Amazon dovrà reintegrare una lavoratrice ingiustamente licenziata

Amazon continua a rimanere al centro dell’attenzione mediatica dopo il clamoroso sciopero del black Friday. E’ di oggi la notizia che una lavoratrice licenziata da Amazon nel marzo scorso è stata reintegrata a seguito della sentenza pronunciata lo scorso 29 novembre dal giudice del lavoro Paola Di Rienzo del Tribunale di Milano.

Il magistrato ha condannato Amazon a reintegrare sul posto di lavoro la lavoratrice-madre 47enne licenziata dalla sede piacentina del colosso dell’e-commerce di Jeff Bezos.

Era una sentenza molto attesa dentro e fuori i cancelli dell’hub di Amazon a Castel San Giovanni. Ora ci vorranno i canonici sessanta giorni per il deposito delle motivazioni ma nel frattempo è stato disposto l’annullamento del licenziamento, la reintegra nel proprio posto di lavoro ed il pagamento delle spese legali, oltre alle mensilità arretrate di stipendio che Amazon dovrà corrispondere alla lavoratrice che è  assistita dalla Filcams Cgil di Piacenza attraverso l’avvocato Boris Infantino del Foro di Piacenza.

Fiorenzo Molinari, segretario Filcams Piacenza,  commenta la pronuncia del tribunale con soddisfazione: «A marzo scorso è arrivata da noi in lacrime – ricorda– perché voleva andare a chiedere spiegazioni ad Amazon per la lettera di licenziamento ma arrivata ai tornelli il suo badge non funzionava più. Ha suonato al citofono, e anche qui nessuna risposta. E’ arrivata da noi in lacrime, ma oggi quando le abbiamo comunicato che la sentenza favorevole era decisamente di un altro umore. La lavoratrice quasi non ci credeva. In realtà, credo che questa vittoria di Davide contro Golia sia un messaggio di speranza per i tanti lavoratori che in questo periodo in particolare, stanno combattendo battaglie di dignità più grandi di quanto immaginiamo. Nel sindacato troveranno sempre un soggetto che li aiuta per affermare i loro diritti, spesso ignorati dagli algoritmi che, oggi come mai, vanno inseriti a pieno titolo nel piano della contrattazione tra le parti sociali».

Assunta in Amazon a Castel San Giovanni nel 2015 era stata licenziata dopo due anni. Motivo: superamento periodo di comporto.




Inaugurato il nuovo Info Point della Val Tidone e Val Luretta

E’ iniziata ufficialmente ieri l’attività dell’Info Point della Val Tidone e Val Luretta che avrà il compito di promuovere e rilanciare il territorio di questa area della provincia piacentina.

In tarda mattinata si è tenuto il taglio del nastro alla presenza di istituzioni e cittadini.

“Siamo orgogliosi di varare questa nuova struttura che permetterà al nostro territorio di crescere e di farsi conoscere”, ha commentato Sergio Bertaccini, presidente della Pro Loco di Castel San Giovanni, realtà che si è aggiudicata il bando per la gestione della “casetta”, di proprietà del comune, che diventerà il cuore pulsante delle due vallate. La Pro Loco infatti, ha partecipato e vinto questa gara pubblica e gestirà il nuovo Info Point della Val Tidone e Val Luretta, prendendo il testimone dallo Iat (Informazione e Accoglienza Turistica) attivo per anni nella Rocca municipale di Borgonovo. Presente all’appuntamento anche Valentino Matti, presidente dell’associazione La Valtidone che negli ultimi tempi aveva preso in mano la gestione della promozione dei 14 comuni che avevano aderito al programma di promozione territoriale.

A prendere parola anche il sindaco di Castel San Giovanni, Lucia Fontana che ha sottolineato l’importanza dell’Info Point: “Dovremo attirare visitatori il più possibile e dovremo lavorare affinché questo luogo possa diventare un laboratorio di programmazione e promozione turistica. Abbiamo la certezza di poter raggiungere traguardi importanti in quanto la gestione è affidata alla nostra Pro Loco, che amo definire il “braccio armato” dell’amministrazione e che ha saputo organizzare in questi anni cose straordinarie. A loro va ancora una volta il mio ringraziamento e di tutta l’amministrazione”.

