I sindaci piacentini cercano persone che mettano a disposizione alloggi per operatori sanitari

A causa dell’emergenza Coronavirus stanno arrivando nella Provincia di Piacenza operatori sanitari (medici, infermieri, oss e assistenti sanitarie) a supporto dei professionisti piacentini. La loro principale difficoltà, che in alcuni casi ne ritarda l’entrata in servizio, è quella di trovare rapidamente un alloggio in città o comunque nelle zone limitrofe agli ospedali di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda.

Per questo i Sindaci dei comuni piacentini colpiti dall’emergenza sono impegnati nella ricerca delle sistemazioni attraverso un appello diretto ai cittadini, per agevolare l’entrata in servizio degli operatori sanitari e quindi, agevolare le cure dei cittadini.

“Chiediamo quindi alla grande generosità dei piacentini  – scrivono  – di mettere a disposizione alloggi, stanze o quant’altro per accogliere temporaneamente il personale sanitario che arriverà in aiuto dei professionisti piacentini.
Nel caso tu sia disponibile a offrire una soluzione alloggiativa temporanea, ti preghiamo di compilare il modulo. Tutte le informazioni saranno messe a disposizione di AUSL Piacenza che provvederà a metterti in contatto con personale sanitario in cerca di un alloggio temporaneo”.  

Si può mettere a disposizione una casa singola, un appartamento o solo stanze, preferibilmente nei luoghi maggiormente interessati, indicando anche la durata della disponibilità (da una settimana fino a tre mesi, o finchè necessario). Infine si chiede se l’alloggio è usufruibile gratis o a pagamento.

Non chiamate PiacenzaOnline per telefono ma compilate online  il modulo qui sotto.

QUI SI TROVA IL FORM DI COMPILAZIONE PER L’AUSL DI PIACENZA 




Luca Baldino: “si punta ad un equilibrio tra pazienti dimessi ed entranti per polmonite”

Conferenza stampa in remoto con il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino, questo pomeriggio.

Baldino è partito dai dati che restano ancora quelli di un’assoluta emegenza; si è ben lontani dal vedere la luce in fondo al tunnel ma l’organizzazione, nonostante tutto regge e si è deciso di adottare nuove scelte strategiche come quella spostare le prestazioni chirurgiche dell’Azienda presso la Clinica convenzionata “Piacenza”.

“Ad oggi – ha detto Baldino – abbiamo 261 ricoverati nella struttura di Piacenza, 50 in terapia intensiva, e 29 collocati in altre aziende della Regione, a parte Parma. E’ una situazione di forte pressione sulla struttura ospedaliera: abbiamo 40 polmoniti ricoverate. Attualmente la struttura di Fiorenzuola è completamente dedicata al Covid 19, così come Castel San Giovanni. Nell’ Ospedale di Piacenza ci sono 6 reparti trasformati in reparti Covid. A partire da domani ci aiuteranno altre Aziende della Regione”.

Il direttore generale ha però sottolineato un dato importante “da qui a qualche giorno si punta a equilibrio tra pazienti dimessi e entranti per polmoniti. Tra qualche giorno cominceremo a dimettere più persone”. 

“Le polmoniti – precisa Baldino – sono tutte da Coronavirus, e richiedono l’ospedalizzazione e isolamento, tuttavia il quadro diagnostico ” è ormai facilmente riconoscibile”.  

“Fortunatamente  – aggiunge Baldino – non siamo nella situazione di dover scegliere chi va e chi non va in terapia intensiva. Situazione che riesce a reggere. Non siamo comunque in una situazione di normalità”.

601 positivi, di questi 295 al domicilio, 45 i decessi ad oggi. Sempre pazienti anziani o con qualche patologia, al di sopra dei 75 anni. Abbiamo avuto un dato abbastanza stabile, oggi 78 nuovi casi. Forte incremento delle polmoniti. Negli ultimi tre giorni stabili. 78 operatori positivi, di cui alcuni asintomatici”. Alcuni medici generici si sono messi volontariamente in isolamento per essere entrati in contatto con pazienti positivi. “Le medicine di gruppo funzionano meglio in questo senso”.

Per quanto riguarda le fasce d’età dei casi positivi:

0-17 3 casi
18-40 56 casi
41-64 242 casi
65-79 181 casi
>=80 120 casi
Totale 602 (come da comunicato RER)

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Menopausa, parte da Castel San Giovanni una settimana di iniziative

Sabato 12 ottobre si apre a Castel San Giovanni una settimana di eventi dedicati alla Menopausa in salute. Le giornate di sensibilizzazione coinvolgono diversi reparti e servizi dell’Azienda Usl di Piacenza.

