#Iorestoacasa e guardo un film. Grazie a Cinemaniaci due pellicole in streaming

Per i cinefili arriva una bella opportunità da Cinemaniaci, associazione culturale piacentina volta alla divulgazione cinematografica sul territorio. Stasera e lunedì prossimo (con repliche il martedì) sarà possibile collegarsi alla pagina Facebook dell’associazione per gustare pellicole diverse da quelle che solitamente guarderemmo, approfittando della quarantena o semplicemente del focolare domestico per rilassarsi. Due le pellicole, “Beppe e Gisella”, e “Viola”, prodotte dagli stessi Cinemaniaci.

“In questo periodo eccezionale in cui mettiamo sotto pressione i nostri divani molti cercano things-to-do. Ma soprattutto cose-da-vedere. E tanti giornali, siti web, ecc. offrono liste, selezioni e occasioni irrinunciabili – o presunte tali. C’è anche un po’ di confusione, ma oggi è l’ultimo dei problemi…
Noi ci limitiamo a rilanciare alcune proposte di visioni free, sia nelle tv in chiaro che in streaming. Tra queste anche due film brevi da noi prodotti con il coinvolgimento di artisti e maestranze locali e non: “Beppe e Gisella. E l’intrepida ricerca di un pezzo di vita” e “Viola”.
Il primo parla di donazione e trapianto di organi con la leggerezza della commedia e a bordo di una Vespa (!). Il secondo entra in modo poetico nei locali di un hospice e valorizza la funzione di strutture e operatori delle cure palliative. Entrambe le opere combattono pregiudizi, trasmettono poche ma chiare e corrette informazioni e soprattutto ci regalano più di un sorriso.
Lunedì 16 marzo ore 21:30 guardiamo Beppe e Gisella (20 min).
Lunedì 23 marzo ore 21:30 guardiamo Viola (30 min).
L’appuntamento è sulla pagina Facebook CINEMANIACI associazione culturale: nei prossimi due lunedì alle 21:30 comparirà un post con link per vedere i film; colleghiamoci contemporaneamente e guardiamoli insieme per creare in qualche misura una occasione di socialità durante questa situazione di emergenza sanitaria in cui ci viene chiesto come atto di responsabilità civile di restare a casa. Molto graditi i commenti e le reazioni in diretta e al termine della visione”. 

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Terza edizione del Premio Cat al via, giovani critici cinematografici cercasi

Il Premio Cat 2019 è la terza edizione del progetto costituito da un ciclo di workshop di cinema e da un contest nazionale di critica cinematografica. Il progetto è realizzato dall’associazione Cinemaniaci al fine di ricordare la figura di Giulio Cattivelli e promuovere la cultura cinematografica, soprattutto tra le giovani generazioni.

“Il Premio Cat giunge alla terza edizione, quella della consapevolezza. Nel 2017 la scommessa, nel 2018 la conferma non scontata e quest’anno il progetto si consolida. Per giunta il 2019 è il centenario della nascita di Giulio Cattivelli, il giornalista e critico cinematografico di Editoriale Libertà alla cui memoria è dedicato il premio. L’edizione 2019 si configura, quindi, come speciale”, dichiara Piero Verani (idea e direzione del progetto) che prosegue: “Se il terreno appare così fertile per le attività cinematografiche a Piacenza, possiamo solo esserne felici e fieri e certamente individuare nel tandem Cattivelli-Bellocchio un potente propulsore: il giornalista e l’artista che più di tutti hanno contribuito a nobilitare la Settima arte sul nostro territorio nella seconda metà del 900, il secolo del cinema”.

“L’impianto del Cat 2019 – aggiunge Verani, presidente di Cinemaniaci Associazione Culturale APS – prevede sempre due parti: quella formativa e locale, rappresentata dai workshop nelle scuole, e quella nazionale del concorso di critica rivolto a persone tra i 16 e 26 anni di età. Ma c’è qualche importante novità: nuove sezioni del contest, una “cattivelliana” ovvero basata su titoli particolarmente e notoriamente apprezzati da Cattivelli e un’altra riservate alle opere prime; una rete di scuole tra cui una nuova adesione (il Liceo Respighi entra nel progetto insieme alle scuole presenti nella scorsa edizione – Liceo Gioia, che ha dato un impulso decisivo nella prima edizione, Istituto Romagnosi, Liceo Colombini, Isi Marconi: buon esempio di rete che funziona) e almeno una serata-evento che verrà annunciata nei prossimi mesi (proiezione con l’autore di un film in prima visione a Piacenza; evento indipendente e aggiuntivo rispetto alla serata delle premiazioni, organizzato in collaborazione con Ucca)”.

