“Modern Family 1.0”, il Teatro San Matteo racconta la famiglia oggi

Il Teatro San Matteo arricchisce la propria offerta per il finire del 2017 con lo spettacolo “Modern Family 1.0”, che andrà in scena il 15 novembre alle ore 21, con ingresso a 12 euro.

Una produzione Le Brugole

Drammaturgia di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro e Virginia Zini

con Annagaia Marchioro e Virginia Zini

Scene e costumi di Federica Pellati

Contributo fotografico di Mario Tedeschi

Light Design di Roberta Faiolo

in collaborazione con Trieste34 e PKD

“Racconta tante famiglie – spiegano gli organizzatori -, non sempre felici, ma il più delle volte si. Le due attrici sono partite dalle proprie famiglie di origine, una veneta e quindi pratica, autonoma e latifondista. L’altra milanese, frammentata, multitasking e all’avanguardia. Modern Family inizia come una serata in famiglia a guardare le diapositive di famiglia con tutta la famiglia presente, ritrovo quanto mai in disuso così come l’uso delle diapostive. E quasi senza accorgersene si entra nel vivo, in casa delle due protagoniste. Modern Family 1.0 è uno spettacolo comico che racconta la storia di una donna che ama le donne, ma che ama anche l’idea di avere un figlio con la propria compagna. Anzi, con lei non vuole un figlio ma proprio una famiglia, che significa anche nonni, zii, cani, gatti, mutui, viaggi, liti, tradimenti, amore e lotta, colloqui con i prof, vaccinazioni, biciclette e rotelle, lezioni di guida, notti insonni e vita quotidiana”.

Per prenotazioni scrivere a a.c.crisalidi@gmail.com oppure contattare i numeri 339 6634890/ 339 3429652 (dopo le 19)

Ogni famiglia ha un segreto, e il segreto è che non è come le altre famiglie”. Alan Bennet  

https://www.trieste34.com/

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“La prima guerra mondiale ad un secolo dal cruciale anno 1917”, convegno con l’ANPI

100 anni sono passati ma il ricordo fatica ad andarsene. L’ANPI Piacenza ricorda la Grande Guerra con una conferenza pubblica sabato 11 novembre dalle ore 9.30 nella Sala Consiliare della Provincia, in via Garibaldi 21. Relazioneranno il dott. Romano Repetti, della presidenza proviciale e ricercatore storico su “Dalle illusioni degli interventisti all’inferno delle trincee e alle società delle masse e dei regimi politici totalitari”, seguiranno gli interventi delle dott.sse Anna Riva e Patrizia Anselmi, dell’Archivio di Stato con “La valorizzazione dei fondi documentari relativi alla Grande Guerra. Metodi ed esempi” la prima e con “Diamo un nome ai piacentini – Il contributo di sangue e sofferenze della comunità piacentina” la seconda. A presiede l’incontro Stefano Pronti, presidente provinciale ANPI.

Mentre le caratteristiche della Seconda guerra mondiale, anche per merito delle frequenti iniziative organizzate dall’Anpi e da altri soggetti, sono abbastanza note ai cittadini, riguardo agli aspetti barbarici di quella guerra, alle responsabilità dei regimi politici che la generarono e agli effetti storici che produsse, per la Prima guerra mondiale restano generalmente sedimentate nella mente delle persone le reminiscenze scolastiche della sua rappresentazione quale evento molto sanguinoso ma infine portatore di una vittoria che ha permesso all’Italia di  completare il suo Risorgimento, la sua unità territoriale. Ma almeno in occasione di questo centenario è opportuno avere presente che anche la Prima è stata una guerra “totale” che ha prodotto fra gli italiani addirittura più vittime della Seconda – circa 650.000 morti rispetto ai 450.000, fra militari e civili, della Seconda – più soldati morti per deperimento nella prigionia in Austria, circa 100.000, rispetto ai 50.000 morti in Germania durante la Seconda, ed ha visto perfino l’utilizzo criminale dei gas asfissianti. E se è vero che in Europa i vecchi domini imperiali sono stati sostituiti nel 1919 da otto nuovi Stati costituiti sul principio di nazionalità, la Prima guerra mondiale, con i suoi processi di massificazione e assuefazione alla violenza, ha poi dato origine a quei movimenti sociali e politici che hanno avuto sbocco nei regimi
politici totalitari promotori fra l’altro, a solo 20 anni di distanza, della Seconda guerra mondiale. Questa conferenza dell’Anpi intende dunque offrire significativi elementi d’informazione e di riflessione su una guerra che ha segnato il XX Secolo e che propone tuttora lezioni da non dimenticare .