L’edificio, che è anche eco-sostenibile, si trova nel piazzale Rio Carona, in un punto altamente strategico, alle porte della città, sulla strada che arriva da Milano e dall’autostrada: un’ottima vetrina per la Val Tidone e Val Luretta. Il motore dell’Info Point, sarà come detto, la Pro Loco che ha deciso di impiegare tre operatrici (Margherita Fiaccavento, Agata Mones ed Elisa Schiavi) assunte con regolare contratto. L’ufficio sarà aperto nelle giornate di giovedì, venerdì, sabato e domenica.

I complimenti per la brillante iniziativa sono arrivati anche da Patrizia Calza, in rappresentanza della Provincia di Piacenza e del comune di Gragnano, che tra l’altro fa parte dei 14 comuni coinvolti. “Ogni territorio ha le proprie specificità – ha dichiarato l’amministratrice – e sarà importante lavorare insieme per vincere le sfide e per esaltare le nostre peculiarità. Il mio augurio è che possano nascere idee brillanti per conquistare nuovi ammiratori e portare sviluppo economico per le nostre famiglie”.

Presenti all’inaugurazione tanti cittadini, gli amministratori dei 14 comuni della Val Tidone e Val Luretta, le Pro Loco e le varie associazioni del territorio.




Sindacati soddisfatti per lo sciopero Amazon, lo Strike Friday

Quello di oggi è stato probabilmente il primo grande sciopero dell’e-commerce, del commercio 3.0. Uno sciopero non solo piacentino perché lo Strike Friday si è tenuto anche in Germania dove il Ver.di, il sindacato del settore dei servizi, ha proclamato lo stop in sei filiali Amazon, proprio in occasione del giorno più importante dell’anno per le vendite.

Su Castel San Giovanni resta l’incertezza sui numeri definitivi dell’adesione che ha visto incrociare le braccia soprattutto i  dipendenti stabili, con il badge blu ” il 60% mentre i dipendenti a chiamata, con i badge verdi hanno ovviamente preferito lavorare.  La protesta è incominciata davanti ai cancelli verso le 6. Qualche fischio ai colleghi che entravano ma nessun blocco di camion. Una protesta pacifica insomma.

Fiorenzo Molinari, segretario Filcams Cgil Piacenza si dichiara “molto soddisfatto” per la riuscita della prima protesta dei lavoratori Amazon in Italia.

“Abbiamo avuto adesioni che hanno superato il 50, arrivando vicine al 60%” dei dipendenti blue badge di Amazon (queli a tempo indeterminato). Per quanto riguarda i lavoratori green badge, ossia i “somministrati” dalle agenzie interinali nel capannone di Castel San Giovanni, il segretario Filcams Cgil Piacenza, precisa: “Sono lavoratori troppo ricattabili: oggi è troppo rischioso per loro fare questa iniziativa di protesta. Ma noi siamo qui fuori anche per loro, e per quelli che hanno deciso di lavorare”.

“Lo sciopero è un successo perché stiamo organizzando lavoratori in gran parte giovanissimi, che si avvicinano a questa modalità di lotta con molta prudenza – prosegue Molinari – Ci siamo arrivati dopo più di un anno di dialogo infruttuoso con l’azienda: dialogo sì, purché non si arrivi a nulla. Oggi, vedere le persone con il badge verde dimostrare la condivisione delle ragioni dello sciopero pur sapendo l’impossibilità di aderirvi in quanto, appunto, interinali, per noi è stata una grande soddisfazione. Questa è una mobilitazione paradigmatica dei rapporti di forza nel mondo del lavoro”.

