Patentino per cani? Se ne parla domani alla Veggioletta

“Patentino per cani perché?”. Sarà questo il tema di un incontro ad ingresso libero che si terrà domani sera, venerdì 15 settembre, al centro veterinario Cerpa della Veggioletta.

Nella serata si discuterà dell’idea di far frequentare un percorso di teoria e pratica ai proprietari e ai loro animali, magari facendogli sostenere un piccolo esame di idoneità finale. Questo perché secondo gli organizzatori affinché gli amici a quattro zampe vengano ben accolti ovunque (compresi negozi e ristoranti) occorre che Fido sia sempre ben educato “non basta la parola, del tipo “tranquillo il mio cane è bravo. Sarebbe più rassicurante poter mostrare un attestato di buon cittadino, una sorta di “patentino”.

Ad introdurre il tema sarà il dottor Gerardo Fina, veterinario ed esperto comportamentalista, che da anni si impegna a promuovere una cultura che migliori la convivenza con i nostri animali domestici.

Insieme ad altri colleghi il dottor Fina ha recentemente dato vita ad un ciclo di incontri formativi promossi nell’ambito della normativa nazionale per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani (O.M. 06/08/2013 e successive modifiche). Si trattava di eventi  organizzati da Ordine provinciale dei Medici Veterinari, Comune e Asl di Piacenza per fornire ai proprietari di cani le informazioni e le nozioni corrette per migliorare il rapporto con i loro amici quattrozampe.

L’incontro di venerdì si svolgerà nella palestra del Cerpa (via Pirandello 11/13) e prevede l’intervento del dottor Fina e della dott.ssa Giulia Di Bennardo, educatore Cinofilo Professionale riconosciuto dal CSEN – CONI, Top Trainer e Dogdance handler.

“I partecipanti– si legge nell’invito – potranno porre domande e proposte, suggerire strategie affinché il patentino possa essere uno strumento davvero utile a tutela delle persone e degli animali e non una semplice formalità”.

Seguirà un buffet offerto da Oipa onlus (Organizzazione internazionale protezione animali).

 




Maurizio Bianco alla guida di diabetologia

Importanti novità per la Diabetologia dell’Ausl di Piacenza. La dottoressa Donatella Zavaroni, per raggiunti limiti di età lavorativa, ha lasciato l’incarico di responsabile del reparto. Al suo posto è stato nominato, in qualità di facente funzioni, il dottor Maurizio Bianco. La direzione sanitaria Ausl ha effettuato anche un’assunzione: con un incarico per ora annuale ha fatto il suo ingresso nell’equipe di Diabetologia la dottoressa Elena Malchiodi, con incarico specialistico ambulatoriale. Con soddisfazione dell’Associazione autonoma diabetici Piacentini, è arrivo di un ulteriore medico.
Da novembre è prevista una novità, già concordata con i pazienti: i prelievi ematici non verranno più effettuati in reparto. Per facilitare l’accesso alla prestazione, sarà possibile recarsi, secondo una scelta personale, in uno dei 44 punti di prelievo dislocati in città e provincia: sono a disposizione opuscoli con la mappa delle opportunità dislocate sul territorio. Per gli utenti non vi sarà alcun disagio: la continuità e la integrità del servizio sono garantite. Tutti gli ambulatori diabetologici della rete provinciale resteranno in servizio regolarmente. I cambiamenti introdotti consentiranno l’adozione di alcune strategie per il miglioramento delle attività specialistiche.
Sono in corso di attuazione altri cambiamenti che porteranno alla riorganizzazione delle attività ambulatoriali dell’unità operativa e della rete provinciale.
– Il centro di Piacenza diventerà il punto di riferimento per particolari tipologie di pazienti e per le relative cure: diabete gestazionale e diabete di tipo 1 in terapia multiniettiva o con microinfusori. Il reparto cittadino seguirà anche i malati con difficoltà di autogestione della patologia: a loro favore saranno sviluppate e potenziate nuove e aggiornate tecnologie di cura, che saranno altresì utili per migliorare la qualità di vita generale di tutti gli utenti in carico al servizio.
– Sarà potenziato l’ambulatorio per il piede diabetico.
– Sarà incrementato lo screening per la prevenzione primaria, allo scopo di ottenere una drastica riduzione del rischio d’insorgenza di lesioni agli arti inferiori, con conseguenti rischi di amputazioni.
– Sarà attuata la collaborazione con la Diabetologia pediatrica per la creazione di un ambulatorio di collegamento per i giovani insulinodipendenti in età di passaggio dalla Pediatria alla Diabetologia.
– Sarà avviata una forte sinergia fra l’associazione e il reparto per attivare percorsi di assistenza alla popolazione diabetica. A tale proposito è opportuno sottolineare l’inaugurazione di una stanza dedicata, in diabetologia, dove i volontari potranno svolgere un’importante attività di supporto a chi ha bisogno di un aiuto nella gestione della patologia.

