Arriva il carburante per l’agricoltura

Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi, arriva una buona notizi per gli agricoltori. La regione ha infatti deciso  di riaprire le assegnazioni di gasolio per le aziende agricole. Coldiretti Emilia Romagna esprime soddisfazione per la decisione dell’assessorato regionale all’Agricoltura di dare la possibilità agli imprenditori agricoli di richiedere quote aggiuntive di carburante agricolo a prezzi agevolati per far fronte alle maggiori esigenze di irrigazione. Coldiretti regionale apprezza la sollecitudine con cui la Regione ha risposto alla richiesta che la Coldiretti aveva inoltrato la settimana scorsa all’assessorato Agricoltura.

In questo modo – afferma Coldiretti – verrà garantita la possibilità di irrigare, un intervento fondamentale in questo periodo di grande caldo per salvare le colture nei campi che diversamente rischiano di essere “bruciate”.

 

 

 




A Pontenure torna Concorto Film Festival

Dal 19 al 26 agosto torna, a Pontenure, Concorto Film Festival, una tra le rassegne di cortometraggi più importanti d’Italia, con un’ampia proposta di opere cinematografiche e un ricco programma di workshop, retrospettive e incontri.

Giunto alla sua XVI edizion è tra le più longeve e importanti rassegne italiane dedicate esclusivamente al cortometraggio, realizzata grazie al patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Comune di Pontenure.

Più di 50 film, provenienti da 20 diversi Paesi, sono stati selezionati per partecipare al festival e si contenderanno l’Asino d’oro, ovvero il premio per il vincitore, che sarà assegnato da una giuria composta da Yorgos Arvanitis, celebre direttore della fotografia greco, Anna Budanova, regista e autrice di corti d’animazione, Laurent Crouzeix, membro del comitato organizzatore del Festival Internazionale del Cortometraggio di Clermont Ferrand e responsabile del progetto Shortfilmdepot, Massimo Lechi, critico cinematografico e saggista, Sven Schwarz, Direttore del Festival Internazionale di cortometraggi di Amburgo.

Tra le novità di Concorto 2017 è da segnalare Borders, un concorso, organizzato in collaborazione con Lago Film Fest, dedicato a film che tratteranno di migrazioni e confini. Le opere di questa particolare sezione saranno valutate da un’apposita giuria che assegnerà un premio al migliore corto.

Paesi ospiti di questa edizione saranno l’Argentina e la Romania; un ampio programma di retrospettive e incontri analizzeranno le produzioni e le scuole cinematografiche di quelle nazioni.

Non vanno dimenticate le sezioni fuori concorso, Ubik, con cortometraggi dal linguaggio sperimentale e Deep Night, programmazione notturna di film di genere che si svolgerà nella suggestiva cornice della serra di Parco Raggio a Pontenure.

Prosegue la collaborazione con altri festival europei dedicati al cortometraggio: in quest’ottica, anche quest’anno si tiene The Summer Connection, in programma a Piacenza, presso Palazzo Ghizzoni Nasalli, il 22 e il 23 agosto. Si tratta di una due giorni di incontri e dibattiti dedicati a professionisti del settore, direttori di festival, programmatori, addetti ai lavori, chiamati a discutere del ruolo dei festival come motori di promozione culturale.

Oltre al cinema, Concorto propone incursioni nel mondo della musica di ricerca. Per il 2017, saranno protagonisti due compositori di fama internazionale: l’italiano Teho Teardo, che inaugurerà il festival con un suo concerto e l’austriaco Christian Fennesz, che porterà sul palco di Concorto la sua opera “Mahler Remixed”, ideata insieme all’artista visivo Lillevan.

Concorto da anni è impegnato anche sul fronte della formazione, creando occasioni che permettano al suo pubblico di entrare in contatto con registi e artisti, sia con dibattiti e discussioni organizzati prima e dopo le proiezioni, sia con laboratori di cinema e fotografia concepiti come uno strumento, rivolto soprattutto ai più giovani, per sperimentare in prima persona tecniche e ragion d’essere del “fare” arte, che si tengono, per tutto l’anno scolastico, in alcuni istituti del territorio. A questi si affiancano quattro workshop più intensivi di alcuni giorni, durante la settimana del festival: Audiovisiva, curato dal regista scozzese Tomás Sheridan, Virtual Reality – Corso di regia per film a 360°, curato dalla regista americana Emily Cooper, Ritratti istantanei d’artista, curato dal fotografo Massimo Bersani e Linguaggio cinematografico, curato dalla regista Marina Spada. Quest’ultimo sarà destinato ai membri di quella che sarà la Giuria Giovani, selezionata tramite bando aperto a tutti i giovani residenti in Italia, di età compresa tra i 18 e i 21 anni.