Confermato l’incontro con l’azienda lunedì

Lunedì, è confermato l’incontro tra sindacati e Amazon a Piacenza. “Credo che i sindacati confederali arriveranno più forti all’appuntamento di lunedì – spiega Molinari – Oggi c’è molta energia, i lavoratori hanno capito che unendo le forze possono ottenere risultati concreti, che in ultima analisi vadano a migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità di vita dentro e fuori il magazzino di Amazon. Scardinare l’impostazione di Amazon che punta ad una totale dis-intermediazione tra azienda e singolo lavoratore, in Italia e nel mondo, è una filosofia che contrastiamo. I sindacati stanno facendo un lavoro serio, la proposta è sul tavolo, e lunedì ne discuteremo forti di questo sciopero”.

Sullo sciopero è intervenuta anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

“Siamo con i lavoratori di Amazon senza se e senza ma. La lotta per un lavoro  dignitoso e rispettoso dei diritti è giusta. È una lotta che non solo condividiamo ma che vogliamo sostenere in tutti i modi possibili. È una battaglia di civiltà, di solidarietà, di straordinaria importanza per il futuro di tutti i lavoratori, non solo italiani.” ha affermato Susanna Camusso che ha continuato dicendo  “Aver messo al centro delle loro richieste l’organizzazione del lavoro, la contrattazione dei parametri operativi, in definitiva gli algoritmi, è più che opportuno, è un atto di straordinaria intelligenza. Non è un caso se allo sciopero hanno aderito anche tanti altri stabilimenti in europa”.

“Amazon, come tante altre aziende – ha concluso i segretario generale della Cgil – deve capirlo, non saranno mai grandi se i lavoratori saranno sfruttati, non avranno un lavoro decente, non saranno trattati con dignità”.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindacato FELSA CISL a firma della segreteria Nazionale e Regionale relativo allo sciopero Amazon di quest’oggi.

Da una azienda leader del mercato, che ambisce a essere monopolista del commercio online del futuro, ci aspettavamo più “eleganza” nel chiedere ai lavoratori somministrati se il giorno del black friday avrebbero partecipato allo sciopero.

Come organizzazione sindacale di rappresentanza dei lavoratori in somministrazione siamo convinti di aver aperto una breccia nelle coscienze e nella consapevolezza dei lavoratori temporanei.

Lo testimoniano i somministrati che si sono fermati al nostro presidio, facendoci domande, esprimendo le loro preoccupazioni e sostenendo la nostra azione, anche se costretti a entrare in azienda perché altrimenti “avrebbero perso il lavoro”.

Nonostante tutto, il riscontro e la partecipazione dei somministrati  allo sciopero vi e’ stata , e qui non si tratta di capire se pochi o tanti soprattutto viste le “premesse aziendali”  è il dato politico -sindacale che ha fatto e  fara’ la differenza dei giorni futuri all’interno dell’Hub piacentino.

Oggi e’ iniziato il cambiamento  di vedute anche per i lavoratori somministrati, saremo al loro fianco rivendicando contratti piu’ adeguati cercando di aprire il dialogo sulla durata dei contratti, sui premi di produzione, e sulla qualità del lavoro che deve esser ben diversa da quella attuale.

C’è urgente bisogno di sindacato in questa fase della storia dell’Umanità.

Come FeLSA CISL Emilia Romagna e FeLSA CISL Nazionale lanciamo un messaggio forte e chiaro, questo periodo sarà l’Avvento del sindacato in Amazon anche per i somministrati, infatti durante il periodo natalizio ci prepariamo a organizzare un recapito sindacale per i lavoratori temporanei proprio a Castel San Giovanni, dove poter dare informazione, assistenza, tutela e accesso alle prestazioni realizzate dalla contrattazione di settore in quanto il diritto e la tutela stessa dei lavoratori somministrati, che oggi piu’ che mai deve essere salvaguardato e questo lo si puo’ fare solo con la contrattazione del Sindacato

 




Sciopero Amazon: guerra di cifre

Come spesso accade in queste occasioni è guerra di cifre sul numero di lavoratori che hanno aderito allo sciopero del Black Friday organizzato dai sindacati allo stabilimento Amazon di Castel san Giovanni.

Secondo Cgil, Cisl, Uil e Ugl avrebbe incrociato le braccia oltre il 50% dei dipendenti che lavorano nel polo logistico a tempo indeterminato..

