Il lungo abbraccio di Borgotrebbia per Elisa

Un lungo serpentone di persone per ricordare Elisa Pomarelli. Erano state comprate circa 250 fiaccole, ma non sono sicuramente bastate questa sera in Via Berzolla a Borgotrebbia per gli accorsi, almeno il doppio, per incontrare i parenti stretti di Elisa, la ragazza che da 12 giorni non si trova, e le ultime ricostruzioni dei Ris di Parma prospettano una fine drammatica per questa vicenda.

I genitori, nelle loro dichiarazioni alla stampa presente, non hanno potuto fare altro che rilasciare parole di speranza, nonostante tutto: il padre ha detto: “Ti voglio bene Elisa, speriamo che torni a casa presto, ma non dipende da lei”.

Gli amici più vicini a Elisa hanno invece intonato “Piccola stella senza cielo” e “Certe notti”, due brani di Ligabue che venivano cantati in compagnia durante gite o scampagnate.

Da Via Berzolla 22, la casa di Elisa, la fiaccolata ha percorso Via Ricchetti per giungere poi alla rotonda dopo Via Trebbia e tornare al punto di partenza, passando davanti alle case da cui sbucavano le teste di alcuni abitanti di Borgotrebbia. Hanno partecipato anche l’assessore Jonathan Papamarenghi, Giulia Piroli e alcuni rappresentanti di Non Una di Meno, nonchè di Arcigay Lambda.

LE ULTIME SUL CASO

Lui intanto, indagato per omicidio e occultamento di cadavere, pare sia stato avvistato nei boschi in località Sariano, intanto i tecnici hanno rivelato tracce biologiche nell’auto di Sebastiani. Le ricerche sono riprese dopo la sosta di un giorno. Domani nuovo summit in Prefettura per fare il punto della situazione.

 

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Asilo di Borgotrebbia, le precisazioni dell’assessore Sgorbati. “In primo piano l’incolumità dei bambini”

Con riferimento all’interrogazione dei consiglieri comunali Christian Fiazza e Giulia Piroli, riguardante l’asilo di Borgotrebbia, l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati precisa quanto segue: “Vorrei ribadire che all’attuale Amministrazione comunale sta a cuore, innanzitutto, l’incolumità dei bambini, il che significa rispettare le famiglie e il loro diritto alla tutela della sicurezza dei propri figli”.
“Dalle informazioni di cui dispongo – aggiunge l’assessore – risulta che la Cooperativa Oasi, gestore della struttura di Borgotrebbia, sin dal 2005 aveva richiesto al Comune di effettuare una verifica di antisismicità, come previsto dall’ordinanza n 3274 emanata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2003: una richiesta rimasta priva di riscontro alcuno e rinnovata nel 2008, ancora una volta senza esito. Nessuna documentazione era stata fornita, permettendo comunque a oltre venti bambini di frequentare l’asilo in quell’immobile”.

“Non appena siamo venuti a conoscenza della pericolosità dell’edificio – ricorda Federica Sgorbati – ci siamo attivati per chiudere la struttura e, in un solo pomeriggio, individuare una sistemazione d’urgenza per i giorni successivi, presso l’asilo della Besurica. Superata la fase di emergenza, l’Amministrazione si è impegnata a trovare una soluzione per l’anno educativo 2017-2018 e ci stiamo organizzando per la ricostruzione dell’asilo, mantenendone l’ubicazione a Borgotrebbia, proprio perché riconosciamo l’indubbia necessità del servizio per le famiglie residenti nel quartiere”.
“Per la totale e completa ricostruzione – conclude l’assessore – tra gara e lavori occorreranno circa 15 mesi. Se consideriamo che le richieste avanzate alle precedenti Amministrazioni dal 2005 in avanti non erano state mai evase, sommando il fatto che per fortuna nessuno ha subito danni o si è fatto male, così come nessuno ha perso il posto per la frequenza dell’asilo, mi pare che non ci sia troppo spazio per il malcontento. A maggior ragione guardando al fatto che Borgotrebbia, tra un anno e tre mesi circa, potrà contare su una struttura completamente nuova da adibire ad asilo. Credo, in sintesi, che sulla vicenda questa Amministrazione abbia agito con la diligenza del buon padre di famiglia”. 

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Asilo di Borgotrebbia, Piroli e Fiazza alla Giunta: «Quando verrà riaperto?»

