Il libro di Gabriele Dadati in finale anche al premio “Raffaele Crovi”

Il romanzo del piacentino Gabriele Dadati “L’ultima notte di Antonio Canova”, sta vivendo un momento di grande successo.

Già presente nella rosa dei finalista del Premio Letterario Giovanni Comisso, entra in finale anche al Premio Letterario Nazionale “Raffaele Crovi” per la Letteratura d’Appennino.

Il Premio letterario intitolato a Giovanni Comisso verrà assegnato sabato 6 ottobre con una cerimonia a Palazzo dei Trecento di Treviso.

Chiamata a giudicare le opere in concorso, la giuria tecnica composta da Giancarlo Marinelli (presidente), Benedetta Centovalli, Rolando Damiani, Silvia De Laude, Stefano Mancuso, Pierluigi Panza, Sergio Perosa e Stefano Salis, cui da sempre si affianca una giuria popolare di lettori scelti.

La cerimonia di premiazione del Premio Raffaele Crovi è prevista per domenica 7 ottobre presso il Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti (RE). Le giurie della 2° edizione sono state coordinate dalla Prof.ssa Clementina Santi, Presidente dell’Associazione Scrittori Reggiani.

L’ultima notte di Antonio Canova è stato pubblicato da Baldini+Castoldi nel gennaio del 2018.




Tour canadese per Gabriele Dadati col suo ultimo romanzo “canoviano”

Il successo de L’ultima notte di Antonio Canova supera i confini nazionali. Il romanzo di Gabriele Dadati uscito a febbraio presso Baldini+Castoldi, sta raccogliendo una grande attenzione dalla critica e dai lettori, spesso con toni entusiastici. Il Corriere della Sera l’ha definito “Una scrittura neoclassica, sorvegliata, colta e mai affettata” , Il Giornale ha definito le sue parole “dotate del peso che la letteratura esige” , mentre secondo Avvenire è “un romanzesco avvincente e sorprendente, seppure dentro una lingua canovianamente limpida e imperturbabile”. Si aggiungano altri attestati di stima come, l’intervista a “Fahrenheit” di Radio 3 Rai e la presentazione al Premio Comisso.

PRESENTAZIONI IN CANADA

5 maggio, Toronto: presentazione del romanzo a “Librissimi”, prima edizione del Festival del libro italiano in Canada, presso il Columbus Centre. A condurre la presentazione sarà Luca Fiorentini (Piacenza, 1984), ricercatore post-doc in letteratura italiana medievale presso il Dipartimento di studi italiani dell’Università di Toronto.

9 maggio, Toronto: presentazione del romanzo presso la sede all’Istituto Italiano di Cultura (496 Huron Street) diretto da Alessandro Ruggera. A condurre la presentazione sarà Eleonora Lima (Cremona, 1983), ricercatrice post-doc in letteratura italiana moderna e contemporanea presso il Dipartimento di studi italiani dell’Università di Toronto. Verranno letti per la prima volta estratti del romanzo tradotti in inglese dalla stessa Eleonora Lima.

11 maggio, Ottawa: congresso annuale della Canadian Society for Italian Studies, relazione dal titolo “Antonio Canova e le donne di Napoleone. Da Letizia Ramolino a Paolina Borghese, da Giuseppina Beauharnais a Maria Luisa d’Austria”. Presso la facoltà di Scienze Sociali, Università di Ottawa. Gabriele Dadati sarà, insieme all’antropologo Franco La Cecla, ospite d’onore del congresso. Qui il programma: canadiansocietyforitalianstudies.camp7.org/Programme-CSIS-2018  

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Gabriele Dadati racconta il suo Canova nella vetrina di Fahrenheit 451

Gabriele Dadati è uno scrittore ed editore poliedrico. Ha raccontato una Piacenza “fantastica” in una raccolta di racconti assieme ad altri autori, ha presentato un libro (Piccolo Testamento, 2012) allo Strega, si è cimentato su più stili di scrittura (Sorvegliato dai Fantasmi (peQuod, 2006). Ora arriva in libreria con “L’ultima notte di Antonio Canova”, edito da Baldini & Castoldi, che non esita a definire “un romanzo storico vero e proprio”. L’ambientazione è infatti quella della Venezia di inizio ‘800 e Antonio Canova, il più grande artista dell’epoca, è sul letto di morte a Palazzo Francesconi. L’ha presentato questa mattina in un incontro “in vetrina” con i lettori, assieme a tisane e biscotti.

Come si troverebbe un artista del calibro del famoso scultore nella società caotica di oggi? “Canova aveva una caratteristica molto particolare – sottolinea Dadati, era un uomo che non sapeva odiare. Un uomo che quando si trova nei momenti di contrasto se ne va.

Nelle sue carte c’è una frase che lo caratterizza molto bene: Io non odio nessuno

Viviamo purtroppo nei tempi dell’odio e del contrasto, e sarebbero dei tempi di grande sofferenza per lui. Aveva il carattere più lontano dai tempi in cui viviamo, per il grande animo che aveva avrebbe provato molta sofferenza”. 

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