Alla Passerini Landi si parla di “Stradoni nobiliari, segni della storia nel paesaggio”, nella settimana della Festa dell’Albero

Nella settimana dedicata alla Festa dell’Albero, anche il salone monumentale della Passerini Landi ospiterà un evento che rientra nel progetto “Si legge Biodiversità”, promosso dall’Ente Parchi del Ducato in collaborazione con le biblioteche dei Comuni nel cui territorio sono comprese aree protette.

Mercoledì 22 novembre alle 16.30, la storica dell’arte Anna Coccioli Mastroviti, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, terrà una conferenza sul tema “Gli stradoni nobiliari: segni della storia nel paesaggio”. Particolare rilievo verrà dato ai viali alberati storici del Piacentino, a partire dalla ricchezza di testimonianze che caratterizza in tal senso il territorio del Ducato farnesiano. Nella provincia di Piacenza, ad oggi sono stati individuati una ventina di stradoni nobiliari, distribuiti in modo omogeneo tra le vallate. Alcuni sono più noti, come il viale di villa Margherita ad Alseno, tracciato all’inizio del Novecento dall’architetto Manfredo Manfredi contestualmente al progetto per la propria residenza urbana; altri sono connessi alla riqualificazione, nei primi anni del Settecento, dell’insediamento nobiliare.

La Festa dell’Albero sarà già martedì 21 novembre al centro dell’attenzione, con il coinvolgimento di tre classi della primaria Giordani impegnate, dalle 14.30 alle 16 nel tratto del Facsal tra via Alberici e la Madonna della Bomba, con la messa a dimora di sette nuovi platani insieme al Ceas Infoambiente comunale. 

Dall’Ufficio Stampa del Comune di Piacenza




24 ore di assistenza gratuita per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Si aggiunge un nuovo tassello al mosaico di iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ecco il Comunicato della Provincia di Piacenza

E’ stata presentata in Provincia, l’iniziativa per celebrare la giornata nazionale contro la violenza sulle donne denominata “24 ore di Assistenza gratuita” messa in campo dalla Provincia di Piacenza, in collaborazione con l’Azienda U.S.L. di Piacenza e il Telefono Rosa.

A spiegare i dettagli del progetto la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità Simona Bellan, che ha sottolineato il costante impegno del tavolo Provinciale contro la violenza sulle donne, insieme alla Presidente del telefono Rosa Avv. Donatella Scardi e alla direttrice della dell’attività Socio sanitarie dell’Azienda U.S.L. di Piacenza, Dott.ssa Costanza Ceda.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità sul tema della violenza di genere, evidenziando il sostegno degli organi promotori, che si impegnano ulteriormente ad offrire alla cittadinanza 24 ore di assistenza gratuita. Durante questa settimana, sarà possibile rivolgersi, ad orari concordati agli piscologi e agli avvocati dell’Azienda U.S.L. e del Telefono Rosa, per ricevere supporto psicologico e informazioni di carattere legale.

