Rugby Serie B – Brutta sconfitta per il Piacenza Rugby, la vetta si allontana

Amatori Union Milano corsaro al Beltrametti, vince e consolida il primato in classifica. Al fischio d’inizio il Piacenza parte subito fortissimo recupera il pallone calciato dagli avversari e, con una serie di percussioni e di rilancio del gioco con la sua linea arretrata, risale con decisione il campo. Nuovo veloce raggruppamento ed è Matteo Alberti che di forza si proietta in area di meta.
Jacopo Trabacchi trasforma. Dopo tre minuti di gioco Piacenza in vantaggio per 7 a 0.
Al 6’ lunga galoppata di Grandi che sui ventidue metri difensivi interrompe l’attacco dei trequarti avversari con un intercetto, corsa fermata in extremis dall’ala avversaria a pochi metri dalla segnatura.
I Biancorossi macinano gioco e tengono ottimamente il campo, il pack domina in mischia ordinata e nel gioco in penetrazione intorno ai raggruppamenti; il Milano fatica nel prendere le misure al gioco baldanzoso dei piacentini.
Al 16’ è però il Milano ad andare in meta con un’azione incisiva della linea arretrata che sorprende la difesa piacentina. Il n. 10 milanese Riva trasforma da non facile posizione.
Con il secondo quarto di gioco, le squadre cominciano a diventare fallose. Al 20’ la mischia milanese si impone a quella piacentina, che si rifà subito un minuto dopo.
Al 22’ fallo difensivo dei milanesi punito dall’arbitro con un calcio di punizione; J. Trabacchi si incarica della trasformazione ma sbaglia il bersaglio di poco. Trabacchi si riscatta tre minuti dopo trasformando un altro calcio di punizione assegnato dall’arbitro per un tenuto. Piacenza ancora in vantaggio (10-7).
Alla mezz’ora, incertezza difensiva dei biancorossi; mischia per l’Amatori, fallo difensivo dei biancorossi e calcio di punizione assegnato di poco fuori dei ventidue difensivi del Piacenza. Riva centra i pali e torna la parità (10-10).
La partita perde di ritmo, il gioco si fa anche confusionario, mettendo in difficoltà anche la direzione arbitrale che prende decisioni risultate incomprensibili per chi siede in tribuna. Sul finire di primo tempo cartellino giallo per Crotti che lascia il Piacenza con un uomo in meno. Inizia il secondo tempo, ma le squadre sembrano non aver beneficiato dell’intervallo. Il gioco rimane falloso, senza ritmo e bisogna aspettare fino al 49’ per vedere una bella penetrazione di Luca Sardo che si dimostra però impreciso nell’ultimo passaggio.
Al 56’ Milano per la prima volta in vantaggio, si proietta in meta dopo una serie di azioni offensive; facile la trasformazione (10-17).
Il Piacenza Rugby accusa il colpo, dimostra di aver perso il focus della partita, complicandosi da solo la vita; in più di un’occasione non riesce a trasmettere in modo corretto il pallone ed anche la rimessa laterale, fino a questo momento perfetta, diventa imprecisa. Ne approfitta il Milano che al 65’ è di nuovo in meta vicino ai pali biancorossi. La trasformazione si stampa sul palo (10-22).
La partita si avvia al termine senza altri eventi da segnalare se non un cartellino giallo al 78’, questa volta sventolato ad un giocatore del Milano.
La partita termina tra l’esultanza dei giocatori dell’Amatori Union Milano applauditi dal proprio pubblico, e la consapevolezza dei biancorossi di aver perso un treno importante per risalire la classifica.
Domenica prossima vedremo il Piacenza Rugby nuovamente in terra sarda ospite del Capoterra, secondo in classifica, per un altro incontro “di sostanza”.
Piacenza Rugby            10
Amatori Union Mi       22
PIACENZA: Grandi (32’st Trabacchi L.), Viani, Castagnoli, Crotti, Bertorello (16’st Nosotti), Sardo, Trabacchi J. ( 35’st Bacciocchi ), Marazzi, Fornari (32’st Bilal), Roda (1’st Ben Khaled), Bonatti, Casali A., Rapone (35’st Battini), Alberti M. (16’st Baccalini), Alberti A. All: Grangetto AMATORI U.  MARCATORI: 3’ mt Alberti M. tr Trabacchi J. (7-0); 16’ mt Dunde tr Riva (7- 7); 25’cp Trabacchi J.
(10-7); 33’cp Riva (10-10); secondo tempo: 15’ mt Bianchetti tr Riva (10-17); 25’ mt Bianchetti (1022);
La partita è stata trasmessa in diretta streaming sul canale Facebook del Piacenza Rugby.
Foto: Monica Dallavalle.




