Divieti assurdi: nessuna sanzione se si usano i caminetti “proibiti”

Avevamo parlato recentemente del divieto di utilizzare vecchi caminetti aperti (e a bassa efficienza) previsto dal PAIR 2020. Il Piano Aria Integrato Regionale ) stabilisce il divieto – fino al 31 marzo dell’anno prossimo – di utilizzo di combustibili solidi (legna, etc.) per riscaldamento domestico negli impianti con efficienza energetica inferiore al 75% e nei focolari (ossia nei caminetti) aperti o che possono funzionare aperti, siti in unità immobiliari dotate di sistema multi-combustibile ubicati nei comuni della regione i cui territori sono interamente siti a quota altimetrica inferiore ai 300 metri.

Però, quasi fosse una grida mazoniana la normativa in questione non prevede sanzioni in caso di violazione del divieto ed è questa la ragione per cui essa viene totalmente disattesa, soprattutto ad opera dei comuni!!!!

La normativa regionale stabilisce, difatti, che nei comuni che abbiano territori posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 metri i sindaci dovrebbero, con propria ordinanza, individuare le zone situate al di sotto di tale quota ed alle quali si applica il divieto di cui abbiamo detto. Ove i comuni non provvedano nel senso anzidetto, il divieto si applica a tutto il territorio comunale.

Il PAIR 2020 stabilisce, inoltre, in applicazione del DPR 74/2013, di regolamentare le modalità di installazione, manutenzione e controllo degli impianti di combustione a biomassa legnosa destinati al riscaldamento ad uso civile, nonché di implementare un sistema informativo regionale, il “catasto degli impianti termici”, per censire la tipologia di impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici presenti sul territorio regionale.




Maestre arrestate: Rancan(Lega): videocamere in classe

«Installare telecamere di videosorveglianza nei luoghi frequentati da categorie sensibili ad abusi, come i bambini, è un provvedimento indispensabile per fermare le violenze».

Lo propone il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan in riferimento alla notizia dell’arresto per maltrattamento sui minori di due insegnanti della scuola primaria Vittorino da Feltre di Piacenza.

«Più volte la Lega, a partire dal segretario federale Salvini, – puntualizza il consigliere – ha avvertito dell’urgenza di porre un freno a questo fenomeno, rimanendo purtroppo inascoltata. La nostra idea resta sempre quella di porre mano alla legge sulla privacy, in modo da facilitare la predisposizione delle telecamere in ambienti quali le scuole. È infatti ora di intervenire con decisione, dato che troppo spesso le cronache riferiscono di episodi raccapriccianti a danno di bambini o anziani. Una volta per tutte – insiste Rancan – vanno adottate misure legislative rapide per contrastare il prima possibile il ripetersi di situazioni terrificanti per chi le subisce e per le famiglie delle vittime».




Maestre arrestate. Gilda insegnanti: rendete pubblici i video

Il clamore che sta suscitando la vicenda delle due docenti piacentine arrestate dai vigili urbani è tanto, come insegnanti e come cittadini siamo addolorati, tuttavia in moltissimi casi simili quando si è trattato di insegnanti della Scuola Statale i procedimenti giudiziari si sono conclusi positivamente oppure con accuse assai ridimensionate, “per questo – dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, -sarebbe opportuno che le autorità preposte, attraverso i media, ovviamente rispettando la privacy dei bimbi coinvolti, rendano pubblici i video delle presunte violenze compresi gli audio. Vorremmo vedere cosa esattamente viene inteso per violenza”.




Nuovo passo del gruppo informale di Spazio4: richiesto un incontro con l’assessore Zandonella

Dopo la petizione su Change.org (qui la petizione, siamo attualmente a 1153 firmatari), si è allargato il numero di persone che vogliono vederci chiaro sulla situazione di Spazio4. Il bando in essere scade il 31 dicembre, ma cosa sarà del futuro di quello spazio? Ecco la lettera.

Buongiorno,

Siamo un gruppo di cittadini, alcuni facenti parte di associazioni attive sul territorio, che nel corso di questi anni hanno vissuto Spazio4, partecipando e contribuendo alle tante e svariate attività svolte in questo centro aggregativo. I principali promotori di questa iniziativa sono professionisti nel settore educativo: psicologi, pedagogisti ed educatori. Da qui l’interesse verso ciò che succederà all’interno di uno dei centri aggregativi più importanti della città.

