Mercato Europeo, le limitazioni al traffico

Per consentire l’allestimento e lo svolgimento del Mercato europeo, già a partire dalle 13 di oggi, giovedì 7 settembre, sino alle 4 del mattino di lunedì 11, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in un’area appositamente delimitata del parcheggio di viale Malta, riservata agli espositori che dovranno apporre, sul parabrezza, un contrassegno identificativo.

Contestualmente, sarà in vigore il divieto di circolazione – fatta eccezione per residenti, dimoranti e fruitori di posti auto privati, che dovranno comunque usare la massima cautela – in via Alberici e nel tratto di via Giordani compreso tra il Facsal e il civico 21. Varrà per tutti, nelle sueddette strade, il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della carreggiata.

 




A Gerbido di Mortizza il Redneck Festival

Il termine Redneck in America indica i lavoratori dei campi con il collo rosso proprio perchè abituati a lavorare, con il capo chino. Così si intitola anche il Festival che si terrà il 17 settembre 2017, dalle 17 alle 22 presso Campo Lunare in via Nizzolaro 107 a Gerbido di Mortizza, organizzato dall’ APS Cosmonauti che dal 2015 è impegnata nella promozione di attività sociali in ambito agricolo. La colonna sonora dell’evento sarà curata dal DJ Gigi Proiettile, recentemente impegnato al Concorto Film Festival, mentre su un carro agricolo del 1800 si esibiranno gli Oh Lazarus, band il cui sound spazia dal blues delle radici al gospel, passando tra il punk e il busker.

La cucina sarà curata da Food Love, nuovo ristorante piacentino 100% vegetale, mentre saranno presenti vari espositori che regaleranno ulteriore colore all’evento: l’associazione Arti & Pensieri proporrà un laboratorio interattivo di archeologia, il fabbro Massimiliano Bertuzzi darà dimostrazione della sua arte nell’uso della forgia, Tapang sarà presente con i suoi filati naturali e Des Tacum porterà a nuova vita mobili e suppellettili usati. Vi sarà spazio anche per un esponente dell’associazione Mondo Tuareg che coinvolgerà i partecipanti nel famoso rito del thè del deserto.

Sarà a disposizione degli avventori più piccoli anche uno spazio giochi gestito dai volontari dell’associazione che organizzeranno attività come il tiro alla fune, corsa nei sacchi ed esibizioni di giocoleria.

“Organizzare il Cosmonauti’s Redneck Festival significa avere un prezioso e nuovo impegno – ha sottolineato Alberto Rossi, presidente dell’Associazione – tutti i volontari hanno messo a disposizione idee, tempo ed entusiasmo per offrire ai partecipanti dell’evento un format essenziale ma allo stesso tempo ricco di contenuti, musica e divertimento. Al centro della festa ci sarà l’inaugurazione dell’Orto di DaDide, primo orto auto-evidente e sistemico per persone con disturbo dello spettro autistico realizzato da Cosmonauti A.P.S. in convenzione con Cooperativa Sociale Coopselios, grazie al lavoro congiunto di volontari, educatori e i frequentanti del Gruppo Sperimentale Autismo del Comune di Piacenza”. Ingresso a offerta libera. Per maggiori informazioni tenere monitorata la pagina Facebook e il sito dell’associazione

Ecco il programma della serata:
Ore 17 Accoglienza
Ore 17 30 – 18 30 Giochi
Ore 18 30 – 19 Intervento del presidente Alberto Rossi sul Festival, sull’attività dei Cosmonauti e inaugurazione orto di DaDide in collaborazione con Coopselios
Ore 19 – 21 Dj Set di Gigi Proiettile
Ore 21 – 22 Oh Lazarus




Piacenza capitale della cultura, incontro fra comitato e associazioni

Si terrà sabato 9 settembre, dalle 9.30 alle 13, presso l’auditorium Santa Margherita in via Sant’Eufemia 12, l’incontro pubblico tra il Comitato promotore della candidatura a Capitale della Cultura 2020 e le associazioni del territorio.

