Covid. A Piacenza la curva sale, anche se più lentamente. Baldino: “Potrebbe essere l’inizio della terza ondata”

La curva dei contagi in provincia di Piacenza non si ferma e continua a salire anche se in misura più contenuta rispetto alla settimana precedente. A dirlo è il report settimanale dell’Azienda Ausl relativo alla settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio. Si è infatti registrato un aumento dei positivi del 5,9%. I casi sono stati complessivamente 777, a fronte dei 735 del periodo antecedente. In rialzo anche il rapporto tra nuovi positivi e tamponi effettuati che cala leggermente rispetto alla settimana scorsa (era 12,2% e diventa 11,7% con i solitamponi tradizionali, mentre includendo anche gli antigenici la percentuale diventa dell’8% esattamente come la settimana precedente). Sono stati effettuati 9.730 tamponi, di cui 6638 molecolari e 3092 antigenici (“test rapidi”).

Aumenta la percentuale dei sintomatici, confermata anche dal massiccio incremento delle attività delle Usca. Mentre nelle settimane e mesi precedenti c’era quasi un equilibrio fra sintomatici ed asintomatici ora i sintomatici sono il 62% del totale e 38% gli asintomatici (una percentuale decisamente più alta rispetto al 47% della settimana precedente).

Abbastanza uniforme la suddivisione dei nuovi casi nella provincia, anche se vi sono comuni che non ne registrano  (Cerignale, Piozzano, Vernasca).

“Questi dati sono in linea – commenta il direttore generale Luca Baldino – con la tendenza che abbiamo cominciato a registrare la settimana scorsa. Alla crescita dei contagi, segue sempre un maggior numero di sintomatici e, quindi, di richieste di visite a casa, di accessi in Pronto soccorso e di ricoveri. Le cifre di questa settimana sono ancora contenute ma potrebbero essere le prime avvisaglie della terza ondata. Per cui non possiamo che continuare a ripetere quanto già detto nei mesi scorsi, mentre stiamo mettendo in campo ogni sforzo possibile per le vaccinazioni. Finché il virus è ancora in circolazione, occorre prestare la massima attenzione al rispetto delle regole e non abbassare la guardia”.

Vediamo alcuni altri dati della settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio.

La maggior parte dei nuovi positivi è stata individuata grazie alle attività di contact tracing (309 persone, il 40% del totale) ma sale moltissimo (da 24% al 31%) il numero di coloro che sono stati identificati a seguito di segnalazioni per sintomi e dalle USCA (244). A questi si aggiungono 77 casi (10%) diagnosticati in Pronto Soccorso o in ospedale, 78 (10%) a seguito di screening nelle CRA; 30 (4%) in laboratorio privato e 39 (5%) hanno fatto il tampone in altri contesti.

È sostanzialmente stabile il numero di persone in permanenza domiciliare fiduciaria, che passa da 2992 a 2998. Di queste, 1360 sono COVID-positivi e 1638 sono contatti stretti o persone rientrate da aree a rischio; la settimana scorsa erano rispettivamente 1209 e 1783.

Forte decremento nelle scuole

L’attività di indagine che coinvolge le scuole ha ovviamente risentito della settimane di vacanza natalizie, con un notevole decremento. I casi diagnosticati che riguardano studenti e personale docente e di supporto sono stati 30 (era 165 la settimana precedente), con il coinvolgimento di 20 classi. In 11, è stato osservato più di un caso.

Nel corso della settimana le squadre USCA hanno effettuato 944 accessi domiciliari, 300 in più rispetto alla settimana precedente, di cui 59 in struttura (+51 rispetto alla settimana precedente). In particolare, l’incremento delle attività nelle Cra è in parte da attribuire anche all’impiego delle squadre di medici e infermieri per l’attività di diagnostica con tampone per contact tracing a ospiti di strutture dove erano già stati individuati casi positivi.

