Donazione di Amazon alla Casa del Fanciullo

 Nella mattinata di giovedì scorso, Amazon ha effettuato una donazione a sostegno della onlus “Casa del Fanciulllo” di Ivaccari,. Da più di settant’anni, la struttura di accoglienza opera sul territorio perseguendo finalità educative e socio-assistenziali rivolte ai minori.

Una delegazione di dipendenti del centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni si è recata presso la struttura per consegnare gli articoli selezionati dall’associazione tramite una Wishlist creata appositamente su Amazon.it che comprendeva cartucce per stampante, cartoncini colorati, compassi e altro materiale scolastico che gli alunni potranno utilizzare durante le lezioni.

Come recita un comunicato del colosso americano dell’e-commerce «ogni anno Amazon realizza numerose iniziative e donazioni a sostegno delle comunità in cui risiedono e vivono dipendenti e clienti. Attraverso l’operato del comitato Amazon nella Comunità, l’azienda è stata in grado di prendere parte attivamente alla vita delle comunità locali, supportando cause e organizzazioni meritevoli, tra le quali figurano case di accoglienza per donne vittime di violenza e comunità educative per minori, rifugi per animali abbandonati e enti per la ricerca e l’assistenza medica».




Un corso per diventare proprietari responsabili di animali

Ogni anno i Centri Educativi piacentini delle cooperative Eureka, Oltre e Casa del Fanciullo propongono, grazie alle competenze dei colleghi della Casa del Fanciullo e alla collaborazione con i medici e gli educatori cinofili dell’Ambulatorio Veterinario Cer.pa,  un percorso per diventare  proprietari di animali responsabili  e consapevoli oltre a scoprire il giusto approccio che si deve tenere quando si incontra un cane.

Sempre più spesso si sentono di incidenti tra cani e bambini, tra cani, discussioni tra cittadini dovute alla non corretta gestione del proprio animale domestico. La strada vincente è lavorare proprio sulle nuove generazioni per diffondere la conoscenza dei regolamenti comunali sui comportamenti responsabili che i proprietari devono tenere in città, nelle aree di sgambamento, nei locali pubblici ma altrettanto importante è conoscere il linguaggio del cane per evitare situazioni spiacevoli.
Il cane attraverso tutte le parti del corpo  è capace di dialogare con gli altri membri del suo mondo tanto che siano cani o umani, se i ragazzi imparano a farsi capire e a ben interpretare il linguaggio del cane  ogni incontro sarà una gioia.

I Centri Educativi, oltre al sostegno scolastico sono da sempre luoghi di confronto e di crescita dove fare esperienze, formarsi e creare legami forti sia con i coetanei sia con figure adulte di riferimento  professionalmente preparate  che mediano e veicolano esperienze positive.

Lunedì 26 alle 15 inizierà questa esperienza con un  primo gruppo di ragazzi presso la palestra dell’Ambulatorio Veterinario Cer.pa e proseguirà a cadenza settimanale.




Migranti a scuola di bici

Due giornate dedicate all’educazione stradale ed alle riparazioni base della bicicletta: si sono svolte alla fine di ottobre presso il centro Educativo Tandem, organizzate nell’ambito del progetto “CasAmica”  della Coop.soc. Casa del Fanciullo in collaborazione con l’associazione di cicloamatori “Amo la bici” e con le strutture di accoglienza per richiedenti asilo Petit Hotel di Piacenza e Ostello le 3 Corone di Calendasco.

Da circa 4 anni la Casa del Fanciullo attraverso il progetto CasAmica è impegnata nell’insegnamento della lingua italiana L2 ai richiedenti asilo accolti presso strutture della città e della provincia.

«Se la lingua è certamente strumento primario di integrazione e mezzo necessario per muoversi all’interno del tessuto socio-istituzionale – dice l’associazione –  è altrettanto importante, a scopo inclusivo, condividere buone prassi quotidiane. In quest’ottica, il progetto si è svolto durante due giornate composte sia da momenti frontali sia da momenti laboratoriali ed esperienziali. Lo scopo cardine della prima giornata è stato quello di insegnare ai ragazzi le principali norme del codice stradale, gli accorgimenti necessari per usare la bicicletta in sicurezza (mezzo principale utilizzato dai migranti) e alcune abilità basilari per risolvere piccoli problemi di meccanica come: riparare i copertoni, i freni, la catena e le luci».

Nella seconda giornata, invece, grazie ai volontari di Amo la bici, i migranti ospiti del Petit Hotel sono stati coinvolti in una biciclettata in città per sperimentare le norme per la viabilità che avevano appena imparato.