Corteo contro tutte le discriminazioni (FOTO)

Un serpentone pacifico lungo le strade del centro storico, con alcuni significativi interventi in punti importanti della città. “Nel 1990 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha rimosso l’omosessualità dall’elenco delle malattie, – ha incalzato Davide Bastoni, Presidente di L’Atomo Arcigay Piacenza -, ma le discriminazioni restano e gli atti aggressivi, omofobi ancora persistono. Per questo manifestiamo, perchè serve ancora tanta informazione ed educazione”.

Foto Emanuele Maffi




Piacenza: arrestati gli autori del pestaggio ai danni del carabiniere

Sono stati arrestati dalla polizia e dai carabinieri alcuni fra gli autori del pestaggio ai danni del carabiniere Luca Belvedere avvenuto durante la manifestazione di sabato, indetta dal collettivo Controtendenza. Sarebbero stati individuati grazie alle immagini riprese durante la manifestazione. Le indagini sono state effettuate dalla Digos di Piacenza in collaborazione con quella di Torino. In manette sono finiti – al momento – due aggressori.

Uno dei due arrestati sarebbe un giovane egiziano, con regolare permesso di soggiorno ed un lavoro a Piacenza. Il fermo è avvenuto a Belgioioso, in provincia di Pavia dove l’uomo risiede. Sarebbe lui la persona che – nel video – si vede strappare lo scudo in plexiglass al militare, scudo poi usato per percuoterlo. Il giovane è stato portato presso la Caserma dei carabinieri di via Beverora poco dopo le 21 di questa sera.

Il secondo arresto è invece avvenuto a Torino e riguarderebbe la persona che ha fatto cadere, con uno sgambetto, il carabiniere per poi percuoterlo con l’asta portabandiera di plastica.

A coordinare le indagini è il Pubblico Ministero Roberto Fontana.




Gentiloni: “vergognose le immagini del carabiniere colpito a Piacenza da dei vigliacchi”

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante il suo intervento di questa mattina alla cerimonia di apertura della Scuola Ufficiali Carabinieri ha definito “vergognose” le immagini di Piacenza “dove un carabiniere è stato colpito da un gruppo di vigliacchi “.

“I carabinieri – ha detto Gentiloni – sono la forza armata che gli italiani sentono come vicini di casa, sono vicini a chi soffre, ci sono nel momento del bisogno, rispettano gli indagati, rifiutano la violenza e le sopraffazioni e per questo – ha aggiunto – ogni violenza contro i carabinieri colpisce l’intera nostra comunita’”.

Il comandante generale dei carabinieri Giovanni NistriDurante la stessa cerimonia è intervenuto anche il generale Giovanni Nistri, comandante generale dei carabinieri, secondo cui “Focolai estremisti continuano ad alimentare campagne di lotta, trovando spesso un obiettivo nelle caserme e nei militari dell’Arma, individuati quale simbolo e presidio delle istituzioni democratiche e per questo oggetto di attentati e violenze brutali”.

Il generale Nistri ha poi ringraziato i ministri della Difesa Pinotti e dell’Interno Minniti “per la vicinanza espressa in ogni circostanza e, da ultimo, a seguito dei noti fatti di Piacenza”.

 




Pisati e Rancan (Lega) replicano alle accuse del PD, contro la giunta Barbieri, per i fatti di sabato

«Quando il tema è la sicurezza, il Partito Democratico non dovrebbe esprimersi ma limitarsi ad ascoltare e poi sparire dalla scena. Chi ha ridotto Piacenza e l’Italia in genere nel paradiso dei fuorilegge non può permettersi di parlare».

Così il segretario provinciale della Lega Pietro Pisani e il consigliere regionale Matteo Rancan replicano alle accuse mosse alla Giunta Barbieri dal Pd in una nota stampa, nella quale vengono citate anche le parole dei due esponenti del Carroccio successive alla manifestazione in ricordo di Abd El Salam Ahmed El Danf del 2016.