Locandina




Come gestire un e-commerce: corso all’Urban Hub

Si conclude con il corso “Introduzione alla progettazione e gestione di un e-commerce”, in programma giovedì 23 e giovedì 30 novembre dalle 18.30 alle 21, presso l’Urban Hub di via Alberoni 2, il ciclo di formazione rivolto a coloro che vogliono imparare a utilizzare le nuove tecnologie.
I due incontri, ai quali è ancora possibile iscriversi, porteranno i partecipanti ad avere una visione d’insieme del web marketing e delle applicazioni di e-commerce e ad acquisire le basi di un servizio di vendita online: vendere anche online diventa sempre più importante per il successo dell’impresa e, attraverso sistemi personalizzabili per ogni tipologia di negozio e per ogni merceologia, questo canale distributivo é sempre più alla portata degli esercizi commerciali.
Il corso, aperto a tutti e in particolare agli operatori commerciali, affronterà tutti i temi relativi all’apertura di un proprio e-commerce nonché all’ingresso in un market place: testi, gestione immagini e social media, storytelling, brand identity, packaging e delivery. In ambito web marketing si discuterà di come i social media hanno modificato il modo di farsi pubblicità e di come usare i social media più conosciuti e utili per i commercianti (Facebook, Instagram) con consigli pratici per creare contenuti per il web e materiali di marketing, come immagini, brochure e biglietti da visita. Sì spazierà, inoltre, sulle potenzialità e i vantaggi dell’e-commerce e sulle possibili soluzioni operative per le diverse esigenze distributive merceologiche.
Nel corso delle lezioni, i docenti utilizzeranno una metodologia attiva che coinvolgerà con esempi ed esercitazioni i partecipanti, partendo in particolare dalle loro esigenze concrete. Il corso, al termine del quale verrà rilasciato un attestato di partecipazione, ha un costo per gli studenti di 58,90 euro e di 118,90 euro per gli adulti, comprensivo dell’abbonamento mensile per accedere dal lunedì al venerdì all’Urban Hub e alla rete internet ad alta velocità.
Il programma completo é pubblicato sul sito www.urbanhub.piacenza.it.
Per informazioni e prenotazione dei corsi è possibile rivolgersi allo Sportello Startup Piacenza presso l’Urban Hub (telefono 0523 492331, email startupiacenza@comune.piacenza.it).




La Provincia si tinge di rosso per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne – il palazzo della Provincia di Piacenza, in Corso Garibaldi, 50 si tinge di rosso per lanciare un messaggio forte contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio, cercando di abbattere il muro di silenzio.




Il difficile mestiere di badante, tra precariato e piccoli soprusi quotidiani

Sono passati ormai sei anni da quando Giampaolo Pansa dalle colonne di Libero, ammoniva i giovani che desideravano intraprendere la carriera giornalistica, consigliando loro lavori più sicuri e che li avrebbero meno esposti al rischio povertà e individuando, tra questi, il mestiere del badante.

La ragione? Semplice: «Perchè la società invecchia e ci sarà sempre più bisogno che gli anziani vengano assistiti in casa» – commentava la celebre firma, aggiungendo come risposta ai giovani aspiranti  scrittori:

Lo sai che in Italia i giornalisti sono troppi e molti editori stanno sfoltendo le redazioni, anche in testate importanti? No, non lo sanno. Allora domando: perchè vuoi fare il giornalista? Risposta: perchè mi piace scrivere e al liceo avevo ottimi voti in italiano […] Se non capisci come gira il mondo, preparati a diventare di nuovo povero.   

Oggi, quella profezia sembra in parte avverata. Non tanto per una conversione di massa al realismo da parte degli aspiranti giornalisti, quanto per il perdurare di una crisi economica che limita fortemente l’offerta di lavoro qualificato e induce a guardarsi intorno.

Eppure, per chi decide di fare il mestiere di badante – come Francesca, 43enne piacentina,  le cose non sono rosee come l’autore de “Il sangue dei vinti” poteva pensare. A partire dalla paga e dalla sicurezza di una professione che rimane schiacciata tra precariato, lavoro nero e piccoli soprusi quotidiani.

«All’inizio – chi ha raccontato – prendevo circa 8 euro all’ora e venivo quasi sempre pagata con regolarità. Oggi mi accontento di prenderne 3, ma fino a pochi mesi fa ero arrivata a prenderne 1,5. 18 ore al giorno per 600 euro al mese. Ma a me servivano ed era importante riabituarmi ad uscire di casa dopo i problemi che ho avuto».

Francesca è un nome di fantasia che abbiamo scelto per mantenere l’anonimato di questa signora incontrata nei giorni scorsi che,  complice qualche problema di salute, non risultava essere più un candidato ideale per le aziende. Per questo, ormai da dieci anni, presta servizio di assistenza domiciliare, a Piacenza, agli anziani. Dieci anni in cui ha visto di tutto; un’esperienza che ha deciso di condividere, raccontandola senza edulcorazioni.

