Lascia Piacenza il colonnello Pietranera, ricevuto in Municipio dal sindaco

C’era un filo di tristezza nelle parole del comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Piacenza, colonnello Luca Pietranera, ricevuto oggi dal sindaco Patrizia Barbieri: “Lascio una città in cui mi sono trovato bene – ha detto durante il colloquio molto cordiale con il primo cittadino – e in cui si avverte la forte presenza militare nel corso dei secoli, una realtà che mi ha accolto molto favorevolmente e che apprezzo molto”. Come noto, Pietranera lascia Piacenza per ricoprire l’incarico di Capo sezione al quartier generale Nato di Solbiate Olona, in provincia di Varese; lo sostituirà il maggiore Marco Iannucci: “Ringrazio il colonnello Pietranera – ha detto Patrizia Barbieri – per il lavoro svolto per la nostra comunità per il nostro territorio dimostrando tanta disponibilità e sincera umanità”.




Zanardi: “sul vallo farnesiano presenterò un esposto in Procura”

Continuano i botta e risposta fra la giunta comunale e la consigliera Zanardi. Questa volta motivo di discussione il Vallo Farnesiano. La Zanardi  aveva evidenziato come il vallo fosse mal tenuto. Oggi l’assessore Mancioppi ha risposto con una nota sostenendo che il vallo è privato e quindi anche la conseguente manutenzione. Ed ecco arrivare, pun tuale, la controreplica della combattiva consigliera.

“A differenza di quanto sostenuto dall’Assessore, non tutto il Vallo è privato: da Porta Borghetto fino a Piazzale Milano ci sono 5 mappali con proprietari diversi; verso Barriera Torino, fino a Via Campagna, la proprietà e gestione è del Comune di Piacenza. Così, per correttezza nell’informazione”.

“Comunque – continua la Zanardi – con il precedente comunicato ho segnalato criticità serie e pericoli di cui evidentemente l’assessore all’ambiente non ritiene di doversi fare carico. Ho rilevato la pericolosità della presenza di un manufatto in cemento (foto), profondo vari metri, adiacente alla strada pubblica. Ho rilevato la presenza di una discarica di laterizi nel Vallo.Non ho presentato un’interrogazione in Comune, ma ho inviato la segnalazione alla Polizia Municipale e alla Polizia Stradale”.

“Visto che – sostiene la consigliera comunale – invece di provvedere, si pensa a battibeccare e dire le cose a metà, ora presenterò un esposto in Procura affinché si prendano provvedimenti per evitare situazioni di pericolo, nonché alla Soprintendenza dei Beni Culturali”.
“Se il Comune – conclude Gloria Zanardi – ritiene che non sia affare suo ne prendo atto, tuttavia invito l’amministrazione ad una maggiore consapevolezza. Il vallo è accessibile dalla strada e dovrebbe interessare all’amministrazione intervenire per tutelare la sicurezza dell’utenza che percorre il tratto e i cittadini”.




Mancioppi: “il comune non è responsabile per la cura del Vallo Farnesiano”

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato un intervento di Gloria Zanardi, consigliere comunale, riguardante la la cattiva condizione in cui si trova il vallo farnesiano, nei pressi di Porta Borghetto.  Oggi è arrivata la replica dell’assessore Paolo Mancioppi:

“I problemi di sicurezza, igiene e decoro in quest’area sono sotto gli occhi di tutti, ma sarebbe più opportuno che la consigliera Zanardi, prima di lanciare i propri strali sulle presunte inadempienze dell’Amministrazione comunale, si informasse con maggiore attenzione e con rigore. Avrebbe così scoperto che il tratto del Vallo in oggetto è di proprietà privata, per cui la gestione, la manutenzione e la cura non sono di competenza del Comune, ma spettano a chi ha la titolarità dell’area. Va bene cogliere le legittime segnalazioni dei cittadini, tuttavia – conclude Mancioppi – sarebbe doveroso attenersi alla correttezza dell’informazione”

 




I sentieri storici del Tidone al centro di un convegno

Si è parlato dei “sentieri del Tidone” (situazione attuale e prospettive future) durante il convegno tenutosi al Mulino del Lentino in comune di Nibbiano. L’evento, organizzato dalla Proloco di Caminata e dalla Casa della Rosa, ha visto anche l’applaudita esibizione del gruppo Enerbia che – guidato da Maddalena Scagnelli – ha inframezzato gli interventi dei vari relatori.

