Nicola Tanzi, piacentino, è il nuovo segretario responsabile di Crédit Agricole

Nicola Tanzi, piacentino è stato eletto nuovo Segretario Responsabile di Crédit Agricole, cioè della banca che è l’azienda capofila del gruppo creditizio, mentre Pier Luigi Guareschi, residente a Fidenza è stato eletto nuovo Segretario Responsabile di Crédit Agricole Group Solutions. Confermati nella Segreteria sindacali anche Giorgio Camoni e Maurizio Favaro. Nicola Tanzi, classe 1972 è impiegato in Crédit Agricole dal 1994 e ha al suo attivo un consistente impegno sindacale nella federazione dei bancari della Cisl (First Cisl), che conta due mila iscritti nella sola Crédit Agricole Italia.

L’elezione è avvenuta nel corso della riunione del direttivo First Cisl del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia dello scorso 28 febbraio.

Nel corso della riunione è stata ripercorsa la storia della Struttura sindacale, cresciuta di pari passo con lo sviluppo del Gruppo e delle sue Aziende Bancarie.

Oggi il Gruppo Crédit Agricole ha raggiunto dimensioni importanti, posizionandosi al 6° posto nazionale, con 10 mila dipendenti, oltre 2 milioni di clienti e circa 900 filiali su gran parte del territorio nazionale. Allo stesso modo in questi dodici anni lo sviluppo delle relazioni sindacali all’interno del Gruppo ha consentito il raggiungimento di importanti accordi a tutela del personale, con l’introduzione e il rafforzamento di importanti pilastri di welfare aziendale, grazie a una compartecipazione continua sindacato-azienda. Su questa strada si intende proseguire per migliorare ulteriormente.

Nel corso della riunione del 28 febbraio u.s., Fabio Bommezzadri (Parma) è stato eletto all’unanimità nuovo Segretario Responsabile del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia. 

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Il mito mediterraneo di Annibale si appresta a “invadere” Piacenza

Annibale quello degli elefanti, Annibale il grande condottiero, Annibale della battaglia della Trebbia, che sfidò Roma e il suo impero, Annibale, un mito mediterraneo. In molti modi si ci si può ricordare di questo pezzo della nostra storia antica, anche attraverso le nostre eccellenze.

Dal 16 dicembre fino al 17 marzo Piacenza con un evento culturale di spessore si candida a ripetere il successo del Guercino, andando alle radici grazie a un lavoro d’equipe notevole: per la mostra “Annibale, un mito mediterraneo”, fulcro su cui ruoteranno gli eventi collaterali, oltre alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, promotrice in coabitazione con Comune, Diocesi, Musei di Palazzo Farnese, ci sarà il patrocinio di Destinazione Emilia, Piacenza Musei in rete, il MiBac, Provincia, col contributo di Regione, Camera di Commercio e Iren, Crédit Agricole e la collaborazione di Capitale Cultura e Fondazione Cineteca Italiana. A curare la mostra sarà Giovanni Brizzi, autore di diverse pubblicazioni su Annibale, mentre le attività per la famiglia e per la scuola saranno curate da Arti e Pensieri.

Come ha sintetizzato il presidente della Fondazione Massimo Toscani infatti, “E’ una mostra insolita per questa città, forse più abituata ad altro. Ci saranno molti fatti narrati, con una parte multimediale molto interessante, coniugando elementi antichi con la tecnologia. Abbiamo scelto Annibale anche perchè Piacenza non deve essere solamente la città vicino Milano, ma avere una sua identità. La mostra è particolarmente diretta ai giovani, per riprendere un senso della storia”.

Un regalo di Natale perfetto alla città, viene da pensare osservando la data di inizio della Mostra. “Rimarranno sorpresi anche tutti coloro che verranno da altre città – ha sottolineato il vescovo Gianni Ambrosio -, dobbiamo sempre pensare a quello che proponiamo e riflettere su quanto sia educativo per le nuove generazioni, così facendo il mondo stesso diventerebbe un po’ più giovane. Chi ignora la propria provenienza ignora il proprio futuro”.

L’evento potrebbe essere occasione per smentire i cittadini che definiscono “triste” la città, che non c’è mai nulla da fare. “Spesso ci guardiamo allo specchio da soli e ci diciamo che siamo brutti – ha considerato la sindaca Barbieri -, abbiamo l’occasione per fare un percorso immersivo attraverso varie tecniche narrative all’interno della Piacenza romana”.

Sono gli studi TWO SHOT e Gli Orsi Studio ad aver progettato l’esperienza del visitatore. “Useremo tecniche come l’installazione con video, scrittura e audio – spiegano -, era necessario un racconto su più livelli che potesse essere apprezzato sia da un bambino che da una persona adulta. Non vediamo l’ora di cominciare, in particolare ci concentreremo in alcune stanze dedicate, una sull’humus da cui proviene Annibale, in una seconda cammineremo direttamente con Annibale negli ambienti in cui fu protagonista e nelle battaglie. Tutti gli aspetti storici sono stati approfonditi col curatore della mostra, il prof. Giovanni Brizzi”. “Emerge – ha spiegato lo storico – un patrimonio immateriale dagli oggetti archeologici presentati. Il mito di Annibale si salda con la città di Piacenza”.