Il primo appuntamento è nell’ospedale della Val Tidone, negli ambulatori di Medicina interna. L’iniziativa si rivolge alle donne che si trovano alle soglie della menopausa e a quelle che sono già in questa condizione, ovvero tra i 45 e i 60 anni. “Proponiamo a questo target di popolazione femminile – spiega il primario Carlo Cagnoni – un incontro per conoscere fattori di rischio, complicanze, rimedi e cure”. Le donne interessate potranno prenotare il loro percorso e avere un colloquio con gli specialisti del reparto. L’incontro potrà essere utile, per le signore, per conoscere e misurare i propri fattori di rischio per fratture da fragilità, per individuare comportamenti potenzialmente nocivi da correggere, per conoscere la propria abituale introduzione alimentare di calcio, per apprendere le conseguenze delle fratture e le modalità per curarle e per sapere quali sono i possibili rimedi farmacologi, le loro potenzialità e il loro profilo di sicurezza”.

“In presenza di fattori di rischio particolarmente rilevanti – aggiunge il dottor Cagnoni – sarà proposta l’esecuzione di un esame specifico per la misurazione della densità ossea”.
Le donne interessate possono prenotare un appuntamento personalizzato e gratuito per sabato 12 ottobre chiamando il numero 0523.302016 nelle mattine di mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00.

Dopo l’iniziativa di sabato 12 curata dal Centro di riferimento aziendale per le Osteopatie metaboliche e l’Osteoporosi, la settimana di eventi dedicati alla menopausa prosegue poi con altri appuntamenti.
– Martedì 15 ottobre, alle ore 14.30 nella sala d’attesa della Sala parto dell’ospedale di Piacenza, è in programma un incontro sul tema Menopausa: come affrontarla. Il reparto di Ginecologia mette a disposizione delle utenti alcune visite ginecologiche che possono essere prenotate al numero 0523.302016 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00.

– Mercoledì 16 ottobre, alle ore 15.30 al Centro per le famiglie di via Marinai d’Italia 41, è in calendario un incontro dedicato alla salute delle ossa: come vivere bene un’età delicata come la menopausa.

– Venerdì 18 ottobre, dalle 8.30 alle 12.30, il Consultorio familiare di piazzale Milano 6 a Piacenza, sarà aperto per colloqui e consulenze.

– Sempre venerdì 18 ottobre, ore 14.00, negli ambulatori di Oncologia (all’ospedale di Piacenza) sarà possibile partecipare all’incontro sull’agopuntura in menopausa. Per prenotazioni è possibile chiamare il nr.0523.302721 (da lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00)

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La AUSL scende tra la gente per i corretti stili di vita con “Futuro in Salute”

I professionisti della salute decidono di scendere in campo, uscendo dai luoghi canonici che li vedono protagonisti, per andare da adulti e bambini nel centro della città.

Saranno in 200 a “Futuro in  Salute”, evento organizzato da AUSL col patrocinio del Comune, e 50 partner tra associazioni ed enti a collaborare. “La formula è ormai rodata negli anni- spiega Luca Baldino – tre giorni dedicati alle scuole in cui ci aspettiamo di avere circa 2000 studenti con laboratori e tanto altro. E infine la grande giornata del 5 ottobre in cui occuperemo tutto il Facsal, e sarà tutto organizzato per percorsi. Importante sarà quello della Casa della Salute. Qui il cittadino potrà essere indirizzato verso lo specialista in base alle sue necessità”.

“I cittadini devono darci una mano a curarsi – continua Baldino- la prevenzione, e l’intervento precoce è fondamentale per una buona aspettativa di vita e per una buona qualità della vita nei prossimi anni”.

Nella Casa della Salute sarà possibile farsi valutare da esperti abitudini di vita, pressione arteriosa, colesterolo e glicemia, indice di massa corporea, forza fisica e coordinazione, nonchè una valutazione medica globale. Le consulenze successive sono assicurate dagli specialisti di competenza, in modo che il paziente sia sempre al centro del percorso.

Appuntamento dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 del 5 ottobre. Per prenotare il proprio posto contattare lo 0523 302016. Numero attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30.

I principali eventi 

– A scuola di prevenzione: martedì 1, mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre sono previste tre mattine di laboratori per gli studenti, dai piccolissime della materne ai ragazzi delle scuole superiori. Le 72 attività proposte sono praticamente state tutte richieste: si attendono quindi circa 2000 studenti nelle prime tre giornate.