 Link alla pagina web http://bit.ly/2hi8564

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“Orti Spaziali”: aperte le iscrizioni gratuite per il laboratorio di progettazione e costruzione di un orto urbano a Spazio 2

Da Spazio 2 

A pochi giorni dal lancio di “Be concrete! Make your own bar”, il laboratorio che andrà a creare una postazione bar mobile, è arrivato il momento di presentare anche il secondo workshop di questo novembre a Spazio2: “Orti spaziali _ Make your own garden”, per cui sono aperte le iscrizioni.

Nato da un’idea dell’associazione Rivularia e del Collettivo Praxis, che sfrutteranno gli spazi messi a disposizione da Spazio 2 – cittadella del lavoro e della creatività giovanile – l’inedito progetto si presenta come un laboratorio gratuito di co- progettazione e costruzione di un orto urbano condiviso.

Le iscrizioni sono aperte a giovani coppie under 40, coppie che possono anche essere composte da amici o parenti, (max 9 posti) le quali a partire da Sabato 18 novembre presso Spazio 2, potranno essere protagoniste dell’intero processo di progettazione e costruzione di circa 10 appezzamenti di terra.

L’intero laboratorio si strutturerà in tre fasi. Una prima fase, che si svolgerà durante novembre e dicembre 2017, sarà destinata alla co-progettazione (18-11 / 25-11 / 02-12 / 16-12 dalle 15.00 alle 18.00); la seconda fase (marzo 2018) è pensata per la costruzione; mentre la terza ed ultima fase (da aprile 2018) sarà riservata alla gestione dell’orto.

Durante la prima fase, le coppie iscritte insieme ai coordinatori del progetto, si occuperanno di capire come organizzare al meglio lo spazio destinato alla costruzione mediante la progettazione degli elementi chiave da inserire all’interno dell’area, al fine di rendere lo spazio facilmente fruibile e pratico. Gli incontri di progettazione vedranno intervenire alcuni “esperti del mestiere” (Cascina Brontola, Alessandra Bonomini, Gaetano Gregori), che con brevi interventi e resoconti personali, potranno portare agli iscritti spunti e suggerimenti utili per lo sviluppo dell’intero progetto.

La seconda fase prevede l’auto-costruzione degli orti, sia degli appezzamenti rialzati di terra sia di tutte quelle strutture utili al buon funzionamento dello spazio: compost, capanno attrezzi, pergole, area relax.

La terza fase sarà quella della gestione. Ad ogni coppia partecipante sarà dato in gestione uno degli appezzamenti (10 mq c.a.)

Gli strumenti necessari saranno messi gentilmente a disposizione da Spazio2 (Via XXIV Maggio 51/53, Piacenza).

Posti disponibili: 18 (9 coppie)

Per ulteriori informazioni: +39 347 8087077 – ass.rivularia@gmail.com – www.spazio2.piacenza.it

LE ASSOCIAZIONI. Praxis e Rivularia sono due associazioni piacentine nate nel 2016 unite dall’obiettivo di mettere in atto un approccio creativo di rigenerazione urbana, mirante ad infondere rapidamente energia a singoli punti della città aprendoli a nuove possibilità attraverso la progettazione e costruzione partecipata. Tra i lavori più significativi realizzati dai due gruppi si segnala in particolare il progetto “Building Commun(c)ities”, workshop di progettazione e auto – costruzione di un’architettura errante, realizzato grazie alla vittoria del “Bando Giovani Progetti”, indetto dal comune di Piacenza.

https://www.facebook.com/spazio2piacenza/?fref=ts




Confedilizia chiede ai parlamentari la cedolare secca per i negozi

Introduzione di una cedolare secca per le locazioni di immobili commerciali e stabilizzazione (o prolungamento) dell’aliquota del 10% della cedolare per le abitazioni locate a canone calmierato. Sono queste le due priorità che Confedilizia ha rappresentato al Parlamento nel corso di un’audizione sulla manovra per il 2018 dinanzi alle Commissioni Bilancio del Senato e della Camera.