Come era prevedibile quasi nessuno dei dipendenti a somministrazione è invece sceso in sciopero.

Enormemente distanti le cifre comunicate dall’azienda di Jeff Bezos secondo cui l’adesione allo sciopero sarebbe stata del 10% sul totale dei lavoratori.

Insomma per la multinazionale, almeno a parole,  non sembrerebbe essere stato un giorno nero anche se la protesta ha avuto vasta eco e se non altro qualche danno di immagine potrebbe averlo provocato.




Tutto pronto per lo sciopero di domani. Volantinaggio davanti allo stabilimento Amazon

Domani, in occasione del Black Friday, mentre i colossi dell’e-commerce invaderanno la rete con un mare di promozioni i lavoratori di Amazon ed i sindacati piacentini scenderanno in sciopero davanti al mega polo logistico di Castel San Giovanni. Effettueranno anche un volantinaggio davanti alla sede dell’azienda di Jeff Bezos nella speranza di convincere il maggior numero possibile dei duemila dipendenti a tempo indeterminato ad aderire alla mobilitazione.
«Dal punto di vista sindacale – ha dichiarato Fiorenzo Molinari della Filcams Cgil – qui siamo all’anno zero, visto che fino a poco tempo fa questa azienda non esisteva nemmeno. Speriamo di convincere almeno il 50% dei dipendenti a scioperare. Noi faremo una cosa assolutamente pacifica: non fermeremo i camion e non impediremo a nessuno di entrare. Cercheremo solo di convincerli».
«In questo stabilimento – ha continuato Molinari – ci sono al momento anche duemila lavoratori somministrati».
Lavoratori che, vista la precarietà della loro posizione avranno forse qualche remora in più a scioperare. In realtà anche i sindacati di riferimento dei “lavoratori temporanei” Nidil-Cgil, Felsea-Cisl e Uiltemp si sono associati allo sciopero indetto dai sindacati del commercio.
I lavoratori somministrati chiedono ad Amazon «di aprire un percorso per dare continuità all’occupazione, condizioni di lavoro decenti in Amazon, riduzione del turn over, allungamento della durata dei contratti in somministrazione e la condivisione di percorsi di stabilizzazione».
Fra gli argomenti di discussione e le richieste sindacali anche «un utilizzo corretto del monte ore garantito e ritmi di lavoro che non mettano a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori».
E’ stato calcolato che in un turno di lavoro un dipendente percorre dai 17 ai 20 chilometri attraverso lo stabilimento per movimentare merci e pacchi.
Non vi sarebbero insomma situazioni eclatanti.
Vari dipendenti hanno difeso l’azienda dichiarandosi pienamente soddisfatti del proprio lavoro.
D’altro canto, secondo i sindacati, si tratta di «un lavoro molto usurante dal punto di vista psicofisico».
A fronte dei grandi guadagni di Amazon i rappresentanti dei lavoratori chiedono un trattamento migliore per i dipendenti.
E’ già stato fissato un incontro fra Amazon e sindacati per discutere proprio degli argomenti al centro della protesta di domani.

Intanto si moltiplicano le prese di posizione dal mondo politico.
Duro il Twitter del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri che si è detto «Vicino ai lavoratori #Amazon di Piacenza in sciopero per #Blackfriday. Giganti web eludono il fisco e massacrano i dipendenti. Serve una vera #webtax al 15% per costringerli a pagare le tasse in Italia dove fanno stratosferici guadagni».




I lavoratori di Amazon a Castel San Giovanni scioperano il giorno del Black Friday

Il giorno del trionfo dell’acquisto compulsivo sarà un po’ meno trionfale. I lavoratori di Amazon (Sede di Castel San Giovanni) hanno deciso infatti di indire uno sciopero generale il 24 novembre e si concluderà col turno mattutino del 25. Cinque turni di lavoro scoperti e oltre 500 lavoratori di 4 sigle sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil ed Ugl terziario) che hanno precisato inoltre di astenersi da qualunque forma di straordinario fino al 31 dicembre 2017. Le motivazioni alla base di questo gesto sono da imputarsi principalmente agli orari di lavoro e dei riconoscimenti ai lavoratori.

