Il sindaco Barbieri: “a repentaglio alcuni importanti servizi ai cittadini”

“Sono profondamente rammaricata per il coinvolgimento di una cinquantina di dipendenti comunali in un’inchiesta legata a presunti comportamenti illeciti durante l’orario di lavoro. Ciò non significa però che l’Amministrazione comunale, che soltanto da ieri ho l’onore di guidare, si tiri indietro per quanto concerne i compiti da svolgere e i servizi ai cittadini, ma questa pesante tegola arrivata proprio nel giorno del mio insediamento mette a repentaglio alcuni importanti servizi al cittadino, come ad esempio il Servizio manutenzione e strade. In pochi giorni è accaduto l’impensabile”.

Così si esprime Patrizia Barbieri, dal pomeriggio di ieri, mercoledì 28 giugno ufficialmente primo cittadino di Piacenza, che prosegue: “Chi ha sbagliato deve pagare e per questo attendiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso. Definirmi dispiaciuta è poco, perché è bene sottolineare che i dipendenti comunali dovrebbero per primi avere la consapevolezza del proprio ruolo e del rispetto nei confronti della collettività. Al tempo stesso, so che ci sono tanti dipendenti che svolgono il loro lavoro con professionalità, serietà e dedizione che si sentono feriti e traditi dai loro colleghi, soprattutto dopo avere visto le immagini e il comportamento degli indagati. Ed è proprio su questi dipendenti che l’Amministrazione comunale conta per ripartire e garantire efficienza e trasparenza, anche se quel che si è verificato è gravissimo, soprattutto per un’Amministrazione che muove i primi passi”.

“Io per prima – conclude il neo sindaco – intendo dare l’esempio, mettendomi a disposizione della cittadinanza il più possibile. Così dovrà fare anche la maggior parte del personale, che non è mai stato coinvolto in casi di degrado e di corruzione. Sin d’ora posso dire che saranno comunque intensificati i controlli su tutti i dipendenti e, qualora si rendesse necessario, verrebbero adottati dall’Amministrazione comunale i provvedimenti disciplinari previsti dalla legge, senza guardare in faccia a nessuno. E’ anche vero che siamo all’inizio di un percorso e c’è tutto il tempo per tirar fuori il meglio da chi ha voglia di lavorare. I fannulloni devono andare a casa e non dobbiamo permettere che le mele marce intacchino quelle buone. Quel che è accaduto ha messo in cattiva luce non solo la categoria dei pubblici dipendenti, ma ha anche danneggiato l’immagine della città e ciò è gravissimo”.

 

 

 




Secondo il sindacato Sulpl i dirigenti avrebbero dovuto controllare i dipendenti

Fra le varie prese di posizione sull’inchiesta che ha portato a scoprire i 50 furbetti del cartellino nel comune di Piacenza c’è da registrare quello di Miriam Palumbo, Coordinatore Area Territoriale Vasta
di Piacenza e Parma del Diccap – Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia locale).

“La vicenda di ieri – dice il sindacato – ha lasciato sgomenti tutti e dal punto di vista umano non è stato piacevole per noi della Polizia Locale dover procedere verso i dipendenti comunali, ma è di nostra competenza e dunque abbiamo ottemperato.
“E’ scontato che chi ha sbagliato dovrà pagare. Oggi – continua Miriam Palumbo – con la carenza di lavoro che c’è, con l’alto tasso di disoccupazione, chi ha la fortuna di avere un lavoro deve tenerselo ben stretto, nel rispetto dei tanti cittadini disoccupati ed anche dei Colleghi/Lavoratori veri.

Tuttavia, leggendo i comunicati di altri sindacati, abbiamo notato che nessuno ha toccato un punto forse dolente, quello dei Dirigenti: costoro hanno tra i loro compiti anche l’importante funzione di controllo sull’operato dei loro sottoposti. E su tutti, anche il Segretario Generale, oltre che Responsabile anticorruzione e trasparenza, era all’oscuro di tutto ciò che accadeva nella cosiddetta “casa di vetro”.

