Geo & Geo racconta l’impegno di Africa Mission per le donne karimojong

Geo&Geo, conosciuta trasmissione di Rai3, trasmetterà oggi giovedì 8 marzo, in occasione della festa della donna, il documentario realizzato da Eloise Barbieri.  Le riprese risalgono al 2016, quando la Barbieri accompagnò Paola Gianotti, ultracycler e recordwoman, nel suo viaggio in Uganda. Non una semplice esperienza in terra d’Africa, ma un’occasione di solidarietà grazie al legame tra la Gianotti e la ONG piacentina Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo, attiva da più di 45 anni in Karamoja, regione povera e arida situata nel nord-est del Paese.

Per Eloise Barbieri l’incontro con la realtà del Karamoja e con l’impegno di Africa Mission per sostenere l’emancipazione femminile è stato folgorante e per questo motivo ha voluto trascorrere anche alcuni giorni nei villaggi per condividere con le donne un pezzo della loro vita quotidiana. Ne è nato un documentario di 20 minuti in cui racconta la vita, le speranze e la lotta per lo sviluppo che le donne del Karamoja stanno affrontando in questo particolare periodo della storia nella loro regione e nel loro popolo.

In quell’occasione, inoltre, Paola ed Eloise hanno partecipato alla cerimonia di consegna di ben 73 biciclette ad altrettante donne karimojong, grazie proprio alla raccolta fondi condotta dall’atleta eporediese insieme al Movimento fondato da Vittorio Pastori.

Per maggiori info sul progetto biciclette QUI

Per maggiori info sulle attività di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo è possibile scrivere a: africamission@coopsviluppo.org o chiamare lo 0523.499424. 

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Kamlalaf arriva a Spazio 2 tra racconti e proposte di viaggio

Un viaggio attraverso esperienze, luoghi, profumi e sapori di altre terre, con uno sguardo già rivolto alla prossima meta. Questo sarà di scena a Spazio2 domenica a partire dalle 17 insieme a Kamlalaf. Un pomeriggio, che si chiuderà con un piccolo aperitivo offerto dagli organizzatori, dedicato al racconto di tante esperienze che questa realtà piacentina, attiva ormai dal 2009, ha accumulato in questi ultimi mesi, passando da paesi africani come il Gambia e l’Uganda, percorrendo il fiume Congo, fino ad arrivare dall’altra parte dell’oceano Atlantico, in Bolivia.

Una serie di viaggi definiti di “conoscenza” che si riassumeranno in racconti – reportages – proposte; che continuano ad essere possibili solo con una vasta rete di collaborazioni fra associazioni diverse. Per fare qualche nome, fra i più importanti soggetti che continuano a dare vita a questa avventura interculturale, troviamo Africa Mission, Caritas, As. Diaspora Yoff, Progetto Mondo MLAL, Piccolo Mondo e Svep Piacenza.

Domenica pomeriggio a Spazio2 sarà anche l’occasione sia per avere informazioni su prossimi progetti di Kamlalaf (in programma ci sono i Balcani, l’Uganda e il Nicaragua), sia di venire a contatto con chi viaggia per lavoro, come ad esempio la piacentina Valentina Giulia Milani, reporter freelance che ha raccontato queste realtà in giro per il mondo attraverso i suoi reportage che spaziano dalle tematiche socio-culturali a quelle politiche ed economiche. 

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Salute e solidarietà con i Limoni dell’Amicizia di Africa Mission

Solidarietà e benessere in un colpo solo grazie ai limoni dell’amicizia” di Africa Mission che saranno disponibili dal 1° al 4 marzo alla fiera Seminat-Apimell, presso Piacenza Expo e in vari altri banchetti in provincia.

L’associazione piacentina, che si occupa di sviluppo nella regione del Karamoja, nel nord-est dell’Uganda, sarà infatti presente con un banchetto presso la fiera per tutta la durata della manifestazione. Recandovi nel padiglione della sezione “Buonvivere” potrete trovare i limoni biologici raccolti dai volontari di Procida oppure lasciarvi incuriosire dall’esposizione dell’artigianato ugandese. La campagna dei “Limoni dell’amicizia”, giunta alla dodicesima edizione, permette ad Africa Mission di raccogliere fondi per i numerosi progetti sostenuti dall’associazione in Uganda e in Italia: sarà possibile trovare banchetti anche presso le parrocchie di Santa Franca, Sant’Antonio e San Lazzaro durante lo stesso weekend e presso la parrocchia di San Giuseppe Operaio il weekend successivo, 10-11 marzo. Anche Pianello, Cortemaggiore, San Pietro in Cerro e Besenzone ospiteranno l’iniziativa durante i giorni 3 e 4 marzo.