Nella foto volontari dell’Associazione autonoma diabetici Piacentini insieme al personale del reparto e al nuovo responsabile, il dottor Maurizio Bianco (ultimo in basso a destra).




Nell’anniversario dalla morte di Abd Elsalam la Gls chiude per una notte e il sindacato Usb sciopera

Restano divisi l’azienda Gls ed il sindacato Usb anche sulla modalità per ricordare Abd Elsalam Ahmed, l’operaio di 53 anni, morto lo scorso anno, travolto da un Tir, davanti allo stabilimento del Montale.

La Gls ha infatti deciso di chiudere l’hub la notte fra il 14 ed il 15 in memoria del lavoratore travolto da un mezzo pesante, durante una manifestazione sindacale. Il sindacato continua a sostenere la tesi che l’operaio sia stato ucciso dal Tir non per un incidente ma nel tentativo di forzare il picchetto.

Il modo migliore per ricordarlo secondo l’Usb sarebbe stato quello di “aprire il centro di smistamento ai lavoratori”. Il sindacato ha inoltre ricordato come  Abd Elsalam  “si sia sempre battuto in difesa dei diritti che Gls vuole negare”. Proprio per protestare contro la decisione di chiudere lo stabilimento il sindacato ha indetto uno scipero – che riguarda anche le altre aziende del settore – di due ore dalle 23 all’una, proprio nell’orario dell’incidente. Si terrà anche una fiaccolata davanti alla sede della Gls. Un’azione che, secondo il sindacato, non ha solo uno scopo commemorativo ma che vuole anche denunciare le condizioni di precarietà in cui vivono gli addetti dei magazzini della logistica. La mobilitazione vivrà un secondo momento, il 20 settembre, davanti al tribunale di Piacenza, in occasione dell’udienza preliminare per la morte di Abd Elsalam Ahmed. Infine domenica 24 si inaugurerà la nuova sede della Usb che sarà intitolata proprio all’operaio morto.




Riparte la scuola. I ragazzi scelgono i licei. Mancano 16 Presidi titolari

Le vacanze sono davvero finite. Venerdì 15 settembre, nella nostra regione, suonerà la campanella per oltre 548 mila alunni che frequentano la scuola statale a cui si aggiungono circa 70 mila studenti della scuola paritaria.

A Piacenza gli studenti delle statali sono in totale 35.607. Per quanto riguarda le scuole superiori ormai la maggioranza dei ragazzi (47,3%) sceglie un liceo, grazie anche alla nascita di nuovi indirizzi. Seguono le scuole tecniche (33,3%) e in coda gli istituti professionali (19,4%).

Fra i licei (a livello regionale) la parte del leone la fa lo Scientifico, seguito dal Linguistico e da Scienze umane e poi Artistico, Classico ed ultimo il Liceo Musicale.

In generale, sempre parlando di Piacenza, rispetto allo scoro anno scolastico, il numero degli alunni è cresciuto anche se di poco (0,22%) mentre sono aumentati del 3,26% gli alunni portatori di handicap.

Il corpo docenti sarà formato da 3.129 insegnanti oltre a 590 insegnanti di sostegno mentre il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) sarà formato da 946 persone.

