35 mila euro assegnati dalla Regione a Concorto Film Festival

L’Associazione Concorto riceve 35 mila euro dalla Regione per l’organizzazione della prossima edizione di Concorto Film Festival, in un territorio come il nostro provato dall’emergenza Coronavirus, e che vuole risollevarsi anche sul piano culturale. Stesse risorse per Sedicorto a Forlì. Il contributo maggiore va al Dig Festival di Riccione, 43 mila euro. Accede al finanziamento pure la Cineteca comunale a Bologna con Visioni Italiane (10 mila) mentre il mito felliniano è protagonista Rimini con Amarcort (16 mila).

E’ stata approvata dalla Giunta regionale (https://cinema.emiliaromagnacreativa.it/wp-content/uploads/2020/04/DGR-366_2020-Graduatoria-festival-e-rassegne.pdf) la graduatoria dell’invito pubblico per l’organizzazione e la realizzazione di manifestazioni in ambito cinematografico e audiovisivo. La strategia adottata dalla Regione va nella direzione di rilanciare l’offerta culturale puntando su festival e rassegne cinematografiche, diversificando le proposte e puntando a incrementare il pubblico.

In sintesi, sono stati assegnati contributi a 44 progetti – di cui 24 festival e 20 rassegne – distribuiti su tutto il territorio regionale, per un totale di 590 mila euro. Fra gli obiettivi del Nucleo di valutazione, che ha vagliato le proposte, c’erano la promozione di opere restaurate, patrimonio cinematografico internazionale; il supporto al cinema indipendente e ai film girati sul territorio; la diffusione di opere restaurate, patrimonio cinematografico internazionale.

“Fa veramente impressione vedere la diffusione e la ricchezza della progettualità della nostra regione in campo cinematografico e quanto largo sia l’impegno della Regione per sostenerla, impegno confermato anche in questo 2020 così terribile per le finanze pubbliche” ha detto l’assessore alla Cultura e paesaggi Mauro Felicori. “La vitalità di questo humus è la condizione di ogni traguardo: la diffusione della cultura fra i cittadini, l’eccellenza produttiva, i benefici economici della crescita culturale, la pluralità delle espressioni artstiche.
Confido nell’intelligenza degli organizzatori delle manifestazioni che devono ora aggiornare i progetti in relazione all’epidemia vincendo la sfida della qualità e dei rapporti con il pubblico nelle difficili condizioni attuali, in particolare con l’utilizzo delle migliori tecnologie digitali. La Regione li aiuterà favorendo tale riprogrammazione con norme più flessibili.”

Il bando

I contributi sono stati assegnati con un bando annuale che mette a disposizione risorse per un massimo del 50% dei costi ammissibili. Quest’anno si sono candidati 48 progetti (6 in più rispetto al 2019) e il Nucleo di valutazione ha selezionato 44 progetti finanziabili per un contributo pari a 590.000 euro. Fra le azioni previste anche l’organizzazione di momenti di formazione del pubblico e momenti di confronto e approfondimento tra gli operatori del settore.

Cosa si intende per festival e per rassegna

I festival sono manifestazioni che promuovono le opere cinematografiche e audiovisive, attraverso un concorso, che soprattutto valorizza autori e opere originali, destinatarie di almeno un premio da parte di apposite giurie, con un programma di almeno 3 giornate consecutive e non meno di 10 proiezioni. Per rassegna invece si intende una manifestazione che promuove e programma opere, selezionate sulla base di una tematica o finalità specifica, anche in forma saltuaria e non consecutiva comprendente non meno di 10 proiezioni.




