Piacenza 2020, il Comune non eroga fondi per i progetti culturali

Un bando molto atteso dagli addetti ai lavori, finalmente è uscito. L’avviso pubblico per selezionare progetti idonei ad essere inseriti nel programma culturale del prossimo anno per Capitale della Cultura è online e la scadenza per la presentazione di progetti è fissata per il 21 ottobre prossimo.

Viene specificato che le finalità dell’avviso sono di “accrescere la qualità della programmazione culturale per il 2020 al fine di valorizzare le eccellenze culturali […] aumentando la capacità attrattiva del territorio”, “favorire la fruizione di spazi cittadini”, “promuovere nuovi modelli di sviluppo”, con riferimento alla smart city, infine “sostenere reti culturali creative”.

La selezione non produrrà nessuna graduatoria e non è prevista l’erogazione di contributi da parte del Comune di Piacenza, ma solo ed esclusivamente un elenco di progetti idonei all’inserimento nel programma “Piacenza 2020-Emilia 2020”.

Al Comune pertanto sarà possibile chiedere solo patrocini o collaborazioni inerenti alla concessioni di spazi o l’uso del logo. Possono presentare progetti enti del terzo settore, no profit pubblici e privati, o soggetti privati. Per le Associazioni o Organizzazioni senza scopo di lucro varrà come titolo preferenziale l’iscrizione al Registro delle Associazioni

Maggiori dettagli al sito del Comune




Polledri: “Facciamo squadra per Piacenza capitale della cultura 2020”

L’assessore alla Cultura Massimo Polledri chiama a raccolta “tutte le realtà associative, i comitati e i privati cittadini che vogliano mettere in campo le proprie idee, risorse ed energie per sostenere la candidatura di Piacenza a Capitale della Cultura per il 2020”.
L’appello rivolto alla collettività, “affinché si faccia squadra e si lavori insieme per questo grande obiettivo”, giunge all’indomani della nota che l’assessore ha inviato a enti e istituzioni del territorio, per chiedere “una proficua e reciproca collaborazione, nella certezza che il lavoro svolto, al di là dell’esito della selezione, non andrà in alcun modo perduto”. Tra i destinatari della lettera, che l’assessore Polledri definisce “un primo, fondamentale passo per costituire un coordinamento sul modello di quanto già avvenuto per Expo 2015 o per eventi di altissimo livello come la mostra del Guercino” – vi sono anche ordini professionali e le rappresentanze delle categorie economiche, nonché gli atenei universitari e gli istituti superiori cittadini.
“Abbiamo già preso contatti, per la futura stipula di un Protocollo d’intesa – anticipa Polledri – con Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio e Curia vescovile di Piacenza-Bobbio. Sappiamo bene che la scadenza del bando è vicina, che ci saranno contendenti di tutto rispetto e che occorrerà il massimo impegno per presentare, in tempo utile, un dossier completo ed esaustivo, che dia conto della ricchezza del nostro patrimonio storico-artistico e culturale, della vivacità delle proposte sul territorio e di un progetto organico, capace di valorizzare, in tutti i settori, le nostre eccellenze e peculiarità. Per questo, mi preme ribadire che chiunque voglia mettere a servizio di questo progetto le proprie competenze, o le esperienze acquisite, può sentirsi chiamato in causa e attivamente coinvolto in questa sfida: ogni contributo può dare valore aggiunto alla candidatura di Piacenza”.
Chi fosse interessato può scrivere a u.cultura@comune.piacenza.it .