I presidi invece saranno 39 mentre ben 16 risultano le sedi vacanti che saranno quindi rette da un dirigente scolastico reggente (che si farà carico delle scuole aggiuntive oltre alla propria). Una situazione che si protrae ormai da troppo tempo ed è causata dalla mancanza di un nuovo concorso per dirigenti.

Nella nostra provincia sono invece stati immessi in ruolo, per questo anno scolastico, 176 nuovi insegnanti di cui 13 per il sostegno. Ma parecchie restano comunque le cattedre scoperte che verranno assegnate agli insegnanti presenti nelle graduatorie provinciali e di istituto.




Celebrata la giornata della Memoria della Polizia Locale

Si è celebrata ieri a Genova, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nel cimitero monumentale di Staglieno, la toccante Giornata della Memoria della Polizia Locale Italiana organizzata dal Sulpl, per commemorare tutti i colleghi caduti o assassinati nell’adempimento del Dovere e in difesa dei cittadini, dal 12 settembre 1943 (eccidio di Barletta) ad oggi.

Questo il comunicato diffuso dal sindacato a proposito della partecipazione.

“Per il nostro Sindacato maggiormente rappresentativo degli oltre 50.000 uomini e donne in Divisa, la Giornata della Memoria è divenuta un appuntamento irrinunciabile sia per non dimenticare i nostri Colleghi morti in servizio, nell’indifferenza di quegli stessi politici e burocrati che ci vogliono in ogni dove, sia per sensibilizzare le istituzioni locali che ogni anno partecipano sempre più numerose al nostro evento. E’ importante che la parte politica prenda coscienza di cosa sia la Polizia Locale Italiana, del suo essere sempre più qualificata, insostituibile e indispensabile, e acquisisca la consapevolezza di quanti Colleghi hanno sacrificato la loro Vita per amore della nostra Divisa, seconda a nessuno.

Dopo circa 10 lunghi anni di inviti formali e informali, per la prima volta l’Amministrazione comunale di Piacenza, rappresentata dall’Assessore alla Sicurezza Luca Zandonella e dal Comandante della Polizia Locale Piero Romualdo Vergante, ha accettato di partecipare alla Giornata della Memoria della Polizia Locale del Sulpl; infatti,  nonostante il carattere commemorativo nazionale, fortemente voluta per non dimenticare  i Colleghi morti nell’adempimento del Dovere, dalle vittime dell’eccidio nazifascista di Barletta del 1943 ad oggi e, nonostante l’alto patronato del Presidente della Repubblica, prima d’ora nessun esponente della precedente Amministrazione, né tantomeno nessun Comandante  hanno mai scelto di onorare la memoria dei servitori dello Stato, morti in servizio. Per cui la Loro presenza per noi del Sulpl è ancor più significativa e apprezzata, nonché indice di sensibilità e interesse verso la Categoria. L’Assessore durante il suo intervento ha sottolineato che per l’attuale Amministrazione “la Polizia Locale è considerata al fianco e al pari delle altre Forze dell’Ordine”.

“Un ringraziamento sentito va ovviamente anche a tutti i Colleghi che hanno partecipato. Il momento più toccante è stato quello in cui il Segretario Generale Mario Assirelli ha dato lettura di tutti i nomi dei nostri eroi, troppi. E il Presente pronunciato alla fine di quell’elenco di nomi, sta a significare che ognuno di loro era li con noi, nei nostri cuori.

Un pensiero è stato rivolto anche a quei colleghi e ai loro familiari che, senza supporto psicologico e sempre soli, sia in servizio che in famiglia, hanno deciso di rinunciare alla Vita attraverso tragici gesti, essendosi lasciati sopraffare dal male oscuro che nell’indifferenza dei più colpisce tanti appartenenti alle Forze di Polizia.               Ci siamo congedati con l’auspicio  che il prossimo anno il nostro Collega di Catania, l’Ispettore Luigi Licari, barbaramente aggredito in servizio da un branco di delinquenti e vigliacchi e ad oggi ancora in coma, vinca la sua battaglia con la Vita, da grande campione quale è, e possa partecipare alla prossima Giornata della Memoria, portando la sua testimonianza di quanto accaduto; glielo auguriamo di cuore e per lui chiediamo Giustizia, non sentenze sociologiche”.




