“Coccole speciali” in ospedale per i bimbi prematuri

Coccole speciali per i neonati prematuri dell’ospedale di Piacenza: oggi, in occasione della giornata mondiale dedicata ai piccolissimi venuti al mondo prima del termine, in Pediatria si è svolto un momento dedicato alle famiglie.

L’associazione Cuore di Maglia ha donato alcuni indumenti realizzati a mano. Ospite della ricorrenza è stata Anna Chiara Farneti, canto-terapeuta e life coach, anima del progetto “Incanto di nascere”. Alcune mamme e papà hanno testimoniato il loro grazie al personale medico e infermieristico della patologia neonatale di Piacenza, dove vengono ricoverati ogni circa 150 prematuri.

“Il nostro sforzo – ha spiegato il primario Giacomo Biasucci insieme alla coordinatrice Roberta Re – è quello di migliorare sempre di più la qualità dell’assistenza, in particolare potenziando la formazione dei nostri operatori”.




Giulia Gibertoni(M5S) contro i superstipendi dei direttori delle AUSL emiliano-romagnoli

Più di 2,2 milioni di euro: è questa la cifra che la Regione Emilia-Romagna ha sborsato, solo nel 2016, per pagare gli stipendi e i relativi premi ai 14 direttori generali della nostra sanità.

A rivelarlo è Giulia Gibertoni, consigliere regionale 5 Stelle che nei mesi scorsi aveva presentato una interrogazione alla Giunta chiedendo di conoscere le cifre esatte delle indennità corrisposte ai manager delle AUSL e delle Aziende Ospedaliere-Universitarie dell’Emilia-Romagna.

«I numeri che ci ha fornito la Regione confermano quello che sosteniamo ormai da tempo, ovvero che i dirigenti della nostra sanità guadagnano più delle cariche di vertice di Regione e Governo – spiega Giulia Gibertoni – Non è accettabile, né comprensibile, che un direttore generale di un’AUSL guadagni all’anno più del Presidente del Consiglio o del Presidente della Regione. Serve una netta sforbiciata a questi compensi anche alla luce dei continui tagli che questa Regione sta effettuando sul comparto sanitario, con servizi azzerati, punti nascita chiusi e ospedali fortemente depotenziati».

Dai dati forniti dalla Giunta (Vedi la tabella) l’interrogazione presentata da Giulia Gibertoni si evince che nel 2016 la spesa complessiva per remunerare i 14 dirigenti della sanità emiliana-romagnola ha toccato quota 2.266.777 euro, con quasi 180mila euro destinati a coprire i premi riconosciuti agli stessi direttori generali in base ai singoli risultati.

Tra i più pagati nel 2016 troviamo Chiara Gibertoni, dg dell’AUSL di Bologna con 169.191 euro, Massimo Annicchiarico (dg AUSL Modena) con 168.881 euro, Marcello Tonini (AUSL Romagna) con 168.865 e poi via via tutti gli altri per finire con Andrea Rossi (AUSL Imola) con 156.655. Luca Baldino dell’AUSL Piacenza è al sesto posto con uno stipendio di  162.053 ed un premio di risultato di 12.281

«In media i 14 dirigenti vengono pagati quasi 162mila euro a testa – aggiunge Giulia Gibertoni – una cifra a nostro avviso eccessiva e a cui serve mettere un tetto che, come abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, potrebbe aggirarsi attorno ai 115mila euro all’anno. Un’ azione assolutamente necessaria, inoltre, sarebbe quella di azzerare fin da subito i premi ai dirigenti che ogni anno vanno a moltiplicare stipendi già lautamente retribuiti».

Richieste che però l’assessore Petitti, rispondendo all’interrogazione di Giulia Gibertoni, ha respinto sostenendo di non voler abbassare il compenso dei direttori generali per non “svilire il ruolo di responsabilità complessiva aziendale in un settore, quello sanitario, a diretto contatto con i cittadini”, né tantomeno di azzerare il premio per il raggiungimento degli obiettivi.

«Su questo tema la Giunta dice di non poter intervenire unilateralmente perché il compenso è previsto da una norma di legge. Peccato che però a quanto ci risulta altre Regioni abbiano raggiunto questo risultato da tempo, come Toscana e Veneto per esempio. La verità – conclude Giulia Gibertoni – è che questa Giunta non ha nessun interesse a dare una sforbiciata a questi stipendi forse perché si andrebbe a toccare direttamente il compenso del nostro assessore alla Sanità che al momento dell’insediamento in Regione ha scelto di mantenere il livello retributivo di quando lavorava all’AUSL di Modena. Abbiamo presentato una risoluzione su cui dovrà esprimersi a breve l’Assemblea, non dubitiamo già da ora che verrà respinta».