Confermata anche quest’anno la tradizione che vuole una firma d’autore per le locandine del festival: a interpretare il tema dell’asino, simbolo della rassegna, è stato Hitnes. Al ritmo di un “andante al galop” l’asino dell’artista romano muta la sua forma come una chimera, da quadrupede si fa pavone, da pavone diventa ippogrifo, in un turbinio di piume e penne di un blu quasi elettrico. Il risultato è un animale mitologico in continuo cambiamento, un fotogramma istantaneo, “segno” perfetto per un festival che si occupa di immagini in costante mutazione.




“Contro la scarsità idrica più delle dighe servirebbe la volontà politica”

In questi giorni si susseguono le notizie legate ai disastri che la siccità rischia di provocare alle nostre terre, in particolare all’agricoltura, ed infatti il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per la provincia di Piacenza e Parma. Tra le ipotesi per risolvere la situazione, in una prospettiva di lungo termine, è spuntata anche quella di costruire una nuova diga, la quarta, in Val Trebbia. Se ne è, discusso anche alcune sere fa, a Rivergaro, in una riunione promossa da Legambiente, dal comitato No Tube e dai pescatori di Fipsas.

Il dubbio è che la diga sia interessante non tanto per gli effettivi benefici che potrebbe portare ma perché sarebbe un gigantesco investimento, con posti di lavoro e ricadute sull’economia locale. Per questo l’idea piace a molti, ma non a tutti e certamente non a Legambiente di Piacenza ed alla sua presidente Laura Chiappa. 

Cosa avete concluso durante la riunione? Questa diga serve o no?

La serata è stata preparata per esporre quella che ovviamente è una nostra tesi e cioè che, in specifico per la Val Trebbia, riteniamo che la diga (intesa come gande bacino e non come semplice invaso) fatta in alta montagna non sia assolutamente una soluzione.

Eppure tanti ne hanno parlato favorevolmente.

In effetti sui giornali ci sono stati tantissimi interventi sia di sindaci sia di privati che sponsorizzano, insieme al Consorzio di Bonifica, il tema della diga. E’ molto suggestiva l’idea di un bacino che si riempie di acqua e … poi  questa acqua può essere utilizzata facilmente per qualsiasi tipo di applicazione. A Piacenza la richiesta maggiore è per gli usi irrigui.

Non è così?

Noi da anni stiamo dicendo che alla provincia di Piacenza non serve una grande diga ma servono tanti piccoli interventi per sopperire a quello che è un reale deficit idrico. Deficit che c’è in Val Trebbia ma anche in val Nure, in Val Tidone ed in altre aree.

Ma come facciamo, ci scusi, ad avere un deficit irriguo visto che ci sono già tre dighe che potrebbero darci acqua in abbondanza?

Da tantissimi anni si sa che esiste un deficit idrico. Questo perché l’uso irriguo, cioè l’utilizzo dell’acqua in agricoltura è notevolmente cresciuto rispetto al passato. Si è data particolare importanza alla coltivazione del pomodoro e del mais (mais da trinciato o per biomasse). Coltivazioni che hanno in rilevante interesse economico per gli agricoltori ma che richiedono molta acqua.

L’agricoltura non utilizza materie industriali. Un’azienda può prenotare il ferro o l’acciaio da qualsiasi parte del mondo. In agricoltura questo non avviene. Si usano due beni finiti di cui uno è il terreno e l’altro l’acqua. Il bisogno di acqua è aumentato costantemente.

Da moltissimi anni il tema dell’acqua viene trattato dal punto di vista normativo perché l’acqua ha diverse finalità. La prima e più importante è quella potabile che ha sempre la precedenza sulle altre. Poi ci sono gli usi irrigui ma anche quelli di fruizione dei fiumi.

Quindi i fiumi dovrebbero essere tutelati in sé? Dovrebbero avere acqua anche in estate? 