Più accessi al Pronto Soccorso

Sempre nel periodo di riferimento si registra un incremento degli accessi in Pronto soccorso di pazienti con sintomatologia e criteri COVID-like per un numero medio di 17 pazienti al giorno, rispetto ai 12 accessi medi giornalieri rilevati la settimana precedente.
Per gestire al meglio gli afflussi, al 1 gennaio è stata attivata una seconda area trattamento covid in Pronto soccorso.
Il numero medio di pazienti con ricovero in corso e COVID positivi è stato di 241 persone, di cui 13 in terapia intensiva (non è dato sapere quanti in terapia intensiva vera e propria e quanti in Utir ndr).

Meno morti

Infine, sono 31 i pazienti con data di decesso ricompresa tra il 28 dicembre e il 3 gennaio (erano 40 la settimana precedente).

Iniziata la vaccinazione

Da questa settimana è entrata a pieno regime la vaccinazione contro il coronavirus. Nella prima fase della campagna, i destinatari del vaccino Pfizer-BioNtech sono tutti gli operatori socio sanitari del territorio e gli ospiti delle Cra, le strutture residenziali per anziani.
A oggi sono circa 900 i professionisti vaccinati.
Finora le attività si sono svolte solo nel Laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza ma da domani (6 gennaio) sarà attivato un secondo punto di vaccinazione nella Casa della Salute di piazzale Milano. Ciò consentirà ulteriormente di ampliare le fasce orarie della vaccinazione, dalle 8.30 alle 21.30. I numeri dei professionisti chiamati sono in aumento: oggi sono programmati poco più di 400, ma già da domani saranno 600.

Nei prossimi giorni le squadre di medici e infermieri inizieranno anche le vaccinazioni ai degenti ospiti delle Cra.
Nella provincia di Piacenza il target di questa prima fase della campagna è di circa 8mila persone.
Successivamente, la vaccinazione verrà estesa al resto della popolazione.

 




Venturi: “Cosa deve ancora capitare perchè la gente capisca la gravità della situazione?”

Dopo il consueto aggiornamento sui numeri del contagio in Emilia Romagna, ci sono state alcune riflessioni da parte del commissario Sergio Venturi.

“Il dolore che danno i morti, che disseminano è immane. Mi chiedo a questo proposito se i datori di lavoro non debbano chiedere ai propri dipendenti di stare a casa. Ci consentirebbe di tenere le famiglie unite, e aumenterebbe anche la produttività. Bisogna pensarci in un’economia di servizi come la nostra. C’è un piano sui tamponi per partire su una scala più generale”.

Il commissario non esclude neanche la creazione di nuove zone rosse. “Il presidente ha emesso un’altra ordinanza relativa a parchi e giardini pubblici, così come le passeggiate. Se qualcuno deve fare esercizio fisico lo faccia, se uno fa passeggiate anche solo per 5 10 metri da casa non lo faccia. Cosa deve ancora accadere perchè la gente si renda conto della gravità della situazione? Perchè non deve fare la sua corsetta? A Piacenza 150 chiamate in urgenza per possibile Covid. E vedo ancora chi si lamenta perchè non può fare la corsetta. I pronti soccorsi non hanno bisogno di essere intasati”.

Ha ringraziato i sindaci della provincia di Piacenza per la “dignità” con cui sono attaccati al territorio. “Se le misure non bastano, ci sono altre misure. Se non ce ne rendiamo conto, dobbiamo prendere provvedimenti più severi”.

È il professor Marco Ranieri, ordinario dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, ad aver ideato insieme a dei colleghi lombardi un circuito in grado di collegare un solo respiratore per fornire ossigeno a due pazienti, anziché uno solo. Circuito poi realizzato da un’azienda di Mirandola, distretto biomedicale modenese, la Intersurgical.

