Importante sentenza a favore della Banca di Piacenza

Inefficace un vincolo di destinazione costituito in danno della Banca di Piacenza

Dopo l’annullamento di un trust costituito in danno della nostra Banca, la stessa ha ottenuto anche la dichiarazione di inefficacia di un vincolo di destinazione pure costituito in nostro danno.

L’atto di costituzione di un vincolo di destinazione ex art. 2645 ter del Codice civile, pur non determinando la fuoriuscita dei beni dal patrimonio del disponente, comporta un effetto di segregazione patrimoniale che imprime ai beni stessi una destinazione idonea a sottrarli dalla generica garanzia dei creditori in quanto, per effetto della costituzione del vincolo, i beni stessi possono costituire oggetto di esecuzione solo per i debiti contratti per la realizzazione del fine di destinazione. E’ il principio affermato dalla Corte di appello di Bologna (Pres. rel. dott. Roberto Aponte) con sentenza del 10 agosto scorso, in accoglimento delle ragioni prospettate dalla difesa della Banca di Piacenza (avv. Franco Spezia). Negli stessi termini si era espresso il Tribunale di Piacenza (sent. n. 365/’14 – rel. dott. Schiaffino), che aveva dichiarato – ex art. 2901 cod. civ. – inefficace nei confronti della Banca un vincolo di destinazione costituito con atto di un notaio piacentino.

“La situazione che si determina a seguito della costituzione del vincolo ex art. 2645 ter cod. civ. – ha spiegato la Corte d’appello – è analoga a quella derivante dalla costituzione di un fondo patrimoniale, la cui assoggettabilità a revocatoria per la rimozione della limitazione alle azioni esecutive è affermata da consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità”. “Parimenti analoga – ha detto sempre la Corte d’appello – è la lesione per le ragioni dei creditori derivante dall’atto di conferimento di un bene in un trust, che pure secondo concorde giurisprudenza di merito è assoggettabile a revocatoria perché comporta lesione della garanzia patrimoniale dei creditori”.

La sussistenza di un pregiudizio per le ragioni del creditore – ha detto ancora la Corte di Bologna – non può essere esclusa “in considerazione del fatto che la cessazione del vincolo in parola è prevista in caso di morte anche della sola disponente, essendo sufficiente considerare, in proposito, che con l’atto impugnato dalla Banca i beni vengono di fatto sottratti alla garanzia del creditore (che al momento della concessione del credito poteva contare sulla garanzia costituita dagli immobili della debitrice) per una durata indeterminata (ed indeterminabile)”.

In conseguenza di quanto sopra, la Corte d’appello ha confermato la dichiarazione di inefficacia del vincolo nei confronti della Banca di Piacenza, condannando la parte debitrice anche alle spese del grado (12 mila euro oltre rimborso spese, Iva e Cassa assistenza avvocati) ed oltre altresì il pagamento dell’ulteriore importo del contributo unificato, pari a quello dovuto per l’appello.

La sentenza riveste una particolare importanza perché si tratta della prima – che risulti – emessa nello specifico caso di un vincolo di destinazione costituito ex art. 2645 ter e cioè del vincolo di beni per la destinazione degli stessi al soddisfacimento di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni o ad altri enti o persone fisiche.

Gianmarco Maiavacca




Arriva la carta topografica dell’appennino piacentino

Sarà presentata sabato, alla stampa, presso i locali del Club Alpino Italiano la nuova carta topografica scala 1:25000 dell’appennino Piacentino (Valli Trebbia e Nure). Si tratta di un nuovo prodotto editoriale frutto della collaborazione tra l’editore Infocartografica, la tipografia Ediprima e il CAI (Club Alpino Italiano) che, oltre alla cura della maggior parte della rete sentieristica provinciale, si occupa anche del rilievo cartografico e delle ricerche per la predisposizione del supporto documentale.

Grazie a questo lavoro di ricerca sono stati aggiornati sia il tracciato dei sentieri che le indicazioni delle risorse turistiche legate alla montagna direttamente nella carta. Inoltre è allegato un libretto con traduzione in francese ed inglese contenente le località dove trovare arrampicata, boulder, alpinismo, cascate di ghiaccio, torrentismo, ferrate e rifugi oltre ad una selezione dei beni architettonici tutelati dal Ministero dei Beni Culturali in Emilia Romagna.