Concorto presenta Greenhouse Cinema, qualità sul grande schermo per tutta la cittadinanza

Dal 19 febbraio al 28 maggio | ore 21.15 la Serra di Palazzo Ghizzoni Nasalli si trasforma in una nuova sala per tutti gli appassionati di cinema della città.
Concorto è orgoglioso di presentare il Greenhouse Cinema, ovvero 15 serate di cinema e chiacchiere sul cinema nella serra cinematografica di Palazzo Ghizzoni Nasalli. In programma due rassegne dedicate a registi culto quali Jim Jarmusch e David Lynch, una sezione dedicata ai documentari d’autore, serate con i migliori cortometraggi passati a Concorto nelle varie edizioni e tre “talk” con ospiti dalla redazione di FilmTV, ovvero Giulio Sangiorgio, Luca Pacilio e Ilaria Feole.
Le proiezioni si terranno ogni martedì dal 19 febbraio al 28 maggio, inizio ore 21.15. Biglietto €4, ridotto €3 (per studenti e under 30), ingresso riservati a soci ARCI.
Per informazioni e prenotazioni info@concorto.com. Tutti i film saranno in lingua originale con sottotitoli. 

IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE SERATE

MARTEDI 19 FEBBRAIO
Rassegna Jim Jarmusch
“Stranger Than Paradise” (1984)

MARTEDI 26 FEBBRAIO
DOC “La strada dei Samouni” (2018) di Stefano Savona

MARTEDI 5 MARZO
Rassegna David Lynch
“Dune” (1984)

MARTEDI 12 MARZO
Serata Talk FilmTV – Giulio Sangiorgio
Sul cinema d’oggi (non ci scatarro su)
Viaggio nel cinema contemporaneo

MARTEDI 19 MARZO
SHORTS A very funny night
I cortometraggi più divertenti da Concorto Film Festival

MARTEDI 26 MARZO
DOC “Dove bisogna stare” (2018) di Daniele Gaglianone

MARTEDI 2 APRILE
Rassegna Jim Jarmusch
“Dead Man” (1995)

MARTEDI 9 APRILE
Serata Talk FilmTV – Luca Pacilio
La videomusica da MTV alla rete

MARTEDI 16 APRILE
SHORTS Corti animati
I migliori cortometraggi d’animazione da Concorto Film Festival

MARTEDI 23 APRILE
Rassegna David Lynch
“Velluto Blu” (1986)

MARTEDI 30 APRILE
Serata Talk FilmTV – Ilaria Feole
Cinematic tv: quando il piccolo schermo diventa grande

MARTEDI 7 MAGGIO
SHORTS Profondo corto
Cortometraggi de paura da Deep Night di Concorto Film Festival

MARTEDI 14 MAGGIO
Rassegna Jim Jarmusch
“Ghost Dog” (1999)

MARTEDI 21 MAGGIO
Rassegna David Lynch
“Cuore Selvaggio” (1990)

MARTEDI 28 MAGGIO
DOC “Kedi – La città dei gatti” (2016) di Ceyda Torun

CALL CONCORTO

E’ inoltre aperta la call per l’edizione 2019 di Concorto Film Festival, le iscrizioni si chiuderanno il 15 aprile 2019 (per film completati nel 2018) e il 31 maggio 2019 (per film completati nel 2019).
La durata massima non deve superare i 20 minuti; in casi eccezionali l’organizzazione del festival si riserva di accettare cortometraggi di durata superiore.
Si può iscrivere il proprio film tramite Shortfilmdepot.
La lista dei film selezionati sarà pubblicata sul sito www.concortofilmfestival.com entro il 1° agosto 2019.

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Matteo “Johnny Shock” Boveri e la sua scalata alle vette del Teatro

Interpretare un personaggio inventato con la massima sincerità non è una cosa comune, ci vuole tempo e costanza. La scena teatrale piacentina è in fermento da molti anni, qualcuno è riuscito a conquistarsi la ribalta nazionale. E’ bello però osservare chi questa strada la sta percorrendo, e pur non essendo ancora “arrivato” dimostra già talento e passione, un modello positivo insomma.

Matteo Boveri, per tutti Johnny Shock, è un ragazzo classe ’97 che è stato ammesso alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, da cui sono uscite persone come Antonio Albanese, Gigio Alberti, Beppe Battiston, Fabrizio Bentivoglio, Claudio Bisio, Franco Branciaroli, Antonio Catania, Anna Della Rosa, Maurizio Micheli, Paolo Pierobon e Paolo Rossi, ma solo per citarne alcuni. Johnny tiene a precisare che il corso per cui è stato selezionato “è propedeutico all’ingresso accademico vero e proprio. Siccome sto ancora studiando (è iscritto a Ingegneria Gestionale al Politecnico), devo prima laurearmi, quindi il tempo da dedicare a questa passione è limitato“.

