CNR: Acqua ossigenata e succo di limone disinfettante contro il Coronavirus
L’impiego di acido citrico in formulazioni disinfettanti a base di acqua ossigenata ne esalta l’efficacia per l’inattivazione del SARS-CoV-2 presente sulle superfici. Lo studio condotto dall’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec) con l’Ospedale universitario “Luigi Sacco” di Milano è stato pubblicato su ACS Chemical Health and Safety.
La lotta alla pandemia di COVID-19 vede l’impiego di massicce quantità di soluzioni disinfettanti contenenti alcol o ingredienti a base di cloro attivo, molti studi stanno però mostrando come un uso eccessivo e non responsabile di questi prodotti possa portare alla formazione di sottoprodotti potenzialmente nocivi generati dall’interazione del principio attivo disinfettante con il materiale organico presente nell’ambiente.
“Il perossido di idrogeno acquoso al 3%, che tutti conosciamo come acqua ossigenata tra i prodotti da banco in farmacia, presenta molti meno problemi in termini di produzione di sostanze pericolose indesiderate”, afferma Matteo Guidotti, ricercatore dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec) e coordinatore della ricerca condotta in collaborazione con l’Ospedale Luigi Sacco di Milano e pubblicata sulla rivista statunitense ACS Chemical Health and Safety. “Un eventuale eccesso di acqua ossigenata si degrada rapidamente in acqua e ossigeno gassoso senza generare inquinanti ambientali di rilievo”.
Questo principio attivo presenta però una scarsa attività virucida se usato tal quale, mentre con l’aggiunta di additivi semplici ed economici che modificano il pH della soluzione igienizzante per avere un ambiente moderatamente acido o basico è possibile ottenere una inattivazione efficace del virus SARS-CoV-2 in tempi brevi. “Impiegando come additivo l’acido citrico – l’ingrediente acido del succo di limone – oppure l’acido acetico – contenuto nel comune aceto – è possibile esaltare l’azione di inattivazione del coronavirus da parte del perossido di idrogeno diluito e avere una riduzione di più del 99.99% della carica virale in 5 minuti” prosegue il ricercatore. “Anche il percarbonato di sodio, la polvere che spesso troviamo in commercio come additivo per il lavaggio in lavatrice, ha mostrato risultati molto promettenti, in termini di efficacia virucida. Ciò lo rende anche molto pratico come alternativa solida alle soluzioni di perossido di idrogeno, che sono poco stabili nel tempo”.
L’acqua ossigenata diluita, portata al pH adeguato con opportuni additivi acidi – essendo una formulazione sicura, efficace, sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale, e di facile preparazione – può rappresentare una valida opzione soprattutto in paesi del mondo con economie più deboli, in cui vi è scarsa reperibilità di liquidi igienizzanti industriali specifici.
Piacenza, con 69 casi, è la provincia con meno nuovi positivi in regione. Due i morti (89 e 94 anni)
Piacenza anche oggi si conferma come la provincia dell’Emilia Romagna con il più basso numero di nuovi positivi. Sono 69, di cui 38 sintomatici per un totale di 20.114.
Anche sul fronte dei decessi (insieme a Reggio Emilia) Piacenza è la provincia con meno morti positivi al Covid. Oggi sono due, un uomo di 89 e una donna di 94 anni.
I pazienti ricoverati fra Utir e terapia intensiva aumentano di uno e salgono a 10.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 265.214 casi di positività, 2.040 in più rispetto a ieri, su un totale di 40.171 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 5%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su. Da ieri, 1° marzo, sono iniziate le prenotazioni anche per gli anziani con età compresa tra 80 e 84 anni.
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 14 di oggi sono state somministrate complessivamente 402.599 dosi; sul totale, 140.910 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Per quanto riguarda il personale scolastico, docente e no, ad oggi sono state somministrate dai medici di base 4.830 dosi AstraZeneca, per una campagna che si avvia ad andare a regime.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 834 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 554 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 625 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,4 anni.
