Erbe del Casaro in Val Brembana

Mancano pochi giorni a “Erbe del Casaro 2017”, la rassegna dedicata ai sapori e alle tradizioni legate al mondo delle Erbe spontanee di montagna e dei Formaggi tipici della Valle Brembana. Il territorio degli undici comuni di Altobrembo (Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta) farà da cornice a questo “evento diffuso” in cui un ricco calendario di attività permetterà al visitatore di apprezzare le bellezze naturalistiche locali.

Dal 27 maggio al 4 giugno, nei due week-end, saranno numerose le iniziative che guideranno alla scoperta del territorio dell’Alta Val Brembana e dei sapori di erbe spontanee e formaggi tipici. Appuntamenti di vario genere porteranno a conoscere i segreti di raccolta, trasformazione e degustazione delle Erbe Spontanee, mentre visite in caseificio, laboratori, attività animate e assaggi guidati permetteranno di scoprire i segreti della tradizione casearia brembana.

Per tutta la durata dell’iniziativa, a Olmo al Brembo sarà presente “Il Borgo del Casaro e delle sue erbe” dove ogni pomeriggio si alterneranno produttori locali per presentare e fare assaggiare le proprie creazioni e dove si svolgeranno attività di vario genere per guidare alla scoperta di erbe e formaggi della Val Brembana.
Saranno otto i ristoranti che proporranno elaborati menu a tema per portare in tavola sapori e profumi del territorio: Fagottini ai cornagì e Stracchino all’antica, Gnocchetti di mais e Paruch (Buon Enrico) con fonduta al Taleggio, Gnocchi verdi con fonduta di Formaggio Branzi, Risotto verde con Gamberi Rossi e Cornagì Fritto sono solo alcuni dei piatti che si potranno degustare in esclusiva per Erbe del Casaro.

Sei saranno invece gli “Aperitivi del Casaro” che stuzzicheranno l’appetito e la voglia di formaggio… nei locali aderenti, al costo di cinque euro, si potranno degustare tre tipologie
Edizione 2017 di formaggi locali insieme a un buon bicchiere di vino bergamasco e a stuzzichini preparati appositamente con erbe spontanee e formaggi del territorio.

Ma gli appuntamenti con i sapori non finiscono qui… Erbe del Casaro stimola la fantasia ed è così che a Olmo al Brembo sono nati il “Pane al Paruch” e il “Gelato alle Erbe”, ma anche piadine e pizza a tema nella gastronomia di Piazza Brembana.

I sapori della valle saranno poi protagonisti del “Percorso Sensoriale-Degustativo” di sabato 3 giugno a Cusio, occasione unica in cui le aziende della Valle presenteranno i loro prodotti in un contesto particolare, che guiderà fino all’Antico Mulino di Cusio.

Gli appuntamenti in programma saranno variegati e adatti a tutti: minicorsi di fotografia naturalistica, serate d’atmosfera con cocktails preparati con erbe locali, show cooking, corsi di erboristeria, attività di benessere in natura, escursioni alla raccolta delle erbe spontanee, pranzi e cene con il produttore, visita alle aziende agricole del territorio, mostre fotografiche e molto altro ancora.
Il programma completo e le offerte sono disponibili su: www.erbedelcasaro.it




Torna “Fondali Puliti” a Lerici

Torna anche quest’anno “Fondali Puliti” l’ormai consueto appuntamento organizzato dalla Lega Navale italiana sezione di Lerici con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Lerici Sub e delle associazioni subacquee di tutto il nord Italia, finalizzata alla pulizia del fondale sabbioso e al recupero degli oggetti e dei rifiuti.
Si parte domenica 4 giugno, alle ore 9 su Calata Mazzini, con la registrazione dei partecipanti e la formazione dei gruppi di volontari che si immergeranno per procedere con il recupero. Sarà loro consegnato il necessario all’operazione, ovvero una maglietta, guanti di protezione, cappellini, ceste e cime per il recupero dei rifiuti dal fondo, per poi dare il via ufficiale all’iniziativa, che si svolgerà in uno specchio d’acqua delimitato da filari di piccole boe.
L’operazione di recupero inizierà alle ore 10 e andrà avanti fino alle 12 circa.
Al suo termine sarà presentato in Calata Mazzini il nuovo romanzo di Marco Raiti “Il Manoscritto” edito da Cavinato Editorec International: un giallo che narra la storia di una giovane e ambiziosa giornalista che cercherà di svelare il mistero che avvolge la morte di un pseudo aspirante scrittore, Giacomo Bevilacqua.
A seguire una ricca spaghettata sul molo di Lerici, per festeggiare tutti insieme il lavoro svolto.




