Il sindaco Tarasconi agli industriali: “Crescere insieme. Con coraggio, visione e un po’ di sogno”

Pubblichiamo l’intervento del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi all’assemblea di Confindustria.
“È un onore portare il saluto della città di Piacenza a questa Assemblea, che rappresenta un momento prezioso di confronto. Non solo per guardare ai risultati raggiunti, ma soprattutto per condividere la rotta da seguire.
Perché senza una strategia condivisa, nessun territorio può crescere davvero.
Le sfide che ci troviamo ad affrontare sono cruciali: dalla competitività industriale alla transizione ecologica, dalla semplificazione della burocrazia alla formazione.
Per non parlare del calo demografico. Sono sfide che richiedono una sinergia forte e reale tra istituzioni, imprese e territori.
Lo dico con pragmatismo e chiarezza: se ci sono le imprese, c’è il lavoro.
E dove c’è lavoro, la comunità cresce: diritti e opportunità viaggiano insieme, e aumentano il benessere, la coesione sociale e soprattutto la fiducia nel futuro.
A Piacenza questo lo sappiamo bene. Abbiamo lavorato per creare le condizioni affinché chi vuole investire trovi risposte.
Lo abbiamo fatto puntando sulla pianificazione strategica, sulla semplificazione amministrativa, sulla digitalizzazione, ma soprattutto sul dialogo continuo con il tessuto imprenditoriale.
Abbiamo attivato importanti percorsi di partenariato, a dimostrazione di quanto crediamo che lo sviluppo del territorio non possa che passare dalla collaborazione concreta tra Pubblica amministrazione e imprese.
Piacenza ha una posizione geografica favorevole, ma da sola non basta.
Attrarre investimenti è una responsabilità condivisa, e richiede una regia condivisa tra Enti locali, Regione, Governo e mondo produttivo.
Ecco perché oggi, con rispetto ma con fermezza, dico che serve una strategia nazionale per rendere attrattive le nostre città, in particolare quelle di media dimensione.
Perché sono proprio le città come la nostra che, oggi più che mai, soffrono di una condizione particolare, quasi fossero in una sorta di terra di mezzo: troppo grandi per certe agevolazioni, troppo piccole per certi strumenti di cui solo le città metropolitane possono beneficiare.
Servono infrastrutture efficienti, incentivi stabili, risposte rapide, certezza delle regole”.
Dal nostro osservatorio, che è il più vicino al tessuto produttivo del territorio, vediamo che gli imprenditori chiedono questo alle istituzioni.
E noi amministratori locali possiamo e vogliamo essere alleati.
Non ci tiriamo indietro: se ci vengono dati gli strumenti giusti, possiamo fare molto.

A Piacenza lo dimostrano i progetti attivati con il PNRR, le collaborazioni con il mondo della formazione, il lavoro di squadra che stiamo costruendo giorno dopo giorno.
Perché la competitività di un territorio non è mai il risultato di un singolo attore, ma il frutto di una strategia condivisa.
Attrarre investimenti non è solo una scelta economica: è una scelta politica, culturale, sociale. È decidere di costruire futuro, dignità, occasioni per le nuove generazioni.
È dire che sì, in Emilia-Romagna e in Italia, si può ancora investire, crescere, innovare.
Insieme. Con coraggio, visione e – perché no – anche un po’ di sogno.
Perché, come scriveva Alda Merini, “Il grado di libertà di un uomo si misura dall’intensità dei suoi sogni.”
E noi vogliamo essere liberi di sognare un’Italia che investe, lavora e cresce.
Tutta. Nessuno escluso”




Parenti all’80° Assemblea: “Confindustria Piacenza motore di sviluppo del nostro territorio”

L’ottantesima assemblea di Confindustria, in corso presso il teatro Municipale di Piacenza, è incominciata con una doppia sorpresa. Rispondendo alle domande dei giornalisti, appena prima dell’inizio ufficiale della cerimonia ufficiale, il presidente Nicola Parenti ha annunciato la nascita di una nuova cittadella degli imprenditori. Confindustria si sposterà dalla ormai storica sede del Cheope a via della Bosella dove già si trova Forpin.
Il vero colpo di tetro è però arrivato dal palcoscenico del Municipale su cui è salito Stefano Accorsi che ha letto un brano di Adriano Olivetti sullo sviluppo industriale. È seguito l’inno nazionale e quello europeo cantati dal coro del Nicolini.
https://youtu.be/qRFXExOiQjg?si=7EonZHpHgmHQ8x-U

