Torna lo stato di agitazione per 1650 lavoratori di Amazon in vista del Black Friday

Scatta una nuova mobilitazione nel centro logistico Amazon di Castel San Giovanni. I sindacati di categoria territoriali di Parma e Piacenza Fisascat Cisl, Filcams Cgil, UIltucs e Ugl, a pochi giorni dalla settimana del Black Friday annunciata dal colosso dell’e-commerce, hanno indetto lo stato di agitazione dei 1650 lavoratori dipendenti con astensione dal lavoro straordinario. Alla base della protesta la vertenza pendente sulla stabilizzazione dei 1951 lavoratori somministrati utilizzati oltre il dovuto nel 2017 e accertati dall’ispettorato del ministero del Lavoro. La presa di posizione dei sindacati anche sulle turnazioni notturne introdotte unilateralmente dalla direzione aziendale, impossibilitata a ricorrere al lavoro interinale anche per effetto del Decreto Dignità, per sopperire alle richieste nella stagione di picco oramai alle porte, in netta contrapposizione con le previsioni dell’intesa siglata nel maggio scorso tra azienda e sindacati. La mobilitazione anche vs il mancato coinvolgimento delle rappresentanze sindacali sulla nuova organizzazione del lavoro e vs l’indisponibilità aziendale a definire un sistema premiante correlato alla crescita delle produttività ed alla disponibilità alla prestazione straordinaria.

La segretaria generale della Fisascat Cisl di Parma Piacenza Francesca Benedetti stigmatizza «un’applicazione dell’accordo del maggio scorso non fedele ai principi che lo hanno ispirato» ossia la volontarietà della prestazione per i turni notturni previsti dall’intesa ed una maggiorazione economica ad hoc per le prestazioni notturne. «Ancora una volta vengono chiesti grandi sacrifici ai lavoratori notturni» ha aggiunto sottolineando che «l’aspetto che particolarmente preoccupa il sindacato e che muove la nostra azione quotidiana, è la salute dei lavoratori che troppo spesso viene sacrificata a favore di livelli di produttività e redditività che devono essere garantiti».

«La Fisascat Cisl – ha affondato la sindacalista – è convinta che nel panorama italiano attuale, Amazon detiene tutti gli ingredienti per fare buona occupazione e dimostrare che “multinazionale” non è sempre sinonimo di sfruttamento». «Passi avanti ne abbiamo fatti – ha concluso – ma insufficienti a garantire ai lavoratori i livelli minimi di tutela che ci si aspetta da un’azienda moderna e all’avanguardia quale piace definirsi la multinazionale di Seattle».
La protesta per una organizzazione del lavoro contrattata, partita lo scorso anno proprio dallo stabilimento piacentino, prosegue intanto in tutta Europa. Anche la Fisascat Cisl prenderà parte all’incontro internazionale Uni Global Union Amazon in programma a Londra il 21 e 22 novembre per condividere strategie comuni a sostegno delle istanze dei lavoratori.

Se l’accordo firmato da Amazon e sindacato porta la data del maggio 2018, con i picchi di lavoro del periodo natalizio e del “Black Friday” in arrivo, a Castelsangiovanni sembrano ripresentarsi problemi che, secondo Fiorenzo Molinari, segretario generale Filcamas Cgil Piacenza, si pensavano superati.

“La ratio dell’accordo Amazon era distribuire al meglio tra i lavoratori i “disagi” che comporta un ciclo produttivo come quello di questa azienda. Permetteva ai lavoratori direttamente in azienda di essere protagonisti nell’organizzazione del lavoro, in un’ottica di equità. Ora – spiega Molinari – con i picchi di lavoro, Amazon cambia l’organizzazione in modo unilaterale penalizzando fortemente il turno notturno e tutto questo senza minimamente condividere il percorso con le Rsa, a differenza di quanto previsto dagli accordi. Siamo così costretti a proclamare uno stato di agitazione con astensione dal lavoro straordinario a partire da oggi. Un percorso condiviso con i lavoratori porta a risultati migliori in termini di produttività e aumenta un genuino senso di appartenenza” secondo Molinari.

A rendere il clima tutt’altro che sereno nell’hub di Amazon a Castelsangiovanni ci sono altri due fronti aperti.

I circa 1.900 lavoratori “in somministrazione” presso Amazon in provincia di Piacenza, che secondo i sindacati e le risultanze ispettive dovrebbero essere ricondotti al contratto subordinato – mentre le assunzioni in questi ultimi tempi hanno spesso tagliato fuori i “somministrati”.

