Torna Dal Mississippi al Po

ll festival Dal Mississippi al Po si prepara a spiegare le vele: ideata ed organizzata da Fedro fin dalla sua prima edizione, che risale ormai al 2005, la rassegna musicale e letteraria si prepara a colonizzare la Val d’Arda, avendo eletto come location per la consueta tre giorni internazionale la cittadina di Fiorenzuola, che già negli scorsi anni aveva ospitato diversi fortunati appuntamenti collaterali del festival. Come di consueto, poi, a completare il cartellone di Dal Mississippi al Po torneranno anche quest’anno le rassegne musicali, come le “Notti Blues sul Po” al circolo Amici del Po di Monticelli d’Ongina e soprattutto la fortunata “Bala cui Ratt”, un appuntamento ormai consolidato dell’estate piacentina, che porterà anche quest’anno sulla bellissima scalinata di Via Mazzini, nel centro storico della città, grandi appuntamenti live e che ospiterà un grande evento internazionale.
Cambiamenti in vista, dunque, non soltanto per quel che riguarda le location, ma anche le date di Dal Mississippi al Po: il festival vero e proprio si terrà nel week end centrale di luglio, da venerdì 14 a domenica 16 a Fiorenzuola D’Arda, ma sarà preceduto da una lunga serie di appuntamenti che, a partire dal primo giugno, porteranno fiumi di musica live a Piacenza e provincia. E potrebbe non essere finita qui, perchè proprio in questi giorni Fedro sta lavorando per far approdare il festival ad un altro porticciolo.
Ad un paio di settimane dal via ufficiale, previsto come si diceva per il primo giugno, iniziano a circolare voci sugli ospiti della tredicesima edizione ed il primo nome annunciato da Fedro è di quelli da far drizzare le orecchie non sono allo zoccolo duro di appassionati di blues, ma a qualsiasi estimatore di musica contemporanea: a otto anni di distanza dallo spettacolare concerto piacentino a Palazzo Farnese, nella serata di domenica 16 luglio arriverà a Fiorenzuola Charlie Musselwhite, il più famoso ed importante armonicista al mondo, che si esibirà sullo spettacolare palcoscenico storico-architettonico rappresentato dalla Collegiata di San Fiorenzo, nella piazza principale, location di tutti gli appuntamenti del festival.
Charlie Musselwhite a Fiorenzuola
Il concerto di Charlie Musselwhite è il grande evento dell’edizione numero tredici di Dal Mississippi al Po: un artista di tale caratura, colui sul quale viene fatta la tara quando si parla dell’armonica blues, per di più un uomo di cuore ed un artista dalla grande umanità, non capita spesso dalle nostre parti. Avvezzo ai più prestigiosi palcoscenici internazionali, e a dividere la scena con colleghi ben più “pop” come Ben Harper, Eddie Vedder e Tom Waits, solo per citarne un paio, Musselwhite ha dimostrato di saper dare il massimo anche in atmosfere più raccolte.
L’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola ha accolto con entusiasmo la proposta del direttore artistico di Fedro, Davide Rossi, che afferma: “Quando ci si è prospettata la possibilità di riportare al festival Charlie Musselwhite, un artista che abbiamo già ospitato a Dal Mississippi al Po 8 anni fa, e di cui resta traccia non solo nella storia della rassegna, ma dei concerti live di Piacenza e provincia in tempi recenti, abbiamo fatto di tutto per non farcela sfuggire. Musselwhite si esibirà nell’ambito di eventi molto più noti del nostro, basti pensare che la sera prima sarà sul palco di Pistoia Blues, e per noi poterlo portare a Fiorenzuola, in una piazza che ci ha accolto e accompagnato in diversi momenti importanti delle ultime edizioni di festival , è un grandissimo onore e privilegio, la chiusa ideale per quella che sarà un’edizione insolita, con tanti cambiamenti.”
La biografia degli anni formativi di quello che sarebbe diventato un genio dell’armonica suona proprio come il testo di una canzone blues: Charlie Musselwhite è nato in Mississippi, cresciuto ascoltando il blues, hillbilly e gospel alla radio e fuori dalla porta di casa, si è poi trasferito a Memphis dove, affascinato dalla scena musicale della città, ha iniziato a suonare la chitarra e l’armonica, cosa piuttosto insolita per un ragazzo bianco. Seguendo il percorso di tanti altri poco più che ragazzo si sposta a Chicago e, mentre di giorno lavora come manovale, la sera si intrattiene nei blues club coltivando delle amicizie con grandi icone come Little Walter, Big Walter, Sonny Boy Williamson, Big Joe Williams, Muddy Waters e Howlin’ Wolf, costruendosi molto presto un’impressionante reputazione grazie “passaparola” di questi amici entusiasti della sua musica,  iniziando così a venire pagato per suonare nel quartiere dove vive nel South Side.
In ben 43 anni di carriera ha realizzato più di 30 album, tre dei quali: Ace Of Harps (1990), Signature (1991) e In My Time (1993), realizzati per Alligator Records, tuttora rimangono i migliori titoli venduti. Dopo il grande successo di The Well (2010) e le conseguenti nomine come “Album of the year” e “Traditional Blues Album of the year” ai  Blues Music Awards del 2011, il primo lavoro “full band” della sua lunga carriera, la più personale ed emozionale serie di brani che abbia mai creato, arriva, nel 2013, Get Up! Nato da una solenne e “troppo rara” collaborazione con un altro grande artista, Ben Harper, Get Up! è un moderno classico blues che guarda al gospel, alla tradizione, al country e al R&B: l’originalità del disco regala alla coppia Musselwhite/Harper il Grammy come miglior disco blues del 2013.
Charlie Musselwhite, che quest’anno celebra cinquant’anni di carriera, spesi per lo più sul palco, dal vivo, è la prova vivente che la buona musica può soltanto migliorare con gli anni. Per quanti e quanto prestigiosi siano i riconoscimenti che si è accaparrato in questi cinque decenni, 24 premi, di cui tre Grammy Awards dovranno pur voler dire qualcosa, forse quello che rende di più l’idea di chi sia Charlie Musselwhite e che cosa rappresenti la sua musica sta tutto nella frase: “Musselwhite è l’unico artista in grado di scatenare l’isteria del pubblico semplicemente aprendo una valigetta” perchè è proprio in quel momento, quando si prepara con la sua armonica, che inizia la magia.