«L’aspetto più difficile del lavoro? Senza’altro i famigliari dell’assistito. Spesso, pur in presenza di una persona incapace di intendere, invece di spalleggiarti ti attaccano senza ragione, non capendo la situazione e il peso della responsabilità che questo lavoro porta con sè. Ho sempre lavorato introducendo delle regole e cercando di farle rispettare, ma spesso la professione viene confusa con un banale lavoro di servitù».

Anche il rapporto diretto con chi ha bisogno di aiuto non è scevro di criticità ed episodi grotteschi, al limite dell’umiliazione.

«L’anziana per cui lavoravo si trovava con me sola in casa mentre il marito era appena sceso a prendere della frutta in giardino. Non potendo lei stare in piedi autonomamente perchè soggetta a sbalzi improvvisi di pressione, le avevo consigliato di stare seduta mentre stiravo, su suggerimento del marito stesso. Ma lei voleva alzarsi e di nascosto ha chiamato al telefono il marito, dicendole che le impedivo di farlo. Lui è allora salito e si è imbestialito con me per la lite, dicendo che non era tollerabile non potersi allontanare nemmeno un attimo in pace.  La sera stessa, lei ha iniziato a picchiare le posate sul tavolo ed a chiedere al marito di buttarmi fuori di casa, dicendo che l’ospite dopo tre giorni puzza come il pesce. Sono stata quindi invitata ad andarmene di casa così. Per un capriccio e senza preavviso. Per 3 euro all’ora».

Non solo anziani, perchè Francesca si è ritrovata, in carriera, anche alle prese con un profilo ad alta vulnerabilità psichica e ricorda bene l’episodio, tanto da suggerirle di non accettare più con disinvoltura incarichi così delicati.

«Anche se solo per pochi giorni, mi è capitato di seguire una donna bipolare con problemi di alcolismo. Dopo una prima settimana in cui andava tutto bene, c’è stato un momento di crisi di astinenza da alcool. Io volevo impedirle di uscire di casa per andare a prendere da bere e mi sono messa in mezzo. Lei si è molto arrabbiata, ma sono riuscita a calmarla e metterla a letto. Eppure quando sono uscita di casa, ho aspettato qualche minuto fuori dalla porta, per controllarla. Quando lei se ne è accorta e mi ha trovato vicino alla porta, sono volati insulti inenarrabili e minacce di suicidio. Il mio rapporto di lavoro si è esaurito anzitempo. Ma l’obiettivo l’ho portato a termine».

E anche quando l’assistito non era un singolo, ma una coppia, non necessariamente le cose andavano meglio. Anzi.

«Ho seguito anche una coppia di anziani. Lui con il Parkinson e lei con l’Alzheimer. Dormivano in camere separate. Un giorno stavo pulendo la stanza da letto di lui quando mi sono sentita battere la schiena con le dita; mi giro e mi trovo la moglie ad accusarmi: solo le prostitute entrano nella camera degli uomini senza preavviso – mi ha detto. Ma non finiva lì perchè durante i pasti, la moglie non voleva che mangiassi al tavolo con loro perché mi considerava una serva e non voleva mangiassi con i padroni. Così rimanevo in disparte e, senza sedia, a mangiare in piedi sul muretto che divideva angolo cottura e sala da pranzo».

Una situazione difficile da gestire, che nel tempo si era andata aggravando per l’acuirsi di una gelosia della moglie nei confronti della badante.

«Era diventata gelosa di me e a volte mi tirava delle bastonate con il supporto che usava per camminare. Una volta ho rischiato la rottura dello zigomo perché non voleva che portassi fuori il marito per fare ginnastica e rinforzare i muscoli delle gambe, come il medico aveva prescritto a causa della malattia. Lei aveva rubato le chiavi di casa e le aveva buttate nella spazzatura. Per cercarle, oltre a me e al marito, è servito anche l’aiuto dei figli. Alla fine sono saltate fuori, ma lei continuava a intimare a suo marito di non uscire con me. Alla fine, quando lui ha aperto la porta di casa, ha preso prima a manate lui e poi a bastonate me, nonostante cercassi di spiegarle che uscivamo per motivi di salute e non per altro, ovviamente».