Per entrare, spiega, ha dovuto sostenere un provino. “Danno due pezzi da scegliere, mentre per entrare nell’Accademia vera e propria è possibile portare un pezzo libero. Le possibilità erano The Tempest di Shakespeare, oppure il Monologo sulla Dignità tratto da il Cyrano de Bergerac, che è quello che ho scelto. Essendo il Cyrano la mia opera preferita da anni ho pensato che fosse un segno del destino. In seguito un colloquio sulle pregresse esperienze nel campo del teatro, in cui dimostrare di avere già una pregressa formazione sulle basi del teatro”. Johnny in questo senso, nonostante la giovane età può vantare 8 anni di esperienza, dalle medie fino ad adesso si è sempre occupato in diverse forme di teatro o audiovisivo (L’anno scorso ha seguito il corso semiprofessionale al Centro Teatro Attivo di Milano, nonchè la comparsa nel film Chiamami col tuo nome di Guadagnino, candidato a 4 premi Oscar e vincitore nella categoria Miglior sceneggiatura non originale a James Ivory). “Tra 5/10 anni mi vedo su un palco senz’altro. Vivo comunque anno per anno, anche perchè al termine di ogni annualità del mio percorso è previsto un provino per proseguire, perciò continuo il mio percorso al Politecnico per garantirmi un lavoro in futuro. I ritmi sono pressanti, ma ne vale la pena”.

Oltre a questo, Johnny ha una band, ha lavorato al Bleech Festival, è direttore artistico presso la Arcadia Talent Agency, per far emergere il talento di giovani artisti, scrittori e videomakers del territorioUn buon esempio per tutti quelli che “A Piacenza non c’è nulla da fare”. “A 15 – 16 anni lo pensavo anche io, perchè finita la scuola tornavo a casa e avevo una visione molto superficiale. Ora che sono entrato a contatto con tante realtà vedo che spazi di condivisione ce ne sono eccome. Anzi, a volte seguire tutte queste cose impedisce di avere una vita lavorativa! Il problema è forse che il pubblico mainstream forse non vede queste possibilità. C’è anche la Cooperativa Infrangibile, per esempio, con tutte le sue iniziative”.

Ma da dove nasce “Johnny Shock”? “Quando avevo 12 anni avevo un gruppo con il mio migliore amico, facevamo cover dei Ramones. Imitandoli, scegliemmo ciascuno di noi un nome, io scelsi Johnny perchè mi piaceva molto Johnny Ramone dei Ramones e Johnny Rotten dei Sex Pistols. E Shock nasce perchè a 16 anni avevo un blog che si chiamava così, e un ragazzo che mi seguiva continuava a chiamarmi così, mi è piaciuto ed è rimasto”. 

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Abbiamo intervistato Charles Williams, Palma d’Oro a Cannes e in première a Concorto [ITALIANO]

Il 24 agosto nella splendida cornice di Parco Raggio di Pontenure si potrà assistere alla première italiana del film All These Creatures, Palma d’Oro a Cannes per il miglior corto, diretto da Charles Williams, un evento importante che sottolinea, se ce ne fosse bisogno, la vocazione internazionale di Concorto. Abbiamo voluto sentire direttamente Williams per parlare di Cannes, del corto e del suo modo di concepire la narrazione. Un ringraziamento speciale a Simone Bardoni e Claudia Praolini per la collaborazione.

1.Prima di tutto, complimenti per la tua vittoria al Festival di Cannes. Te lo aspettavi? 

Grazie per i complimenti. No, non mi aspettavo di vincere. Penso che sia meglio provare a non anticipare questo tipo di cose, se possibile.

2.Puoi dirci qualcosa riguardo i tuoi inizi? Com’è cominciata la tua carriera? 

Sono ossessionato dai film sin dall’infanzia, e ho iniziato a creare i miei cortometraggi sulle VHS quando avevo circa 13 anni. Ho sempre avuto il desiderio di studiare cinema, ma non me lo potevo permettere ed ero anche impaziente di iniziare a fare film. Cosi, a 19 anni, ho usato i miei risparmi per fare un corto più professionale. Questo film ha vinto dei premi e mi ha dato abbastanza attenzione da poter continuare a farne altri, anche se lentamente.

