva persone di spessore. L’operazione che ha intrapreso è molto pericolosa, gliel’ho detto, perchè estremizzare la critica rischia verso la politica rischia di delegittimarla. Mi piaceva la sua proposta perchè oltre a far ridere faceva pensare”. Ma cosa sarebbe successo se Stefano Torre fosse entrato in Consiglio? “Il gettone di Consigliere mi avrebbe sicuramente permesso di comprare 5 squadre di Subbuteo”. Ah, ecco. Torre è tornato. 

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Il PD piacentino risponde alle dichiarazioni in Consiglio di Massimo Polledri

Sono passati due giorni dal consiglio comunale di Piacenza, ma continuano le polemiche per quanto è stato detto. Oggi il gruppo consigliare del Pd ha inviato un comunicato relativo all’intervento dell’assessore Massimo Polledri che publichiamo di seguito.

«La risposta di Massimo Polledri a Giulia Piroli in Consiglio è la più  fragorosa caduta di stile che l’assessore alla cultura e alla famiglia potesse fare. Non soddisfatto di attenersi ai contenuti, ha invece dato sfogo all’arroganza del potere con risposte non richieste, condite di sessismo (“tra le attività che sono state messe, anche il laboratorio di maglie e uncinetto…se vuoi ti dico i giorni in cui li fanno”) e machismo (“aspettando l’otto marzo, magari parteciperanno, il prossimo anno non so se ci sarà ancora”). Grave performance, brutta ricaduta di un celodurista convinto che ha già dimostrato poco rispetto verso le donne con commenti pubblici di cui dovrebbe ancora vergognarsi (chiedere alle deputate Argentin e Picierno).

Polledri forse dimentica che la violenza di genere è proprio frutto di una cultura ancora infarcita di stereotipi sessisti di cui, a quanto pare, è portatore.

L’assessore alla cultura e alla famiglia non rammenta o ignora che, l’8 marzo, non è la giornata “ della mimosa”, bensì è quella data in cui si ricordano sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. È un giorno simbolico per  contrastare una cultura che si basa ancora su quegli stereotipi di genere che vogliono relegare la  donna in ruoli di sottomissione.

Ancor più triste che l’assessore alle pari opportunità, tra l’altro donna, seduta al suo fianco, non abbia trovato miglior reazione che un divertito sorriso.

È evidente che con queste premesse, dato che nessuno ha preso le distanze o criticato, da destra la commissione delle elette sia considerata un inutile orpello. Noi non faremo il gioco della maggioranza e, dato che la Presidenza spetta a una componente dell’opposizione, le nostre consigliere si dichiarano fin d’ora indisponibili a partecipare al voto e ad accettare qualunque incarico.

Per concludere, se qualcuno avesse intenzione di intervenire in difesa dell’Assessore, consigliamo  di andare a risentire lo streaming del consiglio comunale del 14/12».




Taglio del nastro per la conclusione dei lavori antisisma al Liceo Cassinari

È stato tagliato ieri il nastro che sancisce la fine del percorso di riqualificazione nei locali del Liceo Tramello Cassinari. L’accordo di usufrutto tra Provincia e Seminario Vescovile prevede una durata di 27 anni per rispondere all’esigenza di adeguarsi alle attuali norme antisismiche. Presenti il preside Giovanni Tiberi, il Presidente della provincia Francesco Rolleri, il vescovo mons. Giovanni Ambrosio, Patrizia Calza, vicepresidente della Provincia, Elena Baio, in rappresentanza dell’attuale amministrazione e alcuni componenti della ditta Edilvalla, che hanno materialmente reso possibile i lavori.

Rolleri in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza “storica” del traguardo raggiunto. “Per le casse pubbliche si è trattato sicuramente di un esborso, ma all’anno un risparmio di circa 90 mila euro”. “Vi è al giorno d’oggi l’importanza di una alleanza educativa- ha evidenziato invece il vescovo Ambrosio -, che parte dalle nostre scelte, e quelle che riguardano le famiglie, pensando al futuro dei nostri giovani. Una città che non pensa a loro è morente”. Elena Baio si è accodata all’intervento precedente, citando una famosa frase di Steve Jobs “stay hungry, stay foolish”, per mettere in luce l’importanza dei giovani nella comunità piacentina.




