Valtidone Wine Fest: a Pianello un week end “frizzante”

Il Valtidone Wine Fest da otto anni a questa parte è una splendida opportunità di promozione. Noi ci crediamo e occorre che ci credano sempre di più i produttori; non solo quelli vitivinicoli, ma tutti gli attori del territorio, perché questo è un modo per creare indotto e ricchezza . Pensiamo sia fondamentale fare sistema e dare vita a un marchio Valtidone da esportare sull’esempio di tanti altri territori a cui non abbiamo nulla da invidiare”.

E’ un accorato invito quello che arriva dagli amministratori di Pianello e dai rappresentanti dell’associazione Pianello Frizzante che hanno presentato il ricco programma del fine settimana dedicato alla tradizionale sagra di San Maurizio e alla terza tappa del Valtidone Wine Fest.

La più grande rassegna del vino piacentino come di consueto a Pianello sarà dedicata a tutti i vini frizzanti delle aziende vitivinicole e cantine della zona, che troveranno posto, insieme agli altri produttori, sotto il tendone allestito in Piazza Madonna. Dopo l’inaugurazione prevista per le ore 10.00, avranno inizio le degustazioni dei vini nei banchi di assaggio e, novità di quest’anno, quelle guidate previste nell’area esterna del tendone e accompagnate non solo dal batarò, ma anche dai tradizionali tortelli piacentini.

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, come da tradizione, verranno premiati il miglior gutturnio frizzante come eccellenza del territorio, scelto da una giuria di esperti e il vincitore della tappa pianellese del contest fotografico “Vino e…” promosso per il secondo anno dalla segreteria organizzativa del festival e che sta riscuotendo notevole successo tramite la pagina social del Valtidone Wine Fest.

Oltre ai rappresentanti degli altri comuni partecipanti al Valtidone Wine Fest e della Provincia di Piacenza, sarà presente all’inaugurazione per la prima volta il Sindaco di Piacenza. “Sono particolarmente contento – ha commentato il Sindaco Gianpaolo Fornasari – che abbia accettato l’invito ad essere presente domenica a Pianello il primo cittadino del capoluogo, Patrizia Barbieri: è significativo dell’attenzione che la città intende prestare all’intero territorio della provincia. La Val Tidone ha, per vicinanza geografica, una naturale propensione ad attirare più ospiti e turisti dalla Lombardia e da Milano che da Piacenza. Occorre creare sinergie con tutto il territorio, perché questo permette di fare sistema e di generare ricchezza e benessere sociale”.

L’ottava edizione del Valtidone Wine Fest a Pianello sarà curata, come di consueto dall’Associazione Pianello Frizzante, rappresentata dal Presidente Dionisio Genesi e dal Vicepresidente Gianni Gualdana, che hanno ricordato il successo già registrato dalla manifestazione Calici di Stelle lo scorso agosto e annunciato nuove novità in arrivo per le prossime edizioni.

La rassegna del vino si inserisce nelle celebrazioni della Sagra di San Maurizio, che prevede un ricco calendario di eventi spalmati quest’anno su tre giorni e curati dall’amministrazione comunale, dalla Pro Loco e dalle tante associazioni del territorio. Si parte sabato con Pianello Sbaracca curato dai negozianti del paese, esposizioni di auto d’epoca, stand gastronomici della Pro Loco (dalle 19.00), serata danzante e per finire lo spettacolo pirotecnico (ore 23.30) offerto dall’Associazione Pianello Frizzante e dalla Pro Loco. Domenica 24, oltre alle bancarelle e ai mercatini dell’antiquariato e agli eventi del Wine Fest, si terrà dalle 15.30 l’esibizione degli sbandieratori di Cerreto Guidi, il comune toscano gemellato con Pianello che sarà presente con una sua delegazione. Alle 17.30 sarà la volta dello spettacolo di fisarmonicisti e dalle 20.30 della presentazione della squadra di calcio Asd Nibbiano&Valtidone. Stand gastronomici della Pro Loco aperti a pranzo e cena e serata danzante.
Infine, lunedì 25 dalle ore 15.00, si terrà in Piazza Umberto a cura dell’associazione Una Scuola da Favola “Il Palio di San Maurizio” che coinvolgerà in avvincenti giochi di una volta i bambini del paese. Saranno presenti figuranti con vestiti d’epoca messi a disposizione dalla famiglia Bengalli di Rocca d’Olgisio.