Forti della raccolta di più di mille firme, noi cittadini di Piacenza e zone limitrofe, chiediamo al più presto un incontro con l’assessore Zandonella, vista l’imminente uscita del nuovo bando per chiarire quale sia l’effettivo destino di questo spazio.

Date le dichiarazioni arrivate dall’ amministrazione comunale in questi giorni, c’è chi parla di “pollai” che devono scomparire, di nessun finanziamento comunale per questo luogo, di “fine naturale” e altre affermazioni offensive e svalutanti verso il lavoro degli educatori, ci sentiamo seriamente preoccupati per il futuro di questo centro aggregativo, così utile in un punto fondamentale della città e in un’epoca in cui la dispersione giovanile è un serio problema. 

È purtroppo chiaro che ci sarà una trasformazione e un cambiamento, ma noi chiediamo di sapere ed avere la garanzia che la parte educativa rimarrà importante e prioritaria e che chi ci lavorerà avrà le competenze necessarie richieste da uno spazio di questo genere.

Grazie. 

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Arrestate per presunti maltrattamenti due maestre elementari

Due maestre della scuola elementare Vittorino da Feltre di Piacenza sono state arrestate dalla polizia municipale con l’accusa di maltrattamenti su minori.
Gli episodi di violenza e umiliazione nei confronti dei bambini di una terza elementare sono stati ripresi dalle telecamere nascoste in aula. In manette sono finite due docenti, di 45 e 58 anni. Entrambe ora si trovano ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna. Come è stato reso noto in mattinata, con una conferenza stampa in Procura, tutto è partito ad ottobre su segnalazione della dirigente scolastica a sua volta avvertita da una insegnate di sostegno che aveva in carico un bimbo autistico, preso di mira dalle colleghe.
Le telecamere, installate dagli agenti nell’aula, avrebbero ripreso umiliazioni fisiche e psicologiche su alcuni bambini di 8 anni, tra i quali appunto in bimbo con problemi di autismo.
In un episodio le due insegnanti avrebbero tentato di mettere a forza il ciuccio in bocca ad un bambino, in un altro lo avrebbero strattonato e fatto cadere e poi avrebbero anche schiaffeggiato qualche alunno.
Per questo gli inquirenti, ritenendo di avere sufficiente materiale, hanno deciso di procedere con gli arresti e porre fine alla situazione.

La Gilda degli insegnanti chiede la publicazione del video.

Matteo Rancan (consigliere regionale della Lega) chiede invece la installazione di telecamere nelle scuole e nei luoghi “sensibili”.




I genitori 2.0 proteggono i figli dalla rete grazie ad un corso

Comincia giovedì 16 novembre, alle 20.15, presso l’oratorio della Sacra Famiglia in via Montebello a Piacenza, la nuova edizione del corso “Genitori 2.0 – Attività formativa per prevenire i pericoli della rete e utilizzare in modo responsabile i social network e le nuove tecnologie”, promosso dall’Associazione Genitori PIACENZA4, i Lions club Piacenza Ducale e Piacenza Host e gli Educatori di Strada.

Si tratta della terza edizione, che segue quelle tenutesi a febbraio 2016 e a maggio 2017 che hanno già coinvolto più di 200 genitori.

Il programma prevede 4 incontri (16, 21, 30 novembre e 5 dicembre) che, partendo dalla conoscenza delle opportunità e rischi della rete, accompagna genitori e adulti ad un approfondimento, riflessione e confronto sull’educazione digitale in famiglia e a scuola, sull’utilizzo responsabile delle nuove tecnologie, concludendo con una panoramica dei comportamenti e degli strumenti tecnici per proteggere le informazioni e la privacy nostra e dei propri figli e navigare più sicuri e attenti.

Durante le serate, tenute da Maurizio Iengo, psicologo-psicoterapeuta, formatore ed educatore di strada, e da Paolo Rossetti, ingegnere esperto di sistemi informativi, si alternano momenti di lezione frontale con la visione di filmati e clip presi dalla rete, l’utilizzo di schede di vario genere (conoscenza, aspettative, gioco dell’oca sui “nativi e immigrati digitali”, schede di valutazione, ecc.), lasciando largo spazio al confronto e interazione fra i partecipanti, a volte anche divisi in piccoli gruppi.

