Una delegazione cinese in Cattolica a Piacenza per studiare l’innovazione in agricoltura

Domani (24 ottobre 2018), dalle 10.30, una delegazione di 18 esperti dell’Information Center of Ministry of Agricultural and Rural affairs, P.R.C, farà tappa all’Università Cattolica di Piacenza per raccogliere informazioni sulla produzione agricola intelligente, l’e-commerce agricolo, l’innovazione tecnologica dell’informazione, la tecnologia di raccolta dei dati agricoli esteri e le apparecchiature di intelligence.

Ad accoglierli il preside della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali della Cattolica, prof. Marco Trevisan “La scelta di questa delegazione è sicuramente un riconoscimento per la nostra facoltà: i rappresentanti del ministero dell’agricoltura cinese in visita in Europa hanno scelto di investire un giorno a Piacenza, per incontrare i rappresentanti della facoltà di Scienze agrarie della Cattolica di Piacenza, riconoscendone il peso e la rilevanza scientifica internazionale”.

“Un’occasione importante anche per noi, che abbiamo tutto l’interesse ad aumentare i rapporti con la Cina, un paese con più di 1 miliardo e 200 milioni di persone, per il quale l’agricoltura gioca un ruolo importantissimo”

In particolare l’occhio dei visitatori sarà tutto puntato sull’innovazione in agricoltura. Del resto “per produrre da mangiare per un numero così elevato di persone occorre essere estremamente efficienti edestremamente innovativi – prosegue il Preside. Noi saremo coinvolti con una delegazione molto ampia di docenti, che andrà a coprire tutte le aree di ricerca della facoltà, per venire incontro agli interessi espressi dai nostri ospiti: si passa dall’agricoltura di precisione all’ agro fotovoltaico alla zootecnia avanzata, all’informatizzazione, all’ e-commerce. Tutti aspetti che sono trattati oggi nella nostra facoltà che si dimostra ancora una volta all’avanguardia.




Un test per smascherare il falso Grana Padano. Lo hanno inventato alla Cattolica

Smascherare i formaggi simil-Grana tanto diffusi non solo all’estero ma anche in Italia. A mettere a punto un sistema per scoprire facilmente le imitazioni di alcuni tra i prodotti agro-alimentari più “taroccati” al mondo è stato un pool di ricercatori di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica, guidato dal preside della facoltà di Piacenza Marco Trevisan. Il tutto grazie all’utilizzo di una tecnica emergente, nota come analisi metabolomica. «Lo scopo di questo lavoro preliminare è stato quello di discriminare in base all’impronta chimica prodotti Grana Padano DOP, di sicura provenienza e certificazione, da formaggi spacciati come tali nel mercato italiano e straniero» spiega il professor Trevisan.

«A tale scopo, sfruttando la strumentazione disponibile nella facoltà del campus piacentino, è stata utilizzata l’analisi metabolomica» continua il docente di Biochimica. «Tale approccio ha permesso di valutare in modo più ampio, rispetto alle analisi condotte sui singoli composti, le possibili differenze nel profilo di composti chimici – come acidi grassi, amminoacidi, metaboliti secondari – presumibilmente dettate dalle procedure insite nel disciplinare di produzione. Infatti, si può affermare che l’intero ciclo produttivo di questi prodotti DOP (definito dal rigido disciplinare di produzione) sia in grado di guidare i processi biochimici soprattutto durante la stagionatura, fase fondamentale della produzione, in cui il prodotto acquisisce le sue caratteristiche organolettiche distintive».

Quando si guarda a prodotti come Grana Padano o Parmigiano Reggiano, spiega il professor Francesco Masoero, docente della facoltà e parte dello staff di ricercatori – composto da Luigi Lucini, Antonio Gallo, Gianluca Giuberti e dal dottorando Andrea Rocchetti – che ha messo a punto il test, «questi risultati preliminari forniscono la base per ulteriori studi di autenticità delle produzioni lattiero-casearie, in modo tale da fornire un sistema di tracciabilità e di autenticità delle produzioni DOP, che vedono in prima linea l’Emilia Romagna. Inoltre, il potenziale di questa tecnica analitica potrebbe essere sfruttato per proteggere il consumatore, sempre più consapevole, ed evidenziare la differente qualità dei prodotti nostrani certificati rispetto alle imitazioni estere, purtroppo sempre più diffuse sul mercato agro-alimentare».




Borse di studio per gli studenti meritevoli della Facoltà di Scienze Agrarie

La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha messo a disposizione 2 borse di studio annuali, del valore di 4571 euro l’una, riservate agli studenti dell’anno accademico 2017/2018 iscritti al corso di laurea Triennale in Sustanable agriculture for food quality and environment della Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Per partecipare al bando occorre aver superato tre esami con una media ponderata non inferiore a 27/30 ed avere un reddito equivalente non superiore a euro 100.000,00.

La documentazione dovrà pervenire alla Direzione di Sede – Università Cattolica del Sacro Cuore – Via E. Parmense, 84 – 29122 Piacenza – email: direzione.sede-pc@unicatt.it –entro il 3 maggio 2018

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