– Venerdì 4 ottobre, il pomeriggio inizia alle 16.00 con uno spettacolo dedicato alla corretta igiene delle mani. Si prosegue alle 16.30 con una conferenza concerto relativa alla peculiare esperienza di cantoterapia fatta in Neonatologia all’ospedale di Piacenza. Alle 18.00 incontro con una scrittrice sul tema del tumore al seno.

– Sabato 5 ottobre: giornata di visite, controlli e iniziative di sensibilizzazione dedicate alla popolazione. Ambulatori e attività saranno aperti dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Sono impegnati complessivamente oltre 200 professionisti della salute, per un totale di circa una cinquantina tra reparti e servizi coinvolti.
Si chiude con un concerto di due band chirurghi ospedalieri e operatori 118, seguita da un cammeo dei Cani della Biscia.

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A Piacenza la chirurgia salva il sesso e la coppia dopo tumore alla prostata

L’Andrologia dell’Azienda Usl di Piacenza è tra i centri di riferimento in Italia, riconosciuti dalla Società Italiana di Andrologia, per la cura dell’impotenza soprattutto nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico per tumore alla prostata.

Il problema riguarda circa 3 milioni di italiani. Avanzate tecniche chirurgiche (come l’impianto di protesi peniene tricomponenti) totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale ripristinano la normale sessualità.

Il 12 aprile a Castel San Giovanni, sede della chirurgia andrologica aziendale, si terrà un corso di alta precisione rivolto ai giovani andrologi.

Dopo il cancro l’impotenza

Ogni anno questo problema affligge migliaia di italiani che, a seguito di un intervento di asportazione radicale della prostata, possono avere deficit erettile. Il disturbo condiziona pesantemente la qualità di vita e il rapporto di coppia. Se le terapie con farmaci sono inefficaci, la soluzione definitiva è l’impianto di protesi peniene di ultima generazione, che consentono il ritorno a una normale sessualità.

Stefano Fiordelise

In questo campo l’Andrologia dell’Azienda Usl di Piacenza, diretta dal dottor Stefano Fiordelise, fa scuola a livello nazionale. In particolare, l’ospedale di Castel San Giovanni è riferimento per la chirurgia protesica peniena, riconosciuto dalla Società Italiana di Andrologia (SIA). Le tecniche utilizzate dall’equipe del dottor Fiordelise saranno protagoniste il 12 aprile del corso NASA (National Academy of Surgical Andrology).

Una giornata di full immersion nella chirurgia andrologica protesica per giovani andrologi selezionati dalla Società scientifica. Il dottor Fiordelise eseguirà interventi di alta specialità, tra i quali l’impianto di protesi peniene per la disfunzione erettile. “Si tratta – spiega l’esperto – di un’iniziativa nazionale della SIA, nata per favorire il perfezionamento chirurgico e diagnostico in andrologia rivolto ai giovani specialisti e al fine di incentivare e far conoscere i vantaggi di questi impianti”.

Sono circa 3 milioni gli italiani over 50 affetti da impotenza, conseguenza indesiderata dell’asportazione radicale della prostata .“Questo intervento – spiega Fiordelise – nonostante le tecniche laparoscopiche, robotiche e la nerve sparing  che risparmia i nervi dell’erezione, causa comunque impotenza in circa il  30-40% dei pazienti.  Per tornare al vigore sessuale di prima e quindi tornare ad amare pienamente, la soluzione definitiva è l’impianto di protesi peniene di ultima generazione. Rispetto a quelle del passato, le tricomponenti inducono un’erezione simile a quella fisiologica”. “L’impianto della protesi –  continua l’esperto – è un intervento sicuro e si effettua con l’inserimento, all’interno dei corpi cavernosi del pene,  di due tutori espansibili. L’uomo può ottenere un’erezione, che ha la stessa sensibilità e capacità di orgasmo presenti prima dell’intervento”.

L’Andrologia dell’Azienda Usl di Piacenza vanta circa 800 visite andrologiche all’anno e numerosi sono gli interventi di implantologia protesica (fino a trenta all’anno)  che si eseguono all’ospedale di Piacenza senza alcuna costo per il paziente.




Giovedì 27 check-up gratuito dei reni in piazza Cavalli

Come stanno i tuoi reni? Giovedì 27 settembre la prevenzione scende in piazza. In occasione della giornata mondiale dedicata, i medici e infermieri del reparto di Nefrologia e dialisi dell’ospedale saranno in piazza Cavalli dalle 9.00 alle 17.00 per incontrare e informare i cittadini.

