Piacenza: certificati anagrafici in tabaccheria, a breve al via il progetto

E’ stato illustrato ieri all’auditorium Sant’Ilario, in un incontro rivolto ai gestori delle tabaccherie, il progetto “T-Certifico”, che entro l’anno consentirà ai cittadini di richiedere alcune tipologie di certificati anagrafici (residenza e stato di famiglia) presso gli esercizi commerciali del settore, con la possibilità di apporre la marca da bollo per gli usi di legge. “L’obiettivo – ha sottolineato il sindaco Patrizia Barbieri, intervenuta accanto all’assessore ai Servizi al Cittadino Filiberto Putzu – è quello di rendere sempre più diretto e accessibile il rapporto con la pubblica amministrazione. Sarà come poter contare su una rete capillare di sportelli che si affiancheranno, per l’ottenimento di alcuni tra i documenti più richiesti, al Quic di viale Beverora”.

Certificati dai tabaccai a PiacenzaAlla base del nuovo servizio, la convenzione che verrà sottoscritta prossimamente, la cui bozza è stata presentata ai gestori delle tabaccherie dopo essere già stata condivisa con la Federazione Italiana Tabaccai, facente capo a Confcommercio, con l’Associazione Italiana Tabaccai per Confesercenti e con il consigliere comunale Mauro Saccardi.

Il progetto, che non comporterà oneri aggiuntivi né per gli esercenti, né per il Comune di Piacenza, partirà intorno alla metà di novembre e in via sperimentale avrà la durata di un anno, con possibilità di rinnovo. Sono circa 13 mila, i certificati rilasciati annualmente per la tipologia cui fa riferimento lo schema di convenzione con le tabaccherie, che sul territorio urbano contano un centinaio di esercizi spesso aperti anche nel fine settimana o sino a tarda serata. “Ringrazio sin d’ora i gestori che aderiranno – rimarca il sindaco – le associazioni di categoria e il consigliere Saccardi per la collaborazione con la Direzione Generale del Comune nel definire questa iniziativa, che si propone di semplificare ulteriormente le procedure burocratiche per tutti i cittadini”.

All’incontro hanno preso parte, per l’Amministrazione comunale, anche il direttore generale Roberto Gerardi, i dirigenti Giuseppe Morsia e Lidia Schiavi, nonché il referente Sergio Caccialanza.




Bimba con due mamme. Per Murelli e Pisani le leggi si cambiano in Parlamento, non “forzandole”

Il Comune ha soltanto rispettato la legge e quindi non ha iscritto all’anagrafe la figlia delle due mamme, bimba nata con la fecondazione assistita.
E’ la posizione dei parlamentari piacentini della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani. Il 21 agosto, la madre della bimba si è autodenunciata ai carabinieri, perché per far riconoscere la bambina, dopo la fecondazione assistita in Spagna, ha dovuto dire il falso all’anagrafe e cioè che la piccola era nata dal rapporto con un uomo.

«Al di là delle convinzioni personali – afferma Pisani – c’è una legge e bene ha fatto l’amministrazione comunale a rispettarla. Sul piano politico, invece, è legittima la posizione di voler cambiare la legge, ma allora si apra un dibattito, si portino in Parlamento delle proposte e vedremo se saranno votate».

Sulla stessa linea anche Murelli, la quale sottolinea come «i bambini non nascono con una iniezione, ma da un atto di amore tra una donna e un uomo. Non nego che non ci sia l’amore tra le due mamme, ma di sicuro due donne non possono generare un figlio».

Murelli continua: «Mi impegnerò a facilitare la strada dell’adozione, a tutt’oggi davvero difficile e con costi che purtroppo non tutte le famiglie possono affrontare. Mi stupisce che la fecondazione eterologa sia a carico del Servizio sanitario nazionale e, invece, l’adozione no. Senza entrare nel merito dei tanti, troppi bambini che non hanno una famiglia, e che potrebbero trovare dei genitori che li amano».




Mercoledì chiusa l’anagrafe di Piacenza per collegamento allla banca dati nazionale

Si ricorda che mercoledì 20 giugno, per consentire il passaggio dell’Anagrafe comunale al sistema Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente), dalle 10 alle 13.30, orario di chiusura degli sportelli polifunzionali di viale Beverora 57, non sarà possibile usufruire dei servizi quali rilascio di certificati, carte d’identità e cambio di residenza.

Il punto Quic resterà comunque operativo per tutte le pratiche non anagrafiche e già dal giorno successivo, limitando al massimo i disagi per l’utenza, l’attività tornerà a pieno regime, salvo eventuali problemi tecnici dovuti all’erogazione del servizio a livello nazionale.

Piacenza sarà quindi uno dei primi Comuni capoluogo a entrare nel sistema della banca dati nazionale unica in cui confluiranno, progressivamente, le anagrafi di tutte le municipalità italiane, incrementando l’efficienza sia per gli uffici competenti, che avranno un punto di riferimento univoco, sia per i gestori di pubblici servizi. Per i cittadini, ciò comporterà la possibilità di richiedere certificati anagrafici in tutti i Comuni, procedure più semplici e rapide per il cambio di residenza e, a breve, l’ottenimento di certificati accedendo a un portale unico.




Anche Piacenza nell’anagrafe Nazionale della popolazione residente

Piacenza sarà uno dei primi Comuni capoluogo a entrare nel sistema dell’Anagrafe nazionale della Popolazione residente (Anpr), grazie a una procedura avviata ormai da tempo. Il passaggio avverrà mercoledì 20 giugno, con inizio alle 10: a partire da questo orario, sino alla chiusura degli sportelli prevista, per quel giorno, alle 13.30, non sarà possibile usufruire dei servizi demografici (rilascio certificati, carte d’identità, cambio di residenza).

Il Quic rimarrà comunque operativo per tutte le pratiche non anagrafiche e già dal giorno successivo, limitando al massimo i disagi per l’utenza, l’attività tornerà a pieno regime, salvo eventuali problemi tecnici dovuti all’erogazione del servizio a livello nazionale.
L’Anpr è la banca dati unica nella quale confluiranno, progressivamente, le anagrafi comunali. Si tratta di un sistema integrato, previsto tra le piattaforme abilitanti del Piano triennale dell’informatica per la Pubblica Amministrazione, che consentirà ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici e di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche, diventando un punto di riferimento univoco non solo per gli uffici competenti, ma anche per tutti i soggetti interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi.

Il subentro rappresenterà quindi, anche per Piacenza, un passo importante, per porre le basi di un servizio sempre più innovativo e efficiente: poter contare su una banca dati nazionale, nel tempo, permetterà di abbreviare e automatizzare tutte le procedure relative ai dati anagrafici, consentendo alle Amministrazioni di dialogare tra loro con maggiore efficacia, condividendo una fonte unica e certa. Per i cittadini, ciò comporterà vantaggi immediati quali la possibilità di richiedere certificati anagrafici in tutti i Comuni, procedure più semplici e rapide per il cambio di residenza e, a breve, l’ottenimento di certificati accedendo a un portale unico. 

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