“Una notizia che ci riempie di orgoglio- ha sottolineato il commissario per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi, nel corso della consueta diretta. Un’impresa di Mirandola in sole 72 ore ha fornito il primo prototipo che è già stato testato dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna: funziona, e nei prossimi giorni saremo in grado di fare gli ordinativi, destinando la strumentazione alle province più colpite dal virus. Una collaborazione straordinaria tra clinici e industria che metterà a disposizione del sistema sanitario un dispositivo preziosissimo in grado di raddoppiare i posti in terapia intensiva. Non solo, in questo modo daremo anche ad altri Paesi, che ci guardavano con scetticismo e che hanno avuto più tempo di noi per affrontare l’emergenza, un prodotto dell’ingegno della nostra comunità”.

Venturi ha poi affrontato il tema della refertazione dei tamponi: “Stiamo lavorando in queste ore a una rete regionale dei laboratori per non accumulare ritardi, fare statistiche più accurate e in questo modo poter verificare e intervenire tempestivamente su eventuali picchi di infezione in determinate zone del territorio, per impedire che si creino aree dove la proliferazione virale cresca senza controllo. Intanto siamo partiti con i test a tappeto per i dipendenti e gli operatori della sanità”.

 “Stamattina in videoconferenza col prefetto di Piacenza e i sindaci del territorio- ha proseguito Venturi-, il presidente Bonaccini, il sottosegretario Baruffi e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Donini, hanno annunciato un bando di reclutamento straordinario di medici e infermieri per Piacenza, per cui già nei prossimi giorni medici e infermieri di zone della regione attualmente meno colpite dall’infezione si recheranno nel piacentino per dare il loro contributo. Inoltre, sono stati forniti – con il consenso dei diretti interessati – gli elenchi dei laureati in infermieristica degli ultimi due anni che saranno contattati direttamente dalle Aziende sanitarie per poter intervenire subito. Contiamo di fronteggiare la meglio questa situazione così delicata”.

Per quanto riguarda le Case protette, il commissario ha annunciato una direttiva ad hoc per fornire tutti i dispositivi di protezione individuale necessari e per l’isolamento immediato dei pazienti Covid positivi.

“Ancora oggi dobbiamo registrare un alto numero di decessi, 70 in più rispetto a ieri- ha sottolineato Venturi– un dolore incommensurabile. Siamo solidali con le famiglie abbracciando virtualmente tutti i loro cari. Di fronte a questi numeri dobbiamo capire che è il momento di un’assunzione di responsabilità individuale che ci coinvolge tutti. Mi appello anche ai datori di lavoro per chiedere loro di favorire il più possibile il lavoro da casa: favoriamolo dando degli obiettivi, siamo una regione all’avanguardia, dimostriamolo coi fatti”.

Quanto alla nuova ordinanza del presidente Bonaccini che chiude da oggi tutti i parchi e i giardini dell’Emilia-Romagna e limita le passeggiate e i giri in bicicletta, Venturi ha sottolineato come “a parte le persone che devono fare attività fisica quotidiana per problemi di salute, tutti gli altri devono fermarsi. Cosa deve succedere ancora perché ci si renda conto che è ridicolo chiedersi se si può o meno fare una corsetta? Dobbiamo tutti fare attenzione e non esporci a rischi inutili ed evitabili: i Pronto soccorso sono saturi per affrontare l’emergenza, non dobbiamo sovraccaricarli. Stiamo a casa per non mettere in ginocchio il nostro sistema sanitario”. /BB

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Coronavirus, Baldino: “4 nuovi casi in meno rispetto a ieri, ma presto per parlare di picco”

In tempo di Coronavirus anche le conferenze stampa diventano videoconferenze come quella organizzata questo pomeriggio dal direttore AUSL Luca Baldino per fare il punto della situazione Covid-19 a Piacenza.

In apertura il direttore generale fa una premessa sulla situazione a Castel San Giovanni. “Attualmente è totalmente dedicato al Coronavirus, stiamo valutando di spostare alcuni pazienti a Villanova, sono stati raddoppiati i letti di terapia intensiva. Da questa mattina il Pronto Soccorso di Castel San Giovanni è chiuso”.