Per quanto riguarda gli affitti abitativi, il disegno di legge di bilancio prevede la proroga fino al 2019 della speciale aliquota del 10% della cedolare secca per le locazioni a canone calmierato, che era stata prevista per un quadriennio con scadenza al 31 dicembre 2017. “Proseguire con questo regime fiscale – ha detto in audizione il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – è indispensabile per mantenere un minimo di attrattività ad una modalità di affitto che è stata mortificata dall’aumento di tassazione patrimoniale avviato nel 2012. Tuttavia, considerata la durata quinquennale dei contratti interessati, limitare la proroga a due anni rischia di impedire l’effetto incentivante dell’aliquota e il conseguente calmieramento dei canoni”.

Dall’esame parlamentare, poi, Confedilizia si aspetta l’elaborazione di una norma che – come richiesto dalla maggioranza e da gran parte dell’opposizione in sede di esame della nota di aggiornamento al Def – introduca anche nel settore non abitativo una tassazione sostitutiva dei redditi da locazione. “Si tratta – ha rilevato Spaziani Testa – di una misura strutturale e pro crescita. E la prova del nove della validità della proposta è data dal fatto che a sostenerla sono anche le controparti dei proprietari nei contratti di locazione, vale a dire le organizzazioni dei commercianti, consapevoli che la perdita di qualsiasi redditività dell’investimento in locali commerciali impedisce alle attività economiche di prossimità di uscire dalla crisi che le attanaglia”.

Per il resto, sono da considerarsi positivamente – a giudizio di Confedilizia – misure come la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote Iva, che si sarebbero applicati a molti interventi sugli edifici; la proroga delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie e acquisto di mobili, oltre al nuovo bonus verde, pur con necessità di modifiche migliorative su alcuni aspetti dei diversi incentivi per interventi sugli immobili; l’estensione dei piani individuali di risparmio (Pir) alle società immobiliari, che ne erano inspiegabilmente escluse; la previsione di una detrazione per i premi delle polizze catastrofali riguardanti le abitazioni.

 




Secondo la Commissione Tributaria la Ricci Oddi non deve versare contributi alla Bonifica

Il Consorzio di bonifica di Piacenza è stato condannato a restituire alla Galleria Ricci Oddi i contributi pagati per gli anni successivi al 2011, relativi all’immobile di via S. Siro.
La Commissione tributaria provinciale di Piacenza ha dichiarato questi contributi  “illegittimamente richiesti” in una causa nella quale la Galleria d’arte moderna è stata assistita dall’avv. Giacinto Marchesi del foro di Piacenza.

La sentenza spiega che l’obbligo contributivo della Galleria non sussiste non avendo il Consorzio provato che lo svolgimento della attività svolta dalla Bonifica producesse nei confronti dei beni di proprietà della contribuente vantaggi diretti e specifici ed il conseguente incremento di valore patrimoniale degli stessi (gli artt. 21 e 59 rd n. 215/33 richiedono che gli immobili traggano un vantaggio dimostrato e singolarmente proporzionato).