E la mancanza, nell’azienda dell’uomo più ricco del mondo, di un premio di risultato per i lavoratori che concorrono ad aumentarne la ricchezza.

“Da tempo chiediamo che venga costruito un premio di risultato che possa far concorre i lavoratori alle lusinghiere performance di Amazon – commenta Molinari – ma l’azienda non ci sente. Passi avanti ne sono stati fatti, ma ci scontriamo ancora con una grammatica sindacale che risente di impostazioni culturali d’oltreoceano”.

Amazon, da parte sua, è intervenuta con un comunicato  (leggi il testo)

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Fisascat e Felsa: “Amazon regolarizzi i 1951 dipendenti di Castel San Giovanni”

Ecco la nota firmata congiuntamente da FISASCAT e Felsa Cisl in merito alla nota questione Amazon, in cui viene chiesto all’azienda, preso atto delle dichiarazioni del Ministero del Lavoro di regolarizzare la posizione dei 1951 dipendenti.

In seguito all’interrogazione parlamentare presentata dal deputato piacentino On. Tommaso Foti (FdI), il Ministero del Lavoro ha risposto, puntualmente, all’interpello, chiarendo ulteriori punti riguardo alla nota vicenda che vede coinvolta l’azienda Amazon Italia Logistica e l’utilizzo di lavoratori somministrati nel sito di Castel San Giovanni (PC).
Il Ministero del Lavoro ha ribadito che il 4 giugno 2018 è stato notificato all’azienda Amazon Italia Logistica un verbale di violazione per aver utilizzato oltre i limiti quantitativi individuati dal CCNL TERZIARIO la somministrazione di lavoro a tempo determinato per i mesi che vanno da luglio a dicembre 2017. Inoltre l’azienda è stata sanzionata per aver omesso di comunicare alle rappresentanze sindacali il numero dei contratti di somministrazione di lavoro conclusi, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati.

È stato chiarito, inoltre, che l’Ispettorato del Lavoro, procedendo ad un ulteriore approfondimento, ha verificato che i lavoratori somministrati ad aver diritto all’assunzione a tempo indeterminato sono 1951; sono stati, infatti, ricompresi anche i lavoratori appartenenti alle cd. ‘categorie svantaggiate’ e anche questi soggetti, debitamente informati tramite lettera dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, potranno richiedere la stabilizzazione in capo all’azienda utilizzatrice.
FELSA CISL e FISASCAT CISL, esprimono soddisfazione per quanto dichiarato dal Ministero del Lavoro, che con chiarezza riconosce la fondatezza di tutto quanto le organizzazioni sindacali avevano, da tempo, messo all’attenzione delle autorità competenti e dell’opinione pubblica a tutela dei lavoratori somministrati.

Di fronte a queste ulteriori dichiarazioni, che completano l’entità delle assunzioni a tempo indeterminato in modo così significativo, è venuto il momento per l’azienda Amazon Italia Logistica di prendere atto delle norme vigenti e procedere quindi a regolarizzare le posizioni lavorative delle 1951 persone occupate presso lo stabilimento di Castel San Giovanni, in attesa da ormai diversi anni di una risposta definitiva alla loro condizione di precarietà. 

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Lettera aperta della Cisl all’amministrazione comunale, giudicata insufficiente

Questa mattina presso la sede della Cisl in via Pietro Cella si è tenuta la presentazione di un documento programmatico della stessa organizzazione sindacale che teneva a fare una summa dell’azione di questa amministrazione sino ad oggi. Marina Molinari, segretaria Cisl Parma e Piacenza afferma che si tratta di un “contributo che ha la volontà di essere costruttivo per sollecitare il Comune ad un cambio di passo che ancora fatica a vedersi. E anticipa anche alcuni argomenti che devono trovare una concretizzazione nel bilancio preventivo che a breve dovrà essere discusso dal Comune”.

IL TESTO

Le conseguenze dell’azione amministrativa sono troppo importanti nella quotidianità della vita dei cittadini perché il loro esame sia cosa di competenza esclusiva della classe politica. Sono molti anni, in effetti, che il sindacato si mette in relazione con le amministrazioni comunali, per valutazioni che non vanno intese come voti in pagella ma come partecipazione dei corpi intermedi, dei legittimi “portatori di interessi”, i lavoratori, i pensionati, i cittadini, al destino del territorio, cioè della comunità che lo abita.
Nel comune di Piacenza, ad un anno dall’effettivo insediamento della giunta di Patrizia Barbieri l’impressione complessiva è di una città capoluogo ancora alla ricerca di quel cambio di passo prefigurato dalle stesse linee di mandato della nuova amministrazione. C’è urgenza di dare corpo e gambe a scelte precise per entrare nel futuro di Piacenza, dopo un decennio di crisi che ha avuto un generale effetto di rallentamento. Possono, nell’anno trascorso, essere ricordate alcune memorabili “fiammate” su alcuni importanti capitoli, cui però non è seguito alcun innesco, alcuna traduzione in atti amministrativi.