Strade pericolose per i ciclisti: serve subito una riforma

“La cronaca degli incidenti delle ultime settimane, che hanno coinvolto anche personaggi del mondo sportivo da Scarponi a Hayden, ha tragicamente riportato alla ribalta il problema della sicurezza sulle nostre strade che, inutile negarlo, è da tempo un’emergenza per il nostro Paese”. Lo dice Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che sta lanciando proprio in questi giorni la nuova campagna di sensibilizzazione #codicedisicurezza per chiedere con urgenza al Governo l’approvazione della riforma al Codice della Strada, ferma da oltre due anni e mezzo in Senato, dopo il passaggio positivo alla Camera.

“I dati sulle vittime della strada parlano da soli – continua Giulietta Pagliaccio – Ogni 35 ore una persona perde la vita in sella alla propria bicicletta. Ai 251 ciclisti morti nel 2015 si sommano 1.504 automobilisti, 891 motociclistici, 602 pedoni, 180 conducenti di mezzi pesanti, oltre a un totale di 247.000 feriti*. Una vera e propria strage che coinvolge tutti, indipendentemente dal mezzo di trasporto”.

La riforma del Codice della Strada è uno strumento importante per poter riorganizzare la mobilità su tutta la rete viaria e, soprattutto, per dare il via a un cambiamento culturale. Per la prima volta, infatti, la legge delega mette la “persona” al centro della normativa e individua nella “sicurezza” e nella “mobilità sostenibile” le premesse per la riscrittura delle norme del Codice: controllo della velocità, condivisione degli spazi, riorganizzazione del traffico urbano, promozione della mobilità pedonale e ciclabile e del Trasporto Pubblico Locale (TPL), per citare solo alcuni dei punti salienti.

La FIAB da parte sua sostiene l’uso della bicicletta quale efficace contrasto all’incidentalità (secondo il principio “safety in numbers”, ovvero dove circolano più biciclette si registra un numero minore di incidenti) e adottando interventi idonei, come l’introduzione di Zone 30 – che devono divenire uno standard già in fase di progettazione delle aree urbane – e del doppio senso ciclabile.

“Queste e altre proposte per la sicurezza e la mobilità sostenibile così come tutto il prezioso lavoro fatto fino ad oggi, andrebbero irrimediabilmente perduti se la Legislatura si concludesse senza l’approvazione della riforma del Codice della Strada da parte del Parlamento”, puntualizza Giulietta Pagliaccio.