“Piacenza sta sopportando la maggiore pressione in termini di ricoveri – evidenzia Baldino -, stiamo ricoverando molti casi di polmonite, e immaginiamo che andrà avanti ancora per qualche giorno, domani sera riusciremo ad attivare altri 10 posti di terapia intensiva, sostanzialmente il doppio della nostra dotazione standard, 33 posti letto.

Stiamo facendo una valutazione anche sul Pronto Soccorso di Fiorenzuola, decentrando le attività su Piacenza. In giornata abbiamo concordato con la Regione di collocare un certo numero di pazienti di Piacenza su altre aziende dell’Emilia Romagna. La situazione è ad alta complessità, i nostri operatori sottoposti a forti pressioni. Sono persone che però sono sul pezzo. L’Azienda si è attrezzata per reperire personale aggiuntivo con bandi; alcuni vengono anche volontariamente. Forte la tensione sulla rete 118. Obiettivo tenere le persone lontano dall’Ospedale se non necessario. Non farsi prendere dal panico, alcune misure sono nell’interesse dei cittadini. Chi rischia di morire sono le persone fragili, perciò la nostra attenzione si concentra li”. Al momento il dottor Baldino precisa che l’Ausl sta dando priorità ai tamponi sui casi sintomatici, circa 70 – 80 al giorno. 

Potrà reggere il sistema per come si sta sviluppando la situazione?

“Al momento non siamo in grado di poterlo dire se siamo vicini al picco. 4 nuovi casi in meno di ieri, ma presto per dire che siamo alla fine del tunnel, ma forse una lucina si vede”.

Stefano Nani, coordinatore 118 : “Il sistema territoriale ha subito un cambiamento quasi giornaliero, siamo passati da 75 pazienti gestiti al giorno, a 130. Il numero dei mezzi legati all’emergenza primaria ha raggiunto circa una dozzina. Abbiamo dovuto rafforzare tutta la parte sui trasporti da Ospedale a Ospedale. Raddoppiato la nostra capacità di trasporto, che girano ormai sulle 24 ore, non cambia tra giorno e notte. Attività in sinergia col Dipartimento di Sanità Pubblica per identificare i casi sospetti. Ci è cambiata un po’ la vita sia lavorativa che personale, in per noi è la prima volta che affrontiamo un caso del genere. Ringraziamo l’associazionismo, come Croce Rossa e ANPAS”. Garantisce comunque che il sistema di ambulanze continua, per dare maggiore garanzia alla popolazione.

Mauro Codeluppi, direttore Malattie infettive: “Ci sono una serie di raccomandazioni che vanno tutte nella stessa direzione, ridurre i contatti con le persone per ridurre a sua volta i contagi. Come infettivologi, prestiamo le nostre strutture del reparto, e scegliamo terapie per tempo. Questa epidemia è molto recente, sono maturate alcune proposte di cure antivirali. Stiamo cercando anche di acquisire un farmaco efficace ma non ancora registrato, il Rendesevir”. Il direttore delle Malattie Infetive ci tiene a precisare che le caratteristiche della polmonite “da Coronavirus”, è molto diversa dalla normale polmonite di stagione invernale, perciò avverte di non dare credito tout court ad alcune affermazioni. 

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Grazie a La Matita Parlante e Sapio Life giovani autistici si inseriranno in contesti lavorativi

Acquisizione di competenze professionali utili per inserimento di giovani autistici in reali contesti di lavoro. È questo l’ambizioso obiettivo che si pongono quotidianamente l’Ausl di Piacenza e l’associazione La Matita parlante per dare una chance di reddito (e quindi di autonomia) ai ragazzi inseriti nel Programma Autismo 0-30. L’azienda Sapio Life ha raccolto la sfida ed è diventata partner del progetto.