Bando periferie. Emblematica è la situazione che riguarda i progetti che sono risultati vincitori a Piacenza nell’ambito di questo programma nazionale. Il disegno di legge del decreto milleproroghe mette una pietra, si teme probabilmente tombale, al loro finanziamento e si tratta, per considerare solo l’aspetto monetario della questione, di circa 11 milioni di euro, tra fondi pubblici e privati, persi per Piacenza. L’amministrazione deve reagire con tutte le risorse, incluse le leve rappresentate dai rapporti in essere con tutti i parlamentari piacentini per scongiurare l’eventualità di un simile blocco.

Nuovo ospedale e casa della salute a Piacenza. Il fatto stesso che ormai sia diventato un tormentone di cui quasi non si vorrebbe più sentir parlare, è indicativo. Manca un atto che dia avvio a qualcosa di preciso, intanto si succedono ipotesi, sempre più fantasiose. Eppure ne va di una struttura che gli stessi medici non hanno dubbi a indicare come indispensabile.
Per quanto riguarda il varo della Casa della salute in città, un’iniziativa più marcata da parte del comune capoluogo è necessaria: vanno rappresentate più incisivamente all’Ausl di Piacenza le istanze per il potenziamento della sanità territoriale comunale, anche attraverso la realizzazione della Casa della salute.
Lavoro e sviluppo economico. Il lavoro, come la salute, è tra i beni primari da tutelare. Anche in questo caso, al di là della scelta di escludere i sindacati nelle prime fasi del tavolo per lo sviluppo economico, non è nota alcuna intuizione, alcuna scelta d’indirizzo, alcun atto che permetta di immaginare Piacenza nella prospettiva dell’economia che sarà. Si procede quindi per forza d’inerzia, con molta logistica che sospinge come vento in poppa, ma non si tratta di logistica avanzata e la qualità dei posti di lavoro continua a risentirne pesantemente.
Stati generali della ricerca. Suona bene il nome, perfino un po’ altisonante. Peccato per la scarsa affluenza e l’assenza di conclusioni comprensibili, cioè linee di intervento praticabili.
Protezione sociale. Il Piano di zona triennale per la salute e il benessere sociale è il documento programmatico con il quale il Comune di Piacenza, di concerto con l’Ausl, definisce le politiche sociali e socio-sanitarie e il sistema integrato di interventi e servizi per la popolazione piacentina. A Piacenza la presentazione dei piani di zona poteva essere occasione di partecipazione che invece non c’è stata, essendosi tutto ridotto a una flebile flusso di informazioni ai corpi intermedi.
Sicurezza. Con la consapevolezza che la complessità del problema non si affronta con iniziative eclatanti ma con con un’attenzione quotidiana a creare una sinergia con le forze dell’ordine e anche stimolando le relazioni tra i cittadini, è da riconoscere positivamente lo sforzo di far sentire la cittadinanza più sicura dando sostegno a iniziative per un maggior controllo del territorio.
Viabilità. La grande stagione dei cambiamenti strutturali, con rotonde, piste ciclabili e tangenziali è legata all’amministrazione guidata da Roberto Reggi. Attualmente sono in corso alcuni lavori pubblici di manutenzione e di miglioria della viabilità apprezzabili. Rimane incerta la volontà di affrontare il nesso viabilità-ambiente-salute pubblica, tanto sottolineato in campagna elettorale. Per esempio si sarebbe potuta cogliere l’occasione nei lavori di asfaltatura per impiegare materiali fonoassorbenti o maggiormente ecocompatibili quali quelli che permettono di limitare le polveri sottili, almeno nelle vie a più elevato flusso di mezzi pubblici e privati (come, per esempio, via Borghetto).
Turismo e cultura. Al di là delle pregevole iniziativa privata che ha riguardato Santa Maria di Campagna e della collaborazione messa in campo per realizzare l’estate culturale a Palazzo Farnese, non sono ancora in atto quegli sforzi attesi in funzione della annunciata collaborazione con Parma Capitale della Cultura 2020. Eppure all’evento manca solo poco più di un anno.
Giovani e anziani. Sono le fasce della popolazione che richiedono maggior sostegno. I primi sono stati interessati dalla rimodulazione della mission dei centri di aggregazione giovanili, si dice a vantaggio dei secondi. In realtà si stenta a comprendere l’idea che sottende gli interventi più recenti, forse semplicemente orientati verso un’utenza più generica ed indifferenziata.
Tutela dell’ambiente e raccolta differenziata. E’ necessario incrementare gli sforzi in questo ambito, ed è apprezzabile, dopo un lungo periodo di stasi, aver ripreso la raccolta differenziata porta a porta con il suo ampliamento a nuova importante parte della città. Le linee di mandato andavano nella giusta direzione anche sul tema della protezione del territorio e ambiente ma non sono ancora state adottate le azioni conseguenti. Pur nella difficoltà oggettiva del compito, è necessario non abbassare la guardia.
Tassazione e tributi locali. Lodevole la prosecuzione attiva della lotta anti evasione per quanto riguarda i tributi locali con l’invio delle cartelle di pagamento a chi risulta non in regola agli uffici comunali. Con la collaborazione dei servizi sociali, è importante distinguere chi non paga per scelta, da chi non paga per povertà.
Frazioni Sono evidenti sforzi concreti per finanziare progetti tesi a rafforzare la sicurezza, rinnovare l’asfaltatura, e programmare eventi pubblici nella cintura di piccoli centri che costituisce la periferia cittadina.
Impianti sportivi. Lo sport è uno dei principali strumenti per proporre alle giovani generazioni uno stile di vita sano, che aiuti a superare problemi come la sedentarietà, l’abuso di device tecnologici, e altre dipendenze, purtroppo oggi diffuse. Da ricordare anche la funzione di integrazione sociale svolta dalle attività sportive, in particolare per i cittadini con disabilità. Per alcune specialità sportive continuano essere assenti o molto carenti le strutture impiantistiche, si pensi ai campi da tennis, o alla nuova piscina, annosa lacuna della nostra città.
Aree dismesse. Come è noto il territorio comunale potrà avere a disposizione, già nel breve periodo, aree dismesse di rilevante estensione. La riqualificazione delle aree richiede impegni economici così importanti che non possono trovare una risposta immediata, ma almeno alcune di esse potrebbero essere sbloccate da finanziamenti previsti dai piani europei.
E’ urgente quindi introdurre nella pianificazione territoriale il possibile apporto di queste aree.