In una tenda messa a disposizione da Croce Rossa, sarà possibile confrontarsi con gli specialisti per conoscere i segni delle malattie renali, misurare la pressione arteriosa, eseguire un esame gratuito delle urine e fare accertamenti preliminari di diagnosi.
“Spesso – fa notare il primario Roberto Scarpioni – non ci si accorge dell’insorgere della patologia renale, perché non ha sintomi importanti. Addirittura un italiano su sei potrebbe avere una compromissione di grado medio della funzione renale e addirittura il 3 per cento di livello medio-avanzato. Negli USA, per esempio, a causa di una minor attenzione alla dieta e a stili di vita a volte inadeguati, l’incidenza di malattie renali può toccare addirittura il 20 per cento della popolazione”.
“Il nostro evento in piazza, a contatto con le persone – evidenzia l’esperto – ha lo scopo di porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione nonché sulla necessità di rallentarne l’evoluzione e soprattutto di evitare le gravi e devastanti complicazioni cardiovascolari innescate dalla insufficienza renale avanzata”. Il reparto di Nefrologia e Dialisi di Piacenza segue un migliaio di pazienti con malattia renale a vari stadi negli ambulatori, mentre un numero maggiore è gestito nelle fasi iniziali della malattia insieme ai medici di famiglia, che hanno ruolo importante nel riconoscere le persone a rischio.
“La malattia renale cronica è una patologia in costante crescita ed è ormai un problema clinico, sociale e anche economico importante. È realistica la stima che nella popolazione adulta in Italia il 10-12 per cento della popolazione abbia un iniziale danno renale, ma il problema rimane ancora poco conosciuto e sottovalutato perché spesso clinicamente senza sintomi, almeno nei primi stadi della malattia”.

Con esami semplici e poco costosi, del sangue e delle urine, e talvolta con un’ecografia renale, è possibile accertare la presenza di una malattia.




Sanità Piacenza. Gibertoni (M5s): sollecitare il direttore dell’Ausl a rivedere il Piano di sviluppo

Rivedere il sistema di governance territoriale in materia sanitaria per far sì che le scelte vengano assunte in rapporto ai bisogni locali della popolazione e non prevalentemente a quelli di bilancio o di altra natura. Lo chiede Giulia Gibertoni in un’interrogazione rivolta all’esecutivo regionale con focus specifico sul Piano di organizzazione e sviluppo della sanità di Piacenza che a marzo 2017 è stato approvato dalla Conferenza territoriale socio sanitaria con una maggioranza “risicatissima”.

La consigliera del Movimento 5 stelle mette in evidenza che l’Ausl di Piacenza ha portato al voto del Comitato quel Piano “due mesi prima di un referendum sulla possibile fusione di tre comuni e di elezioni amministrative (tra cui quelle di Piacenza) che avrebbero potuto cambiare, come poi effettivamente hanno fatto, la compagine politica provinciale. E proprio la nuova- sottolinea- sarà quella che dovrà relazionarsi con l’Ausl per mettere in atto le decisioni prese”.

Nell’atto ispettivo la pentastellata evidenzia che, “oltre alle note critiche al Piano dei comuni di Cortemaggiore, Caorso e Villanova, il sindaco di Cerignale ha evidenziato il suo pentimento relativamente al voto favorevole espresso a marzo 2017 e la neo-sindaca dei Piacenza ha palesato la sua critica”. Piacenza ha in seno 11 punti di voto degli 80 previsti. A questo si aggiunge la lettera di alcuni dipendenti Ausl che denunciano mancanza di primari, disorganizzazione delle sale dei reparti chirurgici, pazienti che si rivolgono altrove.

“Il direttore generale dell’Ausl -continua Gibertoni- ha ammesso la possibilità di rivedere il Piano, se i sindaci lo chiedessero, ma non ha chiarito se si riferisse alla maggioranza o a una rappresentanza nutrita che può essere anche minoritaria”. Per questo domanda alla Giunta “se non ritenga opportuno sollecitare il direttore a rivedere il Piano permettendo a comitati, associazioni e sindaci di avanzare proposte di modifica e permettere successivamente ai sindaci in carica di esprimere compiutamente una valutazione”.

