Liberali: “Solo una conduzione di centrodestra può risolvere i problemi”

A seguito di una riunione tenutasi questa mattina nella sede dell’Associazione dei Liberali Piacentini dopo un’altra – interlocutoria – tenutasi in precedenza, si è innanzitutto constatata “la piena unità che nel centro destra si riscontra, nella certezza che solo una conduzione di questa impostazione politica può risolvere i problemi, creati da precedenti amministrazioni, che devono essere oggi risolti nonostante difficoltà obbiettive che si registrano”. All’ordine del giorno, nuovamente, il caso Caruso e i suoi effetti sul prosieguo di questa amministrazione a trazione centrodestra, in attesa dell’atteso Consiglio comunale di domani.

Al proposito, si è nella riunione constatato – e ribadito con forza – che, “agli occhi di chi non vuole strumentalizzare una dolorosa vicenda per fini propri, è chiaro che i fatti riguardanti il presidente del Consiglio dimissionario non interferiscono, e non hanno interferito in alcun modo e in alcun modo hanno a che fare, con l’Amministrazione, che dalla presenza in questione non è stata in alcun modo condizionata, avuto anche presente che nulla lasciava pensare quello che si è saputo e che è al vaglio della magistratura, tant’è che se fosse stata cosa nota, la responsabilità di non averla denunciata coinvolgerebbe all’evidenza anche la minoranza”.

“L’appello è a tutti gli uomini e a tutti i piacentini di buona volontà che credono nella valorizzazione del nostro territorio, non servendosi della politica, ma la stessa servendo nei limiti delle proprie forze e comunque con piena, netta coscienza.
Nel corso delle riunioni sono state adottate le decisioni, anche di metodo, che saranno domani comunicate nel corso del Consiglio comunale convocato per volontà della maggioranza e non per decisione prefettizia, di per sé infatti operante senza bisogno di convalida alcuna”.

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Caso Caruso, i Liberali: “Per la maggioranza sostituzione occasione di rilancio dell’azione amministrativa”

Sul “caso Caruso” i Liberali non hanno in questi giorni fatto alcun commento: la loro posizione sulla presidenza del Consiglio comunale era stata ufficializzata in sede istituzionale, pubblicamente, a tempo debito, in particolare dal capogruppo Levoni. “Nessuna rivendicazione, ma solo una puntualizzazione – dicono -, il rispetto delle persone (tantopiù in attesa di giudizio) è un presupposto dello Stato di diritto liberale. Al proposito, giochi di parole sulle persone sono comunque intollerabili”.

Piuttosto, a parere dei Liberali, la sostituzione del presidente del Consiglio deve essere per la maggioranza un’occasione da cogliere per prendere le misure necessarie ad un rilancio dell’azione amministrativa, eliminando sbavature ed insufficienze, che possono essere superate solo se la Giunta recupererà il rapporto con le forze politiche che l’hanno finora sostenuta”.

“Le reazioni isteriche – continuano – che hanno accompagnato osservazioni critiche dei liberali non rientrano nei canoni né della democrazia rappresentativa né della buona amministrazione (la vendita/svendita delle quote Iren – nonostante anche quanto detto da fonte autorevole, e solo per fare un esempio – non è mai stata decisa coralmente, neanche indirettamente prima della presa di posizione dei Liberali). 

Altrettanto, occorre decidere coralmente il rapporto coi Dirigenti e la Segreteria comunale, recuperando risorse (come dal doppione per i Teatri inventato dalla Sinistra) da destinare non totalmente a mirabolanti lavori pubblici alla vigilia delle elezioni (come hanno sempre fatto altre maggioranze) ma, piuttosto, a dare un segnale nuovo per il recupero delle attività imprenditoriali, di varia natura, soffocate dalla pressione fiscale anche locale ed il ristoro delle persone singolarmente, altrettanto colpite dalla pressione fiscale. 

Una nuova politica di bilancio, urge ed è indispensabile. In sostanza, occorre – a parere dei Liberali – un segno di svolta, che caratterizzi un’amministrazione che non può continuare ad essere, nei propositi, uguale a tutte le precedenti di diversa area. Per il che, i Liberali assumeranno le iniziative necessarie, che sottoporranno al Sindaco e alle altre forze politiche”.

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Caso Iren: duro affondo dei Liberali contro la giunta Barbieri

L’Associazione dei Liberali piacentini ringrazia il consigliere liberale Levoni per l’azione svolta in Commissione contro la vendita/svendita delle azioni Iren del Comune, a cui associa tutti coloro che – “con senso di responsabilità” – hanno risposto appoggiando la richiesta di rinvio.

«La richiesta di rinvio – dice il comunicato liberale – è la risposta necessaria ad una chiusura irragionevole a qualsiasi richiesta di trattarne in maggioranza, imponendo invece ukase verbali o telefonici. La “via breve” della vendita/svendita – continua il comunicato liberale – è la comoda via del depauperamento del Comune nell’incapacità di provare almeno a mettere ordine nelle finanze comunali, eliminando doppioni anche di enti pur di tenere moltiplicate le presidenze ed i Consigli di amministrazione”.

