In Cattolica prolusione CIVES di De Michele, coautore con Umberto Eco de “La storia della bellezza”

Ad aprire la XIX edizione del corso di formazione “CIVES”, venerdì 11 ottobre h. 20.45 presso la sede dell’Università Cattolica di Piacenza, sarà la prolusione di Girolamo De Michele, autore con Umberto Eco del libro “La storia della bellezza”. L’incontro è aperto al pubblico.

“Bello da Dio” è il titolo di questa edizione di Cives, lo Spazio di Formazione Civica offerto dall’Università Cattolica e dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, che quest’anno esplora il tema della ricerca del bello, non in senso puramente estetico, ma piuttosto una ricerca esistenziale che coinvolge sicuramente l’arte e la natura, ma anche il vivere sociale, le città, il lavoro quotidiano, la politica, l’economia, il rispetto dell’ambiente e soprattutto noi stessi, il nostro sentirci “in armonia”.

Nel percorso si approfondiranno con studiosi, psicologi e docenti, i temi legati alla ricerca del bello, declinando i vari ambiti in cui la Bellezza si rivela un valore aggiunto e ci permette di non accontentarci delle situazioni attuali, per aprirci a prospettive positive per il futuro.

Come sempre Cives è destinato a persone che desiderano approfondire in modo laico e libero i dilemmi del nostro tempo e le questioni sociali per leggere e interpretare insieme le sfide dei nostri tempi.

Alla prolusione di venerdì 11, seguirà un ciclo di 12 incontri serali per chiudere con l’assemblea finale aperta al pubblico di venerdì 6 marzo “Cives parla alla civitas”, in cui esperti, nuove generazioni, cittadini e istituzioni locali si interrogano sul nostro futuro.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online

 




La politica chiude Cives. De Micheli (PD), Visconti (Libertà) e Murelli (Lega) dibattono sulla globalizzazione

Ultimo atto ieri sera a Cives con tre ospiti d’eccezione: Elena Murelli, onorevole della Lega, Paola de Micheli, deputata del PD, e Pietro Visconti direttore del quotidiano Libertà. La serata ha visto protagonisti gli studenti, che hanno introdotto la serata sintetizzando gli appuntamenti precedenti del percorso e le varie tematiche affrontate.

Visconti si è distanziato dal lato strettamente politico, considerando quanto sia importante oggi “l’abitudine alla complessità. Vedo sempre di più affermarsi il criterio della semplificazione, una cosa molto vicina alla superficialità, dell’isterismo nell’affrontare le novità, la sequenza di capitoli di approfondimento che ha caratterizzato da Cives testimonia una passione per capire ciò che è confuso. Cives è un antidoto piccolo ma significativo al dominio della superficialità che si trasferisce nei centri decisionali. Rende i ritmi della politica sempre connessi col tentativo di indovinare cosa vuole la gente”.

Elena Murelli ha raccontato la propria esperienza nel modo della formazione. “All’estero ci sono molti più investimenti, professionalità e vicinanza dello studente col mondo del lavoro. E questa è una mancanza che c’è tuttora. Sono stata assegnata alla Commissione Lavoro ma segnalo le cose che non vanno in Commissione Ricerca. Il Ministro Bussetti sta cercando di mettere mano alle cose che non vanno, e un percorso condiviso a livello europeo”. Il Ministro Bussetti è stato attaccato più volte dalla stampa nazionale, in primis per i suoi 70 «viaggi di servizio» di cui 49 avevano come destinazione Milano, e prima ancora per le dichiarazioni nei confronti dei professori del Sud, che secondo il Ministro “devono impegnarsi di più”, se volevano più fondi per la scuola.

Paola de Micheli a margine dell’incontro si è definita preoccupata per il rallentamento delle filiere che sta subendo l’Italia. “Temo che il problema siano i segnali di controtendenza che non arrivano. La nostra economia si era comportata bene nei mesi scorsi, con livelli occupazionali importanti, ora bisogna avere una grande attenzione in merito a meccanica, edilizia e agroalimentare. Credo che il Governo debba mettere in campo strumenti anticiclici perchè siamo in piena recessione. L’allarme non lo lancia solo il PD ma anche Draghi e quindi credo ci voglia molta più attenzione alla vita delle persone”. A livello locale la De Micheli si dice “preoccupata” dell’indecisione della Giunta. “L’ho detto direttamente anche alla sindaca, ci sono alcune decisioni strategiche che non possono essere rimandate”.