Per questo FIAB ha promosso la campagna #codicedisicurezza. Lanciata attraverso i social e con messaggi personali ai Presidenti di Camera e Senato.

I cittadini sono invitati a manifestare la propria richiesta di una sollecita approvazione alla riforma del Codice della Strada con un laccetto bianco, da indossare o da legare al proprio veicolo (bicicletta, moto, auto), e a condividere l’iniziativa sui social – twitter, facebook, instagram – postando una foto del laccetto bianco con l’hashtag #codicedisicurezza, citando, appunto, @lauraboldrini e @PietroGrasso nel post di accompagnamento.




Sfida fra camion d’epoca in Val D’arda

Si preannuncia un week-end intenso quello di sabato 27 e domenica 28 maggio, nel piacentino, in particolare nella Val d’Arda. Giovani e meno giovani, appassionati del mondo dei trasporti, potranno vivere due giornate all’insegna della cultura, della tradizione e della scoperta del territorio. Sono infatti questi i tre principali ingredienti della prima gara di regolarità per camion d’epoca in Italia. Una competizione che arricchirà la quarta edizione della manifestazione “Dal giocattolo alla realtà”.
Nella giornata di sabato 27 maggio sarà possibile prendere parte ad un’esperienza unica ed indimenticabile: un tour lungo strade ricche di storia e di sapori, da Cortemaggiore a Fidenza, passando per Sant’Agata, Zibello, Busseto e Roncole Verdi, per poi tornare a Fiorenzuola d’Arda. Sarà il territorio delle “Terre Verdiane” protagonista della gara di regolarità, la prima in Italia del genere; i partecipanti dovranno rispettare tempi e criteri prestabiliti da una giuria per compiere, su strada aperta al traffico, un determinato tragitto.

Nella quotidianità e nel mondo dell’autotrasporto affidabilità, puntualità e servizio sono le tre qualità essenziali per un servizio sicuro ed efficiente. Ecco quindi il perché della prova di regolarità: non è importante solo arrivare, o arrivare primi, ma arrivare nel modo migliore, nel rispetto delle regole del gioco e del percorso stabilito.
Il vincitore sarà colui che, nell’arco dell’intero tragitto e delle varie prove, rispetterà i tempi prestabiliti e commetterà meno errori rispetto al passaggio teorico, il tutto nel rispetto delle norme del Codice della strada.

Oltre al tour sono in programma altri due momenti distinti: l’Academy e lo Show. L’Academy costituisce la parte “formativa” dell’evento. Essa vede coinvolti ogni anno ragazzi delle scuole medie e superiori del territorio nel concorso “Dal giocattolo alla realtà”, nato ufficialmente nel 2014 grazie alla sinergia dalle due aziende promotrici dell’iniziativa la Alberti e Santi e la Fratelli Cattadori.
«L’obiettivo – spiega l’Ad di Alberti & Santi, Stefano Alberti – “è portare le nuove generazioni a conoscere in maniera più approfondita il mondo del trasporto, far conoscere e apprezzare i mezzi che “hanno fatto la storia”, ma, soprattutto, promuovere nuove opportunità occupazionali proiettandosi verso un futuro migliore. L’intento è, quindi, quello di investire sul presente, partendo dall’analisi di un passato senza il quale non esisterebbe futuro».

Per questa 4° edizione, sono stati coinvolti gli studenti delle classi 3° dell’Istituto Tecnico Berenini di Fidenza (Parma): si sono impegnati ad analizzare e approfondire diverse tematiche nell’ambito della logistica. I migliori elaborati, presentati nei giorni scorsi nella sede di Alberti & Santi davanti ad una giuria composta da giornalisti, inseganti e Amministratori del Comune di Cortemaggiore, saranno premiati con diversi strumenti tecnologici (6 Action Cam per gli studenti vincitori e un proiettore a beneficio della scuola).
Nella mattinata di domenica 28 maggio si entrerà nella terza ed ultima parte della manifestazione: lo show. Si tratta di un’esposizione di quaranta mezzi d’epoca – italiani e stranieri – che verranno messi in mostra in piazza Caduti e via Scapuzzi a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), in concomitanza con la Festa di Primavera. L’esposizione farà da cornice alle premiazioni dei vincitori della gara di regolarità, che avranno luogo alle ore 10.00 in Piazza Caduti.




Produzione di pentole pericolo per la salute?