I migliori hotel italiani sul mare

Arriva l’estate: insieme al sole e al caldo ritorna anche la tradizionale selezione dei migliori hotel sul mare in Italia. Regione per regione, il blog di Trivago Room5 ha individuato gli hotel vicini alla spiaggia che si sono distinti in termini di reputazione negli ultimi 12 mesi.
Per quanto riguarda la nostra regione quest’anno a vincere il riconoscimento è stato l’hotel Baldinini di Rimini, in Liguria il Cenobio dei Dogi a Camogli, in Toscana il Baglioni Resort Cala del Porto di Punta Ala.
La classifica, regione per regione, è disponibile al seguente indirizzo: http://room5.trivago.it/migliori-hotel-sul-mare-in-italia-2017/




Secondo appuntamento del Marconi Music Festival

Il Marconi Music Festival, la rassegna musicale dell’Aeroporto di Bologna con la Direzione Artistica di Emilia Romagna Festival, giunge al suo secondo appuntamento con un altro evento di eccezione.
Dopo il grande successo di Elio che, accompagnato da I Fiati associati, ha incantato e divertito il pubblico interpretando alcuni brani d’Opera, venerdì 26 alle ore 18 la Marconi Business Lounge ospiterà Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Il celebre racconto che ha attraversato culture e generazioni rivivrà in forma di poema musicale, grazie alle partiture di compositori contemporanei fra i più noti e amati: da Bacalov a Glass, da Nyman a Portman e Satie.
La soave voce di Catherine Spaak, accompagnata al piano da Corrado De Bernart, trasformerà il romanzo in una fiaba senza tempo: un concerto da ascoltare, lasciandosi trasportare nel limbo tra sogno e realtà.
L’ingresso al concerto è gratuito con prenotazione fino ad esaurimento posti (contatti: Emilia Romagna Festival tel. 0542 25747, Aeroporto Marconi ufficiostampa@bologna-airport.it).
Al termine dello spettacolo, aperitivo offerto da Sirio Spa e da Cà Lunga: i sapori e le tradizioni della terra emiliano-romagnola proposti da Sirio saranno sapientemente accompagnati dai vini della Tenuta Cà Lunga, con ‘Solo lei’ della gamma ‘La Bella Vita’ affiancata dal rosso rubino del vino ‘Imperius’ ‘Colli d’Imola D.O.C.’




A caccia di fantasmi nel castello di Bardi

Un nuovo imperdibile appuntamento con il mistero attende i più coraggiosi al castello di Bardi. Sabato 26 maggio, a partire dalle ore 21, un nuovo gruppo di affermati cacciatori di fantasmi (ghosthunters) si cimenterà nella ricerca di Moroello e della sua amata, la bella Soleste. Il riferimento è, ovviamente, alla leggenda del fantasma, il giovane comandante della guardia, vissuto nel XV secolo, che, stando a quanto si racconta, si innamorò follemente della splendida Soleste, dama di compagnia presso la corte dei Landi- già promessa sposa dal padre, ad un feudatario locale- con la quale il giovane iniziò una relazione segreta. Un giorno, Moroello dovette partire in battaglia e Soleste, che lo attese instancabilmente per giorni e settimane, arrivò, per un fatale errore del destino, a crederlo morto. Fu così che la dama decise di suicidarsi, lanciandosi dalla torre. Quando il comandante, vivo e vittorioso, fece ritorno alla fortezza ed apprese la terribile notizia, si precipitò sugli
spalti della piazza d’arme gettandosi nel vuoto e suggellando così il suo amore per Soleste.

Da allora, si narra che il fantasma del comandante continui a vagare nel castello, nel tentativo di incontrare quello della sua amata. Grazie all’ausilio di sofisticati strumenti per il rilevamento dei campi elettromagnetici, della temperatura e di telecamere a infrarossi, i ghosthunters proveranno a documentare eventuali manifestazioni paranormali. Tutto il materiale raccolto verrà poi analizzato e pubblicato sui rispettivi siti. A seguito dell’apparizione del fantasma di Soleste tra le braccia del comandante Moroello, nella foto scattatagli nel 1999 da un gruppo di ricercatori, i gestori del castello daranno nuovamente l’opportunità ai curiosi di mescolarsi agli “esperti” e di prendere così parte ad una nuova appassionante ricerca tra le anime che infesterebbero il maniero bardigiano. Garantita una “caccia ai fantasmi” in piena regola, con indagini paranormali e sofisticati strumenti per il rilevamento dei campi elettromagnetici, della temperatura e di telecamere a infrarossi per documentare eventuali manifestazioni.

L’appuntamento avrà luogo dalle 21 alle 23. Per info: 0525.733021 – 380.1088315;
www.castellodibardi.it.

Prezzi:  adulti 10 euro; bambini 5.50.
(Per visite guidate- prenotazione obbligatoria-: tel. +39 0525.733021 – Mob. +39 380.1088315).




Brahams chiude la stagione sinfonica di Verona

Con il decimo Concerto, in programma venerdì 26 maggio alle 20.00 e sabato 27 maggio alle 17.00, si conclude la Stagione Sinfonica 2016-2017 della Fondazione Arena al Teatro Filarmonico di Verona.

L’Orchestra e il Coro preparato da Vito Lombardi saranno diretti da Roman Brogli-Sacher; in programma la Sinfonia n 1 op. 68 in do minore di Johannes Brahms e From the Bavarian Highlands op. 27 per coro e orchestra di Edward Elgar.