In sintesi, il contest prevede quattro sezioni e ciascun partecipante può iscriversi e inviare al massimo quattro testi (uno per ciascuna delle quattro diverse categorie). Ogni sezione ha caratteristiche precise che riguardano il numero di battute e l’oggetto: dal saggio al tweet passando per la recensione e dalla libertà totale sui film distribuiti in una finestra temporale all’elenco di film vincolante; per i dettagli rimandiamo al bando sul nostro sito web nella sezione dedicata al Premio Cat.

Piero Verani sottolinea: “Le iscrizioni sono gratuite grazie al sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e a Fondazione Libertà e sono aperte dal 1° settembre al 31 ottobre 2019. Per i partecipanti l’opportunità di far valutare un proprio testo da una squadra di esperti, di vincere 1.000 € e pubblicazioni”. Le premiazioni avverranno entro la fine di gennaio 2020 presso lo Spazio Rotative di Editoriale Libertà.

Il ciclo dei workshop si svolgerà in ottobre in alcune scuole superiori piacentine e seguirà una conferenza stampa nel mese di settembre per una loro presentazione.

Ricordiamo che nelle prime due edizioni sono stati coinvolti in qualità di esperti e giurati Paolo Mereghetti (Corriere della Sera, Il Dizionario), Gianni Canova (Iulm, Sky), Emanuela Martini (Torino Film Festival), Pier Maria Bocchi (Torino Film Festival), Luca Malavasi (Università di Genova), Federico Gironi (Comingsoon.it), Steve Della Casa (Hollywood Party) e i già citati Cobretti e Gervasini. La presenza di esperti del loro calibro ha certamente nobilitato il Premio Cat che ha potuto così ritagliarsi uno spazio nel panorama dei concorsi di critica cinematografica di livello nazionale. Sostenitori: Fondazione di Piacenza e Vigevano, Fondazione Libertà, Regione Emilia Romagna, Arci, Coop Alleanza 3.0.

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Torna il “Cinema sotto le stelle” di Cinemaniaci, partenza il 1 luglio con Toro scatenato

Come ogni estate che si rispetti non può mancare a Piacenza il “Cinema sotto le Stelle” del Parco Daturi, rassegna di Cinemaniaci e Arci giunta alla 16esima edizione e come ogni anno in vena di stupire un pubblico ormai consolidato negli anni.

Come sottolinea lo stesso presidente di Cinemaniaci, APS promotrice dell’iniziativa, quest’anno ci saranno circa 60 spettacoli, “alternando tra cinema popolare e più impegnato. Addirittura alcuni invisibili nel panorama delle altre rassegne estive, cercando di puntare su film anche in lingua originale o documentari, tralasciando il cinema più commerciale”. A confermare questo indirizzo la scelta per il primo film in programma, ovvero Toro Scatenato, presentato in versione restaurata e in lingua originale coi sottotitoli in italiano. Inizio film alle 21 45, e così anche tutti i film fino al 14 luglio (Dal 15 luglio le proiezioni cominceranno alle 21 30).

Ma non mancheranno anche alcune chicche per gli appassionati: “avremo due ospiti – continua Verani -, Giulio Base che presenterà un suo progetto il 4 luglio, Il banchiere anarchico, tratto dall’omonima opera di Fernando Pessoa, di cui è anche protagonista; e Alessio Cremonini con il pluriacclamato Sulla mia pelle il 9 luglio”.  Senza dimenticare alcuni maestri del territorio come Bellocchio (Il Traditore, 2 luglio), pellicole vincitrici di Oscar come Green Book (6 luglio) o Roma (13 agosto), prime visioni (The Harvest e Border, rispettivamente 18 e 19 luglio, ma anche Che fare quando il mondo è in fiamme? il 19 agosto) e alcuni progetti che vedono in cabina di regia donne come in Sofia (Meryem Ben M’barek, 22 luglio).

“Lo stesso Minervini di Che fare quando il mondo è in fiamme? è un autore che racconta benissimo la provincia americana pur vivendo in Italia”.

