Castel San Giovanni, controlli dei Carabinieri SIO

Castel San Giovanni è stata al centro di un’operazione di prevenzione e controllo condotta dai carabinieri delle Squadre di Intervento Operativo (SIO) dell’arma. Nelle giornate di venerdì 8 e nella notte di sabato 9 agosto, i militari hanno presidiato le principali vie di accesso alla cittadina della Valtidone con posti di controllo rafforzati e pattugliamenti mirati.
Il bilancio dell’attività parla di 85 persone identificate e 53 veicoli sottoposti a verifiche, con diverse contravvenzioni elevate per infrazioni al Codice della Strada. La presenza delle SIO, reparti specializzati in interventi rapidi e ad alta visibilità, affiancati dai carabinieri della stazione locale, ha avuto un effetto deterrente, contribuendo a scoraggiare comportamenti pericolosi e ad aumentare la percezione di sicurezza tra i cittadini.
L’azione rientra in una più ampia strategia di prevenzione che, nella settimana appena trascorsa, ha portato anche a due arresti per spaccio di sostanze stupefacenti a Piacenza, segno dell’efficacia del coordinamento tra i diversi reparti.
Operazioni di questo tipo proseguiranno nei prossimi giorni sia in città sia in provincia, in linea con le direttive del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, che punta a un presidio costante e coordinato del territorio.




Grave incidente sulla via Emilia. Uno dei giovani conducenti sotto l’effetto di droga e alcol

È di due feriti gravi il bilancio del violento scontro frontale avvenuto nelle prime ore del mattino lungo la Strada Statale 9 “Via Emilia”, al chilometro 236+300, nel territorio comunale di Fiorenzuola d’Arda.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della Stazione di Gropparello, supportati dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Fiorenzuola, una Volkswagen Golf, guidata da un 23enne residente a Mezzago (Monza e Brianza), avrebbe improvvisamente invaso la corsia opposta, centrando in pieno una Mercedes condotta da un operaio 30enne residente a Cadeo (Piacenza). L’impatto è stato violentissimo: entrambi i conducenti hanno riportato gravi lesioni e sono stati trasferiti d’urgenza in ospedale, uno in elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Parma, l’altro in ambulanza nello stesso nosocomio, dove sono stati ricoverati in prognosi riservata nel reparto di rianimazione.
Il tratto di statale interessato è stato temporaneamente chiuso per consentire i soccorsi e i rilievi, con il sequestro di entrambi i veicoli incidentati.
Gli esami tossicologici hanno poi accertato che il 23enne era positivo sia all’alcoltest, con valori ben oltre la soglia penale, sia all’assunzione di sostanze stupefacenti. Anche il 30enne è risultato positivo all’alcoltest, con tasso alcolemico superiore ai limiti di legge.
Alla luce delle risultanze, i militari hanno denunciato il giovane di Mezzago per lesioni personali stradali gravi e guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, mentre l’operaio piacentino è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Le indagini proseguono per definire con precisione la dinamica dell’incidente.




Foti: “Sei milioni di euro per intervento idrico a Calendasco”

Al fine di procedere celermente alla programmazione e alla realizzazione degli interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità e per promuovere il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche, la Cabina di regia per le crisi idriche, presieduta dal Ministro delle Infrastrutture Salvini, con la partecipazione del Ministro Tommaso Foti, ha approvato uno stralcio del “Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico”, composto da n. 75 interventi, per un importo complessivo pari a euro 957.062.827,86. Tra questi l’intervento proposto da Atersir, con soggetto attuatore Ireti, che prevede la realizzazione di un nuovo campo pozzi a Calendasco, oggetto di finanziamento pari al costo preventivato di 6.717.852,47 euro. Il cronoprogramma dell’intervento prevede: la realizzazione del progetto idoneo per l’appalto entro il 30 settembre 2025, l’inizio dell’esecuzione dei a lavori a fare data dall’1 Gennaio 2027 e il collaudo degli stessi entro il 31 marzo 2028. “L’approvazione di questo intervento – rimarca il Ministro Foti – è un passo decisivo per garantire al territorio piacentino un approvvigionamento idrico sicuro, moderno e rispettoso dei più recenti standard di qualità. I 6 milioni destinati a Calendasco consentiranno la realizzazione di un nuovo campo pozzi capace di migliorare sensibilmente la qualità delle acque distribuite nella pianura piacentina e nella parte sud-occidentale della rete cittadina, riducendo i livelli di nitrati e rispettando i nuovi limiti sul cromo esavalente. È un investimento che risponde a esigenze concrete di tutela della salute, di sostenibilità e di sviluppo, e che dimostra l’attenzione del Governo verso la sicurezza idrica e il futuro delle nostre comunità.”