3. Qual è la trama del corto? C’è dentro qualcosa di autobiografico? 

Il film parla di una persona che prova a risolvere i ricordi del padre, che era instabile e difficile da capire. Prova a capire se il padre era una persona cattiva o se forse una persona mentalmente instabile. Prova anche a capire che tipo di persona sarebbe diventato e quanto controllo abbiamo su ciò.

Ci sono molti elementi autobiografici a riguardo. Sono pensieri e sensazioni che mi hanno consumato quando ero piccolo, e ancora oggi, anche se ora da un’altra prospettiva. Quanta colpa diamo a una persona per le loro azioni? Possiamo compatirla, se non riusciamo a perdonarla? E possiamo compatirci noi stessi?

4. In questi anni ti sei focalizzato sulla narrazione breve, perchè? Sei interessato in futuro a una produzione riguardante una narrazione più lunga?  

Penso che i cortometraggi siano un mezzo fantastico per preparare un regista a fare un film, e per aiutarlo a provare le sue idee e modi di lavorare che può usare su film più importanti. Sono molto interessato ai film, infatti al momento ne sto sviluppando due.

5. Quali sono le differenze tra narrazione lunga e breve? 

È incredibilmente difficile far bene un cortometraggio, per molte ragioni. Forse il motivo principale è che tutti lavorano insieme per un brevissimo periodo di tempo, e quando tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda, il lavoro è finito. Quando si fa un film, c’é più tempo per unirsi e per trovare modi di lavorare insieme, ma ovviamente ci sono anche delle sfide più grandi. Tutti e due possono essere finanziariamente difficili.

6. Quali sono le tue ispirazioni? 

A dire il vero non sono sicuro, ma per la maggior parte i film, e sicuramente anche la musica e la scrivere. Molto spesso ci sono cose che accadono nella mia vita che diventano fonte di inspirazione – i miei sentimenti, pensieri e la mia esperienza. Può essere qualsiasi cosa che porta inspirazione, ma perché succede… nessuno lo sa.

7. Hai già idee per i tuoi prossimi lavori? 

Si, ci sto lavorando proprio adesso. Il film è ambientato in Australia ed è ambientato in una prigione, anche se i temi e il tono sono molto simili a quelli del corto – che è una veduta più interna e poetica.

8. Sei un filmmaker e produttore. Come ti trovi in questo secondo ruolo? 

E’ per necessità. Fino ad oggi ho dovuto produrre i miei film, anche per mantenere il controllo da regista. Non sono sicuro se continuerò così. Sarebbe fantastico trovare i partners giusti – fare il regista è già abbastanza difficile!

9. Come hai scelto lo staff per All These Creatures? 

Il casting per il film gira attorno dal personaggio principale, che ha 12 anni. Sapevo di aver bisogno di molte qualità innate e complesse, e sapevo di volere una persona giovane. Ho deciso di lasciare gli aspetti fisici del ruolo aperti, e essenzialmente scegliere senza avere in mente una razza o un sesso specifici. Sapevo di poter riscrivere il film a seconda di chi aveva l’anima giusta.
Quando ho trovato Yared Scott, che è di discendenza etiope e australiano, ho riscritto il copione per riflettere ciò, e ho assunto quattro consulenti etiope-australiani locali per fare in modo che il film fosse accurato e sensibile alla loro cultura. Poi ho trovato gli altri ruoli, che abbiamo trovato tramite un mix di agenti di casting, amici e alcuni che ho trovato nei dintorni in strada e scuole. I ragazzi che fanno la parte degli amici del protagonista, li ho trovati mentre stavano litigando per strada e ho dato loro subito la parte. Spesso cerchi l’energia giusta e le qualità innate più della fisicità o dell’esperienza.

10. Quale messaggio vuoi lanciare al pubblico del Concorto Film Festival? 

Sono molto lieto di fare la premiere italiana de film a Concorto. Anch’io sono di discendenza italiana e la mia compositrice è di Torino. L’unico messaggio che ho da dare è, spegnete i telefoni e immergetevi. 