Priorità secondo la Cisl

Le priorità sono costituite dall’urgenza di azioni su tre fronti principali. Si tratta di scelte che competono all’amministrazione e al sindaco Patrizia Barbieri, ormai divenute indifferibili.

E’ urgente prendere delle posizioni precise, assumere decisioni, individuare le risorse economiche per attuare i progetti relativi a:

1) Nuovo Ospedale
2) Sviluppo economico per il lavoro e l’occupazione di qualità
3) Sostegno alle fragilità: anziani e giovani, in particolare se disabili

La Cisl è sempre pronta a collaborare con questa amministrazione per rendere fattive le priorità indicate, anche alla luce del protocollo sottoscritto nei mesi scorsi tra l’amministrazione Barbieri e i sindacati confederali, che si auspica sia utile per proseguire una stagione di rapporti positivi.

Piacenza ha bisogno di crescere, senza alcune scelte decisive non può farlo! 

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Amazon: sottoscritto accordo con i sindacati

Dopo mesi di confronti e trattative, a tratti anche aspre, è stato sottoscritto fra Amazon e sindacati – per lo stabilimento di Castel San Giovanni (PC) – un accordo pilota che la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, definisce «davvero importante e innovativo, che speriamo possa estendersi a tutti gli stabilimenti italiani di Amazon e anche in tutta Europa».

Si tratta di un accordo sperimentale di durata annuale, che vedrà una prima verifica entro quattro mesi dall’applicazione dell’intesa. L’accordo dovrebbe garantire una maggiore equità nella distribuzione dei carichi di lavoro, una piccola maggiorazione – dal 15% dell’attuale contratto al 25% – per il lavoro notturno che verrà comunque eseguito su base volontaria. Nuova anche l’organizzazione dei fine settimana.

L’accordo è stato siglato oggi presso lo stabilimento Amazon Italia a Castelsangiovanni tra l’azienda e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Ugl-Terziario.