Più finanziamenti per il Teatro Municipale di Piacenza

Nel 2017, grazie alle sempre più numerose attività svolte nell’ambito di lirica, concertistica e danza, il Teatro Municipale di Piacenza riceverà dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) un contributo pari a € 604.223, aggiudicandosi il 7% in più rispetto alla cifra di € 564.695 stanziata nel 2016.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dunque stabilito di aumentare di quasi 40.000 euro il finanziamento destinato alla Fondazione Teatri. “Un incremento significativo nei contributi – sottolinea il sindaco Patrizia Barbieri, presidente della Fondazione piacentina – che premia ulteriormente, come è già avvenuto nel 2016, il processo di miglioramento avviato dall’attuale direzione artistica, anche attraverso la crescita delle produzioni liriche del Teatro Municipale”.

Il riconoscimento ministeriale si aggiunge a quello arrivato dalla Regione Emilia Romagna, che ha valorizzato il primo posto ottenuto da Piacenza per numero di recite e coproduzioni tra i Teatri di Tradizione emiliani.

Complessivamente, dalla stagione 2011-2012 al 2016-2017, il numero di spettatori ha registrato un incremento del 40%, pari al 35% per gli abbonamenti sottoscritti nello stesso periodo. “Anche in questi dati – conclude Patrizia Barbieri – si evidenzia l’apprezzamento per il lavoro svolto dalla Fondazione Teatri, confermato dagli abbonamenti e dai biglietti venduti per il 2017-2018, che attestano l’interesse e l’entusiasmo del pubblico piacentino per la nuova Stagione di cui è imminente l’apertura”.




La Banca di Piacenza sostiene la candidatura a Capitale della Cultura “nei fatti ed in autonomia”

A distanza di qualche giorno dal suo precedente comunicato la Banca di Piacenza torna ad occuparsi della questione di Piacenza Capitale della cultura 2020.

In buona sostanza, per motivi impescrutabili, nel “fare squadra” l’unico istituto bancario piacentino rimasto sul terrtorio non era stato invitato. Nessuno gli aveva chiesto cioè di entrare a far parte del comitato promotore, come logica, saggezza e convenienza avrebbero dovuto suggerire. Una scelta che ovviamente non aveva fatto piacere ai vertici della banca di via Mazzini. Da qui la presa di posizione pubblica che aveva aperto un vero e proprio caso diplomatico. Con una nota stampa, inviata oggi, la banca chiarisce ulteriormente il suo punto di vista. Ecco il testo:

A proposito della vicenda della “Capitale italiana della Cultura 2020”, la Banca di Piacenza precisa e comunica:

La Banca locale ha da tempo elaborato un progetto di valorizzazione del Pordenone e della chiesa di Santa Maria di Campagna, nell’ambito del suo impegno – unanimemente riconosciuto – di Banca di territorio.

Di tanto la Banca ha informato anzitutto l’Amministrazione comunale, fornendo anche una propria relazione illustrativa al proposito.

Successivamente a tale informativa è stato costituito, tra il Comune ed altri Enti, un comitato promotore della candidatura piacentina, al quale non è stata invitata a partecipare la Banca locale.

A questo punto, la Banca ha emanato un comunicato ufficiale nel quale – facendo presente quanto or ora detto – ha altresì esposto il proprio programma dettagliato (e storicamente spiegato) sia per il Pordenone che per gli anni successivi (Piacenza crocevia e Piacenza città dei banchieri medievali) così esponendo una serie di iniziative che potrebbero forse anche condurre ad aspirare a concorrere non solo per la Capitale italiana ma anche per la Capitale europea (come Matera).