Una storia di umiliazioni e soprusi quotidiani, che però – ci tiene a precisare Francesca – vengono compensati da piccole gioie, valevoli più di ogni stortura.

«Quando torno a casa dal lavoro, cerco di tenere salda la fiducia in me stessa. Anche se ogni tanto ne ho piene le scatole. In questo lavoro serve tanta pazienza e il pensiero sempre fisso sul fatto che si sta dando tanto e si riceve sempre in cambio qualcosa: un passato di vita vissuta, un’esperienza da condividere, un insegnamento da portarti a casa e un affetto che chi come me è rimasta orfana in giovane età e ha sempre sentito la mancanza di una famiglia vicino, può veramente apprezzare».




Manifesto per la scuola: protesta degli insegnanti davanti all’Alberoni – Faustini per il nuovo contratto

insieme alle altre organizzazioni sindacali promotrici (Cisl, Uil, Snals Confsal), “avvierà il confronto sul nuovo contratto. Un contratto che dovrà quindi necessariamente riappropriarsi degli spazi di contrattazione e di democrazia partecipativa che la legge 107/15 ha sottratto alla comunità educante, modificando radicalmente il disegno di scuola in essa contenuto. Fondamentale in tutto questo è la richiesta di risorse aggiuntive per l’intero comparto: gli 85 euro medi e il recupero del bonus fiscale degli 80 euro sono solo la base di partenza; a partire dalla legge di stabilità in discussione serve un reinvestimento serio sull’istruzione per riallineare l’Italia ai parametri europei e alla media Ocse delle retribuzioni”.  

Ecco il Manifesto per la scuola:




Esce di strada per il ghiaccio e fa un volo di 30 metri con l’auto

Ha perso il controllo della sua automobile ed è finito in una scarpata compiendo uno spaventoso volo di oltre trenta metri. E’ accaduto nel primo pomeriggio di oggi sulla strada fra Selva di Ferriere ed il Passo dello Zovallo. Un 43enne, residente in provincia di Piacenza, stava guidando la sua vettura quando, a causa della pendenza e di una lastra di ghiaccio di enormi dimensioni, l’auto ha perso aderenza uscendo di  strada e terminando la propria corsa contro un albero.

Alcuni testimoni hanno subito dato l’allarme, ed il 118 ha attivato l’ambulanza della Croce Rossa di Marsaglia, il Soccorso Alpino, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, mentre si alzava in volo l’elicottero abilitato per  soccorsi in ambiente impervio.

Sul posto si sono portati i tecnici del Soccorso Alpino di Piacenza, Stazione Monte Alfeo. Arrivati sul posto in pochi minuti si sono calati lungo la scarpata ed hanno posizionato l’uomo sulla barella, recuperandolo poi con la tecnica del contrappeso. Una volta riportato sulla strada l’uomo è stato affidato all’ambulanza che lo ha trasportato fino al Passo dello Zovallo, dove nel frattempo era atterrato Elipavullo. E’ stato trasportato all’Ospedale Maggiore di Parma con traumi alla schiena ed al bacino.




Un convegno su come gestire le patologie croniche

Le patologie croniche non si curano, ma si possono gestire in modo appropriato, anche intervenendo sugli stili di vita, al fine di posticipare la loro insorgenza.

Il 24 novembre a partire dalle 9, all’Università Cattolica di Piacenza, si rifletterà sulle modalità più efficaci di gestione di tali patologie nel convegno  “Servizi territoriali e cronicità: approcci innovativi”.

L’età media degli italiani è del resto molto cresciuta e di fatto l’Italia ha una quota significativa della popolazione rappresentata da over 65.