La Sinfonia n 1 op. 68 in do minore, composta da Johannes Brahms tra il 1862 e il 1876, viene eseguita per la prima volta a Karlsruhe il 4 novembre 1876; il lavoro più considerevole di stesura e revisione della sinfonia è tuttavia compreso negli ultimi due anni, durante i soggiorni estivi di Brahms a Sassnitz, sull’isola di Rügen. Sono numerose le modifiche, le correzioni e i ripensamenti che accompagnano la scrittura della sinfonia, il cui successo è legato all’esecuzione viennese del 17 dicembre 1876, con un vero e proprio trionfo. Il critico Eduard Hanslick la indica come erede del sinfonismo beethoveniano, mentre un altro importante critico, Hans von Bülow, le dà l’appellativo di “decima di Beethoven”. Il riferimento a Beethoven è evidente sia nelle grandi linee, sia in alcuni particolari, tra cui la monumentalità del primo e dell’ultimo movimento: dal pluritematismo dell’Allegro introduttivo, fino al finale che richiama il tema dell’Inno alla gioia. Tuttavia, nonostante alcune evidenti somiglianze, la concezione sinfonica complessiva risulta non riconducibile al mondo beethoveniano. Ciò risulta dal ruolo inedito che svolge l’introduzione lenta, ricca di spunti melodici e ritmici: all’inizio dell’Allegro manca un grande tema fortemente individualizzato; ne deriva per tutto il movimento un carattere accentuato di elaborazione incessante di alcuni elementi, organizzati a formare ampie strutture. Se beethoveniana è la presenza di un ampio episodio conclusivo aggiunto alla ripresa, personalissimo è il ritorno di una vera e propria citazione dell’introduzione. I due tempi centrali sono dei tempi parentetici, che sembrano non partecipare al grande sforzo drammatico che si attua nel primo e nel quarto tempo.  È inoltre assente lo Scherzo, utilizzato da Beethoven al posto del Minuetto settecentesco a partire dalla Seconda Sinfonia. Il finale, dal carattere quasi improvvisatorio e rapsodico, si discosta dalle tradizionali scelte compositive di Brahms, sfociando in un tripudio generale.
La seconda parte del Concerto propone From the Bavarian Highlands op. 27 per coro e orchestra di Edward Elgar. Il lavoro del compositore inglese comprende una serie di sei brani riuniti sotto il titolo Scenes from the Bavarian Highlands, in ricordo di una vacanza particolarmente felice che Elgar aveva compiuto in Baviera nell’autunno del 1894. Alice, moglie del compositore, ha collaborato nell’adattare il testo alla musica e ha dato i titoli ai brani in memoria dei luoghi più belli e suggestivi che avevano caratterizzato la loro vacanza. La prima versione del 1895 prevedeva il solo pianoforte, mentre l’anno successivo ne viene pubblicata una versione orchestrale. La prima esecuzione ha luogo il 21 aprile 1896 diretta dall’autore e porta la dedica ai signori Slingsby Bethell, i proprietari della pensione di Garmish dove i coniugi Elgar avevano soggiornato.

Per informazioni e biglietti: www.arena.it
Con il decimo Concerto al Teatro Filarmonico si concludono gli appuntamenti di Ritorno a Teatro per il progetto Arena Young 2016-2017: gli studenti delle classi elementari, medie e superiori, le famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 4,00 (studenti) e € 8,00 (adulti accompagnatori). Il Concerto di venerdì 26 maggio sarà preceduto da un incontro alle 19.00 con un momento introduttivo, cui seguirà un aperitivo nel Bar del Teatro.
Si ricorda infine che è già possibile prenotare e acquistare i biglietti per il Festival Lirico 2017 usufruendo delle tariffe dedicate al mondo della scuola, incluso il bonus 18app e Carta del Docente.
Per informazioni e prenotazioni:
Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39) 045 8051933 – fax (+39) 045 590638 – scuola@arenadiverona.it




In gita con la droga, studenti pizzicati dai carabinieri

Rischia di costare cara a quattro giovanissimi studenti piacentini la decisione di portarsi in gita della marijuana per un po’ di divertimento extra. A tutto avrebbero pensato i ragazzi salvo di incappare in un posto di blocco congiunto con i carabinieri del radiomobile di Piacenza e le unità cinofile della guardia di finanza.

I militari, intorno alle 8 di mattina, hanno fermato l’autobus su cui viaggiavano una cinquantina fra studenti ed insegnanti diretti in Romagna e con l’ausilio dei cani hanno passato al setaccio valige, zaini e trolley. Sono così stati trovati 14 grammi di marijuana e  circa mezzo grammo di hashish  suddivisi nei bagagli di due ragazze, una di 16 ed una di 17 e di due ragazzi rispettivamente di 17 e  18 anni. I quattro sono stati segnalati alla prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti con tutte le conseguenze del caso.




Con la riforma gli uffici ACI rischiano di chiudere

Il decreto di riforma della Motorizzazione e dell’Aci è sbagliato e rischia di penalizzare cittadini e lavoratori. Lo sostengono con una nota congiunta Cgil e Cisl dell’Emilia Romagna.

“Il Governo in questi giorni sta varando uno schema di decreto che prevede di far “confluire” l’attuale certificato di proprietà nella carta di circolazione, che conserverà il suo nome, diventando però documento unico dei veicoli. A causa di questo provvedimento – sostiene il comunicato  – l’ACI rischia la chiusura, nonostante fornisca un servizio pubblico tecnologicamente avanzato, con standard di altissima qualità, senza tra l’altro costituire un costo per le casse statali. E’ per denunciare questo pericolo che dal 23 al 25 maggio sono state indette assemblee dei lavoratori in tutti gli uffici Aci d’Italia”.