In sostanza – ha motivato la Commissione – «in difetto di un comprovato assolvimento delle finalità istituzionali (ovvero irrigazione, razionale uso dell’acqua, tutela dello sviluppo e della valorizzazione del territorio) assegnati dalla legge (rd n. 215/33) al Consorzio è inibita la possibilità di chiedere alla ricorrente il pagamento di somme (in termini Cass. sent. n. 11801/13 “Il beneficio è il presupposto costitutivo dell’obbligo contributivo e se talune opere producono effetti positivi solo su una parte dei consorziati è su essi che debbono ricadere gli obblighi contributivi”, “L’imposizione della contribuzione è subordinata alla duplice condizione: inserimento dei beni immobili nel comprensorio consortile ed effettivi vantaggi a favore degli immobili in conseguenza diretta ed immediata dei lavori espletati”)».
Dopo aver rilevato che «il mero inserimento degli immobili nel comprensorio del Consorzio non costituisce una prova a vantaggio del Consorzio (CTR Napoli sent. n. 302/15), sempre tenuto a fornire la prova della particolare “utilitas” conseguita dall’immobile non costituendo il detto inserimento una prova neppure a livello indiziario», la Commissione – a proposito della consulenza prodotta dal Consorzio – ha riconosciuto «valore di semplice allegazione difensiva, e non di prova, al predetto elaborato (peraltro non asseverato dal consulente) dalla cui lettura non emerge con sicurezza che dall’esecuzione delle opere gli immobili della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi abbiano a ricevere un incremento di valore direttamente riconducibile alle anzidette opere (Cass. sent. n. 4671/12, sent. n. 2241/15)».
Da ultimo, la Commissione ha dichiarato nulle le cartelle esecutive impugnate confermando una precedente decisione e ciò «per carenza del potere impositivo (a mezzo ruoli) a seguito dell’abrogazione (art. 14 c. 14 ter L. 246/05) dell’art. 21 rd 215/33, a far data dal 16.12.2010, sicché il Consorzio di Bonifica non aveva il potere di iscrivere a ruolo e di riscuotere i crediti a mezzo ruolo (in termini, CTP Piacenza sent. n. 131/17)». In particolare, i giudici tributari hanno specificato che «la presente fattispecie può essere regolamentata dall’art. 2041 c.c. (azione di arricchimento senza causa, in termini, Cass. sent. n. 18432/05) o dall’art. 2033 c.c. (azione di ripetizione di indebito)” e che “entrambe le disposizioni fissano il termine di prescrizione di 10 anni per potere agire in giudizio».




Gli insegnanti imparano la disostruzione delle vie aeree

Formare gli insegnanti dei nidi d’infanzia e delle scuole materne affinché sappiano come intervenire in caso di ostruzione delle vie aeree. È questa l’importante iniziativa che ha lanciato il personale del reparto di Pediatria e Neonatologia e Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Piacenza, avviando un corso per i docenti del piacentino sensibili a questa tematica. Domani, martedì 7 novembre, dalle ore 14 si terrà il primo appuntamento, per cui si sono prenotati una ventina di insegnanti.
I formatori del reparto si sono messi a disposizione per altri tre appuntamenti, già messi in calendario tra novembre e gennaio, con l’obiettivo di formare e sensibilizzare quanti più docenti possibili. Ogni lezione sarà dedicata a una ventina di insegnanti, in modo da consentire un buon apprendimento e qualche dimostrazione pratica per ogni partecipante.
“L’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo – fa notare Andrea Cella, responsabile del Pronto soccorso pediatrico – costituisce il 27% delle morti accidentali nei bambini al di sotto dei 4 anni di vita”. Si tratta di un evento prevenibile in molti casi con alcuni accorgimenti comportamentali e, nel caso si verifichi, l’attuazione di semplici manovre eseguibili da chiunque sia stato debitamente formato è in grado nella maggior parte dei casi di risolvere l’ostruzione stessa e di salvare una vita”.
Il corso si terrà domani, 7 novembre, dalle ore 14 alle 17: la sede è la sala formativa del 118 (via Anguissola).




Imprenditoria giovanile in calo del 5,1% in Emilia Romagna

Nuovo netto calo per le imprese giovanili. A fine settembre le imprese attive giovanili sono risultate 30.490, pari a solo il 7,5 per cento delle imprese regionali.

In un anno ne sono andate perdute 1.632 (-5,1 per cento), con una ulteriore lieve accelerazione della tendenza negativa, mentre le altre imprese sono diminuite solo dello 0,6 per cento. Da tempo, la tendenza regionale risulta più pesante di quella nazionale, che ha visto le imprese giovanili (507.409, pari al 9,8 per cento del totale) diminuire del 3,0 per cento e le altre imprese confermare la tendenza positiva e segnare un nuovo lieve aumento (+0,3 per cento).

Questa l’immagine che emerge dal Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Le imprese giovanili aumentano solo in Sardegna e Basilicata. Tra le regioni che crescono meno sotto questo profilo l’Emilia-Romagna è come il Veneto (-4,4 per cento) mentre la tendenza è meno pesante in Lombardia (-3,1 per cento) e Piemonte (-3,5 per cento).