Dopo i saluti istituzionali di prefetto, sindaco, presidente della provincia la parola è passata al presidente Nicola Parenti.
di cui pubblichiamo il discorso integrale.
“Colleghi, autorità, gentili ospiti, benvenuti.
È un onore per me essere qui oggi a celebrare gli 80 anni di Confindustria Piacenza.
Anzitutto, vorrei aprire con un ringraziamento ai nostri associati.
Siete voi l’anima di Confindustria. Grazie a voi possiamo oggi tagliare un traguardo così importante.
Un ringraziamento va anche a tutti i presidenti e direttori che hanno guidato l’associazione sin dalla nascita e ce l’hanno consegnata così forte nel presente.
Oggi celebriamo la nostra storia partendo da chi siamo e chi vogliamo essere: un motore di sviluppo del nostro territorio.
Questa è la responsabilità che ci contraddistingue. Il nostro ruolo.
Riteniamo che Piacenza abbia ancora grandi potenzialità da sviluppare. È compito e dovere di tutte le istituzioni locali lavorare insieme per valorizzarle.
Guardando al mondo di oggi, l’unica certezza è l’assenza di certezze.
Lo scenario è complesso e cambia ormai di giorno in giorno. È bravo chi riesce ad adattarsi, fissando obiettivi e lavorando per realizzarli nel lungo termine.
Per farlo bisogna avere le idee chiare e operare insieme come sistema.
Lavorare. Pensare. Programmare.
Ancor più in una stagione di pianificazioni territoriali come quella attuale. Penso ai Piani urbanistici generali che tutti i Comuni piacentini in questi mesi stanno elaborando. I PUG avranno un impatto diretto sullo sviluppo delle imprese. Lo stiamo monitorando con attenzione.
Essere imprenditori non è semplicemente un mestiere, è una vocazione. E’ una scelta fatta con amore, visione e fatica. È impegno quotidiano.
Chi è l’imprenditore? Un sognatore con i piedi per terra,
capace di trasformare un’idea in realtà.
Ogni traguardo è il frutto di intuizioni, errori, cadute e ripartenze, che lasciano in dono esperienza e consapevolezza.
È spesso solo nelle decisioni, portando sulle spalle il peso delle responsabilità
– verso il territorio,
– verso le persone che lavorano con passione con lui condividendone quotidianità e obiettivi,
– verso stakeholder e istituzioni.
Un senso di responsabilità che nasce anche dall’amore per la propria terra.
A volte ci si sente soli, è vero. Ma è proprio in quei momenti che prende forza il valore dello stare insieme. È successo ottant’anni fa, e oggi continuiamo a camminare su quel sentiero uniti.
Grazie all’Associazione, ai nostri colleghi ed a chi opera nella nostra organizzazione oggi i nostri imprenditori possono sentirsi meno soli e più forti.
L’imprenditore è per sua natura sempre positivo e ottimista.
Tuttavia, non posso non condividere e sottolinearvi le tante criticità che devono affrontare le imprese per investire in produttività e competitività. Alla produttività pensiamo noi insieme ai nostri collaboratori, migliorando ogni giorno i nostri processi.
Per la competitività serve la collaborazione di Stato, Regione e Comuni.
Il mondo di oggi viaggia alla velocità della luce e vorremmo sempre poter realizzare in tempi rapidi le intuizioni che abbiamo in testa.
Se non sblocchiamo le procedure rischiamo di giungere ad un punto di non ritorno.
Ho un esempio che cito spesso, perché dice molto:
Abbiamo aziende – magari presenti sul territorio da decenni – che vorrebbero ampliarsi, creando posti di lavoro e indotto.
Quando si rivolgono alle istituzioni spesso incontrano amministratori che devono districarsi in una selva di norme e regolamenti che rendono tempi e procedure infinite.
Questi muri portano le aziende a desistere o, peggio, a guardarsi attorno in cerca di aree più accoglienti in cui investire. Anche fuori dal nostro Paese.
Le imprese sono frenate, proprio come le grandi opere.
Nel nostro territorio sembra ormai impossibile realizzare in tempi brevi nuove infrastrutture. Progetti che sarebbero utili a tutta la comunità.
Ad esempio, Per la Val Nure c’è un invaso pensato ormai più di 10 anni fa. Un’opera che d’estate garantirebbe l’acqua ad una valle che spesso fatica a trovarla. Nel resto dell’anno farebbe da scudo contro le alluvioni, proteggendo i paesi più esposti. Avrebbe un valore inestimabile per la comunità, ma trovare nuovi e fantasiosi modi per dire NO è una disciplina che piace molto di questi tempi.
Alle istituzioni chiediamo anche una sana e prudente gestione delle risorse pubbliche. Conosciamo la situazione delle casse regionali in ambito sanitario e l’ingombrante debito pubblico. Vorrei ricordare a tutti che a febbraio abbiamo superato i 3.000 miliardi di euro.
L’Italia è l’unico Paese dell’Unione europea che spende più soldi in interessi sul debito rispetto all’istruzione.
Ma vi sembra possibile? !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tutti a parlare del futuro e di cosa fare, ma le nuove generazioni finiscono sempre più in secondo piano.
È questa la nostra idea di paese? !!!!!!!!!!!!!!!!
Che Stato potremo mai diventare?
Poi ci sono le aziende. Bisogna tornare ad avere una politica industriale definita. Serve anche una politica energetica che alimenti le industrie senza affossarle con costi insostenibili.
All’estero lo stanno facendo da decenni. Lo Stato capisce le esigenze dell’industria e crea un ambiente favorevole al loro sviluppo.
Da noi le imprese sono state invece lasciate spesso sole.
La burocrazia non è a servizio di chi genera valore.
Sono le aziende ad essere rallentate dal sistema.
Attenzione però.
È solo con aziende in salute che potremo ripagare il debito pubblico e investire sui giovani.
Come vi dicevo in apertura… Abbiamo chiara la nostra storia e chi siamo. Ma, ancor più, sappiamo chi vogliamo essere.
Tagliamo il traguardo degli 80 anni con lo sguardo rivolto ai 100 anni, al secolo di storia di Confindustria Piacenza.
Guardiamo avanti con consapevolezza delle nostre capacità. L’associazione continua a crescere.
Ogni anno accoglie nuove aziende e contribuisce alla continuità e allo sviluppo di quelle che sono già nella sua rete.
Confindustria Piacenza, attraverso le aziende associate, rappresenta qualcosa come 25mila addetti nella nostra provincia. Un numero importante. Ci rende orgogliosi e impone responsabilità. Tra le quali, la responsabilità di continuare a migliorarsi”
.