I lavori sono stati aperti da Pietro Luigi Bonoldi (Casa della Rosa), che ha spiegato la funzione che i cammini oggi svolgono anche dal punto di vista della promozione dei territori. Alessandro Genesi ha quindi illustrato il sentiero del Tidone che costeggia il torrente, percorribile sia a piedi sia a cavallo. Patrizia Raggio ha invece “condotto” i presenti sulla Via degli Abati, con riferimenti storici di grande respiro sia per quanto riguarda il percorso Bobbio-Pontremoli sia per quello Pavia-Bobbio.

E’ poi stata la volta di Eduardo Grottanelli (Mirabilia network) che ha intrattenuto i numerosi presenti su importanti aspetti della valorizzazione di sentieri e cammini, sottolineando l’apporto che può derivare all’iniziativa dagli appoggi istituzionali.

Tra l’altro, il convegno ha registrato l’apprezzata presenza del sindaco uscente di Pecorara Franco Albertini, promotore – insieme ai colleghi di Nibbiano e Caminata, Giovanni Cavallini e Carmine De Falco – del referendum che ha portato alla nascita del primo ed unico comune riunificato della nostra provincia, che assumerà il nome – con la prossima primavera – di Comune dell’Alta Valtidone.

Le conclusioni della serata sono state affidate al Presidente esecutivo della Banca di Piacenza,  Corrado Sforza Fogliani, che – dopo aver ringraziato per l’invito ed essersi complimentato, in particolare con Pietro Bonoldi, per la riuscita organizzazione dell’iniziativa – ha sottolineato come  la stessa trovi la sua ragion d’essere nella centralità della Valtidone e, a sua volta, nella centralità della terra piacentina, crocevia – già in epoca romana – di importanti vie consolari e non (Emilia, Postumia, Flavia e Francigena). Il Presidente Sforza ha poi segnalato che, quanto al percorso Pavia-Bobbio, occorre definire, con l’appoggio delle comunità locali, una via (che potrebbe essere la prima “via illustrata” italiana, collegandosi ad eventi storici particolari dei singoli centri raggiunti). Una via che si rifaccia al collegamento con Bobbio indicato da Paolo Diacono nella sua Historia longobardorum (di 40 miglia, ossia 64 km) o ai percorsi (uno per l’andata ed uno per il ritorno) dei monaci di Bobbio che raggiunsero in processione prima del 1000 Pavia per la traslazione della salma di San Colombano, invocato a testimone e a difesa dei loro possedimenti nei confronti del vescovo di Piacenza, nella vertenza avanti il re longobardo Ugo, che accettò poi le loro rivendicazioni.

Al termine i presenti si sono ripromessi di ritrovarsi al fine di varare concrete iniziative di valorizzazione dei sentieri.

 




Il prefetto Falco ai carabinieri: “faremo muro contro l’illegalità e sponda a crescita e sviluppo”

E’ iniziata con una battuta la visita del nuovo prefetto di Piacenza al comando provinciale dei carabinieri, in via Beverora. Maurizio Falco ha scelto di arrivare a piedi, insieme ad alcuni collaboratori. Stringendo la mano al comandante, il colonnello Corrado Scattaretico, con un sorriso ha detto “sono un napoletano, svizzero. Alle 11 avevo detto ed alle 11 eccomi qui”.

Il rappresentante dello Stato sul territorio piacentino ha poi incontrato ufficiali, comandanti di stazione e marescialli nonché una rappresentanza dei carabinieri in congedo.

Il colonnello  Scattaretico ha presentato tutti i suoi uomini, uno ad uno, al prefetto. Il dottor Falco ha poi rivolto alcune parole di ringraziamento ai carabinieri presenti per il lavoro che quotidianamente svolgono a favore della comunità.

