Un parco avventura in Valtrebbia per lanciarsi oltre le proprie paure divertendosi

La strada per arrivare al Parco Avventura Valtrebbia è decisamente lunga. Del resto bisogna inerpicarsi sugli appennini piacentini, sopra Bobbio, oltrepassare Coli e raggiungere un bosco situato a 1.100 metri di altitudine.

Fra questi alberi, ormai sei anni fa, Enrico Malvicini e la moglie Gabriela Costa (vedi intervista video qui sotto) hanno deciso di aprire una palestra a cielo aperto, un luogo dove divertirsi, provando brividi che nessuna play-station ti potrà mai regalare.

Anzi, ad onor del vero, la maggior parte dei cellulari non funziona e così anche i millenials sono costretti ad mollare nello zaino pezzi di tecnologia,  una volta tanto resi inutili dalla natura.

Non c’è Wikipedia che tenga fra questi abeti; si deve imparare tutto in prima persona, sfidando paure, vuoto e senso di vertigine. Si può contare solo sulla propria capacità di superare gli ostacoli, lassù, arrampicati su quei tronchi, abbarbicati su piattaforme di legno poste anche a nove metri di altezza.

L’unico aiuto arriva dai consigli, dagli sproni verbali degli istruttori che a terra seguono i passaggi di adulti e ragazzi.

Inizia tutto dalla vestizione: si indossano casco ed imbragatura e poi si segue con attenzione il briefing, imparando ad agganciare e sganciare i due moschettoni di sicurezza e la carrucola. Superato il percorso di prova si affronta il tracciato verde, ma c’è anche chi decide di rinunciare e non salire nemmeno quella prima scaletta. Altri invece piolo dopo piolo arrivano in cima alla piattaforma e … perdono subito la baldanza iniziale.

I percorsi sono tre in totale (oltre ad uno riservato a bimbi piccoli), quello azzurro, il più facile, il verde già più impegnativo ed il rosso che ha un paio di passaggi decisamente tosti.

Per cimentarsi basta superare il metro e quaranta di altezza e soprattutto i propri timori.

Perché è vero che tutto si fa in assoluta sicurezza, che quelle corde e quei due moschettoni reggono fino a duemila chili di peso ma trovarsi lassù, con i piedi su sfuggenti e dondolanti assi di legno, o fra le maglie di una rete è impegnativo anche per gli “uomini veri”. Niente panico comunque: se uno proprio non riesce ad andare avanti arrivano gli istruttori pronti a calare il malcapitato nuovamente a terra.

L’avventura più grande comunque è quella vissuta da Enrico e Gabriela che sono riusciti a superare mille ostacoli e ad aprire questo parco, nonostante certi burocrati facciano più paura di un ponte sospeso.

Da fine aprile a settembre, tutti i week-end non solo fanno divertire centinaia di persone ma danno anche lavoro ad almeno cinque giovani istruttori per turno, quasi tutti studenti universitari con la passione per l’arrampicata. Ad agosto il parco resta aperto tutti i giorni (per informazioni 392/9418017) ed attrae gente non solo dal piacentino ma anche dalla Lombardia. Un modo intelligente e concreto per far rivivere montagne bellissime eppure sempre più abbandonate.

 




Il comune regala duemila alberelli

Venerdì 15 e sabato 16 dicembre, dalle 14.30 alle 17, presso la cooperativa sociale Il Germoglio in via Bubba 25, saranno distribuiti gratuitamente ai residenti nel Comune di Piacenza, fino a esaurimento delle scorte, circa duemila esemplari di piantine e arbusti di varie tipologie: acero campestre, alaterno, corniolo, crespino, ginepro, ligustro selvatico, nocciolo, prugnolo, sanguinello e spino cervino.

Si ripete infatti l’iniziativa, promossa dalla Regione Emilia Romagna, che prevede l’assegnazione ai Comuni del territorio di un quantitativo di specie vegetali volte ad ampliare il patrimonio ambientale e favorire la riforestazione urbana. Ad ogni cittadino che si presenterà munito dei necessari contenitori saranno consegnati al massimo dieci esemplari, con quantità di ogni specie proporzionali al numero assegnato dalla Regione, previa la verifica dei dati anagrafici e della residenza.