«Nel raggiungere l’intesa con l’azienda – si legge in una nota dei sindacati – siamo stati ispirati da principi di uguaglianza ed equità, superando l’obbligo dei turni notturni e dei turni pomeridiani, con un’organizzazione che garantirebbe una copertura lavorativa dei weekend simile per tutti».

L’accordo è stato subito sottoposto a un referendum a scrutinio segreto ed è ha ricevuto il via libera da parte di circa il 70% dei votanti.

Da parte sua Amazon con una nota sottolinea come l’azienda voglia «essere un datore di lavoro corretto e responsabile e in quanto tale sempre disponibile al dialogo, che è parte distintiva della nostra cultura. Dal momento che continuiamo a crescere – continua Amazon – dobbiamo assicurarci che i turni di lavoro possano sia venire incontro alle esigenze dei dipendenti, che soddisfare le aspettative dei clienti».

I turni di lavoro nello stabilimento di Castel San Giovanni sono tre: quello del mattino inizia alle 7 e termina alle 15, quello pomeridiano inizia alle 15.30 e finisce alle 23.30, quello notturno inizia alle 20 e finisce alle 4.00 ed è su base volontaria.

«Le organizzazioni sindacali – ha sottolineato la segretaria Cisl Annamaria Furlan – sono riuscite a contrattare la flessibilità degli orari, regolato i turni nel fine settimana, ottenuto migliori condizioni di lavoro ed anche giuste maggiorazioni economiche legate alla produttività. Per la prima volta – sottolinea il segretario Cisl – un colosso multinazionale della e-commerce ha riconosciuto il ruolo e la funzione delle relazioni sindacali. E’ stata anche superata l’obbligatorietà del lavoro notturno e dei turni pomeridiani, un fatto estremamente positivo. Insomma si tratta di un accordo moderno che ci riempie di soddisfazione e che premia le battaglie dei lavoratori e del sindacato, in particolare della nostra categoria la Fisascat Cisl, impegnata da anni a contrattare una flessibilità organizzativa, giuste tutele e garanzie di partecipazione anche per questi lavoratori di una multinazionale in espansione in Europa e nel mondo».

Soddisfazione anche dal segretario della Cgil Susanna Camusso che dice «Aver raggiunto un accordo sindacale è una straordinaria notizia. Quando ci fu lo sciopero la reazione di Amazon fu di far saltare i tavoli di discussione. In questi mesi c’è stato un gran lavoro e una grande mobilitazione. Aver definito un accordo il cui aspetto fondamentale è avere orari di lavoro normali è uno straordinario risultato».




Festa del Lavoro in piazza Cavalli

E’ stata la sicurezza sul lavoro il tema centrale della Festa del Lavoro organizzata in piazza Cavalli da  Cgil, Cisl, Uil di Piacenza. I tre segretari generali confederali Gianluca Zilocchi, Marina Molinari, Francesco Bighi hanno discusso di lavoro, dalla sicurezza alla regolarità degli appalti, dalla legalità allo sviluppo sostenibile del territorio. E’ stato ricordato come purtroppo il nostro paese continui a registrare un numero di infortuni sul lavoro troppo elevato con centinaia di casi da inizio anno ed una media di tre episodi al giorno.

La giornata si è aperta con un omaggio ai Caduti sul Lavoro nell’omonima via, al quartiere Farnesiana. Preceduto dalla banda Amilcare Ponchielli alle 9,30 è partito il corteo da via Genova che è approdato, circa un’ora dopo, all’ombra del Gotico. Qui al posto del tradizionale comizio c’è stato un talk-show animato dai segretari dei sindacati e condotto da Mattia Motta. Tra gli ospiti è salita la dottoressa Giulia Milano, laureata in medicina, con lode, con una tesi sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Sul palco anche interventi musicali del cantautore piacentino Mikelees ed un monologo teatrale dell’attore Rolando Tarquini. Ad ascoltare una platea non numerosissima ma attenta.

La nuova versione della festa del Primo Maggio ha portato in piazza i banchetti di varie associazioni da Unicef ad Anpi, ad Arcigay e soprattutto uno spazio per il giocabimbi e gli spettacoli di vari artisti di strada. Il tutto si è chiuso con un aperitivo.

 Altra manifestazione, con la formula classica e con il comizio di Francesco Bighi, segretario aggiunto Uil Emilia, di fronte alla casa di riposo a Monticelli d’Ongina.