«Ribadiamo – è la replica – quanto affermato a settembre del 2016: Piacenza è dei piacentini e di chi la vive, non dei facinorosi locali e di quelli, tanti, provenienti da fuori provincia. Ricordiamo poi a chi punta il dito contro il centrodestra che sabato in prima linea con i delinquenti c’era Carlo Pallavicini, ex consigliere comunale che ha sostenuto le amministrazioni di Reggi e Dosi. Una volta per tutte è il momento di sciogliere collettivi, centri sociali ed associazioni promotori di manifestazioni che puntualmente sfociano in violenza. E chi l’altro giorno ha compiuto gesti brutali – insistono Pisani e Rancan -, mettendo a rischio la vita dei cittadini e degli agenti delle forze dell’ordine, meriterebbe un anno di detenzione per ogni giorno di prognosi dato al carabiniere ferito dalla ferocia del branco sanguinario. Piacenza infatti non può più assistere a scene rivoltanti come il lancio di sanpietrini alle forze dell’ordine».




Gruppo Pd: “Giunta immobile anche sulla manifestazione di sabato”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo consigliare PD di Piacenza sul corteo e sugli scontri di ieri fra manifestanti e polizia.

“Quando nel settembre 2016 venne preannunciata una manifestazione nel centro cittadino a seguito della tragica morte di Abd Elsalam Ahmed Eldane, operaio della logistica, il sindaco chiese al Prefetto di attribuire un alto grado di rischio al corteo e di stabilire con tutti i vertici preposti alla sicurezza le modalità perché tutto potesse svolgersi regolarmente garantendo l’incolumità di ciascuno. Fu concordata ed emessa un’ordinanza sindacale (per la redazione della quale stante l’urgenza sindaco, assessore al commercio e dirigenti operarono anche in orari notturni) che di fatto blindava il centro città. Venne disposta la rimozione dei dehors e furono sospese le occupazioni di suolo pubblico. Fu chiuso il Farnese e furono controllati gli accessi al campo Daturi. Vennero modificati i percorsi degli autobus, fatti rimuovere i cassonetti lungo il percorso e le vie limitrofe, invitati i cittadini a non lasciare auto in sosta e contattate le associazioni di categoria per consigliare ai negozianti di abbassare le serrande. Sindaco e assessori, costantemente in contatto con il Comandante della Polizia municipale e la Questura, seguirono l’evento minuto per minuto dalle sedi comunali. Fortunatamente tutto si svolse senza incidenti e con disagi limitati per la popolazione, grazie anche all’attività di prevenzione messa in campo.

E’ tuttavia ancora possibile leggere, sui siti di informazione locale, le accuse di procurato allarme e le dichiarazioni, ad esempio, del consigliere regionale leghista Rancan che riteneva “vergognoso” l’invito alla prudenza rivolto dal sindaco a cittadini ed esercenti per il “timore di una guerriglia urbana”, con esplicito invito postumo a revocare l’autorizzazione a scendere in piazza, perché, “ Piacenza è dei Piacentini, a loro deve restare e non può essere consegnata nelle mani di chi intende metterla a ferro e fuoco”.  A Rancan faceva eco l’attuale candidato al Parlamento, Pisani, sostenendo che “un amministratore capace affronta la quotidianità in modo fermo e deciso senza incutere il panico nella popolazione”.

Avendo espresso come PD nell’immediatezza dei fatti una dura condanna per quanto accaduto sabato pomeriggio nel centro cittadino oltre a sincera e non di circostanza solidarietà ai militari coinvolti negli scontri, lavoratori in divisa vittime di una inaccettabile violenza mentre stavano adempiendo correttamente alle proprie funzioni, non abbiamo difficoltà a condividere e ad associarci alle parole del giorno dopo pronunciate dal sindaco di Piacenza. Così come non possiamo esimerci dal domandare quali parole ed azioni il sindaco e l’assessore con delega alla sicurezza abbiano messo in campo nei giorni precedenti ai fatti, in cui si erano già avute pericolose avvisaglie, per prevenire quanto purtroppo accaduto. La responsabilità della sicurezza dei cittadini compete a Sindaco, Prefetto e Questore ma in primo luogo al sindaco tanto più dopo il decreto del vituperato ministro Minniti che ai sindaci attribuisce un ruolo ancor più incisivo.