Nei mesi scorsi una quindicina di giovani adulti con disturbo dello spettro autistico ha seguito un corso di formazione per utilizzare e programmare il DPAD, un dispositivo per la Comunicazione Alternativa Aumentativa che risponde alle esigenze delle persone con bisogni comunicativi complessi. Le competenze apprese si sposano molto bene con il progetto Inbook, nato con l’associazione La Matita Parlante, che ha permesso ai ragazzi coinvolti di sperimentarsi nella realizzazione di libri in simboli. Grazie alla formazione di Sapio Life, i partecipanti hanno avuto modo di approfondire queste conoscenze e di cimentarsi nella creazione di strutture, tabelle e libri comunicativi con il DPAD. Hanno avuto anche la possibilità e la soddisfazione di inserire le loro stesse storie all’interno del comunicatore e di vederle trasmesse attraverso un diverso canale comunicativo.
Oggi i giovani coinvolti in questo percorso ricevono un attestato di formazione. È il primo traguardo dell’acquisizione di competenze professionali e di nuove opportunità di inserimento lavorativo. Per i formatori Sapio Life, gli operatori Ausl e i volontari dell’associazione sarebbe importante portare a conoscenza della cittadinanza questo risultato. Gli organi di stampa sono quindi vivamente invitati a partecipare alla cerimonia di consegna degli attestati.

Sapio Life
Sapio Life è un’azienda del Gruppo Sapio e dal 1989 anni opera nel settore della sanità con servizi e tecnologie dedicati agli ospedali e all’assistenza domiciliare. È una società altamente specializzata con professionisti esperti, e opera su tutto il territorio nazionale. Alla produzione e fornitura di gas medicinali per le strutture ospedaliere e socio-sanitarie affianca l’offerta di servizi domiciliari: dalle tecnologie per le terapie, come i ventilatori polmonari e le pompe infusionali per la nutrizione, agli ausili e supporti per l’assistenza, fino alle prestazioni infermieristiche e specialistiche per i pazienti cronici e complessi. Dispone inoltre di una gamma di prodotti, soluzioni e servizi per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA), l’autonomia, l’apprendimento e l’interazione di persone con disabilità fisica, motoria, neurologica e cognitiva temporanea, permanente o degenerativa.




Effrazione con scasso al Centro prelievi del Laboratorio analisi dell’Ospedale, disagi per i pazienti

L’attività del Centro prelievi del Laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza è stata sospesa, questa mattina, a causa di un’effrazione con scasso avvenuta nella notte. Per consentire i rilievi della Polizia scientifica, fino alle 9 non è stato possibile accettare pazienti, se non quelli che dovevano effettuare il monitoraggio della terapia anticoagulante. Le attività sono riprese appena possibile. Il Laboratorio domani potenzierà il personale in servizio per far fronte nel migliore dei modi alle richieste della popolazione, vista la parziale chiusura odierna. In particolare, è stata prolungata di un’ora la fascia d’accesso ai prelievi. Domani (12 aprile) sarà possibile presentarsi ad accesso diretto dalle ore 7.30 alle 11.30. 

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Due nuove stanze nella Pediatria dell’Ospedale, grazie a Il Pellicano e Ausl

Il progetto 1 MQ a misura di bambino, promosso dall’associazione Il Pellicano Piacenza Onlus insieme all’Azienda Usl di Piacenza, sta davvero coinvolgendo l’intera comunità.  Sono state scoperte oggi le targhe di altre due stanze della Pediatria sulla parete del donatore al primo piano del Polichirurgico. La simbolica cerimonia ha un significato importante: permette all’associazione di comunicare a tutta la cittadinanza che durante l’estate si potranno riqualificare ulteriori ambienti di degenza del reparto. “Abbiamo raccolto fondi a sufficienza per finanziare le stanze “Viaggio nella città dell’amicizia” e “Attraverso i colori”. Presenti tutti i 25 donatori che hanno permesso di raggiungere questo risultato. Nell’elenco figurano storie diverse di generosità, tutte accomunate dalla voglia di realizzare i desideri dei bambini piacentini. “Attraverso il concorso “L’ospedale cresce con noi” – ricorda il presidente de Il Pellicano Piacenza Onlus Maria Angela Spezia – abbiamo chiesto ai più piccoli di immaginarsi un ospedale a loro misura, per non averne paura. Stiamo cercando di dare forma ai loro suggerimenti”. “È di fondamentale importanza far sentire i bambini ricoverati quanto più possibile come “a casa”, distraendoli da terapie e preoccupazioni e permettendo loro di vivere un soggiorno accogliente e sereno”.

