Stop alla sperimentazione. Il Corso torna a doppio senso

Era stato preannunciato dal sindaco Patrizia Barbieri, ai nostri microfoni, in occasione della presentazione della Giunta ed è stato ufficializzato oggi.

La Giunta comunale durante la seduta odierna ha stabilito di porre fine alla sperimentazione in atto nel tratto di Corso Vittorio Emanuele tra via Palmerio e via Venturini, e di tornare all’assetto viabilistico precedente all’aprile del 2016 quandovenne deliberata la modifica.

“Preso atto – spiega l’assessore alla Viabilità, Paolo Mancioppi – a più di un anno di distanza del fallimento dell’assetto sperimentale attuale, si è deciso di ripristinare l’assetto precedente con il doppio senso di circolazione sul Corso, realizzando in completa sicurezza una pista ciclabile monodirezionale sul lato est della via, diretta verso piazzale Genova. Il provvedimento adottato oggi prevede anche la riproposizione degli spazi di carico e
scarico merci, di sosta a rotazione a pagamento e di sosta per le persone diversamente
abili”.
Prosegue l’assessore: “Via Venturini continuerà a essere a senso unico ma, tornando allo stato precedente alla sperimentazione, sarà notevolmente alleggerita dai volumi di traffico che ne hanno fatto una camera a gas, grazie al doppio senso di circolazione sul Corso e all’istituzione del senso unico tra lo Stradone e la stessa via Venturini in prossimità del Dolmen”.
Nell’ottica di una maggiore attenzione alla qualità dell’aria, alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e alla tutela dell’ambiente, l’Amministrazione ha deciso di consentire il transito a solo due linee di bus sul Corso, rispetto alle cinque in essere durante il periodo pre-sperimentale. I lavori, che prenderanno il via a breve, termineranno prima dell’inizio delle scuole.
Conclude l’assessore Mancioppi: “Anche per quanto riguarda lo stradone Farnese sono previste modifiche: verranno rimossi i due panettoni in prossimità di via Santa Franca e via Torta, giudicati pericolosi per pedoni, automobilisti e ciclisti. Il ripristino dell’assetto precedente alla sperimentazione è un primo punto da cui ripartire per una valutazione che ricomprenda un assetto viabilistico complessivo di tutta la zona”.




Tantissimi appuntamenti per l’ultimo venerdì piacentino

Si avvia a conclusione l’edizione 2017 dei venerdì piacenti. Per l’ultimo appuntamento di domani sono in programma numerosi appuntamenti con tantissimi artisti ed ospiti.

Ci sarà innanzitutto la voce di Marco Rancati che, dopo essere stato recentemente ospite di Gerry Scotti in Tv, domani sera regalerà al pubblico una delle sue più amate performance esibendosi con gli Shout, storica e seguitissima band. Con il suo esplosivo repertorio Anni ’80 dovrebbe convincere tanti a cantare e ballare in piazza Cavalli.

 

Saranno invece l’ironia e il talento di Davide “Dada” Zilli ad animare la splendida cornice di Piazza Sant’Antonino.

Professore di Italiano al mattino, cantautore-pianista di sera,  Zilli si è formato con una lunga gavetta di pianista classico, diplomandosi al Conservatorio di Milano. Successivamente ha perfezionato lo studio del pianoforte jazz con Roberto Cipelli (Paolo Fresu Quintet).

La sua musica miscela pop e jazz, seguendo una linea che va dal cantautorato italiano più obliquo e stralunato (Conte, Caputo, Jannacci) fino ad Elvis Costello e Randy Newman. Negli ultimi anni si é esibito con successo in vari locali e manifestazioni in tutta Italia e domani sera vi terrà inchiodati di fronte al palco, a gustarvi il suono unico della sua musica e dei suoi versi

 

Energia e divertimento saranno invece le parole d’ordine in Piazza Duomo dove, per l’ultima serata, si è scelto di puntare sul talento scatenato della Radio Live Band. Una formazione la cui energia si percepisce già dalla prima nota e la cui capacità indiscussa di scatenare il divertimento sarà in grado di creare, nel centro di Piacenza, una spensierata atmosfera vacanziera.

 

Una serata all’insegna del Revival invece in Piazza Borgo, per tornare con il corpo e con la mente agli anni ’90 e celebrare il gran finale con l’ultima festa tematica in chiave nostalgica oltre che con tutto il colore, l’energia e la spregiudicatezza a cui ci ha abituato la folle brigata di Chez Moi e Chez Art. Dj set, street food, birra e cocktail per chiudere i Venerdì Piacentini con il botto!

