Roncaglia contro la logistica, incontro all’ex scuola della frazione e attivata la raccolta firme

La battaglia contro la logistica a Roncaglia è stata combattuta oggi su più fronti. Una delegazione di contestatori si è riunita davanti all’ex scuola della frazione con cartelli che recitavano “Dopo l’alluvione no al capannone”, “No al rumore, no al tumore”, “No a speculazione dopo l’alluvione” e infine “Esercitazione? Capannone? Cementificazione! …fateci capire…”. All’incontro con la cittadinanza ha partecipato Giuseppe Addabbo, responsabile Protezione Civile della Polizia del Comune di Piacenza e Roberto Santacroce, geologo dell’Ufficio Protezione Civile, i quali hanno spiegato ai convenuti (tra cui alcuni rappresentanti del Consorzio di Bonifica) come agisce la Protezione Civile e come si è svolta l’esercitazione svoltasi nella giornata di oggi lungo il Nure e il Trebbia, per testare l’efficacia del sistema.

“I rischi di esondazione di Nure e Trebbia riportano a quello che è successo nel 2015 – ha introdotto Addabbo -, Le cose che accadono dopo devono servire trovare soluzioni, per organizzarsi al meglio e prevenire nuove situazioni del genere. Oggigiorno accadono mpre più disastri ravvicinati. Un piano di protezione Civile deve essere conosciuto dalla popolazione e sempre aggiornato, così abbiamo fatto col protocollo di Protezione Civile di Nure e Trebbia, è stato inserito un nuovo sistema di allertamento, più intellegibile, costituito da 4 colori, a seconda dell’emergenza: verde, giallo, arancione e rosso. La Protezione Civile può avvisare i cittadini anche direttamente, telefonando a casa coloro che hanno mostrato interesse e si sono iscritti ad un apposito elenco”. Come spiegato da Addabbo, contemporaneamente all’incontro di Roncaglia in Prefettura si stava facendo un briefing per valutare cosa aveva funzionato dell’esercitazione e cosa no, per svolgere un servizio sempre migliore.

“L’invito è ovviamente quello di iscriversi all’elenco delle persone che la Protezione Civile può contattare per avvisarle dell’emergenza imminente”, ha sottolineato Santacroce nel suo intervento, spiegando poi cosa non fare assolutamente in casi di calamità.

Giuseppe Castelnuovo di Legambiente Piacenza – Circolo Emilio Politi ha posto l’accento sul  fatto che “la prevenzione principale ad eventi emergenziali è evitare situazioni di pericolo”, facendo riferimento alla dichiarazione di voler costruire un altro capannone di logistica nella zona di Roncaglia. “A Piacenza esiste già una piattaforma di logistica, un’altra di circa un milione e 300 mila metri quadri porterebbe l’ammontare complessivo a 4 milioni di metri quadri di logistica a Piacenza. C’è una questione relativa alla raccolta dell’acqua da considerare”. I cittadini hanno manifestato il proprio disappunto perchè pur vedendo che la situazione è ancora rischiosa, si decide di cementificare. “Un’eventuale emergenza rappresenterebbe un danno economico per la città”. E’ stata attivata anche una raccolta firme “SOS LOGISTICA”, che verranno consegnate alla Sindaca Barbieri. 

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A Ottone un incontro su prevenzione e difesa del territorio

Sabato 29 settembre 2018 presso il centro Polivante di Ottone (Via Aniceto Baracco) si svolgerà l’incontro pubblico intitolato “LENTAMENTE MA SICURAMENTE” in tema di prevenzione e difesa del territorio, anche alla luce degli eventi alluvionali che hanno drammaticamente coinvolto, negli ultimi anni, il paese dell’alta Val Trebbia e in vista dei progetti futuri come il ripristino della rete idrica nella centrale Piazza della Vittoria.

Aprirà l’evento alle 11.00 il sindaco di Ottone, Federico Beccia. A seguire gli interventi degli ospiti:

11.10: Ottone, un esempio di gestione integrata del rischio idrogeologico, Giovanni Menduni, Politecnico di Milano

11.20: L’intervento strutturale sulla Piazza, Simona Cerutti, Ufficio tecnico, Comune di Ottone

11.30: Il nuovo sistema di monitoraggio e allerta, Guido Bernardi, Marketing and International development manager, CAE S.p.A

11.40: Reti intelligenti per controllo del rischio da colata di detrito, Nicola Faccioli, Italy business unit manager, Officine Maccaferri Italia

11.50: Conclusioni, Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile, politiche ambientali e della Montagna, Regione Emilia Romagna

Sarà anche l’occasione per inaugurare il Centro Polivalente, risistemato dopo i danni causati dall’alluvione del 2015, e il sistema di allerta (con pluviometro) con sirene di recente installato. Al termine dell’incontro seguirà un rinfresco.




Tagliaferri (Fdi): “Ricostruire subito il ponte di Barberino a Bobbio”

La ricostruzione del Ponte di Barberino, nel Comune di Bobbio (Piacenza), nel mirino del consigliere Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, che con un’interrogazione chiede alla Giunta cosa intenda fare per completare i lavori di messa in sicurezza dell’infrastruttura. Il ponte è stato spazzato via dalle acque del Trebbia nel corso dell’alluvione del 14 e 15 settembre del 2015: “Un evento non del tutto imprevedibile- fa notare il consigliere Fdi- dal momento che già nel 2010 l’infrastruttura era stata segnalata per la precaria situazione in cui versava”. A quasi tre anni dall’alluvione, però, il ponte non è ancora stato ricostruito “con buona pace delle promesse politiche, e degli impegni assunti a nome della Regione dall’assessore Gazzolo”.

Lo storico ponte, già distrutto dai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale e “ricostruito solo grazie alla laboriosità e competenza di mano d’opera bobbiese”, è un’infrastruttura di primaria importanza per la zona: “in caso di incidente all’interno della vicina galleria la valle del Trebbia- spiega Tagliaferri- resterebbe letteralmente spaccata in due per la mancanza di una viabilità alternativa”. Per questo il consigliere di Fratelli d’Italia interroga la Giunta per sapere “quali iniziative immediate intenda assumere per dar corso agli impegni presi in relazione alla ricostruzione dell’infrastruttura”.

Giulia Paltrinieri




Dichiarato lo stato di emergenza per il maltempo di dicembre

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 al 12 dicembre 2017 nel territorio delle province di Piacenza, di Parma, di Reggio Emilia, di Modena, di Bologna e di Forli’-Cesena.