Arrestato durante il blitz nei campi nomadi deve scontare 5 anni per una precedente condanna

Era finito in carcere, a Pavia, in seguito all’operazione dei carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza, nei campi nomadi, che aveva portato all’arresto di 30 persone lo scorso mese. Ora A.M., 46enne residente nel campo nomadi di Caorso si è visto notificare dai carabinieri del reparto operativo di Piacenza un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Brescia per una condanna definitiva a cinque anni di reclusione oltre ad una multa di 4.000 euro nonché la libertà vigilata per 1 anno.

I reati per cui è stato condannato vanno da furto aggravato in abitazione, ricettazione ed utilizzo fraudolento di bancomat, commessi fra giugno del 2013 e maggio del 2017.




Si fingeva commerciante di escavatori ma era un truffatore seriale

Fingeva di essere un venditore di macchine movimento terra ma in realtà truffava i suoi acquirenti. A.G., 40enne, cittadino macedone, residente nel pavese, pluripregiudicato è stato arrestato, giovedì scorso, dai carabinieri della stazione di Ponte dell’Olio con le accuse di “possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi”, “falsità ideologica commessa in atto pubblico” e “truffa”

Le indagini avevano preso il via da una querela presentata da un altro cittadino macedone che, per acquistare una macchina escavatrice, aveva versato all’indagato 10.000 euro in contanti, senza ricevere in cambio il bene e perdendo ogni traccia del venditore.

L’attività investigativa ha consentito di accertare che il malfattore cambiava con frequenza le proprie generalità, utilizzando documenti esteri validi per l’espatrio ma contraffatti.

L’uomo era già stato arrestato in provincia di Brescia per un mandato di arresto internazionale per aver commesso truffe anche in Macedonia ed era stato estradato. Era però riuscito a rientrare illegalmente in Italia e si era rimesso in attività, continuando a truffare numerose altre persone.

Lo scorso mese di febbraio, ad Alessandria aveva truffato altri due suoi connazionali, facendosi consegnare circa 49.000 euro in contanti senza ovviamente consegnare quanto pattuito.

I carabinieri hanno messo fine a questa attività illecita e seriale, rintracciando il truffatore a Rivanazzano Terme (PV): Ai suoi polsi sono scattate le manette in arresto in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Piacenza su richiesta della Locale Procura.




Ruba due smartphone. Arrestato

Ha tentato di rubare due smartphone Samsung Galaxy Note 9, per un valore di oltre 1000 euro dal negozio Mediaworld presso il centro commerciale Galassia. L’uomo, N.I.S., 29enne cittadino rumeno, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato per reati dello stesso tipo, ieri pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Piacenza. Aveva rimosso le placche antitaccheggio pensando così di eludere i controlli ma era stato notato dal personale del negozio che ha avvisato il 112. Il malfattore è stato bloccato dai militari, prontamente giunti sul posto e la refurtiva e stata restituita al negozio. Questa mattina dovrà rispondere di furto aggravato davanti al Giudice del Tribunale di Piacenza.




Diciannovenne arrestato a Rottofreno per spaccio

Un 19enne, piacentino, S.A., è finito nei guai per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovanissimo pusher è stato arrestato ieri sera (27 marzo), verso le 21,30 dai carabinieri della stazione di San Nicolò a Trebbia, impegnati in un servizio di controllo del territorio.

In piazza della Pace, a Rottofreno, i militari hanno notato il ragazzo in atteggiamento sospetto ed hanno quindi deciso di fermarlo e controllarlo. Nel corso della perquisizione personale i militari hanno rinvenuto nascosti sotto gli abiti oltre 40 grammi di marijuana suddivisa in 18 dosi.

Per questo sono scattate le manette ed il 19enne è stato accompagnato presso la propria abitazione dove si trova ora agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo previsto dinanzi al Tribunale di Piacenza nella mattinata odierna.




Borgonovo. In manette operaio, pregiudicato, con il pollice verde: coltivava marijuana

Aveva una vera e propria coltivazione di marijuana il 32enne, operaio, pregiudicato di Borgonovo val Tidone, arrestato ieri (25 marzo) a mezzogiorno dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Piacenza insieme ai colleghi della stazione di Borgonovo val Tidone.

Oltre a sei piante di marijuana l’uomo è stato trovato in possesso di circa 200 grammi della stessa sostanza e ulteriori 25 grammi di hashish.

In casa, nell’appartamento al piano interrato ove in passato abitavano alcuni familiari, aveva una serra di circa 3 metri quadri, attrezzata con tutta la necessaria strumentazione per la crescita della marijuana.

Aveva installato un’apposita lampada per stimolare la fioritura, un estrattore per il ricircolo d’aria con relativo filtro per assorbimento degli odori, un temporizzatore per regolare i tempi di “buio” e di “luce”, ventilatori e termometro per la determinazione della temperatura e dell’umidità. Il giovane era in possesso anche di un “germinatore” all’interno del quale vi erano 12 semi di marijuana inseriti in apposite zollette di torba umidificate.

Un coltivatore meticoloso: non mancavano all’appello nemmeno gli appositi fertilizzanti per stimolare e favorire la produzione (ne sono state trovate 17 confezioni). Sopra un mobiletto, aveva una lavagnetta sulla quale era annotato il tempo di germinazione delle sei piante (alte circa 60 cm e di varietà diverse) ed il tempo di maturazione delle stesse, circa 55 giorni.

Le piante, tutto il materiale rinvenuto e la droga sono stati sequestrati. Il giovane è stato arrestato e condotto presso il proprio domicilio in attesa del rito direttissimo previsto dinanzi al Tribunale di Piacenza nella mattinata odierna.