Revoca dei divieti di prelievo dai corsi d’acqua

In seguito alle precipitazioni registrate nelle ultime settimane, che hanno riportato i valori di portata dei corsi d’acqua in linea con il deflusso minimo vitale (DMV), sono stati revocati tutti i divieti di prelievo che erano stati adottati in regione durante l’estate.

In particolare, sono revocati i divieti di prelievo dai seguenti corsi d’acqua:
Tidone, Nure, Arda, Chiavenna, Chero, Riglio e loro affluenti (provincia di Piacenza)
• Taro, Baganza e loro affluenti (provincia di Parma)
• Secchia, Enza e loro affluenti (provincia di Reggio Emilia)
• Samoggia, Lavino, Reno, Savena, Quaderna, Gaiana, Zena, Senio, Sintria, Santerno, Sillaro, Silla, Idice, Vergatello e loro affluenti (provincia di Bologna)
• Lamone, Marzeno, Montone, Bevano, Savio e affluenti (provincia di Ravenna)
• Savio, Para, Fanante, Borello, Rubicone, Pisciatello, Montone, Ronco-Bidente, Rabbi, Bevano, Tevere e affluenti (provincia di Forlì-Cesena)
• Uso, Conca, Marecchia e loro affluenti (provincia di Rimini).

I provvedimenti di revoca sono disponibili alla pagina https://www.arpae.it/dettaglio_notizia.asp?id=9090&idlivello=1504




La guardia di finanza scopre maxi frode fiscale per oltre 100 milioni

I finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno scoperto un articolato sistema di frode attuato con l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di 104 milioni di euro. Le indagini erano partite in seguito ad una verifica fiscale eseguita a Piacenza nei confronti di un imprenditore milanese operante nel settore de i trasporti.

I militari del nucleo di polizia tributaria hanno così scoperto un dedalo di società cooperative – tutte riconducibili alla società ispezionata – costituite con il solo scopo di creare documenti fiscali falsi, non giustificati da nessuna reale operazione.

Le cooperative erano delle vere e proprie scatole vuote, affidate a prestanome del l’imprenditore milanese. Venivano contabilizzati costi derivanti da false fatture di acquisto in modo tale da originare ingenti crediti iva. Questi costi venivano bilanciati con ricavi derivanti, a loro volta, dall’emissione di false fatture di vendita, per svariati milioni di euro, nei confronti di ignari clienti residenti in Svizzera. Ma anche questi erano documenti falsi utili solo a “far quadrare i bilanci”.

Le cooperative provvedevano ad assumere personale composto perlopiù da autisti di mezzi pesanti che – attraverso falsi contratti di associazione in partecipazione – venivano messi a disposizione di alcune società di trasporto compiacenti, operanti su tutto il territorio nazionale, per l ’effettuazione dei viaggi. Con il meccanismo della falsa fatturazione le società di trasporto potevano usufruire di un consistente abbattimento del costo del lavoro. Tutto il carico contributivo e assistenziale legato del personale veniva assolto dalle cooperative attraverso l ’utilizzo dei credit i Iva fittizi.

Le fiamme gialle piacentine, al termine delle indagini, hanno deferito al la Procura della Repubblica di Piacenza 8 persone: il titolare della società originariamente sottoposta a verifica, cinque 5 prestanome a capo delle cooperative ritenute a vario titolo responsabili dei reati di “ dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false ” , “ indebita compensazione di crediti fiscali ” ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e due professionisti che (non attenendosi alle disposizioni di legge) apponevano il visto di conformità alle fraudolente dichiarazioni Iva, favorendo , in tal modo , l’indebita compensazione per estinguere i debiti tributari.




Arrivano “Le Luci del Cuore” Conad a sostegno dell’Associazione “Insieme per l’Hospice” Onlus di Piacenza

E’ stata presentata oggi nell’aula consiliare del Municipio di Piacenza l’iniziativa promossa da Conad “Le luci del Cuore”, attiva dal 13 novembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia).