I settori

La crisi dei comparti produttivi tradizionali ha colpito particolarmente le imprese giovanili. La loro riduzione è determinata soprattutto dal pesante crollo delle imprese delle costruzioni (-920 unità, -12,7 per cento), un settore che continua a scontare gravi difficoltà, al quale si aggiungono la rapida caduta delle imprese dell’industria (-160 unità, -6,7 per cento) e l’ampia flessione delle imprese dell’insieme del settore dei servizi (-577 imprese, -2,9 per cento), derivante dalla più marcata riduzione nel settore del commercio (-436 imprese, -5,3 per cento) e dalla più lieve flessione nell’aggregato degli altri servizi (-141 imprese, -1,2 per cento). Contrariamente alla tendenza prevalente tra le altre imprese, risultano in leggera crescita solo le imprese giovanili attive nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, +25 imprese, +1,1 per cento, grazie alla crescita della pesca e acquacoltura.

La forma giuridica

La riduzione è principalmente da attribuire alla flessione molto ampia delle ditte individuali (-1.419 unità, -5,7 per cento), anche se la contrazione è stata notevolmente più rapida per le società di persone (-10,7 per cento, pari a 264 unità), attribuibile all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata, che sostiene la crescita più contenuta delle società di capitale (+93 unità, +2,1 per cento).




La Guardia di Finanza recluta 30 allievi tecnici di soccorso alpino

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 83 del 31/10/2017 – 4^ Serie Speciale – è stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 30 allievi finanzieri del contingente ordinario – specializzazione “Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)” – anno 2017.

Possono partecipare al concorso i cittadini italiani i quali, alla data di scadenza del termine per la presentazione  della  domanda:  siano  in  possesso  del  diploma  di  istruzione  secondaria  di secondo  grado  che  consenta  l’iscrizione  ai  corsi  per  il  conseguimento  del  titolo  di  studio universitario; abbiano compiuto il 18° anno e non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età.

Per coloro che alla data del 6 luglio 2017 svolgono o hanno svolto servizio militare volontario, di leva o di leva prolungato, il predetto limite anagrafico massimo è elevato di un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato che non deve superare, in ogni caso, i tre anni.

Il concorso costituisce, per la prima volta, una valida opportunità di inserimento, nello scenario lavorativo,  per  i  giovani  che  nutrono  una  spiccata  passione  per  la  montagna  e  che  sono desiderosi di lavorare al fianco di persone competenti, con mezzi tecnologicamente avanzati, per prestare aiuto a persone in difficoltà.

La domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it – area “Concorsi On line” – seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, con la possibilità di scegliere una delle seguenti modalità: a)  “SPID”, sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale; b)  “PEC”, posta elettronica certificata.

Il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 15 dicembre2017.

I vincitori saranno avviati a un corso di formazione in qualità di allievi finanzieri presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN) , la più antica scuola militare alpina del mondo, dove  avranno  la  possibilità  di  prepararsi  adeguatamente  da  un  punto  di  vista tecnico-professionale,  ampliando  le  propria  sfera  di  conoscenze,  tramite  l’apprendimento  di tecniche, regole e procedure che si riveleranno utili per il successivo impiego, quali finanzieri neo-specializzati ”S.A.G.F.”, presso una delle 26 Stazioni dislocate sull’intero arco alpino, sul Gran Sasso, in Aspromonte e sull’Etna.

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si pone l’obiettivo di assolvere prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna,  caratterizzate  da  terreni  innevati,  ripidi,  rocciosi  o  ghiacciati,  e  di  concorrere, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio – svolta anche per eventuali fini di difesa politico  militare delle frontiere  –  all’espletamento dei  compiti  di  polizia  economico-finanziaria demandati al Corpo. Rientrano tra gli incarichi del personale impiegato nel Soccorso Alpino anche quelle attività finalizzate a interventi di soccorso in contesti emergenziali derivanti da calamità naturali. In occasione dei recenti eventi sismici e di maltempo che hanno colpito il Centro – Italia, decisive sono risultate, difatti, la prontezza d’intervento del S.A.G.F. e la capacità di far pervenire in loco, in tempi assolutamente ristretti, uomini e mezzi provenienti da Stazioni dislocate sull’intero arco alpino.