 

E anche quest’anno non poteva mancare l’ospite d’eccezione del Festival: Il Piacenza Calcio, che presenterà ufficialmente la squadra protagonista della prossima stagione. I giocatori arriveranno in piazza Cavalli alle 21.15 e, dopo una passeggiata per le vie del centro, si fermeranno in piazza S.Antonino per festeggiare insieme ai tifosi.

 

E ancora musica, domani sera, con il rock-show dei Kill Kenny ai Giardini Merluzzo e con il rock-blues di JC Cinel che aprirà i lavori già dall’aperitivo in Piazzetta Mercanti. Via San Siro si trasformerà invece in un Party a cielo aperto con i ritmi spumeggianti della Diskorario Live Band mentre in via Mazzini troverà spazio la suggestiva atmosfera cantautorale del poeta autodidatta rock’n roll Muzz Murray.

Joe Croci, che l’anno scorso ha partecipato al talent “The Voice” arrivando fino alle semifinali, sarà invece in Via San Vincenzo mentre sul Corso Vittorio Emanuele torna la potenza esplosiva della William Fox Band, oltre a Dj set, Show Cooking e tantissimo divertimento.




Polizia e Municipale insieme a caccia di abusivi

Polizia Municipale e Polizia di Stato insieme per un’operazione preventiva partita nella zona della Stazione per poi estendersi al mercato e ad altre aree della città.

Mercoledì mattina sono state dieci le pattuglie messe in campo dal comando di via Rogerio e dalla Questura, con anche uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia. In totale sono stati eseguiti sette ordini di allontanamento. Un rom è stato multato per accattonaggio molesto, mentre altre sei persone (in maggioranza senegalesi) sono state sanzionate per attività di parcheggio o vendita abusiva.

Curioso anche l’episodio avvenuto nel parcheggio dell’ospedale. Un’auto civetta, senza insegne, con due uomini della Municipale ed il comandante Piero Vergante, in borghese, è entrata nell’area antistante al nosocomio. Un cittadino straniero, parcheggiatore abusivo, pensando trattarsi di normali cittadini ha subito segnalato il primo spazio libero, non sapendo chi fossero in realtà i passeggeri della macchina. E’ stato così identificato e sanzionato.

E’ stato anche eseguito il primo Daspo (di tre mesi) nei confronti di un venditore abusivo individuato nel parcheggio di viale Malta. L’uomo era già stato fermato altre due volte e sanzionato con ordini di allontanamento e multe ma aveva continuato nei suoi  commerci. Ora la decisione del Daspo emesso dal Questore, il cui mancato rispetto potrebbe aprire all’uomo, un nigeriano di 38 anni con regolare permesso, anche le porte del carcere.




Mercatone Uno: in vista ulteriori razionalizzazioni

Si è tenuto oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra i Commissari Straordinari del Gruppo Mercatone Uno, Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, le Organizzazioni Sindacali ed i rappresentanti di gran parte delle Regioni interessate.

I Commissari hanno comunicato l’avvio della procedura di cessione dei complessi aziendali mediante trattativa privata con i soggetti interessati.

A tale riguardo hanno segnalato che, a seguito dell’avviso pubblicato ieri sulle principali testate nazionali e internazionali, sono pervenute nuove manifestazioni di interesse in aggiunta a quelle esaminate alla scadenza del secondo bando e che sono già stati avviati i primi contatti con i potenziali investitori.

I Commissari hanno illustrato le linee guida del piano economico-finanziario, già presentato al MISE, che si rende necessario per garantire la continuità aziendale nei prossimi mesi.

Il piano prevede una serie di azioni volte a contenere e razionalizzare ulteriormente i costi diretti e indiretti, che saranno avviate dal prossimo mese di agosto e riguarderanno un maggior ricorso agli ammortizzatori sociali, sia in sede sia nei punti di vendita, sempre nell’ambito degli accordi sindacali in essere, nonchè una razionalizzazione del perimetro operativo.

È stato, infine, condiviso che, grazie alla collaborazione ed al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti – istituzioni, lavoratori, sindacati, fornitori e creditori – è stato, sinora, possibile garantire la continuità del Gruppo e la salvaguardia dei livelli occupazionali.




