Capitale Italiana della Cultura, siglato l’accordo al Teatro Regio. Barbieri: “Sinergia per benessere sociale”

Uniti per la promozione e lo sviluppo dell’Emilia occidentale. Così si sono presentati sul palcoscenico del Teatro Regio i sindaci di Parma, Federico Pizzarotti, Reggio Emilia, Luca Vecchi e Piacenza, Patrizia Barbieri, insieme a Natalia Maramotti, presidente di Destinazione Turistica Emilia e a Massimo Mezzetti, assessore della Regione Emilia Romagna, che su questo accordo di collaborazione ha puntato anche finanziariamente.

Nella cornice del Teatro Regio di Parma, i tre primi cittadini hanno simbolicamente firmato il protocollo che unisce i tre territori in un’azione di promozione congiunta, nel quadro progettuale di “Emilia2020”, attraverso l’organizzazione di un calendario di iniziative sinergico e condiviso che promuovano l’area dell’Emilia occidentale per l’intero arco del 2020.

“E’ una sinergia che nelle rispettive specificità – ha detto il sindaco Barbieri dal palco – ci permetterà di creare un brand unico e accattivante, capace di attrarre turismo e interesse sul nostro territorio, in un’ottica di crescita economica e di benessere sociale. Già nel 2019 stiamo sviluppando, anche grazie all’ottima collaborazione instaurata all’interno di Destinazione Turistica Emilia, una serie di iniziative e proposte che stanno avendo importanti ricadute sulle nostre province. Questo accordo è un eccezionale impegno e opportunità per promuovere l’intero territorio”.

La cerimonia di oggi, moderata dal giornalista di Sky Tg24 Alessio Viola, ha visto salire sul palco alcuni dei protagonisti del dossier Parma2020, tra cui il regista Oliviero Toscani che ha ricordato le origini piacentine della sua famiglia. Tra gli ospiti della giornata anche il sindaco di Betlemme, Adrian Salman, che ha sottoscritto un gemellaggio con Parma all’insegna del dialogo tra civiltà. Al Teatro Regio presente anche l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Piacenza, Jonathan Papamarenghi, che ha espresso grande soddisfazione per la sinergia realizzata tra i territori dell’Emilia occidentale, sottolineando che in questo accordo Piacenza è pronta “ad accogliere chiunque voglia scoprire le sue tante passioni e le sue tante ricchezze di città legata alla propria storia, ma proiettata al futuro”.

Nelle prossime settimane, sulla base di ciò che è previsto nel protocollo, verrà insediata la cabina di regia, composta sia da sindaci e assessori dei tre Comuni, dai rispettivi tecnici e funzionari e dai rappresentanti della Regione che, come detto, garantirà un supporto economico all’organizzazione e promozione degli eventi che saranno definiti all’interno di questo accordo, nel quadro progettuale Emilia 2020, e che saranno ospitati nel corso del 2020 nei Comuni di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.

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Le dieci finaliste a Capitale italiana della Cultura si ritrovano a macerata

Anche Piacenza, con l’assessore alla Cultura Massimo Polledri, sarà presente nel fine settimana al convegno “Il Grand Tour delle Capitali della cultura 2020: una mappa di sviluppo territoriale”, organizzato dal Comune di Macerata.

L’evento rappresenta la seconda tappa, dopo quella di Casale Monferrato tenutasi lo scorso aprile, di un ciclo di iniziative e incontri che toccheranno tutte le città in questione, con i prossimi appuntamenti già fissati in settembre a Nuoro e in novembre a Merano. “Nella cornice della località marchigiana – sottolinea l’assessore Massimo Polledri -, i rappresentanti delle dieci città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2020 si confronteranno per individuare un linguaggio comune volto a porre le basi di una rete diffusa della cultura italiana che, coinvolgendo territori diversi, consenta di continuare l’esperienza avviata con la candidatura alla competizione indetta dal Mibact.

Sarà quindi un’ulteriore e preziosa occasione per rafforzare il dialogo tra le città finaliste, accomunate dalla scelta forte di investire sulla cultura e sul territorio. Tra queste naturalmente Parma e Reggio Emilia – conclude l’assessore -, con cui il cammino congiunto in seno a Destinazione Turistica Emilia ha già sancito un percorso unitario e di prioritaria collaborazione”.