Sul sito internet www.gdf.gov.it – area “Concorsi On line” è possibile prendere visione del bando  e  acquisire  ulteriori  e  più  complete  informazioni  di  dettaglio  sui  concorsi  e  sul Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.




Zanardi interviene sugli alberi pericolosi “le difficoltà economiche non possono essere un alibi”

Nei giorni scorsi l’assessore comunale Paolo Mancioppi aveva risposto ad una interrogazione del consigliere comunale di Piacenza Più, Roberto Colla, redendo noto come il budget del comune non sia sufficiente per una corretta potatura e manutenzione degli alberi. Servirebbero 400 mila euro, cifra di cui l’amministrazione non dispone.

Oggi su questo tema interviene Gloria Zanardi, Consigliere Comunale Piacenza gruppo Liberi con un comunicato:

«Comprendo le difficoltà economiche, ma non possono sempre costituire un’alibi, soprattutto quando si tratta della sicurezza dei cittadini.

E’ una questione di priorità. E’ necessario prevenire, senza attendere l’incidente, ed intervenire, senza attendere l’emergenza.

Ho letto la risposta dell’assessore Mancioppi al consigliere Colla in merito alla manutenzione del verde, ma non può reggere dinnanzi ad alcune situazioni critiche.

Non si può indugiare oltre: in alcuni casi altamente pericolosi, occorre attivarsi, per tutelare l’incolumità dei cittadini, con provvedimenti immediati.

In particolare, faccio riferimento, come esempio (perché vi sono anche molti altri casi in città) a Via Negrotti, ove non è raro trovare sul marciapiede e sulla strada, dopo una giornata di mal tempo, rami a terra di grandi dimensioni (come emerge dalle foto ricevute).

 E’ evidente che le circostanze sopra descritte comportano un grave pericolo per persone e cose. Mi auguro che non si attenda, come a Roma, l’incidente prima di intervenire.

Magari prima di pensare all’albero di Natale bisognerebbe occuparsi della manutenzione di quelli che già ci sono, almeno in casi pericolosi come questi.»

Gloria Zanardi

Consigliere Comunale Piacenza gruppo Liberi




Con “Ready To Take A Ride” torna a Piacenza l’hard rock

Parte con la pubblicazione di questo articolo la collaborazione con il blog “I Gufi Narranti” e con Marco Zanini, performer degli Ural e cultore musicale. Sarà lui a guidarci fra i guppi piacentini per conoscere da vicino la produzione discografica della nostra provincia.

Gruppo: Kickstarter Ritual
Disco: Ready To Take A Ride
Anno: 2017
Provenienza: Italia
Genere: hard rock
Membri: Juliusz – basso e voci; Fortu – batteria e voce; Goran – chitarra e voci
Casa discografica: autoprodotto

    1. Cooperate
    2. Messin Around
    3. Too Old
    4. Dirty Old Town
    5. Nanananana
    6. The Man On The Hawlin’ Machine
    7. Get It On
    8. Hazy Days
    9. The Cities Are Burning (Whit Rock’ N ’Roll)
    10. Kiss My Gun
    11. Ready To Take A Ride

Passata la prima decade del 2000 Piacenza aveva ormai salutato Houston, Sex Appeal e Hollywood Pornostar. L’hard rock che la cittadina emiliana aveva proposto, che piacesse o meno, aveva fatto la sua strage di cuori da tempo e ormai era defunto. Ci voleva un residuato di quel periodo, alias Davide Fortunati, per re imbastire un tentativo simile, se non analogo. Ed ecco che nel 2012 evadono fieramente dalle fognature piacentine i Kickstarter Ritual. A giudicare dai primi concerti del gruppo, ancora acerbi, qualcosa di hair metal riecheggia ma è anche la matrice garage e stoner a riempire il suono, merito forse anche della partecipazione ai tempi dell’ex Schloost Francesco Pini. Nel 2014 il grande botto con l’EP Black Mama che mette in luce a mio parere sonorità molto interessanti, tradotte in canzoni indimenticabili. Un ottimo viatico che porta la formazione attuale (composta da un altro che il periodo glam di Piacenza lo conosce bene, Juliusz Loranzi e l’ex Iena Goran Bignami) a realizzare il primo disco sulla lunga distanza. Rientrati da poco da un tour nell’est Europa i Kickstarter Ritual sfoderano Ready To Take A Ride, corredato dalla bella copertina realizzata da Isabella Guasconi.
La partenza, affidata al singolo Cooperate, che già da un po’ girava nelle nostre orecchie, è bella arzilla e si produce in un riff semplice, azzeccato ed indelebile. Quello che sentiamo è rock frizzante ma mai esageratamente concitato o aggressivo. Qualcosa di individuabile tra gli anni ’70 e ’80, quando le voci in falsetto erano allegramente frivole e provocatorie, proprio come in Cooperate! La seguente Messin Around è una dichiarazione d’amore nei confronti dei primi Van Halen. Una canzone da rockettari romantici che con la sua impronta nostalgica non può non conquistare.