Sarà un’occasione per unire la possibilità di portarsi a casa un alimento dalle notevoli qualità nutrizionali (il limone è infatti ricco di vitamina C e potassio) e allo stesso tempo contribuire alla realizzazione di un pozzo, al sostegno di un progetto educativo o ad aiutare lo sviluppo agricolo in Karamoja.




Il direttore di Africa Mission in Uganda per visitare i progetti in corso

Si è svolto dal 23 gennaio al 18 febbraio il 34esimo viaggio in Uganda del direttore del Movimento Africa Mission.

Carlo Ruspantini è partito accompagnato dalla moglie Cristiana, da Carlo Antonello, presidente di Cooperazione e Sviluppo e da alcuni amici vicini al Movimento. Nonostante non sia il primo, ogni viaggio regala emozioni diverse, gli occhi e il cuore vedono con uno spirito sempre nuovo ciò che ci circonda. Così, nella sede di Piacenza durante questo mese sono arrivati i racconti in diretta, le testimonianze, le immagini di ciò che i responsabili dell’Organizzazione piacentina vivevano sulla propria pelle. Un viaggio a tappe, con la visita ai numerosi progetti che AMCS sostiene.

Prima Tappa, Great Valley School: la scuola di Bosco Lusagala, giovane uomo di origini ruandesi, scampato al genocidio e accolto in Uganda dove vive tutt’ora con la sua famiglia. Una storia di rivincita e di speranza. Carlo Ruspantini racconta: “Una struttura che porta speranza in uno slum dove, quando lo attraversi, incontri una miseria (quello stato che va ben oltre la povertà) che mette seriamente in discussione le tue certezze sulla vita e sui valori che noi uomini siamo capaci di vivere e sulle relazioni solidali che siamo capaci di instaurare. Poi quando entri quell’oasi di speranza che è la scuola primaria di Bosco, in cui oltre 700 bambini imparano ad avere fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità e quindi nella possibilità di guadagnarsi un’esistenza più dignitosa, allora riacquisti fiducia nell’essere umano e nella necessità di lottare per un mondo più solidale, basato sull’amicizia e non sul profitto.Ci sono dei sorrisi e degli sguardi disarmati e disarmanti che ti riconciliano con la vita. Ma è proprio qui che puoi trovare della gente incredibile, che se pur provata nel corpo e nello spirito da una miseria che toglie dignità, è capace di sorriderti con uno sguardo che trasmette una curiosità gioiosa e un senso di umanità che riaccende in te la voglia di lottare per la speranza, per essere testimoni di un mondo possibile”.

Seconda Tappa: Distretto di LIRA. Visita all’ex lebbrosario di Alito dove è in corso il progetto nel settore agricolo e di formazione: “Investire nei giovani: istruzione, competenze e impiego”, un progetto tanto desiderato che vede protagonisti circa 300 giovani agricoltori. “Non mancano le difficoltà perché l’obiettivo del progetto è dare istruzione tecnica ad una generazione che non ha potuto partecipare attivamente ai corsi scolastici, le difficoltà dei candidati nel leggere e scrivere sono perciò evidenti. Ho potuto constatare che nonostante tutto i nostri collaboratori proseguono con grande entusiasmo, un impegno che ha portato alla vendita di tutto il raccolto di soia e girasole e i ricavati della vendita sono andati a finanziare lo stesso centro C&D Alito training centre, in modo che possa auto sostenersi”.

Terza Tappa: Karamoja. I progetti da visitare sono molti e le riflessioni non tardano ad arrivare, grazie anche ai tanti occhi che si incontrano.