(Andrea Perini)




Disturbi comportamentali negli adolescenti: un corso per gli insegnanti

Nell’ambito delle attività volte a prevenire i disturbi comportamentali degli adolescenti, l’Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con la sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e il Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ausl di Piacenza hanno promosso un corso di formazione rivolto agli insegnanti degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado della provincia di Piacenza. In particolare, il percorso – che verte su tre incontri – è rivolto a docenti impegnati in progetti di prevenzione del disagio scolastico. Il corso si pone l’obiettivo di diffondere la conoscenza del fenomeno legato ai disturbi psichiatrici che possono avere sintomi ed esordio nell’età adolescenziale.

Si comincia mercoledì 15 marzo, alle ore 15, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con un seminario in plenaria sul tema de I disturbi del comportamento negli adolescenti e le strategie per affrontarli in ambito scolastico. Interviene Giuliano Limonta, direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Piacenza.

Sono poi previsti un secondo e un terzo incontro suddivisi nei tre distretti. A Piacenza si svolgeranno nell’aula magna della scuola Calvino a cura della psicologa Carmen Molinari.

A Ponente si svolgeranno nell’aula magna della scuola media di Castel San Giovanni, in via Nazario Sauro, a cura della psicologa Alessandra Zioni.

A Levante gli incontri sono in calendario nell’aula magna della scuola media, in via San Bernardo 10, con lo  psicologo Luca Brambatti in collaborazione con gli operatori di sportello d’ascolto.

Infine, è previsto anche un ciclo per gli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado, che si svolgerà all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, a cura degli psichiatri Silvio Anelli e Emanuela Ghinaglia.

“Si tratta di un’iniziativa importante, frutto di una collaborazione tra istituzioni – evidenzia il professore Pierpaolo Triani, Facoltà di Scienze della Formazione – che si è consolidata nel tempo, finalizzata ad accrescere le competenze dei docenti per potere affrontare in classe situazioni molto difficili. Il docente non è un terapeuta, il senso del percorso formativo è proprio quello di aiutare gli insegnanti a delineare quanto sia invece importante il loro ruolo educativo per prevenire e contenere alcune criticità che i ragazzi vivono”. “Non tutti i problemi di comportamento – aggiungo gli operatori Ausl – assumono la connotazione di un vero e proprio disturbo. Una riflessione congiunta su come gli adolescenti li manifestano attraverso i diversi repertori ( cognitivo, emotivo, verbale, fisico) può favorire una maggior capacità di lettura, gestione e condivisione da parte di tutte le  diverse agenzie sociali coinvolte”




Otto marzo. Prevenzione al femminile: fibroma uterino – visite ed esami gratuiti

L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda), in occasione dell’8 marzo, coinvolge gli ospedali che fanno parte della rete “Bollini rosa” per offrire servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione femminile.

L’obiettivo di questa iniziativa è promuovere l’attenzione in ambito ginecologico, in particolare verso i fibromi uterini che rappresentano una delle patologie ginecologiche benigne più diffuse, con una stima di circa 3 milioni di donne nel nostro Paese.
In circa la metà dei casi sono asintomatici mentre per il restante 50 per cento sono responsabili di manifestazioni anche importanti che incidono negativamente sulla qualità della vita delle donne.
L’Azienda Usl di Piacenza partecipa all’iniziativa, in collaborazione con la sezione di Piacenza della Lega italiana per la lotta contro i tumori (LILT).

Giovedì 8 marzo è in programma un pomeriggio informativo, abbinato a visite ed esami gratuiti e a counseling motivazionali sui corretti stili di vita.

La proposta è rivolta a tutte le donne piacentine e si svolge nella sala d’attesa del reparto di Ostetricia e ginecologia (ingresso 8 B del polichirurgico).
In particolare, il programma prevede un incontro aperto alla cittadinanza dalle 14.30 alle 16 sul tema: Il fibroma uterino: dalla diagnosi alla cura.
Dalle 16 alle 18 è possibile sottoporsi a una visita gratuita. Per prenotare uno dei posti disponibili, è necessario chiamare il numero 0523.302641 fino al 23 febbraio, dalle ore 9 alle 11.
Nella stessa fascia oraria sono disponibili anche incontri di counseling motivazionale sui corretti stili di vita. I volontari Lilt, appositamente formati, possono dare utili consigli per intervenire sui quattro principali fattori di rischio: fumo, alcol, alimentazione non corretta e sedentarietà.

Anche per le consulenze è necessaria una prenotazione, telefonando al numero 0523.302641 fino al 23 febbraio, dalle ore 9 alle 11.