Il dott. Bartolo commuove la Galleria Alberoni. “Per Lampedusa il mare deve restare vita, e non morte”

Lampedusa è una zattera, una piccola isola che si trova sulla rotta migratoria tra Africa e Sicilia. Li ci vive un medico che da 27 anni ha curato più di 300 mila persone, senza quasi accorgersene. Pietro Bartolo ha raccontato sé stesso durante l’evento culminante di “Attraverso il mare”, mostra fotografica che raccontava Piacenza per mezzo del viaggio che la croce di Lampedusa ha fatto a Piacenza, il 4 novembre nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni. A moderare Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera.

Forse sono il medico che ha fatto più ispezioni cadaveriche del mondo, più di mille – racconta -, E posso assicurare che non ci si abitua mai, vomito e piango. Sono costretto a prelevare campioni di DNA dalle costole o dalle orecchie dei cadaveri, per cercare di restituire loro un poco di dignità anche da morti. Ma tutto questo è disumano”. Dal 1993, quando diviene responsabile del presidio sanitario e del poliambulatorio di Lampedusa per l’ASP di Palermo le cose sono cambiate molto. “In 27 anni sono cambiate le modalità di arrivo, le malattie: in passato si arrivava su grandi barconi condotti da scafisti, oggi non è più così, è cambiato tutto dalla tragedia del 3 ottobre 2013, quando contammo 368 morti, tante donne, tanti bambini che stavano cercando di venire nel nuovo mondo. Lampedusa è una porta d’ingresso verso l’Europa per persone che scappano da sofferenze di ogni tipo”.

Pietro Bartolo con Giangiacomo Schiavi

Le storie che ha ascoltato Bartolo, riportate poi nel suo libro Lacrime di Sale (La Feltrinelli), sono sconvolgenti: “I viaggi di queste persone durano anche qualche anno. Prima bisogna affrontare il deserto, poi la Libia, un vero inferno dove i diritti umani vengono a mancare. Sopportano di tutto perché l’obiettivo è arrivare in Europa, che è solo l’inizio di un altro cammino. Lampedusa è un’ulteriore tappa, solo che non lo sanno così quando arrivano sulle coste dell’isola cedono, siamo costretti a fare loro i Trattamenti Sanitari Obbligatori. Posso dire che non ne abbiamo mai fatto uno ad una donna. Arrivano quasi tutte incinte, perché violentate, stuprate. Spesso mi chiedono se possono abortire, senza farlo sapere a nessuno, perché nella loro cultura verrebbero cacciate di casa. Oltre al danno la beffa”. Bartolo è conosciuto anche per la sua partecipazione al film Fuocoammare di Gianfranco Rosi, Orso d’Oro al Festival di Berlino e candidato agli Oscar 2017 nella sezione “Miglior Documentario”. “Un film che ho voluto fortemente – ricorda -, ho convinto il regista, è stato un dono. Credo che più importante della candidatura all’Oscar sia il messaggio che il film trasmette: non dobbiamo consentire che quelle cose accadano in quel mare, sta diventando il nuovo Olocausto”.

https://www.facebook.com/galleria.alberoni/




La Croce Rossa di Piacenza cerca nuovi volontari

Domani,  lunedì 6 novembre, alle ore 20.30, presso la sede CONI di via Calciati, 14 a Piacenza si terrà la presentazione del nuovo corso per aspiranti volontari organizzato dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Piacenza.
Il corso si svilupperà in sette appuntamenti durante i quali saranno affrontati tecnicamente temi di soccorso di base, supporto e inclusione sociale, protezione civile, attività dedicate ai giovani e si approfondirà la conoscenza del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, la più grande organizzazione umanitaria non governativa al mondo.
Il corso avrà inizio lunedì 20 novembre, alle ore 20.30, presso la stessa sede della sua presentazione, e si concluderà a metà dicembre con l’esame finale.
Non servono abilità speciali, solo la voglia di aiutare gli altri. Età minima: 14 anni compiuti.
Sono ancora aperte le iscrizioni per chi volesse partecipare e diventare nuovo volontario di Croce Rossa può inviare un’email a formazione@cripiacenza.it




Castel San Giovanni “invasa” da Cioccolandia

Successo per la 14esima edizione di Cioccolandia a Castel San Giovanni

Castel San Giovanni è stata nuovamente presa d’assalto da orde di pacifici e golosi visitatori, ieri 4 novembre 2017,  in occasione della 14° edizione di Cioccolandia. Fin dal mattino la cittadina della Val Tidone si è animata grazie ai maestri cioccolatieri arrivati da ogni parte del nord Italia (e non solo), ma anche per merito dalle bancarelle degli hobbisti e delle associazioni dei volontari. La giornata è stata come sempre organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con amministrazione comunale e Comitato Vita nel Centro Storico, oltre ai tantissimi volontari.