Sugli 834 asintomatici, 361 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 39 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 26 con gli screening sierologici, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 402 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 791 nuovi casi e Modena (310); poi Reggio Emilia (163), Rimini (136), Cesena (124), Imola (101), Ravenna (98), Ferrara (87) e Forlì (87). Seguono Parma (74) e Piacenza (69).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.921 tamponi molecolari, per un totale di 3.434.170. A questi si aggiungono anche 754 test sierologici e 19.050 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 407 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 208.757.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 45.847 (+1.589 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.132 (+1.483), il 94,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 44 nuovi decessi: 2 a Piacenza (un uomo di 89 e una donna di 94 anni); 4 nella provincia di Parma (tre uomini di 82, 79 e 69 anni e una donna di 92 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (due uomini di 81 e 77 anni); 6 nella provincia di Modena (due uomini di 89 e 78 anni e quattro donne, rispettivamente di 95, 88, 83 e 60 anni); 19 in provincia di Bologna (undici uomini di cui tre di 89 anni, 2 di 87, uno di 86, 85, 81, 80, 69 e 67 anni e otto donne di 96, 92, 91, 88, 83, 80, 71 e 67 anni); 3 nel ferrarese (tre uomini, rispettivamente di 84, 81 e 74 anni) e 3 nel ravennate (tre donne di 96, 94 e 81 anni). Poi 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 71 anni) e, infine, 4 nel riminese (un uomo di 97 anni e tre donne di 90,84 e 83 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.610.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 239 (+3 rispetto a ieri), 2.476 quelli negli altri reparti Covid (+103).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:10 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 12.a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (invariato), 51 a Modena (invariato), 67 a Bologna (+3), 20 a Imola (invariato), 24 a Ferrara (invariato), 10 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 20.114 a Piacenza (+69 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 18.126 a Parma (+74, di cui 37 sintomatici), 33.671 a Reggio Emilia (+163, di cui 102 sintomatici), 46.335 a Modena (+310, di cui 207 sintomatici), 54.678 a Bologna (+791, di cui 674 sintomatici), 9.426 casi a Imola (+101, di cui 87 sintomatici), 15.277 a Ferrara (+87, di cui 79 sintomatici), 20.118 a Ravenna (+98, di cui 36 sintomatici), 10.048 a Forlì (+87, di cui 19 sintomatici), 12.286 a Cesena (+124, di cui 87 sintomatici) e 25.136 a Rimini (+136, di cui 37 sintomatici).
A Piacenza, a marzo, dovrebbero arrivare 35.030 dosi di vaccino per il Covid-19
Esperienza insegna che fornire numeri per quanto riguarda le dosi dei vaccini contro il Covid-19 spesso porta a successive retromarce o smentite. Questo soprattutto a causa degli enormi limiti quotidianamente dimostrati dal sistema di acquisto centralizzato a livello europeo. Chi si è mosso indipendentemente dalla Gran Bretagna ad Israele agli Stati Uniti ha fatto molto meglio e molto più in fretta del vecchio continente.
(Le vaccinazioni nel mondo fonte Our World in Data).
La primavera dovrebbe portare ad un progressivo aumento delle dosi disponibili ed anche la Regione Emilia Romagna si attende questo incremento con l’arrivo di marzo.
Alla nostra regione dovrebbero essere destinate oltre 470mila dosi di vaccino (472.820) con un aumento del 38% previsto rispetto alle forniture di febbraio, quando il quantitativo ricevuto è stato poco più di 340.000.
La maggior parte dei vaccini saranno consegnati da Pfzier-Biontech (287.820 somministrazioni), a seguire da Astrazeneca (116.100) e Moderna (68.900).
A Piacenza saranno destinate 35.030 dosi in distribuzione a Piacenza (di cui 22.230 Pfizer-Biontech, 5.900 Moderna e 6.900 Astrazeneca).
“Noi siamo pronti ed auspichiamo sempre più un aumento della fornitura di vaccini per la popolazione, soprattutto la più vulnerabile- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Occorre che si recuperi al più presto le quantità di dosi decurtate e non consegnate nei due mesi scorsi, accelerando il percorso di immunizzazione dei cittadini. Il quantitativo previsto per il mese di marzo sarebbe un segnale positivo”.