Fino al 31 dicembre i possessori di Conad Card o Carta Insieme Conad potranno scegliere di collezionare le 4 candele ognuna di un colore e aroma differente donando , per ciascuna, 750 punti o 400 punti più 3 €. Per ogni candela saranno destinati in beneficenza 0,50 centesimi a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali destinati per lo più ai bambini. Per la provincia di Piacenza la donazione sarà a favore dell’Hospice Casa di Iris, di cui Conad è partner solidale già da diversi anni.

Le Luci del Cuore si ripropongono di replicare il successo delle iniziative precedenti: dal 2011 ad oggi passando dall’Albero degli Amici, ai Cuccioli del Cuore fino ad arrivare ai Supercoccolosi sono stati raccolti 25 mila euro.

Conad, come si evince dal pay off Persone oltre le cose è una realtà che cerca di essere sempre vicino alla comunità e a stabilire relazioni con le realtà eccellenti del territorio. Per questo la nostra collaborazione con l’Associazione Insieme per l’Hospice prosegue negli anni e si evolve a seconda delle necessità che il Comune stesso raccoglie e che ci propone ” afferma Marzio Ferrari, Presidente di Conad Centro Nord e continua: “Grazie ai nostri soci imprenditori e ai clienti siamo riusciti, in accordo con l’Associazione, a realizzare tanti progetti rivolti alla salute dei pazienti e a tutela dei bisogni del malato. Questo è per noi motivo di grande orgoglio oltre a confermarci impresa responsabile all’interno della società. Abbiamo tante aspettative per quest’ultima iniziativa che speriamo permetta l’acquisto di un ecografo portatile da utilizzare presso l’Hospice la Casa di Iris”.

Con Conad la collaborazione, nata qualche anno fa, è diventata un vero e proprio sodalizio.

Sappiamo che il sostegno di Conad alla “La casa di iris” è un ormai appuntamento fisso. Ogni anno, fra l’altro, è sempre piacevole scoprire qual gadget è stato realizzato per stimolare e coinvolgere ulteriormente i clienti. Le Luci del cuore di questo Natale 2017, le candele colorate e profumate, sono un simbolo bellissimo, di grande significato” dice Lorena Masarati, Coordinamento Linea Sanitaria della Cooperativa Pro.Ges . Ancora una volta grazie, sostenere il complesso lavoro di una realtà come l’hospice, significa aiutare concretamente pazienti gravi e le loro famiglie che si trovano in una situazione in di grande bisogno.

Anche il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, presidente della Onlus Insieme per l’Hospice, esprime “la riconoscenza per il sostegno che si rinnova, anno dopo anno, alla Casa di Iris, coinvolgendo tanti concittadini in un percorso di solidarietà nei confronti di chi soffre a causa della malattia. Anche per questa capacità di sensibilizzazione, oltre al concreto e prezioso contributo a supporto dell’Hospice, l’iniziativa di Conad è importante”.

Conad Centro Nord è una delle sette cooperative territoriali associate nel Consorzio nazionale tra dettaglianti (CONAD*) che opera in Italia nel mercato della grande distribuzione organizzata. Nata nel 1963, svolge la sua attività nelle province emiliane di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e in Lombardia con 238 punti vendita (oltre 181.000 mq di superficie complessiva).

Conad Centro Nord detiene il 5,6% della quota di mercato con un fatturato della rete di vendita nel 2016 di oltre 1,2 miliardo di euro, frutto dell’attività di 380 imprenditori associati e circa 4.600 dipendenti.

L’azienda ha una spiccata vocazione sociale: è costantemente impegnata nella tutela del consumatore, delle economie locali e, in particolar modo, in progetti di sostegno per il territorio, la scuola, la famiglia e la comunità.

Resp. Relazioni Esterne e CSR Conad Centro Nord, Veronica Corchia

Email: veronica.corchia@conadcentronord.it Cel: 340 9093262

Ufficio Stampa Comune di Piacenza, Mauro Molinaroli

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Email: redazione@quotidianopiacenza.online



“Giornata nazionale degli alberi”, martedì 21 novembre sul Pubblico Passeggio la posa di alcuni esemplari di platano

Valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste e diffondere il rispetto per la natura e la tutela dell’ambiente. È questo l’obiettivo della “Giornata nazionale degli alberi”, istituita con legge della Repubblica nel febbraio 2013 e che sarà celebrata martedì 21 novembre.