Noi – ha detto il prefetto – dobbiamo considerare il territorio piacentino come un orgoglio da difendere in termini di identità e questo lo facciamo ogni giorno, grazie all’aiuto delle forze dell’ordine. Dobbiamo considerare anche che la globalizzazione rischia sempre di cancellare l’identità. Questo non deve e non può essere”.

“Un’operazione molto complessa – ha proseguito Falco –  che deve essere fatta proprio dalle nostre forze dell’ordine, messe insieme. Ho già avuto modo di constatare, qui a Piacenza, la stima reciproca che c’è fra le forze dell’ordine. Non è purtroppo sempre un dato scontato e costante ovunque”.

Continuando a parlare de rapporto di collaborazione fra le polizie che operano a Piacenza il prefetto ha affermato: “qui non si respira il senso di competizione, ma quello di squadra ed è una cosa che – mi hanno detto – avviene anche grazie al colonnello Corrado Scattaretico, vostro comandante”.

“Se la prefettura può fare qualcosa di diverso – ha concluso il dottor Maurizio Falco –  di innovativo, di più per migliorare lo stato delle cose, per allargare il concetto di controllo e sicurezza … sono qui. La sicurezza non è un bene che possiamo prendere dall’alto. Le comunità devono stare insieme a noi. La comunità piacentina è particolarmente recettiva, lo ricordo sin al 1989. Noi dobbiamo fare sempre più squadra insieme ed essere senza alcun dubbio un baluardo, facendo muro all’illegalità e sponda alla crescita ed allo sviluppo”.

Il prefetto ha poi incontrato gli ufficiali di carabinieri in forza al comando di Piacenza per approfondire alcuni argomenti di ordine pubblico.




Intervista al nuovo prefetto: “sull’immigrazione dialogo con i sindaci per gestire insieme il fenomeno”

Intervista di Piacenza Online al nuovo prefetto, Maurizio Falco, in occasione della sua visita al comando provincia dei carabinieri, in via Beverora a Piacenza. Rispondendo ad una domanda sul tema caldo dell’immigrazione (di cui si è occupato presso il ministero degli Interni, da cui proviene) ha detto “Metto a disposizione della comunità piacentina tutta la mia esperienza. Stiamo approntando una squadra in grado di dialogare con i sindaci per cercare di gestire un fenomeno che non è di oggi e non sarà concluso domani”.




Open Art: mostra collettiva per 4 giovani artisti piacentini

Si intitola Open Art la mostra collettiva di pittura, fotografia e grafica di quattro giovani artisti piacentini in corso presso “Casa Clizia” in via Somaglia, 12 a Piacenza. Ad esporre le loro opere sono Daniele Vallisa, Sara Pella, Alessia Castelli ed Alice Basso
La mostra sarà aperta venerdì 8 settembre, sabato 9, e domenica 10 settembre dalle ore 18 alle ore 21 con ingresso gratuito. La vista è possibile anche in altri giorni su appuntamento (Info al 328 5464995).
Vediamo una breve biografia degli artisti.
Daniele Vallisa è nato nel 1988 a Piacenza. Poliedrico artista studente di scienze dell’educazione. Dipinge da quando è bambino, lo caratterizzano una spiccata manualità e una continua sperimentazione di materiali e tecniche. Realizza tele e tavole in acrilico e vernici a base d’acqua. Le sue opere sono caratterizzate da colori vibranti e da una pittura materica.
Sara Pella è nata nel 1987 a Piacenza. Realizza opere di pittura a olio, scultura, grafica e tecniche miste.
Nel 2017 ha completato gli studi all’Istituto d’Arte Gazzola, che frequentava dal 2012. Ha vinto alcuni concorsi di pittura, tra cui Giovanarte 2016, con un’incisione su plexiglas a puntasecca.
Il suo nome compare tra gli artisti del “CAM”, Catalogo di Arte Moderna del Cairo Editore, e in un’edizione della rivista “Arte”. Nelle sue opere arte e poesia si fondono in un binomio armonioso, caratterizzate da ambientazioni oniriche, tratti delicati e colori sfumati.

