Carceri, Callori (FdI): “Più attenzione per Polizia Penitenzaria, ma nuovo governo non da garanzie”

“La questione da mettere al centro è la tutela degli agenti della Polizia penitenziaria. La loro attività è dura, difficile, a contatto, 24 ore su 24, tutto l’anno, con situazioni anche a rischio per la loro incolumità, con organici sottodimensionati e nessuna dotazione di efficaci mezzi di deterrenza”.

Il consigliere regionale Fabio Callori di Fratelli d’Italia torna sul tema già trattato durante i gravi episodi di violenza compiuti da alcuni detenuti nella Casa circondariale di Piacenza.

“Sappiamo che la Lega al governo aveva previsto nuove assunzioni e più attenzione nei confronti del Corpo, ma dell’esecutivo in nuce non c’è da fidarsi. Il Movimento 5 stelle si manterrà fermo sulle promesse fatte in questo primo anno di governo o, piuttosto, si assoggetterà ai diktat del Pd, che certamente non si è mai distinto per attenzione e tutela nei confronti delle Forze dell’Ordine e, quindi, della Polizia penitenziaria?

Il timore è che stia perdendo terreno tutto ciò che si prospettava innovativo e che finalmente avrebbe potuto garantire la giusta attenzione alla sicurezza del paese e, in particolare, a chi questa sicurezza la tutela, a rischio della propria incolumità. E che tornino prepotentemente alla ribalta il lassismo dei governi dem, mascherato da buonismo, e il totale disinteresse della sinistra nei confronti del contrasto alla criminalità e al degrado che, temo, riprenderanno a imperversare nel paese insieme a flussi incontrollati di migranti irregolari. Contrasto alla criminalità e al degrado che necessita di più uomini, di più risorse e di un’attenzione costante e senza sconti.

La sicurezza non è un optional, neppure in carcere, ma la sinistra non l’ha ancora capito. Come non ha compreso che il tifo da stadio, spesso strumentalizzato politicamente, a favore di chi viola le leggi non fa che accrescere confusione e disillusione nei confronti dello Stato. E così anche l’attenzione e la comprensione dirette quasi esclusivamente a chi la legge l’ha violata e non a chi la tutela non fanno che offuscare quell’alleanza che dovrebbe essere naturale tra cittadini e istituzioni.

Porremo dunque la massima attenzione sulle azioni che verranno attuate nei prossimi mesi, se mai il futuro governo dovesse sopravvivere, nei confronti del corpo della Polizia penitenziaria e della sicurezza in generale. Come guarderemo con interesse all’improrogabile progetto di riorganizzazione del Corpo di Polizia penitenziaria e all’azione sia del Garante dei Detenuti nazionale, che del Garante dell’Emilia Romagna, figure che certamente dovrebbero mantenersi estranee alla ribalta della politica militante”.

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Callori: “soddisatto per il contributo alla farmacie rurali. Un inizio importante”

Fabio Callori interviene sul tema delle Farmacie Rurali che, in molti casi rischiano a chiusura:

“Apprendo con soddisfazione  che la Regione Emilia Romagna  – nel 2019 –  ha stanziato a Bilancio  400mila euro a sostegno delle farmacie rurali in prospettiva di  valorizzare la rete delle stesse, in particolare nelle aree rurali,  riconosciuto il fondamentale ruolo che rivestono. “Un contributo per garantire la capillarità dell’assistenza farmaceutica nelle zone disagiate della  regione”.

E’ un importante inizio per permettere a  tali farmacie rurali il cui rischio chiusura è possibile realtà, di proseguire l’attività che rivestono, oltre al principale  ruolo sanitario, anche di indispensabile funzione sociale. Auspico quindi  che  questo intervento da parte  della Regione  possa essere di aiuto alle farmacie rurali  affinché possano garantire servizi e   prestazioni  necessari agli abitanti delle zone di montagna.

Anche grazie alle mie sollecitazioni  presso le sedi regionale e nazionale ANCI  per  sottolineare l’importanza di tali farmacie e proporre adeguate misure a loro tutela e a garanzia dei territori di montagna, la Regione ha iniziato ad affrontare queste problematiche.  A questo primo segnale di aiuto spero ne seguano ulteriori con stanziamento anche di maggiori risorse.

Sono stato contattato da ANCI Nazionale per un incontro a Roma relativamente a questo tema in quanto in qualità di Associazione Nazionale Comuni Italiani c’è l’intenzione di indicare soluzioni in aiuto e  appoggio alle farmacie dei piccoli centri abitati  e permettere loro  di proseguire questa attività estremamente importante  nei contesti sociali minori.

Nel contempo  sarà nuovamente rimarcata la necessità di un piano  unico e globale per le zone di montagna che possa essere di  aiuto alla popolazione ed alle attività produttive affinché lo spopolamento sia  ridimensionato e gli abitanti incentivati a rimanere.”