Proprio nei giorni di permanenza nella sede di Moroto, l’Organizzazione è stata contattata per rispondere all’emergenza “returnees”, ovvero i bambini che lasciano il Karamoja per dirigersi verso i grandi centri e la capitale Kampala. Qui finiscono sulla strada, vittime di abusi, di violenze e soli. AMCS si impegna affinchè questi bambini possano tornare a casa, li segue in un percorso di ricongiungimento e reintegrazione nelle famiglie di origine.

L’arrivo dei returnees: “Pochi giorni fa Camilla e Silvia, nostre collaboratrici, ci hanno accompagnati a incontrare questo gruppo di bambini riportati in Karamoja dalle strade di Kampala. E’ stato un momento duro e toccante. Questi bambini, anche piccolissimi, mal vestiti, portano sul corpo i segni di privazioni e trascuratezza. Hanno però degli occhi profondissimi che lasciano trasparire una “maturità” che non ti aspetti. Chissà quali terribili esperienze hanno segnato le loro anime. Grazie a Camilla perché si impegna senza riserve, grazie a Silvia che pur essendo da poco in Karamoja non si tira indietro, grazie a Jannet e a tutti i collaboratori locali di Africa Mission-Cooperazione Sviluppo, che non hanno mai lasciato i bambini soli, e che lavorano senza sosta per riportarli alle loro famiglie”.

Non manca certo una riflessione sul nostro Centro Giovani dedicato a don Vittorio.

“In questo nostro viaggio abbiamo incontrato Lorenzo, casco bianco al Centro Giovani Don Vittorione di Moroto, dove è immerso “fino ai capelli” per cercare di entrare con decisione e delicatezza nella cultura e nella vita dei nostri ragazzi karimojong, per dare il suo contributo al lavoro di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo e cercare la sua “via della condivisione”, quella via che contribuisce a riempire di senso la vita di ciascuno. Con il suo impegno, e quello dei nostri collaboratori, sono stati organizzati diversi eventi tra dicembre e gennaio. A partire dalle festività trascorse insieme ai ragazzi del centro e alla lotteria organizzata per sostenere i giovani nel loro percorso di studi”.

Queste sono solo alcune delle tappe del viaggio e alcune delle riflessioni condivise. L’impegno di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo in Italia e in Uganda è molto di più. E’ possibile sostenere i nostri progetti e leggere le testimonianze dei nostri collaboratori direttamente sul sito www.africamission.org




I primi 45 anni di Africa Mission

Si è chiusa domenica 7 gennaio, la mostra “La tua gioia è la mia gioia” inaugurata il 24 novembre per ricordare i 45 anni di Africa Mission o, meglio, i 50 anni meno cinque, dato che il Movimento non ha certo intenzione di fermarsi qui, ma ha invece uno sguardo proiettato verso le sfide future.

Oltre 1000 i visitatori provenienti anche dalle diverse zone d’Italia in cui l’associazione piacentina ha i propri sostenitori (Urbino, Benevento, Treviso, Brescia, Pietraperzia -EN-, Grotte diCatro -VT-). Con una media di 10 visitatori nei giorni di apertura, la mostra ha ottenuto un discreto successo ed è stata visitata dalla seguenti classi: 4ªB, 5ªA,5ªD indirizzo scientifico del Liceo Gioia e 1ªE dell’ITC Romagnosi. «I ragazzi hanno dimostrato interesse e curiosità riguardo alla tematica proposta, hanno posto diverse domande e sono stati soddisfatti della visita. È stato per loro un modo di farsi un’idea su un argomento, quello del Sud del mondo e della cooperazione, che non sempre viene affrontato nel modo corretto» ha dichiarato Paolo Strona, volontario di Africa Mission.

«È una mostra davvero bella, mi ha toccato il cuore» ha lasciato scritto una studentessa della 5ªsA, mentre un alunno della 1ªE sembra già avere le idee chiare e si è proposto per andare in Uganda «appena sarò grande»

«Non è stata solo un’esperienza ricca di soddisfazioni, ma anche una bella occasione per incontrare nuovi e vecchi amici che ci sono venuti a trovare per conoscere (o ritrovare) l’opera di Don Vittorione» ha affermato Carlo Ruspantini, direttore del Movimento «Attraverso le fotografie, che coprivano tutto il periodo dal 1972 ad oggi, e attraverso le numerose testimonianze, articoli e riconoscimenti ottenuti dalla nostra associazione, il visitatore ha potuto scoprire la realtà di Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo ed è potuto scendere metaforicamente in Karamoja, la cui atmosfera abbiamo cercato di ricreare con musiche, profumi e vestiti tipici. Era inoltre stata allestita una capanna che, mettendo in relazione la natività africana con quella di Betlemme, voleva far riflettere l’osservatore sul vero valore della festività natalizia. Tutto questo è stato possibile grazie all’aiuto dei nostri volontari che hanno tenuto aperto la mostra anche durante i giorni di festa. Non possiamo che ringraziarli con affetto per il loro impegno».