E’ stato riconosciuto dalla legge un ruolo importante all’acqua anche dal punto di vista ambientale: ci deve essere presenza di acqua nei fiumi. Per questo è stata creata una normativa che dice che deve essere riconosciuta al fiume una minima presenza di acqua che si chiama minimo deflusso vitale,  che non può essere sottratto al fiume per le derivazioni a scopo irriguo. Questo è vincolante da molti anni ed è a pieno regime dal 2015.

Al di là delle poche piogge di quest’anno, ci sembra di capire che la scarsità d’acqua sia un tema ben noto, non esattamente l’emergenza inattesa che in tanti – ad esempio i consorzi di bonifica – ci dipingono.

Noi, da anni, sapevamo che a causa della grossa richiesta di acqua ci sarebbero stati dei problemi a Piacenza. Fin dal 2002/2003 abbiamo chiesto che si facesse un tavolo, insieme alla Regione ed alla Provincia, per capire quali erano le necessità di acqua, soprattutto della Val Trebbia, e come riuscire ad approvvigionarla.

Il famoso tavolo del Trebbia venne fatto e vi parteciparono anche l’Università, gli agricoltori, il Consorzio di Bonifica e le associazioni ambientaliste. Se ne uscì, nel 2007, con una serie di proposte in cui la presenza della diga veniva esclusa.

Perché venne esclusa?

Perché le dighe, si scoprì con vari analisi e studi, sono particolarmente costose, ci vuole moltissimo tempo per farle, creano notevoli problemi ambientali nonché trasporto di sedimenti e soprattutto provocano modifiche all’assetto del fiume.

In provincia di Piacenza poi non ci sono luoghi idonei per costruirle. Allora venne fatta un’analisi su una decina di posti suggeriti dal Consorzio di Bonifica e vennero tutti esclusi.

Erano state invece individuate una serie di possibilità per trovare l’acqua che serviva.

Quali erano?

Fra i punti fondanti innanzitutto la necessità di rimettere in ordine il sistema delle canalizzazioni del trasporto dell’acqua per fini irrigui. Si è scoperto che circa il 50% dell’acqua che viene deviata a questo scopo va persa. Quindi una semi- impermeabilizzazione dei canali (o quanto meno individuare le maggiori perdite) permetterebbe di recuperare circa 18/20 milioni di metri cubi d’acqua che non sono pochi.

Poi si dovrebbe riordinare il sistema di distribuzione che è un sistema feudale basato sulle utenze privilegiate, non a richiesta. Quando l’acqua c’è viene data, anche se non ne hai bisogno. Si dovrebbe invece fare come in quasi tutta l’Emilia Romagna dove l’agricoltore se ha bisogno, a richiesta, riceve l’acqua.

Si era anche individuato come sistema prioritario, l’utilizzo dei bacini ricavati nelle cave. Abbiamo tantissime cave lungo il Trebbia ma anche lungo il Po. Bisognerebbe riempire questi bacini di approvvigionamento durante l’inverno per poi usare l’acqua d’estate.

Altra possibilità era quella di fare dei bacini semi-naturali realizzando piccolissimi sbarramenti in bacini naturali, senza fare grandi opere. Oppure utilizzare le casse di espansone riducendo il rischio di inondazione. Questo poteva servire a un duplice scopo; d’inverno si riempiono (in funzione anti inondazione) e poi vengono utilizzate durante l’estate.

Quale di queste misure è stata attuata?

Dal 2007 nessuno di questi elementi è stato realizzato perché non c’è stata alcuna volontà politica di creare entro uno, due o tre anni (c’era anche una scaletta) questi piccoli bacini di accumulo, rivedere il sistema dei pozzi, più un’altra serie di elementi.

Volontà politica da parte di chi? Chi avrebbe potuto concretamente finanziare tutto ciò?

In primis la Regione e poi la Provincia, quando c’era ancora. Non hanno svolto un ruolo forte da questo punto di vista. C’è stata una grandissima opposizione soprattutto alla soluzione dei laghi di cava da parte delle associazioni agricole e del Consorzio di bonifica. Sempre in una prospettiva da una parte di arrivare a derogare il flusso vitale dei fiumi e quindi approvvigionarsi con l’acqua dei fiumi con regole diverse rispetto a quelle disciplinate dalla normativa; dall’altra … questo “Moloch” della risoluzione finale del problema attraverso una diga.

