Al via il teatro itinerante del Festival Lultimprovincia

Anche in questa edizione il festival LULTIMAPROVINCIA si muoverà tra Piacenza e provincia con un cartellone diversificato nel periodo che va dal 18 agosto al 10 settembre (vedi il programma Lultima 2017).

Un teatro itinerante, che si muove, che va verso un pubblico che a volte per limiti territoriali non ha possibilità di frequentare ed apprezzare spettacoli teatrali professionali di qualità.

Il Festival cercherà di mettere in primo piano tutte quelle commistioni di linguaggi che in questi anni hanno segnato la programmazione del festival e che vanno dal teatro comico al teatro acrobatico, dal clown al circo, al teatro per ragazzi, anche per celebrare le ultime esperienze della compagnia nell’ambito del nuovo circo e nell’ambito di una ricerca teatrale che sperimenta commistioni di linguaggi e nuove vie narrative.

Nelle piazze e nei cortili saranno presentati 17 spettacoli, realizzati da 15 compagnie, mentre saranno 9 i paesi coinvolti, tra cui Bobbio che si avvicina della rassegna per la prima volta.

Proprio il paese dell’alta val Trebbia aprirà la programmazione con la compagnia francese Circo Zoe, che torna al festival dopo il grande successo nella passata stagione, e lo spettacolo “Opera Guitta” de Ass. Longuel con il Trio Trioche, uno dei migliori gruppi di teatro comico musicale che sarà il giorno seguente a Travo con lo spettacolo cult “Troppe Arie”.
Oltre la compagnia francese altri spettacoli di teatro circo saranno presentati da Onarts (Travo), Giulio Lanzafame (Castell’Arquato), Nando e Maila (Ponte dell’Olio).

I 3Chefs, clown che vantano la collaborazione con il Cirque du Soleil, saranno in scena a Rivergaro, e aprono una nutrita squadra di clown presenti al festival: i provocatori Madame Rebinè (S.Nicolò), Michele Cafaggi con la poesia delle sue bolle di sapone (Castell’Arquato), gli ingenui Claudio&Consuelo con il loro circo “riciclato” (Rottofreno) ed i giovani ed atletici di Colletivo Clown (Vigolzone). Chiude la squadra lo spettacolo/studio con Bossi e Pisi di Manicomics (Gragnano) a conferma che Lultimaprovincia è sicuramente punto di riferimento nazionale per il teatro clown.

Il teatro di prosa è presente con due spettacoli dedicati ai ragazzi che vedranno in scena i divertentissimi Fratelli Caproni (Podenzano) e i poetici Lagru Ragazzi (Gragnano), mentre due spettacoli sono dedicati ad un pubblico più grande: il coinvolgente “Promessi” di Teatro Invito e Il Tempo di Agnese spettacolo fortemente emotivo di Officna M.




Lega Nord: “uova contaminate scandalo figlio della globalizzazione”

Tre lotti di prodotti alimentari derivati da uova provenienti da Germania, Belgio e Olanda e indirizzati in Emilia-Romagna, nei giorni scorsi, sono stati sottoposti in via precauzionale a fermo cautelativo. Le partite sono state sottoposte a fermo in quanto le uova con cui i prodotti sono preparati provengono probabilmente dalle zone coinvolte dal caso Fipronil.

Per la Segreteria provinciale e il Dipartimento agricoltura della Lega Nord si tratta «dell’ennesimo scandalo alimentare che il consumatore italiano subisce in nome del libero mercato e della globalizzazione. Nella nostra regione, fortunatamente, i controlli hanno scoperchiato questa terribile piaga, innescando tutte le procedure di sicurezza che sono previste in questi casi, grazie anche alla collaborazione con i Nas. Peccato però che, secondo la documentazione in possesso delle autorità competenti, risulterebbe che il commercio di Fipronil nel Belpaese andasse avanti da almeno un anno: perché è stato messo in luce solo adesso? Ricordiamo – evidenzia il Carroccio – che il Fipronil è una sostanza tossica che, se mangiata in quantità considerevole, può avere effetti pericolosi su tiroide, fegato e reni, provocando anche nausea, vomito e convulsioni epilettiche».