La mattinata si aprirà con gli interventi istituzionali del sindaco Patrizia Barbieri, del vescovo monsignor Gianni Ambrosio, del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani e del presidente della Camera di Commercio Alfredo Parietti. Seguirà l’illustrazione del progetto da parte del responsabile Paolo Verri, attualmente direttore della Fondazione Matera Capitale europea della Cultura 2019, che presenterà il metodo e il percorso di lettura della città individuato per la redazione del primo dossier di candidatura.

I presenti si suddivideranno poi in quattro gruppi di lavoro, incentrati rispettivamente sulla cultura a Piacenza come motore di sviluppo strategico, motore del turismo, occasione di inclusione, innovazione e sviluppo tecnologico. In ciascuno dei quattro tavoli di confronto, i partecipanti potranno esprimere idee, suggerimenti e proposte, alla presenza degli esperti di Avventura Urbana, (www.avventuraurbana.it) società che anche a livello europeo affianca le Amministrazioni pubbliche e le realtà private in programmi di rigenerazione urbana e nella costruzione di processi partecipativi.

In conclusione, verrà esposto all’assemblea plenaria il risultato delle discussioni dei gruppi, facendo convergere le principali proposte nel dossier che gli esperti stanno stilando insieme al Comitato promotore.




I Ballabili di Giuseppe Verdi

Domenica 17 settembre alle ore 17,30 l’associazione le “Verdissime”, in collaborazione con l’Orchestra da Camera OVer, presenterà presso Villa Giuseppe Verdi – Sant’Agata un allegro concerto di arie verdiane intitolato “I Ballabili di Giuseppe Verdi”.




Banca di Piacenza: “organizzeremo importanti eventi culturali” anche se non invitati nel comitato promotore

Nei giorni scorsi è stato ufficialmente costituito il comitato promotore per la sostenere la candidatura di Piacenza a Capitale della Cultura 2020. A quel tavolo non sedeva nessun rappresentante della Banca di Piacenza  ed oggi, l’istituto bancario piacentino, attraverso un comunicato, fa sapere di non essere stato invitato nè da questa né dalla precedente amminisrazione. Nonostante questo la banca di via Mazzini ci tiene a far conoscere le numerose iniziative a favore della cultura programmate autonomamente e senza finanziamenti pubblici. In primo luogo, l’anno prossimo, quelle sul Pordenone.