Mancioppi: “Stiamo portando a termine mappatura dei luoghi sensibili”.

Diffondiamo il comunicato di AGIMEG (Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco) che conferma l’interesse dell’amministrazione nel combattere le varie forme di gioco d’azzardo. Queste le parole di Paolo Mancioppi, assessore al Commercio del Comune di Piacenza: “Certo, le limitazioni regionali avranno un impatto significativo su alcune attività in città”. Ecco il comunicato:

Diffusi i dati sul gioco dei Monopoli per il 2016 a Piacenza e nell’Emilia-Romagna. “Parte di questo enorme flusso di denaro molto spesso viene ripulito dalle mafie proprio attraverso le VLT, Slot e giochi online, formalmente legali che però poi si scopre essere legate a società riconducibili alla ‘ndrangheta, alla camorra e alla mafia. Ecco perché diventa di fondamentale importanza cercare di mettere un freno a questa situazione. Per questo ogni Comune della provincia di Piacenza dovrebbe approvare e rendere subito operative le delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili, così come sancito dalla legge regionale che il M5S ha fortemente voluto”, affermano Gianluca Sassi e Maria Edera Spadoni, rispettivamente consigliere regionale e portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle. La Regione Emilia-Romagna, con una delibera del 12 giugno scorso, ha dato un nuovo impulso alle norme sul contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, definendo inammissibili le installazioni di nuovi impianti nel vicinanze dei luoghi ritenuti sensibili. Ai Comuni sono stati concessi sei mesi di tempo per mappare i luoghi sensibili del proprio territorio e individuare le sale giochi e le sale scommesse e tutti gli esercizi autorizzati che ospitano apparecchi da gioco situati a meno di 500 metri. “Stiamo portando a termine la mappatura dei luoghi sensibili e poi aggiorneremo il regolamento comunale mettendo in pratica la delibera regionale – conferma l’assessore al Commercio del Comune di Piacenza Paolo Mancioppi – Certo, le limitazioni regionali avranno un impatto significativo su alcune attività in città”. 

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Il sindacato Ugl lancia una campagna social “contro” Amazon

E’ stata presentata oggi la nuova campagna social “Tu sfrutti, Io non compro” lanciata dl sindacato Ugl terziario per invitare Amazon ad una maggiore responsabilità sociale di impresa e rafforzare  l’asse di solidarietà tra lavoratori e consumatori. Si è partiti da una pagina Facebook https://www.facebook.com/Uglperilavoratori/ e dalla creazione di un logo. Come si legge su questo spazio social il sindacato sostiene come “Tu sfrutti, Io non compro” sia «un concetto semplice, efficace, immediato. Lo sfruttamento dei lavoratori è, purtroppo, una diffusa realtà, che svilisce la dignità del lavoro e delle persone. Un problema che vogliamo contrastare con determinazione, contrattaccando e colpendo i punti deboli di chi non rispetta garanzie e diritti dei propri dipendenti. Perché un lavoratore privato della dignità rappresenta una ferita per tutto il Paese, sia dal punto di vista economico che sociale.
Lo scopo di questa campagna – come di altre che seguiranno – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni dei lavoratori, chiedendo la collaborazione di tutti anche attraverso acquisti responsabili.
Come sempre, siamo accanto ai lavoratori e ci occuperemo di documentare i casi di sfruttamento e violazione dei diritti, gridando con forza “Anche no!”».

La campagna social è stata presentata oggi, a Piacenza, dal segretario Ugl terziario Luca Malcotti. «L’auspicio – è stato detto – è quello di creare una campagna virale, mirata a una maggiore consapevolezza, approfondendo il dialogo sulle istanze dei lavoratori di Amazon. Amazon deve sapere cosa ne penano lavoratori e consumatori».