“Siamo soddisfatti del risultato di questa 14esima edizione di Cioccolandia – ha dichiarato Sergio Bertaccini il presidente della Pro Loco – alla fine il tempo ha retto e questo ci ha aiutato. La pioggia ha atteso ancora qualche ora prima di cadere e questo ha permesso alle migliaia di persone di venire a divertirsi e a degustare i nostri dolci e le nostre eccellenze. Anche il nuovo format, rivisto in base alle nuove normative sulla sicurezza, ha funzionato e quindi non possiamo che essere contenti. Vorrei ringraziare tutti i nostri volontari e tutte le persone e le realtà che hanno permesso di realizzare un’altra grande Cioccolandia”.

I numeri sono stati ancora una volta eccezionali e lo dimostrano anche le quantità degli ingredienti utilizzati per realizzare le 5 mega torte che a partire dalle 15.00 sono stati presi letteralmente d’assalto. I numeri raccontano di 200 kg di biscotti, 300 di zucchero, 220 di cacao amaro, 100 di cioccolato fondente, 100 di panna, 150 di uova pastorizzate, 100 di glassa di cioccolato, 350 uova, e 6.000 bignè. Tutto quanto per poter realizzare il salame di cioccolato, la piramide di cremino e di profiterole, il monte bianco e la torta Rita.

A impreziosire la giornata ci hanno poi pensato alcune novità introdotte quest’anno, come l’animazione vivace e coinvolgente di Bandarotta Fraudolenta, il murale disegnato dal writer Andrea Casillo, in arte Kasy23, che si è esibito per tutto il giorno in piazza cardinal Casaroli, oltre alla Fabbrica del Cioccolato, laboratorio ideato e condotto dalla Pasticceria Mera, Bardini Cioccolateria con la collaborazione di Pierino Lavelli e Gianni Boselli. Novità del 2017 anche il gemellaggio con il Picchio Rosso, il vino novello della Cantina Valtidone, stappato in contemporanea in questo fine settimana a Borgonovo. Ma un assaggio era a disposizione anche a Castel San Giovanni durante Cioccolandia, così come era possibile assaggiare i dolci della Pro Loco in Cantina Valtidone.

Per tutta la giornata è stato in funzione inoltre il nuovo info Point della Valtidone e delle Valluretta, situato in piazzale Carona, che presto sarà inaugurato e sarà il nuovo punto di riferimento per la promozione del territorio, gestito e promosso dalla Pro Loco di Castel San Giovanni.

In serata sono stati poi estratti i numeri vincenti della lotteria di Cioccolandia 2017. 1° Premio (Vespa 125): n. 3964; 2° Premio (Corso di Pasticceria): n. 1051; 3° Premio (Buono Spesa Coop): n. 5464; 4° Premio (Tablet): n. 4372; 5° Premio (Giornata Spa Miradolo Terme): n. 2968; 6° Premio (Pernottamento Castello di Rivalta): n. 335; 7° Premio (Buono gomme): n. 6806; 8° Premio (Buono acquisto bottiglie di vino della Valtidone): n. 2949; 9° Premio (Buono acquisto olio e miele della Valtidone): n. 1734; 10° Premio (Buono libreria Puma): n. 4219; 11° Premio (Confezione salumificio Daturi): n. 4031; 12° Premio (Buono Figurella): n. 5358; 13° Premio (Buono La Varesina Jeans): n. 1021; 14° Premio (Buono acquisto elettrodomestico): n. 5521; 15° Premio (Buono Cena ristorante La Buta): n. 2283; 16° Premio (Buono pizza per 2 persone Osteria il Platano): n. 2127; 17° Premio (Confezione cioccolato Pasticceria Mera): n. 5630; 18° Premio (Confezione cioccolato Bardini): n. 5563; 19° Premio (Confezione cioccolato Il Gelatiere 1984): N. 1181; 20° Premio (Confezione prodotti km 0 “TiDono”: n. 626.

