Il console bulgaro in Italia Tanya Dimitrova sceglie Piacenza per progetti di scambio culturale

Il primo tra i temi messi sul tavolo dal console generale bulgaro Tanya Dimitrova durante l’incontro istituzionale avuto questo pomeriggio col nostro vicesindaco Elena Baio è quello della scuola, e della necessità di creare un gemellaggio che possa portare reciproci benefici, sia qui che in Bulgaria, attraverso alcuni progetti.

In perfetto italiano, con qualche intermezzo in inglese, Tanya Dimitrova sottolinea come ha trovato la città: ospitale, tranquilla e sorridente. Per poi andare al nocciolo della sua visita, chiedendo della presenza di progetti europei. “Ho letto – ha affermato il vicesindaco Baio – che abbiamo in atto alcuni scambi con l’Università, che sono da tempo confermati e aumentano sempre di più, sia con studenti liceali sia con quelli universitari. Tra le mie deleghe vi è l’Università e Ricerca, perciò ci tengo molto. Cerco sempre di agevolare i viaggi di studenti all’estero, per aprire la mente”.

Il console ha poi spiegato che le sue visite servono a “creare legami in tutti i livelli, sia economici che sociali, educativi. Ho visto che nel 2015 c’è stato un progetto che ha coinvolto Piacenza in Bulgaria sulle tradizioni natalizie dei due Paesi, e poi il Festival Internazionale dei Giovani. Piacenza è una parte molto bella dell’Italia, e ci piacerebbe realizzare progetti culturali comuni”.  La comunità bulgara a Piacenza è di 328 persone.

In particolare il console ha illustrato il progetto di una mostra fotografica itinerante su belle storico artistiche della Bulgaria, che sta già girando l’Italia (sarà a Bolzano il 9, poi Volterra, Lecco, Como), e poi un concorso di poesia. 

“Vorrei mostrare le peculiarità della Bulgaria nel mondo – ha continuato il console – soprattutto pochi sanno che la Bulgaria offre un olio di rose fantastico, essenze su cui si basano poi i profumi”. Ma spiega anche che gli imprenditori italiani amano investire in Bulgaria perchè li esiste “una flat tax al 15%”.

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La municipale pizzica “tre furbetti” con targa estera

Il trucco è semplice. Si immatricola l’auto con una targa estera, di un paese dell’Unione europea, evitando così di pagare multe, revisione, tassa di proprietà e risparmiando parecchio sull’assicurazione.

Ma se si viene scoperti arrivano i guai ed è successo lunedì scorso quando una pattuglia del nucleo operativo sicurezza tattica (Nost) della polizia municipale di Piacenza, in servizio in via Farnesiana, ha intimato l’alt a una Ford Fiesta. I documenti di circolazione relativi al veicolo, esibiti al momento del controllo, indicavano alcune difformità rispetto alle verifiche compiute attraverso varie banche dati telematiche: nonostante l’apparenza estera, l’auto in questione risultava non solo già immatricolata in Italia senza essere mai stata radiata, ma anche coinvolta in tre provvedimenti di fermo amministrativo fiscale, per un totale di circa 1.000 euro.

La conducente, una 37enne di origine rumena residente in provincia di Lodi, è stata sanzionata per aver violato diversi articoli del Codice della strada per un importo pari a quasi seimila euro, mentre la vettura è stata sottoposta a sequestro amministrativo finalizzato alla confisca e a fermo amministrativo per tre mesi. Le targhe romene apposte al veicolo sono risultate originali ma irregolarmente ottenute, pertanto sono state rimosse dagli agenti per essere inviate alla locale motorizzazione.

Sempre lunedì 21 agosto, durante un posto di controllo in via Colombo, dal controllo documentale è emerso che il conducente, un italiano 40enne residente in Sicilia, alla guida di una Bmw di grossa cilindrata immatricolata in Romania, non aveva sottoposto il veicolo alla prescritta revisione, scaduta nel dicembre dello scorso anno. All’uomo è stata contestata la relativa sanzione di 120 euro, con pagamento immediato agli agenti e indicazione di tornare in Romania nel più breve tempo possibile, per sostenere il controllo tecnico sul veicolo.

E’ di questa mattina, infine, il controllo su un Fiat Doblò con targa bulgara fermato in via Colombo all’incrocio con via Dei Pisoni: il conducente, un piacentino di 57 anni, al controllo dei documenti era privo della carta di circolazione. Gli accertamenti tramite banche dati hanno confermato che il veicolo, radiato in Italia e immatricolato regolarmente in Bulgaria, non era stato revisionato. Inoltre, risultavano alcuni passaggi in zona a traffico limitato non pagati. Anche in questo caso, la sanzione – pari a oltre 300 euro per le diverse violazioni contestate – è stata corrisposta immediatamente agli agenti, con l’indicazione di rientrare nel più breve tempo possibile in Bulgaria per sostenere il controllo tecnico obbligatorio sul furgone.