Ancora una volta – sottolineano i sindacalisti – ci troviamo di fronte allo Stato che decide come un datore di lavoro che sembra non conoscere effettivamente le funzioni svolte dai “suoi” lavoratori e assume decisioni che rischiano di aggravare i costi per il cittadino”.
Fp CGIL e CISL Fp regionali, come già detto chiaramente anche a livello nazionale, unitariamente alla UilPa, ribadiscono che “il documento unico, così come previsto dallo schema di Decreto adottato dal Governo, non realizza alcun vantaggio per il cittadino, non essendo previsto alcun risparmio di spesa, né tanto meno una semplificazione”. Al contrario, così come è stato definito, determinerà “il venir meno dei servizi oggi garantiti dall’Aci e una ulteriore complicazione delle procedure con ricadute negative in termini di costi e di tempo”. Infatti, si passerebbe dal sistema di gestione attuale, che utilizza la moneta elettronica, a quello dei bollettini postali, sistema ormai anacronistico e non certo in sintonia con la modernizzazione del Paese che questo Governo dice di voler perseguire.
Una riforma che prevede di lasciare invariati i costi per IPT e bolli, ma presuppone, tra l’altro, una minore presenza di uffici pubblici sul territorio, meno servizi diretti all’utenza debole, con la conseguente necessità di ricorrere all’intermediazione privata con maggiori costi.
“E’ infatti importante ricordare che oggi l’Aci offre ai cittadini l’alternativa di un servizio pubblico, prenotabile on-line, senza sovrapprezzi; mette a disposizione degli utenti la prenotazione del posto di coda tramite device mobile; ha ridotto gli adempimenti e aumentato la sicurezza della conservazione degli atti di vendita dei veicoli; ha avviato lo Sportello a domicilio senza oneri aggiuntivi direttamente nelle case private, di cura, di riposo e in quelle circondariali. Ha attivato infine il Wi-Fi gratuito nelle aree dei propri uffici e, tramite sms o e-mail, continua ad aggiornare l’automobilista su qualunque evento possa riguardare il proprio veicolo.
Ancora una volta il Governo propone false semplificazione, che in realtà celano non solo il determinarsi di ulteriori inefficienze e spese della macchina pubblica, ma ancor peggio, il calpestare la dignità di lavoratori che rischiano il posto di lavoro, che hanno alte professionalità e che forniscono servizi efficienti e utili ai cittadini.
Una situazione paradossale caratterizzata dal qualunquismo e dalla leggerezza che viene adottata nel determinare “riorganizzazioni su riorganizzazioni”, dove l’apparenza maschera un’assoluta mancanza della necessaria sostanza che invece dovrebbe contraddistinguere la qualità del servizio pubblico”.




La nuova stagione del Muncipale

Si aprirà con Simon Bocanegra la nuova stagione della Fondazione Teatri di Piacenza.Da ottobre a giugno il palcoscenico del Teatro Municipale ospiterà sei produzioni d’opera di cui quattro nuovi allestimenti, un musical, sette concerti, cinque balletti. A questi si andranno ad aggiungere un cartellone ad hoc per le celebrazioni dei 150 anni della morte di Gioachino Rossini e varie rassegne ed incontri alla Sala dei Teatini. Ma ci saranno anche progetti speciali ed attività di educazione alla musica. In totale il sipario si aprirà per quaranta volte. La stagione 2017/2018 sarà sostenuta dal Comune di Piacenza, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia Romagna, Fondazione Piacenza e Vigevano, Gruppo Iren e Confindustria Piacenza.
In un comunicato la Fondazione I Teatri sottolinea come si tratti di un Municipale “sempre più radicato nel territorio, che punta alla valorizzazione delle proprie capacità produttive e le esporta non solo a livello regionale ma anche internazionale. Un Teatro attento alla ricerca e alla formazione di giovani talenti affiancati da artisti di grande prestigio, alla conservazione e all’innovazione del repertorio classico, oltre al recupero di titoli poco rappresentati o assenti da molti anni. La nuova Stagione si presenta all’insegna della continuità con quanto già programmato nel triennio precedente: un cartellone che intende raccogliere tutto il patrimonio del passato e contemporaneamente rivolgere lo sguardo alle novità della vita operistica, che stimoli l’interesse e la curiosità di sempre nuovi spettatori, soprattutto giovani, garantendo nel contempo la fedeltà degli abbonati, con l’obiettivo di proseguire nel costante incremento di pubblico che ha caratterizzato le ultime stagioni”.
Una costante in questa nuovo cartellone sarà la presenza del Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati, oltre al Coro Voci bianche Farnesiano di Piacenza diretto da Mario Pigazzini. Molteplici le coproduzioni con le istituzioni e le realtà culturali della città di Piacenza, dal Conservatorio Nicolini con cui si consolida una sempre più importante sinergia, al Festival Val Tidone e al Piacenza Jazz Fest, dalla XIV edizione del Premio Gianni Poggi con l’Associazione Tampa Lirica di Piacenza, alla rinnovata collaborazione con Associazione Nel Pozzo del giardino, Circolo Culturale Italo Tedesco, Associazione Novecento Musiche Nuove di Piacenza.
Grazie all’incremento delle coproduzioni operistiche, nel 2017 Piacenza risulta al primo posto per numero di recite tra i Teatri di Tradizione della regione Emilia Romagna.
Ecco nel dettaglio la nuova stagione