Parenti ha quindi annunciato pubblicamente il progetto di costruzione della futura, nuova sede di Confindustria.

“Dopo aver parlato del futuro, torniamo al presente. Oggi siamo qui per una riflessione sull’attualità e sulle sfide che le nostre imprese si trovano a dover affrontare quotidianamente.
Il tema della nostra assemblea ruota attorno a un legame indissolubile: quello tra le aziende, patrimonio delle loro comunità, e il territorio, patrimonio insostituibile per le aziende. Due mondi che sono fortemente interdipendenti.
Troppo spesso abbiamo dato per scontato questo concetto, sia nei confronti dell’opinione pubblica, sia tra noi imprenditori, abituati a fare tanto e dire poco.
Impegniamoci a ricordare quanto sia fondamentale per Piacenza restare un territorio industrializzato.
Perché, se non siamo noi i primi a dirlo, nessun altro lo farà al nostro posto.
Quando una azienda chiude, non riapre più. Quando decide di andarsene lascia Piacenza alle sue spalle. Facciamo in modo che non accada.
Solo la presenza di industrie permette di generare valore e aggiungerlo al sistema, distribuendolo e garantendo welfare e servizi alla comunità.
È una realtà che non dobbiamo mai dimenticare perché la ricchezza può essere distribuita solo dopo averla prodotta.
I fatti contano più di mille parole. Per questo oggi, insieme al primo bilancio di sostenibilità redatto dalla nostra associazione, trovate tra i materiali anche un booklet sociale. È una pubblicazione a cui teniamo molto, all’interno della quale vengono riportate le attività di carattere sociale realizzate dalle imprese associate negli ultimi tre anni per il territorio piacentino.
Sfogliando la rivista vi meraviglierete di tutto ciò che le imprese hanno contribuito a realizzare nel mondo dello sport, della cultura, della scuola e del sociale nella nostra provincia. L’iniziativa si inserisce in una delle nostre linee di mandato, nelle quali abbiamo istituito per la prima volta una delega dedicata proprio alla responsabilità sociale dell’impresa.
È anche nel titolo dell’assemblea: il territorio è un patrimonio per le aziende e le aziende sono un patrimonio del territorio.
Un patrimonio di benessere economico e capacità di intervenire in innumerevoli ambiti che rendono migliore la nostra vita quotidiana e vanno oltre al lavoro.
Vi invito a sfogliare la pubblicazione per scoprire tutte le attività messe in campo dagli associati.
Una delle nostre priorità rimane poi quella di poter assistere le imprese nelle sfide strategiche oggi imprescindibili. Grazie al lavoro dei vicepresidenti abbiamo avviato e stiamo progettando alcuni servizi speciali con cui possiamo essere primo interlocutore degli imprenditori per avere un confronto sulle strade da intraprendere.
Le vedrete nei prossimi mesi.
Dall’internazionalizzazione alla finanza agevolata, passando per innovazione e digitale.
Con le radici nel territorio, volgeremo oggi però lo sguardo anche alle sfide del nostro tempo. Chi meglio del premio Nobel per l’Economia in carica per illuminarci su ciò che ci aspetta e fornirci un quadro totale?
Partendo dai suoi spunti, saranno le istituzioni a proseguire il confronto.
Dal governo alla Regione, fino a Piacenza, per focalizzare l’attenzione sulle politiche di sviluppo territoriale che ci riguarderanno da vicino nei prossimi anni.
Dalla voce dei nostri ospiti potremo capire una volta di più quanto Piacenza sia ancora un luogo ideale dove fare manifattura.
Il programma è ricco, quindi non prenderò altro tempo.
Chiudo soltanto con un pensiero che vorrei lasciare a tutti voi:
La forza delle imprese è in grado di unire e dare linfa vitale al territorio.
Ed è con questa forza che dobbiamo affrontare le sfide di oggi e di domani.
Come abbiamo sempre fatto, guardando avanti, con la spinta del nostro passato.
Perché SIAMO CAPACI DI FARE.
Grazie per l’attenzione e buona Assemblea a tutti.