Sindaco Barbieri: “La clausola sociale può essere applicata in modo flessibile”

Dopo la notizia apparsa ieri, in cui Marina Molinari di Cisl manifestava perplessità in merito all’operato della Giunta Barbieri in questi 10 mesi di attività, arriva la replica del primo cittadino. “Mi spiace molto che siano state fatte certe affermazioni, visto che il 29 marzo ho convocato per domani un incontro con i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Trovo che siano un attacco immotivato”.

Nella conferenza stampa indetta coi giornalisti ha voluto precisare la propria posizione in merito alla clausola sociale, oggetto di attacco da parte dei sindacati. “Nessuno ha detto che se ne infischia della clausola sociale, semplicemente può essere applicata in modo flessibile, non significa che non vogliamo applicarla, ad esempio è stata applicata per quanto concerne il tema dei rifiuti, col bando di gennaio“. Ricordiamo che il tema della clausola sociale era emerso dopo il cambio di gestione dei centri di aggregazione, in particolare Spazio 4:gli educatori precedenti avevano specificamente richiesto un mantenimento della suddetta per mantenere il progetto originario. “Se viene cambiato il progetto educativo, posso anche non inserirla. Sono falsità quelle emerse, per noi è sacrosanto il mantenimento dei posti di lavoro e della legalità. Non ho la mania di apparire, ma di lavorare, in particolare sulla sicurezza”.

La commissione valutatrice del progetto dell’associazione Placentia Superba, che per due anni gestirà Spazio 4.0, aveva esposto alcune perplessità evidenziate dal verbale (“progetto parziale”, non mostrate le modalità di intervento, non offerte strumenti di misurabilità dell’efficacia, non offerti miglioramenti educativi “di particolare efficacia”, pag.9 Verbale Terza Seduta). “La commissione ha richiesto solo dei chiarimenti, sono state fornite risposte soddisfacenti. Il nostro progetto educativo è diverso da quello precedente. Abbiamo iniziato un percorso sui centri di aggregazione per la fascia 11 – 14 anni, perchè riteniamo importante un aiuto per i compiti. Non credo che questo debba essere centro di attacco continuo, se il nostro modello non funzionerà ne prenderemo atto“. 

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L’economia e la finanza di tutti i giorni. Parte un corso gratuito a Piacenza

“L’economia e la finanza di tutti i giorni”. Si intitola così un ciclo di incontri di educazione finanziaria organizzati grazie al contributo di Git Banca Etica Piacenza, Acli, Cisl, Libera Terra, Arci e Caritas Diocesana.

Si tratta di sei incontri, gratuiti ed aperti a tutti, con esperti del settore. Il “corso” si terrà presso il Centro Samaritano Caritas in via Giordani 12.

Primo Incontro Giovedì 15 febbraio ore 18 – Bilancio familiare Relatore : Aurelio Vichi (Consulente)

Secondo Incontro Giovedì 22 febbraio ore 18 – Difficoltà del bilancio familiare e strumenti di risoluzione:    Relatore : Granelli Armando (Commercialista)

Terzo Incontro Giovedì 8 Marzo ore 18 – Prodotti di investimento offerti dalle  banche: Relatori : Antonello Cattani (Consulente Finanziario Indipendente ) Fabrizio Prandi (promotore  Banca Etica).

Quarto Incontro Giovedì 22 Marzo ore 18 – Principali cause di contenzioso bancario e finanziario: Relatore : Dario Cavazzuti (Avvocato )

Quinto Incontro Giovedì 5 Aprile ore 18 – I diritti dei consumatori Relatori : Esponenti Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori.

Sesto Incontro Giovedì 12 Aprile ore 18 – Come funziona una banca: L’esperienza della finanza etica:  Relatore:  Maurizio Bianchetti (C.d.A. Banca Etica).




Salvini a Castel San Giovanni. Fisascat: “Occorre valorizzare la dimensione umana del lavoro”

Si è svolto oggi l’atteso incontro tra il candidato premier del Carroccio Matteo Slavini e i rappresentanti sindacali in merito alla vicenda Amazon. Trasmettiamo il comunicato pervenutoci da FISASCAT CISL.

IN DATA ODIERNA LA FISASCAT-CISL DI PARMA E PIACENZA, UNITAMENTE ALLE PROPRIE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI, SU INVITO DELLA LEGA NORD HA INCONTRATO A CASTEL SAN GIOVANNI MATTEO SALVINI, INTERESSATO DALLA VERTENZA AMAZON CHE VEDE COINVOLTI PIU’ DI 1800 LAVORATORI DIPENDENTI DIRETTI DELLA STESSA MULTINAZIONALE.