Prima della lotteria è stato consegnato da Willy Wonka e Cioccolotto il premio “Regina delle Vetrine” andato quest’anno al negozio Morisi Casalinghi, che con la riproduzione del Monte Bianco è riuscito a catturare l’interesse e il voto dei visitatori. L’evento come sempre è stato sostenuto da numerosi sponsor.




“Per la maggioranza è finito il tempo degli slogan, ora arriva il momento di lavorare sul serio”

All’indomani della presa di posizione firmata dai capigruppo del centrodestra oggi arriva la replica del gruppo consigliare del PD che pubblichiamo di seguito.

Vai a pensare che tocca a noi difendere il Sindaco Barbieri!
Abbiamo letto il comunicato stampa dei capigruppo di maggioranza, in cui, in preda a una crisi di nervi per quattro consiglieri PD che a loro dire non accettano la sconfitta, lanciano strali con un linguaggio più affine alla retorica del ventennio che al dibattito consigliare odierno.
Una presa di posizione che non aiuta certo il Sindaco. Annunciare la fine della “stagione del dialogo”, quando è proprio su questi presupposti che il primo cittadino ha incentrato il suo discorso d’insediamento non è un bell’assist.

Dopo averla già smentita nei fatti (dato che, ultimo consiglio a parte, è stata subito chiara la volontà di affermare il “voglio, posso, comando” di chi da troppo tempo mirava a gestire il potere), farlo ora anche a parole è segno di grande debolezza. Perché mai seguitare a ribadirle fiducia assoluta, come si affrettano a fare da un po’ di tempo i capigruppo prima di ogni intervento, sia in Consiglio che sulla stampa? L’impressione è quella di chi vuol ripetere all’infinito un concetto di cui non è convinto per vedere se a furia di dirlo finalmente si convincerà.

D’altronde, raramente si vede nei primi quattro mesi di governo una giunta chiamata a rispondere a interrogazioni della sua stessa maggioranza e bacchettata pubblicamente da consiglieri del proprio schieramento. Sicuri che il problema siano i quattro del PD?

Che, per inciso – così chiariamo la questione una volta per tutte – mai si rassegneranno alla sconfitta. Proprio perché ce ne assumiamo la responsabilità faremo di tutto per dimostrare nei prossimi 5 anni di meritare la fiducia di chi ci ha votato e riconquistare quella di chi è stato a casa, per contribuire a riportare il centro sinistra, lavorando perché sia il più largo e unito possibile, a guidare la città, in nome di una sana democrazia dell’alternanza. Quando verrà meno questa enorme motivazione, ce ne andremo a casa un minuto dopo. Se l’idea di chi siede a destra è quella di avere di fronte quattro manichini in silenziosa contemplazione di chi comanda (hanno già dimenticato i toni che usavano loro), sappiano che hanno sbagliato i conti e non sarà il registro intimidatorio di questi dispacci a sortire l’effetto.
Convergere su proposte di buon senso, da chiunque formulate, non dovrebbe mai essere un problema quando queste sono utili alla collettività, purché non si sia viziati da pregiudizi di parte. La “stagione del dialogo” dunque, ha senso di esistere sui contenuti e sulle azioni volte al bene pubblico. Misero chi la intende come merce di scambio per un’opposizione morbida e acritica.
Qui invece è un fiorire di accuse, scuse preventive, scarichi di responsabilità, come se le forze che si sono candidate a guidare Piacenza – vincendo – arrivassero da un altro pianeta, senza aver invece passato anni all’interno della “macchina”, con il dovere di sapere per filo e per segno la situazione. Stare mesi ad attaccare per un aumento IRPEF che non s’ha da fare, dire “vade retro” IRPEF in campagna elettorale, denunciare un aumento mai avvenuto e dover ammettere – verbali alla mano – che sotto elezioni si può dire un po’ tutto e il suo contrario, buttar lì che in caso di aumento la colpa sarebbe stata di altri e ora impazzire perché l’aumento è stato bloccato rientra nella schizofrenia politica.
Non paga, dopo la falsa notizia dei dirigenti rimossi (e invece scaduti per fine mandato) a seguito della conclusione delle indagini dell’ufficio procedimenti disciplinari, che ha gettato fango anche sulla reputazione di chi tuttora lavora per affrontare una situazione molto difficile, questa maggioranza continua a denigrare la professionalità dei collaboratori parlando di “incrostazioni politico-burocratiche” e autoreferenzialità degli uffici, che disattenderebbero le indicazioni impartite. Bel modo di motivare i propri dipendenti. Davvero una fine strategia improntata al rispetto delle persone.
In quanto alla polvere sotto ai tappeti lasciata da chi c’era prima – a detta loro – siano precisi e ci dicano a cosa si riferiscono, così saremo noi a spazzare via quella che ha tutta l’aria di una calunnia. E, si, diciamo la nostra anche sui temi strategici per questi signori lasciati a bagnomaria. Chi è serio non accelera procedure di tale e tanta importanza solo perché si è prossimi alla fine mandato. Ognuna di queste pratiche ha atti amministrativi idonei alla sua soluzione: provi a smentire chi ne ha l’imprudenza. Tocca ai nuovi arrivati adottarli o proporre alternative. Si chiama responsabilità di governo, a cui noi ci appelliamo e continueremo ad appellarci nell’interesse della città.
Concludendo, sorge il dubbio che, a continuare a guardare il dito e non la luna, ora tutto questo nervosismo sia figlio della presa di coscienza che la stagione degli slogan è finita e arriva il momento di lavorare sul serio, con l’enorme fatica di capire che pesci pigliare e quali, tra le tante promesse, disattendere.