La precisazione e l’illustrazione in questione è stata fatta dalla Banca anzitutto perché l’opinione pubblica, dalla non presenza della Banca locale nel comitato anzidetto, non ricavasse l’impressione che il nostro Istituto si dissociasse dall’aspirazione della Comunità piacentina (che invece apprezza e condivide, come un ulteriore passo per il recupero dell’orgoglio della piacentinità e come inversione di tendenza rispetto a fatti, ed anzi a una serie di fatti, che si sono susseguiti in un recente passato).

Con la sua posizione di autonomia, la Banca ha voluto comunque far presente ai piacentini che il concorso dell’Istituto alla candidatura per la Capitale della cultura non sarebbe stato solo formale, ma – anzi – effettivo, così programmando le proprie intenzioni sia per il 2018 che per il 2019 ed il 2020 (elementi tutti che sono considerati ai fini dell’aggiudicazione del titolo fra i diversi territori candidati).

Da ultimo, la Banca – nel ribadire che finanzierà il proprio programma senza chiedere alcun finanziamento pubblico o parapubblico (come invece è avvenuto per iniziative di altri) e quindi senza gravare sui contribuenti – ha voluto anche sottolineare che non rientra nel suo costume, e nei suoi comportamenti, prendere treni in corsa come molte volte è d’uso fare a Piacenza semplicemente per apparizione scenica. Conferma quindi all’Amministrazione comunale – che ringrazia per le sollecitazioni svolte e l’impegno posto – che la Banca realizzerà in ogni caso il suo programma in accordo con le altre Amministrazioni interessate, chiedendo anzitutto di esaminare il Dossier predisposto per il programma Capitale italiana della Cultura 2020 al fine di ogni collaborativa decisione.

 

12.9.’17




Controllori di Seta dotati di telecamere indossabili contro i “portoghesi”

Un po’ come fanno i poliziotti americani i controllori in servizio sugli autobus Seta indosseranno, a partire dalla prossima stagione invernale, una telecamera digitale di ridotte dimensioni (“body-cam”) applicabile direttamente sulla divisa, in grado di registrare fino a 9 ore di filmato ad alta definizione full HD. Una decisione che diviene di assoluta attualità in seguito anche a quanto avvenuto recentemente a Parma con l’aggressione di un autista della locale linea di bus.

Le body-cam che saranno in dotazione al personale di verifica sui mezzi Seta (sia dipendenti diretti sia personale esterno) sono impermeabili e registrano anche in condizioni di scarsa luminosità, hanno un angolo di visuale di 110 gradi ed un’autonomia di funzionamento di circa 8 ore. I filmati acquisiti dalle body-cam sono criptati mediante chiave HW, lo sblocco è possibile solo da parte del personale Seta autorizzato ed abilitato. Come prescritto dalla normativa sulla privacy le videoregistrazioni possono essere conservate per un massimo di 24 ore: se entro tale termine non interviene, da parte dell’autorità giudiziaria o delle forze di polizia, una richiesta di acquisizione delle immagini, queste devono essere cancellate. Diventa quindi indispensabile, per un utilizzo proficuo, la fattiva collaborazione da parte dell’utenza che – in caso di contenzioso o altra necessità – deve attivarsi tempestivamente presso le autorità competenti. Seta è la prima azienda italiana di trasporto pubblico ad attivare un simile servizio.

Una foto per i “portoghesi” senza documenti

La normativa italiana, in assenza di documento d’identità dell’utente controllato, non consente al personale addetto alla verifica sugli autobus di trattenere la persona in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, né di compiere altra azione identificativa, prerogative esclusive del personale di polizia.

L’utente trovato sprovvisto di biglietto può quindi rifiutarsi di esibire un documento di identità ed attestare i propri dati tramite autocertificazione. In questo caso, il personale di verifica in servizio sui mezzi Seta allegherà alla sanzione una fotografia del soggetto multato, realizzata digitalmente tramite gli smartphone/tablet in dotazione.