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Abbiamo intervistato Charles Williams, Palma d’Oro a Cannes e in première a Concorto

Il 24 agosto nella splendida cornice di Parco Raggio di Pontenure si potrà assistere alla première italiana del film All These Creatures, Palma d’Oro a Cannes per il miglior corto, diretto da Charles Williams, un evento importante che sottolinea, se ce ne fosse bisogno, la vocazione internazionale di Concorto. Abbiamo voluto sentire direttamente Williams per parlare di Cannes, del corto e del suo modo di concepire la narrazione. Un ringraziamento speciale a Simone Bardoni e Claudia Praolini per la collaborazione.

1.First of all, congratulations for your first prize at Cannes Festival. Did you expect to be the winner? 

Hi Emanuele, thanks for the congratulations. No winning is not something I expected. I think it’s best to try not to anticipate these things.. if that’s possible.

[ITA] Ciao Emanuele, grazie per i complimenti. No, non mi aspettavo di vincere. Penso che sia meglio provare a non anticipare questo tipo di cose, se possibile.

2.Can you tell me something about your beginnings? How did you start your career? 

I was just film obsessed since childhood, and started making my own short films on VHS when I was about 13. I always wanted to go to film school but couldn’t really afford it and was also just desperate to start making my own films. So, I used the money I had saved up to make a more professional short film when I was 19. This won some awards and gave me enough attention to move forward with other film, albeit slowly.

[ITA] Sono ossessionato dai film sin dall’infanzia, e ho iniziato a creare i miei cortometraggi sulle VHS quando avevo circa 13 anni. Ho sempre avuto il desiderio di studiare cinema, ma non me lo potevo permettere ed ero anche impaziente di iniziare a fare film. Cosi, a 19 anni, ho usato i miei risparmi per fare un corto più professionale. Questo film ha vinto dei premi e mi ha dato abbastanza attenzione da poter continuare a farne altri, anche se lentamente.

3.What is the plot of this short film? Is there anything autobiographical?

The film is about someone trying to untangle their memories of their father, who was someone volatile and hard to understand. He’s trying to see if this father was a bad person or maybe an mentally ill person and also find what kind of person he was going to turn into and how much control any of us have over that.

[ITA] Il film parla di una persona che prova a risolvere i ricordi del padre, che era instabile e difficile da capire. Prova a capire se il padre era una persona cattiva o se forse una persona mentalmente instabile. Prova anche a capire che tipo di persona sarebbe diventato e quanto controllo abbiamo su ciò.

There is a lot of autobiographical elements to this for me. These are thoughts and feelings I was consumed by when I was younger, and still am, though now from a different perspective. How much blame to we give someone for their actions? Can we have compassion for them, even if not forgiveness? And can we have compassion for ourselves?

[ITA] Ci sono molti elementi autobiografici a riguardo. Sono pensieri e sensazioni che mi hanno consumato quando ero piccolo, e ancora oggi, anche se ora da un’altra prospettiva. Quanta colpa diamo a una persona per le loro azioni? Possiamo compatirla, se non riusciamo a perdonarla? E possiamo compatirci noi stessi?

4.In these last few years you have focused in short narration. Why? Are you interested in the future or thinking about making a long storytelling production? 

I think short films can be a great medium to prepare a filmmaker for features, and help you test ideas and ways of working that you can use on bigger films. I am very interested in feature films and have two in development that I’m focusing on at the moment.

[ITA] Penso che i cortometraggi siano un mezzo fantastico per preparare un regista a fare un film, e per aiutarlo a provare le sue idee e modi di lavorare che può usare su film più importanti. Sono molto interessato ai film, infatti al momento ne sto sviluppando due.

5. What are the differences between long and short narration?

Short films are an incredibly difficult thing to get right, for a lot of reasons. Perhaps the main one is that everyone is working together for such a short amount of time, that by the time you are all on the same page, it’s over. With a feature there is more time for everyone to gel and find a way of working together, but there are obviously much larger challenges with that as well. Both can be financially fraught.