Il programma

Simon Boccanegra

Ad inaugurare la Stagione d’ Opera il 13 e 15 ottobre Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. Il nuovo allestimento è realizzato nell’ambito del consolidato Progetto Opera Laboratorio, punta di diamante della Fondazione Teatri, di cui è responsabile didattico il celebre e amatissimo baritono Leo Nucci, nel segno della trasmissione dei saperi ai giovani cantanti. Sarà il primo dei titoli legati al mare, filo rosso che unirà anche altre opere delle Stagione quali La Gioconda e Il Corsaro. Pier Giorgio Morandi dirigerà l’Orchestra dell’Opera Italiana e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, con la regia firmata dallo stesso Nucci. L’allestimento è in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenna, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Marsiglia (Francia).

Faust

Ogni opera in cartellone celebrerà una speciale ricorrenza, così dai 160 anni (1857-2017) del Simone verdiano si passerà ai 200 anni dalla nascita del compositore francese Charles Gounod (1818-2018), festeggiati con il ritorno di Faust, la sua opera teatrale più celebre, assente dal Municipale dal 1963. In scena il 15 e 17 dicembre, il nuovo allestimento è affidato al Gruppo Veneto Anagoor diretto da Simone Derai, una delle formazioni più colte della scena emergente, premiato recentemente dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per la capacità di innovativa ricerca teatrale, per la scelta di scenografie minimaliste, con una drammaturgia del gesto simbolica giocata tra la ritualità e l’eleganza coreografica. Maestro concertatore e direttore Jean-Luc Tingaud, alla guida dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro del Teatro Comunale di Modena. Cast internazionale formato da Francesco Demuro (Faust), Ramaz Chikviladze (Mèphistophélès), Davinia Rodriguez (Marguerite). L’opera è realizzata in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Il Trittico

Il Tabarro/Suor Angelica/Gianni Schicchi celebra invece il centenario dalla prima rappresentazione, avvenuta il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York. Le tre opere in un atto di Giacomo Puccini, su libretti di Giuseppe Adami (Tabarro) e Giovacchino Forzano (Suor Angelica e Gianni Schicchi), saranno in scena il 2 e 4 febbraio con un cast nel quale spiccano i nomi di cantanti di alto livello quali Ambrogio Maestri, che fa ritorno al Municipale dopo molti anni d’assenza, il soprano Anna Pirozzi,e la piacentina d’adozione Annamaria Chiuri. L’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e il Coro del Teatro Comunale di Modena saranno diretti dalla bacchetta di Aldo Sisillo, mentre la già collaudata regia è firmata da Cristina Pezzoli. La produzione unisce le forze di quattro Teatri: Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

La Cenerentola

Omaggio alle celebrazioni rossiniane, va in scena La Cenerentola il 16 e 18 febbraio. Il dramma giocoso in due atti su libretto di Giacomo Ferretti tratto, tra gli altri, da Cendrillon ou la petite pantoufle di Charles Perrault vedrà la direzione musicale al femminile affidata a Erina Yashima, che ha partecipato alla prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy (2015), attualmente assistente di Riccardo Muti alla Chicago Symphony Orchestra.
Salirà sul podio a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, con la regia firmata da Aldo Tarabella. In omaggio a Lele Luzzati torneranno in scena i costumi della storica edizione del 1978 che recano intatta la cifra stilistica e il tratto immaginifico di un Maestro indiscusso del Teatro. Nel cast giovani artisti già affermati tra i quali Pietro Adaini, Teresa Iervolino, Marco Filippo Romano. L’allestimento realizzato dal Teatro del Giglio di Lucca, è una coproduzione con il Teatro Alighieri di Ravenna e la Fondazione Teatri di Piacenza.

La Gioconda

Preziosa “riscoperta”, che prosegue quel recupero di titoli dimenticati dal repertorio iniziato nella scorsa stagione con La Wally, sarà La Gioconda di Amilcare Ponchielli, assente dal Municipale da cinquantasei anni. Nell’anno del centenario (1918-2018) del librettista Arrigo Boito, l’opera ritroverà finalmente il palcoscenico il 16 e 18 marzo, con un nuovissimo allestimento che nascerà a Piacenza, affidato alla bacchetta esperta di Daniele Callegari alla guida dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, del Coro del Teatro Municipale di Piacenza e delle voci bianche del Coro Farnesiano piacentino. Impegnato un cast d’eccellenza, con il celebre Francesco Meli, attualmente il numero uno dei tenori italiani, che ha scelto il palcoscenico del Municipale per l’importante debutto nel ruolo di Enzo Grimaldo, e il soprano spagnolo Saioa Hernández, già acclamata da pubblico e critica nella produzione de La Wally, anch’essa al debutto nel ruolo del titolo. Al loro fianco cantanti di grande valore quali Sebastian Catana, uno dei più interessanti baritoni della sua generazione, il celebre basso Giacomo Prestia, il mezzosoprano di grande sensibilità Veronica Simeoni e il giovanissimo contralto Agostina Smimmero. L’allestimento è realizzato in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Il Corsaro