Al tavolo ha voluto invece rimarcare l’importanza di un mondo globale, prendendo spunto dalla sintesi fatta da una corsista. “Penso che nel tentativo di uscita dalla crisi le disuguaglianze siano arrivate forti, anche in una società opulenta come quella italiana. Come reagire alla globalizzazione? Ho vissuto in prima persona l’eccessivo ottimismo nei confronti di quelli che potevano essere gli effetti della globalizzazione. Per me la globalizzazione ha la stessa importanza che hanno tante innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato la nostra vita e il mercato del lavoro. Penso che sia necessario un approccio regolamentato per affrontare il multilateralismo, abbiamo continuato a produrre poveri nei luoghi più poveri del mondo, ovviamente questo determina le migrazioni, si diventa solo meno umani”.

E proprio sulla globalizzazione si innestano, secondo la De Micheli, due processi fondamentali: la digitalizzazione, che “ci invaderà tutti”, e quella della robotica. “Credo che se non impariamo da quello che è successo nel tempo della globalizzazione corriamo il rischio di non sprigionare fino in fondo la potenzialità positiva, e corriamo il rischio di pagare il prezzo peggiore”.

Sulla globalizzazione l’onorevole della Lega Murelli ha voluto sottolineare che dal suo punto di vista la globalizzazione ha portato invece molte problematiche in più rispetto ai benefici.  

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online

 

 




Cives approfondisce il “Far Web” con Matteo Grandi

Appuntamento ricco di spunti quello consumatosi ieri a Cives con Matteo Grandi, giornalista nelle librerie attualmente con “Far Web – Odio, bufale e bullismo. Il lato oscuro dei social” (Rizzoli, 2017).

Le leggi per la rete non servono assolutamente a nulla – esordisce – per il semplice motivo che gli illeciti sono tali sia dentro che fuori il web. In rete tendiamo a dare il peggio di noi stessi, in quella che crediamo essere una zona franca, sospesa dalla legalità. Uno dei maggiori problemi che si riscontrano negli utenti è proprio la mancanza di cognizione dello strumento che si sta utilizzando, serve in questo una educazione digitale”. Il giornalista prende come esempio il caso dell’intervista telefonica che Selvaggia Lucarelli fece a una sua hater, che su Twitter l’aveva coperta di ingiurie pesanti. “Una leonessa da tastiera trasformata in agnellino nel giro di pochi istanti”.

Esistono inoltre pagine su Facebook che hanno come topic le donne e gli handicappati come fonte di scherno. “In alcuni gruppi chiusi ci sono maschi che condividono foto di donne prese in momenti della loro giornata (a loro insaputa) e gli altri componenti del gruppo sono invitati a commentare, dando sfogo al peggio delle proprie pulsioni sessuali. Il problema non è social, è sociale”.

Ovviamente il web ha amplificato in modo esponenziale determinate emozioni, sia positive che negative. “Il web ha dato bocca a legioni di imbecilli”, sosteneva Umberto Eco. “Tutto quello che una volta dicevamo al bar, per esempio, nasceva e finiva tra quelle mura. Ora attraverso la rete viene condiviso e diviene virale. In questo modo frasi e comportamenti inadatti trovino addirittura legittimazione”.

Le Fake News sono un esempio di come arrivare alla “pancia” delle persone, ai loro sentimenti, per ottenerne infine un ricavo economico. “Chi crea siti ad hoc lo fa per quello, conosce la grammatica di una notizia e ne crea una fasulla che colpisce, per raggiungere più clic, più traffico, più pubblicità e quindi maggiori ricavi. Cercare di dare loro meno pubblicità può essere un modo per combattere le notizie false, che comunque nella storia sono sempre esistite e sempre esisteranno”. Si annidano talvolta anche nelle fonti, nei giornali più accreditati. Tre piccoli esempi:

La storia fasulla di Frida Sofia, una bambina rimasta sepolta sotto una scuola di Città del Messico dopo un violento terremoto. La bimba non esisteva  

Elenco degli oggetti ritrovati dopo un concerto di Vasco a Modena Park. Elenco completamente inventato 