Ospiti del ricco fine settimana pianellese sarà la mostra itinerante “Un gioiello per la vita” contro la violenza sulle donne, curata da Sandra Ercolani. Si tratta del quinto appuntamento con le opere di artisti provenienti da tutta Italia, che uniscono il gioiello come opera d’arte alla conoscenza del territorio. Nella Sala Novara del Palazzo comunale si potrà votare l’opera preferita tra le 20 selezionate da una giuria di esperti e che completeranno il loro tour in un allestimento a fine novembre alla Reggia di Caserta.

Alla conferenza stampa di presentazione del programma del fine settimana hanno preso parte, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Pianello – il Sindaco Gianpaolo Fornasari, la vice Daniela Pilla e gli Assessori Simone Castellini e Guido Gualdana – e di Pianello Frizzante (Dionisio Genesi e Gianni Gualdana), il vice presidente della Pro Loco Paolo Nume e i giovani del sodalizio pianellese, il presidente dei commercianti Maurizio Gatti e l’artista Sandra Ercolani.

Ha concluso l’incontro l’Assessore Simone Castellini ringraziando  “tutte le associazioni, i volontari, i collaboratori, gli sponsor privati e i dipendenti comunali, a partire dalla Dott.ssa Alessandra Zucconi, grazie ai quali si è riusciti a dar vita a un ricco calendario di eventi e appuntamenti che, con questo fine settimana, concluderanno con successo l’estate pianellese




Il sindaco incontra la sovraintendente alle Belle Arti

Incontro dai toni molto cordiali, l’altro giorno in Municipio, tra il sindaco Patrizia Barbieri e Giovanna Paolozzi Strozzi, sovrintendente ad Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, accompagnata dalle sue più strette collaboratrici Anna Coccioli Mastroviti e Patrizia Baravelli, responsabili rispettivamente dell’Area Paesaggio ed Educazione e Ricerca.

Presenti inoltre gli assessori Elena Baio, Erika Opizzi, Paolo Garetti e Massimo Polledri e i dirigenti comunali Taziano Giannessi e Antonella Gigli, si è parlato dei progetti in corso ed è stata sottolineata la collaborazione tra Sovrintendenza e Comune. Tra i temi affrontati anche l’ampliamento della Sezione archeologica dei Musei Civici di Palazzo Farnese. Un primo incontro, quindi, cui ne seguiranno altri all’insegna della più ampia disponibilità e collaborazione.




400 ragazzi partecipano alla “Festa dell’Albero”

Si intitola “La festa dell’albero e della natura – Diamo Radici al Futuro” l’ iniziativa didattica  che si terrà in località Le Vallette di Ceci (Bobbio) dalle 10.00 alle 15.00 circa di Venerdì 22 Settembre 2017. Lo scopo è quello di promuovere l’educazione ambientale e far conoscere alle nuove generazioni l’ambiente in cui vivono.

L’evento – giunto alla sua quinta edizione – è stato presentato oggi, in Provincia, dalla vice Presidente Patrizia Calza, da Lodovico Albasi, Presidente dell’Unione Valli Trebbia e Luretta, da Roberto Pasquali, Sindaco di Bobbio, da Fausto Zermani Presidente del Consorzio di Bonifica, e da Luigi Garioni dirigente dell’Istituto Comprensivo di Bobbio insieme a Marco Labirio della Ditta Gamma, sponsor e principale promotore dell’iniziativa.

“E’ un’iniziativa importante – sottolinea Patrizia Calza – che unisce scuola e ambiente e che ha il sostegno della Provincia. E’ necessario insegnare ai ragazzi a conoscere ed amare la bellezza dei luoghi che abbiamo il piacere di abitare e che abbiamo il dovere di rispettare”.

Quattrocento ragazzi dell’Istituto comprensivo di Bobbio e dell’Istituto Comprensivo di Rivergaro e Gossolengo saranno impegnati in diverse attività didattiche a tema ambientale: orienteering e trekking, messa a dimora di piante autoctone, attività naturalistiche guidate da esperti, caccia al tesoro e educazione ambientale.

Sono previsti inoltre due laboratori, a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza, uno al mattino che riguarderà la pittura e uno al pomeriggio che riguarderà il monitoraggio del territorio attraverso i droni.