Seguitate pure a ripetere che siete uniti e tutti d’accordo. Cercate l’alibi di un nemico esterno che magari, con un po’ di fortuna, funziona.
Buon lavoro Sindaco: con questa squadra ne ha davvero bisogno!

Gruppo Consiliare PD Comune di Piacenza




L’Ordine degli Ingegneri piacentino entra a far parte della Federazione Regionale

Soddisfazioni per l’Ordine degli Ingegneri di Piacenza, che nel Consiglio Direttivo del 31 Ottobre ha ratificato l’adesione alla Federazione Regionale degli Ingegneri dell’Emila Romagna.

“Si tratta – viene spiegato – di una rinnovata alleanza molto attesa dagli Ingegneri piacentini, dopo una stagione di circa 10 anni che ha visto l’Ordine di Piacenza lontano dalla realtà regionale e la stessa Federazione indebolita dall’impossibilità di rappresentare l’interezza della categoria Ingegneri del territorio”.

La Federazione Regionale è organo di consultazione e di coordinamento delle attività degli Ordini Provinciali, che promuove le iniziative che interessano la Categoria e partecipa alle scelte legislative ed amministrative che interessano la vita economica e sociale della Regione. Agisce d’intesa con le altre Federazioni Regionali per i problemi di carattere interregionale e con il Consiglio Nazionale Ingegneri per i problemi di interesse nazionale.

“In sintesi – precisa Sabrina Freda neo eletto Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Piacenza – la Federazione Regionale esprime pareri ed assume iniziative presso gli Organi Regionali competenti in relazione a leggi, regolamenti e programmi che interessino l’attività dell’ingegnere in qualunque campo esercitata e interviene per la tutela del titolo, la dignità ed il prestigio della professione di ingegnere in qualunque campo esercitata”

“Penso si tratti di un importante risultato, – prosegue Freda – un’alleanza che accresce la nostra possibilità di azione, la nostra concreta “potenza di fuoco” e ci consente di recuperare una fattiva sinergia con tutti gli altri Ordini Ingegneri dell’Emilia Romagna per l’esame delle problematiche ricorrenti e lo studio partecipato di soluzioni realmente efficaci, per lo scambio di informazioni e di servizi di interesse comune, per la definizione di una strategia di promozione della professione di Ingegnere e di tutela degli interessi degli iscritti, in particolare presso le istituzioni e gli organismi regionali, ma anche a livello nazionale per il tramite del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.”

“La prima istanza su cui l’Ordine degli Ingegneri di Piacenza intende impegnarsi e ricercare un fronte comune sia regionale che nazionale – aggiunge ancora – è quella di affermare il riconoscimento dell’equo compenso per i professionisti, una richiesta si leva con forza dal mondo delle professioni e che vogliamo trovi ascolto e risposte concrete”.




Mdp inaugura con Speranza la nuova sede in via Roma: Alleanza con il Pd? Bisogna cambiare linea

Ha aperto questa mattina i battenti la nuova casa di Art. 1 Movimento Democratico e Progressista in via Roma, alla presenza del coordinatore nazionale Roberto Speranza che, reduce dalla campagna elettorale in Sicilia, è arrivato a Piacenza con un messaggio chiaro e incontrovertibile: per rifondare il centro-sinistra occorre andare oltre l’esperienza del Pd di Renzi che ha perseguito politiche neoliberiste, distaccandosi dai valori tradizionali della sinistra.