C

Inviamo comunicato stampa di ApP relativo alla cena di rievocazione fascista organizzata per il centesimo anniversario della marcia su Roma

La nostra risposta è un presidio in difesa della Costituzione il 28 ottobre in Piazza Cavalli.

 

Grazie

Buona serata

 

In Alternativa per Piacenza li abbiamo definiti “i ratti della storia che spingono per uscire dalle fogne dell’infamia”. La nostra città torna ai disonori della cronaca nazionale, questa volta per la conviviale bisboccia tra camerati bramosi di festeggiare il centenario della marcia su Roma. Apologia di fascismo in piena regola, con tanto di volantino intestato con aquila romana in bella vista, inneggiante a ciò che questo manipolo di nostalgici chiama Rivoluzione e invece fu solo il preludio al periodo più cupo e tragico che l’Italia ha vissuto. La data scelta, 28 ottobre, non lascia dubbio alcuno sul pensiero di questi figuri rispetto allo squadrismo, prima linea di un’ideologia malata che ha dilaniato e diviso la nazione, provocando lutti, violenze e miseria. Piacenza è medaglia d’oro per il tributo pagato alla lotta di liberazione dalla canaglia nazi-fascista e una simile baracconata, proprio in questo anniversario, offende e mortifica la memoria dei martiri della Resistenza per la libertà. È grazie alla Costituzione, nata in risposta a un ventennio disgraziato, che anche simili provocazioni sono possibili. A parti invertite, sarebbero state manganellate e olio di ricino, per non dimenticare. Il nostro appello è a tutti gli antifascisti piacentini affinché, sospendendo qualunque distinguo, si possa trascorrere una serata insieme per un presidio a difesa della Costituzione, ovviamente il 28 ottobre, in Piazza Cavalli, alle 19:30, per far sentire forte quanto pace e democrazia non arretrano di un millimetro di fronte ai rigurgiti del passato.–

ApP – Alternativa per Piacenza

 




Al via il Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni 2022

E’ partrito a Piacenza, come in molti altri Comuni d’Italia, il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, curato da Istat. Anche quest’anno infatti, l’Istituto di statistica registrerà le principali caratteristiche della comunità dimorante sul territorio nazionale e le sue condizioni sociali ed economiche secondo una modalità di indagine che non coinvolgerà tutte le famiglie, ma un campione selezionato pari a circa un milione e 300 mila nuclei familiari, residenti in 2.531 Comuni italiani. Tra questi è compresa la città di Piacenza, con un numero di famiglie coinvolte, selezionate direttamente da Istat e chiamate a rispondere a un apposito questionario, pari a 2.930. Solo a questi nuclei famigliari Istat ha trasmesso una comunicazione informativa. Come negli anni precedenti, l’indagine prevede due diverse tipologie di rilevazione: areale e da lista. La prima consiste in un rilievo territoriale, utile al calcolo della popolazione dimorante abitualmente presso gli indirizzi campionati e a fornire dati e informazioni per l’aggiornamento della popolazione legale. A svolgere questa attività saranno i rilevatori incaricati ufficialmente dal Comune di Piacenza, ben riconoscibili per il loro tesserino fornito da Istat con nome e foto e per il tablet utilizzato a supporto del loro lavoro: il periodo di rilevazione andrà dal 30 settembre al 17 novembre 2022 e riguarderà 309 indirizzi scelti a campione da Istat e circa mille e 150 famiglie.