Malore durante canyoning sul Rio Grande: complesso intervento di soccorso

Intervento di soccorso complesso, oggi pomeriggio, nella zona del Rio Grande, sotto l’abitato di Brugneto, dove un uomo impegnato in un’escursione di canyoning è stato colto da un forte dolore al petto.
L’allarme è scattato poco dopo mezzogiorno, e sul posto sono state immediatamente attivate la stazione Monte Alfeo del Gruppo Alpino e la squadra Forre del Soccorso Alpino Emilia-Romagna (SAER). L’area in cui si trovava l’escursionista, particolarmente impervia e raggiungibile solo tramite calate in corda doppia, ha reso necessario l’intervento di tecnici specializzati che avevano già iniziato l’avvicinamento via terra.
Per accelerare il soccorso, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero di EliPavullo. Il tecnico di elisoccorso del CNSAS, una volta sul posto, ha valutato le condizioni del paziente e ha proceduto al recupero con l’utilizzo del pannolone, soluzione che ha consentito di velocizzare le operazioni in un contesto particolarmente complesso.
Trasportato in un’area sicura, l’uomo è stato affidato all’ambulanza di Farini, dove è stato sottoposto a un elettrocardiogramma. Successivamente, è stato nuovamente imbarcato sull’elicottero per il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Piacenza.




Frontale auto–furgone, 50enne piacentino denunciato per guida in stato di ebbrezza

Due pattuglie della Polizia Locale sono intervenute ieri sera, poco dopo le 19.30, per i rilievi di un violento scontro frontale tra un’automobile e un furgone in via Colombo.
Dai controlli effettuati, è risultato che uno dei conducenti, un 50enne piacentino alla guida della vettura, aveva un tasso alcolemico di 1,5 grammi per litro di sangue, ben oltre il limite di legge.
Per il conducente è scattato il ritiro immediato della patente con la decurtazione di 10 punti; in caso di condanna, si procederà anche alla revoca. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo. L’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.




Cocaina nascosta nei pacchetti di sigarette: denunciato per spaccio un 43enne

Prosegue l’attività di contrasto allo spaccio di droga da parte della Polizia di Stato di Piacenza, impegnata in servizi mirati sia alla prevenzione che alla repressione del fenomeno. Nel corso di un posto di controllo in piazzale Milano, una pattuglia delle Volanti ha fermato un’auto con a bordo due uomini stranieri di 43 e 25 anni.

Sin dai primi istanti, entrambi hanno mostrato nervosismo e non sono stati in grado di spiegare il motivo della loro presenza in zona. La perquisizione personale e del veicolo, effettuata alla ricerca di armi o strumenti da scasso, ha permesso di rinvenire su uno dei due due pacchetti di sigarette contenenti in totale nove dosi di cocaina. Nascosto sulla persona è stato trovato anche un involucro di hashish.

Complessivamente, gli agenti hanno sequestrato 6 grammi di cocaina e 26 grammi di hashish. Inoltre, i due uomini avevano con sé quattro carte d’identità intestate a terze persone, senza fornire alcuna giustificazione per il possesso.

Accompagnati in Questura, il 43enne è stato denunciato alla Procura di Piacenza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 25enne, che si è dichiarato con un’identità falsa, è stato denunciato per false attestazioni a pubblico ufficiale e affidato all’Ufficio immigrazione per eventuali provvedimenti.




Quattro incidenti con animali selvatici, lite tra cuochi e auto rubata

Quattro incidenti stradali causati da fauna selvatica in meno di un giorno, una lite in un ristorante, l’allarme per una persona scomparsa poi rientrato e il furto di un’auto: è stato un giovedì di lavoro intenso, quello di ieri 7 agosto, per i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza.

Le pattuglie delle Compagnie di Piacenza, Fiorenzuola d’Arda e Bobbio sono state chiamate a intervenire in diversi punti del territorio, dalla collina alla pianura, con una serie di episodi ravvicinati.

Il primo all’alba, intorno alle 5, sulla Provinciale di Bardi, a Lugagnano Val d’Arda: un’auto ha investito un istrice, uccidendolo. Il conducente, illeso, ha riportato solo danni alla parte anteriore del mezzo. Tre ore più tardi, nella stessa zona (località Savoia di Morfasso), la stessa pattuglia è intervenuta per un urto con un ungulato, anche in questo caso fatale per l’animale. Nel pomeriggio, verso le 14.40, un capriolo è stato investito tra Badagnano e Tabiano, sempre a Lugagnano: la conducente non ha riportato ferite. Infine, in serata, alle 21.15, sulla Provinciale 654 a Podenzano, un altro automobilista ha urtato un capriolo sbucato all’improvviso sulla carreggiata. In tutti i casi, sono stati attivati i servizi di recupero delle carcasse.