Bohemian Rhapsody verrà presentato sia in lingua originale (20 luglio), che in italiano (3 agosto). Sul filone musicale ci sarà anche Rocketman il 31 agosto.

Il 24 agosto la rassegna ospiterà la serata conclusiva di Concorto Film Festival. Prezzo intero 6 euro mentre i ridotti costano 5 euro. La rassegna è resa possibile dal sostegno della Regione, Coop Alleanza 3.0, Steriltom, Metronotte, Floricoltura Ferrari, Poggiarello e Tosello.

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“Terre e Libertà”, mini rassegna al cinema Capitol di Fiorenzuola, un antidoto ai confini come prigione

Sono tre film che portano in sé un messaggio positivo, di accoglienza, di speranza e di libertà. Nulla di cui aver paura, quindi. Il gruppo di associazioni che promuovono “Terre e Libertà” rassegna al Cinema Capitol di Fiorenzuola, lanciano attraverso lo strumento filmico un messaggio che probabilmente arriva più di mille parole. Sono Amnesty International, ANPI, Mondo Aperto, FOIC (Fiorenzuola Oltre I Confini), Arci, Laboratorio Mondialità Consapevole, ProgettomondoMLAL, Cinemaniaci, Associazione Matassa, Brigate di solidarietà e PiacenzaOnline come media partner.

5 euro l’ingresso al Cinema Capitol di Via Gabrielli a Fiorenzuola, dove verranno proiettati i tre film: SANTIAGO, ITALIA di Nanni Moretti, il 26 marzo. Realizzato a partire da immagini d’archivio e da testimonianze, il film racconta i mesi che seguirono il golpe di Pinochet che mise fine al sogno democratico di Salvador Allende, mettendo l’accento sul ruolo encomiabile dell’ambasciata italiana a Santiago del Cile, che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime, permettendogli di raggiungere l’Italia. Un film militante, che non parla dell’attualità ma la evoca. «Un film sull’accoglienza in un paese che va in direzione opposta», lo ha definito lo Moretti.

Il secondo film è LIBERO di Michel Toesca il 9 aprile, in cui si narra la storia di un agricoltore Cédric Herrou, che aiuta come può i migranti che tentano senza successo di entrare in Francia. Offre loro un tetto e del cibo cercando anche di aiutare chi ne ha diritto a fare domanda d’asilo. Finirà per scontrarsi con le autorità francesi. Tre fermi, 128 ore di detenzione e un processo è il dazio che ha dovuto pagare per mostrarsi solidale. Un film scabro, senza fronzoli, che indigna e fa riflettere.

L’ultimo film proiettato il 23 aprile, JUVENTA di Michele Cinque. «Jugend Rettet» (Gioventù che salva), è il nome di una ONG fondata a Berlino da un gruppo di ragazzi di vent’anni con l’obiettivo di inoltrarsi in mare aperto a bordo della nave «Iuventa» (letteralmente, “gioventù”), per soccorrere i migranti che dall’Africa cercano di raggiungere l’Europa. Tra l’aprile del 2016 e il 2 agosto 2017, data in cui la nave è stata posta sotto sequestro dalla procura di Trapani con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la “Iuventa” ha tratto in salvo 14 mila migranti. Il regista, imbarcato sulla nave, ne racconta la storia. Cuore del film sono le immagini, potenti, che mostrano il salvataggio dei migranti dalle acque, e quelle, ben più meste, in cui l’equipaggio recupera i corpi di chi non ce l’ha fatta.

Tutti i film cominceranno alle ore 21.30




Alla Multisala Corso arriva “Il Laureato”, con un omaggio a Simon & Garfunkel

In occasione della presentazione del libro “Simon&Garfunkel. Un ponte su acque agitate” della giornalista Eleonora Bagarotti, l’autrice propone la proiezione del film “Il Laureato” (1968) di Mike Nichols, interpretato da Dustin Hoffman e Anne Bancroft, in collaborazione con la Multisala Corso e Cinemaniaci Associazione Culturale. Il tutto il 20 febbraio alle 21.

La proiezione sarà anticipata da una breve presentazione del volume sul celebre duo (emerso proprio grazie all’indimenticabile colonna sonora del film) dell’autrice con Alberto Dosi. A seguire l’introduzione del film a cura di Piero Verani, presidente Cinemaniaci.