Sul tema dei riconoscimenti economici per i lavoratori, non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale, e i ritmi lavorativi, si legge in una nota, non conoscono soluzione di continuità, le produttività richieste sono altissime ed il sacrificio ulteriore richiesto (straordinari obbligati, lavoro notturno ormai strutturale su quasi tutto l’anno e nel periodo di picco organizzato su 6 giorni settimanali, lavoro domenicale….) non trova incremento retributivo oltre i minimi del Contratto nazionale.




Castel San Giovanni “invasa” da Cioccolandia

Successo per la 14esima edizione di Cioccolandia a Castel San Giovanni

Castel San Giovanni è stata nuovamente presa d’assalto da orde di pacifici e golosi visitatori, ieri 4 novembre 2017,  in occasione della 14° edizione di Cioccolandia. Fin dal mattino la cittadina della Val Tidone si è animata grazie ai maestri cioccolatieri arrivati da ogni parte del nord Italia (e non solo), ma anche per merito dalle bancarelle degli hobbisti e delle associazioni dei volontari. La giornata è stata come sempre organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con amministrazione comunale e Comitato Vita nel Centro Storico, oltre ai tantissimi volontari.

“Siamo soddisfatti del risultato di questa 14esima edizione di Cioccolandia – ha dichiarato Sergio Bertaccini il presidente della Pro Loco – alla fine il tempo ha retto e questo ci ha aiutato. La pioggia ha atteso ancora qualche ora prima di cadere e questo ha permesso alle migliaia di persone di venire a divertirsi e a degustare i nostri dolci e le nostre eccellenze. Anche il nuovo format, rivisto in base alle nuove normative sulla sicurezza, ha funzionato e quindi non possiamo che essere contenti. Vorrei ringraziare tutti i nostri volontari e tutte le persone e le realtà che hanno permesso di realizzare un’altra grande Cioccolandia”.

I numeri sono stati ancora una volta eccezionali e lo dimostrano anche le quantità degli ingredienti utilizzati per realizzare le 5 mega torte che a partire dalle 15.00 sono stati presi letteralmente d’assalto. I numeri raccontano di 200 kg di biscotti, 300 di zucchero, 220 di cacao amaro, 100 di cioccolato fondente, 100 di panna, 150 di uova pastorizzate, 100 di glassa di cioccolato, 350 uova, e 6.000 bignè. Tutto quanto per poter realizzare il salame di cioccolato, la piramide di cremino e di profiterole, il monte bianco e la torta Rita.

A impreziosire la giornata ci hanno poi pensato alcune novità introdotte quest’anno, come l’animazione vivace e coinvolgente di Bandarotta Fraudolenta, il murale disegnato dal writer Andrea Casillo, in arte Kasy23, che si è esibito per tutto il giorno in piazza cardinal Casaroli, oltre alla Fabbrica del Cioccolato, laboratorio ideato e condotto dalla Pasticceria Mera, Bardini Cioccolateria con la collaborazione di Pierino Lavelli e Gianni Boselli. Novità del 2017 anche il gemellaggio con il Picchio Rosso, il vino novello della Cantina Valtidone, stappato in contemporanea in questo fine settimana a Borgonovo. Ma un assaggio era a disposizione anche a Castel San Giovanni durante Cioccolandia, così come era possibile assaggiare i dolci della Pro Loco in Cantina Valtidone.

Per tutta la giornata è stato in funzione inoltre il nuovo info Point della Valtidone e delle Valluretta, situato in piazzale Carona, che presto sarà inaugurato e sarà il nuovo punto di riferimento per la promozione del territorio, gestito e promosso dalla Pro Loco di Castel San Giovanni.