Per quanto riguarda invece la rilevazione da Lista, le famiglie selezionate – a cui Istat ha già trasmesso una lettera informativa, firmata dal presidente dell’Istituto, che spiega le modalità per partecipare all’indagine – potranno compilare il questionario online da casa o, con l’assistenza di un operatore comunale, presso la sede municipale di via Beverora 57 dal 3 ottobre al 12 dicembre mentre dal 13 al 22 dicembre sarà possibile accedere al questionario solo attraverso la mediazione dell’Ufficio Comunale di Censimento o di un rilevatore incaricato. Per fissare l’appuntamento per la compilazione del questionario, a partire da lunedì 3 ottobre, è possibile rivolgersi all’Ufficio di Censimento telefonando ai numeri 0523/492381 oppure ai numeri 333 2452758 e 333 2452753 dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 (il giovedì anche nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30). Ricordando che la partecipazione alle operazioni di censimento è obbligatoria e prevede la possibilità di incorrere in sanzioni previste da Istat, si precisa che i nuclei che non avranno effettuato la compilazione via web o presso l’ufficio comunale di censimento entro il 7 novembre 2022 verranno contattati telefonicamente oppure riceveranno una visita a casa da parte dei rilevatori incaricati di raccogliere le risposte, non oltre il 22 dicembre 2022.

“Il nuovo censimento permanente della popolazione e delle abitazioni – sottolinea l’assessore ai Servizi al cittadino, Simone Fornasari – fornirà informazioni utili per sapere leggere e valutare in modo tempestivo l’evoluzione della nostra comunità e quindi per comprendere e intervenire più efficacemente sulla soddisfazione dei bisogni degli individui e delle famiglie nelle diverse fasi della vita. L’Ufficio Statistica del Comune di Piacenza sta organizzando e coordinando a livello locale l’attività di rilevazione, supportato da circa quindici rilevatori, che saranno a disposizione in particolare delle famiglie sprovviste di collegamento internet. Confido nell’ampia e fattiva collaborazione di tutti i cittadini, e ringrazio sin d’ora tutti gli operatori comunali e i rilevatori per il prezioso lavoro che stanno portando avanti e che li vedrà impegnati sino alla fine dell’anno“.

Il Censimento permanente della popolazione, previsto nel Programma Statistico Nazionale, rientra tra le rilevazioni con obbligo di risposta per i soggetti privati. In caso di violazione di tale obbligo sono previste sanzioni. Per informazioni i cittadini si possono rivolgere al numero verde Istat 800.188.802, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 21 o all’Ufficio Comunale di Censimento di via Beverora 57 (tel. 0523 492381, email: censimento@comune.piacenza.it). Per il periodo dal 3 ottobre al 22 dicembre l’ufficio osserverà i seguenti orari di apertura: lunedì dalle 8.30 alle 11, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 17.30 (previo contatto telefonico e/o prenotazione dell’intervista) e il sabato mattina dalle ore 8.30 alle ore 12.30.




Catastrofico incidente in via Nino Bixio: per fortuna era solo un’esercitazione

Scenario davvero complicato quello che si è presentato questa sera, verso le 20, ai soccorritori in via Nino Bixio, nel tratto di strada fra la Vittorino ed il ponte ferroviario e per fortuna era solo un’esercitazione. Chi ha “scritto” la sceneggiatura di questa simulazione ha davvero tratteggiato una situazione da incubo: un incidente che ha coinvolto un camion alimentato a GNL (gas naturale liquefatto), una vettura ad alimentazione elettrica, un’altra auto ed un quarto veicolo precipitato giù dalla scarpata, il tutto condito da svariati feriti (due in arresto cardiaco) fra cui due bambini incastrati ed il padre sbalzato ad una quindicina di metri.

Come in un vero incidente stradale quando i primi soccorritori sono arrivati sul posto avevano solo poche generiche informazioni, quelle derivanti da due telefonate di testimoni oculari impersonati dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi e dal direttore generale dell’Ausl Paola Bardasi (accompagnata dal direttore sanitario Andrea Magnacavallo).