La distribuzione dei vaccini sui territori
La consegna per Aziende sanitarie e ospedaliere, che non tiene conto della popolazione residente in assoluto ma del numero di soggetti a cui è destinato il vaccino, a marzo prevede 35.030 dosi in distribuzione a Piacenza (di cui 22.230 Pfizer-Biontech, 5.900 Moderna e 6.900 Astrazeneca), 47.650 a Parma (di cui 29.250 Pfizer-Biontech, 6.400 Moderna e 12.000 Astrazeneca), 51.550 a Reggio Emilia (di cui 29.250 Pfizer-Biontech, 7.900 Moderna e 14.400 Astrazeneca), 78.110 a Modena (di cui 50.310 Pfizer-Biontech, 9.600 Moderna e 18.200 Astrazeneca), 94.830 a Bologna (di cui 57.330 Pfizer-Biontech, 14.400 Moderna e 23.100 Astrazeneca), 13.890 a Imola (di cui 8.190 Pfizer-Biontech, 1.900 Moderna e 3.800 Astrazeneca), 43.480 a Ferrara (di cui 28.080 Pfizer-Biontech, 6.000 Moderna e 9.400 Astrazeneca) e 108.280 nelle aree di competenza dell’Asl della Romagna, che comprende le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini (di cui 63.180 Pfizer-Biontech, 16.800 Moderna e 28.300 Astrazeneca).
Covid: a Piacenza 2 morti e 17 positivi (12 sintomatici)
Come sempre i dati del lunedì (che si riferiscono alla giornata precedente e quindi a domenica 21 febbraio 2021) sono molto più bassi rispetto agli altri giorni ed anche la giornata odierna, in provincia di Piacenza, non fa eccezione con 17 nuovi positivi, di cui 12 sintomatici per un totale di 19.602.
Purtroppo ci sono da registrare ancora due morti positivi al Covid, una donna di 86 anni ed un uomo di 81 anni.
Invariato ad 11 pazienti il numero di ricoverati fra terapia intensiva ed Utir.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 247.856 casi di positività, 1.847 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.312 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 15%, non indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni).
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 331.328 dosi; sul totale, 130.737 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 821 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 445 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 711 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,3 anni.
Sugli 821 asintomatici, 452 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 54 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione,16 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 291 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 518 nuovi casi e Modena (331); poi Rimini (167), Reggio Emilia (159), Imola (125), Ferrara (124), Parma (119), Ravenna (117) e Cesena (112); seguono le province di Forlì (58) e Piacenza (17).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.504 tamponi molecolari, per un totale di 3.292.245. A questi si aggiungono anche 3.808 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.325in più rispetto a ieri e raggiungono quota 200.972.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 36.516 (+499 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 34.305 (+410), il 93,9% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 23 nuovi decessi: 2 a Piacenza (una donna di 86 anni e un uomo di 81 anni); 3 nella provincia di Parma (due donne di 77 e 87 anni e un uomo di 83); 3 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 96 e due uomini di 86 e 91 anni); 2 nella provincia di Modena (una donna di 94 anni e un uomo di 74); 3 nella provincia di Bologna (una donna di 93 anni e due uomini di 72 e 79 anni); 2 nel ferrarese (due donne, entrambe di 91 anni); 2 in provincia di Ravenna (due uomini, di 73 e 95 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 94 anni e un uomo di 90 anni); 4 nel riminese (due donne di 88 e 89 anni e due uomini di 76 e 94 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.368.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 194 (+10 rispetto a ieri), 2.017 quelli negli altri reparti Covid (+79).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (+1),17 a Reggio Emilia (+1), 44 a Modena (+1), 56 a Bologna (+),13 a Imola (+1), 18 a Ferrara (+4), 3 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 14 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:19.602 a Piacenza (+17 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici),17.127 a Parma (+119, di cui 80 sintomatici), 31.916 a Reggio Emilia (+159, di cui 59 sintomatici), 43.278 a Modena (+331, di cui 228 sintomatici), 50.257 a Bologna (+518, di cui 272 sintomatici), 8.641 casi a Imola (+125, di cui 59 sintomatici), 14.405 a Ferrara (+124, di cui 27 sintomatici), 18.596 a Ravenna (+117, di cui 68 sintomatici), 9.413 a Forlì (+58, di cui 40 sintomatici), 11.189 a Cesena (+112, di cui 84 sintomatici) e 23.432 a Rimini (+167, di cui 97 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 11 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare.
Covid: oggi a Piacenza morti 3 anziani. 57 i positivi (33 sintomatici)
Continuano, purtroppo, i decessi di anziani positivi al Covid. Sebbene in diminuzione anche oggi, in provincia di Piacenza sono stati 3 i morti: due donne di 86 e 94 anni ed un uomo di 85.