Spacciatore arrestato in via Torricella

Nel tardo pomeriggio di ieri (25 marzo), verso le 18, K.A. 23enne, cittadino del Gambia, pregiudicato ed in Italia senza fissa dimora, è stato arresto in via Torricella per spaccio di sostanze stupefacenti.

I carabinieri della sezione radiomobile di Piacenza, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato un insolito via vai di tossicodipendenti vicino ai giardini Merluzzo ed hanno così deciso di appostarsi. Poco dopo hanno notato il giovane africano confabulare con un’altra persona e poi dirigersi verso un furgone Nissan Vanette, parcheggiato nelle vicinanze, prendere un involucro nascosto nel parafango della ruota posteriore e consegnare un piccolo incarto all’altra  persona.

Immediatamente, i due sono stati fermati dalla pattuglia del radiomobile. Il cittadino del Gambia aveva ceduto 1,5 grammi di hashish a G.S., 39enne cittadino rumeno, residente nel Regno Unito ma anche lui in Italia senza fissa dimora. Durante la successiva perquisizione personale, nella manica del giubbotto del pregiudicato 23enne, sono stati trovati altri tre involucri di cellophane contenenti 8,5 grammi di hashish.

Sono così scattate le manette ed è stato trattenuto in caserma, in attesa del rito direttissimo previsto dinanzi al Tribunale di Piacenza questa mattina. Il 39enne rumeno, è stato segnalato alla Prefettura di Piacenza come assuntore di sostanze stupefacenti.




Borgonovo: due giovani marocchini arrestati per droga e resistenza

Ieri a mezzogiorno, i Carabinieri di Rivergaro insieme a personale della Sezione Radiomobile, a Berlasco di Borgonovo Val Tidone (PC) hanno fermato una Toyota Yaris con a bordo cittadini marocchini.

I passeggeri, A.S. 22enne e F.M. 23enne, entrambi nullafacenti, in Italia senza fissa dimora e pregiudicati per reati legati agli stupefacenti, nel corso della perquisizione hanno tentato di sottrarsi al controllo sferrando pugni, calci e spintoni ai carabinieri. Sono stati bloccati e trovati in possesso di un panetto di hashish del peso di 100 grammi, di 20 grammi di eroina e 15 grammi di cocaina. Per loro sono immediatamente scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Sono stati portati al carcere delle Novate a disposizione della Procura della Repubblica di Piacenza.




Dipendente Amazon tenta di rubare due memorie ram: denunciato

Ieri, 22 marzo, intorno a mezzogiorno, un 20enne nato in Honduras e  residente a Piacenza, è stato fermato dalla vigilanza dell’hub di Castel San Giovanni alla fine del turno di lavoro.

Il magazziniere di Amazon è stato denunciato dai Carabinieri di Castel San Giovanni per tentato furto aggravato. La vigilanza privata del polo logistico lo ha bloccato mentre tentava di andarsene con addosso due memorie ram del valore di 200 euro circa. Le aveva prelevate dal magazzino dopo averle tolte dalla confezione. Mentre passava il metal detector è però scattato l’allarme. I Carabinieri di Castel San Giovanni, avvertiti dal personale di vigilanza Amazon, hanno recuperato e restituito la refurtiva ed hanno denunciato il giovane alla Procura della Repubblica per tentato furto aggravato.




Avevano rubato una collana d’oro ad un’anziana. Individuati dai carabinieri dopo mesi di indagini

Un’anziana di 78 anni si stava recando alla messa di mezzogiorno, presso la parrocchia di Cignano di Villanova sull’Arda, quando, lo scorso 12 novembre 2018, era stata affiancata un’auto di colore grigio, con a bordo due donne ed un uomo. Una delle donne, con la scusa di chiederle informazioni e con il pretesto di ringraziarla l’aveva abbracciata, rubandole con estrema destrezza la collana d’oro che indossava.

Nel giro di pochi minuti la signora si era resa conto di essere stata derubata e si era rivolta ai Carabinieri della Stazione di Villanova sull’Arda per denunciare l’accaduto. I militari hanno ascoltato il racconto dell’anziana ed hanno pensato che difficilmente un’autovettura “sconosciuta” che transitava nel centro del piccolo comune potesse passare inosservata. Hanno visionato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza per avere spunti investigativi ed ascoltato alcune persone, tra i quali il titolare di un bar-osteria. Quest’ultimo aveva riferito di aver notato un’Alfa Romeo grigia, mai vista, prima con a bordo due donne ed un uomo, auto che aveva delle ammaccature sulla fiancata sinistra.

I carabinieri sono così riusciti a risalire alla targa dell’autovettura e dopo aver incrociato tutti i dati in loro possesso, due giorni fa sono riusciti ad identificare gli autori del furto con destrezza.

Si tratta di tre cittadini rumeni, un uomo 32enne e due donne di 31 e 20 anni, tutti con precedenti penali e tutti in Italia senza fissa dimora che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Piacenza per furto aggravato in concorso.




Arrestato per ricettazione in concorso e spaccio di droga

Lunedì mattina, i carabinieri della stazione di Piacenza Levante, hanno arrestato S.G., 47enne residente a Piacenza, pluripregiudicato che deve scontare una condanna di due anni sette mesi e ventitré giorni di reclusione.

L’uomo è stato condannato per i reati di ricettazione in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e traffico di sostanze stupefacenti. Nel febbraio 2018, mentre rientrava dal milanese ed era stato fermato a bordo di una utilitaria dai carabinieri di Piacenza a piazzale Milano e trovato in possesso di 5 kg di hashish suddivisi in cinque panetti da un chilo ciascuno.

I carabinieri della Stazione di Piacenza Levante, lo hanno rintracciato, arrestato e dopo le formalità di rito è stato condotto presso la propria dimora ove sconterà la pena fino al dicembre del 2020.