Gianluca Sassi e Silvia Piccinini, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, hanno presentato una interrogazione sui rischi correlati all’esposizione alle sostanze perfluoro alchiliche utilizzate per l’impermeabilizzazione di pentole e tessuti.
Secondo gli esponenti dei 5 Stelle per anni lavoratori e residenti di Podenzano sarebbero stati esposti a potenziali pericoli.
In un comunicato i consiglieri sostengono come “mentre in Veneto l’allarme legato all’utilizzo dei PFAS ha obbligato le istituzioni a prendere dei provvedimenti urgenti, in Emilia-Romagna regna ancora l’assoluto silenzio. Tutto ciò nonostante ci sia un’azienda a Podenzano che per anni ha esposto i cittadini che abitavano nelle vicinanze a rischi molto pesanti”.

Nella interrogazione i due esponenti pentastellati sostengono come le sostanze perfluoro alchiliche (PFAS) siano “molto pericolose a causa della contaminazione ambientale prodotta negli anni proprio a causa della loro stabilità termica e chimica ed in generale della loro elevata persistenza, che le rendono resistenti ai processi di degradazione esistenti in natura e anche negli organismi viventi, compreso l’uomo, dove risultano essere tossici con sospetta cancerogenicità (lista 2 dello IARC). In provincia di Piacenza, a Podenzano, da anni – continuano Sassi e Piccinini – opera la River Spa che ha utilizzato il teflon per la produzione di pentole”.

Produzione che – secondo i due politici – “avrebbe  esposto sia i lavoratori dell’azienda che gli abitanti della zona a dei rischi che non sono mai stati realmente approfonditi da parte delle autorità. Adesso, sulla scia di quanto per esempio si sta facendo in Veneto dove il problema dell’esposizione ai PFSA è riconosciuto e affrontato, chiediamo alla Regione di fare finalmente chiarezza anche su quanto successo a Podenzano”.  Nella loro interrogazione i due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle chiedono alla Giunta di chiarire quali siano i livelli di controllo effettuati da ARPAE riguardo allo stabilimento della River, di conoscere nel dettaglio gli esiti degli approfondimenti effettuati durante gli ultimi anni, ma soprattutto di effettuare un nuovo screening ambientale e un’indagine epidemiologica sulla popolazione residente. “Crediamo sia necessario, anche alla luce di quanto fatto dal Veneto, avviare anche dei piani specifici di monitoraggio e ricerca – concludono Piccinini e Sassi – per capire effettivamente quali sono stati gli effetti dell’esposizione alle sostanze pericolose”.




Campagna radio per “I Cotti a Vapore”

Conserve Italia, il consorzio cooperativo presente nella nostra provincia con lo stabilimento di Lusurasco di Alseno,  è stata la prima azienda a introdurre sul mercato dei vegetali l’innovazione dei cotti a vapore. Oggi consolida la propria leadership di mercato per tale gamma – con la quale detiene stabilmente una quota pari al 20% in volume – con un nuovo investimento in comunicazione per rafforzare la notorietà del prodotto.
“I Cotti a Vapore Valfrutta ci hanno dato risultati estremamente soddisfacenti sin dal loro lancio – spiega Federico Cappi, Direttore Marketing retail di Conserve Italia – a conferma della bontà dell’innovazione di prodotto introdotta, capace di esaltare le qualità dei nostri legumi e del nostro mais dolce.
Il nuovo spot radiofonico realizzato per la campagna pubblicitaria e che sarà trasmesso per tutto il mese di maggio illustra proprio, in un linguaggio semplice e immediato, il vantaggio della cottura a vapore, che è il vero segreto per mantenere intatti sapore e proprietà degli ortaggi. Lo spot fa poi leva ovviamente sui valori di un brand come Valfrutta, che da sempre punta sulla distintività di marchio cooperativo e sulla italianità della filiera agricola”.
La campagna radiofonica multisoggetto è firmata dall’agenzia bolognese Max Information. Gli spot, della durata di 20, 10 e 7 secondi, saranno trasmessi su tutte le più importanti emittenti nazionali: RaiRadio1, 2 e 3, Radio Monte Carlo, Deejay, R101, Radio Italia, Radio Capital, Radio 105, Rtl 102.5, Rds e Radio24. I credits dell’agenzia: copy Maria Meioli, direzione creativa di Dario Anania e direzione clienti Luca Bollattino.