Il personale del 118 ha subito allertato i vigili del fuoco, spostandosi di alcuni metri dal luogo del sinistro in attesa dell’arrivo dei pompieri. Il GNL presenta nuovi e rischi rispetto ai tradizionali carburanti fra cui, ad esempio, quello di ustioni da freddo (viene stoccato a -130 / -140 °C) e richiede l’utilizzo di procedure non standard (ad esempio guanti resistenti al freddo). Non essendo odorizzato non è peraltro immediata la percezione di eventuali perdite. Per complicare ancora di più l’esercitazione la seconda auto era elettrica, il che rende praticamente impossibile, in caso di incendio, spegnere le fiamme non essendo efficaci per le batterie al litio né l’acqua né le polveri o schiume in dotazione. Per fortuna però nell’ipotesi di scontro le due auto non erano in fiamme e così, una volta messa in sicurezza l’area si è potuto intervenire sui feriti estratti con varie tecniche dalle lamiere. Uno dei feriti è andato in arresto cardiaco ed i sanitari hanno dovuto defibrillarlo.

Nel frattempo altre squadre del 118 (con equipaggi della Croce Rossa e dell’Anpas) sono intervenute nell’area del “castello” ed hanno individuato i bambini ed il padre. I vigili del fuoco hanno trasferito i feriti dalla zona sottostante alla strada i feriti trasportandoli con apposite barelle ed una serie di carrucole.

Durata alcune ore l’esercitazione è stata seguita da osservatori ed interamente videoripresa, anche con l’aiuto di un drone. Tutto ciò sarà oggetto di un debriefing in cui si capirà se i soccorsi sono filati lisci o se vi sano state criticità od errori. Alla serata hanno preso parte attiva anche agenti della polizia locale, con il comandante Mirko Mussi e uomini della protezione civile.

Chi ha assistito all’evento minuziosamente organizzato (con tanto di sangue finto sulle ferite) riferisce di uno scenario carico di tensione ed a modo suo “spaventoso” ed emozionante, utile per riflettere e capire cosa succede sul luogo di un grave incidente. Non sarebbe una brutta idea pensare di organizzare un momento similare per ragazzi neopatentati od in procinto di ottenere la patente per far capire loro le conseguenze di un momento di distrazione mentre si è alla guida o peggio cosa può succedere sotto l’effetto di alcool o droghe.




Il terziario tra Covid e venti di guerra, quali tutele per chi lavora? Fisascat Cisl Parma Piacenza ha eletto la nuova segreteria

A grande maggioranza è stata eletta la nuova segreteria della Fisascat, l’organizzazione sindacale dei lavoratori delle categorie dei servizi, turismo e terziario, costituita in seno alla Cisl.
I nuovi dirigenti sindacali, che, insieme alla segretaria generale Silvia Foschini, designata a sua volta al vertice della categoria solo pochi mesi fa, sono stati chiamati dai delegati del territorio di Parma e di Piacenza a questa responsabilità sono Giulia Avanzi e Dauride Gobbi.
L’obiettivo principale che la neoletta segreteria della Fisascat viene chiamata a raggiungere, è quello, fondamentale, di garantire tutela e dignità ad una platea molto ampia di lavoratrici e lavoratori nel difficile contesto della pandemia, che non è ancora conclusa, e delle forti tensioni economiche innescate dalla guerra in Ucraina.
Non è infatti semplice operare in un settore che conta, complessivamente, più di quaranta contratti di lavoro differenti da applicare, senza contare gli accordi di contrattazione di secondo livello che per la Cisl sono ugualmente importanti.
Giulia Avanzi e Dauride Gobbi hanno entrambi alle spalle un’articolata esperienza sindacale: Giulia Avanzi ha seguito in particolare il comparto delle realtà aziendali del settore commercio, diventando esperta anche di vertenze individuali e collettive, mentre Dauride Gobbi è competente, in primo luogo, nelle problematiche del settore della ristorazione collettiva e della vigilanza privata, che soffre il disagio del contratto non ancora rinnovato dopo oltre 6 anni di attesa.
La riunione, svoltasi nella mattinata di giovedì 22 settembre, nella cornice del Centro Congressi San Marco a Parma è stata presieduta da Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma Piacenza, nelle vesti di presidente del Consiglio Generale. Ha partecipato ai lavori anche Enrico Gobbi in qualità di componente della Segreteria Regionale Fisascat.