“La festa dell’albero è una festa mondiale – precisa Lodovico Albasi – e ringrazio il Dott. Labirio che ci sprona a fare sempre meglio perché della valorizzazione della natura in montagna e in collina, ne beneficia anche la pianura”.

“Solitamente portiamo il territorio in laboratorio – commenta Zermani – con questa iniziativa invece, porteremo i laboratori in montagna”.

A chiudere il patron della Gamma che ha ringraziato tutte le Istituzioni impegnate nella realizzazione di questa iniziativa ricordando l’importanza del lavoro di squadra tra Enti e Privati che deve necessariamente tendere alla creazione di posti lavoro.




Come ottenere il reddito di solidarietà

A partire da questa settimana, anche i cittadini residenti a Piacenza possono presentare domanda, rivolgendosi agli sportelli comunali Informasociale o Informafamiglie&Bambini, per accedere al Reddito di Solidarietà, misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale varata dalla Regione Emilia Romagna. L’iniziativa prevede l’erogazione di un sostegno economico a fronte della sottoscrizione, da parte dei beneficiari, di un progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo.

Possono richiedere il contributo i nuclei familiari – anche unipersonali – di cui almeno un componente sia residente da almeno 24 mesi sul territorio regionale, con reddito Isee pari al massimo a 3.000 euro. Qualora si fruisca di altri contributi economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, concessi a qualunque titolo dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni, la somma percepita dalla famiglia nel mese antecedente dev’essere inferiore ai 600 euro mensili. E’ invece incompatibile con l’assegnazione del Reddito di Solidarietà l’attribuzione, a qualsiasi membro del nucleo familiare, di una delle seguenti forme di assistenza: Naspi (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego), assegno di disoccupazione, Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) e Carta acquisti sperimentale.

La domanda di accesso al contributo può essere presentata presso gli sportelli Informasociale di via Taverna 39 (tel. 0523.492731) o via XXIV Maggio 28 (tel. 0523-492022). Qualora vi siano figli di minore età, occorre optare per gli sportelli Informafamiglie&Bambini, con sede presso la Galleria del Sole alla Farnesiana (tel. 0523-492380), in via Torricella 7/9 (tel. 0523-385318) o presso il Servizio Famiglia e Tutela Minori di via Martiri della Resistenza 8/a (tel. 0523-492222). Giorni e orari di apertura sono pubblicati sul sito www.comune.piacenza.it dove sono consultabili, già in home page, tutte le informazioni relative al Reddito di Solidarietà.

Il beneficio non potrà essere erogato ai nuclei che non accetteranno di sottoscrivere il progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo. Il versamento del contributo – che va da 80 euro mensili per la singola persona, sino ai 400 euro per una famiglia di 5 o più componenti – avverrà attraverso l’accredito su carta acquisti prepagata, in sei rate bimestrali di pari valore, per il periodo massimo di un anno. E’ prevista la possibilità di una proroga, per ulteriori dodici mesi, previa presentazione di una nuova domanda e dopo un periodo di interruzione di sei mesi.

L’importo potrà essere ridotto in proporzione agli altri contributi economici eventualmente già percepiti dai componenti del nucleo familiare.

 




Concerto di Paolo Jannacci per festeggiare i 25 anni dell’Auditorium della Fondazione

La storia della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del suo Auditorium, di cui ricorrono quest’anno i 25 anni di attività,  è ripercorsa in una mostra allestita presso lo Spazio espositivo dell’Ente a Palazzo Rota Pisaroni.

In occasione dell’evento  sabato 30 Settembre 2017, alle ore 18 presso l’ Auditorium Paolo Jannacci Duet – Jazz in concerto. Seguirà rinfresco di inaugurazione della mostra.