Conserve Italia è un consorzio cooperativo leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare; associa 14.000 produttori agricoli e trasforma oltre 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato complessivo aggregato del Gruppo Conserve Italia è stato nel 2016 di 903 milioni di euro, per il 40% generato dall’export.




Il Codacons contro i vaccini obbligatori

Il Codacons è stato letteralmente sommerso dalle proteste dei genitori che non intendono sottoporre i figli alle 12 vaccinazioni previste dal nuovo decreto varato dal Consiglio dei Ministri.
Migliaia sono infatti le richieste d’aiuto giunte all’associazione consumatori negli ultimi giorni da parte di famiglie preoccupate per le nuove imposizioni volute dal Ministro della salute Lorenzin, che rischiano di scatenare una vera e propria rivoluzione civile delle famiglie. Ci sono addirittura genitori che stanno pensando di trasferirsi all’estero contro l’imposizione sui vaccini, e altre che hanno deciso di non fare figli – rende noto l’associazione.
“Nelle prossime ore daremo istruzioni ai genitori e ai medici su come sottrarsi agli obblighi previsti dal decreto sulle vaccinazioni quando diventeranno effettive le nuove disposizioni – spiega l’associazione – Ancora una volta ribadiamo come l’importanza dei vaccini non sia assolutamente in discussione, ma la scelta del Governo e il metodo seguito sono illegittimi sotto tutti i punti di vista, e violano non solo la Costituzione, ma anche le norme comunitarie in materia”.
Per tale motivo il Codacons, oltre a organizzare la protesta dei genitori, impugnerà il decreto per ottenerne l’annullamento dinanzi la Corte Costituzionale e, se non basterà, si rivolgerà a Strasburgo contro il Governo Italiano.




Un nuovo romanzo del piacentino Pietro Caliceti

Uscirà giovedì prossimo la nuova fatica letteraria del piacentino Pietro Caliceti. Un giallo, intitolato BitGlobal, che ruota attorno alla famosa moneta virtuale e che narra la lotta di due avvocati in lotta per conquistare la tolda di comando di uno fra i più importanti studi legali italiani.

Il tutto passa attraverso un fondo d’investimento sttracarico di soldi, ma che ha ancora poco tempo per trovare qualcosa in cui investirli. Mesi di ricerche serrate e alla fine una scoperta: bitcoin, moneta virtuale che consentirebbe di commerciare liberamente facendo a meno di qualsiasi banca e di qualsiasi Stato. Una trattativa frenetica tra Milano, Londra e l’isola di Jersey ed una acquisizione conclusa sul filo di lana.

Romanzo dalle molteplici chiavi di lettura, segnato da un ritmo davvero mozzafiato, BitGlobal è al tempo stesso un trascinante thriller, un dissacrante spaccato del mondo della finanza e dei grandi studi legali, una vertiginosa immersione nei meccanismi della crittografia e un’affascinante analisi delle origini e delle contraddizioni irrisolte del sistema monetario attuale. Un libro in cui la moneta, e i meccanismi che ne regolano la circolazione, finiscono per rivelarsi un paradigma delle relazioni umane e dell’insopprimibile bisogno dell’uomo di credere in qualcosaL'avvocato piacentino Pietro Caliceti è autore del nuovo romanzo BitGlobal, anche a costo di essere ingannato.
L’autore – come si diceva –  è il piacentino Pietro Caliceti,  uno fra i più stimati avvocati italiani  in campo societario e finanziario. Già autore di numerose pubblicazioni in materia giuridica, ha esordito nella narrativa con L’ultimo cliente.

 

BitGlobal
Editore: Baldini e Castoldi
Collana: Romanzi e racconti
Prezzo: € 18.00
Confezione: CARTONATO
Ean: 9788893880244
Pagine: 416




Un bando per le strartup cooperative

Legacoop Emilia Ovest, in collaborazione con Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop per lo sviluppo del movimento cooperativo, promuove il progetto Coopstartup mirato a favorire la creazione di nuove imprese cooperative, capaci di apportare benefici alla comunità locale e al territorio in termini di aumento dell’occupazione e di crescita economico-sociale-culturale.

L’iniziativa è rivolta a gruppi (composti da almeno 3 persone) in maggioranza di età inferiore ai 40 anni, che intendano costituire un’impresa cooperativa con sede legale ed operativa nelle Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e a cooperative costituitesi nel 2017, della medesima area territoriale e con una base sociale in maggioranza di età inferiore ai 40 anni.