Il dibattito si è sviluppato su tempi complessi quali la tutela del potere d’acquisto dei salari, la lotta al precariato, la sicurezza sul lavoro, il forte rincaro delle forniture energetiche per le attività economiche, il sostegno ai giovani e alle famiglie con il miglioramento della conciliazione tempi vita-lavoro e, per ultimo, ma non meno importante, la situazione delle professionalità che sono a supporto del sistema sanitario.

Nella foto: al centro Silvia Foschini, segretario generale Fisascat Cisl Parma Piacenza. Ai suoi lati i neoletti in segreteria Giulia Avanzi e Dauride Gobbi. Nella foto a sinistra Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma Piacenza e, a destra, Enrico Gobbi della segreteria regionale

 




Precipitazioni scarse, il Comune chiede di anticipare l’arrivo del Luna Park

La siccità non accenna a mollare la presa sul territorio piacentino dove, nonostante alcuni episodi anche significativi (e nevosi), resta piuttosto importante il problema della siccità. Le piogge degli ultimi due giorni hanno rappresentato soltanto un piccolo palliativo.

Per questa ragione il Comune avrebbe ufficialmente richiesto di anticipare l’arrivo del Luna Park in città favorendo così l’afflusso di perturbazioni più incisive e precipitazioni copiose.

Secondo uno studio condotto dal rinomato centro svizzero di Meteorologia Applicata “Nuncebek” l’ingresso di zucchero filato e autoscontri nella nostra città avrebbe un impatto piuttosto importante consentendo la creazione di un minimo depressionario in corrispondenza del luogo prescelto dalle attrazioni. Da lì lo sviluppo di nuvoloni e piogge diventerebbe nello spazio di un paio di giri di giostra una cosa fatta.

«Siamo piuttosto convinti che l’arrivo anticipato del Luna Park potrebbe avere un effetto piuttosto benefico – ha spiegato un emissario del Comune, il dottor Primo Pesce. – Per questo motivo abbiamo aperto un tavolo con i vari giostrai e professionisti del settore responsabili dell’organizzazione: confidiamo in un risultato proficuo per tutti, soprattutto per chi è ancora alle prese con la danza della pioggia da un mese a questa parte».




Confagricoltura Piacenza: “Sulla este Suina Africana.

Confagricoltura Piacenza: chiediamo alle Istituzioni di copiare il piano invece di continuare a sostenere che la situazione è sotto controllo.

 

Il 21 marzo 2022 il Servizio Polizia Provinciale, Ufficio di Presidenza, Formazione ed Istruzione, Pari Opportunità della Provincia di Piacenza ha emanato la determina n. 300 avente per oggetto le modalità attuative del piano regionale quinquennale per il controllo del cinghiale che la Giunta regionale ha approvato a novembre 2021 e poi modificato a dicembre.