È la prima pubblicazione di questo tipo con una scala adatta alla frequentazione della montagna e pertanto molto attesa da escursionisti e turisti Seguiranno a cadenza annuale le due aree contigue a est (Arda) e Ovest (Tidone).




Costituito il comitato promotore per Piacenza Capitale della cultura 2020

Inizia ufficialmente la corsa di Piacenza per tentare di diventare Capitale Italiana della Cultura 2020. E’ stato infatti siglato stamani, in Municipio, il Protocollo d’intesa tra Amministrazione comunale, Curia vescovile di Piacenza – Bobbio, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Camera di Commercio, per la candidatura della città. A sottoscrivere l’accordo, approvato dalla Giunta nei giorni scorsi, e in vigore sino al completamento delle procedure previste dal bando ministeriale, il sindaco Patrizia Barbieri, il vescovo monsignor Gianni Ambrosio, il presidente della Fondazione, Massimo Toscani e, per l’ente camerale, il consigliere Raffaele Chiappa in rappresentanza del presidente Parietti.

La firma odierna segna quindi la costituzione ufficiale del Comitato promotore, dando formalmente avvio all’iter di affidamento dell’incarico per la redazione del dossier di presentazione del territorio e sancendo l’impegno congiunto delle istituzioni nel predisporre la documentazione necessaria, nel curarne la promozione e nel coinvolgere tutte le realtà locali interessate.

Il dossier dovrà essere consegnato entro il 15 settembre, ma già nei prossimi giorni si terrà l’incontro tra istituzioni e associazioni per la designazione di un Comitato organizzatore, nonché per mettere a punto e focalizzare i tanti progetti che il territorio può esprimere. “Siamo chiamati a uno sforzo corale – hanno rimarcato stamani i presenti – nel quale la città per prima deve credere. In queste settimane si è lavorato molto per la raccolta dei materiali da inserire nel dossier, che sarà sottoposto al vaglio di un’apposita commissione da cui scaturirà, successivamente, la short-list delle dieci città finaliste. A quel punto si aprirà la seconda fase, relativa all’approfondimento delle proposte, degli aspetti organizzativi, del calendario di eventi e del quadro economico. E’ una sfida che affronteremo insieme, istituzioni e associazioni, con il massimo impegno”.

“Questo Protocollo – sottolinea il sindaco Patrizia Barbieri – è il frutto di un lavoro di squadra per il quale ringrazio tutti i soggetti coinvolti, in particolare monsignor Ambrosio, che per primo ha avuto, in questa fase così delicata, un ruolo strategico nel valutare l’importanza di un’unità di intenti per la qualità del progetto”.

Sul tema è intervenuto anche l’assessore alla Cultura, Massimo Polledri, il quale ha ribadito come in questa fase stiano pervenendo numerose proposte: “Penso ad esempio – ha affermato – al contributo e all’impegno della Banca di Piacenza, i cui progetti culturali non solo sono importanti per il contenuto, ma poggiano su una solida copertura finanziaria che ne garantisce la realizzabilità”. Infine Polledri ha aggiunto che il Protocollo ha già suscitato l’interesse di altre realtà, quali Genova e Alessandria.




Il saluto del colonnello Pietranera alla stampa piacentina

L’incontro con il prefetto di questa mattina è stato uno degli ultimi impegni ufficiali per il tenente colonnello Luca Pietranera, comandante del reparto operativo di Piacenza che si è congedato anche dalla stampa con alcune righe di ringraziamento (nella foto primo a sinistra).

“Dopo 4 anni di permanenza a Piacenza, il prossimo lunedì raggiungerò il NATO RAPID DEPLOYABLE CORPS – ITALY in Solbiate  Olona (VA) dove svolgerò le funzioni di Capo Sezione Investigazioni della Polizia Militare. L’essere stato al servizio del Cittadino di questa bella realtà piacentina  ricca di storia, d’arte e cultura ha rappresentato per me motivo di grande onore e d’impagabile gratificazione”.

“Una cosà è certa – continua il colonnello – in questa Terra, il confronto, il dialogo, la concertazione, la condivisione, sono state, sotto l’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica, formule vincenti che hanno permesso di raggiungere obiettivi anche di grande rilievo in uno dei settori  che maggiormente ci stanno a cuore, quello della sicurezza.