Il sindaco chiude il nido Oasi: “usato calcestruzzo di bassissima qualità”

Il sindaco Barbieri chiude l’asilo nido Oasi di Borgotrebbia a causa del calcestruzzo di pessima qualità utilizzato per la costruzione. E’ il risultato di una analisi commissionata poco meno di un mese fa ad una ditta specializzata. Questa la nota stampa del comune:

Nella giornata di oggi odierna sono stati anticipati i risultati delle analisi di laboratorio sulle condizioni statiche della struttura dell’asilo nido Oasi di Borgotrebbia, commissionate con determina dirigenziale a una società specializzata il 23 giugno scorso.

Le analisi di laboratorio sul calcestruzzo utilizzato per le murature della parte seminterrata e delle fondazioni hanno evidenziato “una qualità bassissima del calcestruzzo”.

Immediatamente si è costruito un gruppo di lavoro cui hanno preso parte gli assessori Erika Opizzi, Paolo Garetti, Federica Sgorbati, il segretario generale Vincenzo Filippini e i dirigenti comunali Manuela Moreni, Anna Bolzoni e Taziano Giannessi, che hanno analizzato nel dettaglio i risultati delle analisi pervenute.

A fronte di questi risultati riguardanti la modellazione della risposta statica dell’edificio, ha confermato l’inadeguatezza dello stesso anche per i soli carichi verticali. E’ stato subito avvertito il sindaco Patrizia Barbieri, che preoccupata per l’incolumità dei bambini e degli insegnanti dell’asilo nido di via Borreca a Borgotrebbia, ha disposto l’immediata chiusura con provvedimento in corso di notifica.

Il sindaco ha disposto che venissero avvisati immediatamente gli operatori perché gli stessi comunicassero la situazione alle famiglie e proponendo da subito una soluzione alternativa sino al termine delle attività. Già da domani mattina vi è infatti la possibilità per i bambini di proseguire con le loro educatrici le attività presso l’asilo nido della Besurica.

E’ stata immediatamente contattata anche la cooperativa che garantirà il servizio mensa: “Spiace – sottolinea il sindaco – che nel momento in cui avevo dato disposizione agli uffici di provvedere all’installazione di nuovi giochi per i bambini, si sia invece appreso che vi erano concreti rischi sulla struttura che li ospitava”.

Poiché il problema si ripercuote inevitabilmente sul prossimo anno scolastico, il sindaco unitamente agli assessori competenti, incontrerà i genitori per valutare soluzioni alternative.




Giangiacomo Schiavi nel consiglio della Fondazione

Il giornalista Giangiacomo Schiavi e la vigevanese Gemma Zanoletti entrano in carica come nuovi componenti del Consiglio Generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

L’elezione in seno al “parlamentino” di Via Sant’Eufemia, avvenuta oggi, chiude così ufficialmente l’iter per la designazione dei nuovi organi della Fondazione.

L’elezione dei due nuovi componenti si era resa necessaria dopo che, nel giugno scorso, due membri del Consiglio Generale erano stati chiamati a fare parte della squadra del presidente Massimo Toscani: si tratta di Alberto Dosi e Ileana Maestroni, ora componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione.

Con l’ingresso di Giangiacomo Schiavi e Gemma Zanoletti sale dunque a quindici il numero di consiglieri designati, come previsto dal nuovo Statuto della Fondazione (in precedenza erano venticinque). I loro nomi vanno infatti ad aggiungersi ai già insediati Claudio Bassanetti, Gianpio Bracchi, Nicoletta Corvi, Massimo Cottica, Carlo Dallagiovanna, Fabio Fornari, Pietro Galizzi, Paolo Claudio Giacobbe, Sergio Giglio, Angelo Grungo, Tiziana Pisati, Pietro Scottini e Milena Tibaldi Montenz.

Giacomo Schiavi è diventato giornalista alla “Libertà” di Piacenza, dove è rimasto dal 1977 al 1981. E’ passato poi al Resto del Carlino come redattore agli interni e all’ufficio centrale: dal 1984 al 1987 è stato cronista parlamentare alla redazione romana per Carlino e Nazione. Chiamato al Corriere della Sera ha ricoperto il ruolo di vicecapocronista dal 1987 al 1989. Trasferito a Milano è stato caporedattore e capocronista dal 1996 al 2004; poi editorialista e  titolare della rubrica “Dalla parte del cittadino” dal 2004 al 2009. Autore del viaggio in camper nei quartieri di Milano, è stato premiato con  l’Ambrogino d’oro del Comune nel 2007.  Dal maggio 2009 al maggio 2015 è stato vicedirettore del Corriere e autore del Manifesto di Milano, un saggio sull’orgoglio del capoluogo lombardo.
Numerose le sue pubblicazioni. Attualmente è tornato a fare l’editorialista per il Corriere.