E’ possibile iscriversi compilando l’apposito modulo sulla home-page del sito dell’Associazione Genitori PIACENZA4 (https://sites.google.com/site/agepiacenza4).




Finalmente arrivano i fondi ministeriali per i palazzi storici

1300 giorni dopo il riconoscimento in Senato, da parte del Ministro dei beni culturali, del debito dello Stato nei confronti dei proprietari di dimore storiche, nel disegno di legge di bilancio per il 2018 sono state stanziate le somme volte ad estinguere i debiti pregressi, pari a oltre 97 milioni di euro.

A segnalarlo è Confedilizia, che precisa che sono stati necessari più di tre anni e mezzo, una molteplicità di atti di sindacato ispettivo – presentati da numerosi parlamentari – e un puntuale memoriale scandito mese per mese dalla stessa Confedilizia, per riuscire a ottenere lo stanziamento necessario a sostenere gli interventi di manutenzione sugli immobili di interesse storico-artistico.

In proposito, si ricorda che l’articolo 31 del codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42/2004) dispone che in caso di restauro o di interventi conservativi autorizzati su immobili sottoposti al vincolo delle Soprintendenze – che hanno il compito di valutarne la tutela e conservazione e di richiederne interventi di manutenzione – il proprietario, il possessore o il detentore del bene che abbia dato corso a detti interventi a spese proprie possa ottenere i contributi statali previsti.

Il lento e farraginoso meccanismo di erogazione di questi contributi – che si aggiunge ai limiti delle disponibilità che il Ministero alloca annualmente – ha portato all’accumulo di debiti nei confronti dei privati che ammontano, come detto, a oltre 97 milioni di euro.

Il disegno di legge di bilancio per il 2018 ha ora stanziato, per ogni anno relativo al triennio 2018-2020, la somma di 60.167.301 euro da destinare all’estinzione dei debiti pregressi. L’auspicio è che non si incorra in nuovi ostacoli burocratici e si renda così finalmente giustizia ai proprietari interessati.




L’Assigeco Piacenza doma Mantova all’ultimo respiro: 68 – 66

Partita spettacolare al PalaBanca, con l’AssigecoPiacenza che batte all’ultimo respiro Mantova dopo un tempo supplementare 68 – 66. Seconda vittoria consecutiva per gli uomini di coach Zanchi, terza sconfitta consecutiva per Mantova.

Inizio da gelare gli animi per Piacenza, che subisce un parziale di 0 – 5 grazie alle triple dell’ex Bobby Jones e al tiro di Candussi. Reati da 3 tiene viva Piacenza, che comunque al tiro non comincia bene. A 6 minuti dalla prima sirena il parziale è 3 – 9. Recupero di Sanguinetti e buon gioco da 3 punti per Oxilia, l’Assigeco è vicina ma non sfonda. 6 – 12 a 4 minuti. Transizione di Guyton e 3 punti ancora di Reati, che si dimostra in ottima forma da oltre l’arco. Guyton e poi Arledge portano la squadra di casa al primo vantaggio della partita, 13 – 12, subito recuperato da Mantova che con Candussi prima e due liberi di Jones si riporta a +3. Dopo una partenza pessima, la squadra sembra aver trovato il giusto equilibrio in difesa. Guyton con una tripla pareggia a 30 secondi da fine quarto, ma Moraschini chiude i conti. 16 – 18 alla sirena del primo intervallo. Da segnalare i 7/7 dalla lunetta, contro l’1/1 di Piacenza, ma è ancora presto.

Il secondo quarto si apre con un canestro di Jones, +2 Mantova a 8:20. Gran giocata di Sanguinetti, assist perfetto per Guyton che in rovesciata fa canestro e si guadagna pure il fallo, completando poi il gioco da 3. Si apre una fase di sorpassi e controsorpassi, ma due triple mantovane mandano gli uomini di Zanchi sotto di 5 a 4:30 dall’intervallo lungo. Il ritmo aumenta, ma l’Assigeco sembra in una fase di stamca, così Brownridge ne approfitta per una tripla su assist di Jones, che porta Mantova a +8, Sanguinetti perde palla e concede un canestro facile a Moraschini. Mantova arriva al massimo vantaggio +10, ma il quarto si chiude sul 30 – 38. Sugli scudi Arledge e Guyton per Piacenza, con buone percentuali dal campo, mentre Brownridge da oltre i 6,25 e Candussi trascinano Mantova, in particolare quest’ultimo oltre a una buona percentuale dal campo (50%) primeggia nei rimbalzi.