SIAMO SODDISFATTI DELLA MOBILITAZIONE E DELLA SENSIBILITA’ DIMOSTRATA DAL MONDO POLITICO NEI CONFRONTI DI LAVORATORI CHE PER TROPPO TEMPO SONO RIMASTI IN SILENZIO ED ORA, NECESSITANO DI INTERVENTI CONCRETI IN RISPOSTA A PROBLEMI CONCRETI, AUSPICANDO CHE NON SI TRATTI SOLO DI IMPEGNI DA CAMPAGNA ELETTORALE

LA FISASCAT SI ASPETTA UN IMPEGNO DA PARTE DEL GOVERNO, CHE ABBIA CARATTERE STRUTTURALE, NEI CONFRONTI DI MULTINAZIONALI CHE CHIEDONO PRESTAZIONI DI QUALITA’ MA TANTE VOLTE, NON OFFRONO LAVORO DI QUALITA’. OCCORRE VALORIZZARE LA DIMENSIONE UMANA DEL LAVORO, ANZICHE’ DEPRIMERLA, QUESTA E’ LA VERA SFIDA DI UNA MODERNA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CHE NON PUO’ PRESCINDERE DA CORRETTE E STABILI RELAZIONI SINDACALI.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO CI VEDRA’ PRESENTI PRESSO LA PREFETTURA IL 19 FEBBRAIO PER DAR SEGUITO ALL’INCONTRO CON LA DIREZIONE AZIENDALE AVANTI AL PREFETTO, RISULTATO OTTENUTO GRAZIE ALL’IMPEGNO IN VESTE CONCILIATIVA DELL’ATTUALE GOVERNO. 

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I sindacati dei pensionati chiedono di prorogare i bus gratuiti per gli over 65

La scadenza molto ravvicinata per la consegna della certificazione ISEE, fissata per il 31 gennaio, al fine di poter usufruire gratuitamente del trasporto pubblico attraverso SETA, mette in forte difficoltà proprio quei pensionati più economicamente più deboli (con valore ISEE inferiore a 15mila euro) che sono da agevolare: è a tutti noto, infatti, che le procedure burocratiche per l’ottenimento della certificazione, non sono semplici, e i patronati già sono impegnati in svariate attività di assistenza, quindi impossibilitati ad assistere in tempi molto brevi un’ampia platea di aventi diritto.

All’amministrazione del Comune di Piacenza, e in particolare all’assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati, chiediamo quindi di prorogare, per causa di forza maggiore, almeno fino al 28 febbraio la scadenza della presentazione della certificazione per avere l’esonero dal pagamento del servizio di trasporto pubblico a favore dei pensionati ultrasessantacinquenni meno abbienti.

SPI CGIL (Luigino Baldini)
FNP CISL (Aldo Baldini)
UIL PENSIONATI (Luigi Cella)




Sindacati soddisfatti per lo sciopero Amazon, lo Strike Friday

Quello di oggi è stato probabilmente il primo grande sciopero dell’e-commerce, del commercio 3.0. Uno sciopero non solo piacentino perché lo Strike Friday si è tenuto anche in Germania dove il Ver.di, il sindacato del settore dei servizi, ha proclamato lo stop in sei filiali Amazon, proprio in occasione del giorno più importante dell’anno per le vendite.

Su Castel San Giovanni resta l’incertezza sui numeri definitivi dell’adesione che ha visto incrociare le braccia soprattutto i  dipendenti stabili, con il badge blu ” il 60% mentre i dipendenti a chiamata, con i badge verdi hanno ovviamente preferito lavorare.  La protesta è incominciata davanti ai cancelli verso le 6. Qualche fischio ai colleghi che entravano ma nessun blocco di camion. Una protesta pacifica insomma.

Fiorenzo Molinari, segretario Filcams Cgil Piacenza si dichiara “molto soddisfatto” per la riuscita della prima protesta dei lavoratori Amazon in Italia.

“Abbiamo avuto adesioni che hanno superato il 50, arrivando vicine al 60%” dei dipendenti blue badge di Amazon (queli a tempo indeterminato). Per quanto riguarda i lavoratori green badge, ossia i “somministrati” dalle agenzie interinali nel capannone di Castel San Giovanni, il segretario Filcams Cgil Piacenza, precisa: “Sono lavoratori troppo ricattabili: oggi è troppo rischioso per loro fare questa iniziativa di protesta. Ma noi siamo qui fuori anche per loro, e per quelli che hanno deciso di lavorare”.