Curiosità

Sarà possibile acquistare il libro al banchetto della libreria Fahrenheit 451 e, per l’occasione, per ogni libro acquistato sarà donato un paio di calze nere autoreggenti in omaggio alla celebre scena sexy del film con l’attrice Anne Bancroft.

Note sul film

«Signora Robinson, sta cercando di sedurmi?»

Antieroe della New Hollywood, Benjamin Braddock (Dustin Hoffman) è il volto di una generazione. Al ritmo di Simon & Garfunkel.

Benjamin, rampollo di una famiglia facoltosa, ha terminato con successo gli studi universitari. Al party dato in suo onore per la laurea, l’inquieto e ribelle Ben si ritira in camera. Qui è raggiunto dalla signora Robinson, amica di famiglia, che gli chiede di accompagnarla a casa… Costantemente fuori luogo e fuori tempo, Ben è espressione di un malessere giovanile che trova nella generazione dei padri una totale mancanza di comunicazione. Mike Nichols, al secolo Michael Igor Peschkowsky, ebreo russo nato a Berlino e fuggito negli Stati Uniti a soli nove anni, rimasto orfano a dodici, antimilitarista, grande narratore di storie di donne, è stato un regista di attori, nel senso che è sempre riuscito a cavare il meglio da ognuno di loro. Il suo nome resta legato soprattutto a Il laureato, film che lanciò Dustin Hoffman consacrò un’attrice strepitosa sulla quale già John Ford aveva visto giusto, Anne Bancroft, e trascrisse in immagini quel malessere apparentemente interiore, e invece tutto politico e generazionale, che sarebbe poi diventato il 68 americano, la contestazione degli anni 70, la Nuova Hollywood, la ribellione contro i simboli e i miti di un consumismo e di un benessere frustranti, spesso edificati sulla vita degli altri. 

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14esimo Congresso Nazionale di Ucca a Piacenza con proiezione di “Styx” allo Spazio Le Rotative

Ucca è l’Unione Circoli Cinematografici Arci, una delle associazioni nazionali di cultura cinematografica di cui fanno parte Cinemaniaci e Concorto a Piacenza. In occasione del 14esimo Congresso Nazionale che si terrà nella nostra città nei giorni 1 e 2 dicembre, questo sabato verrà proiettato allo Spazio Le Rotative di Via Benedettine “Styx” di Wolfgang Fischer con Susanne Wolf (Germania-Austria 2018, 94 minuti, VO con sottotitoli in italiano). Ingresso gratuito, inizio ore 21.30.

Il film ha ricevuto il Premio Label Europa Cinemas e il Premio Giuria Ecumenica al Festival di Berlino 2018. È uno dei tre film finalisti al Premio Lux 2018 ed è tra i sei film nominati per il miglior film del Premio Eufa (Oscar Europei Universitari) nel 2018. La sua prima proiezione mondiale ha aperto la sezione Panorama al Festival di Berlino di quest’anno.

QUI potete vedere il Trailer. Il film sarà introdotto dal distributore Paolo Minuto (Cineclub Internazionale) e da Roberto Roversi (Ucca). 

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Profondo Giallo, grande successo per il Festival in attesa dell’edizione 2019

Un successo oltre ogni aspettativa per la prima edizione di “Profondo giallo”, festival noir di Piacenza nato per volontà dell’Assessorato alla cultura del Comune e affidato a un gruppo di lavoro costituito dagli editori Officine Gutenberg e Papero Editore, alle librerie indipendenti Fahrenheit 451 e Bookbank e alle associazioni Cinemaniaci e Crisalidi, con la direzione artistica di Gabriele Dadati.

I 37 appuntamenti organizzati nella due giorni del festival hanno coinvolto più di 3mila presenze, registrando numerosi sold out: 30 squadre per un totale di oltre 250 partecipanti si sono sfidate nella partita di Cluedo vivente di sabato pomeriggio e posti a sedere tutti occupati nell’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano per lo spettacolo teatrale “Nera che porta via” di Maniaci d’Amore, per l’anteprima nazionale del film “Black Tide” del francese Erick Zonca alla Sala Ritz – il regista ha inoltre ricevuto il premio “Profondo giallo 2018” – e per la rassegna musicale giovanile “Musiche da brividi” al teatro San Matteo. Posti a sedere esauriti inoltre per il contest letterario “Piacenza scrive di notte”.