Infante inizia il terzo quarto sbagliando una tripla, Jones risponde, seguito da Candussi per il +13 Mantova. Sembra una partita incanalata verso un destino segnato, invece proprioo in questo momento la difesa di Piacenza, che aveva già dato qualche segnale in precedenza, si alza mostrandosi più aggressiva. Parziale di 7 – 2 a favore dei biancorossoblù e a 5:20 si torna a -7 da Mantova, 40 – 47. L’Assigeco è li ma ancora non riesce a sfondare il muro mantovano. Scambio di triple tra Brownridge e Alridge, poi 2 liberi di Reati portano al – 5. Ancora un’ottima difesa Assigeco fa scadere i 24 secondi a disposizione di Mantova. Il terzo quarto si chiude con questo ritardo, 47 – 52.

Sanguinetti saluta il quarto quarto con una tripla bene augurante. A 6:37 fallo di Timperi su Guyton e 2 liberi per il pareggio a quota 52. Alcuni momenti di confusione dopo ecco il sorpasso targato Assigeco: fallo antisportivo su Infante e 1/2 dalla lunetta. Ancora un piccolo parziale a favore di Piacenza grazie a Reati e Guyton porta i piacentini al + 5: 59 – 54 a 2:46 dal termine. Mantova non ci sta e 2 liberi e un recupero dopo si arriva al nuovo pareggio a 59 a un minuto dalla fine. Il risultato rimane congelato fino al termine, in attesa di sapere il verdetto nei supplementari.

Guyton dimostra di essere in giornata di grazia coi suoi 23 punti, con 42% dal campo e addirittura il 50% da 3. Il quarto quarto dimostra il costante miglioramento difensivo, con Arledge e Oxilia che mettono assieme un buon numero di rimbalzi (15). Per il resto le percentuali rifletto l’equilibrio visto sul campo.

Supplementare nel segno Assigeco, almeno inizialmente, Arledge di palomba porta in cascina altri 2 punti sul proprio tabellino marcatori (25), mentre Arledge si dimostra ancora tiratore spietato dalla lunga distanza. Jones ne mette due ai liberi, poi ci pensa Sanguinetti a metterne 3 per il +5 a 2:51 dalla sirena finale, 66 – 61. In questo momento la fatica si fa sentire nelle gambe e Piacenza subisce un parziale di 5 – 0 dopo un libero di Ferrara e 4 punti di Moraschini (cavalcata a tutto campo e un comodo appoggio. Guyton a 7 secondi dalla fine porta speranza con una penetrazione in area e una parabola deliziosa per il +2, 68 – 66. Dopo il time out chiesto dal coach di Mantova, tutti in difesa. Un tiro della disperazione di un giocatore mantovano fa temere il peggio, ma si perde nei meandri del Piacentino. Assigeco vince e continua la sua rincorsa alle zone nobili della classifica.

ASSIGECO PIACENZA – DINAMICA GENERALE MANTOVA 68-66

(16-18, 14-20, 17-14, 12-7, 9-7)

Piacenza: Guyton 27, Costa ne, Sanguinetti 5, Diouf ne, Fontecchio 2, Formenti ne, Infante 3, Seye ne, Dincic ne, Arledge 17, Oxilia 3, Reati 11. All.: Zanchi.

Mantova: Jones 16, Costanzelli ne, Brownridge 16, Moraschini 12, Ferrara 3, Albertini ne, Timperi, Candussi 14, Gergati 5, Cucci, Morello ne. All.: Lamma.