In calo i positivi che oggi sono 57 di cui 33 sintomatici per un totale di 18.211.
Diminuisce di un’unità anche il numero dei ricoverato fra terapia intensiva ed Utir che sono 17.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 214.754 casi di positività, 1.265 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.181 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%.
In merito alla mappa dei contagi pubblicata oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), già resa nota nei giorni scorsi, si ribadisce che l’Emilia-Romagna è ben al di sotto della soglia indicata dall’Europa stessa di 500 casi di positività ogni 100mila abitanti oltre la quale si viene indicate come zone ‘rosso scuro’ – nella nostra regione è stata di 205 su 100mila abitanti nella settimana dal 18 al 24 gennaio – e che le colorazioni indicate non comportano alcuna conseguenza pratica, né nuove restrizioni da dover rispettare per chi dall’Emilia-Romagna si debba spostare in un Paese europeo, fermo restando il pieno rispetto delle precauzioni già in vigore.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani.
Alle ore 16.30 sono state somministrate complessivamente 160.311 dosi, di cui 7.695 oggi; sul totale, 34.513 sono seconde dosi, cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 517 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 373 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 642 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,9 anni.
Sui 517 asintomatici, 374 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 58 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 con gli screening sierologici, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 68 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 261 nuovi casi; poi Reggio Emilia (194), Modena (169), Rimini (164); seguono Ferrara (90), Forlì (89), Cesena (77), Ravenna (66), Parma (60) e Piacenza (57), infine Imola (38).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.798 tamponi molecolari, per un totale di 2.949.484. A questi si aggiungono anche 326 test sierologici e 9.383 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.774in più rispetto a ieri e raggiungono quota157.852.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 47.539 (-565 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.088 (-526), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 56 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne di 86 e 94 anni, e un uomo di 85); 4 in provincia di Parma (due donne di 85 anni e due uomini, rispettivamente di 70 e 71 anni); 10 a Reggio Emilia (cinque donne – di 77, 88, 90, 92 e 94 anni – e cinque uomini – di 43, 79, 83, 88 e 92 anni); 11 nella provincia di Modena (sette donne – una di 76, due di 85, una di 86, una di 88, una di 89 e una di 97 anni – e quattro uomini: uno di 68, due di 74, e uno di 84 anni); 5 in provincia di Bologna (due donne di 90 e 98 anni, e tre uomini di 79, 85 e 93 anni); 5 nel ferrarese (quattro donne: una di 87, una di 94, due di 97 anni, e un solo uomo di 78 anni); 9 in provincia di Ravenna (cinque donne: una di 58 anni, una di 78 anni, una di 83 e due 90enni; quattro uomini rispettivamente di 78, 82, 83 e 85 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (due donne di 75 e 91 anni, e due uomini di 73 e 87 anni ); 5 nel riminese (due donne di 51 e 67 anni, e tre uomini di 53, 72 e 85 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.363.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 209 (-1 rispetto a ieri), 2.242 quelli negli altri reparti Covid (-38).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (-1), 15 a Parma (-1), 19 a Reggio Emilia (+1), 43 a Modena (+1), 39 a Bologna (-2), 14 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 25 a Ferrara (-1), 10 a Ravenna (-1), 1 a Forlì (+1), 3 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (+2).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:18.211 a Piacenza (+57 rispetto a ieri, di cui 33 sintomatici), 15.087 a Parma (+60, di cui 36 sintomatici), 28.583 a Reggio Emilia (+194, di cui 82 sintomatici), 37.885 a Modena (+169, di cui 108 sintomatici), 42.434 a Bologna (+261, di cui 184 sintomatici), 6.788 casi a Imola (+38, di cui 19 sintomatici), 12.394 a Ferrara (+90, di cui 32 sintomatici), 16.347 a Ravenna (+66, di cui 37 sintomatici), 8.051 a Forlì (+89, di cui 54 sintomatici), 9.121 a Cesena (+77, di cui 63 sintomatici) e 19.853 a Rimini (+164, di cui 100 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare. Sono stati inoltre eliminati 10 casi, sempre comunicati in precedenza, in quanto giudicati non Covid-19.
