Domenica 28 aprile alle 17 ai Teatini Orchestra e Coro del Conservatorio Nicolini con Mozart protagonista

Prosegue la rassegna Allegro con Brio, organizzata da Fondazione Teatri e Conservatorio Nicolini di Piacenza. Domenica 28 aprile alle ore 17, alla Sala dei Teatini a ingresso libero, il concerto vedrà protagonisti l’Orchestra del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza diretta da Domenico Tondo, il Coro del Conservatorio preparato da Giorgio Ubaldi, Antonio Alessandri al pianoforte.

Il programma sarà interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart, spaziando dal divertimento in musica con l’Ouverture del singspiel Il Ratto dal Serraglio, al concerto per pianoforte e orchestra in fa maggiore K 413, con il giovanissimo solista Antonio Alessandri, selezionato tra gli studenti del Nicolini e che ha all’attivo già numerosi successi in concorsi e dal vivo. Un finale spirituale e coinvolgente vedrà impegnato il coro con composizioni sacre: Ave verum corpus K 618, Kyrie in re minore K 341, Misericordias Domini K 222, Kyrie in do minore K 427.

L’Orchestra del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” è formata da studenti e docenti dell’istituto. Il complesso ha avuto la possibilità di collaborare con enti ed associazioni, tenendo concerti presso prestigiose sedi quali il Teatro Municipale e la Sala dei Teatini di Piacenza, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Cattedrale di Crema, la Rocca di Soncino. In collaborazione con la Fondazione Teatri di Piacenza ha realizzato varie produzioni operistiche, tra le quali il dittico Gianni Schicchi e Schicchi e Puccini, come pure numerosi concerti nelle rassegne Allegro con brio e Ricorrenze in musica.

Informazioni: www.teatripiacenza.it

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Torna Allegro con Brio, ai Teatini trio internazionale porterà composizioni di Brahms e von Zemlinsky

Nuovo prestigioso appuntamento della rassegna Allegro con Brio, organizzata da Fondazione Teatri e Conservatorio Nicolini di Piacenza, domenica 3 marzo alle ore 17, alla Sala dei Teatini a ingresso libero. Si esibirà il Trio composto dagli interpreti, affermati a livello internazionale, Paolo Beltramini (clarinetto), Marco Decimo (violoncello), Davide Cabassi (pianoforte). In programma il Trio in re minore per clarinetto, violoncello e pianoforte, op. 3 di Alexander von Zemlinsky e il Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte, op. 114 di Johannes Brahms.

Si tratta di due significative composizioni, che tra l’altro collegano tra loro i due autori. Il primo brano in programma, composto nel 1896, al culmine di un denso tragitto creativo, rappresenta uno dei frutti più maturi e compiuti del lungo percorso di apprendistato di Alexander von Zemlinsky, iniziato nel 1884 a Vienna, sua città natale, con l’iscrizione al Conservatorio della Gesellschaft der Musikfreunde. Il Trio op. 3 è lavoro giovanile, la cui occasione fu un concorso bandito nel gennaio del 1896 dal Tonkünstler-Verein, su iniziativa, tra gli altri, di Brahms, per una composizione da camera che prevedesse l’intervento di almeno uno strumento a fiato. Secondo la testimonianza di Max Kalbeck, in qualità di membro della giuria Brahms, nonostante le sue già molto cattive condizioni di salute, seguì i lavori del concorso senza mancare a una sola prova. Il riconoscimento fu assegnato nel dicembre del 1896: al Trio di Zemlinsky toccò il terzo premio. Brahms si spese personalmente perché il Trio fosse accolto da Simrock, che lo pubblicò a stampa l’anno successivo. Considerato il quadro che fece da sfondo alla sua composizione, non può stupire il fatto che il pezzo sia pervaso da cima a fondo da un’aura prepotentemente brahmsiana, che evoca, soprattutto, le composizioni che Brahms scrisse, tra il 1891 e il 1894, per Richard Mühlfeld, primo clarinetto della Hofkapelle di Meiningen e grande virtuoso del suo strumento.

E ancora al clarinettista Richard Mühlfeld è collegato il secondo brano in programma nel concerto di Allegro con Brio, il Trio op.114 di Johannes Brahms. Lo stesso compositore scrisse in una lettera a Clara Schumann del luglio 1891, accennando alle ultime composizioni: ” La baronessa Heldburg Ti avrà detto di un Trio per pianoforte, violoncello e clarinetto e di un Quintetto per quartetto d’archi e clarinetto. Sono felicissimo al pensiero di sentire questi due brani a Meiningen. Non hai idea di un clarinettista di lì di nome Mühlfeld. E’ il migliore strumentista a fiato in assoluto che io conosca”. Brahms in realtà aveva pensato di non scrivere più, ma il clarinettista Richard Mühlfeld, attivo nella cappella di corte di Meiningen dal 1873 al 1907, riusci a farlo tornare sulla sua decisione. Il risultato sono i più importanti contributi al repertorio del clarinetto del secondo Ottocento, tra cui appunto il Trio op. 114. Alla prima esecuzione (dicembre 1891) partecipò Brahms al pianoforte.