In serata sono stati poi estratti i numeri vincenti della lotteria di Cioccolandia 2017. 1° Premio (Vespa 125): n. 3964; 2° Premio (Corso di Pasticceria): n. 1051; 3° Premio (Buono Spesa Coop): n. 5464; 4° Premio (Tablet): n. 4372; 5° Premio (Giornata Spa Miradolo Terme): n. 2968; 6° Premio (Pernottamento Castello di Rivalta): n. 335; 7° Premio (Buono gomme): n. 6806; 8° Premio (Buono acquisto bottiglie di vino della Valtidone): n. 2949; 9° Premio (Buono acquisto olio e miele della Valtidone): n. 1734; 10° Premio (Buono libreria Puma): n. 4219; 11° Premio (Confezione salumificio Daturi): n. 4031; 12° Premio (Buono Figurella): n. 5358; 13° Premio (Buono La Varesina Jeans): n. 1021; 14° Premio (Buono acquisto elettrodomestico): n. 5521; 15° Premio (Buono Cena ristorante La Buta): n. 2283; 16° Premio (Buono pizza per 2 persone Osteria il Platano): n. 2127; 17° Premio (Confezione cioccolato Pasticceria Mera): n. 5630; 18° Premio (Confezione cioccolato Bardini): n. 5563; 19° Premio (Confezione cioccolato Il Gelatiere 1984): N. 1181; 20° Premio (Confezione prodotti km 0 “TiDono”: n. 626.

Prima della lotteria è stato consegnato da Willy Wonka e Cioccolotto il premio “Regina delle Vetrine” andato quest’anno al negozio Morisi Casalinghi, che con la riproduzione del Monte Bianco è riuscito a catturare l’interesse e il voto dei visitatori. L’evento come sempre è stato sostenuto da numerosi sponsor.




Sabato torna Cioccolandia a Castel San Giovanni

Sabato 4 novembre scatta l’ora della 14esima edizione di Cioccolandia a Castel San Giovanni. Una festa dedicata ai golosissimi che avranno l’imbarazzo della scelta tra le tante prelibatezze esposte nella città della Val Tidone. A partire dalle 9.00 del mattino Castel San Giovanni si accenderà con un cartellone ricco di eventi: espositori, pasticceri, artigiani del cioccolato, ma anche hobbisti che mostreranno i propri capolavori, affascinanti e curiosi.

Il programma è stato illustrato, nel corso di una conferenza stampa, da Sergio Bertaccini, presidente della Pro Loco di Castel San Giovanni, vero motore della manifestazione, insieme all’Amministrazione comunale, il Comitato Vita nel Centro Storico, le tante associazioni e i volontari.

“La nostra città si animerà fin dal mattino – ha detto Bertaccini – e l’inaugurazione avverrà alle 15.00 con il taglio in contemporanea dei vari dolci: il salame di cioccolato di 250 metri in piazza XX settembre, nel lato delle ex scuole, la piramide di 6.000 profiteroles in piazza Casaroli, il cremino composto da 25.000 mattoncini dolci sempre in piazza XX settembre, la Torta Rita nei pressi della chiesa di San Rocco e il Montebianco, una fantastica torta di 4.000 meringhe in piazza Olubra”.

La giornata si arricchirà con tanti altri eventi, dai folletti di Cioccolotto, al concerto itinerante di Bandarotta Fraudolenta, oltre all’intervento di Andrea Casillo (Kasy23), writer disabile che disegnerà un graffito dedicato a Castel San Giovanni e a Cioccolandia. Non mancheranno certamente i maestri cioccolatieri (ne sono attesi una trentina) e un centinaio di bancarelle. Ci saranno anche le eccellenze enogastronomiche della Val Tidone per accontentare proprio tutti: dai vini delle nostre colline al tradizionale e gettonatissimo Batarö (il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficienza).

Tra le novità del 2017 il laboratorio “La Fabbrica del Cioccolato” organizzato dalla pasticceria Mera insieme a Bardini Cioccolaterie, con l’aiuto Pierino Lavelli e Gianni Boselli: “per tutta la giornata – ha spiegato Maurizio Mera – saremo in piazza XX settembre dove cercheremo di insegnare le tecniche per fare il cioccolato”.