«Tutto tace sul ripristino dell’asilo nido di Borgotrebbia, non è chiaro come si stia muovendo l’amministrazione». I consiglieri comunali Giulia Piroli e Christian Fiazza (Pd) interrogano la Giunta Barbieri per chiedere di «aggiornare le famiglie residenti a Borgotrebbia sulla situazione relativa al nido», un servizio rilevante per il quartiere che nel luglio 2017, improvvisamente, è stato chiuso con un provvedimento urgente a causa della scarsa qualità del cemento di costruzione. Conseguentemente, si è verificato lo spostamento delle attività di bambini ed educatrici nell’asilo nido comunale in via Ottolenghi. «Sembra che ci sia una situazione di stallo per la riattivazione di questo servizio fondamentale per le famiglie di Borgotrebbia. Per quanto ne sappiamo – illustrano Piroli e Fiazza -, nell’autunno 2017 l’amministrazione ha partecipato a un bando regionale per accedere a risorse statali volte alla realizzazione di un polo dell’infanzia innovativo. Ma il progetto non è stato finanziato in quanto ritenuto dalla commissione non idoneo rispetto ad altre idee proposte nel resto della Regione. Ad oggi, l’edificio di via Boreca risulta inagibile e inutilizzabile. Il quartiere rimane così privo di un asilo nido, costringendo le famiglie a rivolgersi ad altre strutture dislocate in zone più lontane. Il programma triennale dei lavori pubblici prevede la concessione della progettazione, della realizzazione nonché della gestione dell’asilo con un apporto di capitale di 875mila euro. A fronte di tutto ciò, tuttavia, non è chiaro se ci siano state manifestazioni d’interesse da parte dei privati – concludono – e in quali tempistiche il centrodestra intenda restituire agli abitanti di Borgotrebbia questo centro educativo».




Rifiuti ingombranti a Borgotrebbia, Fiazza (Pd): «Esaminare le immagini delle telecamere»

Il consigliere comunale Christian Fiazza (Pd) segnala una situazione di inciviltà a Borgotrebbia. «La scorsa notte, qualche sfacciato concittadino, con una sfrontata noncuranza del bene comune, ha abbandonato rifiuti ingombranti accanto ai bidoni tra via Trebbia e via Città di Picerno. Alcuni residenti, sconcertati dalla scena trovata di fronte agli occhi al proprio risveglio, mi hanno inviato le fotografie di un divano, una sedia, un frigorifero e altri mobili lasciati sul marciapiede. Secondo loro, gli arredamenti sarebbero stati scaricati da un furgoncino».

«Il mezzo probabilmente sarebbe transitato sotto i punti di videosorveglianza. L’amministrazione comunale dovrebbe far controllare le immagini riprese dalle telecamere. Dallo scorso aprile, infatti, sono state installate due telecamere: una nei pressi della rotonda del sottopasso e una all’angolo di via Città di Picerno. Questo caso specifico non può restare inosservato», conclude Fiazza. «È doveroso punire chi non rispetta la civile convivenza e il decoro urbano, specialmente nelle frazioni che da tempo chiedono più attenzione da parte delle istituzioni».




Fiazza: «Occorre riqualificare il pattinodromo di Borgotrebbia

«In trent’anni non si è mossa un foglia: il pattinodromo di Borgotrebbia è in perenne stato di abbandono e incuria». A sollevare il caso è il consigliere comunale Christian Fiazza, che è nato e cresciuto in zona. «Da ragazzo venivo qua a giocare a calcio, organizzavamo le partite tra Tobruk e via XXI Aprile. E questa piccola area asfalta – teoricamente destinata agli sport di strada – nel tempo è rimasta intrappolata nella dimenticanza generale».

«Destra, sinistra e centro, tutti gli schieramenti che si sono succeduti a Piacenza, non hanno asfaltato e sistemato il perimetro collocato nel parco di via Trebbia, di fronte all’attraversamento pedonale che porta alla scuola elementare XXV Aprile. In buone condizioni permetterebbe a tanti appassionati di allenarsi sul pattinaggio a rotelle e discipline affini, nonché di valorizzare lo sport, lo svago e l’aggregazione. Nella realtà, però, rischia di diventare un ricettacolo di degrado, come denunciano da tempo i residenti del quartiere. Auspico – conclude Fiazza, che ha presentato anche un’interrogazione sul tema – che l’Amministrazione comunale riqualifichi il pattinodromo, possibilmente in tempi brevi in vista della primavera, quando le temperature apriranno le porte al ritorno dei giovani nei giardini. Sarebbe un intervento poco costoso e importante per Borgotrebbia».