E’ sicuramente un’anomalia che è costata cara a tutti, in termini di immagine e di inevitabili ricadute che ci saranno anche sui servizi al cittadino. Il nostro Sindacato ha sempre chiesto maggiori controlli su malattie, certificazioni mediche; abbiamo provato più volte a fare accesso agli atti sulla distribuzione degli straordinari, chiedendo i nominativi e il monte ore, sulle votazioni, eppure, nella “casa di vetro”, spesso calava la “privacy”, concetto forse interpretato in senso eccessivamente restrittivo. Evidentemente, per combattere la corruzione dilagante, per scongiurare comportamenti illeciti e riprovevoli non basta diramare circolari a mezzo mail o fare un corso sulla legalità. Occorre controllo a 360°: chi lavora onestamente, non avrà mai nulla da temere.

Confidiamo ora nella nuova Amministrazione, che certamente avrà non pochi problemi cui far fronte, aggravati dall’accaduto, ma che potrà far tesoro degli errori di quella uscente”.




Tutto pronto per il secondo venerdì piacentino

Dopo il debutto da tutto esaurito della settimana scorsa, arriva il secondo appuntamento dei Venerdì Piacentini e sarà tutto all’insegna della pirateria. Su palco di piazza Cavalli suonerà l’inconfondibile ritmo piratesco dei Black Bones: un’autentica icona underground oltre che la band dei pirati del rock più amata d’Italia.

E sarà una serata davvero all’insegna della musica, quella di domani, con proposte e sonorità in grado di soddisfare ogni gusto e ogni età.

Ad animare infatti il “ristorante sotto le stelle” di Eataly in piazza Sant’Antonino, sarà la Milestone Jazz Night, nel corso della quale i fantastici artisti della Milestone School of Music offriranno una dimostrazione pratica e tangibile di cosa sia il canto Jazz, attraverso un repertorio musicale intenso e suggestivo.

Brani italiani e internazionali, grandi classici della canzone Pop, invece in piazza Duomo dove i migliori talenti dell’Accademia musicale ArteMusica si esibiranno per una serata davvero magica e adatta a tutti.

Si celebrerà invece la magica e chiassosa allegria degli anni ’80 in piazza Borgo che ospiterà una festa a tema con tutto il colore, l’energia e la spregiudicatezza del decennio più discusso dei nostri tempi.

Una festa contagiosa che dalle piazze invaderà come sempre anche tutte le vie del centro urbano, con spettacoli, performance e musica ad ogni angolo.

Un’occasione per divertirsi e per stare in famiglia, grazie anche ai Piccoli Venerdì, con gonfiabili e aree gioco per bambini in piazza Duomo e in piazza Cittadella. Ma anche per gustare in compagnia le tantissime e pregiate offerte gastronomiche che sempre più caratterizzano la kermesse.




Leroy Merlin: attrezzi in prestito alle famiglie bisognose

Materiali e strumenti messi a disposizione di persone o famiglie in difficoltà. E’ questo lo scopo dei sette Empori Fai da Noi aperti da Leroy Merlin in varie città d’Italia, fra cui Piacenza. Le persone possono utilizzare gratuitamente – come presso una biblioteca – gli utensili necessari per effettuare lavori di manutenzione di base, piccole ristrutturazioni o lavori di decorazione. L’Emporio può fornire, a chi ne fa richiesta, prodotti consumabili come vernice, stucco e lampadine.

Il progetto sta già producendo importanti risultati, supportando famiglie in difficoltà in diverse parti d’Italia, grazie anche a partner consolidati a livello locale, che hanno collaborato con Leroy Merlin per identificare le sedi degli Empori e dialogare con le comunità.

Ad oggi, gli utenti richiedono prestiti principalmente per piccoli lavori di ristrutturazione e decorazione, realizzati tramite l’utilizzo di vernici, pennelli e altri materiali di utilizzo complementare, quali scale, trabattelli e vari strumenti elettrici. La durata media dei prestiti varia da alcuni giorni a qualche settimana e al termine del periodo in tutti i casi i materiali sono stati restituiti.