È stabilito che il Piano di controllo sia attuato dagli agenti di Polizia Locale provinciale che si possono avvalere dei soggetti individuati nel provvedimento medesimo nel quale sono indicate le modalità di inoltro delle richieste di attivazione del piano da parte dei soggetti interessati, nonché le modalità di trasmissione della rendicontazione. “Continuiamo a confrontarci con norme che sulla carta ammettono gli interventi – spiega Filippo Gasparini presidente di Confagricoltura Piacenza – al lato pratico, anche quelle di più ampia apertura, contengono subdolamente una serie di vincoli che, di fatto, ne decretano l’inefficacia. La situazione è sotto agli occhi di tutti ed è quella misurata dalla disperazione degli agricoltori che non seminano più il mais perché non riescono comunque a raccoglierlo, devastato com’è, dalle continue incursioni degli ungulati. Gli esiti delle azioni di caccia e di selezione, ove e quando consentite, sono insignificanti. Così come sono di poco conto le possibilità fornite da indennizzi, spesso inadeguati e comunque sempre inidonei a risolvere il problema della mancata produzione. Gli agricoltori lavorano per produrre, non certo per ricevere indennizzi. Al tema decennale si aggiunge l’emergenza Psa. Nel vicino Piemonte, regione in cui sono state rinvenute carcasse di cinghiali infette da peste Suina Africana è stato varato un piano di depopolamento. Analogamente chiediamo sul nostro territorio un intervento radicale”. “A distanza stanza di due mesi dal decreto che ne indicava la nomina è stato individuato Il commissario straordinario per il contrasto alla diffusione dell’epidemia di peste suina africana: Angelo Ferrari – spiega Giovanna Parmigiani, allevatrice suinicola piacentina e componente di Giunta nazionale di Confagricoltura – nominato a inizio marzo non ha ancora pieni poteri né la necessaria autonomia di spesa”. “La Repubblica Ceca ha è uno dei pochissimi stati europei che è riuscito a eradicare la Psa – spiegano i due dirigenti dell’Associazione – lo ha fatto coinvolgendo i cacciatori e applicando in tempi brevi delle misure chiare, la cui attuazione è stata incentivata anche da compensi economici. Come Confagricoltura Piacenza chiediamo che si mutui da quel caso di successo e si agisca. Non abbiamo neppure bisogno di inventare nulla di nuovo. Copiamo il loro piano!”.

Questa la roadmap delle misure che hanno portato all’eradicazione in Repubblica Ceca: il 21 giungo 2017 è stata trovata la prima carcassa; cinque giorni dopo è stata definita la zona infetta, è stato imposto il divieto di caccia ed è iniziata la ricerca attiva delle carcasse (per ogni ritrovamento il compenso era di 5000 corone, circa 200€);  dopo 2 settimane è stata definita un’area a caccia intensiva che circondava tutta la zona infetta, in cui sono stati abbattuti più di 22 mila cinghiali (anche qui per incentivare gli abbattimenti c’era un compenso di 40 € a capo); verso la fine di luglio la zona infetta è stata divisa in zona ad alto rischio e zona a basso rischio. La zona a più alto rischio (57 km quadrati), chiamata Core Zone, è stata recintata con reti elettrificate e repellenti odorosi e nella zona a basso rischio sono iniziati gli abbattimenti (il compenso andava da 150 ai 300€ a capo abbattuto). Ad agosto 2017 è iniziato il trappolaggio nella Core Zone; a settembre sono iniziati gli abbattimenti anche nella Core Zone; a ottobre sono stati coinvolti i tiratori dei reparti speciali per velocizzare gli abbattimenti (sempre nella Core Zone); a marzo 2018 sono state recuperate le ultime carcasse nella zona infetta. Non si è registrato nessun caso di positività al di fuori della zona infetta dove sono stati abbattuti più di 3758 cinghiali e recuperate 444 carcasse.  Nell’aprile 2019 il Paese è stato dichiarato libero dalla PSA.

“In Italia dobbiamo riuscire a fare altrettanto – propongono Parmigiani e Gasparini – e smetterla col dire che la situazione è sotto controllo, mentre gli allevamenti suinicoli sono sotto scacco con una spada di Damocle che è da un lato sanitaria, dall’altra commerciale, gli agricoltori vedono i raccolti devastati e le persone sono sempre meno sicure a causa di branchi di cinghiali che provocano incidenti, invadono parchi o, come è successo più volte a Roma, si presentano persino all’ingresso delle scuole”.