Alessia Castelli è nata nel 1989 a Piacenza e si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano con il massimo dei voti specializzandosi successivamente in fotografia conseguendo il Master all’Istituto Italiano di Fotografia. Ha vinto diversi concorsi fotografici collaborando con grandi nomi come “Pettinicchio”. Da sempre appassionata di fotomanipolazione riesce a creare scenari fantastici e surreali ed immagini pubblicitarie di forte impatto. Lavora come grafica in tipografia e nel 2017 apre il suo studio di fotografia e grafica a Niviano. Realizza anche diverse opere di “Home decor” ed accessori come borse o maglie con le sue grafiche.

Alice Basso, nata nel 1993 a Pavia, vive a Piacenza dove si diploma al Liceo linguistico M. Gioia. Da sempre appassionata all’arte, in particolare al disegno ed alla pittura, prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove consegue il diploma al triennio di Pittura ed impara diverse tecniche pittoriche e grafiche, specializzandosi in particolare nell’utilizzo della pittura acrilica e ad acquerello. Contemporaneamente all’interesse per il disegno e per le belle arti, inizia ad apprendere la tecnica e la cultura del tatuaggio, e dal 2014 lavora come tatuatrice a Piacenza, prediligendo uno stile tradizionale occidentale, ma sempre alla ricerca di nuove influenze provenienti dal mondo naturale e da differenti culture.




Il Consorzio Casalasco acquista il marchio De Rica

Il Consorzio Casalasco del Pomodoro, che conta numerosi soci e uno stabilimento produttivo anche in provincia di Piacenza, nei giorni scorsi ha siglato l’accordo definitivo per l’acquisto del marchio De Rica da Generale Conserve S.p.A.

L’operazione, che riporta lo storico marchio nella zona tipica della produzione di pomodoro, decreta il ritorno di un altro importante brand italiano direttamente in mano al mondo agricolo, espressione di una filiera tutta italiana con un forte legame con il proprio territorio di origine.

De Rica, marchio nato agli inizi degli anni sessanta e da sempre sinonimo di prodotti genuini e di alta qualità, grazie anche al rilancio avviato dal 2013 da Generale Conserve, gode di forte notorietà in Italia come in vari Paesi esteri ed è collocato nel segmento premium del mercato delle conserve vegetali.

Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco, ha commentato così l’operazione: «Con questa acquisizione la Cooperativa valorizzerà ulteriormente il prodotto dei propri soci, dimostrando ancora una volta una visione lungimirante. Un bell’esempio di come il mondo agricolo italiano investe per crescere e rafforzare la propria filiera, a tutela delle proprie aziende e dei consumatori».
«De Rica – prosegue Costantino Vaia, Direttore Generale del Consorzio Casalasco – è un marchio storico italiano che si identifica perfettamente in quelli che sono i nostri valori aziendali. Tradizione, origine, legame con il territorio e alta qualità dei prodotti saranno gli elementi distintivi su cui punteremo per rafforzare ulteriormente la nostra presenza nella fascia alta del mercato dei derivati del pomodoro già presidiata col marchio Pomì».

Il Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro, oggi conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona (dove ha sede a Rivarolo del Re), Parma, Piacenza e Mantova. Una terra che oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformato nei 3 stabilimenti di proprietà della cooperativa in prodotti esportati in circa 60 Paesi nel mondo.




Foti: “collegamenti Emilia-Lombardia a rischio paralisi”