In occasione di tale giornata il Ceas Infoambiente del Comune di Piacenza ha pensato di regalare simbolicamente alla città, in collaborazione con tre soggetti privati coinvolti nell’ambito di compensazioni sul verde, la fornitura e la posa di alcuni esemplari di platano che saranno collocati sul Pubblico Passeggio, come azione concreta per il miglioramento dell’aria che respiriamo e della qualità paesaggistica della nostra città.

Saranno messi a dimora sette platani particolari – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Paolo Mancioppi -, ibridi brevettati ottenuti per selezione naturale e resistenti al cancro colorato, la malattia particolarmente contagiosa che purtroppo sta provocando il deperimento e la morte di molti esemplari di questa maestosa pianta anche nella nostra città. Questi nuovi alberi, oltre a sostituire gli esemplari abbattuti, potranno anche fare barriera alla difusione della malattia”.

Infoambiente approfitterà dell’iniziativa per accompagnare gli studenti della vicina scuola “Giordani” e mostrare loro le fasi per la messa dimora: la preparazione della buca e del terreno, l’osservazione della radici, il corretto posizionamento della pianta rispetto al colletto, la posa dei tutori, il compattamento e la necessaria irrigazione. Nei giorni successivi e approfittando dell’inizio della stagione di “riposo vegetativo” altre giovani piante saranno collocate da studenti e insegnanti di scuole primarie, con la collaborazione di alcune associazioni e la promessa di cura estiva di genitori volontari, in alcuni giardini scolastici.  

Dall’Ufficio Stampa del Comune di Piacenza

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Foti: “Telecamere negli istituti”

Già Rancan qualche giorno fa l’aveva proposto (vedi qui il nostro pezzo) ora anche il consigliere Tommaso Foti (Fdi – An) rincara la dose e propone telecamere di sorveglianza negli istituti, ma anche nelle “strutture che ospitano bambini, anziani o disabili”,  in una interpellanza alla giunta piacentina, a seguito dell’arresto di due maestre piacentine della scuola Vittorino da Feltre con l’accusa di maltrattamenti su minori.

Emergono ancora “episodi raccapriccianti e riprovevoli -sottolinea -, solo con l’installazione di telecamere e microfoni è possibile accertare il ripetersi di episodi di violenza verbale nei confronti dei soggetti assistiti” perché, dice, “è fondamentale monitorare le condizioni in cui vengono ospitati nelle strutture pubbliche e private”. Dunque, per l’esponente di Fdi-An, le telecamere potrebbero essere una soluzione per “prevenire fatti che arrecherebbero gravissimi danni all’equilibrio psicologico di chi li subisce”.




Corso per volontari al Wildlife Rescue Center – Piacenza

“Piacenza Wildlife Rescue Center”  l’associazione che si occupa della cura degli animali selvatici organizza un corso per aspiranti volontari, rivolto a tutte le persone desiderose di aiutare il Centro nella cura degli animali selvatici della provincia di Piacenza. Sarà articolato in due serate il 24 novembre e 1 dicembre alle ore 20,30 presso l’Auser di via Musso 5 a Piacenza (Casa delle Associazioni)

Nella prima serata “Chi è il Piacenza Wildlife Rescue Center” verrà descritta la  struttura e si spiegherà in cosa consiste l’attività del volontario, mentre nella seconda “Recupero, primo soccorso e riabilitazione degli animali selvatici ricoverati presso il Cras” verranno spiegate nel dettaglio le specie curate e gestite all’interno del Centro.
Relatori saranno il dott. Riccardo Rossi veterinario, direttore sanitario del Cras e la D.ssa Fabiana Ferrari biologa responsabile del Cras. 
L’iscrizione al corso è obbligatoria. Richiesto un contributo di 10 euro
info: tel. 366 899 11 87 dalle 10 alle 17,30 – email: amicipwrc@gmail.com



Giardino: “governare cum grano salis in quest’epoca di casse semivuote”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dal consigliere comunale Forza Italia Michele Giardino che interviene sulle linee di programma presentate nei giorni scorsi dal Sindaco di Piacenza e sullo “scontro” con Confindustria.