Anche gli incontri con gli autori – programmati in gran parte presso la Sala 7 di Palazzo Farnese, ma anche presso il Salone monumentale della biblioteca Passerini Landi e presso il Museo della stampa del quotidiano “Libertà” – hanno incontrato il favore dei lettori. Platea gremita in particolare per Fulvio Ervas, Paola Barbato, Stefano Tura, Enrico Vanzina, Francesco Recami, Ben Pastor e Francesco Calza. Sorprendente soprattutto il numero di presenze per l’ultima presentazione della giornata di domenica, dedicata all’antologia Piacenza in giallo a cura di Gabriele Dadati e fresca di stampa per Officine Gutenberg: circa 150 i lettori in Sala 7.

Apprezzatissimi i laboratori per i più piccoli con Beatrice Anelli, con la biblioteca Elefante che legge e le Tagesmutter della Cooperativa L’Arco, e visitatissime anche le cinque mostre collaterali: “Giallo d’autore”, foto di scena di celebri film gialli; “I luoghi del crimine”, scatti di Paola Dallavalle e Fulvio Guerrieri che rappresentano case di famosi delitti italiani; “Scena del crimine”, con 10 foto provenienti dalla Cineteca di Bologna; “Dampyr”, con le tavole originali di Nicola Genzianella e infine una mostra di tavole tratte da “Hellnoir”, miniserie creata e sceneggiata da Pasquale Ruju e disegnata da Giovanni Freghieri.

Il festival “Profondo giallo” è stato vissuto profondamente dalla città: numerosi i commercianti che hanno allestito la loro vetrina “in giallo” con creatività grazie alla collaborazione di Unione Commercianti e di Vita in Centro. Nelle strade sono comparsi gatti neri dipinti su tavole che hanno invitato i cittadini a una vera “caccia social” e anche su Palazzo Farnese è stata proiettata per la durata della manifestazione una luce gialla.

Così in chiusura l’Assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi: “Non posso che esprimere grande soddisfazione per questa prima edizione che, pur con tempi ristretti, ha presentato un programma ricchissimo e articolato capace di coinvolgere così tanti partecipanti, tra piacentini e non. Una due giorni sicuramente interessante, capace di arricchire e rendere frizzante il clima culturale piacentino grazie a una perfetta collaborazione tra i vari organizzatori e il direttore artistico Dadati. Dopo un così positivo esordio, per il quale si ringrazia il fondamentale sostegno degli sponsor coinvolti, si guarda senza dubbio a un’edizione 2019 che punti con ancor maggiore attenzione al coinvolgimento dei più giovani e delle scuola, dei tanti eccezionali spazi piacentini e, ancor più, anche alla cronaca piacentina, con autori e giornalisti locali. L’Amministrazione crede e sostiene convintamente iniziative ove la cultura non è solo oggetto di divulgazione, ma anche strumento per far crescere un territorio, e puntare sull’eccellenza, come sempre, paga. Arrivederci al 2019”.




Il dado è tratto, nasce il Comitato delle Associazioni Culturali a Piacenza

Prima riunione ieri sera al Milestone di via Musso per il Comitato delle Associazioni Culturali a Piacenza, un’occasione per uscire dal proprio “guscio”, per conoscere le realtà piacentine operanti in un settore che molti ritengono abbia bisogno di una defibrillata. Ecco quindi l’idea di essere un’ entità unica, anche per portare istanze all’amministrazione maggiormente impattanti.

Tutto partì dal basso, da una proposta di Gianni Azzali su Facebook (che noi di PiacenzaOnline abbiamo ripreso) che lanciò l’idea, e 25 associazioni di varia natura, dal fumetto alla musica passando per le arti figurative hanno raccolto con entusiasmo.

All’ordine del giorno molti punti hanno coinvolto i presenti: primo tra tutti quello delle Consulte, e della Consulta Cultura e Turismo nello specifico, uno strumento che ha funzionato solo a tratti, e che forse sarebbe più efficace se slegato dal collegamento col Turismo, divenendo Consulta delle Arti e Cultura. Altro obiettivo a lungo termine potrebbe essere quello della organizzazione degli Stati Generali della Cultura, idea che pesca nel passato di Piacenza, circa 30 anni fa. Si è discusso dei costi delle location per i vari eventi, spesso esorbitanti per alcune piccole realtà che hanno grandi capacità creative ma poca disponibilità economica, e che non sempre può essere sostenuta da fondi di privati. Ma si è parlato anche di comunicazione, del rapporto con i quotidiani locali, soprattutto con Libertà, e di come diffondere le iniziative del Comitato.

