“Esiste solo la coppa di Piacenza” parola del parmigiano Gianpaolo Cantoni

E’ il Gino Bramieri della Bassa, il barzellettiere numero dell’Emilia occidentale.

Stiamo parlando ovviamente di Gianpaolo Cantoni che ieri sera ha divertito, con la solita bravura e con il suo inesauribile repertorio, il pubblico che si era dato appuntamento al ristorante della Vittorino Da Feltre per ascoltarlo.

Come sempre non ha deluso le aspettative, proponendo pezzi nuovi ed alcuni cavalli di battaglia che, anche se ascoltati già cento volte, continuano a far ridere ugualmente.

Perché non è tanto la barzelletta che conta ma come la si racconta ed in questo Cantoni è maestro indiscusso.
Non tutti sanno che Cantoni nella vita non fa l’intrattenitore ma è un serio professionista e che è anche impegnato in un ruolo istituzionale, come ci ha confermato nella intervista che potete ascoltare e vedere qui sotto. Guardatela! Ne vale la pena anche perché ammette che la coppa di Piacenza è molto meglio di quella di Parma!

 




Caro Federico l’alleanza è un’ottima idea ma lasciaci Pisarei e Coppa!

C’è poco da dire: Parma sul marketing è sempre avanti una spanna. Del resto chi non ha mai servito in tavola un bel piatto di pisarei di Parma fumanti?

Con la conquista del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 Parma ha incassato l’ennesimo successo ma non si è fermata qui. Perché il sindaco Pizzarotti ha deciso di condividere la vittoria della sua città con Reggio Emilia e Piacenza. Lo abbiamo pubblicato ieri su Piacenzaonline e lo si legge in un post dello stesso Pizzarotti, su Facebook, dove il “Pizza” compare in foto con il sindaco Barbieri ed il presidente regionale Bonaccini e lancia “una nuova alleanza” «perché l’Emilia diventi come quello che nel mondo è la Toscana: un unico grande brand».Incontro Pizzarotti Barbieri e VecchiUn ceffone al campanilismo, un gesto che riporta alla mente dei più nostalgici il Ducato di Parma e Piacenza. Tocca proprio dire “Bravo Pizza”. “Bravo” per aver cercato un patto, “bravo” per aver lasciato da parte rivalità che si sommano e si moltiplicano nel raggio di un centinaio di chilometri.

Non siamo troppo diversi in fondo. Anche i parmigiani parlano su Facebook dello stato delle strade cittadine, della viabilità congestionata e se la prendono perché con Reggio non vogliono stare. In verità sono contenti ma non lo vogliono fare notare, preferendo nascondere tutto sotto una coltre di borbottii. E di “Io con quelli non voglio avere niente a che fare”. È nel nostro DNA: su questo il marketing made in Parma ancora non ha attecchito e molto probabilmente non attecchirà mai.

Bravo Pizza. Ma ad una condizione, facciamo due.

Lasciaci la nostra Coppa. Dichiaralo pubblicamente con un altro post che la Coppa Piacentina è quella DOP e quella di Parma è soltanto una IGP. Che poi tocca spiegarlo ai turisti giapponesi usciti a Piacenza Sud e magari riesce difficile.

E lasciaci anche i pisarei. Quei pisarei che sullo scaffale di un supermercato cittadino erano marchiati come “Primi di Parma”.

Del resto nessuno qui ha mai pensato di soffiarvi il Parmigiano e il Prosciutto: piuttosto ci tagliamo un paio di fette di salame e pancetta. Ovviamente DOP.

Resta soltanto un’ultima domanda: ma Guastalla proprio non ce la mettiamo? Suvvia Pizza, nel Ducato non può proprio mancare…hai fatto 30, facciamo 31. O, come scrivi tu, “Avanti sempre!”