University Sports Day, i premiati tra i 120 studenti in campo

Tempo di bilanci per la 2° edizione dello University Sports Day, che la settimana scorsa ha visto protagonisti, nell’area Sport InCampus dell’Università Cattolica in via dell’Anselma, 120 studenti sul campo e oltre 200 persone tra staff, pubblico sugli spalti, visitatori agli stand delle associazioni di volontariato e presenti al “Terzo Tempo” organizzato da Le Moire e StayUpPC con il foodtruck di Bstradi. Un evento che ha coinvolto tutte le realtà accademiche del territorio, realizzato da Comune di Piacenza, EDUCatt, Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori Er.Go, CSI Comitato di Piacenza e Centro Servizi per il Volontariato dell’Emilia, nell’ambito del Protocollo d’intesa con gli Atenei locali siglato l’anno scorso.
Ai tornei delle varie discipline hanno partecipato 7 squadre di calcio a cinque e 8 team di pallavolo, mentre per il basket a tre componenti, calciobalilla e ping-pong le partite si sono articolate in sfide dirette, senza gironi. Molto apprezzate anche le dimostrazioni di sport inclusivi, a cura del Piacenza Baskin Club e, per il sitting volley, di Sinergia Italia, così come le attività pugilistiche proposte da Boxe Piacenza 1968. A tutti gli studenti atleti è stata consegnata la medaglia di Avis, mentre sono stati premiati con una coppa Coni i primi e secondi classificati dei tornei di calcio e pallavolo: rispettivamente, “Simu Frati” e “Deportivo Aperitivo” nonché, per il volley, “Funzionante acceleratore” e “Le paesane e il contadino”.
Sono stati inoltre attribuiti, da parte di Macron, premi in abbigliamento sportivo ad alcune categorie speciali:
– miglior giocatore torneo di calcio: Alessandro Licci (“Simu Frati”)
– miglior giocatore torneo di volley: Agnese Rosa (“Le paesane e il contadino”)
– miglior portiere: Giovanni Rosso (“Deportivo Aperitivo”)
– squadra più rappresentata: Roberto Vincini (“All Blacks”)
– premio fairplay: Francesca Gruppi (“Funzionante acceleratore”)
– riconoscimento per l’impegno nel coordinamento dello staff: Giovanni Guida
Fondamentale, durante la giornata, il presidio sanitario dei volontari Cisom, mentre Cioccolato 180 ha offerto il ristoro dei propri gelati.
“Un successo che ci fa sentire un po’ tutti vincitori – sottolinea l’assessore a Università e Ricerca Francesco Brianzi – perché lo scopo principale della giornata era quello di creare aggregazione intorno a un tema fondamentale per il benessere psicofisico, qual è lo sport, valorizzando la partecipazione di tutti gli atenei e il protagonismo degli studenti, che ancora una volta confermano l’identità sempre più forte di Piacenza come città delle Università. Ringrazio tutti i partner del Comune in questo progetto, in primis la direttrice regionale di Er.Go Patrizia Mondin e Andrea Castiglioni per Educatt, unitamente a Csi e Csv, per aver condiviso con impegno e passione ogni aspetto di preparazione, allestimento e promozione dell’evento, sottolineando un ulteriore risvolto positivo: grazie al contributo di Er.Go, si sono sottoposti a una visita e hanno ottenuto il certificato medico sportivo una cinquantina di ragazzi. Credo che sia un elemento che aggiunge valore, anche nell’ottica della prevenzione e della cura della salute come impegno per sensibilizzare i giovani”.
Preziosa anche l’opportunità, per gli studenti, di conoscere più da vicino percorsi di volontariato e promozione sociale presenti sul territorio, grazie alla distribuzione a tutti i giocatori della carta regionale YoungERcard e alla presenza del Coordinamento provinciale degli Enti di Servizio Civile, Croce Rossa Italiana, Anpas e Pubblica Assistenza Croce Bianca, Avo, Amnesty International, Africa Mission e Libera – Nomi e numeri contro le mafie, oltre agli sportelli PiacenzaTalenti e Orientagiovani che sono rimasti a disposizione tutto il giorno per illustrare i propri servizi.




Il Parco della Pertite: tra promesse disattese e richieste chiare alla politica

A quasi due decenni dalla chiusura dell’area militare della Pertite, il sogno di migliaia di cittadini piacentini di vederla trasformata in un grande parco urbano sembra sempre più lontano. È questa la denuncia di un gruppo di associazioni locali (Associazione Ambiente e Lavoro, Associazione Parco delle Mura, APS La Cura del bosco ETS, CAI Club Alpino Italiano – Piacenza, FIAB amolabici, Friday For Future – Piacenza, Italia Nostra sezione di Piacenza, Legambiente Piacenza Circolo “Emilio Politi”, Lipu Piacenza, Touring Club Italiano – Piacenza, Velolento Piacenza), che in un comunicato congiunto mette nero su bianco la delusione e le preoccupazioni per l’atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti dell’area.

Secondo quanto riportato, negli ultimi anni l’obiettivo della realizzazione del parco è apparso progressivamente ostacolato da valutazioni economiche scoraggianti, proposte poco coerenti e un’apparente mancanza di chiarezza nelle strategie. Il Comune di Piacenza ha stimato cifre ingenti — tra i 50 e i 60 milioni di euro — per la demolizione degli immobili militari presenti, senza però presentare un progetto concreto che indichi quali edifici siano da recuperare e per quali scopi.

Un altro segnale d’allarme arriva dal nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), dove la Pertite è inserita tra le aree da rigenerare anche tramite investimenti privati. Una formula che, pur mantenendo formalmente la destinazione a verde pubblico, apre la porta a possibilità di edificazione parziale, contraddicendo la visione di un parco unitario, libero e interamente pubblico.

A peggiorare il quadro, l’Assessora all’Urbanistica, nel Consiglio Comunale del 5 maggio scorso, ha parlato di una bonifica dell’area che comporterebbe il “completo scorticamento del terreno” e l’abbattimento degli alberi esistenti. Una prospettiva che ha sollevato forti critiche: le associazioni ribadiscono che in una città con gravi problemi di inquinamento atmosferico, eliminare un patrimonio arboreo già maturo sia non solo insostenibile, ma addirittura dannoso. Meglio, propongono, vietare temporaneamente l’accesso ad alcune aree e procedere con bonifiche selettive e rispettose dell’ambiente.