Vado via ricco di esperienze, umanità e di sentimenti e porto con me il ricordo di questo Territorio che merita di essere servito ed amato.  A voi (giornalisti ndr) vanno i  miei ringraziamenti più sinceri  per l’interesse che mostrate verso la nostra missione  e  per il vostro entusiasmo nel riferirne”.

Da parte di PiacenzaOnline un sincero in bocca al lupo al tenente colonnello Pietranera per il nuovo, delicato incarico. Intanto è già arrivato a Piacenza il suo successore, il Maggiore Marco Iannucci già  comandante della Compagnia Carabinieri di Bergamo.




La Regione premia la responsabilità sociale d’impresa

La Regione Emilia Romagna promuove anche quest’anno il Premio sulla Responsabilità sociale d’impresa. Una terza edizione che mira a stimolare e valorizzare il contributo delle imprese emiliano-romagnole e delle loro associazioni  per il raggiungimento dei 17 obiettivi  e dei 169 targets indicati dall’Assemblea delle Nazioni Unite, con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Le candidature verranno suddivise nelle seguenti categorie:

A- Startup

B- Imprese fino a 20 dipendenti

C- Imprese fino a 250 dipendenti

D- Imprese oltre 250 dipendenti

E- Cooperative sociali

F- Associazioni di imprese e di rappresentanza senza scopo di lucro.

Ogni soggetto potrà candidare un solo progetto che risulti già avviato alla data di emissione del bando, con riferimento ai seguenti temi:

– L’impresa per i giovani

– L’impresa per il welfare e l’inclusione

– L’impresa per l’ambiente

– L’impresa per il territorio e la comunità

Le candidature potranno essere inviate entro il 2 ottobre 2017, esclusivamente mediante posta elettronica certificata all’indirizzo industriapmi@postacert.regione.emilia-romagna.it

E’ possibile accedere direttamente al sito della Regione Emilia-Romagna e alla pagina del premio al seguente indirizzo: http://imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti/rsi/premio-er-rsi-2017-innovatori-responsabili

Per fornire maggiori informazioni alle aziende interessate lo Sportello Startup Piacenza sta organizzando, in collaborazione con la Camera di Commercio, un incontro di presentazione del Premio per mercoledì 13 settembre 2017 alle ore 17 a Piacenza presso la sede dell’Urban Hub in Via Giulio Alberoni, 2.

Saranno presenti i funzionari regionali che potranno fornire chiarimenti e risposte a dubbi e domande degli interessati.




A Fiorenzuola riparte la rassegna letteraria

Riparte la rassegna letteraria presso la sala del bar dell’ospedale di Fiorenzuola (Pc) a cura del gruppo di lettura della Biblioteca Comunale “Mario Casella”.

Tutte le settimane si terranno incontri con gli autori, letture di libri e numerosi corsi, dal giornalismo alla botanica.

Centrale zero un libro di Paolo Pissavini  Sabato 9 settembre,  alle ore 17.30,  Paolo Pissavini presenterà la sua opera “Centrale zero”, Angolazioni editore, un libro che narra aneddoti vissuti della vita di caserma visti con sguardo professionale e sguardo umano. A partire da questo incontro a tutti i partecipanti verrà offerto un libro in omaggio da scegliere liberamente tra quelli messi a disposizione dal Gruppo di Lettura.

Paolo Pissavini racconta, con il suo inconfondibile umorismo intriso di nostalgia, la realtà quotidiana di un giovane carabiniere negli anni ottanta a Torino.

Come con Dostoevskij nell’Idiota, nel quale, dopo poche righe, siamo sul treno per Pietroburgo, così con Pissavini in Centrale Zero, ci troviamo ad affrontare turni e servizi, coinvolti nella semplice umanità di tutti i giorni, di coloro che dedicano la loro vita al rispetto della legalità e alla tutela dei cittadini.

Il libro, divertente e sincero, si legge d’un fiato e, come tutti i racconti che uniscono alla leggerezza della forma un contenuto profondo, accende il desiderio di continuare a leggere, di incontrare ancora i personaggi, meravigliosamente tratteggiati con ironia, ormai divenuti comuni amici.