Paolo Beltramini, primo clarinetto solista dell’Orchestra della Svizzera Italiana, ha vinto oltre venti concorsi nazionali e internazionali, imponendosi all’attenzione del pubblico e della critica come uno dei più interessanti virtuosi odierni di strumento a fiato nel panorama musicale internazionale. Raffinato interprete di tutto il repertorio clarinettistico, è stato ospite di prestigiose istituzioni concertistiche e si è esibito nelle più importanti sale da concerto in tutta Europa, Asia, Africa, Stati Uniti e Sud America. È titolare della cattedra di Clarinetto al Conservatorio “G.Nicolini” di Piacenza.

Marco Decimo ha suonato in Italia e all’estero sotto la direzione di Claudio Abbado e in formazioni cameristiche, tra le quali i Quartetti Borciani, Stauffer, David e l’Edison Trio e molti altri ancora, anche come primo violoncello dell’Orchestra da Camera Stradivari di Milano diretta da Daniele Gatti. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche e radiofoniche. È docente di musica da camera per archi presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. È stato inoltre primo violoncello ospite dell’Orchestra Filarmonica della Scala, della Filarmonica ‘900 del Teatro Regio di Torino e della Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma.

Il pianista Davide Cabassi, dopo il debutto con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano all’età di tredici anni, ha intrapreso una brillante carriera come solista che l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestre europee ed americane. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane ed europee, in più di 35 Stati Americani, in Argentina, in Cina, in Giappone, ed è stato ospite delle più prestigiose sale da concerto internazionali. È top-prize winner al Van Cliburn International Piano Competition 2005. Nella primavera 2012 una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato ad esibirsi con étoile quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova e Massimo Murru. È molto attivo in campo discografico. Insegna nei conservatori italiani dal 2003. 

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Allegro con Brio chiude con il Nicolini tra Fellini e il fantasy di Tolkien sabato 16 ai Teatini

Ultimo appuntamento della Stagione 2017/2018 per la rassegna Allegro con Brio, organizzata da Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con il Conservatorio Nicolini: sabato 16 giugno alle ore 17 alla Sala dei Teatini è in programma il concerto a ingresso libero dell’Orchestra di Fiati dei Conservatori Giuseppe Nicolini di Piacenza e Giuseppe Verdi di Milano, diretta da Johan de Meij, con Hans de Jong al sax alto.

Il programma eseguito in questo concerto è il prodotto finale di un percorso di collaborazione fra il Conservatorio Nicolini di Piacenza e il Conservatorio Verdi di Milano nell’ambito del progetto “MIlanoPIACEnza…suonare insieme” che ha avuto come promotori Luciano Caggiati, titolare della cattedra di tromba e direttore dell’Orchestra di Fiati del Nicolini di Piacenza, e Sandro Satanassi titolare della cattedra di strumentazione e composizione per Orchestra di fiati del Verdi di Milano.

Le tre composizioni che verranno eseguite sono fra le più significative e interessanti della lunga e feconda produzione artistica di Johan de Meij, uno tra i più importanti compositori contemporanei.

Echoes of san Marco è un omaggio al grande compositore veneziano rinascimentale Giovanni Gabrieli. Per ricostruire l’atmosfera tipica delle Canzoni per Sonar eseguite nella chiesa di San Marco con quella sua particolare acustica, de Meij ha scelto un’orchestrazione che imiti i “cori” di ottoni che si rispondevano con effetto di eco dalle cantorie della Cattedrale veneziana. La composizione si apre in effetti con una citazione della Canzon Septimi toni à 8 dalle Sacrae Sinfoniae, affidata, come nell’originale, a due cori di ottoni, e si sviluppa contrapponendo all’interno dell’orchestra varie sezioni di fiati e percussioni, terminando con un trionfale inno solenne.

Con Echoes of San Marco, Johan de Meij ha vinto la 30^ edizione del Concorso Internazionale di Composizione di Corciano.

Fellini è una composizione con sax solista, dedicata, come dice il titolo, al grande regista italiano e al mondo onirico ed immaginifico che i suoi film hanno sempre evocato.