Preoccupano anche le condizioni capestro ipotizzate per l’acquisizione dell’area da parte del Comune: solo 7 ettari, e a condizione che Stato e Demanio si assumano oneri come recinzione e illuminazione. In pratica, una trattativa quasi impossibile.

A tutto questo si aggiunge il recente accordo siglato tra Comune e Agenzia del Demanio, il 24 aprile 2024, nell’ambito del piano “Città di Piacenza”, che prevede la valorizzazione (cioè la possibile privatizzazione) di 11 aree demaniali, tra cui la Pertite. Nella scheda pubblicata inizialmente si faceva addirittura riferimento a un impianto fotovoltaico a terra — l’“Energy Park” — poi smentito e rimosso dopo l’intervento della stessa Assessora.

Il rischio concreto, denunciano le associazioni, è che le istituzioni stiano lavorando in modo disarticolato, confuso e non sufficientemente trasparente.

Per questo motivo, le 11 realtà associative piacentine  lanciano un appello deciso all’amministrazione: stralciare l’area Pertite dal piano di valorizzazione demaniale, confermare la sua destinazione integrale a parco nel PUG, avviare un tavolo tecnico-politico per definire costi e modalità di bonifica e avviare uno studio di fattibilità basato sulla conservazione del bosco esistente e dei fabbricati recuperabili.

Infine, le associazioni chiedono che il percorso sia trasparente e partecipato, coinvolgendo direttamente la cittadinanza, convinte che un parco non si imponga dall’alto, ma si costruisca insieme.

Una comunità attiva può trasformare un’area dismessa in un bene comune vivo, inclusivo e sostenibile. Il Parco della Pertite, insistono, è ancora possibile. Ma serve volontà politica, chiarezza e ascolto.

Questo il comunicato integrale

LA PERTITE CHE CI VUOLE…

Che il Parco della Pertite non rientri fra gli obiettivi prioritari di questa amministrazione risulta purtroppo evidente. Nel giro di un paio di anni, a seguito delle pressioni del Comitato della Pertite e delle associazioni ambientaliste per riuscire ad ottenere il Bosco in città, il Comune ha via via evidenziato una serie di intoppi tali da rappresentare l’obiettivo del parco come una vera e propria “missione impossibile”.

Dapprima ipotizzando una cifra incredibilmente alta (50 – 60 milioni di euro) per demolire e smaltire gli immobili presenti nell’area militare, senza avere un progetto e quindi una idea di quanti edifici e per quali funzioni sarebbe stato necessario recuperarli.

Successivamente la Pertite è stata inserita, nel Quadro Conoscitivo del PUG, fra le aree che andranno rigenerate “favorendo la concomitanza di iniziative pubbliche e dell’imprenditoria immobiliare privata”; formula decisamente poco felice e che male rappresenta la volontà di realizzare un parco pubblico. La destinazione urbanistica nelle norme del PUG rimane quella fondamentale di “verde pubblico”, ma con la precisazione che “l’area sarà trasformata a parco in tutto o in parte”.

Nel corso del Consiglio Comunale del 5 maggio scorso l’Assessora Fantini ha affermato che l’area, per essere fruibile come parco, va bonificata; precisando che tale “bonifica” comporterebbe lo scorticamento del terreno, quindi l’eliminazione degli alberi oggi esistenti e la successiva ripiantumazione. Affermazione che lascia davvero di stucco per almeno due motivi: primo perché è tutto da dimostrare che un’ulteriore bonifica, così radicale, sia necessaria; secondo perché la cancellazione integrale dei servizi ecosistemici che l’attuale bosco produce in una città inquinata come Piacenza suggerirebbe, senza alcun dubbio, soluzioni alternative. Piuttosto che tagliare le piante, per esempio, sarebbe preferibile interdire l’accesso al bosco, consentendo la bonifica solo nella radura. Infatti l’ipotesi del disboscamento è semplicemente impensabile e contraddittoria, per una comunità di migliaia di cittadini che da anni chiedono il parco, proprio per conservare il patrimonio arboreo esistente.

Nella stessa seduta di Consiglio Comunale è stato anche detto che l’Amministrazione è disponibile ad acquisire una parte dell’area di soli 7 ettari a condizione che la Difesa e il Demanio si facciano carico – oltre che della bonifica – anche delle spese per la recinzione e per l’impianto di illuminazione; condizioni che – di fatto – renderebbero impossibile la trattativa.

Ultimo intoppo l’accordo “Piano Città di Piacenza”, sottoscritto dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Piacenza il 24 aprile 2024 per “valorizzare”, mediante il ricorso ad investimenti privati, 11 aree demaniali inclusa l’area Pertite. Il Piano di valorizzazione della Pertite pubblicato sul sito dell’Agenzia del Demanio prevedeva un impianto fotovoltaico a terra “Energy Park”. Ipotesi che è stata prontamente smentita dall’Assessora Fantini sui giornali, tanto che dalla scheda presente – ne diamo atto – è stato tolto il riferimento. Ma dall’aprile 2024 non se n’era accorto nessuno?

Il minimo che si possa dire è che gli Enti coinvolti nel dossier Pertite non comunicano a sufficienza tra loro e che le idee per raggiungere l’obiettivo del parco sono ancora molto, troppo confuse.

