A palazzo Galli “Storie da leccarsi i baffi” con Diego Manca

Un viaggio breve ma intenso nel mondo del gatto quello compiuto da Diego Manca, veterinario e scrittore, ospite della Banca di Piacenza a Palazzo Galli per la seconda di tre conferenze (aveva aperto la serie Vittorio Feltri la scorsa settimana, la chiuderà il giornalista Renato Farina il 17 aprile) rivolte ai possessori di animali domestici a cui la Banca ha dedicato il conto “Amici fedeli” – primo in Italia – che prevede agevolazioni per la cura e il benessere del proprio animale. Un conto – ha sottolineato il vicedirettore generale dell’Istituto di credito Pietro Boselli – che in questi giorni ha catturato l’attenzione della stampa nazionale e internazionale (la notizia è stata ripresa addirittura dal Times). Boselli ha informato di una nuova opportunità per chi apre il conto “Amici fedeli”: la possibilità di sottoscrivere una polizza sanitaria in favore di cane e gatto ricevendo in omaggio un sistema GPS che permette di sapere sempre dove si trova il nostro compagno a quattro zampe.

Il dottor Manca – autore di una decina di pubblicazioni sul mondo animale, spesso ospite di trasmissioni televisive e collaboratore di giornali nazionali e riviste specializzate – ha introdotto il pubblico presente al mondo del gatto parlando dell’animale nei vari periodi storici, raccontando dell’analogia con la femminilità, dei cinque sensi più uno, del linguaggio e del comportamento; nell’ultima parte della conferenza il veterinario piemontese ha presentato il suo ultimo libro Storie da leccarsi i baffi.

Il gatto appartiene alla famiglia dei felidi; il suo antenato più accreditato è il gatto selvatico africano ed è diventato domestico più di recente rispetto al cane. «Nel 1500 a.c. in Egitto – ha spiegato Manca – il gatto era venerato come sacro e per chi li uccideva era prevista la pena di morte». Furono i Romani che portarono il gatto in Europa: oggi abbiamo un centinaio di razze feline divise in cinque categorie. In Italia ci sono circa 7 milioni e mezzo di gatti domestici: il 94 per cento vive in casa, la metà dorme su poltrone o letti, il 70 per cento è portato almeno una volta dal veterinario.

Diego Manca ha quindi parlato del binomio gatto-donna: «I loro destini hanno sempre viaggiato paralleli». Oltre alla vista («ampio campo visivo da predatore notturno»), all’olfatto («molto sviluppato con 200 milioni di cellule olfattive e che usa per relazionarsi socialmente»), al gusto («la sua lingua è un velcro utile alla pulizia, ma il suo gusto non è molto sviluppato: noi abbiamo 9000 papille gustative, il gatto 500»), all’udito («il vero superpotere, le orecchie del gatto sono radar che riescono a percepire tutto»), al tatto («importantissimo, ha sensori su tutto il corpo attraverso i baffoni e i peli spessi e lunghi collegati direttamente al cervello») il gatto ha anche un sesto senso: «E’ una bussola vivente – ha spiegato il veterinario di Omegna – grazie alla grande capacità di orientamento; è poi dotato di una sorta di telepatia che lo rende magico; sono in grado di avere delle premonizioni che li portano spesso ad allontanarsi a morire o ad intuire la morte delle persone».

Il linguaggio del gatto si manifesta attraverso la coda (dalla posizione si capisce cosa vuole dire), gli occhi (pupille più o meno dilatate), le orecchie (dritte, di lato) e il corpo nel suo insieme. Il gatto poi emette segnali acustici: miagola, soffia e fa le fusa, «un fremito che è qualcosa di magico e che esprime pace e serenità». E il gatto come si comporta? E’ raffinato, silenzioso, meditativo ma anche giocherellone e comico: «Quotidianamente – ha sostenuto il dottor Manca – ci dà lezioni di vita gratis».

Diego Manca ha infine accennato ad alcuni racconti del suo ultimo libro “Storie da leccarsi i baffi”: Teddy e Pussy, che si erano ubriacati; Trippy, vegetariana non per scelta; Ines, gattara che non c’è più; Sandy, diventata “calva” perché la padrona si era separata dal marito; e Houdini, micina nera che celava la sua particolare patologia quasi fosse una maga.




Il conto per animali della Banca di Piacenza “fa il giro del mondo” e sbarca su The Times

Avevamo già parlato, nei giorni scorsi, del successo mediatico riscosso dal conto per gli animali domestici della Banca di Piacenza che oggi è assurto alla ribalta internazionale grazie ad un articolo pubblicato dal giornale londinese The Times. In un pezzo, firmato da Philip Willan, il giornale inglese racconta come tutto sia nato quando un cliente si è presentato nella banca piacentina chiedendo di poter aprire un conto a nome del suo cocker chiamato Roll. Da lì è partita l’idea, subito sposata dal presidente del comitato esecutivo Corrado Sforza Fogliani, di creare un conto “cointestato” e su misura per gli amici a quattro zampe. Conto che ora sta facendo il giro del mondo – sui giornali – grazie alla sua unicità.