Seta: quarto bilancio con segno positivo

Per il quarto anno consecutivo Seta chiude un bilancio d’esercizio con il segno positivo, consolidando ulteriormente il percorso di rafforzamento economico e patrimoniale che ha caratterizzato i primi cinque anni di attività. L’assemblea dei soci ha infatti approvato all’unanimità la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione, che per l’esercizio chiuso al 31-12-2016 vede un utile operativo di 385.707 euro, destinato integralmente a riserva. Nel 2016 i passeggeri trasportati complessivamente nelle tre province servite (Modena, Reggio Emilia, Piacenza) sono stati 57,8 milioni, in aumento del 4,5% rispetto al 2015; gli abbonati annuali e mensili sono stati 236.033 (+ 7%). In lieve aumento anche i proventi dalla vendita di biglietti ed abbonamenti, attestati a 28,4 milioni di euro (+0,5%) ed il servizio prodotto, pari a 29,8 milioni di km (+0,27%). Gli investimenti avviati nel corso del 2016 (che avranno impatto anche sull’esercizio 2017) ammontano complessivamente a 18,5 milioni di euro –  di cui 16 milioni in autofinanziamento –  impiegati per l’acquisto di 157 autobus e per completare l’installazione entro il 2017 di sistemi di videosorveglianza su tutta la flotta dei servizi urbani.

“Il risultato economico ed operativo positivo ottenuto anche nel 2016 consente all’azienda di compiere un ulteriore passo verso il pieno riequilibrio economico finanziario, condizione imprescindibile per affrontare nelle condizioni più favorevoli possibili le impegnative sfide future, in primo luogo le gare di bacino per l’affidamento del servizio” ha affermato Vanni Bulgarelli, Presidente di Seta, presentando ai soci riuniti in assemblea il rendiconto 2016. “L’utile conseguito è nettamente più ridotto di quello ottenuto lo scorso anno, condizionato da poste straordinarie irripetibili – ha proseguito Bulgarelli – ma l’andamento positivo della gestione caratteristica indica una gestione ormai stabilmente virtuosa, capace di generare risorse e di coprire le quote di investimenti effettuati”. A questo insieme positivo di elementi si accompagna infatti il perdurare di incertezze strutturali nelle risorse disponibili per l’esercizio (i contratti di servizio nei tre bacini serviti sono prorogati solo su base annuale) e per gli investimenti. La Regione Emilia-Romagna continua a fare fronte alle minori disponibilità statali, ma restano limiti significativi nel quadro nazionale e squilibri nella ripartizione dei finanziamenti tra i diversi bacini regionali. “Nel quinquennio 2012-2016 il risultato cumulato è positivo per 2,7 milioni di euro” ha sottolineato il Presidente di Seta. “Ad esclusione del primo esercizio i bilanci sono sempre stati chiusi in territorio positivo, ed oggi Seta rappresenta una risorsa ed un’opportunità per i cittadini, sul piano della qualità dell’offerta, della solidità patrimoniale e dell’affidabilità del servizio. L’azienda oggi è in grado di rispondere al meglio all’incremento della domanda a fronte di una disponibilità di risorse sempre più incerta”.




I furbetti del cartellino rischiano il licenziamento. Auto del Comune usata per andare a prostitute

“Alta Infedeltà” così è stata battezzata l’operazione della Procura di Piacenza condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con la Polizia Municipale.

Questa mattina conferenza stampa ufficiale in presenza del Procuratore Capo  Salvatore Cappelleri e del sostituto Antonio Colonna, titolare dell’inchiesta partita lo scorso anno da alcune segnalazioni di cittadini.

Per vari mesi i dipendenti del Comune sono stati seguiti, fotografati e ripresi da telecamere nascoste. Ne è emerso un quadro desolante con dipendenti che timbravano cartellini al posto di colleghi, altri che negli orari di lavoro si recavano a far compere sul mercato. Altri ancora usavano furgoni del Comune per trasporti privati o per andare a fare la spesa. Ma c’è chi si recava al ristorante, con una amica, in orari di lavoro o in palestra.

Il caso più eclatante ed incredibile emerso è però quello di un dipendente 60enne che usava i mezzi del comune per andare a prostitute. Ed è proprio lui l’uomo arrestato ed ora ai domiciliari.

I dipendenti, come ha sottolineato il  Procuratore della Repubblica Salvatore Cappelleri rischiano ora il posto di lavoro.

Lo stesso Cappelleri, a margine della conferenza ha risposto ad alcune domande dei giornalisti:

“Una delle considerazioni che abbiamo fatto nel corso delle indagini- ha detto Cappelleri –  è proprio questa: ci sembrava strano ci fosse qui un fenomeno di queste dimensioni. Cinquanta dipendenti sono tanti in rapporto al numero complessivo che è di circa seicento. Le indagini che c’erano state in varie parti di Italia evidentemente non hanno avuto una efficacia preventiva e non hanno indotto nessuno alla prudenza. L’applicazione delle sanzioni relative al rapporto di lavoro – ha sottolineato il Procuratore – è una considerazione che si sarebbe dovuta fare da parte di chi aveva in animo di commettere questi fatti. Il rischio è quello di perdere il posto di lavoro.