«La forsennata globalizzazione alimentare ha già portato i suoi malsani frutti anche in passato. È sufficiente pensare – prosegue la Lega Nord – alla carne di maiale contaminata da diossina, in seguito esportata nelle nostre città. Oppure a quando gli italiani corsero il rischio dell’encefalopatia spongiforme bovina, una malattia neurologica cronica e degenerativa conosciuta come morbo della mucca pazza. In Inghilterra infatti i bovini – poi commerciati nel Belpaese – venivano alimentati con farina animale di scarsa qualità, modificata con solventi potenzialmente pericolosi o cancerogeni. Ad oggi, in Gran Bretagna si sono verificati quasi duecentomila casi di mucca pazza negli animali. Eppure, il libero scambio che piace tanto alle multinazionali prosegue senza sosta».

«Sul settore del food italiano e padano, purtroppo, grava il peso delle politiche scellerate dei burocrati di Bruxelles – conclude la nota del Carroccio -, che impone regole assurde e controproducenti per la qualità delle pietanze che mangiamo. Mancano standard di controllo uniformi e rispettosi dei Paesi che vogliono tenere alta l’asticella della salubrità, oggi più che mai compromessa dagli accordi che l’Ue sta negoziando con gli Stati Uniti e il Canada per il totale abbattimento delle dogane fisiche ed economiche. Non solo: dal primo gennaio del prossimo anno sarà possibile portare sulle tavole scarafaggi, cavallette, grilli o formiche, a causa di un pacchetto di norme approvato nel novembre del 2015 dal Parlamento Europeo. L’Europa che vogliamo è quella che esclude e disincentiva chi non rispetta le filiere alimentari basate su una passione secolare e una tradizione incontaminata».




Non si fermano all’alt della Municipale. Inseguimento in zona stazione

Movimentato inseguimento avvenuto nei giorni scorsi in zona stazione. Una pattuglia del Nucleo Operativo Sicurezza Tattica (Nost) della Polizia Municipale stava effettuando una normale attività di verifica della circolazione stradale, con un posto di controllo in viale Sant’Ambrogio.
Ad un certo punto gli agenti hanno intimato l’alt al conducente di una Fiat Uno, ma questi, dopo aver finto di accostarsi a destra, all’arrivo dei poliziotti ha proseguito la marcia ed ha svoltato in una via laterale, ignorando il reiterato alt intimato dagli agenti.
La pattuglia della municipale, dopo aver diramato la ricerca alle altre macchine in servizio, si è messa alla ricerca dell’utilitaria che ha rintracciato poco distante, in via Crescio. Alla vista degli agenti, il conducente si è nuovamente allontanato con manovre spericolate, lungo via Crescio ed imboccando poi via Torricelle in retromarcia, in senso contrario. La sua corsa è terminata contro un palo dell’illuminazione pubblica. Dopo un ulteriore tentativo di fuga, gli uomini della municipale sono infine riusciti a bloccare l’uomo, mentre nel frattempo altre pattuglie erano giunte in via Torricelle a supporto dei colleghi.

Gli agenti, dopo essersi assicurati che le due persone a bordo dell’auto non fossero ferite, li hanno accompagnati al comando per l’identificazione e la stesura dei verbali. Il conducente, un piacentino di cinquantatré anni residente a Piacenza, è stato sanzionato poiché il veicolo non era assicurato, oltre a non essersi fermato all’alt e per altre violazioni al Codice della strada. In totale dovrà pagare oltre mille euro. L’auto è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
La donna che viaggiava sulla uno come passeggera, una trentatreenne di nazionalità domenicana residente in Spagna, è risultata in regola con i documenti personali.




La Granfondo Scott Piacenza premia lo spirito di squadra

La Granfondo Scott Piacenza fa spazio alle squadre. I ciclisti che vogliono aderire all’iniziativa devono formare una squadra composta da sei elementi, in cui sia inserita almeno una donna; possono essere tesserati anche per team diversi. L’iscrizione deve essere effettuata entro il 1 settembre e la somma cumulativa da versare è 190 euro.
I componenti delle diverse squadre prenderanno il via insieme ai partecipanti in forma individuale alla manifestazione, la classifica finale della prova “spirito di squadra” verrà stilata sul tempo dell’ultimo concorrente di ciascun team che taglia il traguardo e, il ritardo tra il primo ciclista e l’ultimo ciclista di una stessa squadra non può essere superiore ad un minuto.
Verranno premiate le prime tra squadre del percorso lungo (130 chilometri) e del percorso medio (100 chilometri), mentre tutte le squadre iscritte parteciperanno all’estrazione di numerosi premi.
Per effettuare l’iscrizione alla manifestazione ci si può collegare al sito dell’evento: http://www.granfondoscott.com/spiritodisquadra.html