Prossimo avversario Ravenna, il 19 novembre alle 18 al Pala De Andrè 

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La maggioranza dice “Basta cattedrali nel deserto. La macchina amministrativa deve ripartire”

Abbiamo parlato delle reazioni della minoranza alla presentazione da parte del sindaco Patrizia Barbieri delle linee di mandato al Consiglio comunale.
Vediamo invece alcuni punti salienti degli interventi dei consiglieri di maggioranza partendo da Stefano Cavalli (Lega Nord) che davanti alle critiche provenienti dall’opposizione di un documento troppo breve e generico ha risposto ricordando come la città Metropolitana di Milano, amministrata dal centro sinistra, abbia presentato linee di mandato di quattro pagine.
«La nostra – ha detto Cavalli – è una città che vive nell’insicurezza, nella paura, nel degrado. Da parte nostra non abbiamo paura di una società multietnica. Queste linee di mandato sono chiare per chi vuole capire». Sul fronte della crisi economica ed in particolare del commercio Cavalli ha detto che questo è un tema legato anche al welfare. «Non ci sono più i negozi nelle periferie che erano dei veri e propri centri di aggregazione sociale in particolare per gli anziani. Bisogna favorire l’apertura di queste micro strutture che possono servire al territorio».
«La nostra – ha continuato Cavalli – deve essere una amministrazione che non vuole sperperare denaro pubblico, così come avviene tutti i giorni nelle famiglie. Basta cattedrali nel deserto. I “regali” che ci hanno fatto dal demanio sono carrozzoni che noi piacentini dobbiamo sopportare».
Il successivo consigliere di maggioranza ad intervenire è stato Tommaso Foti «Oggi è una giornata particolare – ha affermato – perché probabilmente prima di leggere le linee di mandato qualcuno avrebbe dovuto leggere Testo Unico enti locali che è fondamentale per fare consigliere, perché bisogna sapere di cosa si parla».
Anche Foti ha risposto alle critiche, venute dalla minoranza – di troppa sinteticità del documento «Pare che la gara sia chi scrive più o meno pagine. Il giudizio di queste linee di mandato, che sono la sintesi del programma elettorale di centro destra, l’hanno espresso 60% a 40% gli elettori, Non è un problema politico ma di accettare i risultati elettorali».
Foti ha continuato il suo intervento rivolgendosi ai banchi di minoranza «Non vi è chiara la differenza fra le linee di mandato ed i piani strategici, i piani urbanistici. Non vi è chiaro l’Abc del diritto amministrativo. Le linee di mandato non sono una summa teologica di ciò che piace o non piace ma linee di indirizzo che tantomeno sono pesanti tanto più consentono, nel corso dei cinque anni di trovare anche dei momenti di revisione».
Rivolgendosi agli esponenti dell’ex maggioranza di centro sinistra presenti in aula e ai loro interventi Foti ha detto «Se continuate a provocare … poi le risposte arrivano e non ci fate bella figura».
Il consigliere Foti ha poi affermato di accettare di buon grado alcune fra le critiche mosse dai banchi di minoranza «ad esempio quelli sulla comunicazione Perché quando parlano gli assessori devono mettersi in testa che parlano a nome della giunta e quindi se si sta con “calma e gesso” tenendo a bada la voglia di apparire qualche scivolone in meno lo si può fare».
Allo stesso modo Foti ha ammesso che quando sono giuste le critiche non vengono rispedite al mittente «Ad esempio se fosse possibile fare ancora l’iniziativa del Lego in centro … io sarei favorevole. Ieri davanti all’Alberoni c’era talmente tanta gente che io, solitamente puntuale, sono arrivato in ritardo di 20 minuti». Foti ha concluso con una apertura verso le minoranze «Queste linee programmatiche sono una linea di indirizzo aperta anche a suggerimenti».
Fra gli interventi più attesi c’era certamente quello del consigliere liberale Antonio Levoni, al centro di numerose polemiche dopo il suo ordine del giorno, approvato dalla maggioranza nel precedente consiglio, sulla riduzione di fondi a Pulcheria, Spazio2 e Spazio 4. Ma Levoni ha iniziato parlando anche lui delle linee di mandato e rivolgendo un complimento al sindaco Patrizia Barbieri