“La Banca di Piacenza comunica che – pur non chiamata  a far parte della Commissione Piacenza capitale italia della cultura 2020 né dalla precedente né dalla attuale Amministrazione comunale – provvederà in autonomia (e senza contributi pubblici: quindi, senza gravare sui contribuenti) ad organizzare importanti eventi culturali.
L’anno prossimo, anzitutto, sarà la volta della valorizzazione dell’opera del Pordenone in Santa Maria di Campagna (cupola e quadri).
In accordo con il Comune di Cremona e con il Comune e la Parrocchia di Cortemaggiore saranno poi valorizzate le opere pordenoniane delle due città attraverso un percorso (anche con pullman navetta) che, attraverso una delle due capitali dello Stato Pallavicino, raggiungerà la nostra città e viceversa.
E’ poi allo studio un’iniziativa – tramite il critico Vittorio Sgarbi – che porti ad una collaborazione, anche di interscambio, con la città di Pordenone.
Tutte le iniziative riguardanti la valorizzazione, a Piacenza e a Cortemaggiore, delle opere del famoso artista si avvalgono della preziosa collaborazione di padre Secondo Ballati, Padre Guardiano del Convento dei Frati minori di Santa Maria di Campagna”.
Piacenza storico crocevia
“Nell’anno successivo la banca locale varerà una serie di iniziative sotto il titolo Piacenza storico crocevia (un brand sul quale la Banca ritiene si debba in particolare insistere).
L’argomento di cui al titolo (e cioè Piacenza come crocevia di pellegrini e viaggiatori anche nel 7-800, in particolare nel periodo del Grand Tour) sarà valorizzato ed evidenziato in funzione della centralità di Piacenza e quindi di punto sostanziale di “approdo” di chi proveniva da ogni parte dell’alta Italia e dalle nazioni d’Oltralpe. Tanto, sulla base di un impianto viario romano, in gran parte coevo alla fondazione di Piacenza e quindi, all’incirca, di più di 200 anni a.C..”
Via Emilia e via Postumia
La via Emilia si intersecava proprio a Piacenza con la via Postumia, e cioè con la via di collegamento tra i porti di Genova ed Aquileia. Quest’ultima via (che prende nome – come del resto la via Emilia – da quello del console romano che la costruì per scopi militari a servizio della Galla cisalpina, l’odierna Pianura padana) era anche la via nella quale confluiva, a Tortona, la via Flavia, che congiungeva Torino, appunto, a Tortona.
La stessa era percorsa dai pellegrini che passavano il Po a Torino mentre i pellegrini delle Vie Francigene lo passavano invece – come fu per il Vescovo Sigerico – nei pressi di Calendasco (sempre in provincia di Piacenza). Dal canto suo, la via Romea percorreva il territorio piacentino e – definita la vera strada maestra dei pellegrinaggi – serviva da alternativa al ramo della via Francigena proveniente dal valico del Moncenisio. La via Francigena – così chiamata in quanto trova le sue origini nell’area abitata dai Franchi – era l’itinerario romeo per i pellegrini provenienti da Occidente: dalla Valle d’Aosta la via raggiungeva Ivrea, quindi Vercelli e Pavia; attraversava gli Appennini tra le province di Piacenza e Parma, per terminare a Roma.
I mercanti di Piacenza nel 1300 si spinsero fino a Pechino
Per la illustrata posizione di Piacenza, i piacentini furono fra i primi mercanti a spingersi anche all’estero. Risulta, difatti, che – nella prima metà del 1300 – un mercante piacentino, Luchino Malrasi, si spinse fino in Cina. Di lui si hanno notizie grazie a Galeotto Adorno, mercante genovese dell’epoca e membro di una famiglia che giocò un ruolo di primo piano nella vita politica genovese alla fine del XIV secolo. Adorno dichiarò di aver raccolto, nel settembre del 1343, a Khambalig (l’attuale Pechino) i beni del mercante piacentino, morto in quella città, e di averli restituiti alla madre dello stesso.
Sempre al fine di illustrare come Piacenza sia sempre stata uno storico crocevia, l’iniziativa valorizzerà – sempre in terra piacentina – anche la posizione culturale di Bobbio. La fondazione del monastero di Bobbio risale ai tempi del longobardo Agilulfo, che donò a San Colombano una molteplicità di terreni perché lo xenodochio della Valtrebbia – in collegamento con l’antico Hospitale di Santa Brigida in città – potesse svolgere appieno la propria funzione, specialmente di assistenza ai pellegrini.
Bobbio ed i pellegrini
Questi ultimi raggiungevano Bobbio, tenendosi alla destra del Po, percorrendo o la via di cui parla Paolo Diacono nella sua Historia longobardorum (40 miglia di percorso da Pavia – ultima capitale longobarda, com’è noto, in particolare dopo Cividale – a Bobbio; quindi, un percorso di due giornate) o la via che percorsero i monaci di Bobbio per portare a Pavia la salma di San Colombano in occasione della disputa sui possedimenti dell’abbazia di Bobbio, insorta con il vescovo di Piacenza. Gli stessi percorsero una terza via Pavia-Bobbio in occasione del ritorno giacché vollero toccare altri possedimenti rispetto a quelli toccati nell’andata per riaffermare la proprietà degli stessi davanti al re carolingio Ugo di Provenza, chiamato a giudicare.
La Fiera dei cambi
La Banca di Piacenza valorizzerà successivamente, e in stretto collegamento con le altre iniziative, la Fiera dei cambi che aveva luogo nell’area davanti al Farnese, attualmente chiamata via Campo della Fiera (Liceo classico). L’obiettivo è quello di evidenziare il fatto che l’attività bancaria si sviluppò a Piacenza, prima e più che in ogni altra parte d’Italia, proprio perché i pellegrini qua trovavano i primi cambiavalute. Gli stessi tenevano i propri “banchi” (da cui il nome degli odierni istituti di credito) nell’attuale piazza Borgo, che veniva subito raggiunta dopo l’ingresso in Piacenza e percorsa la Strada levata (oggi via Taverna).
La londinese Lombard street intitolata a banchieri piacentini
Dopo il 1000 i banchieri piacentini erano attivi – financo a finanziare i re – sia a Londra che a Parigi: Lombard street e Rue des lombardes prendono nome proprio dai banchieri piacentini, indicati genericamente come lombardi (da Longobardia, Lombardia).
Nel 1300 uno di questi banchieri, a nome Arcelli, era il maggior contribuente di Parigi. Attività bancaria svolsero soprattutto le famiglie Dolzani, Scotti ed Anguissola: l’iniziativa – con la collaborazione della locale Confedilizia – comprenderà anche la visita delle case appartenute alle famiglie dei banchieri nonché l’illustrazione della storia delle stesse. La preminenza dell’attività bancaria a Piacenza è attestata anche dalla nascita nella nostra provincia, nel 1867 e quindi esattamente 150 anni fa, di una delle prime banche popolari d’Italia (seconda, infatti, solo a quelle di Lodi e di Milano). Aveva sede a Palazzo Galli (Banca di Piacenza), ove nacque anche la Federconsorzi.