Vari anche gli eventi che sono stati organizzati a margine dell’evento, tra i quali occorre citare la conferenza “La cooperazione è il futuro del mondo” tenuta da Jean-Léonard Touadi, politico, scrittore e consulente FAO, che ha visto una notevole partecipazione e “L’aperitivo con l’artista” al quale hanno partecipato alcuni degli autori che hanno donato le loro opere ad Africa Mission. Era infatti stata allestita una collettiva di 21 artisti piacentini, “Artisti per Africa Mission”, manifestazione nata proprio all’interno della mostra ma che verrà riproposta con cadenza annuale fino al cinquantesimo della fondazione, nel 2022.

Con la giornata di domenica si è inoltre conclusa la manifestazione “La magia dei presepi di sabbia” a Piacenza Expo, presso la quale Africa Mission aveva predisposto una casetta con artigianato ugandese e oggettistica natalizia, un modo per raccogliere fondi e sostenere i tanti progetti portati avanti in terra ugandese. Anche in questo caso i volontari si sono spesi per portare avanti questa iniziativa e tenere aperto lo stand, permettendo all’associazione di proseguire l’attività di fundraising.




Con l’Africa nel cuore

L’Africa rimane nel cuore e se questo cuore viene condiviso con qualcun altro è ancora meglio. È questo che spinge 2 coppie di ragazzi a tornare giù in Uganda, e più precisamente a Moroto, dopo un anno di servizio civile. Daniele Cervellera e Camilla Marion dal Friuli-Venezia Giulia, novelli sposi, e Francesco Ghibaudi e Benedetta Gallana dal Piemonte, fidanzati, hanno da tempo preso la loro decisione, consapevoli delle difficoltà che li attendono ma anche pieni di entusiasmo e determinazione. Attualmente a Piacenza per due giorni di corso di formazione nella sede di Africa Mission, i ragazzi stanno restituendo la loro esperienza ai nuovi colleghi del Servizio Civile, in un dialogo/confronto che rinsalda il legame tra Italia e Uganda.

«Ho scoperto e mi sono immerso in una parte di mondo che non avrei altrimenti conosciuto, all’inizio sono sceso da solo, ma poi Camilla mi ha raggiunto e fare questa esperienza in coppia, sentendosi comunque parte di un gruppo, di una comunità, ha contribuito a renderla unica» ha affermato Daniele «Abbiamo scoperto questo mondo di vivere che prima non conoscevamo ma che adesso stiamo sognando, perché ci stiamo lavorando insieme, anche a Giorgio e Cristina (responsabili paese per Africa Mission) e a Carlo (direttore del Movimento), anche in momenti d’incontro come questo, nel quale abbiamo la possibilità di confrontarci tra tutti noi e suggerire cambiamenti, scambiarci opinioni…» ha aggiunto Camilla.

«È una serie di valori condivisi alla base che ti spingono ad adoperarti per creare qualcosa di diverso, a metterti in gioco, con la speranza di rendere, nel tuo piccolo, migliore il futuro» ha spiegato Benedetta, mentre Francesco sottolinea «Mi piace vivere così, stare sul campo, fare concretamente qualcosa di positivo per chi ha bisogno, ma ritengo comunque che tutti i contributi siano ugualmente importanti e debbano essere valorizzati»

Dopo aver dedicato la giornata agli aspetti più tecnici della gestione progettuale, nella serata di giovedì 4, gli ex-civilisti si sono ritrovati con i ragazzi del Vieni e Vedi, conosciuti nel mese di luglio proprio in Uganda e con i quali hanno condiviso opinioni e problematiche di un non facile ritorno “alla vita di tutti i giorni”, la tensione di voler raccontare ma non riuscire a trovare le parole adatte a farlo, il bisogno di tornare là per essere di nuovo testimoni di qualcosa di speciale.

