Denunciato giovane piacentino specializzato in furti all’ospedale di Parma

E’ stato denunciato dai carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente un 23enne residente in provincia di Piacenza, specializzato in piccoli furtarelli all’Ospedale Maggiore.

Nei giorni scorsi il ragazzo ha nuovamente forzato un armadietto negli spogliatoi del nosocomio ed ha rubato lo zainetto di una dottoressa. Si è poi recato in un negozio di tappeti in via Osacca ed ha tentato di effettuare un acquisto con la carta di credito.  Il negoziante però si è insospettito ed ha subito stornato l’importo che aveva precedentemente prelevato dalla carta.

Nel frattempo il medico aveva ricevuto un sms di notifica allertando le forze dell’ordine e la banca. Uscito dal primo esercizio il giovane si è infilato in una vicina sala slot chiedendo al commesso di prelevare dei contanti per giocare. Davanti alla richiesta del Pin il ladro ha abbandonato i suoi propositi e si è allontanato. L’intera scena era stata ripresa dalle telecamere della sala gioco. Il giovane, con vari precedenti e problemi di droga è stato facilmente individuato dai carabinieri che lo hanno denunciato a piede libero per il furto.




Gruppo Pd: “Giunta immobile anche sulla manifestazione di sabato”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo consigliare PD di Piacenza sul corteo e sugli scontri di ieri fra manifestanti e polizia.

“Quando nel settembre 2016 venne preannunciata una manifestazione nel centro cittadino a seguito della tragica morte di Abd Elsalam Ahmed Eldane, operaio della logistica, il sindaco chiese al Prefetto di attribuire un alto grado di rischio al corteo e di stabilire con tutti i vertici preposti alla sicurezza le modalità perché tutto potesse svolgersi regolarmente garantendo l’incolumità di ciascuno. Fu concordata ed emessa un’ordinanza sindacale (per la redazione della quale stante l’urgenza sindaco, assessore al commercio e dirigenti operarono anche in orari notturni) che di fatto blindava il centro città. Venne disposta la rimozione dei dehors e furono sospese le occupazioni di suolo pubblico. Fu chiuso il Farnese e furono controllati gli accessi al campo Daturi. Vennero modificati i percorsi degli autobus, fatti rimuovere i cassonetti lungo il percorso e le vie limitrofe, invitati i cittadini a non lasciare auto in sosta e contattate le associazioni di categoria per consigliare ai negozianti di abbassare le serrande. Sindaco e assessori, costantemente in contatto con il Comandante della Polizia municipale e la Questura, seguirono l’evento minuto per minuto dalle sedi comunali. Fortunatamente tutto si svolse senza incidenti e con disagi limitati per la popolazione, grazie anche all’attività di prevenzione messa in campo.

E’ tuttavia ancora possibile leggere, sui siti di informazione locale, le accuse di procurato allarme e le dichiarazioni, ad esempio, del consigliere regionale leghista Rancan che riteneva “vergognoso” l’invito alla prudenza rivolto dal sindaco a cittadini ed esercenti per il “timore di una guerriglia urbana”, con esplicito invito postumo a revocare l’autorizzazione a scendere in piazza, perché, “ Piacenza è dei Piacentini, a loro deve restare e non può essere consegnata nelle mani di chi intende metterla a ferro e fuoco”.  A Rancan faceva eco l’attuale candidato al Parlamento, Pisani, sostenendo che “un amministratore capace affronta la quotidianità in modo fermo e deciso senza incutere il panico nella popolazione”.

Avendo espresso come PD nell’immediatezza dei fatti una dura condanna per quanto accaduto sabato pomeriggio nel centro cittadino oltre a sincera e non di circostanza solidarietà ai militari coinvolti negli scontri, lavoratori in divisa vittime di una inaccettabile violenza mentre stavano adempiendo correttamente alle proprie funzioni, non abbiamo difficoltà a condividere e ad associarci alle parole del giorno dopo pronunciate dal sindaco di Piacenza. Così come non possiamo esimerci dal domandare quali parole ed azioni il sindaco e l’assessore con delega alla sicurezza abbiano messo in campo nei giorni precedenti ai fatti, in cui si erano già avute pericolose avvisaglie, per prevenire quanto purtroppo accaduto. La responsabilità della sicurezza dei cittadini compete a Sindaco, Prefetto e Questore ma in primo luogo al sindaco tanto più dopo il decreto del vituperato ministro Minniti che ai sindaci attribuisce un ruolo ancor più incisivo.

Forse “per non incutere il panico nella popolazione”, come sosteneva nel 2016 il consigliere Rancan, non si sono preventivamente avvertite famiglie, mamme con bambini ed anziani costretti a mettersi al riparo terrorizzati? Per quali ragioni non sono stati assunti provvedimenti a tutela della città e dei cittadini come fu fatto nel 2016? Il sindaco aveva chiesto la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza? Se si, quali misure erano state concordate? A queste ed altre domande il gruppo consiliare del PD chiamerà il sindaco a fornire risposte con una interrogazione. Questa non vuole essere in alcun modo una polemica elettorale, bensì vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per un evidente immobilismo della giunta, che non è venuto meno neanche in questa situazione.