Di qui dunque l’insistenza alle parole chiave solidarietà, sociale e soprattutto, lavoro giovanile, “vera emergenza nazionale – spiega Speranza – con 4 giovani su dieci senza lavoro, nonostante in televisione si continui a blaterare di crisi finita”.

Eppure di giovani all’inaugurazione, nemmeno l’ombra – o quasi. Segno che il movimento – nato per “guardare al futuro, costruendo un campo largo e aperto di lotta alle disuguaglianze e contrasto al neoliberismo” – dovrà fare i conti con un, seppur nutrito, bacino elettorale di età anagrafica piuttosto elevata, mentre i giovani chiamati in causa restano per il momento convitati di pietra.

“Oggi si apre il percorso politico di un nuovo centrosinistra – commenta a margine Francesco Cacciatore, del comitato cittadino di Mdp, che si differenzia nei valori da quanto fatto dal centrosinistra di Renzi, ovvero politiche neoliberiste che hanno prodotto precarietà e non hanno risolto i problemi di questo paese. Bisogna cambiare completamente paradigma prendendo atto che misure come il Jobs Act non hanno prodotto quello che ci aspettava e rimettendo in campo i problemi concreti delle persone”. E alla domanda su una possibile alleanza con il Pd, replica: “La linea messa in campo finora dal maggior partito del centrosinistra, crediamo sia una linea sbagliata. Cominciamo a partire da lì, con la volontà di cambiare questa impostazione, a partire dalla creazione di lavoro attraverso gli investimenti.

Non casuale, infine la scelta di aprire la sede proprio in via Roma, come spiega Roberto

Bassi, del comitato provinciale di Mdp: “E’ una decisione maturata nell’ottica di restituire attenzione e visibilità ad un’area troppo spesso considerata di serie B. La sede resterà aperta e a disposizione gratuita al mondo dell’associazionismo nel momento in cui si manifestasse interesse allo spazio. Per questo sarà più un luogo di aggregazione cittadino che una sede di partito”.




Piazzetta Plebiscito “coffeeshop” a cielo aperto. Consumo di alcool e droga in pieno centro città

Sono passati poco più di dieci giorni da quando in piazzetta Plebiscito è stata piantata la tenda dei tempari. Un’iniziativa voluta dall’assessore Filiberto Putzu per rivitalizzare quella che egli stesso ha definito, in conferenza stampa, «un diamante ricoperto dalla polvere».

Purtroppo però l’area dietro San Francesco anziché “rinascere” parrebbe, al contrario, essere diventata terra di conquista di un esercito assai meno raccomandabile dei cavalieri rossocrociati.

La piazzetta quasi ogni tardo pomeriggio, ed in particolare nei week-end, sembra trasformarsi in un’animata succursale di Amsterdam con musica, alcool e “fumo” a volontà consumati da un pubblico eterogeneo di giovani, italiani e stranieri.
Di giorno invece è facile vedere persone più anziane consumare alcolici in abbondanza, smaltendo poi la sbornia sdraiate sulle panchine.
Stupisce il fatto che tutto ciò non avvenga in un isolato campo sotto gli argini del Po, lontano dagli occhi di tutti, ma in pieno centro cittadino, a cinquanta metri dal Municipio e dal presidio della Polizia locale,  in quella piazzetta che lo stesso assessore Putzu vorrebbe (giustamente) veder frequentata da allegre famigliole.

Nonostante gli effluvi del fumo proibito siano percepibili a chiunque transiti in zona, nessuna autorità (per quanto è dato sapere) è ancora intervenuta.

Una situazione che oltretutto rischia di degenerare;  già ci sono stati piccoli battibecchi fra i frequentatori di questo “coffeeshop all’aperto” ed alcuni abitanti del centro che qui (sic!) trovano l’unica area “quasi verde” dove far fare i bisogni ai loro cani.




“Splendido contrasto”. Continua la mostra a Palazzo Farnese

Prosegue con successo, presso lo Spazio Mostre di Palazzo Farnese, la mostra di arte contemporanea “Splendido contrasto 2017”, curata dal critico e storico dell’arte  Giorgio Grasso e allestita in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Dopo Siena, Reggio Emilia, Stoccarda, Genova, Venezia e San Marino, il gruppo di artisti “Imprevedibile” composto da Michele Berlot, Giulio Giannotta, Laura Stasi, Diego Maria Gradali, Ranieri Fornario e Bob Rontani, espone nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese la contemporaneità, con un’idea artistica capace di riunire linguaggi diversi sia nelle capacità tecniche, sia nell’originalità di interpretare il nostro tempo. La mostra è aperta dal martedì al venerdì, dalle 17.30 alle 20, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17.30 alle 20. L’ingresso è libero e gratuito.