Tutte le iniziative – conclude il comunicato – sono state formalmente comunicate dalla Banca all’Ufficio cultura, musei e turismo del Comune di Piacenza”.




Sabato riapre, in anticipo, il ponte sul Trebbia

Sabato 9 settembre  sarà riaperto anticipatamente al transito veicolare il Ponte sul Fiume Trebbia. Alle ore 16.00 è previsto il taglio del nastro a cui prenderanno parte il presidente della Provincia Francesco Rolleri, la Vice Presidente Patrizia Calza, i rappresentanti dei Comuni di Piacenza, Calendasco e Rottofreno e le autorità.




Barriera Genova, commemorazione dei Caduti del 9 settembre

Sabato 9 settembre, alle 10, Barriera Genova sarà teatro della cerimonia di commemorazione dei Caduti nel 74° anniversario della battaglia che, all’indomani della proclamazione dell’armistizio, vide militari e civili opporsi strenuamente all’avanzata delle truppe tedesche in città.
Al saluto del vicesindaco Elena Baio seguirà l’allocuzione ufficiale del presidente della Provincia Francesco Rolleri, con l’intervento conclusivo del presidente dell’associazione Combattenti e Reduci Raffaele Campus prima della deposizione delle corone d’alloro in omaggio alle vittime.




Anche Piacenza partecipa alla ricerca su gioco d’azzardo

Anche il Comune di Piacenza partecipa all’indagine nazionale “Il gioco d’azzardo in Italia: ricerca, formazione e informazione”, promossa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la cui realizzazione è stata affidata al Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. Lo studio condotto dal Centro avrà lo scopo, in particolare, di acquisire conoscenze sulla dimensione del gioco d’azzardo in Italia per stimare l’impatto di questo fenomeno sulla salute pubblica.
La ricerca epidemiologica interesserà 218 comuni italiani per la raccolta delle informazioni attraverso la realizzazione di interviste a un campione di 12 mila residenti maggiorenni su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda il Comune di Piacenza, le interviste coinvolgeranno nei prossimi mesi un campione di 22 residenti di 18 anni e più. I cittadini selezionati riceveranno una lettera di invito a partecipare al progetto, con sufficiente anticipo in modo da poter realizzare l’intervista al proprio domicilio da parte di personale accreditato e specificamente formato. Al fine di una maggior tutela dei cittadini coinvolti nello studio, il nominativo dell’operatore deputato alla rilevazione verrà comunicato al Comando di Polizia Municipale.
Il rapporto conclusivo dell’indagine sarà disponibile entro il mese di marzo 2018 e una sintesi dei risultati verrà pubblicata sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it/ofad).