Il conto dedicato agli Amici Fedeli in prima pagina sulla Stampa

Il conto per gli Amici Fedeli inventato dalla Banca di Piacenza si sta senza dubbio dimostrando un’idea intelligente, che sta attirando l’attenzione di vari media. La Stampa di ha dedicato all’iniziativa un ampio spazio con anche un richiamo in prima pagina dell’edizione odierna. Il giornale piemontese, in un articolo a firma di Francesco Rigatelli, ha spiegato la nascita di questo speciale conto ispirato a Giuseppe Verdi e al suo inseparabile cane maltese Loulou. Ma oggi di Amici Fedeli si è occupato anche il telegiornale Studio Aperto.

Visto che non c’è due senza tre questo venerdì ha portato al conto anche il plauso  della deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista: «L’idea di consentire l’apertura di un conto corrente con il nome del cane o del gatto, oltre a quello del proprietario – ha dichiarato l’ex ministro –  non è solo un’ottima iniziativa di marketing, ma dà il giusto rilievo, anche sotto il profilo economico, ad un fenomeno di grande portata sociale: quello della convivenza con animali domestici, per i quali chi può spende anche somme importanti. Il mio plauso all’istituto bancario».




Nasce a Piacenza il primo conto “Amici fedeli”

L’importanza dei cosiddetti animali d’affezione, cani e gatti innanzitutto, è in continua crescita nel nostro paese. Aumentano perciò i servizi e le opportunità rivolte agli animali ed ai loro proprietari.

Piacenza è in prima fila in questo senso grazie ad una iniziativa della Banca di Piacenza che ha lanciato questa mattina il conto Amici Fedeli destinato ai proprietari di animali domestici, assistito da agevolazioni in negozi, cliniche veterinarie e opportunità in genere. A fare da contorno alla presentazione ufficiale, tenutasi nella Sala Ricchetti, non sono giustamente mancati cani e gatti, insieme ai loro padroni.

Le caratteristiche del conto sono state illustrate dal Vice Direttore Generale della banca locale Pietro Boselli mentre la dott.ssa Michela Sali ha parlato di alcune iniziative per la cura ed il mantenimento dei nostri amici.

Parole di apprezzamento hanno rivolto all’iniziativa in Vice Sindaco di Piacenza, avv. Elena Baio, anche nella Sua qualità di Presidente Nazionale dell’Associazione di tutela degli animali Amici Veri.

Il Sindaco di Castel San Giovanni, avv. Lucia Fontana ha dal canto suo portato la propria esperienza anche a riguardo della sua decisione (recentemente imitata in Liguria e che è rimbalzata sulla stampa nazionale) di consentire, in casi specifici, che i dipendenti interessati possano portare con sé in ufficio il loro animali d’affezione.

Il Sindaco ha anche parlato del cimitero per gli animali di Castel San Giovanni e questo ha dato lo spunto per occuparsi anche della prossima struttura cimiteriale per animali che sorgerà in una frazione della città.

Fra il materiale distribuito la storia dalla quale nasce il nome dell’Associazione Amici Veri (fu Verdi che dedicò uno spazio del suo giardino a S.Agata – recentemente intitolata S.Agata Verdi – al suo maltese Loulou, facendovi ergere un cippo con su scritto “Alla memoria di un vero amico”).

Tra gli elementi emersi la circostanza che i piacentini si distinguono per l’alta percentuale (superiore al 50%) di proprietari di animali domestici ed uno scritto – con anche diversi riferimenti al nostro dialetto – sui rapporti tra animali, Chiesa (come comunità di fedeli) e chiesa (edificio sacro) e così per poter rispondere alla domanda se si possono o no portare i cani in chiesa.

Il conto AMICI FEDELI è un’iniziativa unica in Italia, pensata per soddisfare aspirazioni ed esigenze dei proprietari di animali domestici.

AMICI FEDELI mette a disposizione dei suoi correntisti una gamma completa di prodotti e servizi ed una pubblicazione con utili consigli per il mantenimento e la cura dei nostri amici a 4 zampe quali conto corrente dedicato e finanziamento a condizioni di particolare favore per acquisti di beni e spese veterinarie.

E’ prevista la possibilità di sottoscrivere anche la polizza assicurativa di responsabilità civile “ZERO PENSIERI” a condizioni agevolate.

Inoltre il conto AMICI FEDELI offre l’iscrizione gratuita per il primo anno all’Associazione AMICI VERI, oltre a promozioni esclusive presso punti vendita e cliniche veterinarie convenzionati, mediante presentazione di tessera di riconoscimento rilasciata dalla Banca.

Alla fine della riunione ha partecipato anche il Presidente dell’ordine veterinari di Piacenza, Dott. Medardo Cammi.