“Quali iniziative, anche nei confronti del Governo, intende assumere la Giunta al fine di ottenere uno stanziamento, con urgenza, per risolvere una volta per tutte i problemi strutturali dei ponti sul Po che collegano la Lombardia all’Emilia-Romagna?”.
A chiederlo, in un’interrogazione all’esecutivo regionale, è Tommaso Foti di Fratelli d’Italia-An. È fondato, spiega il consigliere, “il rischio di una paralisi dei collegamenti stradali tra l’Emilia e la Lombardia: in un’area di circa 60 chilometri, infatti, vari ponti stradali che collegano le due regioni denunciano problemi, su tutti vige il senso unico alternato. In particolare, su quello di ferro che collega Castelvetro Piacentino a Cremona la misura scatterà a giorni, per una durata di almeno due mesi, anche di notte, mentre gravi difficoltà nell’attraversamento, a causa dello stato in cui versa la struttura, si registrano sul ponte che collega Castel San Giovanni (Piacenza) con Pieve Porto Morone (Pavia)”. Inoltre, aggiunge, nella provincia di Parma “sul ponte ‘Giuseppe Verdi’, che collega Roccabianca a San Daniele Po (Cremona), il senso unico alternato è una triste tradizione che va avanti da due anni a causa delle lesioni che riguardano la struttura: il viadotto, rimasto chiuso oltre due mesi tra la primavera e l’estate per la sostituzione dei giunti, è riaperto al traffico dal 9 luglio col senso unico alternato”. Invece, rimarca il capogruppo di Fdi-An, sul ponte tra Casalmaggiore (Cremona) e Colorno (Parma), altra infrastruttura viaria fondamentale per i collegamenti tra Emilia e Lombardia, da fine agosto, e quindi da pochi giorni, è scattato il senso unico alternato a causa di lesioni sulla trave di bordo”. Mentre, prosegue, “permane da tempo il senso unico alternato sul ponte ‘del diavolo’, vale a dire quello sul Taro tra Roccabianca e Sissa Trecasali” e “anche sul ponte tra Boretto (Reggio Emilia) e Viadana (Mantova), la circolazione si svolge a senso unico alternato”.
Foti chiede quindi alla Giunta garanzie sulla sicurezza delle persone che transitano, anche per motivi di lavoro, su questi viadotti.




Carlo Muraro vince la Granfondo Scott di Piacenza

Carlo Muraro vince la Granfondo Scott. Lungo il nastro d’asfalto che attraversa la Val Luretta, e  si incunea tra la Val Tidone e la Val Trebbia, il ciclista del Team Beraldo Biomin ha iniziato la sua lunga fuga verso il prestigioso successo in questa quinta edizione della Granfondo Scott Piacenza. Una necessità impellente, proprio come quella che colpì Tom Dumoulin al Giro d’Italia, costringe il suo compagno di fuga Igor Zanetti a fermarsi due volte prima di alzare definitivamente bandiera bianca e per Muraro i contorni della città piacentina che si vedono dall’alto della collina, iniziano ad essere sempre più nitidi. Come il sogno di quel successo finale che oggi è alla sua portata. Negli ultimi venti chilometri il duo italo – russo del Team Procycling Matteo Podestà e Nikita Eskov, proverà a rovinare la festa al battistrada, ma la loro volenterosa rincorsa si chiude con 22” di ritardo.

Tra le donne il titolo di regina incontrastata di questa gara spetta a Ilaria Lombardo (Team Perini Bike) che ha dominato anche la Cronoscalata Rosa Pinalli chiusa in 18’ 20 davanti a Gazzini Serena (Team Lapierre) e Rosa Deborah (Uc Carrè), si è aggiudicata il successo assoluto e il premio quale prima ciclista piacentina, in quanto tesserata nel Team Perini Bike guidato dall’ex professionista Giancarlo Perini.

Nella Medio Fondo Tecchio Andrea (Alè Cipollini Galassia) regola in volata Attolini Michele (High Road Team), protagonista assoluto nella prima parte della gara con i suoi forcing lungo la salita di Rezzanello, al culmine del quale transita per primo. Al terzo posto Andrea Pontalto, compagno di squadra di Tecchio. Nella prova femminile si impone Gazzini Serena (Team Lapierre) davanti a Rosa Deborah (Uc Carrè) e Calvi Di Coenzo Eleonora (Rodman Azimut).