«I nostri venticinque anni di continuità  – spiega il Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani – partono dal 1991, la nascita delle Fondazioni, e arrivano all’esercizio 2016 che abbiamo approvato quest’anno. La missione del nostro ente è rimasta immutata, contemplando due scopi fondamentali: perseguire l’utilità sociale e lo sviluppo economico del territorio. Oggi il profilo strategico e operativo delle fondazioni è sempre più distante dall’originaria figura di semplici “enti di beneficenza”. Il presente, e ancor di più il futuro, ci impongono un ruolo sempre più nevralgico in termini di progettualità e catalizzazione di risorse finalizzate al pubblico interesse. I venticinque anni dalla nascita li abbiamo celebrati lo scorso anno insieme alla città, offrendo due eventi all’insegna del teatro e della poesia alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e in Piazza Cavalli. Da un punto di vista operativo, il 2017 segna invece il quarto di secolo dall’avvio della fase progettuale vera e propria, nonché dall’apertura dell’Auditorium, la cui attività è ancora oggi il biglietto da visita delle azioni culturali della Fondazione. A questa doppia ricorrenza, per ripercorrere la nostra storia dagli albori ad oggi, dedichiamo una mostra che promette di dar conto alla città – poiché sono i cittadini i nostri interlocutori privilegiati – di quanto è stato fatto fino ad ora. Tanto ancora ci attende».

LA MOSTRA. Lo spazio espositivo di Palazzo Rota Pisaroni ospiterà un percorso, declinato in pannelli e video, che ricostruisce la nascita delle fondazioni bancarie per concentrarsi poi sull’attività della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Testo e immagini ripercorrono storia e attività dell’ente: dal patrimonio immobiliare all’attuale sede, dai settori di intervento fino ai principali progetti realizzati in questi venticinque anni. Uno spazio prevalente è dedicato all’Auditorium, che dai primi anni Novanta – e con un impulso particolare a partire dal 1995 – ha ospitato migliaia di eventi e incontri culturali: i dati, a tutto il 2016, registrano infatti oltre 4.000 appuntamenti, ai quali hanno preso più di 320mila persone.

LO SPETTACOLO.  L’inaugurazione della mostra sarà l’occasione per un grande momento di spettacolo: il concerto del Paolo Jannacci Duet – Jazz, con Daniele Moretto alla tromba. Si tratta di un progetto musicale basato soprattutto sulla ricerca dell’interplay (azione-reazione)  e la sensibilità dei due artisti. La mancanza di un supporto ritmico, come la batteria e il basso, genera un suono raffinato, deciso, emozionale, perché esalta la melodia e l’interpretazione. Prendono vita brani dall’intenso lirismo, come Who can I turn to di Leslie Bricusse,  Insensatez di Jobim e O que serà di Chico Buarque, ma anche i brani originali  di Paolo Jannacci, come Allegra e Chiara’s Tune. Non manca il momento in cui omaggia il padre, interpretando pietre miliari come Vincenzina e Vengo anch’io  no tu no.

Fondazione di Piacenza e Vigevano

25 ANNI DI CONTINUITÀ

30 SETTEMBRE – 31 OTTOBRE 2017

Spazio espositivo di Palazzo Rota Pisaroni

Via S. Eufemia 13, Piacenza

Aperto dal lunedì al venerdì

ore 9 – 13 / 14 – 18

Ingresso libero




Putzu: “Piazzetta Plebiscito spazio ideale per i bambini

Piazzetta Plebiscito ritorna al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale. Infatti, dopo gli interventi di restyling degli anni scorsi, la Giunta intende dare alla piazzetta la piena fruibilità da parte dei cittadini. Questo, in sintesi, il senso di ciò che è emerso l’altro giorno durante un incontro che si è svolto in Municipio nella sala del Consiglio comunale, cui hanno preso parte l’assessore alla Valorizzazione del centro storico, Filiberto Putzu e l’assessore alla Sicurezza, Luca Zandonella, alla presenza di un folto numero di residenti e di commercianti dell’antico chiostro di San Francesco, nonché  del consigliere Sergio Pecorara e dei dirigenti di Iren.

“Piazzetta Plebiscito è un diamante ricoperto dalla polvere – ha detto l’assessore Putzu – e questo suggestivo spazio nel cuore del centro può rinascere grazie all’impegno di tutti, tra cittadini e Amministrazione, che terrà in considerazione, nell’organizzazione di eventi, anche questa bella piazza”.

Dal dibattito sono emerse molte proposte da parte dei presenti, tutte con un unico filo conduttore: la richiesta che piazzetta Plebiscito diventi luogo di aggregazione soprattutto per i bambini, anche con iniziative a tema legate alle stagioni e all’infanzia. “Tuttavia – conclude Putzu – sarà necessario monitorare la sicurezza, il decoro e contrastare il fenomeno del bivacco per garantirne l’accessibilità e la frequentazione”.