Come emerso durante la riunione, questa è un’occasione per fare una cosa che a Piacenza è stata messa in cantiere più volte a parole ma mai realizzata nei fatti: una collaborazione tra le persone, comunicando efficacemente col Comune. La condizione per partire è la condivisione e il supporto l’un l’altro. Il dado è stato tratto, ora è il momento di proseguire su questa strada.

Ecco l’elenco delle associazioni presenti alla serata:

Comitato 2 Piazze, Fai, Arte Musica, Cinemaniaci, Collettivo 21, Veg&Joy, BandaLarga, Progetto Musica, Microcosmos, Associazione Artù, Kabukista, Propaganda 1984, Cantiere Simon Weil, Concorto, Manicomics Teatro, Teatro Trieste 34, Epikurea, Famiglia Piasinteina, Laboratorio di Alberto Esse, Coro Polifonico Farnesiano, Le Stagnotte, Piacenza Music Pride, Officine della Musica, Ora Pro Comics, Crows Eventi, Piacenza Comics School, Museo della Poesia, Piacenza Jazz Club.

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Profondo Giallo, un Festival letterario per una diffusione capillare della lettura

“Un percorso nuovo”, così Jonathan Papamarenghi, neo Assessore alla Cultura, definisce Profondo Giallo, Il Festival Noir che farà addentrare i piacentini in un mondo misterioso e ignoto, grazie ai 37 eventi in programma nella due giorni. Ieri la presentazione in Municipio alla presenza del direttore artistico Gabriele Dadati di Papero Editore, Piero Verani di Cinemaniaci, Sara Marenghi di Bookbank, Paolo Menzani, presidente di Officine Gutenberg, Daria Calza di Crisalidi e Sonia Galli di Fahrenheit 451.

“Un percorso di richiamo che va ben oltre quello locale – sottolinea Papamarenghi -, sopprattutto per l’impostazione molto sfaccettata. Già da quest’anno le opportunità per i tanti che vorranno partecipare sono veramente numerose e veramente interessanti, con la possibilità per la nostra comunità di essere parte attiva, l’amministrazione comunale ha dato un piccolo contributo, perchè è positivo il fatto che diversi sponsor abbiano voluto sostenere l’iniziativa, l’intento è quello di proseguire il percorso cominciato con questa edizione 0”.

Gabriele Dadati ha voluto specificare il senso di questo progetto e di questa 3 giorni nel segno del giallo. “Da un lato rappresenta uno sguardo verso il passato, che cosa salvare nell’ambito del giallo del ‘900, partendo dalla letteratura con Ščerbanenko passando dal cinema con i primi lavori di Dario Argento (La trilogia degli animali), saranno con noi gli sceneggiatori di Giulia, uno dei fumetti gialli senz’altro più amati in Italia. Il senso è proprio la scelta, di opere anche uscite negli ultimi giorni che abbiamo avuto l’occasione di leggere in bozze. Ma si scommette anche sul futuro”.

Sonia Galli di Fahrenheit sarà protagonista il 16 novembre nell’anteprima di Profondo Giallo per presentare il nuovo libro di Valerio Varesi “Paura dell’anima”. “Varesi è definito il Simenon italiano, ha ideato il commissario Soneri e la sua particolarità è quella di saper creare nei suoi romanzi un affresco profondo della nostra società. Abbiamo inoltre dato la possibilità ai commercianti che vorranno creare una vetrina a tema Giallo di pubblicizzare la propria vetrina sul nostro sito e sui social”.

Della parte cinematografica si è occupato Piero Verani e Cinemaniaci. “Noi possiamo contare tra i nostri ospiti Enrico Vanzina, rappresentante della cultura pop, fotografando il cambiamento della società nei suoi film dagli anni 80. Altro evento importante sarà la proiezione in anteprima mondiale di Black Tide, film francese con Vincent Cassel di cui avremo ospite il regista. Ci è piaciuto perchè abbiamo pensato rappresentasse bene lo spirito del Festival”.