A conclusione della Stagione operistica, Il Corsaro di Giuseppe Verdi approderà al Municipale il 4 e 6 maggio, a 170 anni dalla prima rappresentazione dell’opera (1848-2018). Il melodramma tragico verdiano su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dall’omonima novella in versi di George Byron, sarà affidato alla direzione di Matteo Beltrami, sul podio dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro del Municipale di Piacenza. La regia dello storico allestimento del Teatro Regio di Parma, che porta la firma del grande Lamberto Puggelli, è ripresa da Grazia Pulvirenti. Tra i protagonisti, giovani cantanti già affermati nei maggiori teatri: Simone Piazzola (Seid), Vincenzo Costanzo (Corrado), Jessica Nuccio (Medora), Roberta Mantegna (Gulnara), Cristian Saitta (Giovanni). La produzione è realizzata da Fondazione Teatri di Piacenza con Fondazione Teatro Comunale di Modena.

La principessa Sissi – Musical

Anche il musical troverà spazio nella Stagione d’Opera. Dopo il successo di Mimì è una civetta nella scorsa stagione, il 7 gennaio (fuori abbonamento) si alzerà il sipario sulla nuova produzione in esclusiva nazionale della Compagnia di Corrado Abbati La principessa Sissi, liberamente ispirata al celebre film di Ernst Marischka con Romy Schneider. Dalla collaborazione tra il compositore Alessandro Nidi e il regista Corrado Abbati nasce un nuovo musical: si tratta di una riscrittura della nota storia d’amore tra la giovane principessa Elisabetta detta Sissi e Francesco Giuseppe. Melodie romantiche, ma anche danze tradizionali si alternano ad arie “liriche” e temi di ispirazione popolare a comporre uno spettacolo ricco, vivace e divertente con atmosfere degne della più famosa tradizione viennese. Le coreografie sono firmate da Cristina Calisi, scene di Stefano Maccarini e costumi di Artemio Cabassi.

Concerti

La Stagione concertistica 2017/2018 si aprirà il 4 novembre sulle note di un’emozionante partitura di rara esecuzione. Non un oratorio, non una messa, non del tutto sacro e non certo profano: il Requiem tedesco è l’essenza più spirituale del Romanticismo musicale. Scritto da un Brahms trentacinquenne, questo grande affresco richiedette diversi interventi del compositore prima della sua forma definitiva salutata da grande successo nel 1868 a Brema. Con questo immortale capolavoro debutta a Piacenza il nuovo direttore principale della Filarmonica Toscanini, l’inglese Alpesh Chauhan che a soli 26 anni ha già diretto alcune delle più importanti orchestre del mondo con straordinari consensi.

Anche il secondo appuntamento in programma, in coproduzione con Fondazione Val Tidone Musica, conferma una significativa scelta estetica del Teatro Municipale, che per la nuova stagione di concerti torna a proporre dopo molti anni un recital solistico. L’occasione è effettivamente speciale, poiché il russo Evgeny Starodubtsev è il vincitore del Premio Bengalli 2016 e del Premio pianistico alla memoria di Enrica Prati del concorso Val Tidone dopo una ricca serie di trionfi in concorsi internazionali. A Piacenza il 25 novembre proporrà il repertorio con cui si sta rivelando fra i più fini e virtuosi pianisti di oggi e che gli ha fatto guadagnare il plauso della critica e del pubblico.

Grande ritorno sul palco del Municipale, sarà quello dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, guidata da un direttore del calibro di Fabio Luisi, che proporrà un programma assai ben calcolato e di indubbio fascino. Fra due poemi sinfonici di Richard Strauss Don Juan e Heldenleben è incastonato come un prezioso diamante il concerto in re minore n. 20 di Mozart, affidato alle mani sapienti di Aleksandr Melnikov, pianista russo tra i più attenti interpreti del pianismo d’età classica. Un accostamento tutt’altro che ardito e che in modo più che legittimo mette in dialogo questi due maestri così lontani nel tempo.