Dighe che peraltro sono, in parte, vuote in questo momento

Si esatto, che sono vuote perché quest’anno non è piovuto da ottobre. C’è un deficit idrico gravissimo nelle provincie di Parma e Piacenza. Sentivo un esperto recentemente che mi diceva come – per ripristinare la situazione delle falde dovrebbe piovere quasi per due mesi di seguito (pioggia fine ovviamente). E’ una situazione grave e le dighe sono vuote perché, come è logico … le dighe si riempiono solo se piove.

Come abbiamo detto durante la serata di Rivergaro, sono quindici anni di ritardi, non si sono volute approntare quelle misure che sarebbero costate molto meno e che avrebbero potuto, ogni anno, trovare acqua a scopi irrigui e lasciare i fiumi per gli scopi fruitivi che comunque hanno un indotto economico forte anche quelli. Il Trebbia attira gente, fa guadagnare. Attività economiche intorno alla vallata. E questo potrebbe avvenire anche per il Nure.

Su tutto questo ragionamento si innesta poi il Brugneto.

La Val Trebbia ha già tre bacini, tre dighe. Una è appunto il Brugneto (anche se la diga è in Liguria ma utilizza l’acqua del Brugneto che è stato deviato). C’è la diga di Boschi che è una diga dell’Enel e quella della Val Boreca che ora è stata declassata e non è più nemmeno diga.

Il Brugneto rilascia ogni anno solo due milioni e mezzo di metri cubi di acqua per un accordo che è stato fatto negli anni Cinquanta ed applicato negli anni Sessanta. Prima dovevano essere dieci milioni, poi sono diventati cinque e ora sono rimasti due e mezzo. Per tre anni, fino allo scorso, è stato fatto un accordo per una ulteriore aggiunta di un milione e mezzo   di metri cubi. Viene richiesto di solito a luglio o agosto, su istanza del consorzio, per sopperire ad un deficit idrico. Quest’anno c’è una situazione molto grave.

La Provincia di Genova non ha dato il milione e mezzo in più degli scorsi anni. Ci rimangono – ad oggi – due milioni e mezzo che il consorzio non ha ancora attivato. In compenso ha chiesto alla Regione una deroga del minimo flusso vitale del fiume che gli è stata concessa, a determinate condizioni.

Cosa si può fare per riappropriarsi dell’acqua del Brugneto e non dover prosciugare il “povero” Trebbia?

Occorre rinegoziare radicalmente il disciplinare della diga del Brugneto. Soltanto il 60% dell’acqua presente nella diga (che è sempre stata piena in questi anni tra l’altro) viene utilizzato per fini idropotabili da Genova. Nessuno vuole toccare questa quota che è prioritaria.

Il resto, in realtà, viene utilizzato per altro: viene “turbinato” da Mediterranea delle Acque, società proprietaria del gruppo Iren. Si produce energia idroelettrica nelle due centrali che ci sono ai piedi della diga, in territorio genovese, e l’acqua di risulta viene lasciata nel bacino di Genova. Abbiamo scoperto che circa un 20% addirittura non viene utilizzata ma viene lasciata andare per sfioramento, sempre in Liguria.

Tanta acqua che potrebbe tornare a Piacenza.

Ci sarebbero secondo noi almeno altri dieci milioni di metri cubi d’acqua, ma anche di più, che –  come dovrebbe essere –  si potrebbero deviare verso il versante piacentino quindi in Trebbia e sopperire parzialmente o totalmente a quello che è il deficit idrico della valle.

Come ci si può riuscire?

Una volontà politica forte da parte della Regione è quello che ci vorrebbe per andare veramente verso una modifica ed una rinegoziazione. Una volontà che, fino ad adesso, non c’è stata.

Carlandrea Triscornia




Con la siccità i trattori rischiano di restare senza gasolio

La siccità sta mettendo sempre più in ginocchio l’agricoltura della nostra provincia e della regione. L’ultimo rischio, in ordine di tempo, è quello di uno stop per i mezzi ed i trattori agricoli con la conseguenza di non poter più svolgere le normali attività in campagna perché diventa impossibile irrigare e raccogliere i prodotti.

L’allarme per la mancanza di gasolio a causa della siccità è stato lanciato da Coldiretti Emilia Romagna, che ha già chiesto all’assessorato regionale all’Agricoltura un’assegnazione supplementare di gasolio agricolo.