Le immagini così acquisite saranno conservate da Seta nel rispetto dei termini di legge ed utilizzate, se richiesto da parte dell’autorità giudiziaria o degli organi di polizia, per attestare l’effettiva identità del sanzionato in caso di contenzioso. Anche il destinatario di un verbale ritenuto illegittimo può farne richiesta, nei modi e nei termini previsti dalla legge.

 

“Migliorare l’attività di verifica, renderla più sicura ed affidabile per i nostri operatori e per gli utenti, accrescere la deterrenza nei confronti degli abusivi e dei malintenzionati: queste sono esigenze prioritarie per Seta, che troveranno una concreta attuazione grazie a questi nuovi strumenti digitali in dotazione al nostro personale” afferma Vanni Bulgarelli, Presidente di Seta.

“In particolare – prosegue Bulgarelli – grazie alle body-cam si potranno documentare in maniera completa e precisa tutte le fasi dei controlli a bordo, migliorando l’efficacia dell’attività di rilevazione delle infrazioni e permettendo di acquisire importanti elementi di individuazione dei soggetti multati. L’impiego di queste apparecchiature va ad integrare i sistemi di videosorveglianza già presenti su tutti i mezzi Seta in servizio. L’acquisizione della foto del sanzionato sprovvisto di documenti, invece, consentirà di prevenire e ridurre il pernicioso fenomeno dell’attestazione di false generalità, fenomeno purtroppo sempre più frequente – specie tra i più giovani – che non può essere semplicemente derubricato ad uno scherzo di pessimo gusto: è un reato penalmente perseguibile, che danneggia sia la persona ingiustamente accusata di un illecito che invece non ha commesso, sia le Aziende di trasporto pubblico. Trattandosi di strumenti che integrano quelli già utilizzati sui nostri mezzi non è necessario il consenso diretto dell’interessato, in quanto è già stata resa idonea informativa all’atto della salita a bordo. Abbiamo comunque verificato preventivamente la rispondenza di queste procedure alla normativa vigente in materia di tutela della privacy: l’utilizzo delle videoregistrazioni e delle foto digitali da parte di Seta avverrà nel pieno rispetto di ogni prescrizione di legge”.




Freddi: “spostare la riabilitazione dal Verdi a Fiorenzuola non era nei patti”

La scelta di spostare il polo riabilitativo interprovinciale dall’ospedale Verdi di Villanova a quello di Fiorenzuola d’Arda “andrebbe in netta contrapposizione con l’accordo, sottoscritto nel 2014 da tutti i sindaci e dalla AUSL, che prevedeva la rinascita dell’ospedale con i servizi presenti prima della demolizione”. A dirlo è stato Romano Freddi, sindaco di Villanova d’Arda ieri pomeriggio durante l’incontro svoltosi presso il Salone dei depositanti di Palazzo Galli. Tanti gli intervenuti alla conferenza “Passato, presente e futuro dell’Ospedale Verdi di Villanova”, coordinata dal giornalista Paolo Gentilotti.

Tema centrale della discussione è stato il futuro dell’ospedale, un argomento molto sentito e dibattuto, vista la posizione dell’Ausl locale, che ha scelto l’ospedale di Fiorenzuola d’Arda come nuova sede del polo riabilitativo interprovinciale.

Nel suo intervento di apertura il sindaco Romano Freddi, ha ha ripercorso alcune recenti tappe della storia dell’Ospedale Verdi, dal 1971 fino ai giorni nostri. Ad oggi – ha sottolineato il sindaco – l’ospedale è ancora un’eccellenza in materia di riabilitazione e ha bisogno di ampliamento, a causa di un abbandono all’usura del tempo.
E’ seguito l’intervento di Sergio Lotta, già primario dell’Ospedale, che ha ricostruito, con un sottofondo di commozione, l’affascinante storia della struttura di Villanova, nata per volontà del lungimirante Maestro Giuseppe Verdi, con 40 posti letto e 65 operatori.

Il primario ha inoltre ricordato sia l’importante riconoscimento ottenuto dalla struttura a livello regionale nel 2008 come Unità Spinale in rete con il Trauma Center di Parma sia la successiva riconferma di accreditamento degli stessi titoli, nel 2010.