Una domenica per i bimbi in piazza Cavalli

Gonfiabili, truccabimbi, giochi di una volta. Sono questi alcuni fra gli ingredienti della sesta edizione della festa per famiglie e bambini “Piace ai Bimbi”, organizzata dalla sezione locale dei B.A.C.A. che si terrà domenica 10 settembre, dalle 10 alle 20, in piazza Cavalli. BACA è l’acronimo di Bikers Against Child Abuse, organizzazione mondiale di motociclisti nata nel 1995 in America con l’intento di creare un ambiente sicuro attorno ai bambini vittime di abuso.
Durante tutta la giornata i giovani ospiti potranno giocare liberamente e gratuitamente sui gonfiabili, apprezzare la genuinità dei giochi di una volta e di quelli all’aperto dei nostri nonni, farsi truccare con colori appositi nello spazio trucca-bimbi e divertirsi con l’animazione dell’èquipe di operatori ed educatori, comprendente anche un mago pronto a intrattenere i bambini con le sue invenzioni. Anche questa edizione vedrà la partecipazione dell’Associazione Gelatai di Piacenza, che sarà presente con un gazebo e addolcirà la giornata dei bambini.
B.A.C.A.® nasce nel 1995 negli Usa, più precisamente nello Utah, ed è un’associazione No-profit nata con l’intento di combattere la piaga delle violenze e dei maltrattamenti sui minori, di dar loro sostegno, sicurezza e conforto, aiutarli a non vivere più nella paura e a recuperare la fiducia nel mondo, in particolare negli adulti. L’associazione onlus B.A.C.A.® Italy è nata invece nel 2010, prima realtà in Europa, con sede a Cremona e oggi operativa in diverse province italiane, soprattutto al Nord, anche se lo sviluppo sta interessando sempre più il Centro Italia e le isole.
Per maggiori info: http://italy.bacaworld.org.




Sforza: “Banche popolari supporto allo sviluppo delle economie locali”

“Le Banche Popolari si confermano nel loro ruolo di supporto allo sviluppo delle economie locali e di crescita per le comunità. Un ruolo che dimostrano ancora oggi di svolgere pienamente, malgrado le difficoltà derivanti da un ciclo economico che negli anni passati è stato a lungo sfavorevole, di cui solo ora sembra di poter iniziare ad intravedere i primi segnali di ripresa”. Questo il commento del Presidente Corrado Sforza Fogliani in relazione allo studio elaborato da Assopopolari dal titolo “Il ruolo del Credito Popolare nell’evoluzione dei rapporti Banca – Impresa” sul legame tra Banche Popolari e imprese.

Dall’analisi empirica sviluppata attraverso i dati raccolti emerge come malgrado il sistema bancario italiano abbia vissuto, soprattutto di recente, un processo di profonda trasformazione, le Banche Popolari abbiano continuato ad operare in linea con quella che è la loro mission originaria, ossia di banca della comunità e del territorio, e ciò è stato possibile proprio per la presenza di quelle caratteristiche che determinano l’essenza della banca popolare: convergenza di interessi tra i soci e loro partecipazione alle attività della banca, rapporti durevoli con la propria clientela e ricerca di risultati di lungo termine nella certezza che la solidità della banca stessa passa attraverso lo sviluppo sostenibile dei territori.

Tra il 2007 ed il 2014, le Banche Popolari hanno erogato nuovi prestiti per oltre 670 miliardi di euro alle imprese e di questi circa la metà a realtà di dimensioni piccole e minori e a un tasso inferiore di 20 basis point rispetto a quello medio di sistema. Per quanto riguarda le famiglie, l’accensione di nuovi mutui, per circa 100 miliardi, è stata effettuata, nel periodo, a tassi medi del 3,8% contro un dato di sistema, invece, del 4%. Si conferma, pertanto, ancora una volta la propensione localistica degli istituti della Categoria, grazie ad uno stretto legame con i territori, cresciuto nel corso degli anni. Un legame che dimostra di essere ancora solido, vitale ed essenziale per la crescita dell’economia italiana in una fase che continua a caratterizzarsi per i mutamenti derivanti dall’introduzione di continue innovazioni tecnologiche e da un processo di consolidamento degli intermediari creditizi favorito anche dal framework legislativo predisposto a livello nazionale e comunitario negli ultimi anni.