Nel comunicato si dice altresì: “La risposta negativa (sia pure tacita) alla proposta liberale di mettersi attorno ad un tavolo e di ragionarne, è figlia di un complesso di inferiorità di alcuni esponenti della maggioranza che paralizza un’Amministrazione che non ha ancora fatto nulla di diverso da quello che avrebbe fatto un’amministrazione di Sinistra, eccezion fatta per alcuni provvedimenti adottati dagli assessori Sgorbati e Zandonella, con il risultato che la Giunta si affida allegramente a scatola chiusa a dirigenti a cui non sa in alcun modo tener testa e replicare.

Ma i liberali non vogliono essere responsabili di una comoda scelta di vendita/svendita che priverebbe per sempre il bilancio comunale di una considerevole entrata certa, nel segreto intento e come premessa ad un aumento futuro delle imposte, dato che con la vendita/svendita diminuiremmo le entrate ordinarie alle quali può farsi fronte solo aumentando appunto le imposte e le tasse. Iren va governata anche dal di dentro, standovi dentro, così che funzioni realmente e dia i servizi richiesti invece che lasciare la città nello stato in cui è. Iren non deve servire solo per avere inutili sponsorizzazioni, ma perché faccia quel che deve a favore della comunità ed i servizi all’utenza a cui è tenuta nel modo dovuto e non come attualmente, gravando sull’utenza indifesa da chi dovrebbe difenderla».




Liberali Piacentini: “Polledri non è stato espulso, ma verrà sostituito”. E attendono di essere consultati

Il gruppo consiliare dei Liberali Piacentini prende atto della decisione del sindaco e non entra nel merito della stessa, basata com’è, sul rapporto fiduciario tra sindaco e assessori. I Liberali intendono però sottolineare che non si tratta di espulsione, come scritto da agenzie di stampa sulla base di erronee e partigiane informazioni estranee al provvedimento sindacale, sebbene di sostituzione.
Al proposito i Liberali Piacentini sottolineano che il loro appoggio esterno alla Giunta si basa anche sulla composizione della stessa. Si attendono quindi di essere consultati. 

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Piacenza: la maggioranza scricchiola per “colpa” della galleria Ricci Oddi

Suona un po’ come una “bomba politica” di mezza estate il comunicato che ci è giunto poco fa in redazione e che pubblichiamo integralmente qui sotto. Poche righe, firmate dall’Associazione dei Liberali di Piacenza, che suonano come una clamorosa tirata di orecchi nei confronti della Giunta Barbieri, giunta che la stessa associazione aveva appoggiato durante la campagna elettorale, contribuendo al successo delle urne.

I Liberali però si “ribellano” davanti alle dichiarazioni dell’assessore al bilancio Paolo Passoni che aveva annunciato uno stanziamento di 30 mila euro a favore della Galleria Ricci Oddi.

Una somma giudicata dall’Associazione come assolutamente insufficiente per il funzionamento della Galleria e comunque inferiore a quella che il Comune è obbligato a versare ogni anno alla Ricci Oddi non per generosità ma in base alle regole del lascito.

I consiglieri del gruppo Liberali Piacentini Antonio Levoni e Gian Paolo Ultori annunciano che, stando così le cose, voteranno contro l’assestamento ma vanno anche oltre e chiedono una verifica dell’attuazione del programma della Giunta Barbieri. Notizia assolutamente clamorosa visto che entrambi siedono sui banchi di una maggioranza che, ad un anno dalle elezioni, evidentemente scricchiola.

Questo il comunicato

«L’Associazione dei liberali protesta fermamente per le parole espresse dall’Assessore Passoni a proposito dello stanziamento di € 30.000 per la Galleria Ricci Oddi. “L’Assessore sa benissimo (come lo sanno benissimo il Sindaco e il Vicesindaco, ai quali la situazione è stata personalmente illustrata) che il contributo di € 30.000 non copre neppure la somma che il Comune ha l’obbligo di dare alla Galleria in base ai patti a suo tempo accettati formalmente in  una con la donazione Ricci Oddi”.

Il comunicato dell’Associazione liberali così prosegue: “Motivare lo stanziamento in parola con destinazione finanziamento impianto condizionamento, pur lasciando (generosamente) libero il Consiglio di Amministrazione di dare al finanziamento altre destinazioni, significa agire con una sostanziale mistificazione dello stato delle cose per, alla fine, lasciare al Consiglio della Ricci Oddi la responsabilità di non provvedere all’impianto di condizionamento, sgravarsi (fintamente) di questo compito comunale nel contempo sottraendosi agli obblighi generali assunti dal Comune, e ciò perché il Consiglio non potrà destinare la somma stanziata che all’amministrazione ordinaria come ripetutamente detto, dimostrato e segnalato”.

L’Associazione dei liberali comunica di aver invitato i Consiglieri liberali a chiedere l’audizione in Commissione del Consiglio di Amministrazione della Ricci Oddi “per fare una volta per tutte pubblica chiarezza sul problema” e votare contro l’assestamento, quantomeno in parte separata, ove lo stesso venisse portato direttamente alla decisione del Consiglio.

L’Associazione chiederà poi alle altre formazioni di maggioranza una verifica dello stato di attuazione del programma di Giunta».