Gemma Zanoletti, vigevanese, Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia, ove in seguito si è diplomata Specialista in Pediatria, ha ricoperto numerosi incarichi fino a diventare direttore dell’Unità Operativa per le Prestazioni di Psichiatria e Neuropsichiatria Infantile dell’Asl di Pavia, svolgendo un’attività mirata a individuare percorsi operativi complessi per pazienti psichiatrici e neuropsichiatrici. Nel 2007 è collocata a riposo. Da allora è impegnata nell’ambito del Soroptimist lnternational della Lomellina, di cui è stata socia fondatrice. Fa parte dell’Associazione Alunni del Collegio Ghislieri di Pavia.

Soddisfazione per le nuove nomine è stata espressa dal presidente della Fondazione Massimo Toscani: «Sono sicuro che la professionalità ed il valore dei nuovi consiglieri – ha dichiarato – saranno una risorsa preziosa per il nostro ente».




Per due giorni a Cortemaggiore rivive il Fillmore: concerti, cibo e artigianato

Si chiamano Ladri di Fragole ma in realtà più che rubare, quasi novelli Robin Hood, ci regalano un spicchio di passato. L’associazione di Cortemaggiore farà infatti rivivere il Fillmore, il club che  dalla fine degli anni ’70, portò nella nostra provincia stelle del firmamento musicale, nomi del calibro di Patti Smith, Vasco Rossi, De Gregori, Jovanotti, Carmen Consoli, fino ad arrivare a Jonathan Davis dei Korn. Ma per illocale passò anche tutta la scena punk anni ’90, dai Punkreas alle Porno Riviste e i Derozer o quella alternativa del nuovo millennio capitanata da Tre allegri ragazzi morti e Verdena, per non parlare di blues e jazz, con in testa Michel Petrucciani.

Chiuso da qualche anno, il Fillmore tornerà a vivere almeno nello spirito, venerdì 21 e sabato 22 luglio, in una location se vogliamo ancora più suggestiva. Si tratta del chiostro quattrocentesco dei frati francescani di Cortemaggiore, ai quali verrà devoluto parte del ricavato. Fondi che serviranno per la ristrutturazione.  Nella due giorni si terranno concerti no-stop, dimostrazioni pittoriche, esposizioni di artigianato creativo e sarà possibile mangiare e bere.

Un mix tra le classiche feste della birra ed un live club. Un’idea, racchiusa nel nome Fillmore Summer Festival, che ha riscosso grande successo. Artisti di grande spessore hanno deciso di sposare l’iniziativa inviando messaggi e video di sostegno (vedi interviste qui sotto), come Samuel dei Subsonica, che ha lanciato la provocazione: “Chi non conosce il Fillmore è uno sfigato. Era un luogo di passaggio obbligato, se facevi musica non potevi non andarci almeno una volta nella vita. E voglio ringraziare chi si sta impegnando nel volerlo riportare in auge”.

O ancora Gianluca Grignani, che si è espresso in modo entusiastico: “Ho suonato al Fillmore e ho visto molti concerti. La musica dal vivo, il Fillmore, queste manifestazioni, sono espressioni del rock and roll, della voglia di esprimere se stessi e cambiare le cose. Non è detto che la prossima volta non partecipi anch’io”.

Oppure Andy dei Bluvertigo: “Ricordo ancora il bellissimo locale, un punto di riferimento dove la prima volta ci accolse il tecnico di palco Diego Spagnoli che lavorava con Vasco e alla mia tastiera dovevo mettere degli spessori perché in discesa come quelli del teatro di danza. Un punto di riferimento fondamentale per aggregazione energetica e musicale”, oppure Federico Poggipollini, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: “A distanza di anni ricordo ancora con piacere il Fillmore di Cortemaggiore, un locale dove sono passati dei grandissimi nomi e che era davvero un’eccellenza per la musica. Sono contento che i Ladri di Fragole stiano provando a riportarlo in vita”, fino ad arrivare a Pino Scotto che con la sua proverbiale irriverenza ha sentenziato: “Era un luogo meraviglioso travolto dallo tsunami della musica di merda. Ma adesso il Fillmore potrà tornare a risplendere”.

Se tanti musicisti famosi si sono impegnati con un messaggio a distanza, non mancano quelli altrettanto importanti che saranno presenti.