Punto fermo nella stagione concertistica del Municipale e particolarmente legato alla città, il concerto di San Silvestro è affidato in questa stagione di nuovo alla Filarmonica Toscanini, guidata da Sesto Quatrini. Il giovane direttore d’orchestra emergente, già molto apprezzato all’estero, affronterà brani amatissimi dal pubblico alternando i valzer, le polche, le ouverture della festa a intermezzi sinfonico.
Anche il concerto del 26 gennaio testimonia il grande interesse del Teatro Municipale a rinnovare le proposte per il suo pubblico. Molto più di un concerto, la proiezione della pellicola L’età dell’oro di Charlie Chaplin (1925) con l’accompagnamento dal vivo dell’orchestra è un evento speciale. Timothy Brock, musicista esperto nella direzione, restauro e composizione di partiture per i lavori del cinema muto, dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nell’esecuzione di una partitura che è il frutto di una lunga ricerca basata su materiali riorganizzati dallo stesso regista nel 1942 e fra i quali saranno riconoscibili alcune citazioni di celebri melodie.
L’affetto di Leo Nucci verso il Teatro Municipale è ormai consolidato; a Piacenza ha scelto di fare partire i suoi più importanti progetti di cantante, di docente e di regista, così come ha voluto celebrare la ricorrenza dei cinquant’anni della sua magnifica carriera. In questa nuova stagione di concerti, il 29 marzo Nucci si esibirà assieme all’Orchestra dell’Opera Italiana e al Coro del Teatro Municipale diretti dal giovane Jacopo Brusa. E all’opera italiana è consacrato il programma della serata.
Ritorna infine al Municipale il 14 aprile l’eccellente Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Markus Poschner, a conclusione della stagione concertistica. All’insegna del grande sinfonismo, il programma è dedicato alle due voci estreme del Romanticismo viennese: la celeberrima Incompiuta di Schubert che lascia il testimone alla quarta sinfonia di Bruckner, che lo stesso autore sottotitolò Romantica lasciando profondi interrogativi, mai definitivamente risolti, nella critica e fra gliascoltatori più attenti. Un concerto che conclude perfettamente un percorso intrapreso con Brahms e che ha toccato un’incredibile varietà di suggestioni sonore.

Danza

Tutto il fulgore del balletto classico risplende nei quattro titoli della Stagione di Danza del Teatro Municipale. Un cartellone musicalmente monografico per rendere omaggio all’immortale grandezza di Čajkovskij, dalle atmosfere da fiaba de Lo Schiaccianoci, La Bella e la Bestia e La bella addormentata, alle suggestioni della grande letteratura russa danzata sulle punte in Anna Karenina.
Sfavillante nelle coreografie di Amedeo Amodio, impreziosito dalle visioni scenografiche e dai coloratissimi costumi di Lele Luzzati, con l’ideazione delle ombre affidata al piacentino Teatro Gioco Vita, Lo schiaccianoci approda il 14 gennaio sul nostro palcoscenico con il Corpo di ballo di Daniele Cipriani. Primi ballerini d’eccezione, due celebrità quali Anbeta Toromani e Alessandro Macario, già applauditi in Coppélia nella scorsa stagione.
Ispirato al film surrealista di Jean Cocteau, La Bella e la Bestia è una raffinato balletto di matrice neoclassica in cui si alterneranno più di venti danzatori. La messa in scena del Malandain Ballet de Biarritz, in programma il 28 gennaio con le coreografie di Thierry Malandain, è semplice e rigorosa, rimanda ad un alto grado di simbolismo in cui la Bella incarna l’animo umano e la Bestia la forza vitale e gli istinti primordiali. Solo alla fine potrà esserci una sintesi dei due opposti e naturalmente un lieto fine, come si conviene nelle fiabe.
Il 25 marzo andrà in scena il celebre balletto La bella addormentata del Balletto Jacobson di San Pietroburgo: si tratta di una nuova produzione della compagnia in collaborazione con Jean-Guillaume Bart, coreografo francese di fama internazionale, ex-ballerino del Balletto dell’Opéra di Parigi. La bella addormentata è stato presentato per la prima volta a San Pietroburgo nel 1890, e la versione presentata dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo fa rivivere la spettacolare produzione del passato.
L’anima di Anna Karenina nella sua forza e nelle sue fragilità prenderà vita al Municipale l’8 aprile in un balletto sofisticato ed elegante liberamente ispirato al romanzo di Lev Tolstoi. Il Balletto di Milano ripercorre in venti scene una delle maggiori storie di ogni tempo, con le coreografie dell’estone Teet Kask che ama accostare all’estetica classica in punta espressioni moderne, e la raffinatezza delle scene di Marco Pesta con elementi stilizzati della tradizione russa.
Ancora La Cenerentola su musica rossiniana, vedrà coinvolte le scuole istituzionali e di danza di Piacenza nel balletto in programma l’11 maggio (fuori abbonamento), nell’ambito del Progetto formativo della Federazione Nazionale Scuole di Danza #leggereperballare, con la regia di Arturo Cannistrà. Interpreti saranno gli allievi delle scuole di danza piacentine.

Rossini 150

L’anno rossiniano vedrà la Fondazione Teatri di Piacenza impegnata a dare vita a iniziative speciali che attraverseranno in modo trasversale tutti i cartelloni, oltre ad eventi creati ad hoc. Se tra opera e danza si celebrerà il genio pesarese con La Cenerentola, un vero e proprio dialogo tra arte e musica sarà al centro di Rossini vive, in programma il 17 febbraio alla Sala dei Teatini. Le opere pittoriche del noto artista piacentino William Xerra si uniranno a recitazione e canto del basso Daniele Tonini e alla voce e pianoforte di Emanuela Marcante. In collaborazione con Tampa Lirica e con il Conservatorio Nicolini, La Petite Messe Solennelle rossiniana sarà eseguita il 20 maggio alla Sala dei Teatini, per la XIV edizione del Premio Poggi, con il Coro del Conservatorio Nicolini diretto da Corrado Casati, interpreti giovani artisti e vincitori del Premio Poggi.