[ITA] È incredibilmente difficile far bene un cortometraggio, per molte ragioni. Forse il motivo principale è che tutti lavorano insieme per un brevissimo periodo di tempo, e quando tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda, il lavoro è finito. Quando si fa un film, c’é più tempo per unirsi e per trovare modi di lavorare insieme, ma ovviamente ci sono anche delle sfide più grandi. Tutti e due possono essere finanziariamente difficili.

6.What are generally your inspirations? 

I’m not really sure, mostly film, certainly some music and writing. More often things from my life have become a source of inspiration – my own feelings and thoughts and experiences. It can really be anything that gives you inspiration, but why it does.. no one knows.

[ITA] A dire il vero non sono sicuro, ma per la maggior parte i film, e sicuramente anche la musica e la scrivere. Molto spesso ci sono cose che accadono nella mia vita che diventano fonte di inspirazione – i miei sentimenti, pensieri e la mia esperienza. Può essere qualsiasi cosa che porta inspirazione, ma perché succede… nessuno lo sa.

7.Have you got ideas for your next work? 

Yes I am working on it now. It is set in Australia and based largely in a prison, though the themes and tone and very similar to the short film – which is more of an internal, poetic landscape.

[ITA] Si, ci sto lavorando proprio adesso. Il film è ambientato in Australia ed è ambientato in una prigione, anche se i temi e il tono sono molto simili a quelli del corto – che è una veduta più interna e poetica.

8. You’re filmmaker and producer. How do you fell in this second role? 

Out of necessity. So far producing is something I have had to take on in order to get my films made and also to maintain some control as a director. I’m not sure if I’ll continue with that. It would be great to find the right partners – directing is hard enough!

[ITA] Per necessità. Fino ad oggi ho dovuto produrre i miei film, anche per mantenere il controllo da regista. Non sono sicuro se continuerò così. Sarebbe fantastico trovare i partners giusti – fare il regista è già abbastanza difficile!

9. How did you choose the staff for All these Creatures? 

The casting for the film kind of hinged on the lead character, who is 12 years old. Knowing I needed a lot of complex and innate qualities from someone so young, I decided to leave the physical aspects of the role open, and essentially cast with a race or gender in mind. I knew I could rewrite the film around whoever had the right soul.
When I found Yared Scott, who has Ethiopian Australian heritage, I rewrote the script to reflect that and took on four local Ethiopian Australian advisors to make sure the film was accurate and sensitive to their culture. Then I set about finding the rest of the roles, who we found through a mix of casting agents and friends, and some of whom I just found just locally in the streets or schools.
The boys that play the lead character’s friends friends in the film I found as they were having a fight in the street and cast them on the spot. Like I say, you’re often looking for the right energy and innate qualities more so than just physicality or experience.

[ITA] Il casting per il film gira attorno dal personaggio principale, che ha 12 anni. Sapevo di aver bisogno di molte qualità innate e complesse, e sapevo di volere una persona giovane. Ho deciso di lasciare gli aspetti fisici del ruolo aperti, e essenzialmente scegliere senza avere in mente una razza o un sesso specifici. Sapevo di poter riscrivere il film a seconda di chi aveva l’anima giusta.
Quando ho trovato Yared Scott, che è di discendenza etiope e australiano, ho riscritto il copione per riflettere ciò, e ho assunto quattro consulenti etiope-australiani locali per fare in modo che il film fosse accurato e sensibile alla loro cultura. Poi ho trovato gli altri ruoli, che abbiamo trovato tramite un mix di agenti di casting, amici e alcuni che ho trovato nei dintorni in strada e scuole. I ragazzi che fanno la parte degli amici del protagonista, li ho trovati mentre stavano litigando per strada e ho dato loro subito la parte. Spesso cerchi l’energia giusta e le qualità innate più della fisicità o dell’esperienza.

10. What kind of message would you like to send to Italian audience of Concorto Film Festival? 

I’m really pleased to be making the Italian Premiere of the film at Concorto. I have some Italian heritage myself and my composer is from Torino. The only message I have it turn off your phone and dive in!

[ITA] Sono molto lieto di fare la premiere italiana de film a Concorto. Anch’io sono di discendenza italiana e la mia compositrice è di Torino. L’unico messaggio che ho da dare è, spegnete i telefoni e immergetevi.