Nomina di Baldino a Bologna: secondo l’assessore Calvano le accuse di Fdi sono prive di fondamento

Fa discutere la nomina di Luca Baldino a direttore generale dell’assessorato alle Politiche per la salute

 

“Le affermazioni di Lisei sono prive di fondamento, accuse gratuite cui è appena il caso di rispondere. La nomina ad interim del direttore generale dell’assessorato alle Politiche per la salute è avvenuta nel rispetto di ogni procedura e norma prevista. Un atto pienamente legittimo, vistato sotto questo profilo dai dirigenti regionali. Abbiamo assegnato l’incarico a un direttore generale già in servizio nel servizio sanitario regionale e presente in uno degli elenchi per il conferimento degli incarichi di direttore generale che la Regione ha a disposizione e che è stato composto a seguito di selezioni ad evidenza pubblica”.

Così l’assessore regionale al Bilancio e all’Organizzazione, Paolo Calvano, in replica alle dichiarazioni del capogruppo in Assemblea legislativa di FdI in merito alla nomina del direttore generale alla Cura della persona, salute e welfare decisa dalla Giunta nei giorni scorsi.

“In Regione ci sono dirigenti preposti ai controlli di legittimità e di merito degli atti, così come il nostro ordinamento non manca certo di organi per la verifica legale e contabile. Invito quindi Lisei a tornare alla politica anziché sostituirsi a tecnici, Tar o Corte dei conti”, chiude l’assessore.




Covid: in arrivo l’autotest




L’Ordine dei Medici “sponsorizza” il vaccino

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’ordine dei medici in tema di vaccinazioni.

“Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Piacenza, in relazione alle diverse attuali problematiche inerenti la pandemia da SARS Covid 19, ritiene opportuno ribadire la propria fiducia nella Scienza e nella Medicina e ricordare, agli scettici ed ai dubbiosi, come uno dei più efficaci mezzi di prevenzione della malattia, oltre al distanziamento interpersonale, ai dispositivi di protezione ed all’isolamento dei malati e dei contatti, sia rappresentato dalla vaccinazione di massa.
I rischi ed i danni determinati dalla pandemia non sono soltanto di carattere sanitario, ma anche sociale ed economico.
Noi tutti non ci possiamo permettere di rinunciare ad un mezzo preventivo che può rallentare la corsa del virus e ridurre drasticamente la gravità dei sintomi dei soggetti che ne vengono colpiti.
Noi tutti non possiamo rinunciare ai vaccini che la Ricerca Scientifica ha messo a nostra disposizione in soli dieci mesi e che hanno costituito l’argine alla possibile catastrofe.
Non si vuole e non si può negare che la pratica vaccinale sia esente da rischi, raramente anche gravi, ma ciò non di meno i benefici superano grandemente i rischi e l’utilità dei vaccini contro il Covid 19 non può essere assolutamente messa in discussione.
In questo contesto, l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri ritiene quindi doveroso invitare, ancora una volta, tutte le persone a vaccinarsi, in particolar modo i medici e gli odontoiatri che, oltretutto, sono soggetti all’obbligo vaccinale sancito dal D.L. 01/04/2021, n. 44, art. 4, salvo “un accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale”, caso in cui la vaccinazione può essere omessa o rinviata.
Anche il Codice di Deontologia Medica, all’art. 14-Prevenzione e gestione di eventi avversi e sicurezza delle cure, chiarisce che è dovere del medico e dell’odontoiatra adeguare i propri comportamenti per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari , “Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo l’adeguamento della organizzazione delle attività e dei comportamenti professionali e contribuendo alla prevenzione ed alla gestione del rischio clinico attraverso la adesione alle buone pratiche cliniche”.
Si sottolinea che il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri sarà tenuto a valutare, secondo quanto sancito dal D.L. 01/04/2021, n. 44, art. 4, i medici e gli odontoiatri inosservanti dell’obbligo vaccinale che siano accertati e segnalati dall’ASL.
Il Consiglio dell’Ordine vigilerà sul rispetto da parte degli iscritti del Codice di Deontologia medica, anche in relazione alla “correttezza della informazione sanitaria resa ai cittadini, che deve essere trasparente, rigorosa, prudente e fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e che non deve divulgare notizie che alimentino aspettative o timori infondati”, come sancito dall’art. 55 del Codice di Deontologia Medica”.