Il maggiore impiego dei mezzi per l’irrigazione dei campi a causa del caldo al di sopra della media del periodo e del calo del piogge del 50% negli ultimi nove mesi – spiega Coldiretti regionale – ha ridotto fortemente la disponibilità di gasolio agricolo delle aziende, che rischiano, da un lato, di non poter più irrigare e quindi di non poter ottenere una produzione e una qualità adeguata per prodotti come le angurie, i meloni, il pomodoro, la barbabietola da zucchero e l’uva ma anche per il mais e il foraggio per alimentare bestiame, e, dall’altro, di non poter far funzionare i mezzi per la raccolta e il trasporto della frutta.

Le temperature e le minori piogge – afferma Coldiretti Emilia Romagna – stanno mettendo a dura prova tutti gli impianti di irrigazione messi sotto sforzo per riuscire ad evitare che il caldo eccessivo “bruci” il raccolto. La conseguenza è un forte aumento dei costi di produzione e soprattutto un calo sostanzioso delle riserve di carburante agricolo che bisogna ripristinare al più presto.

E’ fondamentale perciò – afferma Coldiretti regionale – che ci sia una assegnazione supplementare di gasolio per permettere i normali lavori di campagna per ottenere i prodotti di qualità che contraddistinguono l’agricoltura regionale.




Dalla Regione quasi due milioni di euro a sostegno dello sport

Sono stati presentati questa mattina dal sindaco Patrizia Barbieri e dal delegato provinciale Coni Robert Gionelli i tre nuovi bandi emanati dalla Regione Emilia Romagna per l’erogazione di contributi a sostegno dell’associazionismo sportivo, per l’organizzazione di eventi sul territorio e per la realizzazione di progetti volti a promuovere l’attività motoria e il miglioramento del benessere psico-fisico.

In totale ci sono a disposizione 1 milione e 750 mila euro. Questo il documento esplicativo dei bandi.

Beneficiari possono essere 1) enti locali ed altri soggetti pubblici, le associazioni di promozione sociale (di cui alla legge regionale 9 dicembre 2002, n. 34) 2) le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte nei registri del CONI, del CIP e le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva riconosciute dal CONI e dal CIP, 3) i soggetti privati organizzatori di eventi sportivi rilevanti per il territorio regionale.

Sono finanziabili iniziative realizzate dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 ed in particolare:

1) grandi eventi sportivi a carattere straordinario, di rilevanza nazionale o sovranazionale della durata massima di 5 giorni, in grado di valorizzare gli impianti e gli spazi sportivi presenti sul territorio, di attrarre nuovi flussi turistici e di promuovere le risorse culturali, paesaggistiche e naturali della Regione;

2) eventi di rilevanza sovraregionale anche ricorrenti della durata massima di 5 giorni, che interessano ampie aree geografiche della Regione, orientati alla diffusione delle attività motorie e sportive, al decremento del disagio sociale, alla tutela della salute attraverso la diffusione di stili di vita sani, alla valorizzazione e tutela del patrimonio naturalistico e ambientale e alla visibilità ed attrattività del territorio regionale a livello nazionale.

3) Eventi a rilevanza regionale in collaborazione con Enti Locali, istituti scolastici o altre Agenzie educative, capaci di contribuire alla diffusione della pratica motoria e sportiva fra tutte le fasce di età della popolazione, alla diffusione della cultura sportiva nelle giovani generazioni, al recupero all’attività sportiva della popolazione non praticante, al coinvolgimento e alla integrazione sociale di categorie particolarmente svantaggiate o a rischio di emarginazione.

L’agevolazione va da minimo € 2.000,00 ad un massimo di € 50.000,00 e sono finanziabili spese fino al 100%.

Sono anche finanziabili progetti con una copertura dal 25% al 75% delle spese ammissibili, che devono essere comprese tra 15 mila e 40 mila euro.

Infine per la promozione dell’associazionismo il contributo previsto sarà di 70 mila euro (tenendo conto del punteggio di valutazione ottenuto) con copertura fino al 100 per cento delle spese ammissibili.