“But you’re getting too old motherfucker!” Dopo un solo ascolto di Too Old sarà praticamente impossibile non ripetere fino alla nausea il ritornello; ehi, ma questo significa che la missione di Fortu e soci è riuscita! Too Old, con la sua chitarra velenosa un po’ alla Black Sabbath, le virate alla The Stooges e la sua orecchiabilità si stampa nella mente dell’ascoltatore e fidatevi che non la lascerà mai. Traccia dopo traccia intanto emergono tutte le influenze del gruppo, in maniera pressoché lapalissiana.

Con Dirty Old Town torniamo su ritmi più compassati con un giro che parla al 100% la lingua dei Kickstarter Ritual. Un inizio polveroso che cede presto il passo al rock’ n roll. Suggestiva. Divertente e scanzonata è Nanananana, titolo che perentoriamente da un’idea dell’anima leggera del gruppo. Il tentativo di far sorridere e sgombrare la mente è riuscito e definire il ritornello orecchiabile sarebbe un eufemismo, attenzione però perché la melodia di base ricorda un po’ troppo qualcosa che il gruppo ha già scritto.

In The Man On The Hawlin’ Machine i tre arrivano a pendere per la prima volta in maniera netta verso il glam degli anni ’80 di Aerosmith e Mötley Crüe. Non che ci sia niente di male, ma la resa è un po’ derivativa e non particolarmente memorabile. Tra i momenti meno incisivi del disco. Mettendo in luce la passione per lo stoner dei Kyuss invece Get It On è assolutamente riuscita. Sentita e sofferta, con un’ottima ripartenza terremotante condita da un bell’assolo di chitarra. Hazy Days da un punto di vista identitario è l’episodio più caldo e sincero del disco e già solo per questo andrebbe apprezzato. Per quanto la volontà di recuperare le ballate acustiche tipiche di gruppi come Extreme, Poison o Cinderella possa sembrare fuori moda, la romantica canzone che stiamo ascoltando è scritta con il cuore e solo un’automa non la troverebbe emozionante. Ruffiana e laccata? Forse si, ma scalda il cuore ed è già nostalgica. Non tutti i gruppi ne sono capaci.

Si passa al rock spudorato di The Cities Are Burning (With Rock’ N’ Roll). Tornando al discorso di Nanananana anche qui la preoccupazione principale è far divertire. A volte però il divertimento non è tutto e in questo caso forse sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più in termini di scrittura. Troppo semplice.

La conclusione con gli ultimi due pezzi va meglio: Kiss My Gun ha una struttura interessante, mentre Ready To Take A Ride ha una corposa parte strumentale con un buon assolo di chitarra. Curioso ed insolito il piano nel finale suonato da Juliusz che ci lascia con un saggio della particolarità che i Kickstarter Ritual vogliono comunicare.

Ready To Take A Ride è indubbiamente un buon disco, genuino, riuscito e di grande cuore. Il prodotto è ben eseguito e ben registrato. Qualche difetto c’è, che il tempo e l’esperienza potranno curare. I Kickstarter sono un gruppo rock semplice e diretto ed è accettabile che lo rimangano, tuttavia in futuro vedrei bene una maggiore elaborazione strumentale, per elevare ancora di più la personalità e la caparbietà del gruppo.

Nel frattempo godiamoci questo primo assaggio perché l’hard rock a Piacenza è tornato.
Voto: 8

Zanini Marco

Per gentile concessione del Blog I Gufi Narranti di Sandra Pauletto e Alberto Zanini.