Il solista impersonifica un clown malinconico e straniato, che si muove sul palcoscenico come se fosse dentro un set cinematografico, dando così all’esecuzione un taglio teatrale, sottolineato anche dagli interventi di una Circus Band che da lontano rievoca le atmosfere tipiche del circo. La parte solistica è affidata al sassofonista di fama internazionale Hans de Jong, per cui Fellini è stato scritto.

La Sinfonia n.1, Il signore degli Anelli, si ispira alla trilogia fantasy di Tolkien ed è formata da cinque parti separate, ognuna dedicata ad un personaggio o a un episodio dell’opera narrativa, da Gandalf lo stregone a Lothlorien, la Foresta degli Elfi, dal Gollum Sméagol al Viaggio nell’Oscurità intrapreso dalla Compagnia dell’Anello attraverso le oscure gallerie delle Miniere di Moria, fino all’ultimo movimento dedicato agli Hobbits.

La Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Bruxelles nel marzo del 1988, per cui quest’anno ne ricorre il 30° anniversario. In seguito, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2001 de Meij ne ha scritto la versione sinfonica incisa dalla London Symphony Orchestra.

Compositore e direttore d’orchestra olandese, JOHAN DE MEIJ (Voorburg, 1953) ha ricevuto la sua formazione musicale al Royal Conservatory of Music dell’Aia, dove ha studiato trombone e direzione d’orchestra. La sua pluripremiata produzione di composizioni originali, adattamenti sinfonici e arrangiamenti di colonne sonore gli è valsa una popolarità internazionale ed è diventata una pietra miliare nel repertorio di celebri ensemble in tutto il mondo.

HANS DE JONG vanta una vasta esperienza internazionale sia come solista che come camerista. E’ professore di Sassofono e Musica da Camera al Royal Conservatoire di Antwerpen, in Belgio. E’ Direttore artistico e direttore d’Orchestra del RASP (Royal Antwerp Saxophone Project). Ha composto tre concerti per saxofono. 

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Allegro con Brio, il 13 maggio arriva Debussy ai Teatini

La rassegna di musica cameristica Allegro con brio, organizzata da Fondazione Teatri in collaborazione con Conservatorio Nicolini di Piacenza, prosegue domenica 13 maggio alle 17 alla Sala dei Teatini con Debussy a quattro mani. Al pianoforte Paola del Giudice e Maria Grazia Petrali interpretano un programma incentrato sulle musiche di Claude Debussy nell’anno del centenario della morte del celebre compositore e pianista francese. Il concerto si aprirà con il Prèlude à l’apres-midi d’un faune (nella trascrizione di Maurice Ravel), per proseguire con Petite Suite, e con la trascrizione per pianoforte a quattro mani di Debussy dell’amatissimo Lago dei cigni di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Nella seconda parte verranno eseguite le Six épigraphes antiques e La boite à joujoux – Ballet pour enfants, che vedrà anche la partecipazione della danzatrice piacentina Silvia Rastelli.

Maria Grazia Petrali si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Sia come solista che in formazioni cameristiche è stata premiata in vari concorsi nazionali ed internazionali. Ha eseguito come solista con orchestra i concerti K595 e K466 di Mozart e il concerto op. 54 di Schumann. Ha suonato in importanti sale da concerto italiane e all’estero. Ha inoltre collaborato con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “A. Toscanini”. Nel 2005 ha lavorato con l’Orchestra Filarmonica Italiana e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, con Carla Fracci, per l’allestimento del balletto Maria Stuarda su musiche di Schumann, presentato al Teatro Municipale di Piacenza. Nel 2009 ha conseguito il Diploma Accademico di II livello, ad indirizzo interpretativo, presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale “F. Vittadini” di Pavia. Dal 1998 è docente di pianoforte principale in Conservatorio, inizialmente a Reggio Calabria, successivamente a Riva del Garda ed attualmente al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Paola del Giudice, pianista e clavicembalista, si è diplomata presso il Conservatorio“G.Nicolini” di Piacenza. Vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali (I premio assoluto al concorso “Schubert” nel 1994), ha al suo attivo un’intensa attività concertistica in varie formazioni accanto ad artisti di chiara fama, presso importanti sale e Teatri italiani ed esteri. La danzatrice Silvia Rastelli, dopo una formazione di tipo classico-accademico, inizia il suo percorso con Gianni Zari, già ballerino e coreografo del Teatro alla Scala, con il quale lavora in qualità di solista in diversi spettacoli. Laureata all’Accademia di Brera, Silvia Rastelli si dedica anche alla pittura e alla contaminazione tra le arti con performance delle quali segue ogni passaggio, dalla scelta del tema alla regia, dalla scenografia all’interpretazione stessa della coreografia.

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