Tra i protagonisti in cartellone Omar Pedrini, ex leader dei Timoria, che porterà a Cortemaggiore i suoi più grandi successi e le canzoni del recente “Come se non ci fosse un domani”, oppure AmbraMarie, che dall’uscita di X-Factor ha percorso con decisione la strada del rock, fino ad arrivare a Mattia Cigalini, l’enfant prodige del jazz di casa nostra (non solo è piacentino ma anche sindaco di Agazzano, il suo paese natale) e poi una schiera di musicisti locali che si alterneranno sul palco presentando ogni tipo di genere, fino ad arrivare ai visual con il mapping sulle pareti del chiostro.

Per sancire l’ideale passaggio di consegne, tra la vecchia e scintillante storia ed il nuovo, ambizioso corso, non mancherà la proiezione della mostra dedicata alla storia del Fillmore, con scatti realizzati negli anni ruggenti dai fotografi Antonello Mori e Pierpaolo Ferreri e raccolti dallo storico titolare Enrico Pighi.

“Volevamo lanciare un segnale forte – ha detto Gianmarco Aimi, il presidente dell’associazione Ladri di Fragole –  che sembra essere stato colto. La musica live si può fare, si deve fare, soprattutto nei piccoli centri per tornare a socializzare e a valorizzare quei luoghi meravigliosi che il nostro territorio ci ha regalato”.

I video

 




Controllore accoltellato sul treno a Santo Stefano Lodigiano

Nuova aggressione ai danni di un controllore ferroviario. Il grave episodio è avvenuto questa mattina, poco dopo le 7,  sul treno regionale Trenord Piacenza – Milano Greco Pirelli, all’altezza di Santo Stefano Lodigiano. A rimanere ferito un controllore di 45 anni colpito con un coltello da un aggressore straniero che poi è riuscito a dileguarsi.

Il controllore è stato soccorso dai sanitari alla stazione successiva, quella di Codogno. Aveva ancora il coltello conficcato nella mano destra. Accortosi del colpo in arrivo aveva tentato di parare il fendente. E’ stato ricoverato in ospedale a Codogno in condizioni non gravi.

Polizia e carabinieri sono alla caccia dell’uomo che, come si diceva si è dato alla fuga, subito dopo il ferimento. Secondo le prime ricostruzioni potrebbe essere uno straniero, forse di colore, molto probabilmente salito sul treno proprio a Piacenza. Alla richiesta di esibire il biglietto avrebbe estratto il coltello e ferito il ferroviere.




Graduatorie supplenti: sistema in tilt. “Ci vuole un rinvio” dicono i sindacati

Lasciate ogni speranza voi che entrate. Dovrebbe recitare così il sito del Ministero della Pubblica istruzione in cui gli insegnanti precari, in questi giorni, devono inserire la scelta delle scuole dove eventualmente effettuare le supplenze. Si perché nonostante, a parole, il governo Renzi, con la Buona Scuola, avesse abolito il precariato nella realtà dei fatti l’educazione dei nostri figli si basa anche su tutte quelle migliaia di insegnanti, senza abilitazione, inseriti nelle cosiddette Graduatorie di Istituto. Graduatorie triennali che sono scadute e che vanno rinnovate.

I supplenti, nei giorni scorsi, hanno compiuto un primo step e portato in segreteria tutti i documenti utili a stabilire il loro punteggio in graduatoria.

Le segreterie sono impazzite nell’inserire i dati, sia per il poco tempo disponibile, sia per malfunzionamenti del sistema.

Ora è partita la seconda fase e gli insegnati devono indicare le scuole dove proporsi come supplente. Ma il sistema è di nuovo, perennemente, in tilt. Peccato che però il tutto vada fatto entro il 25 luglio pena l’esclusione.

Su quanto sta accadendo abbiamo sentito Salvatore Pizzo, coordinatore del sindacato Gilda insegnanti di Parma e Piacenza.

Cosa sta succedendo Pizzo. Anche voi avete riscontrato problemi?

Il sistema è letteralmente in tilt. Noi come Gilda degli insegnanti abbiamo già denunciato nella precedente tornata di domande (che riguardavano i trasferimenti, lo scorso anno) una gestione anomala nei servizi informatici del ministero. Addirittura abbiamo dovuto far causa per ricevere gli algoritmi che venivano usati per la gestione di queste operazioni. C’era stato addirittura opposto il segreto di Stato che i magistrati non hanno riconosciuto. In questa nuova tornata ci ritroviamo con dei problemi analoghi. Qui tra l’altro non si tratta di trasferimenti di personale. Qui si tratta di persone che devono confermare la   loro posizione lavorativa. Se non lo fanno entro i termini rischiano di diventare dei disoccupati e di lasciare scuole senza insegnanti. E’ un sistema che è andato in titl. Sono appalti pubblici che andranno verificati. Noi come Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza siamo disponibili ad assistere in tutte le sedi giudiziarie i colleghi che dovessero ricevere dei danni da questa gestione fallimentare del sistema scolastico. L’unica strada per risolvere la questione sarebbe un rinvio (sistemando nel frattempo i problemi informatici).