Si tratta di condotte reiterate. Ci sono persone che abitualmente lo facevano, persone che se lo scambiavano l’un l’altro il favore. Una situazione di illegalità purtroppo diffusa nell’ambiente. Questo purtroppo devo dirlo ed è per questo che il Gip parla di caparbietà.

Tutti i comportamenti sono gravi. Il comportamento del dipendente (che usava l’auto per andare a prostitute ndr) era più grave. Noi avevamo chiesto la custodia in carcere. E’ stato l’unico che comunque ha avuto una misura custodiale perché sono stati applicati dal Gip gli arresti domiciliari”.  

 




Passaggio di consegne fra Dosi e Barbieri

La Commissione competente ha concluso oggi, mercoledì 28 giugno, le operazioni di verifica inerenti ai risultati del turno elettorale di ballottaggio. Il verbale è stato consegnato, intorno alle 17, a Palazzo Mercanti, al primo cittadino uscente Paolo Dosi e al neo sindaco Patrizia Barbieri, che ha quindi formalmente assunto la carica. Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza del segretario generale Vincenzo Filippini.

Ufficializzata, di conseguenza, anche la composizione del Consiglio comunale. Otto i consiglieri spettanti alla Lega Nord: Massimo Polledri, Luca Zandonella, Stefano Cavalli, Carlo Segalini, Paolo Mancioppi, Davide Garilli, Marco Montanari e Marvin Di Corcia. Cinque i seggi di Forza Italia: Filiberto Putzu, Mauro Saccardi, Michele Giardino, Ivan Chiappa, Sergio Pecorara. Altrettanti per Fratelli d’Italia: Tommaso Foti, Erika Opizzi, Gian Carlo Migli, Giuseppe Caruso, Gianluca Micconi. Due i consiglieri che rappresenteranno la lista Prima Piacenza: Gian Paolo Ultori e Antonio Levoni.

Per quanto riguarda i seggi di minoranza, uno spetterà al candidato sindaco Paolo Rizzi, mentre quattro – Stefano Cugini, Giulia Piroli, Christian Fiazza e Giorgia Buscarini – saranno i consiglieri comunali del Partito Democratico e uno, Roberto Colla, per la lista Piacenza Più. Un seggio andrà al candidato sindaco Massimo Trespidi, affiancato da due rappresentanti della lista civica Trespidi Sindaco: Gloria Zanardi e Mauro Monti. Un seggio, quello del candidato sindaco Luigi Rabuffi, spetta alla lista Piacenza in Comune e due, infine, al Movimento 5 Stelle: il candidato sindaco Andrea Pugni e Sergio Dagnino.

Il verbale integrale, attualmente depositato presso la Segreteria generale del Municipio, sarà pubblicato a partire da domani all’Albo Pretorio del Comune.

 




Cisl: “se i fatti sono veri occorre la massima severità”

Sulla vicenda dei 50 dipendenti comunali di Piacenza accusati di essere “furbetti del cartellino” interviene la segreteria della Cisl con un comunicato che publichiamo qui di seguito:

“Abbiamo appreso dagli organi di stampa di azioni giudiziarie nei confronti di decine di dipendenti del comune di Piacenza per false attestazioni di presenza sul luogo di lavoro.

Queste notizie ci preoccupano per la loro gravità. I fatti, se riscontrati, devono essere puniti con la giusta severità. Questi comportamenti costituiscono un danno nei confronti di tutti quei dipendenti pubblici che quotidianamente garantiscono servizi fondamentali per la nostra comunità. L’impegno quotidiano di tanti seri lavoratori pubblici non merita di essere infangato da vicende che ricadono nella responsabilità esclusiva di chi le ha messe in atto, ma che contribuiscono a mettere in cattiva luce tutto il lavoro pubblico.

La Cisl e la Funzione Pubblica Cisl esprimono fiducia nel lavoro della Procura della Repubblica, necessario per mettere a fuoco le effettive e precise accuse”.