Chiusura di Palazzo Farnese a Ferragosto, Polledri risponde a Trespidi

A seguito della nota del consigliere del Gruppo Liberi, Massimo Trespidi nella quale afferma che è inutile richiamare il brand se poi i Musei di Palazzo Farnese sono chiusi nella giornata di Ferragosto, l’assessore alla Cultura Massimo Polledri precisa quanto segue: “E’ vero che domani i Musei Farnesiani rimarranno chiusi – spiega – ma il fatto non è certamente dovuto alla volontà dell’Amministrazione. Si tratta di una scelta obbligata, perché il numero dei sorveglianti delle sale della vignolesca mole, da cinque è passato a tre e avendo inoltre parzialmente esternalizzato il servizio di sorveglianza, la cooperativa Xenia ha esaurito i fondi per il pagamento degli straordinari agli addetti, in quanto l’evento su Guercino della primavera scorsa ha reso necessario un impegno finanziario di gran lunga superiore a quello degli altri anni”.

Nel ribadire che non si tratta di una scelta ma di una necessità, Polledri fa riferimento anche agli anni in cui lo stesso Trespidi ha ricoperto il ruolo di assessore alla Cultura: “Credo che anche allora – commenta – i Musei Farnesiani chiudessero in giornate come quella di Ferragosto e dovendo comunque oggi più che nei primi anni Duemila quando lo stesso Trespidi era assessore, fare di necessità virtù, penso sia meglio chiudere a Ferragosto quando la città è spettrale essendo chiuso ovunque, piuttosto che in altri periodi in cui la presenza turistica è certamente più numerosa”.




Motociclista cade in una scarpata a Ferriere. Salvato dal soccorso alpino

La stazione Monte Alfeo del soccorso alpino di Piacenza è intervenuta questo pomeriggio per per soccorrere un motociclista enduro caduto in una scarpata  in un sentiero che collega le frazioni di Colla di Brugneto e Salsominore, nel comune di Ferriere.

L’uomo, un trentacinquenne residente in provincia di Piacenza, stava percorrendo con la sua moto fuoristrada il sentiero quando, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo rovinando in una scarpata per oltre quindici metri. In conseguenza alla caduta ha subito avvertito un fortissimo dolore alla schiena ed agli arti inferiori.

Gli amici che erano con lui hanno immediatamente avverito la centrale del 118, che ha mobilitato i tecnici del Soccorso Alpino, la Croce Rossa di Marsaglia ed i Vigili del Fuoco.

Nel frattempo da Pavullo si é alzato in volo l’elisoccorso con a bordo personale tecnico e sanitario del SAER.

I tecnici del soccorso alpino sono riusciti a raggiungere l’uomo dopo un lungo e  difficile avvicinamento; lo hanno messo in sicurezza ed hanno atteso l’arrivo del personale dell’eliambulanza. I sanitari hanno stabilizzato e sedato  il trentacinquenne. Per riportare il ferito sul sentiero è stato peredisposto un recupero con la tecnica del contrappeso, manovra particolarmente delicata considerato il terreno impervio. Il motociclista è stato poi recuperato dall’elicottero tramite verricello e  trasportato all’ospedale Maggiore di Parma, con sospetto di fratture e traumi multipli agli arti inferiori nonchè diverse escoriazioni.




Commemorazione di Stazzema: Cugini e Piroli (PD) criticano le parole di Polledri

Sulla commemorazione dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema intervengono, oggi, con un comunicato anche Giulia Piroli e Stefano Cugini, Consiglieri PD del comune di Piacenza.

Pubblichiamo, di seguito, illoro intervento.

Il dovere della memoria e l’impegno per mantenere vivi i valori della democrazia, della pace e della convivenza civile, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.

E’ questo il messaggio emerso con forza dalla giornata di commemorazione dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema a 73 anni da quella tragica strage.

Il 12 agosto del 1944 truppe di soldati tedeschi con l’aiuto di fascisti locali circondarono e isolarono la piccola frazione sulle montagne della provincia di Lucca, rastrellando i civili, molti sfollati anche dalle città, per uccidere e sterminare tutti, donne, bambini, e anziani. Le vittime innocenti furono oltre 560. Una strategia del terrore che doveva indebolire e colpire la Resistenza e fare letteralmente terra bruciata lungo la linea del fronte.

Nella giornata di sabato 12 agosto una delegazione piacentina dell’Anpi ha partecipato alle celebrazioni e reso omaggio alle vittime dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.