Nella mattinata di venerdì 5 si è invece parlato dell’aspetto spirituale del Movimento, in un incontro con volontari, collaboratori e con l’ausilio del presidente don Maurizio Noberini, che ha motivato i ragazzi ricordando loro l’importanza della convinzione della propria fede, che non deve essere di facciata, ma invece profondamente radicata. Si tratta di una missione, quella per cui partano i ragazzi ma «con il termine missione non intendiamo solo il luogo fisico, la terra lontana e disagiata; bensì uno stile di vita Cristiano inserito nei luoghi che frequentiamo» ha puntualizzato Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission «È proprio qui che il Movimento si pone come opportunità, solida, per sperimentare la fede o, addirittura, arrivare alla fede successivamente e non c’è augurio migliore che si possa a questi ragazzi».




Il progetto di Africa Mission con Paola Gianotti è stato realizzato con successo

Arriva dall’Uganda la notizia del successo del progetto “La speranza viaggia in bicicletta” nato da Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo con la testimonial e grande sportiva Paola Gianotti.

Paola Gianotti (Premio Pulcheria 2016), Guinness World Record per aver pedalato per 48 stati americani in 46 giorni, e dopo aver raccolto fondi per donare 73 biciclette nuove a 73 donne karimojong, aveva deciso di buttarsi in una nuova sfida che il Movimento piacentino ha accolto.

«Dopo il giro del mondo e del continente americano, Paola Gianotti riparte verso una nuova sfida, e con lei il nostro Movimento – spiega Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo – Gli obiettivi anche in questo caso sono diversi: da un lato l’obiettivo sportivo, ovvero riuscire a fare il giro del Giappone battendo il precedente record del mondo; dall’altro sostenere un nuovo progetto targato Africa Mission legato anche in questo caso alla passione che lega Paola al Karamoja, la bicicletta».

La scelta della bicicletta non è per nulla casuale. Questa area dell’Uganda infatti è sprovvista di servizi di base come i trasporti e la bicicletta è il mezzo perfetto per la popolazione locale, anche se non vi sono ancora figure professionali in grado di ripararle o venderle a basso costo. I corsi di formazione per la manutenzione della bicicletta sono quindi una risposta per rilanciare questo mezzo, incentivando insieme l’imprenditoria e l’auto-sostenibilità di diverse famiglie.

La bicicletta è ancora un elemento chiave per lo sviluppo economico e sociale e Paola Gianotti lo sa bene, ed è per questo che grazie al suo viaggio ha supportato la formazione di 30 meccanici di bicicletta, donando loro 30 kit tecnici per la riparazione dei mezzi e 30 nuove biciclette.

Il progetto è stato realizzato anche grazie al grande contributo del Comune di Bolzano, dove è presente un gruppo di sostenitori che da 36 anni organizzano una raccolta vivere per sostenere i progetti del Movimento: «Siamo soddisfatti della bella collaborazione iniziata ormai 36 anni fa e di come sia continuata nel tempo – spiega Vigilio Buffa, storico volontario del gruppo di Bolzano – e si sia anche intensificata grazie alla collaborazione ricevuta dal Comune e in particolare alla vicinanza dei primi cittadini che si sono avvicendati in questi anni alla guida della municipalità».

Un Natale speciale che ha visto l’inizio dei corsi per 30 meccanici di bicicletta e la realizzazione del progetto. Ce lo racconta Roberto Montanari, collaboratore di Africa Mission in Uganda:

«Il corso procede bene e con grande interesse. Abbiamo 30 partecipanti come da progetto, di cui 17 ragazzi e 13 ragazze, 15 da Nakapiripirit e 15 da Napak. Come insegnate abbiamo scelto un meccanico di strada di Kampala. Chi meglio di lui può insegnare un mestiere ed un’attività come questa? Un bravo meccanico e una brava persona…che non guasta mai! Abbiamo iniziato con il mostrare ai ragazzi come assemblare una bici a partire da zero, successivamente le 30 bici, acquistate non assemblate, sono state divise dagli studenti stessi. Con un ordine inaspettato ognuno si e’ preso i pezzi necessari per l’assemblaggio della propria bicicletta.