Inoltre quest’anno Cioccolandia è gemellata con il Picchio Rosso, il vino novello della Cantina Valtidone che proprio nel fine settimana – 4 e 5 novembre – sarà presentato in un programma altrettanto ricco di appuntamenti. Quindi a Castel San Giovanni sarà possibile assaggiare il vino nuovo della vendemmia 2017, mentre a Borgonovo in Cantina sarà possibile degustare i dolci della Pro Loco. “L’unione fa la forza – ha dichiarato Mauro Fontana direttore di Cantina Valtidone – è questa l’occasione ideale per far conoscere il territorio e i suoi prodotti. Sabato 4 novembre a Cioccolandia offriremo un buono sconto del 15% sull’acquisto di tutti i nostri vini da utilizzare nel fine settimana in enoteca”.

L’importanza e lo spessore dell’evento sono stati sottolineati durante il proseguimento della conferenza stampa con l’assessore Gianni Cattanei che ha espresso grande soddisfazione per il lavoro fin qui svolto e ha voluto ringraziare gli organizzatori, i maestri cioccolatieri, i dipendenti comunali, le associazioni e la Pro Loco. Ai ringraziamenti si è unita anche il sindaco Lucia Fontana (appena rientrata dalla trasferta di New York): “Cioccolandia è un appuntamento non solo atteso ma sospirato, anche fuori dai confini regionali. E’ un’occasione per mettere in moto un volano di solidarietà e simpatia. E’ una grande festa corale”.

Intervenuti anche Massimiliano Lertora di Crédit Agricole Cariparma e Massimiliano Bega di Enel, due dei partner principali della manifestazione, che hanno rimarcato l’attenzione delle proprie aziende a sostenere il territorio ed iniziative come Cioccolandia. A tal proposito anche Maurizio Crepaldi, Direttore Territoriale di Crédit Agricole Cariparma, non potendo presenziare alla conferenza stampa ha fatto pervenire il proprio messaggio: “Cioccolandia rappresenta una delle manifestazioni di punta della provincia di Piacenza che si ripete con successo ormai da anni. Siamo lieti di poter confermare nuovamente la positiva collaborazione con la Pro Loco a vantaggio del divertimento e della crescita economica del paese e della provincia di Piacenza in generale”.

“Sono particolarmente attaccato a questo evento che è nato anni fa con i commercianti castellani – ha aggiunto Nicola Maserati di Confesercenti -. All’inizio poteva sembrare un’utopia invece è letteralmente scoppiato per richiamo, grandezza, interesse. Sarò sempre molto legato a Cioccolandia. Come Confesercenti siamo partner dell’infopoint della Valtidone e Valluretta che presto sarà inaugurato e gestito dalla Pro Loco”.

Viste le novità normative in tema di sicurezza sono stati adottati alcuni accorgimenti: “Abbiamo messo insieme un bel progetto di sicurezza per agevolare le forze dell’ordine e chiesto 3 defibrillatori a Progetto Vita della Dott.ssa Aschieri”, ha concluso Bertaccini.

Al termine della giornata saranno quindi estratti i numeri della lotteria con in palio bellissimi premi e l’elezione della vetrina “Regina” del relativo concorso. Per poter gustare i dolci di Cioccolandia occorre acquistare un braccialetto del costo di 1 euro distribuito in giornata nei punti informativi della Pro Loco.




Castel San Giovanni: arriva il sottopasso in stazione

Un nuovo sottopasso ciclo – pedonale per unire il piazzale esterno della stazione ferroviaria alla zona di città al di là dei binari, predisposto anche per il collegamento con i marciapiedi di partenza e arrivo dei treni.

E’ l’oggetto della convenzione siglata oggi a Roma fra Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Castel San Giovanni. Presenti alla firma Gianluigi De Carlo – Responsabile Progetti Soppressione PL e Risanamento Acustico di RFI e Lucia Fontana – Sindaco di Castel San Giovanni, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Bollati, al funzionario Giuseppe Riva e al consulente dell’Ufficio Lavori Pubblici Marco Gallonelli.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo raggiunto con l’amministrazione comunale di Castel San Giovanni – ha commentato De Carlo –  che coniuga  le esigenze della comunità locale con le nostre, rendendo possibile la chiusura di un passaggio a livello. Entro la fine di quest’anno avvieremo l’attività negoziale, che ci consentirà di completare la progettazione esecutiva e avviare i lavori nel secondo semestre del 2018”.

