Cedolare secca per i locali commerciali: le regole

La legge di bilancio – in vigore dall’1 gennaio – prevede l’avvio del regime della cedolare secca per l’affitto di locali commerciali. Confedilizia ha riassunto in un breve vademecum le principali cose da sapere.

I contratti di locazione devono essere stipulati nel corso dell’anno 2019.

La cedolare potrà essere applicata per l’intera durata del contratto.

Il nuovo regime fiscale interessa le unità immobiliari di categoria catastale C/1 e le relative pertinenze locate congiuntamente.

La cedolare può applicarsi agli immobili di superficie massima di 600 metri quadri; nel calcolo della superficie, le pertinenze non vanno considerate.

Possono usufruire della cedolare i locatori persone fisiche, mentre nessun requisito è previsto in capo ai conduttori.

L’aliquota della cedolare è pari al 21%.

Non ci si può avvalere del nuovo regime fiscale in caso di contratti stipulati nell’anno 2019 se alla data del 15 ottobre 2018 “risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale”.

L’Agenzia delle entrate ha precisato che, poiché i software di compilazione relativi al Modello RLI sono in corso di aggiornamento, attualmente è possibile registrare i nuovi contratti esclusivamente recandosi presso gli uffici territoriali dell’Agenzia stessa, e non in via telematica.

Approfondimenti, assistenza e consulenza sulla nuova cedolare sono disponibili presso la sede dell’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio 27-29 – Piazzetta della Prefettura, tel. 0523.327273. Uffici aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it).




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Dopo il botta e risposta a caldo di ieri, fra maggioranza e gruppo  sulla vicenda della fideiusione a




Fuga di notizie via tweet di Salvini, la Cgil prende posizione




Tradizioni e turismo per una rinascita sostenibile, dialogo pubblico tra Piacenza e Srebrenica

Mercoledì 28 Novembre, alle ore 21, presso la Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli di via Serafini 12 (entrata da via Gregorio X) si terrà un incontro gratuito organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Cosmonauti nell’ambito del progetto ‘Coltivare Tradizioni’ finanziato dal Comune di Piacenza attraverso il Bando Giovani Progetti 2018.

Alberto Rossi, rappresentate di Cosmonauti, dialogherà con Irvin Mujcic, presidente dell’Associazione Srebrenica City of Hope.

Come nel dna dell’associazione Cosmonauti, il focus vuole essere sull’agricoltura e sulla cura dell’ambiente come strumenti di rinascita sostenibile e possibili soluzioni alle problematiche sociali. Irvin Mujcic, giovane bosniaco originario di Srebrenica, racconterà la sua esperienza personale di profugo e la scelta, cinque anni fa, di tornare nella terra della sua famiglia, colpita pesantemente dal genocidio del 1995, per impegnarsi a ricreare un nuovo senso di comunità mediante la cura del territorio, la coltivazione di sussistenza e l’ospitalità turistica diffusa nei villaggi lungo il fiume Drina. A venticinque anni dal crollo del ponte di Mostar e dalla morte del volontario bresciano Moreno Locatelli sul ponte di Vrbanja a Sarajevo durante la Guerra nell’ ex Jugoslavia, il confronto vuole riflettere anche su quegli avvenimenti che Piacenza visse con particolare emozione e senso di accoglienza nei confronti dei profughi balcanici. A seguito della tragedia della Guerra dei Dieci Anni, nella nostra città si formò un’ampia comunità bosniaca che ancora oggi dialoga e collabora con le realtà territoriali piacentine, dalle istituzioni alla scuola, passando per gli enti del Terzo Settore.

In una recente intervista alla rivista online L’Ordinario, Mujcic ha dichiarato: “Purtroppo dall’esterno si vede la nostra città solamente come la città del genocidio e si scorda di noi, che siamo tornati qui a vivere, nel luogo del delitto, con coraggio e tanta passione”. In questo modo è iniziato il progetto Srebrenica City of Hope, per far conoscere ai visitatori una terra splendida dal punto di vista paesaggistico e con tradizioni artigiane antichissime. La serata, oltre a un dialogo fra le associazioni, prevede interventi musicali e letture scelte. Le associazioni organizzeranno banchetti con materiale informativo e di divulgazione. Per ulteriori informazioni si possono visitare le pagine Facebook: Cosmonauti e Srebrenica-City of Hope.