A fronte di questa situazione, le sottoscritte associazioni di cittadini ritengono assolutamente necessario e urgente sostenere le proposte avanzate dal Comitato Pertite all’Amministrazione Comunale :

1) chiedere, per motivi d’interesse pubblico, lo stralcio dell’area Pertite dall’elenco delle aree demaniali di Piacenza che l’Agenzia del Demanio prevede di “valorizzare”, anche mediante l’alienazione a privati e con interventi immobiliari; in quanto l’area è interamente destinata dal PSC/RUE vigente a verde pubblico;

2) confermare nel PUG in corso di adozione, la destinazione urbanistica dell’intera area Pertite esclusivamente a parco pubblico urbano, rimuovendo le ipotesi che consentirebbero la parziale edificazione dell’area mediante interventi dell’imprenditoria privata;

3) costituire un tavolo tecnico-politico fra gli Enti competenti per

definire lo stato effettivo d’inquinamento dell’area, gli interventi di bonifica necessari, i relativi costi e i soggetti a cui compete l’obbligo di accollarsi le le eventuali operazioni e spese di bonifica;
stipulare un protocollo d’intesa ai sensi delle norme in materia di federalismo demaniale che preveda la cessione gratuita integrale e non parziale dell’area Pertite al Comune;
4) predisporre uno studio di fattibilità tecnico-economica che sviluppi la proposta del Comitato Pertite di parco naturale d’interesse storico-culturale-sociale, basata sulla conservazione della vegetazione e dei fabbricati esistenti recuperabili; e che preveda la possibilità di esecuzione dei lavori mediante stralci attuativi;

5) condurre l’intero processo tecnico-amministrativo sopra descritto in modo partecipato, informando e consultando in tempo reale la cittadinanza sulle problematiche e sulle ipotesi di scelte.

Come dimostrano decine di altri esempi in Italia, un parco pubblico non è un oggetto preconfezionato, che si acquista sugli scaffali del supermercato ma è un percorso vivo, le cui mete si conquistano a tappe, in base alle esigenze della città, delle persone che lo vivono e lo amano. Il parco è, e deve essere, l’espressione di una comunità che, se attivata, può produrre miracoli insperati, ben oltre l’ordinaria amministrazione.

Chiediamo alla Sindaca e al Consiglio Comunale un cambio di rotta e un impegno in questa direzione.

Piacenza, 16/5/2025

Associazione Ambiente e Lavoro

Associazione Parco delle Mura

APS La Cura del bosco ETS

CAI Club Alpino Italiano – Piacenza

FIAB amolabici

Friday For Future – Piacenza

Italia Nostra sezione di Piacenza

Legambiente Piacenza Circolo “Emilio Politi”

Lipu Piacenza

Touring Club Italiano – Piacenza

Velolento Piacenza




Nel romanzo di Lalatta la storia di un giovane Gallo tra guerra, identità e libertà

Nonostante come giornalista sia in pensione da alcuni anni, Ludovico Lalatta Costerbosa ha mantenuto intatta la passione per la scrittura che, unita a quella per la storia, lo ha portato ad 80 anni ad imboccare la strada del romanziere. Questo pomeriggio in un’affollatissima aula magna del seminario Vescovile è stata presentata la sua opera prima intitolata “Annibale deve morire” un viaggio nella storia di Piacenza tra realtà e immaginazione. Il libro di Lalatta racconta la storia di Luto, un giovane Gallo che vede in Annibale la speranza per liberarsi dai Romani. Deluso dal suo eroe, Luto intraprende un percorso di crescita interiore e vendetta, sullo sfondo di battaglie, drammi familiari e resistenza culturale. Il romanzo unisce storia e fiction con un forte legame al territorio piacentino, ed è nato come dono affettuoso ai nipoti dell’autore. L’incontro odierno moderato dalla giornalista Eleonona Bagarotti ha visto Ludovico Lalatta in dialogo con lo storico Paolo Storchi oltre alla lettura di alcuni brani da parte di attori.

Il ricavato delle vendite (tolte le spese di stampa) sarà devoluto alla Caritas di Piacenza.




Muore a 19 anni nello schianto tra la sua moto ed un camion a San Nicolò

Un ragazzo di 19 anni ha perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto primo pomeriggio di oggi, venerdì 16 maggio, a San Nicolò a Trebbia, lungo via Agazzano, in località La Noce. Il giovane, residente proprio a San Nicolò, era in sella alla sua moto quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrato con un camion proveniente dalla direzione opposta.
L’impatto è stato violentissimo: la moto è finita sotto il mezzo pesante e il ragazzo è rimasto incastrato. Per liberarlo si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, accorsi insieme ai soccorritori del 118, con ambulanza e automedica, e ai volontari della Croce Rossa. Le condizioni del 19enne sono apparse subito gravissime: è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Piacenza, dove purtroppo è spirato poco dopo l’arrivo.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale dell’Unione Bassa Val Trebbia e Val Luretta, ai quali sono stati affidati i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. I carabinieri di Rottofreno hanno presidiato la zona per regolare la viabilità, rimasta interrotta per diverse ore.
Entrambi i veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria. La notizia ha profondamente scosso la comunità di San Nicolò, dove il giovane era molto conosciuto.

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Gossolengo: lupo uccide una vacca che aveva appena partorito

L’ennesimo attacco da parte di un lupo ai danni di un’azienda zootecnica piacentina riaccende i riflettori su un problema sempre più diffuso. A denunciarlo è ancora una volta Confagricoltura Piacenza, che segnala l’ultimo episodio avvenuto a Gossolengo, all’interno di un’azienda agricola situata nei pressi del fiume Trebbia. In quella stessa azienda si contano ormai una ventina di episodi simili.