Con l’aumento della speranza media di vita si sono sviluppate delle patologie definite cronico degenerative: molti anziani sono ipertesi, diabetici, cardiopatici, post ictali e talvolta con problemi legati a patologie degenerative come il Parkinson o l’Alzheimer.

In quale modo i servizi sanitari possono rispondere a questi nuovi bisogni, con quali modalità e in quali strutture?

Da considerare anche il fatto che bisogno del paziente anziano, fragile, o che vive da solo, è un bisogno non solo sanitario ma anche sociale o  socio assistenziale, legato alla spesa, alla pulizia propria e dell’ambiente in cui vive.

Sono problemi già molto presenti oggi tra i cittadini e sempre di più lo saranno soprattutto perché spesso l’assistenza è prestata da famigliari, spesso figlie o nuore con un lavoro ed una propria famiglia.

Come integrare tutte queste esigenze? Quali reti costruire per la presa in carico del paziente anziano?

La risposta non è semplice ma negli ultimi tempi si è sviluppata una serie di servizi cosiddetti territoriali legati alle cure primarie con professionisti che intervengono sia a domicilio che in strutture intermedie (case della salute) al fine di offrire una risposta integrata a questi bisogni che diventano sempre più complessi.

L’evento del 24 novembre mira a favorire un confronto e un’integrazione tra i punti di vista di AUSL, Enti Locali e ricerca.




Alla sala Panini convegno sulla terza Guerra d’Indipendenza

Domani sabato 18 novembre alle ore 9, nella Sala Panini di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, si terrà il Convegno, organizzato dalla Banca in collaborazione con il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento, sulla terza Guerra d’Indipendenza e il quartier generale a Piacenza-Fiorenzuola. Il Convegno, presieduto dal dott. Maurizio Falco, Prefetto di Piacenza, prevede 11 interventi di studiosi e sarà introdotto da Corrado Sforza Fogliani.

In chiusura verrà presentato da Robert Gionelli il volume PIACENZA NELLA GRANDE GUERRA che contiene gli Atti del Convegno tenutosi lo scorso anno; la pubblicazione è la venticinquesima che il Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento realizza in collaborazione con la Banca. Ingresso libero con precedenza per i prenotati; ai prenotati sarà fatta consegna di copia della pubblicazione (email relaz.esterne@bancadipiacenza.it, Tel. 0523-542357).




Il nobel Lord David Trimble a Bobbio per inaugurare l’Uomo della Pace

Dal marzo 2017 il Segretariato Permanente dei Premi Nobel per la Pace, per volontà del vicepresidente Marzio Dallagiovanna, (presidente anche della fondazione Gorbaciov italiana) ha fissato la sua sede mondiale a Piacenza.

Per dare risalto internazionale l’associazione ha promosso la posa della storica opera d’arte l’Uomo della Pace di Franco Scepi a Bobbio, il 23 novembre 2017 alle 15,30.

Una statua che fu ispirata all’artista da Karol Wojtyla nel 1977 e che fu sottoscritta da Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace, considerata il simbolo che anticipò il crollo del muro di Berlino.

La posa in terra piacentina dell’opera, nella nuova versione contemporanea, è dedicata in memoria di Vadim Zagladin che fu consigliere di Gorbaciov e la cui figlia Ekaterina è ora presidente del Segretariato.

La scultura alta 3 metri sarà inaugurata con progetto d’inserimento dell’architetto Marcello Spigaroli di fronte alla Basilica di San Colombano a Bobbio alla presenza del Premio Nobel Lord David Trimble, del Vescovo Mons. Gianni Ambrosio del Sindaco di Bobbio Pasquali e dall’artista Franco Scepi.

l'Uomo della Pace di Scepi verrà donato a Diana BraccoIn contemporanea, nella sala Consigliare del Comune di Piacenza, verrà donato il bronzo originale L’Uomo della Pace di Scepi a Diana Bracco. A consegnarglielo sarà Marzio Dallagiovanna alla presenza dal Sindaco Patrizia Barbieri e dell’Assessore alla Cultura Massimo Polledri.