La storia della sposa bambina in Veneto, anche questa dimostratasi falsa 

“Per essere persone informate – conclude Grandi – dobbiamo trasformarci in utenti attivi, non passivi. In passato le notizie che si apprendevano dai giornali o in televisione erano vere, oggi c’è sempre bisogno di una verifica”. Questa è l’unica notizia certa.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online

 




Staglianò in Cattolica: “Web e robot ci stanno rubando il lavoro”

“Le conseguenze dell’innovazione tecnologica sul lavoro”, quinto appuntamento della stagione CIVES 2017 – 2018, organizzata dall’Università Cattolica, ha abbracciato tra le sue mura un ospite di prestigio; Riccardo Staglianò ha iniziato la sua carriera come corrispondente da New York per il mensile Reset, ha poi lavorato al Corriere della Sera e oggi scrive inchieste e reportage dall’Italia e dall’estero per il Venerdì. Ha partecipato a vari Festival dedicati al giornalismo, tra cui quello di Internazionale e Ferrara e di Perugia. Si è spesso occupato di economia e nuovi media, che ha insegnato per dieci anni alla Terza Università di Roma.

Attraverso dieci numeri ha voluto spiegare alla folta platea presente il suo punto di vista “pessimista” riguardo il rapporto uomo – macchina – lavoro, evidenziato anche nel suo recente libro “Al posto tuo”, edito da Einaudi.

#1 2000 “L’occupazione ha sempre seguito la produttività, fino al 2000 – ha sottolineato Staglianò -, da allora gli effetti dell’economia internettiana si sono fatti sentire. Come spiegano Erik Brynjolfsson e Andrew McAfee in un loro studio, gli esseri umani non riescono a seguire questo boom. Perciò se la curva della produttività è sempre rimasta costante, l’occupazione è drasticamente scesa e si è aperta una forbice considerevole”. #2 47 Staglianò ha portato inoltre come esempio uno studio fatto da Frey e Osborne, due ricercatori di Oxford, che nel 2013 hanno prodotto un paper nel quale spiegavano che il 47% dei lavoratori americani rischiassero di essere sostituiti da delle macchine. #3 5 000 000 Il World Economic Forum ha stimato in 5 milioni il saldo negativo tra posti di lavoro creati e persi da qui al 2020, se continuano le attuali politiche”. Altri studi, più lungimiranti e pessimistici, hanno individuato in 7 milioni il saldo entro il 2025. Staglianò ha portato come contraltare un post di Luigi Di Maio, attuale candidato premier per il MoVimento 5 Stelle, nel quale dichiara che “Internet è la più grande fabbrica di posti di lavoro al mondo”.

 

#4 15 “Se i negozi tradizionali impiegano 47 dipendenti ogni dieci milioni di dollari generati – ha proseguito il relatore -, Amazon ne impiega solo quindici, spremuti a ritmi inimmaginabili. Oggi si possono accumulare ricchezze inaudite con l’apporto di un numero esiguo di lavoratori, che da soli valgono cifre inimmaginabili”. #5 13 “Nel 2012 Instagram, che contava 13 dipendenti, è stata acquisita da Facebook per un miliardo di dollari. L’anno prima falliva la Kodak, famosa industria costruttrice di macchine fotografiche, contava 140 mila dipendenti”.

#6 160 000 “Sono gli studenti di Andrew Ng, professore di informatica a Stanford, ha come platea in Coursera, piattaforma che offre corsi universitari in modalità MOOC (Massive Open Online Course). Cosa impedisce in futuro la creazione di piattaforme simili in cui il pubblico arriva a toccare il milione di utenti, con un professore solo ad insegnare? E cosa diranno gli altri professori universitari che non sono i superesperti di una materia?”. #7 500 “Sono i biglietti del treno che una macchinetta automatica riesce a produrre nel giro di una giornata. Un essere umano ne fa 200, contando però che deve essere pagato. Quale è più utile?”. #8 60 000 “Sono le persone licenziate e sostituite con robot dalla Foxcom, che produce qualsiasi tipo di componentistica elettronica. Complessivamente sono un milione i robot nelle proprie fila”.  #9 69.168 “AirBnB, società da 481 milioni di euro di fatturato, ha pagato solo 69 mila 168 euro di tasse. Conta 25 dipendenti, contro i 200 mila del settore alberghiero”.

#10 0,5 “E’ la percentuale di occupati in aziende USA nate dopo il 2000”.   