Non solo incidenti. Alle 11, una “gazzella” del Radiomobile di Piacenza è stata chiamata in un ristorante di strada Bobbiese per sedare una lite tra due cuochi. La discussione, degenerata in spintoni e colpi, ha provocato a uno dei due, 51 anni, una lieve ferita al volto. L’aggressore, 57 anni, è stato identificato; la vittima accompagnata in pronto soccorso.

Poco dopo mezzogiorno, è scattato anche l’allarme per la scomparsa di un 57enne residente a Piacenza. A dare l’allerta era stato il fratello, preoccupato perché non riusciva a contattarlo. Le ricerche si sono concluse rapidamente: l’uomo ha risposto alla centrale operativa spiegando di trovarsi regolarmente al lavoro, in ospedale, dove è dipendente dell’Ausl.

In serata, invece, un episodio di criminalità: presso un distributore cittadino, un uomo ha approfittato di un’auto lasciata incustodita per il lavaggio, salendo a bordo e fuggendo. Si tratta di una BMW station wagon bianca, intestata a una donna residente a Pontenure. I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere e diramato le ricerche a tutte le pattuglie.




Estate di eventi tra San Nicolò, Rottofreno e Santimento

Musica, spettacoli, sagre e momenti di svago: l’estate nel territorio comunale prosegue con un ricco calendario di appuntamenti, patrocinati dal Comune, pensati per tutte le età.

Pool Party serali a San Nicolò

Per tutto il mese di agosto, ogni mercoledì, la piscina comunale di San Nicolò (via Serena) ospita i Pool Party serali: un’occasione per godersi la freschezza dell’acqua e la musica al calar del sole. L’ingresso è gratuito e non serve prenotazione. La festa prende il via alle 18.30 con dj set e cocktail freschi al bar, mentre la vasca resta aperta fino al tramonto. La struttura chiude alle 23.30.

Info: 0523 1791176 – www.activapiacenza.it/serate-in-piscina-comunale-di-san-nicolo

Teatro e circo in piazza

Giovedì 21 agosto, alle 21, la pista polivalente di piazza Togliatti a San Nicolò ospita lo spettacolo Virtual Reality della compagnia Derku, nell’ambito della rassegna “LULTIMAPROVINCIA” di Manicomics Teatro.

Info: www.manicomics.it/spettacolo-in-calendario/lultimaprovincia-san-nicolo-teatrocirco-festival-2025

Sagra di Sant’Elena a Rottofreno

Dal 23 al 25 agosto torna la storica Sagra di Sant’Elena, organizzata dalla Pro Loco di Rottofreno con stand gastronomici e musica dal vivo. Il programma prevede:

23 agosto: serata spettacolo con Pietro Galassi

24 agosto: serata spettacolo con Daniele Cordani

25 agosto: serata spettacolo con Francesca Mazzuccato

Info: www.rottofreno.org

Clown e circo contemporaneo

Giovedì 28 agosto, sempre a Rottofreno (pista polivalente di via Tobagi, ore 21), appuntamento con Sebastian Burrasca di Fabio Lucignano, tra comicità e acrobazie, per la rassegna “LULTIMAPROVINCIA”.

Info: www.manicomics.it/spettacolo-in-calendario/lultimaprovincia-rottofreno-teatrocirco-festival-2025

Uno sguardo a settembre: la Sagra del Cristo

Dal 13 al 15 settembre a Santimento si terrà la Sagra del Cristo, organizzata dalla Pro Loco locale nel giardino dell’ex scuola materna, con stand gastronomici e musica dal vivo.




Commemorazione della tragedia della Pertite: il discorso del sindaco Tarasconi

Nel giorno dell’85° anniversario dell’esplosione che colpì lo stabilimento della Pertite, l’8 agosto 1940, la città di Piacenza si è riunita per rendere omaggio alle vittime del lavoro e della guerra. Durante la cerimonia, il sindaco Katia Tarasconi ha pronunciato un discorso intenso e commosso, ricordando non solo la drammatica vicenda che segnò profondamente la comunità, ma anche il valore della memoria come monito contro ogni forma di ingiustizia e mancanza di sicurezza.

Commemorazione della tragedia della Pertite: il discorso del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi

“Anno dopo anno, onorare la memoria delle donne e degli uomini che persero la vita nello stabilimento della Pertite l’8 agosto del 1940 significa, per la nostra comunità, tributare il proprio omaggio alle vittime del lavoro e alle vittime civili di guerra. Quelle che ci hanno insegnato a chiamare, con malcelati eufemismi, “morti bianche” quando avvengono tra cantieri e catene di montaggio, “danni collaterali” nello scenario di un conflitto: ma davvero crediamo che una sfumatura del linguaggio attenui il dolore, cancelli l’indignazione o possa ammantare di candore la coscienza di un Paese civile e consapevole?
La nostra storia ci pone questo interrogativo da 85 anni, da quando due esplosioni ravvicinate colpirono al cuore una fabbrica in cui 1500 addetti si guadagnavano con onestà il salario caricando proiettili, maneggiando polvere da sparo e materiale altamente instabile, pericoloso: 47 persone rimasero uccise nello scoppio, i feriti furono 700. Una tragedia su cui, nel connivente silenzio del regime, non fu mai fatta pienamente luce, sospesa tra l’ombra dell’attentato a un’industria bellica fiorente mentre l’Italia entrava in guerra e la fatalità – che non è mai tale sino in fondo, ma evoca sempre responsabilità e omissioni – di un drammatico incidente.
Già 12 anni prima, nel settembre 1928, un altro boato nel ventre della Pertite aveva inghiottito 13 vite e causato il ferimento di tre persone. Un evento destinato purtroppo a ripetersi in proporzioni ancor più devastanti, di cui quotidianamente possiamo ritrovare l’eco nella normalità inaccettabile delle cronache: il ribaltamento di un cestello a 20 metri d’altezza senza casco né imbragature di supporto, il crollo di una gru per l’utilizzo di un braccio meccanico inadeguato, le esalazioni letali di una fossa biologica pulita senza indossare alcuna protezione, come è successo solo pochi giorni fa a due giovani operai egiziani in una villa veneta.
Oggi come a Marcinelle, in quell’8 agosto del 1956 che è assurto a simbolo del Sacrificio del lavoro italiano nel mondo, in memoria dei 136 connazionali tra i 262 minatori che non sarebbero più riemersi dall’incendio divampato nel giacimento belga di carbone che rappresentava, per ciascuno di loro, la speranza di costruire un futuro per sé e per le proprie famiglie.
Perché è questo, ciò che viene meno ogni volta. Nella mancanza di tutele si sgretolano la dignità e il riconoscimento della fatica, si calpestano sogni, progetti e legami, si subordinano i diritti fondamentali agli interessi economici: risparmiando sulla sicurezza, si lucra sul destino delle persone. E nel ritrovarci qui, di fronte alla stele che ha inciso nel marmo il ricordo sempre presente della tragedia di via Emilia Pavese, ne riascoltiamo commossi il monito, provando a immaginare tutto ciò che quelle deflagrazioni, in un caldo pomeriggio d’estate, hanno distrutto dentro e fuori dalla fabbrica.
Lo facciamo appellandoci a valori e ideali sanciti dalla nostra stessa Costituzione, mentre il pensiero corre alle troppe volte in cui vediamo sviliti i princìpi della “Repubblica democratica fondata sul lavoro” e il fragore delle esplosioni lontane nel tempo evoca altre bombe, fronti di guerra in cui si consumano migliaia di esistenze innocenti. Nel nome delle vittime della Pertite, sentiamoci più che mai uniti nel chiedere pace, nel chiedere verità e giustizia, nel chiedere rispetto della vita”.




Botulino, attivati protocolli sanitari per i cluster in Sardegna e Calabria

Due recenti episodi di intossicazione da botulino – uno in Calabria e uno in Sardegna – hanno spinto il Ministero della Salute ad attivare con urgenza i protocolli di emergenza. Nei due cluster, che nelle ultime settimane hanno provocato diverse ospedalizzazioni e alcuni decessi, la risposta sanitaria è stata immediata, con l’invio rapido degli antidoti salvavita.

«Il sistema di intervento ha reagito prontamente, garantendo ai pazienti l’accesso tempestivo alle terapie – ha dichiarato Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie –. La rapidità è stata possibile grazie alla rete capillare della Scorta strategica nazionale antidoti e farmaci (Snaf) e alla collaborazione di tutti gli enti coinvolti. Ricordo che il botulino si sviluppa soprattutto in conserve casalinghe sottovuoto, in olio o acqua, e più raramente in prodotti industriali: è fondamentale rispettare le corrette procedure di preparazione e conservazione degli alimenti».

L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la diagnosi sui pazienti e analizzato i campioni alimentari sospetti, mentre il Centro antiveleni di Pavia – riferimento nazionale – ha centralizzato la gestione clinica in collaborazione con medici d’urgenza, neurologi e rianimatori.

Gli antidoti sono stati distribuiti in tempi record grazie all’intervento coordinato del Deposito Cri Militare di Cagliari, della Marina Militare di Taranto, della Guardia Costiera di Napoli e dell’ospedale San Camillo Forlanini. La rete di stoccaggio nazionale, supportata da Prefetture, forze dell’ordine, servizi 118 con elisoccorso e Croce Rossa, garantisce la copertura del territorio in poche ore.

Le indagini sulle cause sono affidate ai servizi di igiene degli alimenti delle Asl e Ats locali, con il supporto del Sistema di allerta alimentare del Ministero della Salute. Gli inquirenti stanno verificando eventuali legami tra i due episodi e la provenienza dei prodotti contaminati.