Il progetto è stato presentato dal presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta e dal direttore Promozione Attiva di Coopfond Alfredo Morabito. Presenti il presidente di Boorea e vicepresidente di Legacoop Emilia Ovest Luca Bosi e Federica Sala di Coop Alleanza 3.0.

La responsabile è Daniela Cervi, i referenti sui territori Matteo Pellegrini per Reggio Emilia, Vanessa Sirocchi per Parma e Miriam Vallisa per Piacenza.

Coopstartup si svilupperà attraverso una “call for ideas” cui seguirà un percorso di formazione finalizzato a fornire le competenze di base per sviluppare il progetto e costituire una cooperativa. Le migliori proposte imprenditoriali verranno ulteriormente selezionate e accompagnate dalla fase iniziale (pre-startup) alla costituzione in cooperativa (startup) fino ai 36 mesi successivi all’avvio dell’attività (post-startup).
Gli ambiti di attività prioritari per l’introduzione di innovazioni sono quelli indicati dai programmi europei 2020 per un’economia sostenibile.
Legacoop Emilia Ovest, oltre al supporto offerto tramite le proprie figure professionali, metterà a disposizione con Boorea Emilia Ovest e Alleanza 3.0, 10mila euro per ciascuno dei tre progetti vincitori.

Coopfond prevede inoltre, per ognuna delle tre nuove startup cooperative vincenti, dopo la costituzione e l’adesione a Legacoop: un contributo forfettario a fondo perduto di 5mila euro a copertura delle spese di avvio e, a seguito di istruttoria e valutazione, l’accesso a prodotti specifici per le startup cooperative e la convenzione con Banca Etica per l’erogazione di microcredito fino ad un massimo di 25 mila euro.
Hanno aderito: Boorea Emilia Ovest e Coop Alleanza 3.0 (partner strategici); CIR food , Conad Centro Nord., Cooperativa Sociale Coopselios, Coopservice, Consorzio cooperative sociali Qurantacinque, Coop Eridana, Greslab, The Hub Reggio Emilia, Pro.Ges, Sicrea, Solidarietà 90, Transcoop (partner cooperativi); Aster Bologna, Fondazione E 35, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (partner istituzionali).
Le domande di partecipazione al bando saranno accolte e gestite tramite la piattaforma www.coopstartup.it/emiliaovest messa a disposizione da Coopfond. La Call rimarrà aperta 60 giorni (dal 18 maggio al 18 luglio 2017).
Info e bando su www.coopstartup.it/emiliaovest




Blitz della Municipale contro la movida a 4 ruote

Sono bastati i riflessi bluastri dei lampeggianti della Polizia Municipale per liberare – in pochi istanti – piazza Cavalli dalle decine di auto che erano state parcheggiate in barba al divieto assoluto di accesso. Intorno alle 22,30 di ieri sera gli uomini di via Rogerio sono infatti intervenuti, con due mezzi, davanti al palazzo Gotico. E’ così incominciato un generale fuggi fuggi da parte dei tMulte a Piacenzaanti giovani protagonisti della movida piacentina, abituati a parcheggiare in un’area che dovrebbe essere esclusivamente pedonale. Gli agenti hanno così proceduto a staccare contravvenzioni alle poche macchine rimaste parcheggiate.

Un blitz simile a quello di alcune settimane fa, indice della volontà del nuovo comandante di far rispettare un divieto da tanti ritenuto sacrosanto. Se da un lato Laura Chiappa di Legambiente plaude all’iniziativa dall’altro c’è chi dice che così si allontana dal centro la poca animazione giovanile rimasta.




Spazzatura: Piacenza come Roma?

Per fortuna Piacenza non ha ancora raggiunto le criticità della Capitale quanto ad emergenza rifiuti. Purtroppo però le vie del centro, nelle ore serali, offrono uno spettacolo davvero triste. Quello che dovrebbe essere il salotto buono della città assomiglia sempre di più ad uno sgabuzzino per la spazzatura.

Non si tratta di episodi isolati ma di cattive abitudini che ormai si ripetono con costanza. Ne è un perfetto esempio il bidone all’angolo fra via XX Settembre e via San Francesco così come, a pochi metri di distanza, l’angolo con via Romagnosi, sul retro del supermercato. Una situazione di degrado a cui nessuno sembra – fino ad ora – voler dare la benchè minima attenzione. Il tutto in barba al motto riportato sui bidoncini “La città pulita è più bella”