L’ELENCO DEI DONATORI

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Elezioni europee, l’ Ausl comunica come prenotare la visita domiciliare per il voto a casa

In occasione delle elezioni europee/amministrative che si terranno domenica 26 maggio, l’Azienda USL di Piacenza comunica che a partire da martedì 16 aprile fino a lunedì 6 maggio sarà attivo un numero telefonico (0523.98.9723) per prenotare la visita domiciliare di un medico legale. Tale accertamento è indispensabile per il rilascio della certificazione necessaria all’esercizio del voto domiciliare.

La linea è a disposizione dei cittadini nei giorni feriali, con esclusione dei sabati e di venerdì 26 aprile, dalle ore 10 alle 12.

A seguito della visita domiciliare, potrà essere rilasciata apposita certificazione per l’esercizio del voto domiciliare.

Hanno diritto all’esercizio del voto domiciliare gli elettori che si trovino in una delle due condizioni previste dalla legge 46 del 7 maggio 2009:

1. elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano;

2. elettori affetti da gravissime infermità tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile, con prognosi di almeno 60 giorni dalla data di rilascio del certificato.

Gli elettori che intendono avvalersi di tale facoltà dovranno far pervenire al Comune, nelle cui liste elettorali sono iscritti, un’apposita dichiarazione in carta libera, attestante la volontà di esprimere il voto nell’abitazione in cui dimorano, corredata dal certificato rilasciato dal medico legale dell’Azienda Usl, nel periodo compreso fra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data delle votazioni. 

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Medici di famiglia, Piacenza sede del corso di formazione post laurea per 26 studenti

Ippocrate del futuro crescono. Piacenza diventa sede del Corso triennale di formazione specifica in Medicina generale. Dal prossimo 2 aprile Piacenza sarà infatti sede del corso di formazione post laurea per medici di famiglia, che coinvolgerà ogni anno 26 studenti. La Regione Emilia Romagna, responsabile di questa formazione, ha identificato altre 5 città per attività didattiche seminariali e per quelle formative di natura pratica.

Le lezioni teoriche avranno luogo nel Campus Credit Agricole di via San Bartolomeo, mentre la parte pratica avrà luogo negli ospedali della provincia, nelle sedi territoriali, tra cui le Case della Salute, e negli studi di medici di famiglia. Questa parte è prevalente nella formazione (1064 ore su 3200 pratiche, in aggiunta alle 1600 seminariali).

“La carenza dei medici – ha affermato Luca Baldino, direttore generale Ausl di Piacenza, è un problema strutturale. Da qui al 2022 a Piacenza 80 medici compiranno 70 anni, per cui saranno obbligati ad andare in pensione. Da qui la necessità da parte della Regione di formare nuove persone. Questo fa si che Piacenza si qualifichi sempre di più come sede di insegnamento”.

Anna Maria Andena, referente aziendale per il corso, sottolinea nuovamente quanto questa nuova opportunità permetta di divenire “appetibili per le future generazioni”. “Ma ci sarà anche una maggiore integrazione tra Ospedale e l’attività esterna. Frequentare sarà funzionale a creare una partnership stretta con le attività territoriali. E’ un corso questo che ha visto la luce ad inizio anni 90, l’attività del medico di famiglia cerca di inquadrare la persona nel suo insieme, accompagnato da una serie di incombenze”.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza, Augusto Pagani, torna sulla carenza di medici, che può essere solo “gestita”, e che non deve essere impattante sullo svolgimento delle attività quotidiane di servizio. 