Ariberto Fassati, presidente di Crédit Agricole ha speso parole al miele per la cultura piacentina. “L’arte e la cultura vanno dove le cose funzionano, siete molto meglio di quello che voi stessi credete, è Milano che si potrebbe considerare fortunata ad essere vicino a Piacenza, un’oasi con una cultura molto avanzata”.

Info su biglietti e orari al sito: https://www.annibalepiacenza.it/

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Cariparma acquisisce le Casse di Cesena, Rimini e San Miniato

Annunciato a fine settembre è stato perfezionato oggi, da Crédit Agricole Cariparma, l’acquisto dallo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (lo “Schema Volontario”) del 95,3% del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. e Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. (le ”Banche”). L’ingresso delle tre Banche nel Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia rappresenta il passaggio finale di una più ampia operazione nell’ambito della quale:

1. lo Schema Volontario ha apportato alle tre Banche capitale e risorse patrimoniali aggiuntive grazie alle quali il CET1 ratio pro-forma aggregato delle stesse si attesta a più del 10,7%; 2. le Banche hanno perfezionato la cessione di (i) €2.740mln di crediti deteriorati lordi (sofferenze e inadempienze probabili) attraverso un’operazione di cartolarizzazione e (ii) €286mln di crediti deteriorati lordi (sofferenze e inadempienze probabili) attraverso un’operazione di cessione diretta.

Nel mese di gennaio 2018 si terranno le assemblee delle tre Banche per il rinnovo dei consigli di amministrazione e degli organi di controllo.

“Siamo soddisfatti di aver concluso nei tempi previsti un’operazione complessa – ha dichiarato Giampiero Maioli, Senior Country Officer del CA in Italia e CEO del Gruppo Bancario Credit Agricole Italia – resa possibile dalla fattiva collaborazione di tutte le istituzioni italiane che hanno partecipato. Il negoziato con lo Schema Volontario del FITD e le altre parti coinvolte è stato esemplare per disponibilità e impegno. I nostri sforzi fin da oggi avranno come obiettivo le Tre Casse di Risparmio, i nostri nuovi colleghi e i loro Clienti, perché inizi un nuovo percorso all’insegna dello sviluppo, della solidità e della crescita sostenibile”.




Crédit Agricole Cariparma acquista la Casse di Risparmio di Cesena, Rimini e San Miniato

Crédit Agricole Cariparma ha sottoscritto il contratto per l’acquisto di una quota di maggioranza in Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (sezione Schema Volontario) a fronte di un prezzo di acquisto pari a €130mln.

L’operazione dovrebbe permettere di tutelare i depositanti, salvaguardare l’occupazione, e valorizzare le Banche che potranno beneficiare dell’integrazione all’interno di un gruppo bancario solido e internazionale, con significative ricadute sull’economia dei territori di riferimento.

Di seguito il comunicato ufficiale:

Crédit Agricole S.A. annuncia che la sua controllata Crédit Agricole Cariparma SpA ha concluso un accordo con la sezione «Schema Volontario» del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi  («Schema volontario»), le Casse di risparmio di Cesena (Cassa di Risparmio di Cesena SpA), Rimini (Cassa di Risparmio di Rimini SpA) e San Miniato (Cassa di Risparmio di San Miniato SpA) in vista dell’acquisizione di una partecipazione superiore al 95%  del capitale delle tre banche. 

Discussioni proficue con lo Schema Volontario e le banche sono state condotte in un clima costruttivo, di rispetto e di impegno reciproco durante tutta l’estate con il sostegno fattivo delle Istituzioni coinvolte. Queste trattative hanno permesso di trovare le condizioni necessarie alla conclusione dell’accordo che definisce la struttura e il perimetro della transazione, in particolare il livello degli aumenti di capitale di ciascuna delle tre banche e le condizioni del deconsolidamento della parte significativa dei loro crediti deteriorati, migliorando, tra l’altro, il profilo di rischio del gruppo in Italia.

Lo Schema Volontario procederà all’aumento di capitale delle banche in oggetto in anticipo rispetto alla data di chiusura della transazione, in modo da allineare il loro CET1 ratio ai livelli del Gruppo Crédit Agricole; portafogli di crediti deteriorati per il valore lordo di circa 3 Mld€ saranno cartolarizzati con il supporto del Fondo Atlante II o ceduti ad investitori privati. Crédit Agricole Cariparma verserà allo Schema Volontario la somma di 130 m€ per l’acquisto delle partecipazioni superiori al 95% delle tre banche in oggetto.

I termini del contratto permetteranno quindi alle tre banche di disporre di una struttura finanziaria solida, condizione necessaria per tornare a svolgere il loro ruolo di accompagnamento allo sviluppo dei rispettivi territori, e a Crédit Agricole Cariparma di contribuire al rafforzamento del sistema bancario italiano attraverso un’operazione capace di creare di valore nel lungo termine, nel rigoroso rispetto dei suoi criteri finanziari di investimento. 

La transazione sarà condizionata all’approvazione delle autorità di vigilanza e delle autorità garanti della concorrenza. La conclusione dell’operazione è prevista per la fine del 2017.

In linea con quanto annunciato nell’aprile 2017 all’apertura delle trattative, l’impatto dell’operazione sui ratio CET1 di Crédit Agricole S.A. e del Gruppo Crédit Agricole sarà inferiore a 10 pb.