Come consiglieri comunali del PD ci siamo uniti alla delegazione Anpi di Piacenza in questo pellegrinaggio verso un luogo sacro della Repubblica Italiana e della Democrazia.

Abbiamo accolto con piacere la presenza del Gonfalone del Comune di Piacenza. Meno positiva è stata la modalità   con cui l’Assessore preposto ad accompagnarlo ha commentato la sua presenza, esprimendo valutazioni che non hanno alcuna attinenza con il senso profondo della giornata vissuta a Sant’Anna. Siamo convinti che la politica non debba strumentalizzare la memoria e la condivisione dei valori fondamentali della nostra democrazia per fare propaganda. Il riferimento che l’Assessore della Lega Nord ha fatto alle persecuzioni dell’Islam non ha nessun rapporto con quello che è emerso nella giornata di Sant’Anna, dove si ricorda una strage compiuta dall’esercito di una nazione cristiana e cattolica come la Germania nei confronti di civili italiani della stessa confessione religiosa. Confuse analisi non possono mettere in discussione l’unica verità storica, che vede nei nazifascisti i colpevoli responsabili dell’eccidio. Un uso strumentale della celebrazione di una strage per fini politici e di parte non è ammissibile per chi deve svolgere un ruolo istituzionale. Durante la toccante manifestazione di Sant’Anna si è ricordato il dovere di costruire un’Europa della solidarietà   e dell’accoglienza, nel rispetto dei valori che proprio a Sant’Anna 73 anni fa furono annientati. Un messaggio potente contro le derive fasciste, xenofobe e populiste che avanzano nel mondo e non risparmiano il nostro paese. E’ su questo che noi ci aspettiamo una vera riflessione da parte di quelle forze politiche, come la Lega Nord, che per fini elettorali e di propaganda, da anni, in modo irresponsabile, soffiano sulle paure dei cittadini, senza essere in grado di proporre soluzioni concrete e realizzabili, in grado di risolvere i problemi e di costruire una società  più umana.

Giulia Piroli e Stefano Cugini

Consiglieri PD Comune di Piacenza

 

Sul suo blog personale in realtà Cugini è anche più pesante nel criticare l’assessore Polledri che – a suo dire – sarebbe arrivato “al Parco della Pace con un ritardo tale da impedire al nostro gonfalone di far bella mostra di sé durante la celebrazione della messa”.




Ventenni si iniettano eroina di fianco al liceo scientifico

Si drogano in pubblico, senza la necessità di doversi nascondere più di tanto. Hanno una ventina d’anni. Sono ragazzini. Sono annoiati. Il divertimento lo trovano con la chimica.

E’ sabato sera, mancano due giorni a Ferragosto. Siedono su una panchina nei giardinetti bui di fianco al liceo scientifico Respighi. Un laccio intorno al braccio e si sparano in vena lo sballo.  Poco importa che a pochi metri ci sia il Facsal, luogo più frequentato dalle famiglie e dai bambini.

Ancora meno interessa che difronte ci sia l’ingresso di un locale, il Sottomura, dove centinaia di giovani e meno giovani si trovano per una pizza o per un semplice drink. L’unica cosa che conta davvero è quella maledetta sferzata allucinogena nelle vene.

Siringhe e fazzolettini usati per tamponare il sangue vengono lasciati lì, abbandonati sul granito delle panchine. Non hanno cura di sé stessi, del proprio futuro, certo non si preoccupano del fatto che con quegli aghi ci si potrebbe infettare, così come non si fanno scrupolo ad usare quell’angolo come latrina a cielo aperto.

Anche ieri sera un cameriere esce dalla pizzeria per un momento di relax. Vorrebbe sedersi per fumare una sigaretta ma poi vede il sangue, le siringhe e capisce. Arrivano i carabinieri che prendono atto della situazione.  Non è la prima volta.

I ragazzi non ci sono più. Inghiottiti dalle loro allucinazioni se ne sono andati.

Resta una considerazione: la città, la comunità non può girare le spalle davanti a giovanissimi che, nel 2017 ancora si iniettano la morte in vena. Bisogna intervenire e subito. Questa volta in gioco non ci sono gli spacciatori dei giardini. Ci sono teen-ager italiani che dovrebbero tirare calci ad un pallone anziché alla propria vita. Sono una priorità anche loro, prima che siano spacciati.