Apprezzamento per l’accordo e per la collaborazione con RFI è stata espressa dal Comune. “Questo sottopasso – ha dichiarato Bollati, è un’opera importante e molto attesa. Garantirà una maggiore sicurezza non solo agli utilizzatori della stazione, ma anche ai numerosi lavoratori che si recano ogni giorno presso il Polo Logistico a piedi o in bicicletta”.

Definita nell’accordo anche la data – 16 ottobre – di chiusura definitiva del passaggio a livello in località Nizzoli, sulla linea ferroviaria Piacenza – Alessandria, con vantaggi in termini di maggiore sicurezza e regolarità della circolazione ferroviaria. L’amministrazione comunale ha infatti già realizzato la viabilità alternativa funzionale al traffico carrabile e agricolo.

Il sottopasso sarà realizzato da Rete Ferroviaria Italiana. Il manufatto – un monolite in conglomerato cementizio lungo 27 metri –  verrà costruito “fuori opera” e poi spinto sotto i binari. Questa tecnica, unita all’utilizzo di sostegni provvisori dell’infrastruttura ferroviaria, consentirà di ridurre al minimo le interferenze con il traffico ferroviario.

Il sottopasso sarà predisposto per il successivo collegamento con i marciapiedi della stazione.

Durata lavori 15 mesi. Investimento di RFI 4 milioni di euro, di cui 370 mila contributo del Comune di Castel San Giovanni.




Foti: “collegamenti Emilia-Lombardia a rischio paralisi”

“Quali iniziative, anche nei confronti del Governo, intende assumere la Giunta al fine di ottenere uno stanziamento, con urgenza, per risolvere una volta per tutte i problemi strutturali dei ponti sul Po che collegano la Lombardia all’Emilia-Romagna?”.
A chiederlo, in un’interrogazione all’esecutivo regionale, è Tommaso Foti di Fratelli d’Italia-An. È fondato, spiega il consigliere, “il rischio di una paralisi dei collegamenti stradali tra l’Emilia e la Lombardia: in un’area di circa 60 chilometri, infatti, vari ponti stradali che collegano le due regioni denunciano problemi, su tutti vige il senso unico alternato. In particolare, su quello di ferro che collega Castelvetro Piacentino a Cremona la misura scatterà a giorni, per una durata di almeno due mesi, anche di notte, mentre gravi difficoltà nell’attraversamento, a causa dello stato in cui versa la struttura, si registrano sul ponte che collega Castel San Giovanni (Piacenza) con Pieve Porto Morone (Pavia)”. Inoltre, aggiunge, nella provincia di Parma “sul ponte ‘Giuseppe Verdi’, che collega Roccabianca a San Daniele Po (Cremona), il senso unico alternato è una triste tradizione che va avanti da due anni a causa delle lesioni che riguardano la struttura: il viadotto, rimasto chiuso oltre due mesi tra la primavera e l’estate per la sostituzione dei giunti, è riaperto al traffico dal 9 luglio col senso unico alternato”. Invece, rimarca il capogruppo di Fdi-An, sul ponte tra Casalmaggiore (Cremona) e Colorno (Parma), altra infrastruttura viaria fondamentale per i collegamenti tra Emilia e Lombardia, da fine agosto, e quindi da pochi giorni, è scattato il senso unico alternato a causa di lesioni sulla trave di bordo”. Mentre, prosegue, “permane da tempo il senso unico alternato sul ponte ‘del diavolo’, vale a dire quello sul Taro tra Roccabianca e Sissa Trecasali” e “anche sul ponte tra Boretto (Reggio Emilia) e Viadana (Mantova), la circolazione si svolge a senso unico alternato”.
Foti chiede quindi alla Giunta garanzie sulla sicurezza delle persone che transitano, anche per motivi di lavoro, su questi viadotti.