Sicurezza nelle discoteche: firmato un protocollo

Questa mattina, in prefettura a Piacenza, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa in materia di sicurezza delle discoteche fra il prefetto di Piacenza, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della guardia di finanza e le organizzazioni di categoria dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo nei locali di pubblico spettacolo.
Il patto è stato realizzato in conformità all’accordo quadro, stipulato il 21 giugno 2016 fra il ministro dell’Interno e le organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale, tra cui l’Aiss, con cui sono state fissate linee di indirizzo volte a consentire un più avanzato sistema di relazioni fra gli operatori del settore e le forze dell’ordine, al fine di incrementare i livelli di sicurezza all’interno e in prossimità dei locali di pubblico intrattenimento e di favorire la diffusione della cultura della legalità nelle giovani generazioni.

“
Con questo protocollo – dice Giampaolo Lavagetto, delegato nazionale Aiss per i rapporti istituzionali – abbiamo individuato nuove e più incisive iniziative per la diffusione della cultura della legalità, soprattutto nei giovani, che costituiscono la maggioranza dei frequentatori di tali locali. Inoltre, si è aumentato il livello di sicurezza all’interno e in prossimità degli stessi. Un passggio importante per garantire una maggiore sicurezza ed un maggiore rispetto della legalità tra i nostri ragazzi”
.

A tal fine il documento definisce schemi di prassi e di comportamenti virtuosi – suscettibili di essere recepiti, integrati e naturalmente adattati alle particolari esigenze e problematiche locali – da proporre agli operatori del settore, affinché tali comportamenti siano attuati, sia dal personale, soprattutto quello addetto alla sicurezza, che dagli avventori, anche attraverso una migliore conoscenza e rispetto delle norme a tutela della sicurezza e della tranquillità pubblica.

In particolare è prevista un’opera di sensibilizzazione dei titolari degli esercizi operanti in questo territorio a porre la massima attenzione nell’osservanza della normativa in tema di somministrazione di bevande alcoliche, stante le negative conseguenze sulla salute dei frequentatori dei loro locali.

Il patto, composto da cinque articoli, prevede inoltre che gli operatori del settore, da una parte, e le autorità di pubblica sicurezza, dall’altra, svolgano un’azione sinergica, oltre che per il perseguimento delle suddette finalità, anche al fine di contrastare ogni forma di illegalità o abusivismo nell’organizzazione di spettacoli e trattenimenti da parte di soggetti privi dei requisiti di legge, che ingenerano forme di concorrenza sleale, penalizzanti per le imprese autorizzate e tali da esporre i frequentatori e gli stessi operatori a rischi per la loro incolumità, nonché quelle forme di irregolarità nel campo dell’attività di controllo sui locali di pubblico spettacolo, disciplinata dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e dal decreto del ministro dell’Interno del 6 ottobre 2009. 
Al documento è altresì allegato un modello di avviso alla clientela che i gestori dovranno affiggere all’interno e all’esterno dei propri locali, al fine di informare la clientela sui comportamenti consentiti e quelli vietati.




Affluenza record al 27° convegno di Confedilizia

L’annuale Convegno della Confedilizia, giunto alla sua ventisettesima edizione ha richiamato, ieri, nella nostra città un nutrito stuolo di legali e amministratori condominiali di tutta Italia.

Presso la Sala Banca di Piacenza della Veggioletta sono confluiti anche numerosi parlamentari, di vari schieramenti politici, che hanno illustrato la loro opinione sui maggiori problemi del settore immobiliare.

Aprendo i lavori, il presidente Giorgio Spaziani Testa dopo aver ringraziato la Banca di Piacenza per l’ospitalità, ha accennando ai problemi nei quali tuttora si dibatte il settore a causa di una pressione fiscale che non ha eguali in alcun altro paese e che impedisce, solo in Italia, l’uscita dalla crisi.

Il sindaco avv. Barbieri ha poi portato ai presenti il saluto della città, lieta che la convergenza operativa della Confedilizia e della banca locale assicurino a Piacenza, ogni anno, un evento di questa importanza. Quest’anno poi si è registrato un tale record di afflussi che che si è dovuta allestire una sala videocollegata al piano terra dell’agenzia bancaria.