Covid: a Piacenza (oggi 26 gennaio 2021) morti altri 5 anziani. 83 positivi (38 sintomatici)
Non si ferma il conteggio dei morti positivi al Covid in provincia di Piacenza. Oggi (26 gennaio 2021) sono 6, una donna di 75 anni e 5 uomini rispettivamente di 77, 80, 84, 85, 86 anni.
i poitivi sono invece sempre sotto i cento, come nei giorni scorsi, e per l’esattezza 83 di cui 38 sintomatici per un totale di 18.070.
Resta invariato il numero di ricoverati fra terapia intensiva ed Utir (19).
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 212.590 casi di positività, 993 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.641 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Proprio in queste ore andrà online la versione aggiornata, che specifica anche, sul totale, quante sono le seconde dosi somministrate e quindi il numero di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Alle 15 sono state somministrate complessivamente 140.504 dosi, di cui 4.618 oggi. Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite la scorsa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 461 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 292 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 568 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,3 anni.
Sui 461 asintomatici, 334 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 23 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 87 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 224 nuovi casi; seguono Rimini (145), Modena (121), Ferrara (114). Poi Reggio Emilia (95), Piacenza (83), Cesena (63), Parma (54), Forlì (48); infine Ravenna (29) e il Circondario Imolese (17).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.099 tamponi molecolari, per un totale di 2.915.527. A questi si aggiungono anche 382 test sierologici e 10.542 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.060 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 154.178.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 49.142 (-2.142 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.629 (-2.011), il 94,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 75 nuovi decessi: 6 a Piacenza (una donna di 75 anni e 5 uomini rispettivamente di 77, 80, 84, 85, 86 anni); 4 in provincia di Parma (2 donne, di 80 e 97 anni, e 2 uomini di 84 e 88 anni); 4 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 90 anni e 3 uomini, rispettivamente di 77, 81 e 87 anni); 4 nella provincia di Modena (una donna di 97 anni, e 3 uomini rispettivamente di 62, 81 e 83 anni); 29 in provincia di Bologna (21 donne: 1 di 59 anni, 2 di 82, 2 di 83, 2 di 84, 2 di 86, 2 di 88, 2 di 89, 3 di 90, 2 di 94, 2 di 95, 1 di 98 anni; e 8 uomini: rispettivamente di 67, 69, 76, 84, 85, 89, 2 di 90 anni); 5 nel Circondario Imolese (3 donne di 84, 87 e 91 anni, e 2 uomini di 64 e 80 anni); 7 nel ferrarese (3 donne di 87, 91 e 92 anni, e 4 uomini: 1 di 67 anni, 2 di 72, e 1 di 83); 5 in provincia di Ravenna (4 donne, rispettivamente di 75, 76, 86, 93 anni, e un uomo di 82 anni); 11 in provincia di Forlì-Cesena (4 donne, di 81, 87, 90, 99 anni, e 7 uomini: 1 di 57 anni, 1 di 77, 2 di 80 anni, poi 81, 82, 84 anni). Nessun decesso registrato nel riminese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.270.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 220 (-2 rispetto a ieri), 2.293 quelli negli altri reparti Covid (-129).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 19 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Parma (+3), 20 a Reggio Emilia (invariato), 44 a Modena (invariato), 43 a Bologna (-1), 14 a Imola (-1), 26 a Ferrara (+1), 10 a Ravenna (-1), 1 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 21 a Rimini (-3).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 18.070 a Piacenza (+83 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 14.937 a Parma (+54, di cui 32 sintomatici), 28.257 a Reggio Emilia (+95, di cui 41 sintomatici), 37.679 a Modena (+121, di cui 86 sintomatici), 42.074 a Bologna (+224, di cui 153 sintomatici), 6.690 casi a Imola (+17, di cui 12 sintomatici), 12.215 a Ferrara (+114, di cui 10 sintomatici), 16.165 a Ravenna (+29, di cui 10 sintomatici), 7.893 a Forlì (+48, di cui 39 sintomatici), 8.977 a Cesena (+63, di cui 44 sintomatici) e 19.597 a Rimini (+145, di cui 67 sintomatici).
In seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati, sono stati eliminati 9 casi (5 Bologna, 3 Ravenna, 1 Cesena) in quanto giudicati non Covid-19.