“L’unico modo per uscire da questo guado è affidarsi alla politica – conclude Staglianò -, perchè è moralmente sbagliato che persone come Warren Buffett paghino il 17% di tasse quando altri ne pagano il 34%”

PS Questo articolo non è stato scritto da un bot.

 




Terzo appuntamento CIVES: l’ascesa dei robot

disruption, di rottura. “Segue dinamiche impossibili da visualizzare. L’essere umano ha sempre visto il proprio futuro come qualcosa di simile ad una retta. Ora non è più così, la capacità di calcolo dei computer è raddoppiata esponenzialmente, cosicchè la retta ora assomiglia di più a una curva che si impenna. Le capacità di comprensione dell’essere umano non rendono governabile queste dinamiche”.  

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online

 

 




Torna “Cives” in Cattolica con un focus sul rapporto tra uomo e macchina. Diciassettesima edizione al via il 10 novembre

Gli interrogativi dell’essere umano sul proprio futuro si sprecano, ancor di più quando si parla di tecnologia: la società si divide tra gli ottimisti, convinti che le macchine possono solo aiutare a rendere la vita più semplice, e i pessimisti, che nel rapporto con un robot vedono solo una minaccia, la perdita del posto di lavoro, una sostanziale “svalutazione” della persona. Da qui parte il ragionamento del nuovo Corso di Formazione Cives, che si terrà dal 10 novembre nelle Sale dell’Università Cattolica di Piacenza, grazie all’apporto di autorevoli esperti nel mondo dell’economia, del lavoro e dell’ambiente. Per dare una risposta ai più disparati quesiti, o per generare ulteriori domande. Ma si sa, il vero sapiente è colui che sa di non sapere.

Il corso, voluto dallo stesso Ateneo di via Emilia Parmense e dalla Diocesi Piacenza – Bobbio, in collaborazione con la Fondazione Piacenza e Vigevano, si articolerà in 12 incontri, nei giorni indicati dalle 20 alle 22. La quota di scrizione è di 100 euro per studenti e per coloro che hanno già partecipato a precedenti edizioni, mentre 150 euro per gli altri iscritti. Per qualsiasi info contattare il Servizio Formazione Permanente dell’Università Cattolica al numero 0523 599194 o alla mail formazione.permanente-pc@unicatt.it.

Pieghevole del Corso

Ecco il programma:

10 novembre – Incontro pubblico con Padre Carlo Casalone, docente Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale

Prima parte: problemi e proposte

16 novembre – “Il Benessere e la disuguaglianza” Pasquale de Mauro, docente di Politica Economica presso l’Università La Sapienza Roma

23 novembre – “L’ascesa dei robot” Luciano Canova, docente di Economia sperimentale, Scuola Enrico Mattei Milano

1 dicembre – “Le tendenze della tecnologia verso l’industria 4.0” Mattia Torta ingegnere ricercatore del Musp Piacenza

15 dicembre – “Cosa sta succedendo al clima: storia del cambiamento climatico sulla Terra” Miriam Cobianchi docente di Geologia all’Università di Pavia

19 gennaio – “Le conseguenze dell’innovazione tecnologica sul lavoro” Riccardo Staglianò, giornalista e scrittore

26 gennaio – “Adamo dove sei?” Roberto Vignolo, docente di Teologia Facoltà di Teologia dell’Italia Settentrionale Milano

2 febbraio – “Far Web: il lato oscuro dei social” Matteo Grandi, giornalista e scrittore

Seconda parte: uno sguardo a Piacenza

9 febbraio – “Il lavoro a Piacenza” Vincenzo Colla Segreteria Nazionale Cgil e Marina Molinari, Segretaria Cisl Parma e Piacenza

16 febbraio – “L’ambiente a Piacenza” Caterina Pagani, ingegnere ambientale

23 febbraio – “Giovani, precarietà e futuro a Piacenza” Giuseppe Magistrali, esperto di politiche educative e sociali

Conclusione con la consueta Assemblea Pubblica “Cives parla alla Civitas” venerdì 2 marzo 2018.

“Studi internazionali – evidenziano gli organizzatori – prevedono che la Quarta Rivoluzione Industriale farà perdere 7 milioni di posti di lavoro, creandone solo 2 milioni, un saldo decisamente in negativo. I robot prenderanno il nostro posto? Non solo nelle attività produttive, ma nei trasporti, negli ospedali, nelle attività domestiche, in agricoltura?”.