Marina Molinari, Segretario generale aggiunto Cisl Parma Piacenza

Elisabetta Oppici, Segretario generale Funzione Pubblica Parma Piacenza




I furbetti del cartellino guastano l’uscita di scena di Dosi

Mancava una manciata di ore al passaggio ufficiale delle consegne. Il mite Paolo Dosi, dopo cinque anni trascorsi in un ruolo che forse non era mai stato suo fino in fondo, era pronto per cedere le chiavi del Municipio a Patrizia Barbieri, con la quale, signorilmente, si era complimentato all’indomani della schiacciante vittoria.   

Invece no. Il suo mandato si è concluso nel peggiore dei modi, con un clamoroso blitz della Guardia di Finanza, che insieme alla Polizia Municipale, si è presentata questa mattina a Palazzo Mercanti per eseguire perquisizioni ed accompagnare in questura numerosi dipendenti.  Cinquanta, in totale, le persone, indagate fra cui una finta agli arresti domiciliari (nei giorni scorsi), trentanove sottoposte a misure cautelari (obbligo di firma) e dieci a piede libero. Una indagine coordinata dal pm Antonio Colonna che avrebbe documentato, anche attraverso telecamere e pedinamenti, come numerosi dipendenti del Comune di Piacenza anziché lavorare preferivano dedicarsi allo shopping o alla palestra.   

L’uscente sindaco Paolo Dosi è indiscutibilmente persona integerrima ma come un bravo padre di famiglia che non sorveglia i figli minorenni, qualche “culpa in vigilando” ce l’ha e ce l’ha avuta. Passi, se proprio deve passare, non essersi accorto di quanto avveniva all’interno del Nido Farnesiana. Passi il non essersi accorto di come veniva mal gestita la vicenda del cinghiale Agostino tanto per citare due casi recenti.

Ché né lui, né i suoi assessori, né i suoi dirigenti avessero notato come  50 dipendenti della loro amministrazione fossero “furbetti del cartellino” è un fatto irrilevante sotto il profilo dell’inchiesta ma politicamente suona come un triste e pesante “De Profundis” per la sua giunta.




Inchiesta sui dipendenti comunali, il commento del sindaco uscente Paolo Dosi

“Questa è una vicenda che sicuramente danneggia l’immagine della città e il Comune, che già opera tra mille difficoltà, che avvilisce e fa sentire tutti quanti traditi”: così il sindaco uscente Paolo Dosi, ancora in carica prima del passaggio ufficiale di consegne con Patrizia Barbieri, commenta l’inchiesta in corso.

“Fatto salvo che tutte le accuse dovranno essere provate e fatta quindi salva la presunzione di innocenza per ciascuno – prosegue Dosi – non posso che biasimare il comportamento di quei dipendenti che fossero venuti meno ai princìpi di etica e moralità pubblica per favorire situazioni personali. Quel che è successo viola non solo i regolamenti dell’Ente, ma è offensivo nei confronti di tanti cittadini che non hanno un posto di lavoro o vivono una precaria situazione occupazionale”.

“Auspico, nel rispetto dei tempi della Giustizia – aggiunge Dosi – che la prossima Amministrazione possa costituirsi parte civile negli eventuali processi che dovessero vedere coinvolti gli attuali indagati per il risarcimento quantomeno del danno d’immagine arrecato all’Ente. Auspico altresì che Magistratura e Forze dell’Ordine, che ringrazio e alle quali abbiamo sempre offerto la massima collaborazione, possano chiudere nel più breve tempo possibile le indagini per arrivare a individuare con certezza i responsabili effettivi, perché il coinvolgimento di tanti dipendenti, indagati per reati gravi, può provocare il rischio di una vera e propria paralisi della macchina comunale. Confido che l’organizzazione amministrativa di settori importanti e delicati dell’Ente non debba soffrire ulteriori danni e i cittadini dover sopportare eventuali disservizi”.

Conclude il sindaco uscente: “La collaborazione che la Polizia Municipale e gli uffici interni hanno prestato all’indagine, in ossequio all’indirizzo politico sempre perseguito di tutela della legalità come bene pubblico, deve essere intesa anche come azione volta a salvaguardare coloro che ogni giorno lavorano con dedizione e scrupolo all’interno dell’Ente, sui quali non devono gravare le responsabilità di altri dipendenti non corretti”.