Rifugiato, residente a Piacenza, aggredisce ragazza di 23 anni in stazione a Fidenza

E’ un nordafricano di 35 anni, residente a Piacenza con un permesso “per motivi umanitari” l’uomo che ha aggredito, ieri in stazione a Fidenza una 23enne residente a Milano. La giovane, dopo una visita ai parenti, attendeva il treno al binario, quando attorno alle 15 è stata aggredita, insultata, colpita da sputi ad opera dell’uomo senza alcuna motivazione. Il tutto è avvenuto  sotto lo sguardo attonito di pendolari e viaggiatori. L’aggressore è poi salito su un treno diretto a Piacenza.

Mentre la ragazza, sotto shock, veniva accompagnata al Pronto Soccorso di Vaio, alcuni passeggeri hanno allertato i carabinieri che, con l’aiuto di alcuni testimoni, hanno individuato l’uomo e lo hanno fermato all’arrivo nella nostra città: è stato denunciato per lesioni e violenza privata, mentre sono in corso verifiche sul suo status di rifugiato.




On.Murelli: “Tolleranza zero verso chi aggredisce i poliziotti”

«Non voglio far vivere i miei figli e i figli dei miei concittadini nella paura. Con noi al governo ci sarà tolleranza zero verso questi atti, pene più severe e condanne da scontare nelle carceri dei Paesi di origine». Lo afferma Elena Murelli, deputato della Lega, criticando l’atteggiamento dell’immigrato senegalese che ai giardini di Padre Gherardo ha aggredito i poliziotti che gli chiedevano solo i documenti.

«I bambini devono essere liberi e spensierati e giocare sereni al parco, non assistere a queste scene di violenza e di mancanza di rispetto verso chi indossa una divisa» ha continuato. Murelli conclude: «Anche se quello delle Forze dell’ordine è un mestiere a rischio, preoccupa il fatto che ormai sono quasi quotidiani gli episodi di violenza verso chi porta la divisa. L’immigrato ha patteggiato ed è tornato a casa sua. Anche se è in regola con il permesso di soggiorno, quel ragazzo deve ancora imparare le regole dell’educazione e della convivenza civile».




Dopo l’aggressione alle Novate la Lega di Piacenza interviene e dice: “L’Italia costruisca carceri all’estero”

«Il sistema carcerario italiano dev’essere riformato e aperto a nuove assunzioni. Solo così si può evitare che negli istituti di pena il caos prenda il sopravvento».

Lo dichiarano il consigliere regionale Matteo Rancan, il senatore Pietro Pisani e la deputata Elena Murelli della Lega Nord dopo l’aggressione subita da tre agenti di Polizia penitenziaria da parte di un detenuto nordafricano all’interno della casa circondariale di Piacenza.

«Alle Novate così come in altre carceri – denunciano gli esponenti del Carroccio – le condizioni di sicurezza nelle quali operano gli agenti sono lacunose. Tra i fattori che concorrono a questa situazione vi sono la carenza di organico che caratterizza il corpo e il sovraffollamento nelle celle. Un esempio da imitare per ovviare a quest’ultima criticità ce lo indica il Regno Unito, che sta costruendo un carcere a Lagos dove saranno trasferiti i prigionieri nigeriani che al momento stanno scontando la pena negli istituti di detenzione britannici. Anche l’Italia – insistono – deve muoversi nella stessa direzione per alleggerire le dure condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria e per rendere più accettabile il contesto carcerario. Un’altra volta esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza agli operatori feriti».




Riduce in fin di vita moglie e figlio a Castell’Arquato

Gravissimo episodio a Castell’Arquato (Piacenza). Un uomo di 62 anni è stato arrestato dai carabinieri perché sospettato di aver aggredito moglie e figlio colpendoli alla testa con una chiave inglese. I due, rispettivamente di 23 e 58 anni sono stati trasportati in gravissime condizioni all’Ospedale Maggiore di Parma con l’elisoccorso. Sembra che l’uomo fosse già seguito dai servizi sociali. Teatro dell’aggressione la casa di famiglia in strada Ricò.

L’uomo avrebbe aggredito il figlio sorprendendolo nel sonno. La moglie, svegliata dalle grida, sarebbe intervenuta in difesa del ragazzo venendo a sua volta brutalmente colpita.

Ad accorgersi di quanto avvenuto un parente che si era insospettito non vedendo la donna arrivare al lavoro. L’aggressore dopo avere ucciso il cane si è barricato in una stanza ed ha aperto il gas. Sul posto oltre ai carabinieri anche ambulanze e vigili del fuoco.

Il marito è stato portato in caserma a Fiorenzuola e sottoposto ad interrogatorio.




Piacenza: arrestati gli autori del pestaggio ai danni del carabiniere

Sono stati arrestati dalla polizia e dai carabinieri alcuni fra gli autori del pestaggio ai danni del carabiniere Luca Belvedere avvenuto durante la manifestazione di sabato, indetta dal collettivo Controtendenza. Sarebbero stati individuati grazie alle immagini riprese durante la manifestazione. Le indagini sono state effettuate dalla Digos di Piacenza in collaborazione con quella di Torino. In manette sono finiti – al momento – due aggressori.

Uno dei due arrestati sarebbe un giovane egiziano, con regolare permesso di soggiorno ed un lavoro a Piacenza. Il fermo è avvenuto a Belgioioso, in provincia di Pavia dove l’uomo risiede. Sarebbe lui la persona che – nel video – si vede strappare lo scudo in plexiglass al militare, scudo poi usato per percuoterlo. Il giovane è stato portato presso la Caserma dei carabinieri di via Beverora poco dopo le 21 di questa sera.

Il secondo arresto è invece avvenuto a Torino e riguarderebbe la persona che ha fatto cadere, con uno sgambetto, il carabiniere per poi percuoterlo con l’asta portabandiera di plastica.

A coordinare le indagini è il Pubblico Ministero Roberto Fontana.