Forse “per non incutere il panico nella popolazione”, come sosteneva nel 2016 il consigliere Rancan, non si sono preventivamente avvertite famiglie, mamme con bambini ed anziani costretti a mettersi al riparo terrorizzati? Per quali ragioni non sono stati assunti provvedimenti a tutela della città e dei cittadini come fu fatto nel 2016? Il sindaco aveva chiesto la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza? Se si, quali misure erano state concordate? A queste ed altre domande il gruppo consiliare del PD chiamerà il sindaco a fornire risposte con una interrogazione. Questa non vuole essere in alcun modo una polemica elettorale, bensì vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per un evidente immobilismo della giunta, che non è venuto meno neanche in questa situazione.

Nel frattempo tra risse, accoltellamenti e manifestazioni violente non si può che esprimere sconcerto per la latitanza di una Amministrazione che della sicurezza aveva fatto il proprio vessillo, che a distanza di mesi dall’insediamento non si è ancora dotata delle competenze tecniche di un Comandante di Polizia municipale che nella circostanza, in materia di sicurezza, ben avrebbe saputo leggere la situazione e potuto supplire al dilettantismo degli attuali amministratori”. 

 




Scontri al corteo di Controtendenza

Momenti di tensione poco fa durante il corteo intitolato “Casapound NOT Welcome!” organizzato dal gruppo extraparlamentare di sinistra “ControTendenza Piacenza” e partito dal piazzale della Stazione. All’improvviso all’altezza dello Stradone Farnese i manifestanti hanno deciso di deviare dal tragitto previsto, tagliando per via San Vincenzo. I circa 300 partecipanti sono stati subito fermati dalle forze dell’ordine che hanno attrezzato un posto di blocco con camionette della polizia e cassonetti rovesciati. (qui la cronaca aggiornata del pomeriggio)

Sono stati lanciati anche alcuni fumogeni ma non ci sono fortunatamente stati veri e propri scontri. Una squadra di agenti in tenuta antisommossa è subito arrivata a rinforzo degli agenti già presenti  ed il corteo è stato riportato sul percorso previsto.

Poco dopo però c’è stato il tentativo di forzare un altro blocco all’altezza di piazza Sant’Antonino e sarebbero anche stati lanciati alcuni sanpietrini contro gli agenti e ci sarebbero stati scontri fisici fra manifestanti e forze dell’ordine.

Un carabiniere sarebbe stato ferito ad una spalla durante i tafferugli mentre un giornalista di Parma sarebbe stato colpito da un cubetto di porfido.

 




Inaugura domani la sede piacentina di Casapound. Corteo di protesta organizzato da ControTendenza

Sarà inaugurata domani, sabato 3 febbraio, alle ore 18 in Via X Giugno 31/A la nuova sede di Piacenza di Casapound alla presenza del presidente dell’organizzazione Gianluca Iannone. In un comunicato Casapound scrive:

“La presenza del Presidente Iannone conferma la grande importanza che per Casapound  ha la nostra Regione, testimoniata anche dal fatto che capolista nel collegio plurinominale di Piacenza, Parma e Reggio Emilia sarà il Segretario nazionale Simone Di Stefano”. All’inaugurazione interverranno tra gli altri, l’onorevole Filippo Berselli, il coordinatore regionale Pierpaolo Mora ed il responsabile per Piacenza Pietro Pavesi.

Intanto su Facebook il gruppo extraparlamentare di sinistra “ControTendenza Piacenza” ha lanciato una manifestazione pubblica di protesta contro l’apertura della sede di Casapound. Un corteo partirà alle 15 dal piazzale della Stazione sotto lo slogan “Casapound NOT Welcome!”