Come una priorità è rendere sicure e fruibili, per tutti, quelle panchine, senza il rischio di pungersi. Basterebbe alla fine poco. I titolari del Sottomura lo hanno già fatto presente più di una volta, per ora inascoltati. Quel giardinetto va modificato. Deve essere ben illuminato e vanno tolti gli arbusti che fanno da quinta nascondendo agli occhi dei passanti “chi si vuole fare”.  L’appello è lanciato. C’è da augurarsi che qualcuno della nuova giunta lo voglia raccogliere e far suo.

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L’eroina costa poco e si diffonde fra i giovanissimi

Negi anni settanta e ottanta la parola tossicodipendente si legava in automatico all’eroina.

Si pensava che le droghe sintetiche, le pasticche come l’ecstasy, avessero soppiantato la droga “sporca” e brutale, quella che si spara in vena. Invece, purtroppo, l’eroina sta tornando prepotentemente di moda soprattutto fra i giovanissimi alla ricerca dello sballo estremo. Una droga il cui prezzo è ormai precipitato: in vendita si trovano microdosi cedute ai giovanissimi a prezzi di saldo, da 2 o 5 euro e 5 euro è il prezzo medio al grammo.

Talmente economica che anche ragazzi di 14 e 15 anni se la possono permettere. Secondo lo studio ESPAD Italia realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), tra i quindicenni l’eroina è la droga più popolare dopo la cannabis. L’eroina i giovanissimi la fumano (o la sniffano) ma alla fine arrivano anche ad iniettarsela. Secondo l’osservatorio europeo delle droghe sarebbero 205 mila, in Italia, le persone che hanno usato eroina, mentre per l’Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) gli eroinomani sarebbero in realtà 300 mila, tre volte Piacenza.

La nostra città è tra l’altro vicinissima a uno degli outlet della droga più in voga fra i giovanissimi, il parchetto di Rogoredo a pochi passi dalla stazione.




Il gonfalone di Piacenza a Stazzema

C’era anche il gonfalone di Piacenza oggi a Sant’Anna di Stazzema per il 73° anniversario della strage. A rappresentare la nostra città nella cerimonia commemorativa sono intervenuti l’assessore alla cultura Massimo Polledri ed i consiglieri comunali Giulia Piroli e Stefano Cugini

“Una presenza doverosa, per testimoniare la solidarietà e la condivisione sincera di un dolore che il tempo non cancella né affievolisce” – ha sottolineato l’assessore Polledri che ha poi aggiunto “rievocare l’orrore di ciò che è stato, tributando l’omaggio alle vittime inermi di quella brutale violenza significa anche custodire la testimonianza del passato come un faro per il presente. Così, nel giorno in cui a Sant’Anna abbiamo reso onore ai bambini, alle donne, agli anziani barbaramente uccisi, a coloro che in quella mattina d’estate persero tutto ciò che di più caro avevano, il pensiero corre anche a chi, oggi, vive quotidianamente la tragedia della guerra. Tra quanti vennero fucilati sulla piazza della chiesa – ha rimarcato Polledri – il 12 agosto del 1944, c’era anche don Innocenzo Lazzeri, il cui nome è tra i Giusti tra le Nazioni e alla cui memoria è stata attribuita la Medaglia d’oro al valore civile. Quel giorno scelse di non fuggire, ma si presentò di fronte alle milizie nazifasciste per difendere gli altri. Venne giustiziato insieme a loro, testimone fino all’ultimo di generosità, altruismo, dedizione verso il prossimo. Simbolo di una fede che ancora oggi è oggetto di persecuzioni in tante parti del mondo”.

“Sant’Anna di Stazzema e la commossa, sentita commemorazione che si è tenuta oggi – ha concluso Polledri – ci esortano a non chiudere gli occhi davanti agli eccidi del nostro tempo. Come in Nigeria, dove a causa dell’islamizzazione forzata i villaggi e le chiese (16 mila, dal 2000 ad oggi) vengono bruciati, le donne sono vittime di abusi indicibili e oltre 11 mila persone di religione cristiana sono state uccise in otto anni. Per quanto in Paesi lontani, con poco risalto nelle cronache dei giornali, abbiamo il dovere di non restare indifferenti alle stragi quotidiane che segnano l’epoca contemporanea. Ricordare, a 73 anni di distanza, l’enormità di ciò che avvenne a Sant’Anna, significa allora impegnarsi affinchè non si commettano più gli errori del passato, come ci insegna purtroppo la storia con gli accordi di Monaco del ’38, che di fatto permisero la tragica escalation verso il secondo conflitto mondiale”.