Nei sistemi liberali storici, lo Stato garantiva la concorrenza in ambito economico. Nel sistema globalizzato attuale, è invece l’economia a mettere in competizione gli Stati. E questo perché, nella penuria di risorse finanziarie di cui può disporre un ordinamento statale, riuscire ad attrarre nuovi investimenti, nuovi insediamenti industriali, nuovi progetti significa assicurare un incremento di ricchezza alla collettività di riferimento.
E’ naturale che la gara coinvolga anche le regioni, le province, le città: se i trasferimenti dal centro diventano sempre più esigui, ma tutte continuano ad avere spasmodico bisogno di soldi, è inesorabile che tutte finiscano per gareggiare tra loro (in ultima analisi, anche la sfida che diversi comuni si lanciano ogni anno per diventare Capitale della cultura ha finalità economiche).
A Piacenza si prova a invertire la rotta. Meglio: si prova a rimettere in sella la politica, per governare cum grano salis quest’epoca di casse semivuote. Nella convinzione che assecondare ciecamente i diktat economici – in questa assurda competizione tra soggetti pubblici – possa determinare un ribasso della qualità dell’azione amministrativa e, per tale causa, un suo sempre minore orientamento a soddisfare le esigenze della cittadinanza.
Gli italiani hanno capito che il tempo delle vacche grasse è terminato. I piacentini, pragmatici come pochi in Italia, lo hanno capito forse prima e meglio degli altri. Da qui la scelta di Patrizia Barbieri sindaco: una scelta di sobrietà, compostezza, realismo. E nelle linee programmatiche di mandato il sindaco non li ha delusi: li ha onorati, ha onorato le loro aspettative.
Non solo. Nel giorno in cui tali linee venivano presentate al Consiglio comunale (lunedì 13 novembre), su Libertà veniva pubblicata la risposta del sindaco ai vertici locali di Confindustria (che avevano puntato il dito contro le frenate della giunta su alcuni appalti precedentemente avviati: nuova piscina, piazza Cittadella). Si riporta il titolo eloquentissimo: “Rispondo ai piacentini, non a qualche imprenditore che mi tira la giacca”. Pochi soldi, da spendere bene, nell’esclusivo interesse dei cittadini, evitando nuovi debiti.
Si è trattato di un “uno-due” pugilistico difficile da non percepire. Solo le minoranze non l’hanno percepito, ma era previsto dal copione.




Sforza: la morte di Frank Forlini è un lutto per tutta la comunità piacentina

Sono davvero tante le dichiarazioni che si susseguono in relazione alla scomparsa di Frank Forlini, a dimostrazione del forte legame che il decano degli emigranti piacentini in America aveva mantenuto con la sua terra d’origine.

Fra gli altri anche il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza, Corrado Sforza Fogliani, lo ha voluto ricordare anche con l’aiuto di un aneddoto.

«La morte di Frank Forlini costituisce un lutto per l’intera comunità piacentina. Ma è un lutto anche per la Banca locale, di cui era grande amico e sostenitore.
Abbiamo appreso la notizia dai parenti di New York nostri soci e abbiamo già espresso ai familiari il senso più vivo del nostro cordoglio e della partecipazione al comune dolore.
Ricordo ancora quando tanti anni fa andai a trovarlo nel suo ristorante alla Bella Italia, ormai accerchiato dai cinesi. Ero insieme ad altri amici e Frank (che era sempre nel suo locale e così ha fatto fin che ha potuto farlo) capì che eravamo italiani e ci corse subito incontro. Quando poi seppe che eravamo anche piacentini, si strinse a noi in un abbraccio caloroso che ancora ricordo. Mi misi dunque con i miei amici ad un tavolo e lui si avvicinò a sua volta ad altri italiani che erano ad un tavolo a pochi metri da noi. Allora, ero ancora solo un Consigliere della Banca. Forlini chiese a questi ospiti cosa facessero in Italia e uno di loro gli disse: “Lavoro in una banca di Piacenza “. Scoppiò in un nuovo abbraccio e Frank esultante disse ad alta voce : “ E’ la mia Banca “.

Aveva capito che avesse detto non che lavorava “in una banca a Piacenza “ ma che “lavorava alla Banca di Piacenza”. Quel bancario piacentino mi conosceva e gli disse : “No, no, quelli della Banca di Piacenza sono quelli là “, anche se in realtà della Banca c’ero solo io. Scoppiò una gran risata fra i commensali di un tavolo e l’altro e lui venne nuovamente a riabbracciarmi. Anche negli scorsi anni, quando tornava a Farini, non mancavamo di sentirci.
Questo il mio ricordo di Forlini, un ambasciatore a New York dell’Italia e della piacentinità in particolare, con specifico riferimento alla sua Valnure, una fotografia della quale esponeva nel suo ristorante in un grosso quadro in prima evidenza. Una mancanza per l’intera nostra comunità, per la comunità piacentina a New York, per la Valnure. Per tutti, insomma».