Alla parte più ludica ha pensato Officine Gutenberg. “Come piccola casa editrice – ha spiegato Paolo Menzani -, abbiamo cercato sempre di fare una promozione alla lettura attraverso la pubblicazione di libri insoliti e originali, avvicinando chi di solito non si reca in libreria. Noi organizzeremo un Cluedo vivente, abbiamo coinvolto un’associazione di Ferrara e sarà giocato nelle strade della città. L’altro è un contest letterario notturno cui viene consegnato un incipit di Gianluca Morozzi su cui tutti dovranno scrivere una storia, che verrà poi raccolta in un volume”.

Sara Marenghi di Bookbank – Libri d’altri tempi, una libreria unica nel suo genere a Piacenza, gestirà la parte musicale in collaborazione con Piacenza Music Pride ed Elfo Studio. “Ci sarà un concerto al Teatro San Matteo molto particolare. A 5/6 gruppi emergenti sono state consegnate delle frasi tratte da libri gialli su cui loro dovranno lavorare per creare una canzone ad hoc. Le canzoni finiranno in un cd che verrà messo in commercio. Contribuiremo con mostre di fumetti”.

Gli eventi di Profondo Giallo sono tutti gratuiti, per un tentativo di diffusione capillare della lettura, come dovrebbe essere per qualsiasi Festival Letterario che si rispetti. Gli ultimi dati Istat del 2016 parlano di un calo dei lettori, che si attestano a un 40% della popolazione (almeno un libro negli ultimi 12 mesi). Erano il 46% nel 2012. 

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Cinemaniaci-Arci rispondono a Polledri sull’organizzazione del “Cinema all’Aperto”

Riportiamo di seguito il comunicato di Arci in risposta alle dichiarazioni di Polledri sull’ organizzazione dell’evento “Cinema all’aperto”. Secondo l’assessore alla Cultura il presidente di Cinemaniaci Piero Verani sarebbe colpevole di “lamentele nei confronti dell’Amministrazione comunale, che non avrebbe mostrato sufficiente sostegno nei confronti della manifestazione e, addirittura, di averla penalizzata organizzando un fitto calendario di iniziative a Palazzo Farnese, il cui rumore sarebbe stato di disturbo alle proiezioni”. 

IL COMUNICATO

Questa mattina alcune testate giornalistiche on-line hanno pubblicato un comunicato stampa a firma dell’Assessore alla Cultura del Comune di Piacenza, Massimo Polledri, avente per oggetto la recente rassegna estiva di cinema all’aperto al Campo Daturi. Benché non sia chiaro se le argomentazioni dell’Assessore rispecchino il punto di vista dell’Amministrazione comunale, dato che dopo un paio d’ore su alcune di quelle stesse testate non se ne trovava più traccia, riteniamo opportuno, nel dubbio, esprimere il nostro punto vista, quantomeno per un debito di chiarezza nei confronti dei piacentini.

Interviene Piero Verani, citato direttamente: “Da quasi 10 anni rappresento un’associazione che opera a Piacenza dal 1988 e che, grazie alle numerose iniziative culturali organizzate in campo cinematografico e non solo, si è guadagnata la stima della gente e la credibilità di molti soggetti. La manifestazione di cinema all’aperto quest’estate è stata un grande successo, per merito del Comune di Piacenza e degli organizzatori Arci e Cinemaniaci, dunque non capisco il bisogno di questa polemica. Abbiamo iniziato a luglio e non come di consueto intorno al 20 giugno, e abbiamo avuto delle pause concordate con il Comune, specie in luglio, per evitare sovrapposizioni con gli eventi organizzati al Farnese: questa è la verità da dire a chi ci chiede conto dell’inizio ritardato e delle interruzioni.”.

Riguardo alle presunte lamentele rivolte al Comune di Piacenza continua Verani: “Devo precisare che in più occasioni, nel corso delle serate al Daturi, non mi sono lamentato, anzi ho ringraziato l’Amministrazione per avere deciso di confermare l’evento estivo attraverso la pubblicazione di un nuovo bando; la nuova Giunta avrebbe potuto legittimamente scegliere di optare per altri progetti, seppur in direzione contraria alla volontà popolare che si era espressa in primavera con lettere a Libertà (e non solo) e almeno 3.000 firme. Un ringraziamento espresso non solo a parole, ma nei fatti: il logo del Comune è infatti ben visibile sul materiale pubblicitario, nelle brochure e nei nostri comunicati stampa. Ci ha invece sicuramente ostacolato nella programmazione delle attività – ricordiamo che è per noi un hobby e ci serve tempo per la pianificazione – la difficoltà nell’ottenere un incontro con l’Assessore, non solo per esporre le nostre proposte, ma anche solamente per conoscerci. Siamo pur sempre un soggetto che da anni vivacizza, insieme ad altri, l’ambiente culturale piacentino.”.