Buona visione!




Cyber Corto a Lugagnano, per combattere il cyberbullismo

Domani alle 20.45 al Teatro Comunale di Lugagnano va in scena “Cyber Corto, come mi immagino il cyber bullismo”. Presentato dal Centro Giovanile Sala Jungle e Centro Educativo Don Bosco del Comune di Lugagnano Val d’Arda, insieme al Centro Educativo Pacià di Gropparello, gestiti da Cooperativa sociale L’Arco, si è svolto in collaborazione con la scuola media “Virgilio” di Lugagnano, con il patrocinio del Comune.

In programma durante la serata la proiezione di 4 cortometraggi realizzati dai ragazzi, guidati da Gianluca Dadomo, esperto in cinematografia e da Claudia Praolini, presidente dell’Associazione Concorto.

Interveranno inoltre Michela Villa, referente sul cyberbullismo a scuola e Chiara Castignoli, referente del settore Prevenzione dell’Arco.

I 7 incontri con i ragazzi si sono svolti durante l’anno scolastico in classe e presso la Sala Jungle e il Centro Educativo. Lì il gruppo si è interrogato sulle proprie esperienze sul tema, producendo riflessioni e informazioni. La seconda fase ha previsto la stesura dei copioni e la composizione di un cast che potesse interpretare i cortometraggi.

Hanno inoltre collaborato al progetto Bonita Zeni (coordinatrice di Sala Jungle), Silvia Vitale (coordinatrice del Centro Educativo di Lugagnano), gli educatori L’Arco Chiara Castellana e Giulio Garelli, la vicepreside Alessandra Gatti e il professore Alessandro Ruggero. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Arte in terra” realizzato grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, Assessorato Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità (L.R 14/2008).

Ingresso libero. 

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Valparaiso di Carlo Sironi vince il Concorto Film Festival

È Valparaiso di Carlo Sironi il vincitore della XVI edizione del Concorto Film Festival, una della più longeve e importanti rassegne italiane dedicate esclusivamente al cortometraggio che si è tenuta a Pontenure (PC) e a Piacenza, dal 19 al 26 agosto scorsi.

La giuria internazionale, composta da Yorgos Arvanitis, celebre direttore della fotografia greco, Anna Budanova, regista e autrice di corti d’animazione, Laurent Crouzeix, membro del comitato organizzatore del Festival Internazionale del Cortometraggio di Clermont Ferrand e responsabile del progetto Shortfilmdepot, Massimo Lechi, critico cinematografico e saggista, Sven Schwarz, Direttore del Festival Internazionale di cortometraggi di Amburgo, ha premiato con l’Asino d’oro la pellicola del regista romano, “per la delicata rappresentazione del percorso intimo di una donna in una situazione complessa”.
Valparaiso racconta la vicenda di Rocio, una ragazza cilena rinchiusa nel centro d’identificazione ed espulsione di Roma, rimasta incinta durante la sua reclusione. Rocio, interpretata da Manuela Martelli, non vuole rivelare come sia successo, né chi sia stato. Preferisce tacere, ben sapendo che la legge non permette la detenzione di una donna incinta; la protagonista viene così rilasciata al quarto mese di gravidanza con un permesso di soggiorno temporaneo per maternità, libera ma con il peso di portare avanti una gravidanza non voluta.

Tra gli altri riconoscimenti, si segnala il Premio della Giuria andato a Green Screen Gringo dell’olandese Douwe Dijkstra, mentre una menzione speciale della giuria e il Premio del Pubblico sono stati conferiti al regista finlandese J.J. Vanhanen, con Kukista ja mehiläisistä (About the Birds and the Bees).

Il premio della Giuria dei Giovani è andato al cortometraggio greco Copa-Loca di Christos Massalas, mentre per la rassegna Borders, la sezione organizzata in collaborazione con Lago Film Fest, dedicata a film che tratteranno di migrazioni e confini, ha vinto il coreano 489 years di Hayoun Kwon.

Concorto 2017 è stato realizzato grazie al patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Comune di Pontenure.