 

Per informazioni si possono contattare sia il Comune sia il Coni:

Comune di Piacenza
Donatella Repetti – Tel 0523 492384
mail donatella.repetti@comune.piacenza.it

Coni Piacenza –  0523/592184
piacenza@coni.it




Rolleri ridistribuisce le deleghe in Provincia

Si è insediato ieri il nuovo Consiglio provinciale, che ha visto l’ingresso di Alessandro Piva e Simona Bellan subentrati a Stefano Perrucci e Annalia Reggiani entrambi decaduti dalla carica non essendo stati riconfermati nel consiglio Comunale di Piacenza, nella recente tornata amministrativa.
Oggi il presidente della Provincia Francesco Rolleri, ha provveduto a conferire le deleghe come segue:
• Patrizia Calza (Vice Presidente): Lavori Pubblici. Rapporti con la Regione in materia di Protezione Civile, Rapporti con la Regione in materia di Sanità. Rapporti con gli Enti di Gestione per i Parchi e le Biodiversità.

• Luca Giovanni Quintavalla: Sviluppo Economico, Pianificazione Territoriale, Trasporto Pubblico e Mobilità. Rapporti con la Regione e con l’Agenzia Regionale in materia di Lavoro

• Castelli Massimo: Cultura, Turismo, Sport e Marketing Territoriale, Politiche per la Montagna, Rapporti con il Gal, Rapporti con l’Anas per la Strada Statale 45, Rapporti con la Regione in materia di Caccia e Pesca

• Simona Bellan: Pari Opportunità, Relazioni Istituzionali in materia di Politiche Giovanili, Politiche Europee e Politiche Sociali

• Alessandro Piva: Rapporti con la Regione in materia di Agricoltura, Rapporti con la Regione e Arpae in materia di Ambiente

Le deleghe comportano attività di collaborazione nelle materie indicate, ma senza poteri di amministrazione o di firma di competenza del Presidente, del Consiglio Provinciale, del Segretario Generale e dei dirigenti.
Al Presidente Rolleri restano in capo le materie relative a Bilancio, Personale, Polizia Provinciale, Edilizia Scolastica, Istruzione e Diritto allo Studio, Società Partecipate.
Ringrazio i consiglieri uscenti per l’impegno profuso – ha sottolineato il Presidente Rolleri – e auguro buon lavoro ai nuovi consiglieri delegati che sono certo sapranno far fronte con professionalità e impegno al lavoro che li attende, assicurando la propria collaborazione con tutti i Sindaci e gli Amministratori del territorio”.




Mondo in Festa sabato ai Giardini Margherita

Il primo appuntamento di Mondo in Festa 2017, il meeting interetnico di Piacenza, sarà ai Giardini Margherita sabato 8 luglio. Dalle ore 17, andranno in scena gli spettacoli dei ragazzi del Festival Internazionale dei Giovani, che parteciperà con il Bulqize Folk Group dall’Albania. I Gatka Akhara Group di Fiorenzuola intratteranno il pubblico con una suggestiva e coinvolgente esibizione di arti marziali Sikh.

Le associazioni aderenti saranno presenti con banchetti informativi ed esporranno oggetti tipici delle proprie culture di appartenenza. Sarà possibile prendere parte a laboratori espressivi e creativi, organizzati per grandi e piccini. Non mancheranno buona musica, canti e balli tradizionali da varie parti del mondo.

Il successivo appuntamento con “Mondo in Festa” sarà al Cinema Daturi, giovedì 20 luglio alle 21.30, con la proiezione del film di Biyi Bandele “Half of a yellow sun”, in collaborazione con il Festival Radici dedicato alla cultura e all’arte del Sud del Pianeta.

“Mondo in festa”  è  realizzato da Spazio Belleville, centro di aggregazione comunale gestito dalla cooperativa sociale L’Arco e dal Consorzio Sol.Co,  in collaborazione con Elegance, Festival Interazionale dei Giovani, Sentieri nel mondo, Angolano, Associazione Generazioni Italo-Marocchine, Fiori senza confini, Pasarea Maiastra, Intercultura, Ghana Nationals Association of Piacenza and Province, Gatka Akhara Group Fiorenzuola, Comunità Congolese, Mondo Aperto aps, Amnesty International, Emergency Piacenza, ADYP Yoff, Associazione dei Polacchi in Italia, Nzuko Ndi Igbo, And Jef.