“Ho lavorato per anni con Paolo Pissavini e l’ho ritrovato nel suo libro, permeato di suggestione autobiografica: la stessa curiosità, compassione, meraviglia per il mondo, la stessa anima. Attendo il seguito. Milano, 12 marzo 2017 – Daniela Borgonovo – Magistrato”

Ecco un breve brano tratto dal capitolo TRE GIORNI A NATALE:

Uscii dal supermercato col carrello carico dei regali che avrei portato a casa, a Crema; mancavano pochi giorni a Natale ed avevo ancora tre turni da svolgere al Nucleo Operativo.

Quando riportai il carrello vuoto notai un anziano, claudicante, munito di treppiede, praticamente incastrato nel corridoio dei carrelli: “Signore, la posso aiutare?”.

Il nonnetto, cappello, occhiali e decoroso soprabito imbottito, mi scrutò in un secondo, con l’esperienza di una vita: “Grazie giovanotto! Mi aiuta ad arrivare alla mia macchina? E’ da quella parte!”.

Gli porsi il braccio e ci incamminammo: “Scusi, ma non si fida un po’ troppo di uno sconosciuto? Se fossi un delinquente e la volessi rapinare? Non c’è un cane qui intorno!”.

“Giovanotto! Anche Al Capone piangerebbe se vedesse il mio portafogli! Comunque se vuole rapinarmi venderei cara la pelle e le darei il bastone sulla testa!”.

Risi di gusto della naturale verve dell’anziano, che pure si trascinava con fatica; sebbene ostentasse disinvoltura, era evidente che soffriva ad ogni passo .




Lascia Piacenza il colonnello Pietranera, ricevuto in Municipio dal sindaco

C’era un filo di tristezza nelle parole del comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Piacenza, colonnello Luca Pietranera, ricevuto oggi dal sindaco Patrizia Barbieri: “Lascio una città in cui mi sono trovato bene – ha detto durante il colloquio molto cordiale con il primo cittadino – e in cui si avverte la forte presenza militare nel corso dei secoli, una realtà che mi ha accolto molto favorevolmente e che apprezzo molto”. Come noto, Pietranera lascia Piacenza per ricoprire l’incarico di Capo sezione al quartier generale Nato di Solbiate Olona, in provincia di Varese; lo sostituirà il maggiore Marco Iannucci: “Ringrazio il colonnello Pietranera – ha detto Patrizia Barbieri – per il lavoro svolto per la nostra comunità per il nostro territorio dimostrando tanta disponibilità e sincera umanità”.




Zanardi: “sul vallo farnesiano presenterò un esposto in Procura”

Continuano i botta e risposta fra la giunta comunale e la consigliera Zanardi. Questa volta motivo di discussione il Vallo Farnesiano. La Zanardi  aveva evidenziato come il vallo fosse mal tenuto. Oggi l’assessore Mancioppi ha risposto con una nota sostenendo che il vallo è privato e quindi anche la conseguente manutenzione. Ed ecco arrivare, pun tuale, la controreplica della combattiva consigliera.

“A differenza di quanto sostenuto dall’Assessore, non tutto il Vallo è privato: da Porta Borghetto fino a Piazzale Milano ci sono 5 mappali con proprietari diversi; verso Barriera Torino, fino a Via Campagna, la proprietà e gestione è del Comune di Piacenza. Così, per correttezza nell’informazione”.

“Comunque – continua la Zanardi – con il precedente comunicato ho segnalato criticità serie e pericoli di cui evidentemente l’assessore all’ambiente non ritiene di doversi fare carico. Ho rilevato la pericolosità della presenza di un manufatto in cemento (foto), profondo vari metri, adiacente alla strada pubblica. Ho rilevato la presenza di una discarica di laterizi nel Vallo.Non ho presentato un’interrogazione in Comune, ma ho inviato la segnalazione alla Polizia Municipale e alla Polizia Stradale”.

“Visto che – sostiene la consigliera comunale – invece di provvedere, si pensa a battibeccare e dire le cose a metà, ora presenterò un esposto in Procura affinché si prendano provvedimenti per evitare situazioni di pericolo, nonché alla Soprintendenza dei Beni Culturali”.
“Se il Comune – conclude Gloria Zanardi – ritiene che non sia affare suo ne prendo atto, tuttavia invito l’amministrazione ad una maggiore consapevolezza. Il vallo è accessibile dalla strada e dovrebbe interessare all’amministrazione intervenire per tutelare la sicurezza dell’utenza che percorre il tratto e i cittadini”.




