Su piazza Cittadella ora incombe la crisi di Gps. Patrizia Barbieri chiede chiarimenti urgenti
La vicenda del parcheggio di piazza Cittadella si complica sempre più con un altro, gravoso colpo di scena. La società concessionaria GPS Global Parking Solutions spa, controllante di Piacenza Parcheggi, già oggetto di una complicata contesa con il Comune di Piacenza, ha ora avviato una procedura di composizione negoziata della propria crisi aziendale. La richiesta, depositata l’8 settembre scorso presso la Camera di Commercio dell’Emilia, prevede il conferimento di misure di tutela all’avere sociale e ha dato luogo alla nomina di un perito indipendente, il commercialista piacentino Carloeugenio Lopedote. Si tratta di un passaggio che potrebbe avere ricadute significative sui contratti in svolgimento e sulle possibilità di Gps di assolvere gli impegni assunti con l’amministrazione comunale.
Come noto il Comune di Piacenza dopo aver inizialmente affidato l’area del cantiere a Piacenza Parcheggi per iniziare la costruzione ha recentemente contestato alla stessa azienda ritardi nell’esecuzione dei lavori e la mancata presentazione delle garanzie bancarie richieste. Palazzo Mercanti aveva inviato un diffida formale, primo passo per arrivare poi alla risoluzione del contratto di concessione ed aveva richiesto il pagamento di una penale di oltre ottocentomila euro.
La reazione di Gps non si era fatta attendere: la società si era rivolta al Tribunale di Piacenza chiedendo di sospendere le penali che il Comune intendeva applicare per i ritardi accumulati. Il giudice Fazio aveva accolto solo in parte il ricorso, concedendo una sospensiva limitata alle penali ma lasciando impregiudicate le altre contestazioni, tra cui la questione delle fideiussioni, rispetto alla quale la stessa amministrazione aveva parlato di risposte “quantomeno evasive”. La partita legale è dunque ancora tutta aperta, ma l’ingresso della società “madrea” GPS in una procedura di crisi apre scenari ancora più complessi.
La composizione negoziata, introdotta dalla riforma sulla crisi d’impresa, ha lo scopo di consentire alle aziende in difficoltà di tentare una ristrutturazione attraverso la mediazione di un esperto nominato dalla Camera di Commercio, beneficiando al contempo di misure protettive nei confronti dei creditori. È uno strumento che evita il fallimento immediato, ma che comporta inevitabili limitazioni nella capacità della società di assumere nuovi impegni e di rispettare quelli già sottoscritti. Per il Comune di Piacenza, già impegnato a far valere i propri diritti nei confronti del concessionario, questa situazione si traduce in un incremento dei rischi legali e finanziari.
A sollevare con forza il tema in sede istituzionale è stata Patrizia Barbieri, capogruppo della lista civica “Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi”, che oggi, 17 settembre, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio comunale e al direttore generale del Comune. Barbieri ha chiesto alla giunta Tarasconi se fosse già a conoscenza della pubblicazione dell’istanza di Gps, se abbia valutato l’impatto della procedura sui contratti in essere e quali misure intenda adottare per tutelare l’ente. Nella sua nota ha sottolineato la necessità di acquisire immediatamente ogni elemento utile, vista la gravità della situazione e le implicazioni che potrebbero ricadere sull’interesse pubblico.
La crisi di Gps, sommata al contenzioso giudiziario già in corso, segna dunque una fase cruciale per il destino di piazza Cittadella. La questione non riguarda più soltanto il ritardo di un cantiere, ma la tenuta stessa di un progetto che avrebbe dovuto rappresentare una svolta per la città. Ora spetta al Comune, sotto lo sguardo attento di opposizioni e cittadini, assumere decisioni rapide e trasparenti per evitare che l’ennesimo “parcheggio mancato” si trasformi in una pesante eredità per la comunità piacentina.