Covid: nuovamente 7 morti in provincia di Piacenza. 100 i positivi (49 sintomatici)
Sembra ormai esserci una macabra costanza nei dati giornalieri relativi ai decessi di persone positive al Covid in provincia di Piacenza. Ieri erano state 6 ed oggi, come due giorni fa, sono nuovamente 7, tre donne di 81, 87 e 88 anni e 4 uomini, due di 81 anni, uno di 71 e uno di 89. I positivi sono invece 100 di cui 49 sintomatici per un totale di 17.460. Invariato il numero dei ricoverati fra terapia intensiva ed Utir che resta di 17 pazienti.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 201.988 casi di positività, 1.437 in più rispetto a ieri, su un totale di 14.723 tamponi (12.110 molecolari e 2.613 antigenici rapidi) eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’9,7%. Dall’altro ieri, infatti, a livello nazionale viene preso in considerazione il numero complessivo di tamponi fatti, molecolari e rapidi, anche base di raffronto dei nuovi positivi. Lo stesso avviene nelle regioni.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani. Alle 15 sono state vaccinate in totale 115.527persone.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 690 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 334 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 588 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,8 anni.
Sui 690 asintomatici, 413 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 83 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 35 con gli screening sierologici, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 147 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 240 nuovi casi, poi Bologna (214), Rimini (174), Reggio Emilia (169) e Ravenna (125). Seguono Piacenza (100), Forlì (98), Cesena (87); quindi Parma (75) e il Circondario Imolese (58).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 12.110 tamponi, per un totale di 2.795.385. A questi si aggiungono anche 145 test sierologici e 2.613 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.844 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 138.411.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 54.381 (-448 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 52.068 (-472), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 7 a Piacenza (tre donne di 81, 87 e 88 anni e 4 uomini, due di 81 anni, uno di 71 e uno di 89), 4 in provincia di Parma (3 donne, di 76, 85 e 86 anni, e un uomo di 88 anni); 8 nel modenese (5 donne – rispettivamente di 71, 78 e 85 anni e due di 89 anni – e 3 uomini, di cui 2 di 89 anni e uno di 83); 1 in provincia di Bologna (1 donna di 87 anni deceduta però a Ferrara); 4 in provincia di Ferrara (2 donne di 78 e 82 e due uomini di 85 e 86 anni), 8 in provincia di Ravenna (3 donne – rispettivamente di 69, 76 e 90 anni – e 5 uomini rispettivamente di 80, 81, 86, 90 e 91 anni); 3 decessi nella provincia di Forlì-Cesena (1 uomo di 83 anni e due donne di 85 e 92 anni) e 6 nella provincia di Rimini (2 donne – rispettivamente di 90 e 92 anni – e 4 uomini rispettivamente di 78, 82, 83 e 90). Non si registrano decessi nella provincia di Reggio Emilia.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.746.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 234 (+3 rispetto a ieri), 2.529 quelli negli altri reparti Covid (+21).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 13 a Parma (invariato), 18 a Reggio Emilia (invariato), 47 a Modena (+2), 46 a Bologna (invariato), 13 a Imola (+1), 29 a Ferrara (+1), 15 a Ravenna (-2), 3 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato), 27 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.460 a Piacenza (+100 rispetto a ieri, di cui 49 sintomatici), 14.402 a Parma (+75, di cui 29 sintomatici), 27.071 a Reggio Emilia (+169, di cui 56 sintomatici), 35.994 Modena (+240, di cui 159 sintomatici), 40.037 a Bologna (+214, di cui 122 sintomatici), 6.408 casi a Imola (+58, di cui 24 sintomatici), 11.351 a Ferrara (+97, di cui 29 sintomatici), 15.396 a Ravenna (+125, di cui 65 sintomatici), 7.247 a Forlì (+98, di cui 73 sintomatici), 8.270 a Cesena (+87, di cui 65 sintomatici) e 18.352 a Rimini (+174, di cui 76 sintomatici).
I sindacati: “La scuola ad intermittenza non funziona. Ci vuole un piano stabile e chiaro”
Dopo il balletto del Governo che prima sembrava fermissimo sulla ripresa della scuola (in presenza anche alle superiori dal 7 gennaio) e poi, vistosi nei fatti, superato da molte Regioni ha deciso di rinviare all’11 gennaio 2021 ora intervengono anche i sindacati della scuola emiliano romagnoli attraverso un comunicato a firma di Monica Ottaviani FLC CGIL Emilia Romagna, Monica Barbolini CISL Scuola FSUR Emilia Romagna, Serafino Veltri UIL Scuola RUA Emilia Romagna, Gianfranco Samorì SNALS Confsal Emilia Romagna, Rosarita Cherubino GILDA FGU Unams Emilia Romagna. Secondo i sindacati La scuola deve ripartire in presenza ma in sicurezza.