 

 




Sabato Dirty Run al parco Montecucco

E’ ormai ai blocchi di partenza l’edizione 2017 della Dirty Run (“corsa sporca”), evento sportivo e ludico insieme, in programma sabato 8 luglio al parco Montecucco,  organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica Fanghiglia di Piacenza. Quasi 500 i partecipanti di quest’anno per dieci chilometri di puro divertimento con ostacoli, sia artificiali che naturali, da superare correndo, strisciando e saltando tra fango, acqua, polvere, paglia e legno. La corsa, non competitiva e aperta a tutti purché maggiorenni e in possesso di certificato medico, ha come sempre scopo benefico. Una parte dell’incasso verrà infatti devoluta all’associazione Il Bruko che si occupa di kids therapy negli ospedali di Piacenza, Milano e Monza. Gli organizzatori, e in particolare la presidente Chiara Peveri e il vicepresidente Paolo Cattivelli, sottolineano il fondamentale contributo della Pubblica Assistenza Croce Bianca e dell’Anpas Provinciale, che forniranno volontari e mezzi di soccorso per far sì che la corsa sia un successo senza pericoli come nelle scorse edizioni.

La partenza è fissata alle 17.30 dal parco Montecucco, per tagliare il traguardo sempre nello stesso parco ma decisamente più “luridi” di quando si è partiti. Alla partenza e all’arrivo verrà allestito il Villaggio Dirty Run con docce, info point, assistenza medica, servizio ristoro, oltre a trucco e parrucco per chiunque volesse rendere il proprio aspetto più “pittoresco”, per una gara che ha un risvolto evidentemente anche goliardico. Le iscrizioni rimarranno aperte sino a un minuto prima della corsa (con formalità da assolvere presso lo stand del ritiro pettorali). I concorrenti già iscritti potranno ritirare i pettorali nella giornata di sabato a partire dalle 10 del mattino al parco Montecucco. Sempre nella giornata di sabato dalle 15.30 sarà possibile prepararsi alla corsa con il riscaldamento gestito dal team di Ginnastica Dinamica Militare. Dopo la corsa, nel corso della serata, è previsto il Dirty Party con dj set, buon cibo e tantissima birra. Festa aperta a tutti i piacentini, anche quelli che non partecipano alla corsa ma che vogliono vivere una bella manifestazione immersi nel verde del parco Montecucco. Informazioni ulteriori sul sito web www.dirtyrun.it oppure al cellulare 331 3724561.

 




Modificata l’ordinanza siccità: si può innaffiare dalle 23 all’una

E’ stata firmata ieri, l’ordinanza sindacale (nel comune di Piacenza) che, a modifica e integrazione di quella emanata il 14 giugno, sancisce una fascia oraria giornaliera – dalle 23 all’una di notte – per l’utilizzo dell’acqua potabile dalla rete idrica comunale a scopo di irrigazione di giardini e orti, lavaggio di automezzi, strade e cortili, nonché per il riempimento di piscine. Al fine di salvaguardare le risorse idriche per uso domestico, alimentare e igienico-sanitario, l’uso per le altre attività citate è proibito al di fuori delle due ore in questione. L’inosservanza di tali disposizioni prevede una sanziona amministrativa compresa tra i 25 e i 500 euro.

Il provvedimento – a deroga dell’ordinanza precedente (la n. 229 del 2017), che stabiliva il divieto assoluto di uso dell’acqua potabile per tali scopi – è stato assunto a seguito della comunicazione di Ireti Spa sull’ottimizzazione avviata nella distribuzione sulla rete idrica, con l’obiettivo di ridurre i disagi per le utenze servite dall’acquedotto pubblico.

L’invito rivolto ai cittadini resta quello di limitare il consumo di acqua potabile mettendo in atto ogni possibile cautela in tal senso. Si sottolinea inoltre che per il riempimento o reintegro di piscine i proprietari dovranno prendere preventivo contatto con Ireti Spa per concordare le modalità e le precauzioni da adottare durante l’operazione.




La musica di dj Lollino anima il terzo venerdì piacentino

Terzo appuntamento con i Venerdì piacentini domani, 7 luglio, tra negozi aperti e numerose manifestazioni ad animare il centro storico.

A partire dalle 21.30, piazza Cavalli si trasformerà in una vera e propria discoteca a cielo aperto, per una serata di musica elettronica caratterizzata dalla presenza in console del dj internazionale Lollino (al secolo Lorenzo Gianeri), vincitore lo scorso anno della Burn Residency Academy di Ibiza, una delle competition per deejay più importanti al mondo. Per il warm up e il cool down della serata, prima e dopo l’esibizione di Lollino, si alterneranno i dj Danielsan e Fabrizio Ronchi, “Bicio” per i clubbers. Saranno presenti gli stand della birreria Cristiania e del Baciccia.