“Lo sciopero è un successo perché stiamo organizzando lavoratori in gran parte giovanissimi, che si avvicinano a questa modalità di lotta con molta prudenza – prosegue Molinari – Ci siamo arrivati dopo più di un anno di dialogo infruttuoso con l’azienda: dialogo sì, purché non si arrivi a nulla. Oggi, vedere le persone con il badge verde dimostrare la condivisione delle ragioni dello sciopero pur sapendo l’impossibilità di aderirvi in quanto, appunto, interinali, per noi è stata una grande soddisfazione. Questa è una mobilitazione paradigmatica dei rapporti di forza nel mondo del lavoro”.

Confermato l’incontro con l’azienda lunedì

Lunedì, è confermato l’incontro tra sindacati e Amazon a Piacenza. “Credo che i sindacati confederali arriveranno più forti all’appuntamento di lunedì – spiega Molinari – Oggi c’è molta energia, i lavoratori hanno capito che unendo le forze possono ottenere risultati concreti, che in ultima analisi vadano a migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità di vita dentro e fuori il magazzino di Amazon. Scardinare l’impostazione di Amazon che punta ad una totale dis-intermediazione tra azienda e singolo lavoratore, in Italia e nel mondo, è una filosofia che contrastiamo. I sindacati stanno facendo un lavoro serio, la proposta è sul tavolo, e lunedì ne discuteremo forti di questo sciopero”.

Sullo sciopero è intervenuta anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

“Siamo con i lavoratori di Amazon senza se e senza ma. La lotta per un lavoro  dignitoso e rispettoso dei diritti è giusta. È una lotta che non solo condividiamo ma che vogliamo sostenere in tutti i modi possibili. È una battaglia di civiltà, di solidarietà, di straordinaria importanza per il futuro di tutti i lavoratori, non solo italiani.” ha affermato Susanna Camusso che ha continuato dicendo  “Aver messo al centro delle loro richieste l’organizzazione del lavoro, la contrattazione dei parametri operativi, in definitiva gli algoritmi, è più che opportuno, è un atto di straordinaria intelligenza. Non è un caso se allo sciopero hanno aderito anche tanti altri stabilimenti in europa”.

“Amazon, come tante altre aziende – ha concluso i segretario generale della Cgil – deve capirlo, non saranno mai grandi se i lavoratori saranno sfruttati, non avranno un lavoro decente, non saranno trattati con dignità”.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindacato FELSA CISL a firma della segreteria Nazionale e Regionale relativo allo sciopero Amazon di quest’oggi.

Da una azienda leader del mercato, che ambisce a essere monopolista del commercio online del futuro, ci aspettavamo più “eleganza” nel chiedere ai lavoratori somministrati se il giorno del black friday avrebbero partecipato allo sciopero.

Come organizzazione sindacale di rappresentanza dei lavoratori in somministrazione siamo convinti di aver aperto una breccia nelle coscienze e nella consapevolezza dei lavoratori temporanei.

Lo testimoniano i somministrati che si sono fermati al nostro presidio, facendoci domande, esprimendo le loro preoccupazioni e sostenendo la nostra azione, anche se costretti a entrare in azienda perché altrimenti “avrebbero perso il lavoro”.

Nonostante tutto, il riscontro e la partecipazione dei somministrati  allo sciopero vi e’ stata , e qui non si tratta di capire se pochi o tanti soprattutto viste le “premesse aziendali”  è il dato politico -sindacale che ha fatto e  fara’ la differenza dei giorni futuri all’interno dell’Hub piacentino.

Oggi e’ iniziato il cambiamento  di vedute anche per i lavoratori somministrati, saremo al loro fianco rivendicando contratti piu’ adeguati cercando di aprire il dialogo sulla durata dei contratti, sui premi di produzione, e sulla qualità del lavoro che deve esser ben diversa da quella attuale.

C’è urgente bisogno di sindacato in questa fase della storia dell’Umanità.

Come FeLSA CISL Emilia Romagna e FeLSA CISL Nazionale lanciamo un messaggio forte e chiaro, questo periodo sarà l’Avvento del sindacato in Amazon anche per i somministrati, infatti durante il periodo natalizio ci prepariamo a organizzare un recapito sindacale per i lavoratori temporanei proprio a Castel San Giovanni, dove poter dare informazione, assistenza, tutela e accesso alle prestazioni realizzate dalla contrattazione di settore in quanto il diritto e la tutela stessa dei lavoratori somministrati, che oggi piu’ che mai deve essere salvaguardato e questo lo si puo’ fare solo con la contrattazione del Sindacato