Allegro con Brio

Sette concerti aperti alla città, da ottobre a giugno alla Sala dei Teatini: torna la consueta rassegna cameristica in collaborazione con il Conservatorio Nicolini, che vedrà coinvolti anche nel corso di questa nuova Stagione i migliori allievi e docenti del Conservatorio di Piacenza.

In…canto d’Opera
Il consolidato appuntamento dedicato alla presentazione delle opere della Stagione, realizzato in collaborazione con l’Associazione Nel pozzo del giardino, prevede quest’anno sei incontri musicali aperti alla città, sempre alla Sala dei Teatini. Giovani cantanti saranno chiamati a interpretare le arie più celebri delle opere, accompagnati al pianoforte da Marco Beretta.

Educazione alla Musica
La consuetudine delle anteprime per le scuole si rinnova anche nella Stagione 2017/2018, con l’apertura della prova generale di Simon Boccanegra, La Cenerentola, La Gioconda e Il Corsaro al giovane pubblico degli studenti.
Tre nuove produzioni dedicate alla valorizzazione delle nuove generazioni di artisti e spettatori si avvicenderanno sul palco del Municipale: si partirà il 30 e 31 ottobre con Riccioli d’oro e i tre orsi, commissione della Fondazione Teatri in prima assoluta, con musica composta dal giovane piacentino Stefano Guagnini (1990), libretto di Guagnini e Davide Garattini Raimondi che ne firma anche la regia. L’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio Nicolini sarà diretto da Camillo Mozzoni, interpreti giovani artisti e allievi del Nicolini. Sarà poi la volta, il 24 novembre, di Serenata – Trovatori Menestrelli e Wanderer, un viaggio musicale nella canzone d’amore da Schubert a Verdi fino a Bob Dylan diretto dalla musicista piacentina Maddalena Scagnelli.
In maggio torneranno infine i Bambini…all’Opera!, consolidato progetto ideato e diretto da Corrado Casati con la partecipazione delle scuole primarie De Amicis e Due Giugno del IV Circolo Didattico di Piacenza.
Il Ciclo Schubert, in collaborazione con il Centro Culturale Italo Tedesco di Piacenza, proporrà tra novembre e dicembre al Ridotto del Municipale tre incontri, dedicati al grande compositore austriaco, a cura del musicologo piacentino Nicola Montenz.

Informazioni, abbonamenti e biglietti

Il rinnovo degli abbonamenti è in corso presso la Biglietteria del Teatro Municipale, fino al 31 maggio. Il cambio turno degli abbonamenti verrà effettuato nelle giornate del 6 e 7 giugno.
I nuovi abbonamenti saranno in vendita dal 9 giugno fino al 22 giugno.
I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita a partire dal 5 settembre.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Municipale, tel. 0523 492251 biglietteria@teatripiacenza.it – www.teatripiacenza.it




Picnic romantico a Castell’Arquato

La suggestiva cornice medioevale di Castell’Arquato ospiterà anche quest’anno la Notte Romantica, iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia per festeggiare l’arrivo del solstizio d’estate dando appuntamento a tutti gli innamorati nelle piazze, nei vicoli e nei palazzi dei Borghi aderenti all’Associazione.
Circondati da arte e cultura, abbracciati alla persona del cuore, calati in un’atmosfera intima e raccolta alla fioca luce delle candele… ecco che il borgo diventare luogo ideale per un evento dedicato all’amore nella sua sfumatura più dolce e romantica.

Un raffinato picnic serale con vista panoramica sulle colline e speciali visite guidate in notturna alla scoperta dell’imponete Rocca Viscontea sono solo alcune delle iniziative che hanno caratterizzato la prima edizione dell’evento… tante sono quelle che continueranno ad incantarvi nelle prossime edizioni!
L’appuntamento è per il 24 giugno 2017: in concomitanza con la Notte Bianca Piazza Municipio si trasformerà in un romantico set per innamorati.

I giardini di fianco alla Rocca Viscontea saranno allestiti con tavolini da due persone, tovaglie bianche e candele per un raffinato pic-nic con vista panoramica sul castello e le colline.
Sarà possibile prenotare il tavolo e degustare i piatti portati da casa o acquistati sul momento nei numerosi punti di ristoro del paese.

I visitatori avranno la possibilità di passeggiare per le vie e le piazzette ed apprezzare l’intrattenimento nella parte bassa del paese, dove i negozi, i bar e i ristoranti proporranno musica e buon street food.
Nella parte alta del paese l’atmosfera sarà più intima e romantica, la musica soffusa e la Rocca Viscontea sarà aperta eccezionalmente in notturna per ospitare speciali visite tematiche alle ore 21, 22 e 23.
Presso l’Enoteca Comunale di Castell’Arquato sarà possibile brindare all’amore con uno speciale cocktail e prenotare il proprio cestino da pic-nic.

I tavoli saranno pronti a partire dalle ore 20.30. La prenotazione è obbligatoria. Il costo per il tavolo da “pic-nic” sarà di 25 € a coppia mentre l’eventuale visita guidata alla Rocca Viscontea con animazione costerà 6 € a persona.