Il sindaco ha ribadito la volontà dell’amministrazione di portare a compimento il programma elettorale in materia di bonifica e di rivi non appena possibile, e comunque al più presto, trattandosi di “atto dovuto” per moralità prima ancora che per legittimità, non spiegandosi – ha detto l’avv. Barbieri – come l’intera città debba pagare un oneroso balzello al Consorzio di bonifica pur non avendo dallo stesso alcun beneficio. Il sindaco ha inoltre detto di non comprendere come la passata Amministrazione Dosi-Bisotti abbia potuto ritenere che i rivi sotterranei, da sempre manutenuti – oltre che dedotti – dal Comune, potessero essere ritenuti di proprietà di chi vi abita sopra. Una mossa che aveva, probabilmente, il solo scopo di affibbiare ai cittadini le spese di manutenzione e ricostruzione degli stessi.

Anche il presidente della Provincia dott. Rolleri ha espresso il suo compiacimento per l’annuale, importante, convegno della Confedilizia augurando ai partecipanti proficui lavori.

Sono poi seguite le relazioni dell’avv. Vincenzo Nasini (“Recupero del credito in condominio”) e dell’avv. Carlo del Torre (“Il nuovo DM sui contratti regolamentati”) alle quali sono succedute le relazioni di numerosi  professori universitari ed avvocati nonché magistrati fra cui il prof. avv. Vittorio Angiolini, l’avv. Giorgio Cesare Amerio, l’avv. Pier Paolo Bosso, l’avv. Antonino Coppolino, l’avv. Barbara Gambini, l’avv. Graziella Grassi, l’avv. Sebastiano Maio, il dott. Antonio Nucera, il magistrato Giacomo Rota, l’avv. Angelo Sollazzo, l’avv. Paola Tamanti e l’avv. Annamaria Terenziani (nella prima parte del Convegno); l’avv. Daniela Barigazzi, l’avv. Paola Castellazzi, l’avv. Michele Cella, il prof. avv. Vincenzo Cuffaro, l’avv. Alessandra Granata, il dott. Riccardo Mazza, il magistrato Antonio Mazzeo Rinaldi, l’avv. Cristina Nasini, l’avv. Francesca Pozzi e l’avv. Renzo Rossi (nella seconda parte).

Gli atti dei lavori – che saranno editi dalla Confedilizia edizioni – riporteranno i testi sia delle relazioni introduttive sia degli interventi.

I lavori sono stati diretti dall’avv. Cesare Rosselli, responsabile del Coordinamento legali Confedilizia. Presenti le maggiori Autorità cittadine con il neo-prefetto Maurizio Falco, il questore Salvatore Arena, il Comandante provinciale dei carabinieri Corrado Scattaretico, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Caruso, il consigliere regionale on. Tommaso Foti ed il Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia dott.ssa Caterina Garufi.

Durante la parentesi parlamentare hanno parlato: il vicepresidente del Senato sen. Maurizio Gasparri, il viceministro all’economia Enrico Morando, l’on. Daniele Capezzone (Direzione Italia), l’on. Guido Guidesi (Lega Nord) e l’on. Daniele Pesco (Movimento 5 stelle).

Alla sera i partecipanti hanno assistito, nel Salone dei depositanti di Palazzo Galli della Banca di Piacenza, al reading teatrale – promosso dalla Banca locale e dalla Confedilizia – “La saggezza economica nei Promessi sposi”, inscenato dagli attori Mino Manni e Marta Ossoli, con accompagnamento musicale di Silvia Mangiarotti (violino) e Francesca Ruffilli (violoncello).




Giovani bergamaschi persi sulle montagne salvati dal soccorso alpino

Nella serata di ieri i tecnici del Soccorso Alpino sono stati allertati per due escursionisti in difficoltà nella zona al confine tra le province di Parma e Piacenza, non distante dal Passo delle Pianazze, tra i comuni di Bardi e Ferriere.