Un tiepido sole scalda l’ardore agonistico dei 1780 iscritti all’evento piacentino che hanno preso il via dalle griglie disegnate all’interno del Piacenza Expo, per dar vita alle due prove in programma che assegnano punti validi per la classifica dei circuiti Giro delle Regioni 2017 e Alé Challenge. Tra le motostaffette al seguito della gara anche l’ex professionista bresciano Guido Bontempi. I primi trenta chilometri vengono coperti ad elevata andatura fino a quando Michele Attolini (High Road) effettua il forcing lungo l’inedita salita di Rezzanello che assegna la Cronoscalata Rosa Pinalli. In testa si forma un drappello di sei unità costituito da Andrea Pontalto (Alè Cipollini), Marco Zumerle (FP Race), Michele Attolini, Giuseppe Tornese (Team Isolamant), Igor Zanetti (Team Scott Granfondo) e Carlo Muraro (Team Beraldo Biomin). Lungo la naturale conformazione delle valli Luretta e Trebbia, che creano in chi la osserva un susseguirsi di emozioni via via crescenti, per la variegata bellezza e la mutevolezza del paesaggio, che lo attraggono quasi irresistibilmente verso questi luoghi ove spesso tornerà per tutta la vita, i battistrada si suddividono il peso della fuga. Alla deviazione dei due percorsi Zanetti e Muraro optano per il percorso lungo, mentre gli altri quattro compagni di fuga si misurano nel tracciato della mediofondo.

Zanetti per ben due volte è costretto a fermarsi per espletare bisogni fisiologici e decide di ritirarsi con Muraro che va a cogliere il successo nella quinta edizione della Granfondo Scott Piacenza. All’ombra del castello di Rivalta, che fu scenario di una delle più sanguinose battaglie della seconda guerra punica, in cui l’esercito romano si scontrò con quello cartaginese comandato da Annibale, Andrea Tecchio e Michele Attolini decidono di combattere la loro “guerra a colpi di pedale” e allungano. Con il primo che riuscirà ad aver ragione del suo compagno di fuga in volata.

Classifica generale Medio Fondo Scott Piacenza 2017 maschile

1°) Tecchio Andrea (Alè Cipollini Galassia)

2°) Attolini Michele (High Road Tea)

3°) Pontalto Andrea (Alè Cipollini Galassia)

4°) Magon Davide (Alè Cipollini Galassia)

5°) Zumerle Marco (FP Race)

6°) Trevisan Marco (High Road Team)

7°) Pizzi Iuri (Team Stefan Jolli)

8°) Saccomani Enrico (Team Perini Bike)

9°) Bruschi Daniele (Team Perini Bike)

10°) Dal Santo Nicola (Alè Cipollini Galassia)

Classifica generale Medio Fondo Scott Piacenza 2017 femminile

1°) Gazzini Serena (Team Lapierre)

2°) Rosa Deborah (Uc Carrè)

3°) Calvi Di Coenzo Eleonora (Rodman Azimut)

4°) Bertoncini Claudia (VC Maggi)

5°) Tonini Beatrice (Fp Race)

6°) Zucca Francesca (Cicli Coldani)

7°) Bovolenta Barbara (Ciclo Delta 2)

8°) Marazzi Barbara (Vivo)

9°) Cappellini Stefania (Vo2 Team)

10°) Marcellini Dalila (Free Bike Team)

 

Classifica Granfondo Scott Piacenza 2017 maschile

1°) Muraro Carlo (Team Beraldo Biomin)

2°) Podestà Matteo (Team Procycling)

3°) Eskov Nikita (Team Procycling)

4°) Calliari Filippo (Biemme Garda Sport)

5°) Ceragioli Giuseppe (Team Prive’e)

6°) Dracone Guido (Team Scott Granfondo)

7°) Terzi Daniele (Stemax Team)

8°) Scarabello Riccardo (Miche Mg K Vis)

9°) Di Luca Vincenzo (Team Prof Bike)

10°) Benedetti Carlo (Colli Berici)

Classifica Granfondo Scott Piacenza 2017 femminile

1°) Lombardo Ilaria (Team Perini Bike)

2°) Bertolin Odette (Mg K Vis Somec)

3°) Coletti Cristina (Team Hors Categorie)

4°) Giacometti Federica (Team Mg K Vis)

5°) Carini Mariaelena (Tre Mori)

6°) Fini Roberta (Speed Bike)

7°) Casarin Alessandra (Team Pinky Ladies)

8°) Masiero Flavia (Team Armistizio)

9°) Guatti Zuliani Claudia (Team Isolmant)

10°) Zanni Lisa (Cicli Olympia)

(Foto PlayFull)