“La distribuzione di questi arbusti – sottolinea l’assessore all’Ambiente Paolo Mancioppi – è un invito a tutti ad abbellire e ampliare il nostro patrimonio verde, conservarlo e averne sempre cura. Altri 1000 alberi – aggiunge – saranno messi a dimora dall’Amministrazione comunale nei primi mesi del 2018, come previsto dal progetto Un albero per ogni nato”.

 




Alla Passerini Landi si parla di “Stradoni nobiliari, segni della storia nel paesaggio”, nella settimana della Festa dell’Albero

Nella settimana dedicata alla Festa dell’Albero, anche il salone monumentale della Passerini Landi ospiterà un evento che rientra nel progetto “Si legge Biodiversità”, promosso dall’Ente Parchi del Ducato in collaborazione con le biblioteche dei Comuni nel cui territorio sono comprese aree protette.

Mercoledì 22 novembre alle 16.30, la storica dell’arte Anna Coccioli Mastroviti, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, terrà una conferenza sul tema “Gli stradoni nobiliari: segni della storia nel paesaggio”. Particolare rilievo verrà dato ai viali alberati storici del Piacentino, a partire dalla ricchezza di testimonianze che caratterizza in tal senso il territorio del Ducato farnesiano. Nella provincia di Piacenza, ad oggi sono stati individuati una ventina di stradoni nobiliari, distribuiti in modo omogeneo tra le vallate. Alcuni sono più noti, come il viale di villa Margherita ad Alseno, tracciato all’inizio del Novecento dall’architetto Manfredo Manfredi contestualmente al progetto per la propria residenza urbana; altri sono connessi alla riqualificazione, nei primi anni del Settecento, dell’insediamento nobiliare.

La Festa dell’Albero sarà già martedì 21 novembre al centro dell’attenzione, con il coinvolgimento di tre classi della primaria Giordani impegnate, dalle 14.30 alle 16 nel tratto del Facsal tra via Alberici e la Madonna della Bomba, con la messa a dimora di sette nuovi platani insieme al Ceas Infoambiente comunale. 

Dall’Ufficio Stampa del Comune di Piacenza




“Giornata nazionale degli alberi”, martedì 21 novembre sul Pubblico Passeggio la posa di alcuni esemplari di platano

Valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste e diffondere il rispetto per la natura e la tutela dell’ambiente. È questo l’obiettivo della “Giornata nazionale degli alberi”, istituita con legge della Repubblica nel febbraio 2013 e che sarà celebrata martedì 21 novembre.

In occasione di tale giornata il Ceas Infoambiente del Comune di Piacenza ha pensato di regalare simbolicamente alla città, in collaborazione con tre soggetti privati coinvolti nell’ambito di compensazioni sul verde, la fornitura e la posa di alcuni esemplari di platano che saranno collocati sul Pubblico Passeggio, come azione concreta per il miglioramento dell’aria che respiriamo e della qualità paesaggistica della nostra città.

Saranno messi a dimora sette platani particolari – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Paolo Mancioppi -, ibridi brevettati ottenuti per selezione naturale e resistenti al cancro colorato, la malattia particolarmente contagiosa che purtroppo sta provocando il deperimento e la morte di molti esemplari di questa maestosa pianta anche nella nostra città. Questi nuovi alberi, oltre a sostituire gli esemplari abbattuti, potranno anche fare barriera alla difusione della malattia”.

Infoambiente approfitterà dell’iniziativa per accompagnare gli studenti della vicina scuola “Giordani” e mostrare loro le fasi per la messa dimora: la preparazione della buca e del terreno, l’osservazione della radici, il corretto posizionamento della pianta rispetto al colletto, la posa dei tutori, il compattamento e la necessaria irrigazione. Nei giorni successivi e approfittando dell’inizio della stagione di “riposo vegetativo” altre giovani piante saranno collocate da studenti e insegnanti di scuole primarie, con la collaborazione di alcune associazioni e la promessa di cura estiva di genitori volontari, in alcuni giardini scolastici.  

Dall’Ufficio Stampa del Comune di Piacenza

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