“Era una vacca reduce da un parto gemellare complicato – racconta l’allevatore – l’avevamo isolata nell’infermeria della stalla per agevolarne la ripresa, seguendo le indicazioni del veterinario. Alle quattro del mattino era ancora in buone condizioni, ma due ore dopo l’abbiamo trovata morta, sventrata, priva della parte posteriore”. Il sospetto che si trattasse di un attacco da parte di un lupo è stato confermato dalla testimonianza diretta della moglie dell’allevatore, che poco dopo ha incrociato l’animale nel cortile aziendale.

“Si muovono liberamente in mezzo alle stalle, non hanno più timore dell’uomo – prosegue – e rendono inutili tutte le misure di biosicurezza. Abbiamo appena inaugurato una nuova vitellaia con paddock esterno per migliorare il benessere animale, ma ogni sera dobbiamo far rientrare i vitellini in fretta per evitare attacchi. Più di uno è già stato ucciso. Non si riesce nemmeno a garantire le condizioni minime di benessere per gli animali”.

La presenza stabile dei lupi in tutto il territorio è ormai evidente, come dimostrano anche le recenti segnalazioni nei pressi dell’abitato di Montale, alle porte della città. Una situazione che desta preoccupazione tra gli allevatori, stretti tra norme di protezione sempre più difficili da rispettare e il timore quotidiano per i propri animali.

Lo scorso 8 maggio, il Parlamento Europeo ha votato per ridurre il livello di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”, concedendo agli Stati membri maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni e consentendo interventi adattati alle specificità regionali. Una decisione accolta con favore da Confagricoltura, che da tempo chiede misure concrete per favorire una convivenza più equilibrata tra attività agricole e fauna selvatica.

“Parlare di contenimento e arrivare a un vero censimento sono traguardi ancora lontani – commenta Umberto Gorra, presidente di Confagricoltura Piacenza – ma i tempi della politica non coincidono con quelli della campagna. In un’unica azienda si sono registrati venti casi di predazione: un dato che non può essere ignorato”.

“Serve una gestione razionale della fauna selvatica – conclude Gorra – anche per proteggerla. Non possiamo pensare che la scomparsa delle nutrie sia accettabile solo perché sono diventate preda dei lupi, o che il problema dei cinghiali si risolva grazie alla peste suina africana. La cura dell’ambiente è una responsabilità umana: quando viene trascurata, la natura restituisce il conto con tutta la sua forza devastante”.




Piacenza: in piazza Duomo per tre mercoledì “Note di Luce”

È stato presentato questa mattina, presso il Comune di Piacenza, il nuovo festival musicale “Note di Luce”, un’iniziativa organizzata da Confesercenti Piacenza in collaborazione con il Comune di Piacenza, che animerà Piazza Duomo con tre serate ad ingresso libero all’insegna della musica d’autore, del jazz e del talento del territorio.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare uno dei comparti più prestigiosi del nostro centro storico, restituendo alla cittadinanza e ai visitatori uno spazio di grande valore artistico e simbolico attraverso il linguaggio universale della musica.
A rendere possibile questa nuova rassegna sono stati anche gli sponsor che hanno scelto di sostenere il progetto: IREN, in qualità di main sponsor, e la Cooperativa San Martino come sponsor tecnico, cui va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale e degli organizzatori.
Il programma di “Note di Luce” prevede:
• Martedì 21 maggio: Quattro amici al bar – Un viaggio nella musica italiana d’autore, tra parole e melodie che hanno segnato intere generazioni.
• Martedì 28 maggio: Steve Luicignolo Band – Una serata a ritmo di swing, blues e jazz, curata dal Piacenza Jazz Club, da anni protagonista della scena musicale locale.
• Martedì 4 giugno: Concerto Jazz a cura degli studenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, autentica eccellenza formativa e culturale del nostro territorio.
Gli appuntamenti avranno luogo in Piazza Duomo, a partire dalle ore 20 con un doppio set musicale che accompagnerà il pubblico in un’esperienza suggestiva e coinvolgente nel cuore della città.
«Un’iniziativa come questa – ha dichiarato la sindaca Katia Tarasconi – dimostra come la collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e sponsor possa dar vita a proposte di qualità capaci di animare e valorizzare i luoghi simbolici della nostra città. Piazza Duomo è uno scrigno di bellezza che merita di essere vissuto anche attraverso la cultura e la musica».
«Note di Luce è molto più di un festival – ha aggiunto l’assessore al Marketing territoriale Simone Fornasari -, è una scelta strategica per rilanciare e raccontare Piacenza attraverso eventi che parlano il linguaggio dell’arte e dell’emozione. Ringrazio Confesercenti per aver creduto in questo progetto e per aver saputo coinvolgere realtà di eccellenza del nostro territorio».
Un festival pensato non solo come proposta artistica, ma anche come strumento di rigenerazione urbana e promozione culturale, che accende di musica e bellezza una delle piazze più rappresentative di Piacenza.