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Archiviato il caso di Silvia Pantano, rea di frasi “infelici” nei confronti di un migrante

Un commento definito “infelice” dall’Ordine dei medici di Piacenza, quello di Silvia Pantano che sul profilo Facebook di Open (giornale online fondato da Enrico Mentana) aveva scritto “Il bestiame non viaggia sui pullman superlusso”, riferendosi a un giovane migrante trasferito dal Cara di Castelnuovo. Il commento se decontestualizzato è stato definito dall’Ordine “disastroso”.

Il caso è stato analizzato dalla Commissione medica chiamata a valutare l’ipotesi di “procedere in via disciplinare” nei confronti della dottoressa, scrive l’Ordine. Ebbene, la Commissione ha dovuto prendere atto “che l’iscritta non aveva inteso esprimere deteriorità razziste nei confronti dei migranti trasferiti”, e che “aveva trovato in ogni caso una più che adeguata pena, pur non disciplinare, rispetto all’ingenua leggerezza con cui in ogni caso ha postato un commento oggettivamente infelice e di per sé assoggettabile ad equivocazioni discorsive, ricevendone una valanga di attestazioni non certo lusinghiere, che non lasciano indifferenti neppure l’estraneo lettore”.

La Commissione si è trovata concorde nel ritenere quel commento “non correlato ad un comunicato della Open che, effettivamente, aveva operato un colorito quanto suggestivo riferimento al modo di trasferimento delle persone portate via ‘come bestiame'”. 

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Prime note di OSPEDarte oggi al Guglielmo da Saliceto

Per portare un pianoforte in un Ospedale ci vogliono sicuramente mani forti e braccia robuste, ma serve anche cuore e generosità, come quella dimostrata dagli oltre 300 sostenitori che sulla piattaforma Ginger hanno donato, chi più chi meno affinchè il sogno di AVO Piacenza, Fondazione Piacenza e Vigevano, AUSL di Piacenza e tante altre realtà divenisse possibile. Perchè oggi “OSPEDarte” non è più solo un progetto, sono state suonate le prime note del pianoforte in Ospedale grazie al maestro Corrado Casati e al coro del Conservatorio Nicolini che ha intonato “La Traviata: Libiamo ne’lieti calici (Brindisi)” e il “Va pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi.

Erano necessari 4 mila euro per acquistare il pianoforte, ne sono stati ricavati 5 mila 104, per un progetto importante per Piacenza sicuramente ma prima di tutto per i pazienti, come ha sottolineato lo stesso Luca Baldino. “L’arte può essere non solo un conforto per i pazienti, ma proprio un supporto alla terapia stessa”.

“Quando abbiamo iniziato a discutere di questo progetto – afferma la presidente di AVO Marisa Monticelli -, per noi era un grandissimo sogno, mancavano però le gambe e un simbolo in un luogo di cura per dare il via a questo progetto. Noi quotidianamente etriamo in corsia e vediamo persone che stanno male, ma soprattutto che hanno tempi vuoti in cui la testa comincia a fare pensieri di preoccupazione e ansia. Ma sappiamo come un libro, musica o film possono essere di aiuto”.

Attorno al pianoforte verrà allestita una zona ad hoc insonorizzata, che verrà utilizzata per eventi già predisposti per circa due mesi. Troviamo infatti film famosi e realtà locali di teatro e musica (Stagnotte, Traattori) cui si aggiunge anche un laboratorio artistico coi ragazzi di Fuori Serie e alcuni concerti di Piacenza Jazz Club, tra le anime dell’iniziativa, da confermare.

Piacenza Jazz Club a partire dal 2016 porta avanti iniziative legata all’Ospedale, portando musicisti anche di fama internazionale in corsia realizzando performance per i degenti. In questo progetto non è mancato inoltre il supporto della Fondazione Piacenza e Vigevano, che ha voluto dare una mano affinchè i pazienti potessero superare lo stress da ospedalizzazione, ma anche Coop Alleanza 3.0. 

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