«Occorre essere precisi: la scuola non ha mai chiuso. Piuttosto, nel corso di questo anno, si è dovuta riorganizzare molte volte e non senza difficoltà, riadattandosi secondo le indicazioni, di volta in volta, impartite con i vari DPCM dai decisori politici.
Ricordiamo che gli studenti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado hanno effettuato fino ad ora la didattica in presenza mentre la didattica a distanza o digitale integrata è stata utilizzata nelle scuole superiori, dove a parere del Comitato tecnico scientifico, vi erano delle forti criticità legate al sistema dei trasporti e nella gestione dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus.
Da sempre queste organizzazioni sindacali chiedono la riapertura delle scuole in presenza, garantendo prioritariamente la salute del personale e degli studenti. In questo senso abbiamo chiesto da molto tempo, per ora senza esito, l’aggiornamento del protocollo sulla sicurezza, datato lo scorso mese di agosto, e un incontro a livello nazionale con i responsabili dei vari ministeri.
Non ci convince lo schema che porta la discussione sulle percentuali di rientro degli studenti della secondaria di secondo grado perché è solo un aspetto riduttivo del problema se non collegato con i dati relativi alla diffusione del contagio che sono differenti tra scuola e scuola, tra territorio e territorio, tra territori della stessa regione e tra regioni.
Per questo non servono annunci ma misure ponderate, attente e un monitoraggio continuo a partire dalla trasparenza e conoscenza dei dati che riguardano, in particolare, il tracciamento dei contagi nelle scuole che ad oggi non sono stati resi pubblici. Occorre trovare una quadra che garantisca didattica e salute, personale scolastico, studenti e famiglie. E l’amministrazione ha il dovere di dirci, se e quanto, la scuola in presenza ha contribuito ai contagi.
C’è poi la necessità di guardare oltre il contingente ed adottare misure che escano fuori dallo schema della sola emergenza, individuando scelte che garantiscano stabilità e continuità nelle decisioni che inevitabilmente hanno ripercussioni sull’organizzazione del lavoro (che non può essere continuamente rivista) e sulla efficacia delle scelte didattiche (continuamente modificate).
Nella nostra regione i tavoli coordinati dai prefetti, che non hanno visto la presenza delle organizzazioni sindacali, hanno definito un piano per la ripartenza che sulla carta risponde alle esigenze di sicurezza richieste anche dai rappresentanti dei lavoratori, come per esempio l’aumento della flotta dei mezzi di trasporto in rapporto all’esigenza di contenere lo scaglionamento di entrata/uscita degli studenti ed evitare quindi i doppi turni.
Lo sforzo messo in atto dalla Regione per risolvere il problema dei trasporti e quello di consentire al personale della scuola e agli studenti di effettuare test rapidi gratuitamente è meritevole ma a nostro avviso occorre ora concentrare l’attenzione sul fatto che per poter riprendere in presenza, cosa che auspichiamo, si devono creare le condizioni affinchè la scuola rimanga aperta, evitando lo “stop and go” che avrebbe effetti maggiormente destabilizzanti per gli studenti e le loro famiglie.
La scuola a singhiozzo o ad intermittenza non funziona e non si può cambiare con frequenza modello organizzativo e didattico. Ogni volta che sono mutate le decisioni politiche, la scuola si è sempre adeguata, modificando la propria organizzazione, rivedendo orari e modelli didattici, montando e smontando piani formativi generando discontinuità che non si concilia con un processo efficace di apprendimento.
Noi crediamo che sia il momento per fare altre riflessioni e da questi continui mutamenti possiamo trarre le informazioni necessarie per permetterci di costruire un piano di intervento stabile e chiaro, con protocolli di tracciamento, vaccinazione e organizzazione del lavoro e dei trasporti che escano da una fase emergenziale e troppo spesso sperimentale.
La scuola non può più essere oggetto di decisioni estemporanee, approssimative: servono certezze a partire dalla necessità di considerare come prioritaria la possibilità per il personale scolastico di rientrare nel piano vaccinale nazionale, subito dopo la prima fase riservata al personale sanitario.