Lotta ha concluso il suo intervento con una citazione ripresa dallo scrittore francese Saint Exupery: Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito.

Di taglio nettamente più critico è stato l’intervento di Bruno Galvani, Presidente Fondazione ANMIL e Presidente dell’Unione dei Comitati di Castelsangiovanni, Fiorenzuola e Villanova d’Arda, soprattutto nei confronti delle scelte in tema di “sanità pubblica” e che si è concluso con l’augurio che le decisioni in materia di salute non siano condizionate da motivazioni politiche.

Un momento di doveroso riconoscimento ha visto protagonista l’atleta argentino Gabriel Esteban Farias, in Italia da anni, a cui Walter Bulla ed il Delegato provinciale Coni Robert Gionelli hanno consegnato una targa per ricordare la recente conquista di uno splendido oro mondiale nella disciplina di paracanoa (KL1 200 m).

L’atleta ha iniziato la sua seconda vita nella struttura di riabilitazione di Villanova, dove è stato ricoverato in seguito a un grave incidente sul lavoro. Qui ha imparato ad apprezzare lo sport del basket, militando nella squadra sostenuta da Valter Bulla, e successivamente quello della canoa.

L’arch. Alberto Ferruzzi, Presidente della Fondazione Uomo – Fondazione d’Inverno, ha mostrato, attraverso antiche piantine da lui recuperate, l’impianto progettuale dell’ospedale di Villanova ad opera dell’ing. Fognani (1880) e  si è augurato che si riesca a trovare una decisione pacifica in merito al futuro della struttura, senza perdere di vista l’obiettivo (quello della terapia), piuttosto di continuare a dibattere sulla sede effettiva dell’attività preziosa svolta finora a Villanova.

Tra il folto pubblico gli ospiti di Palazzo Galli ossia il Presidente del Comitato esecutivo Corrado Sforza Fogliani, la Direzione della Banca e alcuni Amministratori  ed ancora il Cavaliere del Lavoro Bruno Giglio, il Comandante provinciale dei Carabinieri col. Scattaretico, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza dott. Sanapo, i Consiglieri regionali Tommaso Foti, Matteo Rancan e Katia Tarasconi, il paratleta piacentino – maglia rosa del Giro d’Italia handbike 2015, Walter Groppi ed il titolare di Bulla Sport Walter Bulla, che ha in carico la formazione degli sportivi di basket in carrozzina a Villanova d’Arda.

 




Il sindaco al Rotary: “per il Carmine stiamo decidendo la destinazione”

Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al Rotary club di Piacenza presieduto dal dott. Leonardo Bragalini. Tanti i soci, gli invitati e le autorità, fra cui il presidente esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani ed il presidente di Expo Giuseppe Cavalli. Un’affluenza dovuta alla presenza del sindaco avv. Patrizia Barbieri che si è a lungo intrattenuto con i rotariani e con gli ospiti prima della conviviale.
Il sindaco ha svolto un dettagliato intervento non nascondendo la situazione non facile in cui si trova ad agire ed i tanti problemi ereditati.
L’avvocato Barbieri ha però ribadito la sua volontà di agire ed ha sottolineato come la comunità piacentina possa reagire alle difficoltà con un impegno corale.
Il sindaco ha, fra l’altro, parlato della chiesa del Carmine di via Borghetto e si è detta convinta che, con l’aiuto ed il finanziamento di vari enti e soggetti, si potrà provvedere al recupero della stessa.
L’avvocato Barbieri ha anche reso noto che la giunta sta riconsiderando la destinazione d’uso della chiesa che la passata Amministrazione intendeva usare come centro per la mobilità logistica. Sebbene non sia stata presa alcuna decisione il sindaco ha lasciato intendere che si potrebbe fare del Carmine un centro di accoglienza per visitatori e di valorizzazione delle tante eccellenze piacentine e provinciali.
Il sindaco ha poi parlato di università e della candidatura a capitale della cultura 2020 ed infine ha risposto alle numerose domande dei rotariani e degli ospiti.