Secondo il Comune in piazza Cittadella i lavori “sono fermi, ma non sospesi. I tempi restano quelli del cronoprogramma (540 giorni)”

Come abbiamo già scritto (leggi qui) fra ieri sera e questa mattina le ruspe ed i mezzi di cantiere hanno lasciato l’area dove dovrebbe essere realizzato il parcheggio sotterraneo. Uno spostamento che ha sollevato non pochi interrogativi poiché segue un lungo periodo di inattività. Una sospensione dei lavori, datata fine novembre 2024, originata dalla necessità di spostare una serie di condutture e reti di servizio e che – a quanto ci risulta – dovrebbe essere stata formalizzata – seppure con forte ritardo – all’ente concedente, ovvero il Comune di Piacenza.

L’Amministrazione però, con una nota stampa diffusa nel pomeriggio di oggi sostiene che non vi sia stata “Nessuna sospensione formale dei lavori, dunque, e nessuna ragione che giustifichi interventi da parte del Comune al di fuori dalle sue specifiche funzioni di supervisione e controllo”.

Tralasciando i tecnicismi e parafrasando un antico proverbio verrebbe da dire che “tra il formale ed il reale, ci sta di mezzo il mare” se è vero che dopo il contestatissimo abbattimento delle piante i lavori sono proseguiti per una manciata di giorni e poi sono stati “congelati” e così sono da tre mesi.

Secondo il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni però l’orologio del crono-programma starebbe ticchettando senza che nessuno lo abbia stoppato: “I lavori – sono attualmente fermi per ragioni tecniche ma non sono sospesi – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici – il che significa, per dirla in modo semplice, che l’orologio non si è fermato: i tempi per la conclusione dei lavori sono quelli stabiliti nel crono-programma: 540 giorni dalla consegna dell’area di cantiere. Si parla, dunque, di un’opera che dovrebbe vedere la luce nel maggio 2026 e, stando alle interlocuzioni che abbiamo costantemente con il concessionario, si è nei tempi per il completamento dei lavori così come previsto”.

Per lo meno, rimarca l’assessore, questo sarebbe quanto risulta al Comune che in quanto ente appaltante non può intervenire in prima persona nella gestione del cantiere ma “agisce con funzioni di monitoraggio e controllo… Si tratta infatti di un’opera pubblica in fase di realizzazione da parte di un soggetto privato in base a una concessione per la costruzione e gestione dell’opera stessa, ovvero del parcheggio interrato”.

Il comunicato lascia aperta, seppure in subordine, un’altra ipotesi: “In caso contrario, si procederà a mettere in atto tutte le azioni previste. Comprendiamo che i cittadini si facciano domande più che legittime su un cantiere con un impatto così rilevante per la città ma, al momento, non abbiamo elementi per muoverci diversamente da come stiamo già facendo. Nemmeno con riferimento ai mezzi spostati, che il concessionario può gestire come ritiene in base a dinamiche all’interno delle quali il Comune non può intervenire”.

Verissimo, come afferma il vicesindaco, che l’azienda che si occupa dei lavori può legittimamente spostare le proprie ruspe, dove, come e quando vuole, avendone magari necessità in un altro cantiere. Resta il fatto che la tempistica sembrerebbe stridere con l’ipotesi di una rapida ripresa dei lavori all’ombra del Farnese, attesa ai primi di marzo. Perchè sono stati fermi per mesi, sul posto, ed ora che si dovrebbe essere vicini ad una ripartenza, traslocano?

Ad oggi – recita la nota del di Palazzo Mercanti  –  stando a quanto risulta al Comune, non ci sono elementi che consentano di uscire da tale perimetro di azione. In altre parole, gli uffici comunali non hanno motivo di intervenire con azioni diverse da quelle previste dalla funzione di controllo. In questo ambito, nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo sul cantiere da parte del collaudatore dell’opera nominato dall’ente; erano presenti anche il direttore dei lavori che fa capo al concessionario ed era presente anche personale degli Uffici comunali. E, per quanto riguarda le ragioni tecniche che hanno determinato l’attuale stop ai lavori ovvero la necessità di spostare la fognatura, risulta che gli accordi tra concessionario e Iren siano stati raggiunti”.

In effetti l’autorizzazione da parte di Ireti sarebbe arrivata già un mesetto fa, ma nonostante il via libera allo spostamento della rete fognaria non risulterebbero ancora interventi in tal senso.

Tutti, ed in particolare i residenti ed i commercianti della zona, a questo punto, farebbero volentieri a meno di ulteriori colpi di scena e si augurano che di tutto cuore che questo cantiere prosegua con la massima velocità.

Tutto ciò premesso, come ci insegna il tortuoso cammino di questo parcheggio interrato, per ora l’unica certezza è che “Del doman non v’è certezza”.

Questo il testo integrale del comunicato:

Con riferimento al cantiere per la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella, il Comune di Piacenza agisce con funzioni di monitoraggio e controllo avendo come parametri il rispetto del crono-programma fornito dal concessionario e il rispetto del piano economico e finanziario. Si tratta infatti di un’opera pubblica in fase di realizzazione da parte di un soggetto privato in base a una concessione per la costruzione e gestione dell’opera stessa, ovvero del parcheggio interrato.

Ad oggi, stando a quanto risulta al Comune, non ci sono elementi che consentano di uscire da tale perimetro di azione. In altre parole, gli uffici comunali non hanno motivo di intervenire con azioni diverse da quelle previste dalla funzione di controllo. In questo ambito, nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo sul cantiere da parte del collaudatore dell’opera nominato dall’ente; erano presenti anche il direttore dei lavori che fa capo al concessionario ed era presente anche personale degli Uffici comunali.

“I lavori sono attualmente fermi per ragioni tecniche ma non sono sospesi – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Matteo Bongiorni – il che significa, per dirla in modo semplice, che l’orologio non si è fermato: i tempi per la conclusione dei lavori sono quelli stabiliti nel crono-programma: 540 giorni dalla consegna dell’area di cantiere. Si parla, dunque, di un’opera che dovrebbe vedere la luce nel maggio 2026 e, stando alle interlocuzioni che abbiamo costantemente con il concessionario, si è nei tempi per il completamento dei lavori così come previsto. Ed è ciò che naturalmente ci auguriamo. In caso contrario, si procederà a mettere in atto tutte le azioni previste. Comprendiamo che i cittadini si facciano domande più che legittime su un cantiere con un impatto così rilevante per la città ma, al momento, non abbiamo elementi per muoverci diversamente da come stiamo già facendo. Nemmeno con riferimento ai mezzi spostati, che il concessionario può gestire come ritiene in base a dinamiche all’interno delle quali il Comune non può intervenire”.

E, per quanto riguarda le ragioni tecniche che hanno determinato l’attuale stop ai lavori ovvero la necessità di spostare la fognatura, risulta che gli accordi tra concessionario e Iren siano stati raggiunti.

Nessuna sospensione formale dei lavori, dunque, e nessuna ragione che giustifichi interventi da parte del Comune al di fuori dalle sue specifiche funzioni di supervisione e controllo.