«Il nostro sindaco è un mago perché con la situazione che ha trovato, finanziaria ed organizzativa solo un mago potrebbe essere qui con delle linee di mandato che abbiano anche un senso e che non solo rispettano quello che il sindaco ha promesso in campagna elettorale ma anche quello che vogliono i cittadini».
Poi Levoni è passato ad occuparsi della polemica sugli Spazi e sui giovani
«Con Zandonella e Garilli dimostriamo quanto il centro destra tenga ai giovani. Credete che noi non penseremo ai giovani? Ci penseremo eccome. Ma se permettete in uno spazio comunale non metteremo più dentro Spazio 4. Metteremo dentro quello che vogliamo noi».
Dopo un’interruzione dovuta alle votazioni Levoni è tornato a parlare di Spazio 4 ed è stato invitato dal presidente Caruso ad esprimersi meno in dialetto per evitare problemi di trascrizione stenografica. «Vorrà dire che gli faremo un corso di piacentinità» ha risposto, sorridendo, il consigliere.
«Su Spazio 2 – ha proseguito Levoni – abbiamo le mani legate essendoci un contratto fino al 2020. Non possiamo incidere».
Per quanto riguarda Spazio 4 Levoni ha replicato ad un post pubblicato dall’ex consigliere Giovanni Castagnetti su Facebook.
«Sei tu Castagnetti -ha affermato – che hai inventato queste strutture per far diventare i ragazzi dei pollastri. Io i ragazzi piacentini li stimo e li apprezzo e faremo di tutto per valorizzarli. Castagnetti mi ha definito un omuncolo su Facebook. Io sono molto contento di esserlo seduto in questo posto (in consiglio comunale ndr). Lui non lo è (un omuncolo) ma intanto lo hanno mandato via, lo hanno spedito a casa (gli elettori ndr).
E’ stato quindi il turno della replica del sindaco Patrizia Barbieri «Ringrazio tutti sia quelli che hanno apprezzato sia quelli che hanno fatto critiche – ha detto ed ha continuato affermando – quando le critiche sono costruttive sono sempre beneaccette».
«Le nostre linee di mandato – ha spiegato il sindaco – sono esattamente le nostre linee elettorali e mirano a rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini non solo con quelle che sono le grandi opere ma con le esigenze di quotidianità effettivamente sentite dai cittadini».
Il sindaco Barbieri ha poi parlato dei gravi problemi amministrativi che la sua giunta si è trovata ad affrontare «Questa macchina amministrativa deve ripartire perché è ferma. Non sono solo i problemi giudiziari. Ci sono anche questioni organizzative mai risolte.
C’è l’impegno di questa amministrazione di rendere gli uffici molto più snelli, sburocratizzati, più rispondenti alle esigenze del cittadino, rendendo più efficiente l’intera macchina comunale. Dico questo nel pieno rispetto di chi lavora all’interno di questo Ente dove ci sono tante persone che fanno di più del dovuto ma magari non sono nel posto giusto. Potrebbero essere strategicamente utilizzati in settori a loro più consoni e più pertinenti. Una analisi e una conoscenza utile per la riorganizzazione del personale è utilissima».
In conclusione, prima di ringraziare maggioranza e minoranza il sindaco Barbieri, rispondendo alla domanda posta da un consigliere, ha affermato con decisione che questa amministrazione non si avvarrà di consulenti esterni «Noi non nomineremo consulenti».




Il vicesindaco Elena Baio, “Mai più il canile così”

 

Dura presa di posizione del vicesindaco Elena Baio, presente questa mattina al canile comunale di via Bubba, per una visita non preannunciata. Una situazione che il vicesindaco definisce, senza mezzi termini, disastrosa: “Pulizia generale inesistente, sia delle aree esterne, sia dei box. L’area per i cani ammalati è anch’essa sporca e degradata da tempo. I cani non sono facilmente visibili e ci sono escrementi ovunque, in assenza di un educatore cinofilo”.

Presente sul posto, anche la Polizia Municipale che ha verbalizzato le gravi inadempienze al contratto in corso e inviato il verbale alla dirigente del Comune per l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste nel capitolato.

“L’aggiudicatario ha percepito dal Comune 187 mila euro per l’anno in corso e con tali risorse avrebbe ben potuto garantire almeno la pulizia e la vivibilità dell’ambiente”, prosegue il vicesindaco, che conclude: “Mi auguro che la prossima gestione del canile comunale sia qualitativamente diversa e mi impegno personalmente per garantire tale risultato”. Nei prossimi giorni uscirà il nuovo bando in quanto l’attuale scadrà il 31 gennaio 2018.