Tornano le avventure del Prof. Whippet a Palazzo Farnese. Divertimento gratuito per i più piccoli

Tornano anche quest’anno le avventure del Prof. Whippet a Palazzo Farnese.

Dal 2004, ogni anno ha coinvolto centinaia di bambini nelle sue strampalate indagini, viaggiando nel tempo sotto le sembianze di un…cane! Il Professore ha infatti inventato una macchina che gli permette di spostarsi nel tempo e nello spazio, ma per un errore, non ancora risolto, questo può avvenire solamente trasformando lo studioso in un elegante cane, un whippet, appunto.

“Il Prof. Whippet alle prese con il giardino scomparso!”

“Il Prof. Whippet si riposa dalle fatiche dello studio… facendo giardinaggio a Palazzo Farnese! Tra una potatura e un innesto, si imbatte in alcuni strani messaggi che sembrano provenire dall’antico giardino della duchessa Margherita, in realtà mai costruito. Quale mistero nasconde la storia di questo giardino tanto voluto e mai realizzato? Whippet ha bisogno del tuo aiuto per risolvere un nuovo intricato enigma!”

Il Prof. Whippet, uno studioso di arte con la passione per i misteri irrisolti, accompagna i piccoli alla scoperta degli spazi del museo.

L’iniziativa è ideata e messa in scena dall’associazione RAGAZZIALMUSEO, che raccoglie gli operatori che da anni lavorano a Palazzo Farnese con i percorsi didattici di GIOCARE AL MUSEO, e realizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che fin dalla prima edizione sostiene il progetto.

L’attività, gratuita ma con prenotazione obbligatoria (0523/492658), è riservata ai bambini di età compresa tra 6 e 10 anni. Avrà luogo il 11-12 e il 18-19 novembre dalle 15.30 alle 17.30 (ritrovo alle ore 15.15) presso i Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza.

 




Si inaugura la nuova S. Antonino con 80 posti per la lungodegenza

Si terrà lunedì 6 novembre alle ore 11 il taglio del nastro per la rinnovata Casa di Cura privata S. Antonino Srl  che ha cambiato volto dopo un importante intervento di ristrutturazione. Sono stati completamente rinnovati i due piani di lungodegenza della struttura sanitaria. Si tratta di 80 posti letto dedicati a pazienti che necessitano di riabilitazione post chirurgica o che proseguono il loro percorso assistenziale in lungodegenza.

“Il nostro obiettivo – evidenzia il professor Mario Sanna – è quello di offrire alla comunità un servizio sanitario di qualità, garantendo la continuità assistenziale dei pazienti dimessi dagli ospedali”. L’assistenza ai pazienti lungodegenti si svolge infatti in convenzione con l’Azienda Usl di Piacenza, assicurando alla cittadinanza un servizio di qualità in linea con i requisiti previsti dell’autorizzazione sanitaria e dell’accreditamento regionale.

“In questi mesi – prosegue – abbiamo lavorato per migliorare il confort alberghiero e riorganizzare il personale: tutto al fine di rendere la Casa di Cura privata S. Antonino Srl una struttura d’eccellenza, un polo riabilitativo dotato anche di questi servizi indispensabili a supporto del paziente, come apparecchiature all’avanguardia per la diagnostica, palestre riabilitative e aree ricreative”.

Gli ingenti lavori sono durati circa 5 mesi: la proprietà ha investito nel progetto altre 2 milioni di euro.
Le stanze sono a uno, due o tre posti letto, dotate di bagno dedicato utilizzabile anche da disabile in carrozzina. I riscontri dell’utenza, nei primi giorni dell’apertura degli ambienti, sono stati molto soddisfacenti.

“Si tratta di un intervento importante – fa notare il direttore generale Ausl Luca Baldino – che permette di migliorare la qualità alberghiera della nostra offerta sanitaria provinciale. Abbiamo lavorato insieme alla Casa di Cura privata S.Antonino per far sì che questi 80 posti letto fossero in linea con gli standard previsti dall’accreditamento regionale e fornissero ai nostri pazienti la garanzia di una continuità assistenziale dopo la dimissione ospedaliera”.