Per questo occorre mantenere aperti i tavoli regionali e territoriali di interlocuzione tra tutti i soggetti, comprese le organizzazioni sindacali, perchè il punto irrinunciabile è evitare i contagi, dare dignità all’anno scolastico a garanzia del diritto allo studio.
La scuola deve essere la prima e più importante infrastruttura dello Stato ma sembra essere, al di là delle parole, l’unico soggetto sacrificabile. Servono più coraggio e investimenti certi: un’occasione che di giorno in giorno ci lasciamo sfuggire per rincorrere gli eventi e tappare buchi, correndo il rischio che il buco sia più grande della toppa».
Covid: il 2020 a Piacenza si chiude con 108 positivi (49 sintomatici) e tre morti
Sono 108 oggi (31 dicembre 2020) i nuovi positivi a Piacenza, di cui 49 sintomatici per un totale di 15.466.
Anche quest’ultimo giorno dell’anno si chiude purtroppo con altri decessi. Sono tre i morti positivi al Covid: si tratta di una donna di 83 anni, e due uomini rispettivamente di 74 e 77 anni. Crescono di una unità i ricoverati fra terapi intensiva ed Utir che diventano 13.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 171.512 casi di positività, 2.116 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.735 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 13,4%.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 930 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 456 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 741 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 48,1 anni.
Sui 930 asintomatici, 470 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 96 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 21 con gli screening sierologici, 11 tramite i test pre-ricovero. Per 332 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 362 nuovi casi; a seguire Bologna (339), Reggio Emilia (288), Rimini (261), Ravenna (191), Ferrara (173), Forlì (117), Piacenza (108). Poi Cesena (106), quindi Parma (100) e Imola (71).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.735 tamponi, per un totale di 2.572.140. A questi si aggiungono anche 254 test sierologici e 8.169 tamponi rapidi effettuati da ieri.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 772 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 106.428.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 57.346 (+1.289 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 54.484 (+1.298), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 55 nuovi decessi: 3 a Piacenza (una donna di 83 anni, e due uomini rispettivamente di 74 e 77 anni), 4 in provincia di Parma (due donne di 80 e 90 anni e due uomini di 80 e 86 anni), 8 in provincia di Reggio Emilia (4 donne, rispettivamente di 79, 90, 91 e 101 anni, e 4 uomini: uno di 82, due di 90 anni, uno di 96 anni); 8 nel modenese (due donne – di 84 e 94 anni – e 6 uomini, uno di 72, due di 80 anni, uno di 82, uno di 83 e uno di 91 anni); 6 in provincia di Bologna (3 donne – di 77, 83 e 88 anni, – e 3 uomini: di 57, 69 e 81 anni); 3 a Imola (due donne, rispettivamente di 88 e 92 anni, e un uomo di 87 anni); 5 nel ferrarese (due donne di 90 e 93 anni, e tre uomini di 70, 85, 90 anni); 5 in provincia di Ravenna (una sola donna di 94 anni, e 4 uomini, rispettivamente di 77, 79, 84 e 90 anni); 3 a Forlì-Cesena (una donna di 91 anni e due uomini di 87 e 92 anni); 9 nel riminese: 7 donne – una di 75 anni, una di 87 anni, due di 93 anni, due di 94 anni e una di 99 anni; due uomini di 73 e 82 anni. Un decesso di una donna di 83 anni residente in altra regione.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.738.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 233 (+3 rispetto a ieri), 2.629 quelli negli altri reparti Covid (-12).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 15 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 21 a Reggio Emilia (invariato), 52 a Modena (+2), 46 a Bologna (invariato), 12 a Imola (+1), 28 a Ferrara (+2), 20 a Ravenna (-2), 5 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 18 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 15.466 a Piacenza (+108 rispetto a ieri, di cui 49 sintomatici), 12.999 a Parma (+100, di cui 63 sintomatici), 23.366 a Reggio Emilia (+288, di cui 169 sintomatici), 30.875 Modena (+362, di cui 208 sintomatici), 33.981 a Bologna (+339, di cui 172 sintomatici), 5.503 casi a Imola (+71, di cui 24 sintomatici), 9.151 a Ferrara (+173, di cui 31 sintomatici), 12.829 a Ravenna (+191, di cui 127 sintomatici), 6.034 a Forlì (+117, di cui 87 sintomatici), 6.265 a Cesena (+106, di cui 82 sintomatici) e 15.043 a Rimini (+261, di cui 174 sintomatici).