I due, una coppia di trentaduenni entrambi residenti in provincia di Bergamo,  sono partiti nel pomeriggio di sabato da Santo Stefano d’Aveto  (Ge) alla volta dell’abitato di Cassimoreno, nel comune di Ferriere. Poco oltre Cassimoreno, la coppia ha lasciato l’automobile per procedere a piedi in direzione del Lago Bino. Purtroppo però, gli escursionisti hanno perso l’orientamento e invece che arrivare a destinazione hanno camminato idirigendosi verso il comune di Bardi, in provincia di Parma. Le difficoltà sono aumentate con l’arrivo del buio, che ha colto alla sprovvista i due giovani , dotati solo della torcia del telefono cellulare. I gitanti  hanno deciso di chiamare i  carabinieri che hanno prontamente girato l’allarme ai tecnici del SAER della Stazione Monte Orsaro di Parma. Raggiunti telefonicamente, ed in virtù del fatto che l’autovettura dei due era in territorio piacentino, sono stati coinvolti anche  i tecnici della Stazione Monte Alfeo di Piacenza. Mentre i soccorritori si avvicinavano, i due escursionisti venivano poi raggiunti telefonicamente da un operatore del Soccorso Alpino esperto della zona che  – grazie anche all’utilizzo dell’applicazione di messaggistica istantanea Whatsapp – li ha guidati verso una strada  carrozzabile. Arrivati alla strada in località Granere di Bardi,  i due bergamaschi sono stati raggiunti dai tecnici del Soccorso Alpino e dai Carabinieri di Farini (Pc), che dopo averne constatato il buono stato di salute, li hanno riaccompagnati  all’automobile.




Il legame fra Piacenza e i Longobardi

I Longobardi hanno una storia che si intreccia a più titoli con quella del nostro territorio, anche se ancora studiata solo a larghi tratti che meriterebbero un approfondimento da parte degli studiosi.

E’ quanto emerge dalla mostra “Longobardi – Un popolo che cambia la storia” in corso al Castello visconteo di Pavia sino al 3 dicembre.

Com’è noto, il maggiore studioso della “Langobardia” Paolo Diacono parla nel suo testo di Piacenza (definita “ricca città”) nonché di Bobbio (che sorse grazie al terreno donato a San Colombano da Agilulfo) e della distanza dello stesso centro (40 miglia) da Pavia.

Di Bobbio è esposta – in posizione di evidenza – una lastra tombale proveniente dal Museo dell’Abbazia di San Colombano e risalente al 712-744.

Di straordinaria importanza viene definito l’epitaffio del vescovo scozzese Cumiano, morto a Bobbio nella prima metà dell’VIII secolo: su una lastra marmorea con complessa decorazione fitomorfa e ad alveoli un tempo contenenti inserti colorati fatta apprestare dal re Liutprando.

La lastra, di cui tratta Saverio Lomartire nello studio “La scultura nella Langobardia maior” pubblicato sul ponderoso catalogo della mostra, è anche riprodotta su quest’ultimo. Come detto, si tratta di una scultura su marmo e risulta che lo stesso Liutprando abbia dichiarato di aver voluto decorare la tomba di Cumiano a Bobbio con una pietra preziosa (“praetioso lapide”) “come il bianco marmo, che nel corso del tempo ha rappresentato il materiale di gran lunga preferito da scultori e committenti altomedievali, e non solo, per il suo candore niveo” (Lomartire).

Nello studio sul catalogo si fa presente che è anche noto il nome dell’artista che eseguì l’iscrizione di Cumiano – Iohannes, capomastro di una bottega forse pavese – che poco sotto le parole di dedica in prima persona del re Liutprando, poté apporre la sua “firma”, a indicare il raggiungimento dello status di artista – sempre a quanto scrive l’anzidetto studioso – pubblicamente apprezzato e, probabilmente, di fornitore della corte.

Dopo Pavia, la Mostra (ricca di cartine grandemente efficaci sul sistema viario e sulla progressiva espansione dei vari popoli che si stabilirono in Italia) toccherà, con le sue oltre 300 opere di cui si compone, Napoli (Museo archeologico) e San Pietroburgo (Ermitage).

La Banca di Piacenza ha già messo allo studio iniziative che possano significativamente rappresentare il nostro territorio (spesso preso a base da assalitori del potere longobardo di Pavia e, in ispecie, dal Duca di Benevento) nella parentesi longobarda: parentesi significativa anche per la capacità di questo popolo di adattarsi e di recepire i costumi dei Paesi invasi (che riuscì a controllare anche attraverso un sistema largamente decentrato, costituito – com’è noto – dai Ducati).