Nel frattempo tra risse, accoltellamenti e manifestazioni violente non si può che esprimere sconcerto per la latitanza di una Amministrazione che della sicurezza aveva fatto il proprio vessillo, che a distanza di mesi dall’insediamento non si è ancora dotata delle competenze tecniche di un Comandante di Polizia municipale che nella circostanza, in materia di sicurezza, ben avrebbe saputo leggere la situazione e potuto supplire al dilettantismo degli attuali amministratori”. 

 




Rubano giacconi di marca a Piacenza, arrestati a Parma per rapina

Avevano effettuato un acquisto da ventiquattro euro presso il negozio di Bulla Sport, in via Colombo a Piacenza, ma se ne erano usciti con quattro giacconi  nascosti in un borsone, merce il cui valore complessivo si aggira su duemila euro.

Non hanno però fatto molta strada tre equadoregni, fra cui un uomo di 39 anni ed una donna di 36, regolari, domiciliati a Milano, lui con precedenti per piccoli furti. Sconosciuto al momento l’altro complice.

Nel pomeriggio di ieri i sudamericani si sono presentati in un secondo negozio di abbigliamento, Catti Sport, a Parma, in via Traversetolo, usando la stessa tecnica e nascondendo un altro giaccone nella borsa.

In questo caso però, a difFurto giacconi Peuterey e Napapijri a Piacenzaferenza di Piacenza, è scattato l’allarme antitaccheggio. I due sudamericani, dopo aver spinto a terra il titolare del negozio, che tentava di fermarli, sono fuggiti con un’auto guidata da un terzo complice. Il commerciante rapinato  – non dandosi per vinto –  con un collaboratore, si è messo all’inseguimento del terzetto, dopo aver avvisato i carabinieri.

Alla fine i militari hanno bloccato l’autista e la donna, mentre il terzo connazionale ha fatto perdere le sue tracce.

Sull’auto dei ladri i militari hanno trovato il borsone con le giacche ed anche uno scontrino intestato al negozio Bulla Sport i cui titolari, contattati dai carabinieri di Parma, hanno confermato l’avvenuto furto.Furto giacconi Peuterey e Napapijri a Piacenza. Tolti antitaccheggio

Gli investigatori ritengono che si trattasse di un gruppo di professionisti specializzati in colpi in negozi di abbigliamento. I rapinatori avevano con sé anche speciali forbici e calamite per eliminare le placche antitaccheggio dai vestiti. La merce rubata sarebbe stata, con ogni probabilità, rivenduta su Internet.




Il saluto del colonnello Pietranera alla stampa piacentina

L’incontro con il prefetto di questa mattina è stato uno degli ultimi impegni ufficiali per il tenente colonnello Luca Pietranera, comandante del reparto operativo di Piacenza che si è congedato anche dalla stampa con alcune righe di ringraziamento (nella foto primo a sinistra).

“Dopo 4 anni di permanenza a Piacenza, il prossimo lunedì raggiungerò il NATO RAPID DEPLOYABLE CORPS – ITALY in Solbiate  Olona (VA) dove svolgerò le funzioni di Capo Sezione Investigazioni della Polizia Militare. L’essere stato al servizio del Cittadino di questa bella realtà piacentina  ricca di storia, d’arte e cultura ha rappresentato per me motivo di grande onore e d’impagabile gratificazione”.

“Una cosà è certa – continua il colonnello – in questa Terra, il confronto, il dialogo, la concertazione, la condivisione, sono state, sotto l’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica, formule vincenti che hanno permesso di raggiungere obiettivi anche di grande rilievo in uno dei settori  che maggiormente ci stanno a cuore, quello della sicurezza.

Vado via ricco di esperienze, umanità e di sentimenti e porto con me il ricordo di questo Territorio che merita di essere servito ed amato.  A voi (giornalisti ndr) vanno i  miei ringraziamenti più sinceri  per l’interesse che mostrate verso la nostra missione  e  per il vostro entusiasmo nel riferirne”.

Da parte di PiacenzaOnline un sincero in bocca al lupo al tenente colonnello Pietranera per il nuovo, delicato incarico. Intanto è già arrivato a Piacenza il suo successore, il Maggiore Marco Iannucci già  comandante della Compagnia Carabinieri di Bergamo.




Rolleri saluta il colonnello Pietranera

Il Presidente della Provincia di Piacenza ha ricevuto questa mattina, in visita ufficiale nel Palazzo di corso Garibaldi, il comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Piacenza Col. Luca Pietranera che, come noto, lascia Piacenza per andare a ricoprire l’incarico di Capo sezione presso il quartier generale Nato di Solbiate Olona, in Provincia di Varese e lo sostituirà il Maggiore Marco Iannucci che attualmente è il comandante della Compagnia Carabinieri di Bergamo.

“Ringrazio – ha detto il Presidente Rolleri – il Col Pietranera per il lavoro svolto per la nostra città e confermo la totale disponibilità dell’Amministrazione provinciale, a continuare la concreta e proficua collaborazione volta a tutelare e qualificare la vita sul nostro territorio”.