Come mai siamo ancora a parlare di supplenti e di graduatorie di istituto. La Buona scuola non dovrebbe aver eliminato il precariato una volta per sempre?

La Buona Scuola non ha per nulla eliminato i supplenti. La Buona Scuola è una denominazione che da un punto di vista mediatico funziona ma in realtà non fa altro che recepire parzialmente una indicazione dell’unione Europea che stava per mettere l’Italia sotto procedura di infrazione per l’abuso reiterato di contratti a tempo determinato nella scuola. C’erano precari storici da stabilizzare. Si sono semplicemente stabilizzati  dei precari. Ciò non toglie che ci sia un turnover che è evidente e che va sanato con delle stabilizzazioni e non con delle misure tampone. Apprezziamo gli sforzi che si fanno ma non sono sufficienti. Bisogna investire di più sulla scuola.

Quindi i supplenti continuano a servire?

Certo continuano a servire perché altrimenti resterebbero delle cattedre scoperte.

Sulla questione della difficoltà nell’inserire le scuole nel sistema del ministero è intervenuta anche Cisl Scuola con un comunicato a firma di Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola. Il sindacato ha inviato alla Direzione Generale del Personale del Ministero una richiesta di  proroga dei termini di chiusura delle procedure. Una scelta che viene definita pressoché obbligata. “In precedenza – ricorda la Cisl –  analoghe difficoltà le avevano incontrate anche le segreterie scolastiche, costrette a “lavorare” le domande di supplenza in tempi ristrettissimi e in condizioni non certo ottimali quanto a disponibilità di personale e funzionalità dei supporti informatici”.

“C’è da augurarsi – dice Maddalena Gissi – che questa situazione, ennesima dimostrazione della distanza che corre tra il dire e il fare, quando si parla di informatizzazione e digitalizzazione dei servizi, non abbia a ripercuotersi negativamente sul regolare avvio dell’anno scolastico, visto che il ritardo nella pubblicazione delle graduatorie aprirebbe la strada al consueto “balletto” delle supplenze conferite fino all’avente diritto, dunque provvisorie e prima o poi da rifare. Un rischio che andrebbe in ogni modo scongiurato.

In queste condizioni, dilazionare i termini è purtroppo una scelta obbligata, ma è chiaro che la prima garanzia da dare è quella di sistemi che assicurino la necessaria affidabilità. Se manca questo, è inevitabile il riproporsi di situazioni che non solo si ripetono, ma ogni volta finiscono per aggravarsi”.




A Piacenza in arrivo altri 246 insegnanti di sostegno

In arrivo nuovi insegnanti di sostegno nelle scuole dell’Emilia Romagna. Lo ha deciso il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale che, in data odierna, ha autorizzato l’immissione in servizio di ulteriori 3.226 insegnanti di sostegno. In totale gli insegnanti diventeranno quindi quasi 9 mila. Si tratta di posti cosiddetti in deroga e sono stati decisi in base alle gravità delle patologie degli studenti presenti sul territorio ed alle richieste dei presidi.

In provincia di Piacenza gli insegnanti di sostegno in deroga saranno 246 per un totale di 590 docenti.

“La crescente richiesta  – ha spiegato il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Stefano Versari – ha portato negli ultimi anni ad un incremento dei posti di sostegno percentualmente superiore a quello degli alunni certificati. Infatti negli anni dal 2011/2012 al  2017/2018 gli alunni certificati sono aumentati del 27,2% (passando da 12.786 a 16.261) mentre i posti di sostegno sono aumentati del 44,2% (passando da 6.195 a 8.934). I numeri documentano il fatto che la diminuzione dei posti di sostegno di cui si parla da anni, in Emilia-Romagna non è mai avvenuta, anzi, si è assistito nel tempo ad un sensibile incremento di tali posti. Con ciò – a giudizio di Stefano Versari – si realizzano tutte le condizioni per potere accompagnare ancora più serenamente il percorso degli studenti disabili nelle scuole della nostra regione”.