Riguardo al parlare a nuora perché la suocera intenda nel comunicato dell’assessore, Verani replica: “Naturalmente parlo con gli spettatori, sia in privato che come pubblico, e qualunque cosa dica loro, lo faccio per comunicare con la gente, non certo perché venga riferito qualcosa all’Assessore, al quale – come detto pocanzi – ho cercato senza successo di parlare in più occasioni.”.

A sostegno del collega Verani interviene il presidente provinciale di Arci, Alessandro Fornasari: “Visto che siamo stati in ballo, come concessionari del servizio relativo all’organizzazione della rassegna estiva di cinema all’aperto, mi sembra corretto intervenire e fare alcune precisazioni e considerazioni. Innanzitutto mi sento di confermare quanto affermato da Verani, avendo io stesso presenziato a quasi tutte le serate, soprattutto alle ultime; non mi pare di aver colto alcuna lamentela, velata o manifesta che fosse; piuttosto è stato rilevato, anche dal sottoscritto, come i ritardi nella definizione dell’intero palinsesto estivo, non abbiano facilitato il coordinamento tra i vari soggetti organizzatori delle attività che si sono svolte tra il Campo Daturi e Palazzo Farnese. Credo, quindi, che all’Assessore siano giunte voci inesatte e tendenziose. In particolare, la sera del 4 settembre, ultima della rassegna di cinema all’aperto al Daturi, ho avuto modo di confrontarmi in loco con l’organizzatore dell’Estate al Farnese. Abbiamo convenuto che, a parte proprio quella stessa sera, non ci siano stati particolari problemi di coesistenza. Ne è conferma il fatto che, avendone avuto notizia per tempo, le sere del 5, 17, 24, 31 luglio e 2 e 29 agosto, laddove erano programmati concerti al Farnese, il cinema è rimasto fermo. Abbiamo sovrapposto invece le serate del 10 e 19 luglio in quanto gli eventi programmati non erano in contrasto per l’intrinseca tipologia degli stessi. Discorso diverso per ciò che riguarda proprio il 4 settembre, quando la proiezione del film è stata fortemente disturbata dal bel concerto di Gianni Belleno e Nico Di Palo. Ma tant’è, pazienza. Non ne abbiamo fatto un dramma. E gli spettatori hanno capito. Ci siamo semplicemente lasciati con l’auspicio che in futuro il coordinamento degli eventi possa essere fatto con maggiore anticipo.”.

Continua Fornasari: “La rassegna estiva al Daturi è frutto di una collaborazione tra Comune e Arci dove entrambi i soggetti, secondo i criteri definiti dal capitolato del bando, si fanno carico di costi e impegni per consentire ai piacentini di passare più di 50 serate al Daturi potendosi godere un film di qualità e trascorrere una serata piacevole in compagnia. Sicuramente va dato atto all’Amministrazione di aver confermato, in continuità con il passato, il sostegno all’iniziativa. Una cosa però credo vada chiarita: nessun contributo in denaro è stato erogato ad Arci per l’organizzazione della rassegna al Daturi, così come ormai avveniva da alcuni anni.”.

Prosegue Fornasari: “Certo è che un comunicato stampa così lascia l’amaro in bocca. Crediamo che un’Amministrazione dovrebbe farsi vanto di un’iniziativa popolare come il cinema all’aperto, un’attività complessa che non solo coinvolge tanti piacentini come fruitori, ma anche un nutrito numero di studenti, di volontari e di associazioni che da anni trovano ospitalità all’interno del nostro palinsesto estivo.”.

Conclude Fornasari: “Non abbiamo mai fatto i conti in tasca al Comune, per cui non sappiamo quanto investa in questa manifestazione. Ci spiace però che vengano citate cifre totalmente decontestualizzate. Quando un’Amministrazione eroga un contributo, di qualunque entità esso sia, lo fa a fronte di un preciso progetto, avendone, al termine, una puntuale rendicontazione da parte del beneficiario.”.

Piero Verani, presidente Cinemaniaci Associazione Culturale

Alessandro Fornasari, presidente Arci Piacenza