“Ginnastica in piazza” invece, a partire dalle 21 sempre in piazza Cavalli, con le dimostrazioni di zumba, ginnastica mamma-bambino, wing chun e judo a cura dei maestri e degli allievi dell’Activity Club e “Bike’n’Live”, alla stessa ora ma in piazza Borgo, grande festa per celebrare il fascino delle due ruote, con  street food e musica a cura di Chez Moi e Chez Art.

Dalle 19, in piazzetta San Francesco, sul sagrato della chiesa, degustazione di yogurt e frutta del territorio e, a pochi passi, lo stand dell’Istituto di vigilanza Metronotte Piacenza per informazioni sulla sicurezza nel periodo estivo. In largo Battisti invece, sempre dalle 19, lo stand di Avis per sensibilizzare alla donazione di sangue. Sempre tra piazza Cavalli, piazzetta San Francesco e largo Battisti, la settima edizione dell’esposizione di auto e moto Piacenza Motor Expo.

Numerose le iniziative per i più piccoli: dalle 16.30 alle 18.30 ai Giardini Merluzzo anteprima con giochi, tricicli vintage, scambio di libri e merenda a cura della Luppoleria, in collaborazione con la Fabbrica dei Grilli e l’Oratorio don Bosco. Dalle 18.30, sia piazza Duomo che piazza Cittadella accoglieranno giochi gonfiabili, truccabimbi, cantastorie, baby dance e zucchero filato.

Spazio ai concerti: dalle 21.30 il dj set “Elettronica sul Corso”, rassegna di musica elettronica a cura di Scusate il Ritardo sul Corso Vittorio Emanuele II, dalle 22 in via San Siro la cover band William Fox Live Band, una carrellata di musica italiana dagli anni ’80 in poi con Cinzia Davò dalle 21 in via San Vincenzo (nei pressi dell’omonimo bar) e alla stessa ora il concerto vocale gospel, pop e rock dei Tasti Neri in piazza Duomo, il gruppo blues rock Evil Eye Lodge alle 22.30 in piazza Sant’Antonino, musica elettronica con il dj set di Gigi Proiettile dalle 21 in via Mazzini presso il Tropico Latino, mentre gli Swing Brothers & Gianni Setta tra le orchestre swing italiane più esplosive del momento si esibiranno in piazzetta Mercanti.

Non mancherà lo spazio per la letteratura alle 21.15 presso la BookBank di via San Giovanni, con il reading a cura della giornalista Patrizia Soffientini di un racconto tratto da “Ai gatti bisogna parlar francese” di Giorgio Chiappini, ultima pubblicazione postuma dell’autore piacentino maestro dell’assurdo quotidiano. Torneranno invece dalle 19 in via Sopramuro le bancarelle con il meglio dell’artigianato manuale, innovativo e creativo.

Per tutti i gusti, infine, il menù culinario: street food, birra e cocktail proposti da Eataly in piazza Sant’Antonino, che dalle 19 si trasformerà in un ristorante sotto le stelle, con dj set e musica dal vivo; in piazza Duomo dalle 19.30 carne alla brace, paella e tante altre specialità a cura dei ristoranti della zona, ma anche un ricco menu “senza glutine” a cura della pizzeria Made in Sud, in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia; in piazza Cittadella, sempre dalle 19.30, birra e spiedini oltre a varie proposte di street food; cucina messicana lungo via Mazzini con El Tropico Latino dalle 19.30, fiesta spagnola in via Daveri dallo stesso orario con Taberna Movida, mentre dalle 19 il Dubliner’s Irish Pub e La Meridienne proporranno la via San Siro Block Party, tra musica dal vivo ed eventi artistici anche nel giardino della Galleria Ricci Oddi. Stand gastronomici anche in piazza Borgo, in via San Vincenzo (su prenotazione) a cura dell’omonimo bar e, dalle 19, sotto le mura di via IV Novembre dove Binario 411 e “The Butcher” Callegari animeranno il grande prato verde con una grigliata sotto le stelle, una selezione di birre speciali e cocktail e musica dal vivo.