Mancioppi: “il comune non è responsabile per la cura del Vallo Farnesiano”

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato un intervento di Gloria Zanardi, consigliere comunale, riguardante la la cattiva condizione in cui si trova il vallo farnesiano, nei pressi di Porta Borghetto.  Oggi è arrivata la replica dell’assessore Paolo Mancioppi:

“I problemi di sicurezza, igiene e decoro in quest’area sono sotto gli occhi di tutti, ma sarebbe più opportuno che la consigliera Zanardi, prima di lanciare i propri strali sulle presunte inadempienze dell’Amministrazione comunale, si informasse con maggiore attenzione e con rigore. Avrebbe così scoperto che il tratto del Vallo in oggetto è di proprietà privata, per cui la gestione, la manutenzione e la cura non sono di competenza del Comune, ma spettano a chi ha la titolarità dell’area. Va bene cogliere le legittime segnalazioni dei cittadini, tuttavia – conclude Mancioppi – sarebbe doveroso attenersi alla correttezza dell’informazione”

 




I sentieri storici del Tidone al centro di un convegno

Si è parlato dei “sentieri del Tidone” (situazione attuale e prospettive future) durante il convegno tenutosi al Mulino del Lentino in comune di Nibbiano. L’evento, organizzato dalla Proloco di Caminata e dalla Casa della Rosa, ha visto anche l’applaudita esibizione del gruppo Enerbia che – guidato da Maddalena Scagnelli – ha inframezzato gli interventi dei vari relatori.

I lavori sono stati aperti da Pietro Luigi Bonoldi (Casa della Rosa), che ha spiegato la funzione che i cammini oggi svolgono anche dal punto di vista della promozione dei territori. Alessandro Genesi ha quindi illustrato il sentiero del Tidone che costeggia il torrente, percorribile sia a piedi sia a cavallo. Patrizia Raggio ha invece “condotto” i presenti sulla Via degli Abati, con riferimenti storici di grande respiro sia per quanto riguarda il percorso Bobbio-Pontremoli sia per quello Pavia-Bobbio.

E’ poi stata la volta di Eduardo Grottanelli (Mirabilia network) che ha intrattenuto i numerosi presenti su importanti aspetti della valorizzazione di sentieri e cammini, sottolineando l’apporto che può derivare all’iniziativa dagli appoggi istituzionali.

Tra l’altro, il convegno ha registrato l’apprezzata presenza del sindaco uscente di Pecorara Franco Albertini, promotore – insieme ai colleghi di Nibbiano e Caminata, Giovanni Cavallini e Carmine De Falco – del referendum che ha portato alla nascita del primo ed unico comune riunificato della nostra provincia, che assumerà il nome – con la prossima primavera – di Comune dell’Alta Valtidone.

Le conclusioni della serata sono state affidate al Presidente esecutivo della Banca di Piacenza,  Corrado Sforza Fogliani, che – dopo aver ringraziato per l’invito ed essersi complimentato, in particolare con Pietro Bonoldi, per la riuscita organizzazione dell’iniziativa – ha sottolineato come  la stessa trovi la sua ragion d’essere nella centralità della Valtidone e, a sua volta, nella centralità della terra piacentina, crocevia – già in epoca romana – di importanti vie consolari e non (Emilia, Postumia, Flavia e Francigena). Il Presidente Sforza ha poi segnalato che, quanto al percorso Pavia-Bobbio, occorre definire, con l’appoggio delle comunità locali, una via (che potrebbe essere la prima “via illustrata” italiana, collegandosi ad eventi storici particolari dei singoli centri raggiunti). Una via che si rifaccia al collegamento con Bobbio indicato da Paolo Diacono nella sua Historia longobardorum (di 40 miglia, ossia 64 km) o ai percorsi (uno per l’andata ed uno per il ritorno) dei monaci di Bobbio che raggiunsero in processione prima del 1000 Pavia per la traslazione della salma di San Colombano, invocato a testimone e a difesa dei loro possedimenti nei confronti del vescovo di Piacenza, nella vertenza avanti il re longobardo Ugo, che accettò poi le loro rivendicazioni.

Al termine i presenti si sono ripromessi di ritrovarsi al fine di varare concrete iniziative di valorizzazione dei sentieri.