“Per noi – è intervienuto Fabrizio Samuelli – direttore di Confesercenti Piacenza – si tratta di una prima volta. Ci siamo resi disponibili per dare un piccolo contributo che porti attenzione e protagonismo ad un comparto della città di fondamentale importanza. La nostra speranza è che queste tre serate portino ad una presenza significativa e che possano
essere di preludio per un consolidamento negli anni dell’evento. Dobbiamo ringraziare in modo particolare l’Assessore Fornasari e tutti gli uffici comunali per il fondamentale e prezioso supporto. E poi gli sponsor, in particolare Iren (come main sponsor) e Cooperativa San Martino (come sponsor tecnico) che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. Grazie poi a Balcklemon per la cura dell’aspetto grafico e la comunicazione, Vita in centro e per la parte artistica Quattro amici al bar, Jazz Club Piacenza e Conservatorio Nicolini per il fondamentale apporto”.

Durante la presentazione erano presenti Gianluca Brugnoli (dell’Associazione Vita in Centro Piacenza) che ha ringraziato gli organizzatori per l’iniziativa sottolineando il proficuo lavoro di squadra ed il sostegno pieno di Vita in Centro; Mario Scaletti di Quattro Amici al bar che ha espresso l’orgoglio e la soddisfazione per essere presente con il suo gruppo in un contesto di così alto profilo; Carlo Taccia di Jazz Club Piacenza che ha ricordato le tante iniziative all’interno della quale la loro Associazione è presente sul territorio; Roberto Solci, direttore del Conservatorio Nicolini che si è congratulato con gli organizzatori rimarcando l’importanza delle collaborazioni sul territorio utili per la valorizzazione dello stesso Ateneo e soprattutto degli allievi.




Luna Park, nel pomeriggio di mercoledì 21 maggio ingresso gratuito per bambini e ragazzi con disabilità

Anche quest’anno, grazie alla generosa disponibilità dei gestori del Luna Park si rinnova, in sinergia con il Comune di Piacenza e Confesercenti, l’iniziativa dedicata a bambini e ragazzi con disabilità che mercoledì 21 maggio, dalle 17 alle 20, potranno accedere gratuitamente alle numerose attrazioni che dall’inizio del mese, sino al 2 giugno prossimo, sono collocate nell’area di parcheggio del centro commerciale Gotico.
A illustrare i dettagli, nell’aula consiliare del Municipio, gli organizzatori Carlo Manucci ed Erol Granata, intervenuti accanto all’assessore al Welfare e alle Politiche per l’Infanzia Nicoletta Corvi – che ha seguito l’iniziativa con il collega di Giunta Simone Fornasari – e al vice direttore di Confesercenti Giorgio Bonoli. Presente anche Valter Bulla, con il cui supporto l’opportunità della fruizione gratuita per bambini e ragazzi con disabilità si rivolge non solo alle famiglie residenti in città, ma in tutta la provincia. Sarà sufficiente presentarsi al punto informativo all’ingresso per ricevere il braccialetto identificativo che consentirà di salire su tutte le giostre senza dover acquistare alcun tagliando.
“Nei giorni scorsi – spiega l’assessore Corvi – abbiamo già informato, con la preghiera di massima divulgazione, i componenti del Tavolo Disabilità, ma la conferenza stampa odierna vuol essere l’occasione in cui rinnovare l’invito ufficiale a tutte le persone interessate. Per il terzo anno consecutivo, ormai, grazie alla preziosa collaborazione instauratasi tra l’Amministrazione, Confesercenti e i gestori del Luna Park, proponiamo questo momento di condivisione e accoglienza, molto importante anche in termini di sensibilizzazione, perché ci ricorda anche l’impegno per garantire la piena accessibilità e fruibilità di luoghi e strutture di aggregazione. E’ anche un segno prezioso di inclusività e di incontro, perché il tutto si svolge in una fascia oraria in cui il Luna Park è aperto a chiunque, a maggior ragione in una giornata, quella del mercoledì, che tradizionalmente è proprio dedicata alle famiglie”.
Gli organizzatori hanno anche ricordato la facilità di accesso della location di quest’anno nei pressi del centro commerciale Gotico, rimarcando “la funzione sociale degli spettacoli viaggianti” sintetizzata, nel ricordo del signor Manucci, da una citazione di Federico Fellini: “Finché ci sarà un bambino, ci sarà una giostra che gira per lui”.




Escursione a piedi nella natura per bambini e ragazzi

I centri educativi dei Comuni di Carpaneto Piacentino, Gropparello, Podenzano, San Giorgio Piacentino, Vigolzone, gestiti dalle cooperative sociali piacentine L’Arco, C.O.Te.Pi. EducAzione & Lavoro, Eureka e Kairos, organizzano una giornata all’aria aperta per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni e le loro famiglie, in collaborazione con Unione Valnure Valchero.
L’appuntamento è per sabato 24 maggio alle 9.30 a La Torricella, in Località Torricella, Chiavenna Rocchetta, nel territorio di Lugagnano Val d’Arda, con rientro alle 12.30.
Una passeggiata nella natura in cui saranno accompagnati da Emiliano Sanpaolo, guida ambientale escursionistica. Qui, tra i vigneti e i calanchi della Val Chiavenna, si camminerà nella “sabbia del mare di una volta”, alla ricerca delle conchiglie fossili di 5 milioni di anni fa.
La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi entro il 16 maggio. Le famiglie dei diversi territori possono contattare i seguenti referenti per iscriversi: Paola al 348.0624252 per Carpaneto Piacentino, Elisabetta al 373.8357536 per Podenzano, Marco al 328.1865956 per San Giorgio Piacentino, Elisabetta al 373.8357536 o Emiliano al 320.6192415 per Vigolzone, Bonita al 348.6813015 per Gropparello.