 Ed ora se le stanno assemblando da soli con la supervisione ed aiuto dell’insegnante.

Tra gli obiettivi ci piacerebbe dargli delle basi per aprire una propria attività e portarla avanti poi autonomamente (costi, prezzi di vendita, guadagno, ecc.). Anche qui con l’aiuto dell’insegnante.

 Poi come ultimo atto ho promesso un giro in città in gruppo con le bici nuove…non vi dico l’entusiasmo per questa proposta!».




Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo si racconta con la mostra “La tua gioia è la mia gioia”

Trasmettiamo il Comunicato Stampa relativo alla mostra che si terrà presso Palazzo Farnese dal 24 novembre al 7 gennaio.

Verrà inaugurata VENERDI 24 NOVEMBRE alle ore 18.00 nella bella cornice di Palazzo Farnese a Piacenza la mostra fotografica per i 45 anni di Africa Mission. Il percorso fotografico ma non solo, porta il titolo “LA TUA GIOIA E’ LA MIA GIOIA” e si tratta di un’esposizione che desidera accompagnare il visitatore a ripercorrere le vie tracciate 45 anni fa e che ancora oggi Africa Mission vive attraverso i progetti e le attività in Italia e in Uganda.

La mostra è realizzata attraverso l’esposizione di foto, oggetti etnici africani (karimojong) e documenti d’epoca, che raccontano il percorso di solidarietà che Africa Mission ha compiuto in Italia e in Uganda in 45 anni di vita.

«L’itinerario offre spunti di riflessione sul percorso di solidarietà contestualizzato alle diverse epoche storiche e alle diverse realtà incontrate – spiega don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission – Di fronte alla sofferenza, alla violenza, al dolore; la considerazione proposta da Africa Mission è: ma se nell’incontro con l’altro avessi davvero a cuore la sua vita e l’altro avesse davvero a cuore la mia: forse questo mondo sarebbe davvero il luogo di pace che tutti desideriamo».

«Una mostra che non vuole essere celebrativa – continua Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission – ma uno sguardo aperto sul futuro, una proposta di condivisione di un percorso solidale ricco di storia e che oggi continua ad affrontare nuove impegnative sfide in Italia e in Uganda».

La mostra sarà visitabile tutti i giovedì dalle 9.00 alle 13.00, al venerdì e al sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, la domenica dalle 15.00 alle 18.00.

Oltre all’orario di apertura indicato è possibile richiedere aperture straordinarie e organizzare visite guidate chiamando il numero 334 84 51 108 o scrivendo a africamission@coopsviluppo.org. In questo caso i visitatori saranno accompagnati da una guida che potrà approfondire i temi proposti dall’esposizione e sarà lieta di rispondere alle domande e curiosità dei visitatori non solo riguardo l’Organizzazione ma anche rispetto all’affascinante regione del Karamoja.

Durante il periodo di apertura della mostra saranno organizzati nelle sale dedicate incontri di approfondimento relativi all’attività di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo. In questa occasioni saranno presentati alla cittadinanza personalità di riferimento che illustreranno il settore della cooperazione e delle politiche internazionali, testimoni di opere ed esperienze missionarie e professionisti che approfondiranno il tema caldo dei flussi migratori e del loro impatto sulla società.

Al lato della mostra fotografica, sarà presentata un’esposizione collettiva di alcuni artisti piacentini che hanno donato una loro opera ad Africa Mission per sostenere il suo impegno solidale. «Va sottolineato – conclude Carlo Ruspantini– l’importante gesto solidale di questi artisti piacentini che per noi è un segno di condivisione e di incoraggiamento a proseguire lungo le vie della carità aperte da don Vittorione».

La mostra è in collaborazione con il Comune di Piacenza e con il patrocinio della Diocesi di Piacenza e Bobbio, della Provincia di Piacenza, della Caritas Diocesana di Piacenza e Bobbio, del Centro Missionario Diocesano di Piacenza e Bobbio. Si ringraziano inoltre: Drillmec, San Martino, Cravedi Produzione Immagini, Musetti, Ristorante La Mamma, SVEP, Noi di S. Franca, Grafiche Lama e Radio Sound.